Pierra Menta, Beccari-Nicolini restano nella top ten
Ottava piazza nella generale per i due italiani
Filippo Beccari e Federico Nicolini si confermano nella top ten: hanno perso una posizione, passati da Florent Perrier e Stefano Stradelli, scalando all’ottavo posto nella generale con 23 secondi di ritardo dal francese e dal valdostano. Il sesto posto, quello degli austriaci Herrmann e Martin Weisskopf è lontano, ad oltre 9 minuti, ma hanno oltre dodici minuti sui francesi Blanc e Aurelien Dunand-pallaz. Queste le parole di 'Pippo' Beccari e 'Chicco' Nicolini al termine della seconda tappa.
Pierra Menta, sorridono gli azzurri
Boscacci-Antonioli e Tomatis-Valmassoi in lotta per il podio
Come sono andati gli azzurri in lotta per il podio nella seconda tappa della Pierra Menta?
I volti sorridenti sono soprattutto quelli di Katia Tomatis e Martina Valmassoi. «Oggi stavo decisamente meglio - spiega la veneta - ero finalmente sciolta, le gambe giravano e sono riuscita a dare il massimo. Siamo rimaste in scia delle spagnole e le abbiamo passate nel finale. In discesa non siamo cadute… ed eccoci qui». Anche la cuneese è raggiante. «Altra tappa dura (2461 metri dislivello in 4 salite, ndr), le gambe del finale facevano male, ma adesso sul traguardo tutto è passato. Le spagnole sono ancora avanti ma ci proveremo».
Ma sorridono anche Michele Boscacci e Robert Antonioli, il terzo posto va bene. «Kilian e Jacquemoud quasi non li abbiamo visti - scherza Miky - ma con i francesi ce la siamo giocata. In discesa hanno tirato un linea dritta e li abbiamo seguiti. Ma non li abbiamo raggiunti, ci proveremo ancora».
Robert, ridendo vorrebbe fare ricorso per i quattro strati obbligatori anche oggi: quando è uscito il sole ha patito il caldo. «Sull’ultima salita ero un po’ al gancio e mi sono attaccato all'elastico di Miky. Abbiamo allungato sui quarti (Sevennec e Blanc sono 6’15” dagli azzurri, ndr) e da domani attaccheremo con maggiore intensità».
Kilian: 'Una bella Pierra'
Il catalano al comando con Jacquemoud dopo la seconda tappa
Kilian e Jacquemoud hanno messo una bella ipoteca sulla vittoria della Pierra Menta 2016: mancano ancora due gare, ma il margine di oltre cinque minuti è quelli rassicuranti. Oggi un’altra prova tutta all’attacco già sulla prima salita, da record. Ecco le parole del catalano dopo l’arrivo.
Pierra Menta, allungo di Kilian e Jacquemoud
Roux-Mollaret saldamente al comando nella gara rosa
Le mani di Kilian e Jacquemoud sulla Pierra Menta: seconda vittoria di tappa e soprattutto un margine rassicurante, di quasi sei minuti sugli avversari. Al briefing attenzione rivolta sulla discesa finale, lunga, impegnativa con neve ventata. Così per non correre rischi sono partiti subito all’attacco, chiudendo la prima salita di giornata, di oltre 1.100 metri di dislivello, in meno di un’ora. Bon Mardion e Gachet, Antonioli e Boscacci non erano così distanti, ma il margine era comunque rassicurante. La lotta è stata così soprattutto per il secondo posto. Gli azzurri sono rimasti avanti per buona parte di gara, ma i francesi li hanno rimontati sull’ultima, quella del Col sans nom, con Antonioli che si attacca all’elastico di Boscacci. Intanto Kilian e Jacquemoud erano già passati con un vantaggio di 3’18”. I francesi avevano 30 secondi sugli azzurri. Discesa a tutta: linee dritte, velocità da paura (sul Suunto di Boscacci postato sulla sua pagina Facebook toccati i 90,6 km/h), i local hanno sfruttato le conoscenza del tracciato, i valtellinesi hanno seguito la loro traccia. Sul traguardo Kilian e Jacquemoud festeggiano in 2h21’55", Bon Mardion e Gachet sono secondi in 2h24’00”, Antonioli e Boscacci in 2h24’33”. I distacchi della generale: 5’43” per Bon Mardion e Gachet, 7’45” per Antonioli e Boscacci. Quarti sono rimasti Alexis Sevennec di Didier Blanc, ma il loro svantaggio sale a 14 minuti. Quinti sempre Leo Viret e Valentin Favre, sesti Jakob Herrmann e Martin Weisskopf, salgono al settimo posto Florent Perrier con il valdostano Stefano Stradelli, scalano all’ottavo Filippo Beccari e Federico Nicolini. Completano la top ten Steven Blanc e Aurelien Dunand-pallaz, Nil e Oriol Cardona Coll.
GARA ROSA - Al femminile Laetitia Roux e Axelle Mollaret hanno ancora una volta fatto gara in solitaria: 3h03’27” il tempo, ma quello che più conta è il 21’45” sulle seconde. Le protagoniste di giornata sono state le azzurre: Katia Tomatis e Martina Valmassoi hanno ripreso e passato le spagnole Mireia Mirò e Claudia Galicia Cotrina sull’ultima salita e non hanno ceduto in discesa. Seconde di giornata le azzurre in 3h13’01”, rimontando quasi due minuti alle spagnole che restano comunque seconde nella generale con 3’31” sulle italiane.
Pierra Menta, le sensazioni del primo giorno
Una tappa molto poudreuse...
Pierra Menta, il primo giorno. C’è la solita attesa della partenza, quella di chi vuole vincere e di chi vuole solo arrivare in fondo. Nella tappa iniziale gli organizzatori sono stati di manica larga: tutti ‘promossi’ ai controlli orari (anche Alastair Brunton e Robert Beddow arrivati con un ritardo di 2h17’41”...), pochissime le penalizzazioni per chi non ha aspettato il compagno di squadra. Ma dal secondo giorno non saranno ammesse ‘deroghe’.
Sorrisi al traguardo: la fatica è stata tanta, le gambe sono dure, ma almeno il sole e la neve fresca hanno reso tutto più bello. Già perché questa è una Pierra poudreuse…
Tutti meno uno: se Eyda l’ha preso con filosofia, Lence è un po’ più ‘arrabbiato’. Dopo un inizio di stagione sfortunato aveva ritrovato la gamba ed era competitivo: voleva difendere quel pettorale numero 1. Invece no: ma lo sguardo prima che il fratello di Eyda arrivare nel Beaufortain a riprenderli e riportarli a casa, era quello soprattutto di chi è ammalato. ‘Non si possono fare miracoli - ci ha spiegato il fisioterapista della squadra italiana - se uno prima di partire fa ancora aerosol al mattino non è certo in condizione…’.
Sorridono invece Kilian e Laetitia Roux: Mathèo è un amico, Axelle è brava, insomma frasi di rito per chi ha subito messo in chiaro che la Pierra la vuole vincere. Se la gara femminile sembra segnata, quella maschile qualcosa può ancora riservare. ‘Scommettiamo che in discesa i francesi li prendono’, ci raccontava Eyda mentre sul traguardo ascoltava le notizie di Radio Pierra. Bon Mardion e Gachet vivono ad Areches, da casa vedono ogni giorni queste montagne e conoscono ogni discesa. La gara è lunga, loro possono farcela.
E possono farcela anche gli azzurri, almeno hanno tutte le chance per battere i francesi visto che sembrano averne di più: Antonioli ha patito il caldo, ma in discesa non è secondo a nessuno, Boscacci ha vissuto una giornata così così, ma il motore c’è e il tifo dei suoi di Albosaggia può dargli qualcosa in più.
NON SOLO SPORT - Pierra Menta come sempre è la gara della valle: sulle macchine sono appese le bandiere francesi con il logo della Pierra, regalate a tutti al primo briefing, dai balconi si vedono gli striscioni per gli atleti di casa. E siamo solo all’inizio. Ma anche sul percorso sono già saliti in tanti.
I giornalisti accreditati sono sempre di più, soprattutto dalla Spagna. Tra tutto spicca Enak Gavaggio, il campione di ski-cross francese che adesso è diventato Rancho: si riconosce per i baffi e la sua storica ’Matra Simca Rancho’. Sta realizzato alla sua maniera una puntata del suo webshow molto seguito in Francia (www.ranchowebshow.com).
Pierra Menta, Kilian e Jacquemoud subito in testa
Laetitia Roux e Axelle Mollaret al comando nella gara rosa
Voilà la Pierra Menta: condizioni incredibile per la prima tappa. Freddo in partenza, ma il sole ha scaldato tutti, le temperatura si è alzata, ma le condizioni della neve sono rimaste favolose. Kilian e Jacquemoud subito all’attacco, Bon Mardion e Gachet alle loro spalle, Sevennec-Blanc e gli azzurri Boscacci e Antonioli appena dietro: questi i passaggi sulla prima salita. Manca all’appello il pettorale 1: Eydallin e Lenzi sono partiti regolarmente, hanno tenuto il passo dei primi in avvio, poi Lence non ce l’ha fatta, meglio fermarsi e non rischiare.
Le posizioni di testa non sono cambiate granché: Kilian-Jacquemoud avevano un margine sufficiente per contenere l’attacco in discesa dei due local francesi. 2h35’34” il tempo dei primi, a 3’38” i secondi. Terza piazza per Boscacci e Antonioli a 5’07”, quarti Sevennec e Blanc a 6’10”, quinti i francesi Viret e Favre, ma il suo distacco sale già a 9’03”. Nelle top ten del primo giorno: gli austriaci Herrmann e Weisskopf austriaci a 12’39”, Filippo Beccari e Federico Nicolini a 14’33”, Florent Perrier con il valdostano Stefano Stradelli a 16’40”, i francesi Blanc-Dunand-pallaz a 21’28” e Rochaix-Bochet a 22’21”.
Da copione la gara femminile: Laetitia Roux a Axelle Mollaret sono partite subito a tutta, il primo posto non è mai stato in discussione: 3h18’14” il loro tempo finale, 34esime assolute. Piazza d’onore per Mireia Mirò Varela e Claudia Galcia Cotrina a 12’11”, terza Katia Tomatis e Martina Valmassoi a 17’17”, quarte Séverine Pont Combe e Lorna Bonnel a 19’39”.
Pierra Menta, Tomatis-Valmassoi partono bene
Terze dopo la prima tappa
Katia Tomatis e Martina Valmassoi sono terze dopo la prima tappa: hanno sofferto, abbiamo visto la piemontese che tirava con il cordino la veneta, già dopo sulla seconda salita, quella più lunga, ma sono in lotta per un posto sul podio. Da cosa ci hanno detto, venderanno cara la pelle sino alla fine…<
Sunto della prima tappa..Partenza a ciodo, gambe cemento, cordino agganciato, socia trattore, denti stretti, creste...
Pubblicato da Martina Valmassoi su Mercoledì 9 marzo 2016
Pierra Menta, stop per Eydallin e Lenzi
Per le condizioni fisiche di Lence
Hanno onorato il pettorale 1. Eydallin e Lenzi era in palla dopo l’Altitoy, volevano ripetersi e comunque dare battaglia anche alla Pierra Menta. Ma nei giorni che hanno preceduto la gara febbre e tosse per Lence. Un aerosol anche prima di partire… In avvio la gambe girava, anche meglio di quella di Eyda, ma alla fine non ce l’ha fatta. Così la decisione di ritirarsi sulla prima salita. Ecco le impressioni dei due azzurri.
Finisce cosi alla prima salita, la Pierramenta è già di persè durissima quando si è in forma e in piena salute . Ho...
Pubblicato da Damiano Lenzi " Il Lence " su Mercoledì 9 marzo 2016
Pierra Menta, Boscacci-Antonioli ci provano
Terzi dopo la prima tappa
Michele Boscacci e Robert Antonioli sono terzi dopo la prima tappa. Sono a poco più di cinque minuti da Kilian e Jacquemoud, a 1’23” da Bon Mardion e Gachet, con un minuto di margine su Sevennec-Blanc. Ci sarà da lottare per un posto sul podio. Una gara più insidiosa del previsto per i due valtellinesi, ecco le loro parole dopo l’arrivo.
Ci siamo, domani parte la Pierra Menta
Tappa di 20 km con oltre 2500 metri di dislivello
Altro che partenza 'soft' come l'anno scorso: la Pierra Menta 2016 debutta con una tappa molto impegnativa. Quasi 20 km, 2584 metri di dislivello. Il tutto con temperatura da pieno inverno, tanto che sono obbligatori quattro strati. Le previsioni dicono sole, ma al mattino temperature oltre 10 gradi sotto zero che si sentiranno ancora di più in quota per il vento. Sette le salite, dopo la partenza prevista alle 8: la più lunga, la seconda di 900 metri di dislivello che porta a quota 2100 della Cote. Poi si salirà ancora alla Légette a 2353. Unica 'consolazione' neve fresca in discesa visto che qualche fiocco è sceso ancora anche oggi.
Ad Areches solita grande attesa: salone del briefing imballato e non solo di atleti, campanacci e bandierine per la consegna dei pettorali alle squadre favorite. E siamo solo al martedì. Già i favoriti: Kilian e Jacquemoud cercheranno il bis dopo l'Altitoy con gli azzurri pronti a dare battaglia, Eydallin e Lenzi in primis forti del pettorale 1 (peccato che Lence non sia al top, con qualche linea di febbre sino a ieri e aerosol in camera ancora oggi) oltre a Boscacci e Antonioli, belli carichi. Ma questa è la gara di casa di Bon Mardion e Gachet che questi pendii li conoscono benissimo. Al femminile Roux-Mollaret team da battere (con l'incognita se la giovane Mollaret terrà i quattro giorni i ritmi della Roux), con le due squadre spagnole, soprattutto quella con Mirò e Galicia, Pont Combe-Bonnel e le nostre Tomatis-Valmassoi (settima Pierra per la veneta) a giocarsi il posto sul podio.
Lo Skialpdeiparchi fa tappa in Molise
Vittoria del giovane Marco Daniele
Trovare al 41° grado di latitudine e sotto i 2000m canali ‘dolomitici’ non poteva essere scenario migliore per gli atleti che hanno raggiunto il Molise e il comprensorio di Campitello Matese per un evento ‘storico’, la gara di scialpinismo più a Sud dell’Italia peninsulare. Dalla cima di Monte Miletto, vista sul golfo di Napoli verso il Tirreno e fin sul mare pugliese verso l’Adriatico. Clima invernale, sole, vento, neve e tanta amicizia per i concorrenti (pochi rispetto a quanto meritassero location e organizzazione) che hanno partecipato al primo Matese Skialp Race, organizzato dall’associazione Alpamayo Mountain team.
Partenza ritardata dovuta al rifacimento della traccia dopo la nevicata notturna ed a una modifica del tracciato con inserimento di un tratto con ramponi, che ha reso ancora più tecnico il suggestivo percorso.
In campo maschile si sono battagliati il podio avvicendandosi più volte nei cambi assetto e durante le discese i primi quattro atleti: alla distanzaprima vittoria allo skialpdeiparchi dell’Under 18 Marco Daniele che chiudendo con il tempo di 52’00” ha preceduto sul traguardo Antonio Carfagnini e Antonio d’Alessandro giunti insieme all’ultimo cambio pelli prima dei 500 metro sul piano finale che portava all’arrivo.
Tra le uniche due donne in gara, andamento a braccetto fino al traguardo per Giovanna Galeota e Francesca Ciaccia che hanno chiuse ex-equo con il tempo di 1h16’27”.
Lo Skialpdeiparchi proseguirà regolarmente con la dodicesima edizione del super classico Trofeo Majella in programma il prossimo 13 marzo a Passo Lanciano Majelletta.
Pierra Menta, -2 al via
Mercoledi' si apre la quattro giorni di Areches Beaufort
Da mercoledì a sabato, quattro giorni di gara e 10.000 metri di dislivello: voilà la Pierra Menta. Trentunesima edizione della classica di Arêches-Beaufort. 185 le squadre iscritte nella gara maschie: non cambiano le coppie rispetto alla Altitoy. Dunque Kilian con Mathéo Jacquemoud, gli azzurri Lenzi-Eydallin (che partono con il pettorale 1) e Boscacci-Antonioli, i francesi William Bon Mardion e Xavier Gachet che giocano in casa: i primi quattro sui Pirenei partono tra i team favoriti. La Francia comunque ha altre carte da giocare: Didier Blanc e Alexis Sevennec, Valentin Favre e Léo Viret. E ancora gli spagnoli Nil e Oriol Cardona Coll, gli austriaci Hermann e Weisskopt, il francese Florent Perrier con l’azzurro Stefano Stradelli, Filippo Beccari con Federico Nicolini, Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi, Michele Maccabelli e Alex Salvadori....
Ventuno le squadre femminili. Favorita d’obbligo la coppia Laetitia Roux-Axelle Mollaret. Katia Tomatis e Martina Valmassoi a caccia di un posto sul podio. La sfida sarà con Mireia Miro e Claudia Galicia Cotrina, Séverine Pont-Combe e Lorna Bonnel, le giovani Caroline Joguet et Sophie Mollard, mentre Marta Riba sarà al via con Ida Nilsson. Gli altri team azzurri: Debora Cardone e Raffaella Miravalle, Annie e Katrin Bieler, Monica Sartogo e Chiara Giovando.