Crazy Ski Alp Tour, ecco le gare del 2017
Tante novita' per la terza edizione
Dopo il successo 2016, il Crazy Ski Alp Tour ha in serbo una terza edizione che si preannuncia ancora più accattivante. Una terza edizione che segnerà l’ingresso di nuove gare, nuovi sponsor e che sarà contraddistinta da un nuovo claim ‘back to the origin’ che, in parte, ne riassume la filosofia. «Proprio così - ha esordito l’ideatore di questo challenge Luca Salini -. Il ‘back to the origin’ sta ad indicare la linea che vogliamo seguire: gare belle, ben organizzate, di vero scialpinismo e dove la presenza di atleti di livello non sia a discapito della massa. Anzi, se proprio dovessimo scegliere, noi puntiamo sulla massa. Vogliamo in un certo senso ritornare a quelle che erano le origini di uno sport che tanto ci piace, ma che per certi versi ha perso di vista l’attenzione all’atleta, la tecnicità del tracciato e il volere insegnare ai concorrenti a muoversi in montagna. Il nuovo Crazy Ski Alp Tour si è prefissato questo obiettivo, ma non vogliamo nulla di anacronistico. Per questo si sono scelti comitati organizzativi giovani, mediatici e che lavorano con passione. Insomma le nostre saranno gare forse un po’ retrò, ma riviste e comunicate in chiave assolutamente moderna». Il tutto grazie al supporto di partner che ci credono: «Oltre a Crazy Idea, a supportare il circuito 2017 vi saranno brand tecnici di livello come Camp, La Sportiva, Enervit e un marchio extra settore come il Gruppo Autotorino Spa. L’obiettivo è lavorare in sinergia per invertire un trend che, come anticipavo, non ci piace. Per tornare a portare nel ruolo di prim’attore l’atleta e non solo quello di spicco. Non a caso si è pensato a premi che valorizzino la performance, ma anche la fedeltà di chi, sottraendo tempo a famiglia, ogni sera si allena nel dopo lavoro per provare essere competitivo la domenica. In tal senso, il premio finisher che comunicheremo a brevissimo siamo sicuri che lascerà tutti a bocca aperta».
Le novità 2017 riguardano un calendario nel quale spiccano ben tre new entry. «Dopo due anni, per provare a crescere ulteriormente, era necessaria un po’ di turnazione – ha concluso Salini -. Nel ringraziare quegli sci club che per primi ci hanno dato fiducia, do il ben venuto alle nuove gare che renderanno questa terza edizione ancora più bella. Partiremo il 5 febbraio a Premana (Lc) con la Pizzo Tre Signori, per poi fare scalo il 19 in Valdobbiadene (Vc) con l’Extreme Badalis. La domenica successiva saremo a Pinzolo (Tn) con la Skialp Val Rendena, per poi passare il 5 marzo sulle sponde orobiche di Gromo (Bg) per la Timogno Ski Race. Come lo scorso anno, gran finale a Lanzada (So) il 26 marzo con la scialpinistica del Pizzo Scalino. Maggiori dettagli, premi e regolamenti saranno on line a breve sul nuovo sito del circuito».
Ski-alp, novita' nella squadra del Veneto
La presentazione a Longarone
Tradizione festa della FISI Veneto, quest’anno a Longarone, con le premiazione degli atleti per i risultati dell’ultima stagione e la presentazione delle squadre regionali per la prossima. E non sono mancate le novità in quella di ski-alp. Confermati a pieni voti dal responsabile Carlo Ceola i due allenatori Luca Palla e Gianluca Lorenzini, spicca invece la presenza degli atleti del Bogn da Nia: la società ha cambiato sede sociale, passando a Canazei al Bellunese e dunque entra nel Comitato Veneto.
Così nel gruppo Juniores troviamo Carlo Colaianni, Laura Corazza, Melanie Ploner e Giorgia Felicetti. Con loro anche Matteo Cuel del CAI Schio e Enrico Loss del Valdobbiadene.
Cresce il gruppo Cadetti, grazie al progetto Skid Alp Tour che dà la possibilità ai ragazzi di provare lo ski-alp nei vari centri sciistici veneti: in squadra ci sono Matteo Sostizzo del CAI Schio, Pietro Festini del Padola, Mattia Tanara del CAI Schio e Milly Crepaz dell’Arabba. Due gli Espoir, Alba De Silvestro del Dolomiti Ski-Alp e Fabio Pettinà del CAI Schio, mentre tra gli Osservati sono stati inseriti Olesia ed Erwin Ronzon del Valdobbiadene e Edoardo Favaretto del Dolomiti Ski-Alp.
Già fissato il primo raduno della nuova squadra regionale veneta: si svolgerà al Passo dello Stelvio dal 28 ottobre al 3 novembre.
Lanfra gia' a casa dopo l'operazione
Dopo la frattura della clavicola
Operazione riuscita per Pietro Lanfranchi, sotto i ferri per una frattura dopo una caduta in bicicletta. «Venerdì sera mi hanno operato a Ponte San Pietro - spiega il Lanfra - e sabato ero già a casa con una piastra nella clavicola. I medici mi hanno dato due mesi prima di poter caricare, ma io spero di farcela prima. E appena si ‘mette a posto’ la parta bassa inizierò a muovermi: gli esami hanno evidenziato che non c’è nulla di rotto, ma adesso la zona dell’anca è ancora bella gonfia e con lividi di tutti i colori. Speriamo che si risolva rapidamente così potrò riprendere un briciolo di movimento. E poi sotto: voglio tornare alle gare».
Novita' in casa FISI per i tecnici di ski-alp
Ci sara' un corso per allenatori e la nuova figura del preparatore
Sul sito della FISI sono stati pubblicati regolamenti e moduli per il nuovo corso tecnici di sci alpinismo. Quello primaverile era ‘saltato’ per i pochi iscritti, ma era aperto solo a chi aveva la qualifica di maestro di sci alpino e fondo e/o quella di Guida alpina, adesso con il nuovo regolamento della Scuola Tecnici Federali di scialpinismo potranno partecipare un po’ tutti: chi vuole diventare allenatore (e deve avere sempre a qualifica di maestro di sci alpino e fondo e/o quella di Guida alpina) e chi invece preparatore (che non richiede titoli specifici, ruolo cher prende il posto di quello dell’assistente), potrà iscriversi al corso che si terrà a novembre. La selezione è in programma il 19 e 20 a Malles e sul ghiacciaio di Solda, il corso vero e proprio proseguirà fino al 28 con gli esami finali. E sempre a Malles, il 25 novembre, si terrà il corso di aggiornamento per i tecnici già inseriti nell’albo della FISI.
La Pitturina Ski Race diventa biennale
Michele Festini Purlan: «Il 2017 sara’ un anno di pausa»
La Pitturina Ski Race nel 2017 non si disputerà. Un anno di break per lavorare in ottica 2018. «Non è stata una decisione semplice - ha detto Michele Festini Purlan, presidente dello Spiquy Team - ma, insieme a tutto il comitato, abbiamo analizzato le ipotetiche bozze dei calendari, visto che al momento di ufficiale non c’è ancora nulla, e abbiamo deciso di organizzare la Pitturina Ski Race ogni due anni. Il problema non è organizzativo né economico, il calendario invernale delle competizioni di scialpinismo è molto ricco e trovare una data ‘favorevole’ alla Pitturina Ski Race senza avere sovrapposizioni, è pressoché impossibile. Puntiamo a far crescere ulteriormente la nostra gara, ma il prossimo anno ci sarà anche l’importante appuntamento dei Mondiali di scialpinismo che si svolgeranno tra l’Alpago e Piancavallo e sicuramente parte dei nostri volontari saranno a disposizione del Comitato Organizzatore della rassegna iridata».
«Per innalzare ancora il livello qualitativo della gara, - ha concluso il presidente dello Spiquy Team - siamo convinti che organizzare la Pitturina Ski Race ogni due anni sia la strada giusta. I membri del comitato e tutti i volontari, che sono gli stessi impegnati nell’organizzazione de La Pedalonga, potranno fare un sospiro di sollievo e ricaricare le batterie. Posticipare la data dell’edizione del 2016 e dopo cambiare anche la sede, a causa della mancanza di neve, ci è costata molto, siamo stati messi a dura prova, sia mentalmente sia fisicamente. Gli atleti, con questa pausa, potranno segnare di rosso la data della nona edizione con largo anticipo. Inoltre per il 2018 abbiamo intenzione di candidarci per riportare in Val Comelico la Coppa del Mondo ISMF e magari poter organizzare anche gli Europei Sicuramente quando la neve inizierà a ricoprire i nostri monti ci sembrerà strano non iniziare a portare in quota il materiale o non ragionare sulle tracce dove far passare gli atleti, ma nel 2018 tutto ritornerà alla normalità».
Stop per Pietro Lanfranchi
Venerdi' sara' operato alla clavicola
Stop per Pietro Lanfranchi. «Purtroppo mentre scendevo da Selvino in bici - ci ha raccontato il ‘Lanfra’ - ho ‘beccato’ un bel temporale, ma ero di fretta per andare al lavoro e sono caduto in un tornante. Una bella botta con il casco diviso in due. Tutta la parte sinistra mi fa male: anca, femore, costole, ma soprattutto la clavicola che è rotta in tre punti: lunedì ho fatto gli ultimi esami e dovrò farmi operare. Già venerdì andrò sotto i ferri. È la seconda volta: già dieci anni fa me l’ero rotta…».
Tempi di recupero? «Difficile dirlo. Con l’operazione i tempi si ridurranno un po’, ma comunque ci vorranno quasi due mesi per ‘caricare’ al massimo. Ancora oggi non riesco a camminare bene per la botta. Quasi sicuramente salterò le prime gare della stagione, vedremo se ce la farò per quelle di gennaio, anche se non sarò al top. Peccato, perché quest’estate mi sono allenato molto bene, ho mantenuto forma, condizione e peso per essere pronto per le prime gare e cercare un posto in azzurro in Coppa del Mondo. D’accordo largo ai giovani, ma volevo ancora dire la mia nella prossima stagione. Adesso tutto un po’ si complica, ma non mi arrendo e punto a rientrare competitivo alle gare, almeno per fine stagione». E conoscendo la tempra del Lanfra c’è da credere che lo vedremo di sicuro scattante sulla neve… Ma come farà a stare fermo in questi mesi di recupero?
Ski-alp, le graduatorie di merito della FISI
Il Brenta Team davanti a tutti
Pubblicate dalla FISI le graduatorie delle società per la stagione 2015-2016. Nello sci alpinismo guida il Brenta Team con 888.120 punti (672.120 per l’attività agonistica, di cui 217.586 del settore giovanile, oltre ai 210.000 per l’organizzazione gare) davanti al Centro Sportivo Esercito con 874.156, solo di attività agonistica, primo invece nella generale di tutte le discipline.
Sul podio dello ski-alp l’Alta Valtellina che spicca per il più alto punteggio a livello giovanile, quindi completano la top ten Polisportiva Albosaggia (seconda nell’attività giovanile), Dolomiti Ski-alp, Corrado Gex, Sondalo, Gromo, Adamello Ski Team e Valtartano.
Ski-alp, le novita' della prossima stagione
ARTVA a tre antenne e in una tasca chiusa, casco con doppia omologazione
Quali sono le novità della prossima stagione scialpinistica? La ISMF vuole adottare alcune nuove norme per quando riguarda la sicurezza. La prima riguarda l’ARTVA che dovrà essere a tre antenne e dovrà essere indossato in una tasca della tuta da gara, chiusa con cerniera. La seconda si riferisce il casco: al momento resta ancora in piedi la normativa attuale che prevede l’omologazione UIAA, ma a metà settembre se ne discuterà in un convegno a Cavalese: l’obiettivo è quello di avere caschi che abbiano la doppia certificazione, sia quella UIAA che quella EN, la stessa dello sci alpino.
La Sportiva Epic Ski Tour, casco per tutti
Ma bisogna iscriversi entro il 1 settembre
Volete partecipare al debutto de La Sportiva Epic Ski Tour e avere il casco Combo Helmet La Sportiva personalizzato con il brand dell’evento? Allora avete tempo sino al 1 settembre per iscrivervi: sino a quella data, compreso nella quota, il casco, infatti, sarà a disposizione di tutti i concorrenti della prima edizione.
Un format di gara pensato da Jürg Capol (insieme a Kurt Anrather, titolare di Curtes Sportevents Marketing), il direttore di FIS Marketing, che nelle Valli di Fiemme e Fassa, ha ‘inventato’ il Tour de Ski con la spettacolare Final Climb dell’Alpe Cermis.
La Sportiva Epic Ski Tour è in programma dal 12 al 15 gennaio 2017, e partirà proprio dall’Alpe Cermis venerdì 13 gennaio con una competizione in notturna, su un percorso sviluppato fra pista e fuoripista e 750 metri di dislivello. Sabato 14 gennaio tappa al Passo San Pellegrino, con partenza alla stazione di valle della funivia Col Margherita e salita fino a cima Lastè Pradazzo, a 2580 metri, cui farà seguito una seconda salita fino al Col de le Palue. Domenica 15 gennaio ultima giornata al Passo Pordoi, con salita fino a Forcella Pordoi (2829 mt.), discesa lungo la Val Lasties e risalita fino al Passo.
Le gare si svolgeranno nel weekend successivo alla finale del Tour de Ski in terra fiemmese, con il fulcro dell’evento allestito al Palafiemme di Cavalese. Le iscrizioni sul sito www.epicskitour.com: sarà sufficiente presentare un certificato medico d’idoneità all’attività agonistica e versare la quota di 160 euro per partecipare al trittico scialpinistico. Una cifra che comprende il casco Combo Helmet La Sportiva personalizzato Epic Ski Tour, provvisto della doppia omologazione per utilizzo alpinistico e scialpinistico, da usare obbligatoriamente in tutte le competizioni de La Sportiva Epic Ski Tour.
Miky Boscacci: "A me basterebbe andare ai Giochi"
Le considerazioni del vincitore della Coppa del Mondo
«Per me sarebbe già un onore partecipare ad una Olimpiade». Michele Boscacci, vincitore dell’ultima Coppa del Mondo prova ad immaginarsi ai Giochi Olimpici. «Si parla del 2022, avrei 32 anni, ma se riesco a mantenermi come Manny Reichegger…. Potrei essere ancora competitivo, ma ripeto: non penso a una medaglia, a me basterebbe andare ai Giochi. Adesso vedo le immagini da Rio, pensare che un giorno potrei esserci anch’io a vivere certe emozioni…».
Si guarda al futuro, ma si pensa al presente: Miky è in allenamento a Courmayeur e venerdì sera parteciperà al K 1000 dell’X-Bionic Courmayeur Mont Blanc Skyrace.
«Dopo una pausa di una settimana, ho ripreso la preparazione. Adesso si parla di Giochi Olimpici, ma il primo obiettivo resta la prossima Coppa del Mondo e la LGC. Dobbiamo continuare ad essere sempre più competitivi: il riconoscimento olimpico renderà le nostre prove sempre più equilibtare, con nuovi atleti e nuove nazionali che saranno al via. In sei anni tutto è possibile».
Ski-alp olimpico, "crescera' il livello tecnico"
Parla il dt azzurro Stefano Bendetti
Stefano Bendetti dovrebbe essere ancora alla guida della Nazionale italiana nella prossima stagione. Condizionale d’obbligo perché manca ancora la firma sul contratto (scaduto a giugno), ma la volontà della FISI è quella di confermare lui e Davide Canclini.
Come sarà essere alla guida di squadra ‘olimpica’?
«Magari nell’immediato non cambierà molto, ma credo che il riconoscimento olimpico darà stimoli nuovi a molte Nazionali. Quelle più ‘piccole’, almeno nello ski-alp, penso alla Germania o all’Austria, faranno sicuramente investimenti importanti, altre che magari hanno un solo atleta top lavoreranno per allestire un gruppo più numeroso e competitivo, e sicuramente qualche nuovo team entrerà in Coppa del Mondo. Credo che il livello nei prossimi anni si alzerà ancora di più, le gare saranno ancora più avvincenti con molti più atleti di nazionali diversi pronti a giocarsi la vittoria. Un bel passo avanti per tutto il movimento. Certamente bisognerà essere pronti al cambiamento: si arriverà ad un livello professionistico».
Anche a livello giovanile?
«Soprattutto a livello giovanile, direi. In Italia abbiamo un’ottima base, siamo competitivi, ma adesso, un po’ come con i ‘grandi’ ce la giochiamo quasi sempre con Francia e Svizzera. Ma gli ‘altri’ non staranno fermi, già adesso abbiamo visto atleti austriaci e anche russi da podio, in futuro ce ne saranno sempre di più. Se poi verrà confermata la presenza dello ski-alp già ai prossimi Giochi Olimpici invernali (che sono in programma dal 10 al 19 gennaio 2020 in Svizzera, a Losanna, con possibile sede-gara a Verbier, ndr) allora tutto il cambiamento sarà ancora più veloce».
Ski-alp olimpico, la soddisfazione del colonnello Mosso
Responsabile del Centro Sportivo Esercito, ma anche dirigente ISMF e FISI
Il riconoscimento dell’ISMF dal parte del CIO è stato salutato con grande entusiasmo. Tante condivisioni della notizia, moltissimi commenti, a partire da quelli degli atleti. Uno per tutti, quello del vincitore della Coppa del Mondo, Michele Boscacci che sulla sua pagina Facebook ha postato ‘Finalmente il CIO ha riconosciuto lo sci alpinismo come disciplina Olimpica, magari possiamo già essere al via alle prossime’.
Ma chi meglio del colonnello Mosso può commentare la notizia, nelle vesti di dirigente ISMF, FISI, ma soprattutto responsabile del Centro Sportivo Esercito?
«Un traguardo importante, un punto di arrivo, ma anche di partenza per nuove sfide future. Adesso abbiamo il passaporto olimpico, dovremo essere bravi a lavorare per vedere gli atleti al via di una gara a cinque cerchi.
Direi che è stato un premio al lavoro di squadra, alla volontà di arrivare al riconoscimento olimpico che ha coinvolto tutta la ISMF, dal presidente Mariotta a tutte le federazioni».
Cambierà qualcosa per il Centro Sportivo Esercito?
«Siamo sempre stati in prima linea sullo ski-alp: ci abbiamo creduto sempre anche quando non si parlava di Giochi Olimpici. Abbiamo investito su questo settore e il pass olimpico è anche un riconoscimento al nostro impegno. Ovviamente continueremo su questa strada: a settembre avremo due arruolamenti femminili, poi proseguiremo con i nostri piani di arruolamento anno dopo anno».
A livello FISI?
«Lo ski-alp azzurro è sempre stato ai vertici e dovrà mantenere questa leadership nei prossimi anni. La FISI ci ha creduto, ma adesso tante altre federazioni, penso per esempio a quella austriaca (la Ösv è entrata nella ISMF dalla scorsa stagione) investiranno ancora di più su questa attività, puntando proprio ai Giochi Olimpici. Nelle prossime stagioni bisognerà anche ragionare su una strategia diversa in modo che la Nazionale di ski-alp possa avere ancora di più strumenti di lavoro al pari delle altre squadre olimpiche».