Una UROC grandi nomi

Sabato atto finale della Skyrunner World Series Ultra

La UROC, la Ultra Race of Champions, chiude sabato prossimo le Skyrunner World Series Ultra. Una 100k 'storica' in Colorado, con partenza da Breckenridge, in Colorado e arrivo a Vail. Lotta per il successo, ma soprrattutto lotta per il titolo finale: così insieme al top runners 'Usa', ci saranno anche quelli europei. Kilian Jornet Burgada guida la graduatoria generale con 200 punti (grazie alle vittorie alla Transvulcania e alla Ice Trail Tarantaise), seguito dallo statunitense Sage Canaday (primo alla Speedgoat). Per le World Series sarà un discorso a due, per la vittoria della UROC i pretendenti non mancano come Max King (primo nell'edizione 2012), Dakota Jones o Rob Krar.

FEMMINILE -
Francesca Canepa è in testa alla classifica femminile, ma dovrà fare i conti con la svedese Emelie Forsberg che la insegue, distanziata di 36 punti. Tagliate fuori dalla lotta per il titolo, ma possibili protagoniste della UROC le atlete di casa come Stephanie Howe ed Ellie Greenwood.


ZacUp, non e' lo Scaccabarozzi ma niente male

Il commento dl nostro Matteo Tagliabue, ieri ottavo al traguardo

Finita (speriamo non per sempre) l'epopea del Trofeo Scaccabarozzi, ieri sulle Grigne è nata la ZacUp. Una gara sicuramente più corta e non paragonabile allo Scaccabarozzi ma che già alla prima ha raccolto diversi consensi. Ecco cosa ne pensa il nostro 'Teo' Tagliabue, che ieri si è classificato ottavo.

Correre sulle Grigne ha sempre il suo fascino e soprattutto è sempre duro: salite ripide su sfasciumi e discese massacranti, in posti unici al mondo. Non sarà di sicuro lo Scaccabarozzi, forse una delle Skyrace più belle di sempre, ma anche questa nuova ZacUp merita di diventare una grande classica. Il giro di boa al rifugio Brioschi in vetta al Grignone è comunque il momento più emozionante con tutto il pubblico appollaiato che fa un tifo da stadio. Difficile trovare altre gare con un passaggio così spettacolare e panoramico.

IL PERCORSO - La gara inizia con una prima parte piuttosto veloce, con qualche ripido strappo in mezzo ai boschi e anche delle discese, ma il ritmo si fa subito bello alto. Si passa poi alla parte più tecnica, fisicamente impegnativa, dove si trovano vari tratti attrezzati con catene. Qui ci si muove in ambiente dolomitico e davvero selvaggio, su un sentiero che era caduto in disuso e grazie al lavoro degli organizzatori è tornato a essere percorribile. Le Skyrace oltre a essere bellissimi eventi e sfide sportive, possono aiutare anche a riqualificare il territorio montano.

IN DISCESA MASSIMA ATTENZIONE - Dopo il classico passaggio al rifugio Bogani si punta alla vetta del Grignone e da qui inizia una discesa lunga e dura fino a Pasturo su terreno che non lascia riposo a gambe e cervello. In definitiva una gara ben più corta del mitico Scaccabarozzi ma che richiede sempre e comunque un bell'impegno sia fisico che tecnico.

DA RIVEDERE LA FINE - Unico neo di un'organizzazione impeccabile è forse la parte finale di percorso, leggermente da rivedere, dove si percorrono alcuni chilometri su stradoni in falsopiano che stonano un poco con il resto del tracciato e dove correre a certi ritmi dopo la discesa dalla vetta del Grignone non è affatto facile; dal mio punto di vista preferirei una discesa più diretta e a picco su Pasturo una volta arrivati al Pialeral!  


Marco Moletto: 'Mi piacerebbe fare la Mountain Attack'

Il piemontese sta preparando i vertical di Limone e Fully

Secondo alla Scaldagambe sabato scorso insieme a Fabio Bazzana… già pronto per altre gare. Marco Moletto, il talentino piemontese che da quest'anno corre con il Team La Sportiva e passa con disinvoltura dalle scarpe agli scarponi da ski-alp, è quasi al termine di un'altra stagione estiva e guarda già avanti. «Sono contento, nelle gare più importanti ho abbassato i tempi rispetto all'anno scorso, a Chamonix di due minuti, alla Ivrea-Mombarone di un minuto ma avrei potuto fare meglio se non avessi sbagliato percorso» dice Marco. Un po' di calo a fine giugno-luglio, e poi la forma è tornata al top. «Mi capita sempre così, soffro il caldo e poi, facendo gare tutto l'anno, è fisiologico».

OBIETTIVO FULLY - Marco Moletto è già 'in pista' per le prossime gare. «A fine agosto-settembre arriva il mio periodo di forma migliore, voglio fare bene Fully, ci tengo, e poi vicino a casa ho un pendio molto simile, perfetto per allenarmi, prima invece andrò a Limone del Garda». 

ARRIVA L'INVERNO -
Marco ha scritto sul suo account Facebook che farà la Sellaronda Skimarathon con Fabio Bazzana ma i progetti invernali vanno oltre. «Parteciperò come l'anno scorso alle notturne piemontesi e a quelle valdostane, che sono sempre molto competitive, poi non mi dispiacerebbe andare a Saalbach per la Mountain Attack e parteciperò sicuramente ai Campionati Italiani nel Vertical».  


ZacUp: le dichiarazioni dei protagonisti

Sancassani: 'ho avuto i crampi'

Franco Sancassani: «Oggi stavo bene e sono contento del mio risultato. Ho avuto qualche crampo al Rifugio Pialeral e sono stato costretto a fermarmi per una ventina di secondi. Alla fine sono riuscito a mantenere un buon ritmo fino al traguardo. Gara bella e dura».

Chiara Gianola: «Ho fatto una bella gara divertendomi parecchio nei tratti tecnici a me congeniali. Dopo una stagione positiva cercherò di riposarmi per qualche giorno prima di decidere i miei prossimi obiettivi. Non mi sbilancio per la Skyrunning extreme di Limone. Deciderò all'ultimo».

Stefano Butti: «Sono in crescita e questo è positivo. Mi manca ancora qualcosa nelle gambe ma il risultato di oggi mi fa ben sperare. Ai Comolli ho avuto qualche problemimo ma alla fine ho tenuto duro fino alla fine. Bella gara». 


La ZacUp e' di Franco Sancassani e Chiara Gianola

Una bella prima edizione della gara sul Grignone

Franco Sancassani e Chiara Gianola si aggiudicano la prima edizione della ZacUp, Memorial Andrea Zaccagni, la gara sul Grignone di 27km con 2.475 metri di dislivello. Gara all'attacco quello di Sancassani che passa per primo al Passo Zapel e al Rifugio Brioschi e poi va a chiudere in solitaria sul traguardo di Pasturo in 2h54'55". Piazza d'onore in rimonta per Paolo Gotti: al Rifugio Brioschi passa al quarto posto a a 3'15" dal leader Sancassani, mentre Paolo Gotti e Gil Pintarelli sono i primi inseguitori del capofila con un distacco di due minuti. Gotti finisce in 2h59'38", terzo Pintarelli 3h01'59", Stefano Butti è quarto con 3h04'13".

GARA DONNE - In campo femminile, forfait di Silvia Serafini; così il ruolo di favorita tocca a Chiara Gianola che va a vincere in 3h46'15". Con lei suo podio Chiara Fumagalli e Martina Brambilla.

COMMENTI POSITIVI - Da segnalare l'ottava posizione in classifica del nostro Matteo Tagliabue. «È stata una gara molto bella, con un percorso interessante e duro, una SkyRace di alto livello - ha detto 'Teo' al traguardo -. Faticosa la strada in falsopiano verso la fine che obbliga a correre quando si è già stanchi».


Paolo Bert e Cecilia Mora vincono il Trail Oulx

Nella gara femminile secondo posto a pari merito per Arrigoni e Diaferia

Paolo Bert si è aggiudicato il Trail Oulx disputato oggi nella località piemontese. L'atleta del Team La Sportiva ha fermato il crono a 4h31'07'', davanti a Daniele Fornoni (4h34'00'') e Fabio Toniolo (4h47'12''). Successo femminile di Cecilia Mora della Valetudo Skyrunning (5h58'47'') davanti a Giuliana Arrigoni (6h08'14'') e Annalisa Diaferia (6h08'14''), giunte al traguardo insieme. Nella 23 km successo di Aldo Deambrogio e Gabriella Boi, 


Alla coppia Zemmer-Trettel la Scladagambe

Nella gara femminile vittoria di Renzler-Stuffer

Atteso appuntamento con la Scaldagambe ieri a Tesero (Tn), nell'ambito del La Sportiva Vertical Trophy. La vittoria del vertical a coppie è anadata a Urban Zemmer e Thomas Trettel (33'37''), davanti a Marco Moletto e Fabio Bazzana (34'51'') e Roberto De Simone e David Thoni (35'03''). Tra le donne vittoria di Astrid Renzler e Birgit Stuffer (49'27'') davanti a Lisa Morandini e Roberta Tarter (49'36''). Al terzo posto la coppia Sabrina Zanon-Lorenza Facchini (53'53''). 


Super Hernando, sua la Cavalls del Vent

Terza vittoria di Nuria Picas nella gara femminile

Grande prestazione di Luis Alberto Hernando che ieri si è aggiudicato la ultra Cavalls del Vent, in Spagna. Il tempo dello spagnolo sui 100 km e 6.500 m di dislivello positivo è stato di 10h23'. Hernando ha costruito parte del successo nel finale, guadagnando 8 minuti negli ultimi 15 km. Al secondo posto Tofol Castanyer, a 3 minuti, seguito da Miguel Heras, a due minuti da Castanyer. Al terzo posto il talentino Manuel Merillas e quinto Miguel Caballero. Da segnalare anche il settimo posto di Javi Dominguez Ledo, terzo all'UTMB. Tra le donne ennesima prestazione top di Nuria Picas al traguardo con il tempo di 12h08' e alla terza vittoria nella competizione. Al secondo posto Uxúa Fraile e al terzo Laia Andreu.  


Tor, qualche polemica post-gara

Per un presunto 'taglio' di Franco Collé

A pochi giorni dal termine della quarta edizione, è polemica al Tor des Géants. Nei giorni scorsi è arrivato un esposto anonimo al Comitato organizzatore del trail che accusa il valdostano Franco Collé di aver tagliato una parte di percorso. Alla direzione di gara è stato segnalato un taglio nei pressi del lago Miserin (sopra Champorcher) con Collé transitato al di fuori del percorso segnalato dalle bandierine gialle. L'organizzazione, per bocca del presidente Alessandra Nicoletti, ha fatto sapere che "il concorrente ha fatto un percorso leggermente diverso, senza guadagnare nè perdere". Collé ha confermato questa lieve deviazione con il solo intento di immergere i piedi nell'acqua del vicino torrente per portare beneficio ai suoi tendini.


Golinelli: infortunio in bici

Il lecchese ha rimediato una forte botta all'anca

Brutta avventura per Nicola Golinelli mercoledì scorso. Il forte skyrunner lecchese è caduto in prossimità di una curva, mentre scendeva in bici nei pressi di Ballabio (Lc) sbattendo violentemente sull'asfalto secondo quanto riportato da lecconotizie.com. Ricoverato in ospedale per accertamenti, è stato dimesso poi in serata. Per fortuna, nonostante abbia sbattuto a terra con la testa e preso un forte colpo all'anca, non c'è nulla di rotto. Solo tanta paura e diverse escoriazioni che però rallenteranno la preparazione.  


Tempo di iscrizioni alla Valtellina Wine Trail

La gara in programma il 24 novembre

Mancano poco più di due mesi alla prima edizione del Valtellina Wine Trail, in programma il 24 novembre, ma a fine settembre, il 30, si chiude il primo termine di iscrizione a prezzo agevolato: 30 euro per i 44 km della gara lunga, 20 euro per i 21 Km dell'Half Trail. Grande entusiasmo intorno alla Valtellina Wine Trail. A confermarlo Marco De Gasperi, anima del comitato organizzatore che ha, suo malgrado, approfittato del periodo di stop per infortunio per dedicare tempo ed energie alla costruzione della manifestazione: «Sono rimasto davvero colpito dalla risposta ricevuta dagli enti locali e dalle aziende del territorio, con in testa le case vinicole tra i terrazzamenti delle quali si svilupperà il nostro trail». Il percorso di gara, già definito in tutto il suo sviluppo, cercherà di portare gli atleti all'interno delle varie cantine che hanno reso celebre il vino della Valtellina: tra corsa e sapori, sino in fondo e per davvero. Sempre sul fronte organizzativo prende poco per volta forma anche la festa finale nel centro di Sondrio, dove sarà collocato il traguardo di entrambi i format di gara: occasione di conoscere e apprezzare non solo i vini, ma anche le altre ricchezze dell'enogastronomia valtellinese. Info: www.valtellinawinetrail.com


La corsa redditizia di Anton Krupicka

Analizzato lo stile dell'ultra-runner statunitense

Busto dritto, utilizzo della parte alta del corpo, pochissime oscillazione verticali, appoggio del piede quasi parallelo al suolo, utilizzo dell'effetto elastico del movimento dei piedi. Sono questi i 'segreti' dello stile di corsa di Anton Krupicka. Li ha analizzati S. Séhel, autore del libro 'Courir leger' (correre leggero) per il sito trimes.org. Krupicka utilizza un'escursione del piede molto ampia dietro al corpo e riduce quella in avanti, sfruttando in questo modo, in combinazione con un impiego quasi perfetto del tronco e del 'core', l'effetto elastico. Come si può notare dal video di Youtube che pubblichiamo con questa notizia, scosta quasi solo lateralmente le spalle. Uno stile 'economico' per percorrere tanti chilometri con la minima usura, sfruttando anche il mesopiede. Stile che però non gli ha impedito di ritirarsi dall'Ultra-Trail du Mont Blanc per guai fisici… (nella foto Krupicka all'Ultra-Trail du Mont Blanc - Pascal Tournaire)  


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