Colle del Breithorn

Un passaggio stellare?

Chi poteva certamente, con i compagni ravvivare sin da subito il ritmo ha dovuto dare forfaint: assente Kilian il tutto perde un po' di suspense.
La scorsa edizione i francesi passarono in 1.38 tallonati da Guido e company che si avvantaggiarono al cambio pelli per aver tolto le pelli in quanto i loro sci erano preparati con sciolina da fondo...
Abbiamo sentito Manny, il saggio della compagnia... «Il nostro trenino sarà guidato da Trento, io in mezzo e Teo in coda. Sappiamo che il passaggio lassù sarà determinante e che non bisogna perdere di vista la corsa. Se qualcuno transita con un vantaggio sproporzionato allora vuol anche dire che ne ha decisamente di più... Tutti dicono poi partono sempre a manetta.»
Alain Seletto guiderà il trenino della sua squadra: «La scorsa edizione siamo passati con 2 minuti e mezzo di ritardo ma poi abbiamo ricuperato. Probabilmente guiderò fino al Breithorn poi dovrebbe passare Toni, sulla nord del Castore di nuovo io, poi vedremo. Meglio non farsi tirare il collo ma venire via in progressione. Credo comunque che quest'edizione polverizzerà i record della precedente.»


Percorso Mezzalama

Quasi 2 metri di neve in alto...

Le condizioni meteo avverse di questi ultimi giorni che hanno portato abbondanti piogge in pianura hanno invece apportato un grande spessore di neve lungo il percorso della gara dai 3000 metri in su.
Questa mattina abbiamo sentito Adriano Favre per fare un punto sul tracciato e sulle sue condizioni.
«La grande quantità di neve caduta ieri e oggi ha quasi completamente sommerso la palinatura del tracciato iniziale: appena le condizioni meteo migliorano - si spera da domani - saliremo con gli elicotteri a bonificare tutte le parti a rischio per poi procedere con un nuovo allestimento del tracciato. Se arriva il bel tempo non ci sono problemi: per sabato è tutto ok.»
Le squadre che prenderanno il via sembra siano circa 250: ai vertici dovrebbe essere tutto confermato salvo l'assenza di Dennis Brunod che ha dovuto tirarsi indietro per ordini superiori. Al momento non si sa se Perrier e Bon Mardion scenderanno in pista con qualche altro compagno. Di certo invece la presenza di Lanfranchi al fianco di Boscacci e Murada.
 


Il trofeo Rollandoz sotto la neve

Gara su un percorso ridotto

Sotto una fitta nevicata, con temperatura invernale e visibilità in alto  spesso quasi nulla: in queste condizioni è andato in scena il 35° trofeo Rollandoz a Rhêmes-Notre-Dame, che valeva anche come campionato italiano assoluto individuale a tecnica libera. Percorso ridotto, partenza in linea per oltre 110 concorrenti. Imprendibile l’alpino Manfred Reichegger, che conduce gara di testa e taglia il traguardo nel tempo di 1h14’26”; alle sue spalle, separati da soli 6”, Alain Seletto del Cervino Valtournenche (1h17’53”) e il portacolori del Centro sportivo Esercito, Dennis Brunod (1h17’59”). Molto più distanti gli altri: quarto il trentino dello Ski Team Fassa, Filippo Beccari, in 1h21’13”, quindi il piemontese Damiano Lenzi, in 1h23’12”, il piemontese del Courmayeur, Andrea Basolo (1h24’04”), Matteo Giglio dello sci club Corrado Gex (1h25’09”), Giuseppe Ouvrier del Gran Paradiso, primo Master  (1h25’38”), Fabio Iacchini dell'Altitude (1h26’08”), Matteo Stacchetti del St-Nicolas (1h26’53”). In campo femminile, netto il dominio di Corinne Clos, dello sci club St-Nicolas, che chiude con il tempo di 1h 0’40”, a precedere la cuneese Katia Tomatis dello sci club Tre Rifugi (1h49’48”) e Micol Murachelli del Valdigne, in 1h50’37”. Quarto posto a pari merito per Roberta Scocco (Mont Nery) e per la biellese Claudia Comello (La Bufarola) accreditate del tempo di 1h57’16”. Per la classifica Master, alle spalle di Giuseppe Ouvrier, il francese Stephane Millius, in 1h27’51”; per la graduatoria tricolore, secondo il bergamasco del Lizzola, Maurizio Piffari (1h 28’45”) e terzo Massimo Borettaz del Gran Paradiso (1h 30’37”). Nelle giovanili, al femminile, tra i Cadetti, successo di Alessandra Cazzanelli del Cervino Valtournenche e, negli Juniores, di Martha Beuchod del Gressoney. In campo maschile, nei Cadetti, netto successo del portacolori del Cervino Valtournenche, Stefano Stradelli, in 1h18’22”, a precedere Yari Pellissier del Granta Parey in 1h31’09”, Stefano Daguin dello Champorcher in 1h41’35” e il cuneese Christian Lorenzi in 1h45’52”. Negli Juniores, vittoria di Filippo Righi del Corrado Gex, in 1h01’34”, seguito da una coppia del Cervino Valtourennche: François Cazzanelli (1h05’14”) e Alessandro Pession (1h18’19”); quarto Davide Bonin del Mont Nery (1h32’53”).


Pellicier vince a Tromso

La gara sotto una fittissima nevicata

Sotto una fitta nevicata questa mattina il francese Alexander Pellicier ha vinto con il tempo di 1.26.52 la Bergans Mountain Challenge a Tromso in Norvegia. Il francese di Beaufort è stato sempre al comando della gara con Alexander Lugger, Ola Hovdenak e Alessandro Follador che provavano a rientrare sulle code del fuggitivo. Alla fine della prima discesa Follador sbaglia strada e perde la seconda posizione, Lugger ne approfitta e guadagna il secondo gradino del podio che mantiene sino alla fine. In terza posizione il norvegese Ola Hovdenak, Alessandro Follador è quarto.
Una gara sicuramente interessante, soprattutto per l’ambiente in cui si svolge, peccato per la meteo che non ha dato tregua nemmeno per un solo secondo e non ha fatto ammirare la neve che si insinuava nel fiordo ancora congelato.
Sarà per il prossimo anno.
Bergans Mountain Challenge
Classifica maschile
1. Alexander Pellicier 1.26.52; 2. Alexander Lugger 1.29.49; 3. Ola Hovdenak 1.31.16; 4. Alessandro Follador 1.33.44
Classifica femminile
1. Mrit Tveite Bystol 1.58.45; 2. Bodil Ryste 1.59.23


Domenica il trofeo Robert Rollandoz

Campionato individuale in tecnica libera

Le previsioni meteo dicono brutto tempo per domenica in Valle d'Aosta. Così questa sera il comitato organizzatore del 35° trofeo Robert Rollandoz, lo sci club Granta Parey, si ritroverà per decidere cosa fare in caso di maltempo il giorno della gara. Domenica, infatti, è in calendario la prova che vale anche come campionato italiano individuale in tecnica libera. Le condizioni del tracciato sono buone, con partenza ed arrivo a Rhêmes-Notre-Dame: il via dai 1717 metri di Oreiller, quindi la salita a Cima Entreior a quota 3430, discesa a Pian delle Feie, nuova salita a salita Colle Gollien e striscione d'arrivo a Chanavey. Per informazioni: www.sciclubgrantaparey.it


Tutto ok, si corre il 2 maggio

Dopo aver sentito gli atleti si è giunti a questa decisione

Il responso dal contatti con le squadre ha determinato un quadro di ottimismo che ha spinto l'organizzazione ad intraprendere questa difficile soluzione. Dunque, briefing il primo maggio, gara il 2 con possibilità di slittare al 3.
Le squadre che hanno aderito dovrebbero essere circa 280 e il costo che ogni atleta dovrà sostenere è di 40 euro con alloggiamento e di 20 senza.
Arrivederci a Cervinia.


Ricomincia il valzer dei terzetti

Il rinvio della gara ha rimesso in discussione tutto

Il Mezzalama dovrebbe corrersi: ormai si tratta di dettagli che Favre sta cercando di riannodare per riportare tutti sulla linea di partenza il 2 o il 3 di maggio.
Il giro di consultazioni direttamente con gli atleti dovrebbe proprio dare modo agli organizzatori di farsi un'idea sul numero delle defezioni per l'eventuale recupero. Il problema però e un altro: basta che un atleta si tiri indietro per determinare contraccolpi a catena sulle altre squadre.
Qualcuno sostiene che Pastoret che gareggiava con Boscacci e Murada non potrà essere al via, così pure uno dei moschettieri: Peron.
Nicolas Bonnet desisterà dai suoi propositi di record, Barre des Ecrins e Monte Bianco per correre il Mezzalama? Di certo Eydallin che doveva essere con lui avrà ricevuto ordini di scuderia ben precisi dall'Esercito che per prima cosa pensa alla gara delle gare.
E Brunod? Probabilmente anche lui starà allertato e a disposizione nel caso uno dei tre compagni non sia in forma per quel giorno...
 


Si farà?

Ore frenetiche per la sorte del Mezzalama 2009

Una domanda sulla bocca di tutti mentre lo staff della manifestazione sta tentando di trovare una soluzione il più indolore possibile per fare in modo che i numerosi iscritti si ripresentino il 2 di maggio alla partenza.
Purtroppo il problema non consiste solo nell'ulteriore contributo - contenuto pare - che l'organizzazione dovrà richiedere per rimettere in piedi tutta la struttura dell'accoglienza, ma nella possibilità di ospitare tutta questa gente: i più grossi alberghi stanno chiudendo e sarà alquanto difficile reperire tutti questi posti letto. A detta di qualcuno l'attenzione si sta spostando sul fondovalle: Saint Vincent e Chatillon potrebbero disporre di un certo numero di posti. Insomma le soluzioni Adriano Favre le sta valiando tutte. Molto dipenderà dall'intervento regionale unica ancora di salvezza dal momento che i costi della gara sono stati gli stessi se la gara fosse partita regolarmente.
Una grande disdetta che non premia certo il grande impegno di tutti noi che lavoriamo in questo settore.
Il consiglio di Fondo Ski-alp è quello di non buttare tante ore di allenamento, tante discussioni, tanto denaro ma di capitalizzarli ripresentandosi al via ai primi di maggio. Probabilmente le mogli e le fidanzate degli ski-alpers ce ne vorranno ma così è: questo è il nostro mondo.


Mezzalama, ha vinto la montagna

Gara rinviata per la copiosa nevicata in quota

Da ieri sera si è iniziato a temere il peggio: quella che doveva essere una leggera perturbazione ha preso invece corpo tanto che in quota ha nevicato copiosamente. Dieci cm a Cervinia ma 50 sul Naso e sul Castore con neve sbattuta dal vento e pendii non più sicuri sotto l'aspetto valanghe.
Alle cinque in paese è tutto un trambusto di atleti: qualcuno esce dalla camera d'albergo già in cordata, il parterre di partenza è una marea di caschi, corde e sci. Qualcuno ha la frontale accesa. Alle cinque e trenta quando gli schieramenti si stanno delineando e il primo gruppo sta prendendo posto una trentina di metri davanti alla massa ecco che lo speaker prende la parola per dire a tutti che ora ci sarà un comunicato del responsabile Adriano Favre il quale, senza troppi giri di parole, spiega che, viste le condizioni di pericolo il Mezzalama viene annullato. Si rettificherà poi dicendo che la gara potrebbe venire recuperata il 2 o il 3 di maggio. Qualche mugugno, qualche applauso. Non tutti se la sentono di prolungare troppo oltre una stagione già così lunga...
Un'ora dopo abbiamo sentito Favre al telefono il quale ci ha confermato che già oggi e poi domani si faranno delle riunioni per valutare, anche sentendo i diretti interessati, le reali possibilità di un recupero fra un paio di settimane. «Da ieri avevo attuato il piano B, vale a dire pensare di fornire la massima assistenza e sicurezza senza la possibilità di volare con gli elicotteri, ma poi si è messa la neve nella parte alta e soprattutto il vento che ha imposto questa scelta difficile.» Sono le parole di Favre che ci sembra addirittura sollevato per non aver dovuto sopportare il peso e la responsabilità di 1300 persone sparse sul Monte Rosa a più di 4000 metri. Noi condividiamo le sue scelte.


Tutti al briefing

Ma a Cervinia nevica fitto fitto

Mentre si sta concludendo il briefing, al quale hanno partecipato quasi tutti gli atleti iscritti, fuori piove a dirotto. Ma siamo a Valtournenche e non appena arriviamo a Cervinia ci troviamo sotto una fittissima nevicata.
Domani? Chissà: nessuno più crede troppo alle previsioni meteo che tuttavia non promettono bel tempo. Adriano Favre ci sembra tranquillo: «Sembrava dovesse venire il finimondo, ieri e oggi, e invece siamo riusciti a lavorare in quota e fare le rotazioni con gli elicotteri per mettere in sicurezza tutto il tracciato. Adesso è tutto pronto.»
La speranza è che la nevicata non sia troppo copiosa da mettere a rischio lo svolgimento della gara...
La partenza è fissata per le 5 e 40e noi saliremo al Colle del Breithorn per vedere tutta la prima fase e il passaggio del primo cancello per poi ritornare velocemente a Cervinia e poter raggiungere Gressoney per attendere l'arrivo dei primi.


Manny, ultime raccomandazioni

A poco più di un giorno dal via...

Grande Manny con la Coppa del Mondo che custodisce gelosamente al Centro Sportivo Esercito.
Sei pronto Manny?
«Questa mattina ci siamo ancora allenati a Punta Helbronner, abbiamo sciato in neve fresca legati e abbiamo ancora provato i cambi di assetto. Stiamo abbastanza bene anche se io e il Denis siamo un po' raffreddati con mal di gola. Eydallin, lui sta sempre bene.»
Quale tattica adotterete?
«Certamente non una partenza folle ma nemmeno lenta da perdere di vista la test della corsa...»
Ma se tu dovessi proprio pensare ad una squadra, una, che ti può far paura a quale pensi?
«Ma guarda, gira gira penso che sia quella di Kilian e Troillet con Lorenzo. Holz ha già dimostrato parecchie volte di poter andare veramente forte e di non aver problemi a stare con due cone lo svizzero e lo spagnolo.»
Un Mezzalama veramente incerto quest'anno con squadre dalle potenzialità enormi: non va trascurata infatti la pattuglia di Pellissier e Lenzi con Pedrini. Che dire poi di Perrier e Bon Mardion con Dennis Brunod.
«Tu sai - dice ancora Manny - che se a Dennis gira il motorino come lo chiami tu allora non ce n'è per nessuno.»
Da non sottovalutare nemmeno il terzetto Sbalbi, Blanc e Seletto. Sarà quest'ultimo a guidare il trenino nella fase di lancio: meglio così perché se dovessero tirare i francesi a Plateau se ne sarebbero andate energie preziose magari con un passaggio stratosferico. Meglio mettere davanti Alain che lui sul ghiacciaio è di casa e di certo alla distanza non risente della quota.
I moschettieri dovrebbero avere invece il numero 17: speriamo che porti loro fortuna.


Un Mezzalama grigio?

Intervista a Adriano Favre sulle condizioni meteo-nivologiche

Sul Monte Rosa in queste ore sta nevicando copiosamente, nelle vallate piove a dirotto. Adriano Favre intervistato telefonicamente ci conferma la sua preoccupazione per le previsioni meteo.
Appena riuscirà ad effettuare delle rotazioni si dovrà intervenire per bonificare i pendii più problematici come Castore e Naso.
Per quanto riguarda domenica mattina si sta delineando una previsione che dovrebbe permettere l'effettuazione della gara: «Non sarà un Mezzalama col sole ma molto probabilmente non ci sarà un gran freddo e vento forte. Il tracciato è stato tutto allestito e adesso è importante poter volare per gli ultimi ritocchi.»
Vento e freddo a quattromila metri sono i nemici più insidiosi: meglio un cielo grigio se proprio non si riesce ad avere un cielo blu da cartolina.