Fra due giorni Pierra Menta
Chi vincerà questa edizione?
Una Pierra Menta che si preannuncia molto combattuta: abbiamo atteso solo oggi a inserire questo articolo per poter dare, nel modo più certo possibile, la formazione delle squadre. Si attendeva che anche Guido Giacomelli rompesse gli indugi iscrivendosi con qualche forte atleta del panorama internazionale - avrebbe dovuto essere Blanc il suo compagno d'avventura - ma a quanto pare il nostro ski-alper più rappresentativo ha preferito non scendere in campo per non sovraccaricare il precario ginocchio con quattro durissimi giorni di gara… Questo è quanto abbiamo sentito dire ma domani si potrebbe ancora sovvertire la situazione, mai dire mai…
Certa invece la presenza della fortissima équipe Kilian - Troillet che tenta di bissare il successo di due anni fa. In campo i forti locals Bon Mardion e Perrier, quest'ultimo forte del grande mondiale appena disputato. Blanc dovrebbe invece correre con Pellicier. Queste sono le pattuglie con le quali dovrà vedersela la premiata ditta Brunod - Reichegger che fra alti e bassi non ha ancora ottenuto i risultati aspettati.
A confermare anche la grande medaglia ottenuta ad Andorra la coppia Lenzi - Holzknecht che certamente saprà ripetersi ad alti livelli.
Molto interessante e incerta la sfida fra le due top coppie femminili Mirò - Roux e Martinelli - Pedranzini.
I giovani, che scenderanno in gara solo gli ultimi due giorni, sono particolarmente numerosi: noi tiferemo ovviamente per i nostri Cazzanelli - Righi, Antonioli - Boscacci, ma anche per Nicolini - Ferrari e Cazzanelli - Beuchod fra le donne.
In ogni caso dovremmo essere in pista a partire da sabato il giorno del Grand Mont per un aggiornamento live.
Andorra 2010, il bilancio
Si chiude un grande mondiale per l'Italia
La bandiera tricolore in testa al medagliere di questa edizione dei Campionati del Mondo: una grande soddisfazione che premia l'impegno dei tecnici e degli atleti.
Analizzando l'andamento di questa settimana di gare possiamo certamente dire che non ci sia stato un dominatore assoluto ma che le medaglie siano andate di volta in volta a grandi protagonisti diversi.
Kilian, il grande atteso non ha certo mancato l'appuntamento: oro nel vert e argento nell'individuale. Posizioni invertite per l'amico Troillet che in più si aggiudica l'argento a coppie. Grande ritorno di Perrier che dopo il bronzo iniziale va direttamente all'oro nella gara regina con Blanc. Ed è quest'ultimo un po' la sorpresa: da comprimario chiude invece i mondiali con un bel bottino di medaglie. Per gli azzurri Dennis Brunod a corrente alternata: fiammata nel vert e calo di forma nella gara a coppie, poi oro nella staffetta, e sì che stavolta le varie nazioni hanno schierato tutti i migliori per conquistare il gradino più alto della classifica a punti in base al medagliere.
Sorprendente il grado di forma di Holz e Lenzi premiati sul finale dal bronzo a squadre e dall'oro in staffetta.
Mai in gara Trento e Eydallin: ci sarà tempo anche per loro per riportarsi ai livelli congeniali. Delusione per Reichegger che puntava all'oro nella gara a coppie e dopo qualche medaglia di legno trova l'oro nella staffetta.
Una buona prestazione complessiva ma senza acuti da parte di Lanfranchi e Pedrini ormai stabilmente nelle parti alte delle classifiche.
Nelle donne non è stato il mondiale di Mireja nonostante corresse in casa. Grande ritorno per la Roux e soprattutto il rullo compressore Roberta Pedranzini che con la Martinelli non ha bucato nessuna gara: una condizione costante veramente invidiabile. Sorpresa per Clos e Rocca che si affacciano timidamente su un gradino del podio.
Poi i giovani. Partiamo dal più deluso: Boscacci Michele, alla vigilia era il più accreditato per una medaglia ma si è spento fra le bufere del Montmalùs. Nicolini ha pagato il noviziato e non è riuscito a mettersi in evidenza. Grande Antonioli che porta a casa due metalli pesanti. In casa Cazzanelli alla delusione della gara individuale di Alessandra si contrappone il difficile bronzo di François. Poi la staffetta mette tutti d'accordo e anche Alessandra torna a casa con l'oro al collo come il cugino Stradelli che già era andato a medaglia con Ferrari nell'individuale.
Sorpresa d'argento per la Piccagnoni. Martha Beuchod si è entusiasmata per questa disciplina e allora nei prossimi anni sentiremo parlare di lei.
Staffette tutte d'oro
Gran finale ad Andorra per gli azzurri
Ultima giornata di gare ai Campionati del Mondo di Andorra. E l'Italia fa il pieno con tre medaglie d'oro nelle staffette.
Nei Giovani la prima medaglia d'oro con Alessandra Cazzanelli, Stefano Stradelli e Robert Antonioli. Due salite e due discese, molte inversioni la prima e tratto a piedi nella seconda: con un tempo di 39.57 gli azzurrini hanno battuto Svizzera e Francia.
Oro anche nella gara femminile, 'firmato' da Francesca Martinelli, Silvia Rocca e Roberta Pedranzini: con il tempo di 40.38 hanno avuto la meglio sulle svizzere, 41.50, e sulle austriache, 43.10. Grande prova di Mireja Mirò che da ultima frazionista ha portato la Spagna da sesta a quarta; quinta la Francia con una Roux che fa segnare il miglior tempo di frazione con 12.49.
In campo maschile infine grande sfida fra le nazioni leader nello ski-alp: l'Italia schierava Lenzi, Reichegger, Holzknecht e Brunod, la Svizzera ha messo in campo Troillet, Anthamatten, Ecoeur e Bruchet, la Francia Gachet, Bon Mardion, Perrier e Blanc. Tutti pezzi da novanta. Nonostante il grande attacco della Svizzera, gli azzurri riescono a rintuzzare il distacco iniziale e al terzo cambio 'Holz' passa in testa per consegnare il testimone a Dennis Brunod che chiude in bellezza questa giornata trionfale per i colori azzurri.
Emozioni alla Sellaronda Skimarathon
Vittorie di Giacomelli-Lunger e Weger-Gross
Grande commozione alla quindicesima della Sellaronda Skimarathon, la prima senza Diego Perathoner, il suo inventore. Un’edizione che ha celebrato le vittorie di Guido Giacomelli in coppia con Hansjörg Lunger e di Maddalena Weger con Annemarie Gross.
Una gara dal fascino tutto speciale, per la durezza, per il fatto di svolgersi in notturna e in un contesto unico al mondo, quello delle Dolomiti nelle quattro vallate ladine di Fassa, Gardena, Badia e Livinallongo.
Partenza da Canazei alle 18 per le 351 coppie di atleti: in tutto 42 km sferzati dal freddo, partenza a -7° ma in quota col vento i -17° hanno dato la percezione di -22°.
Da Canazei i concorrenti si sono lanciati subito sulla salita di Passo Sella, dove una bufera di vento e neve ha rallentato la marcia. E già sul Sella Guido Giacomelli e Hansjörg Lunger avevano costruito un vantaggio di quasi 2’, una mazzata per gli inseguitori, guidati da Martin Riz e Alain Seletto. Una giornata triste e di estrema commozione quella di Martin, lui che quel tragico 26 dicembre sul Pordoi era scampato alla valanga assassina che aveva travolto Diego Perathoner e i suoi tre colleghi del soccorso alpino Erwin, Alessandro e Luca - tutti volontari della Sellaronda Skimarathon – mentre erano impegnati alla ricerca di due escursionisti. Riz non ha voluto mancare a questo appuntamento, soprattutto per ricordare il loro sacrificio.
Alle loro spalle transitavano nell’ordine Antiga-Trettel, Sommacal-Taufer e Pinamonti-Götsch. Da Passo Sella gli atleti si sono tuffati, quasi nel senso letterale della parola, verso Selva Gardena ed al cambio pelli, prima di affrontare la nuova salita verso Dantercepies, Giacomelli e Lunger avevano incrementato ancora il vantaggio. Riz già a Selva iniziava a sentire il peso della commozione e la fatica si faceva sempre più pesante, e lungo l’ascesa con Seletto iniziava a subire il recupero di Dezulian - Follador e dei fratelli Fazio, ma soprattutto alle loro spalle si infilavano Pedergnana e Martini.
Al successivo cambio pelli di Corvara i minuti di vantaggio per Giacomelli e Lunger erano ancora più consistenti e per loro iniziava la marcia trionfale che li portava prima verso Arabba, poi con la scalata del Pordoi li riportava velocissimi a Canazei, dove sul traguardo il cronometro registrava 25” in più rispetto al loro record fissato nel 2008. Le condizioni della neve non erano ottimali, soprattutto a causa del vento, ma anche il freddo è stato un avversario in più.
Sulla penultima salita che portava a Dantercepies Pedergnana e Martini compivano il loro capolavoro, in un balzo guadagnavano tre posizioni e si attestavano al secondo posto, anche se sulla salita del Pordoi Pedergnana pagava caro lo sforzo ed era costretto a farsi “trainare” con un cordino da Martini. Anche Trettel andava in crisi sull’ultima salita, e così il podio si equilibrava. Alle spalle dei due incontrastati vincitori Giacomelli e Lunger si piazzavano dunque Pedergnana e Martini davanti ad Antiga e Trettel, il quale doveva essere portato di forza al caldo, in preda ai brividi ed alla fatica.
Un lungo teorema di concorrenti proseguiva gli arrivi fin quasi a mezzanotte, quinti erano Seletto e Riz, con quest’ultimo visibilmente provato e con gli occhi arrossati e gonfi, non deve essere stato facile per lui passare al cospetto del Pordoi dove poco più di due mesi fa ha perso quattro amici.
La gara delle donne ha registrato un veloce avvio di Maddalena Weger e Annemarie Gross, quest’ultima vincitrice dell’edizione 2008 in coppia con Orietta Calliari. Netto il loro successo, con un vantaggio di quasi 3’ sulle tedesche Grassl e Gruber e con 5’ sulle svizzere Zimmermann-Mabillard.
CLASSIFICHE
Maschile
1 Giacomelli Guido - Lunger Hansjoerg 3:15:32.50
2 Martini Thomas - Pedergnana Matteo 3:26:20.50
3 Antiga Ivan - Trettel Thomas 3:27:17.40
4 Fazio Fulvio - Fazio Alberto 3:29:43.40
5 Riz Martin - Seletto Alain 3:31:16.10
6 Lainer Hans - Kogler Stefan 3:33:46.60
7 Sommacal Ivan - Taufer Alessandro 3:35:16.10
8 Marta Franco - Deini Ervin 3:38:39.90
9 Goessweiner Klaus - Fischer Rene 3:39:19.40
10 Basolo Andrea - Stacchetti Matteo 3:40:06.10
Femminile
1 Gross Annemarie - Wegher Maddalena 4:18:11.80
2 Gruber Barbara - Grassl Judith 4:21:12.30
3 Mabillard Catherine - Zimmermann Andrea 4:23:09.60
4 Rossi Raffaella - Calliari Orietta 4:29:10.10
5 Zanon Sabrina - Scola Nadia 4:31:03.80
6 Schiffer Magdalena - Wacker Patrizia 4:43:26.20
7 Murachelli Micol - Gianatti Alessandra 4:46:55.30
8 Genetin Gabriella - Stuffer Birgit 4:57:12.80
9 De Filippo Cecilia - Senik Jennifer 4:57:48.90
10 Cuminetti Silvia - Pezzoli Paola 5:03:26.30
Oggi gara a coppie
Valanga rosa! Ma non solo
Nella gara a coppie sono state le donne oggi a portare il maggior numero di medaglie per l'Italia. Ma andiamo per ordine: il tracciato allestito nel fantastico anfiteatro di Arcalis si presentava al mattino come una bufera di neve, una costante in questi campionati, che ha condizionato tutte le fasi preliminari della gara. Il via in orario o quasi, prima sono partite le donne: subito Mireja Mirò a fare l'andatura ma l'Arrò non aveva il suo passo. Mezz'ora dopo partenza degli uomini, a tirare sin da subito Perrier e Blanc con Brunod e Reichegger dietro e via via in fila indiana tutti i migliori. Poi la gara spariva nella bufera con la salita al Font Blanca, al ritorno con passaggio in zona arrivo sono i francesi in testa seguiti dagli svizzeri, gli italiani sono attardati ma ancora in gara: Brunod - Reichegger e Lenzi - Holz. Poi le posizioni si invertono nell'ultima salita: Brunod ha un cedimento e passano terzi gli altri due. Alle loro spalle altri francesi e la coppia Pedrini - Lanfranchi. Di Trento ed Eydallin non c'è traccia: sapremo poi che si sono ritirati per il cedimento di Trento.
L'ultima discesa è un ripido canale che sfocia sul piano finale. Ad apparire in alto per primi sono proprio Perrier e Blanc che con grande margine vanno a vincere questa grande medaglia mondiale.
A due minuti passano gli svizzeri: Anthamatten ha pagato lo sforzo nell'ultima parte lasciando via libera ai francesi. E poi, a sorpresa - ma poi nemmeno tanto - ecco passare Lenzi e Holz felicissimi di questa medaglia di bronzo.
Le due bormine hanno vinto alla grande come è loro solito e in questo trionfo entra anche il terzo posto di Clos e Rocca la vera sorpresa di giornata.
1. Blanc - Perrier 2.14.54
2. Anthamatten - Troillet 2.16.50
3. Holzknecht - Lenzi 2.18.23
4. Bon Mardion - Pellicier 2.19.33
5. Lanfranchi - Pedrini 2.20.11
6. Brunod - Reichegger 2.21.13
7. Gachet - Sbalbi 2.21.24
8. Jornet - Pinsach 2.23.06
9. Ecoeur - Marti 2.24.39
10. Kuhar - Senk 2.28.31
femminile
1. Martinelli - Pedranzini 2.50.17
2. Etzensperger - Troillet 2.59.16
3. Rocca - Clos 3.02.13
4. Arrò - Mirò Varela 3.02.45
5. Essl - Prugger 3.06.02
Stasera la Sellaronda Skimarathon
La Sellaronda Skimarathon, quella dei tre lustri, va in scena domani, proprio da Canazei dove aveva debuttato sedici anni fa sotto la guida di Diego Perathoner. Dopo la prematura scomparsa di Perathoner sotto la valanga del 26 dicembre, dove perirono anche altri tre uomini del soccorso alpino della Val di Fassa, la Sellaronda Skimarathon continua nella storia con quelli che erano stati i suoi più stretti collaboratori, con gli stessi volontari e sotto la guida di Alfredo Weiss.
Tanti, anche quest’anno, gli appassionati al via di una gara che è entrata nella leggenda per il suo percorso, decisamente impegnativo, che “deve” esserci nel curriculum di ogni scialpinista.
Sono 42 i chilometri da “solcare” con sci e pelli, partendo da Canazei in Val di Fassa, ma quello che fa impressione per chi è avvezzo ai numeri sono i metri di dislivello da affrontare, ben 2.700.
Oltre a distanza e dislivello, c’è un terzo fattore che è determinante alla Sellaronda Skimarathon, ed è la temperatura, che spesso condiziona le prestazioni degli atleti. Anche quest’anno gli organizzatori possono contare sul supporto degli esperti del Centro Meteo ARPAV di Arabba i quali hanno redatto delle previsioni specifiche. Innanzitutto il tempo sarà clemente e poco nuvoloso, e già questo è un punto a favore, le temperature però non saranno certo morbide. A Canazei l’escursione dovrebbe essere da -7° a -11° anche se la temperatura percepita dovrebbe essere ben più pungente, a Passo Sella si prevedono da -11° a – 16° col passaggio dei primi alle ore 18.40, a Selva Gardena -8° -12° e transito alle ore 18.50, a Dantercepies nel punto più alto della gara con i suoi 2.298 m. si annunciano -12° -17° e passaggio a Passo Gardena verso le ore 19.30, a Corvara -7° -11° dove i primi sono attesi verso le 19.40, a Bec De Roces -10° -15°, quindi ad Arabba -8° -12° a salutare la testa della corsa verso le 20.30, e infine sul Pordoi a -12° -17° (passaggio dei migliori verso le 21.15) prima di piombare sul traguardo di Canazei qualche minuto dopo.
È una gara che anno dopo anno ha incrementato le adesioni raggiungendo limiti incredibili e, pur con i freni posti dal regolamento per limitare gli atleti al via, anche quest’anno in gara saranno oltre 700, confermate infatti ben 353 coppie, un successo che premia il grande lavoro fatto nel tempo da Diego Perathoner, il quale sarà ricordato con un minuto di silenzio prima dello start, anticipato alle 17.55 (anziché alle 18.00) per esigenze televisive.
Tutte le attenzioni per la classifica sono puntate sulla coppia Giacomelli-Lunger, col primo che ha glissato la partecipazione ai Campionati del Mondo in corso di svolgimento ad Andorra. I due campioni detengono il record della gara col tempo di 3h15’07” e sarà un riferimento importante. Il primato tra le donne è fermo al 2007 con la vittoria delle due bormine Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli, un tempo di 4.01’14’’ che sarà difficilmente battibile.
Ma ci sono altre coppie che puntano al podio, fra le quali Martin Riz in gara con Alain Seletto e quindi Riccardo Dezulian in coppia con Alessandro Follador. Tra le donne le svizzere Mabillard e Zimmermann sono in testa ai pronostici accanto a Gross-Weger, Zanon-Scola, Cuminetti-Pezzoli e Jellici-Margoni.
La Sellaronda Skimarathon fa parte del circuito Coppa Dolomiti.
Robert Antonioli d'oro
Molte medaglie per i nostri giovani
Il brutto tempo sembrava dover incombere per tutta la gara dei giovani, come ieri per l'individuale e invece, a metà mattina, un'esplosione di sereno e di sole ma con un vento spaventoso. In quota, dalla nostra postazione in vetta al Montmalus, non si riusciva a tenere gli occhi aperti per la neve spostata dal forte vento. Gara partita regolarmente comunque con una piccola variazione sulla seconda salita che non ritornava in vetta ma scollinava prima per evitare il rischio di valanghe.
Al primo passaggio in vetta è Boscacci a tenere alto il ritmo e in queste condizioni gli tocca anche battere traccia, lo segue sornione Tissières, dietro sale Antonioli, poco staccati Cazzanelli e Righi.
Poi via, sci nello zaino in discesa per evitare il rischio di sassi iniziale. Il tracciato scende a toccare un lago ghiacciato da dove si riprende a salire.
Stradelli passa poco lontano dai primi ma il fortissimo tedesco Palzer, anche se cadetto, è la con la testa della corsa.
Poi è la volta di Ferrari. In campo femminile c'è un crollo di Alessandra Cazzanelli che non trova la sua gara.
Nella seconda discesa e nella terza salita Boscacci si appesantisce e viene fuori invece Robert Antonioli che si prende un po' di vantaggio nel tratto con ramponi. Tissières, pur bravo, deve accontentarsi dell'argento mentre per il bronzo c'è il piacevole risultato di Cazzy che sul finale di gara ha ritrovato ancora importanti energie.
Nei cadetti il podio è composto da Palzer, Stradelli e Ferrari. Silvia Piccagnoni è argento nelle cadette e per il tecnico azzurro Angeloni è festa grande oggi.
CADETTi
1. Anton Palzer
2. Stefano Stradelli
3. Mirko Ferrari
JUNIOR
1. Robert Antonioli
2. Alan Tissières
3. Francois Cazanelli
CADETTI Femm
1. Louise Borgnet
2. Silvia Piccagnoni
3. Isaline Pichard
JUNIOR Femm
1. Jennifer Fiechter
2. Emilie Favre
3. Axelle Mollaret
Nel pomeriggio le classifiche.
L'acuto di Troillet
Nell'individuale grande sfida ai vertici
Sul Montmalus c'era una nebbia e una bufera che non lasciava presagire nulla di buono anche se i venti centimetri di neve caduti nella notte hanno smorzato un po' le difficoltà dell'ultimo tratto, tutto da fare in inversioni. Gara ritardata e rimaneggiata: 3 salite/discese anziché quattro, ma ugualmente avvincente sotto il profilo dell'agonismo. Tifo alle stelle per Kilian che transita per primo sul Montmalus, Troillet è lì che controlla, Manny cerca di non perdere metri, Perrier ha l'aria determinata come sempre, poi gli altri con Blanc, Holzknecht, Eydallin, Lenzi...
La discesa non è difficile ma resa insidiosa dalla scarsa visibilità, quando passano le prime donne è la Roberta a menare decisa, Roux è staccata di almeno 30 secondi a giudicare a spanne e sulle sue code c'è la Martinelli. Un discorso a tre che si ripete a ogni cambio pelle: Roberta guadagna in salita poi si fa raggiungere in discesa e alla fine è la francese a trionfare sul traguardo finale. Mireja ha dovuto invece ritirarsi per un attacco d'asma.
Nei maschi nella prima salita come abbiamo detto è passato per primo Kilian, nella seconda appaiato con l'amico Troillet e nella terza lo svizzero prende quei venti metri che gli permettono di gestire la discesa fin sul traguardo.
Manny si batte allo sprint con Didier Blanc che in modo rocambolesco riesce ad avere la meglio.
Holzknecht deve ritirarsi per un problema tecnico quando stava facendo una grande gara. Pedrini e Brunod fanno il tifo: loro non hanno gareggiato in vista della gara a coppie.
Domani si va sulla stessa montagna a vedere i cadetti e junior.
Per la cronaca la classifica espoir vede la vittoria di Jornet davanti a Lenzi e Pinsach.
Per ora non conosciamo l'arrivo delle espoir.
classifica maschile
1. Troillet Florent 1.30.50
2. Jornet Kilian 1.30.54
3. Blanc Didier 1.31.41
4. Reichegger Manfred 1.31.45
5. Eydallin Matteo 1.33.12
6. Perrier Florent 1.33.48
7. Lenzi Damiano 1.34.53
8. Bon Mardion William 1.37.14
9. Pinsach Marc 1.37.40
10. Ecoeur Yannich 1.38.12
femminile
1. Roux Laetitia 1.48.49
2. Pedranzini Roberta 1.49.20
3. Martinelli Francesca 1.53.36
4. Etzensperger Nathalie 1.57.51
5. Dusautoir Sophie 2.00.25
Brunod, un grande vert
E per domani si preannuncia battaglia nell'individuale
Qui a Soldeu, appena sopra Andorra, abbiamo incontrato la premiata ditta Brunod - Reichegger, al collo di Dennis c'è la medaglia d'argento fresca fresca che gli hanno appena consegnato durante la cerimonia di premiazione.
Gli chiediamo della gara di ieri, ci facciamo raccontare come è andata.
«Sono partiti fortissimo, soprattutto Kilian, Troillet e Lenzi sono andati a tutta da subito, e noi ad inseguire. Poi Lenzi è calato e dopo un po' anche Troillet. Ci siamo ritrovati in tre a giocarci le medaglie: io, Kilian e Perrier. Non eravamo ancora in vista del traguardo e lo spagnolo si è messo a correre, come sa fare lui, e si è preso quei venti metri, poi è stata la volta di Perrier che ha cercato di prendermi qualcosa, quando siamo stati in vista del traguardo, con le poche energie rimaste, mi sono messo a correre anch'io, ho così superato Perrier e ho rischiato di acchiappare anche Kilian che inaspettatamente non ha più reagito. Questa in sintesi la cronaca dello sprint finale.»
Accanto a Dennis c'è il compagno di mille battaglie Reichegger che ha assistito allo sprint da dietro. Chiedo a loro se siano la coppia più forte anche alla luce di questo piazzamento.
«Non bisogna illudersi: ci sono almeno 5 coppie fortissime, tutte possono vincere - conferma Manny - il piazzamento del vert.»
Ma per ora devono concentrarsi sulla gara individuale di domani: è prevista neve e non si è certi di seguire il tracciato previsto con i 1780 metri di dislivello con 4 salite e 4 discese.
Ecco la start list.
Trofeo Remedio
A Collio trionfo di Bulanti-Moriondo
Bulanti Marco e Moriondo Paolo dello Sci Club Tartano con lo strepitoso tempo di 1.17.35 dominano il Trofeo Gianni e Mario Remedio sulle nevi di Collio VT. Secondi Martini e Boscacci che hanno preceduto Salavadori e Porta. Rossi Raffaella e Besseghini Laura viceversa hanno sbaragliato il campo femminile e migliori dei master sono risultati Brivio e Vairetti. Ben 52 squadre si sono date battaglia sul percorso rivisto causa le copiose nevicate ma che ha saputo divertire gli atleti, leggermente tecnico e ben assortito con un dislivello di circa 1300 m ed uno sviluppo di 14 km., 3 le salite con un tratto in cresta a piedi e arrivo leggermente in salita. Buoni i commenti raccolti all’arrivo dei concorrenti e buona anche la partecipazione al raduno, circa 60 appassionati , nonostante la giornata grigia con bufera in quota e il blocco del traffico.
A Kilian il Vert
Primo giorno di gare ad Andorra
Kilian Jornet si è aggiudicato la prima gara dei Campionati del Mondo, la Vertical Race, svoltasi a Tarter; con il tempo di 39.50 il catalano ha confermato il suo titolo di Campione del Mondo in questa categoria. Secondo, a 7 secondi, l'italiano Dennis Brunod, mentre il francese Florent Perrier si è aggiudicato il gradino più basso del podio, chiudendo con il tempo di 40.04. Due italiane sul podio nella categoria Senior: Roberta Pedranzini (prima) e Francesca Martinelli (terza), a separarle la francese Laetitia Roux. La catalana Mireia Mirò giù dal podio per soli 20 secondi, mentre l'andorrana Sophie Dusautoir è quinta, con il miglior crono di sempre, a 30 secondi dalla terza classificata. Francesc Puigarniscle, direttore di gara, ha dichiarato che si è trattato di una gara estremamente combattuta e per la prima volta di durata inferiore ai 40 minuti.
Kilian Jornet ha sottolineato di aver dato il massimo, nonostante il raffreddore e la leggera influenza dei giorni scorsi, e di essere molto felice per la vittoria. Data la partenza non velocissima della gara, Kilian è riuscito a rimanere fra i primi dopo la partenza e nella fase finale ha dimostrato la sua superiorità rispetto agli altri 'bruciandoli' grazie ad un bello sprint. Secondo Brunod, nonostante i pronostici pregara non lo dessero fra i favoriti, terzo il francese Perrier, che ad Andorra ha sempre ottenuto buoni risultati.
La Senior donne è stata altrettanto spettacolare e si è disputata su livelli molto alti. Le tre sul podio si sono mantenute al di sotto dei 50 minuti di gara. Laetitia Roux, seconda, ha dimostrato l'efficacia del suo training studiato appositamente per i Mondiali. Buono il risultato di Ariadna Tudel che, nonostante questa non sia la sua specialità, si è piazzata nelle prime 15, forse risparmiandosi un po' in attesa della team sprint.
Oggi Vertical Race
Assegnato il primo titolo iridato
Prenderà il via questa mattina nella località pirenaica la gara del Vertical ace che assegnerà i primi titoli mondiali della specialità.
185 gli atleti in gara. La gara inizia alle 10.15 da Pla de Riba Ascoxada in direzione del Tossal de la Llosada. Alle 11 prende il via la gara femminile e alle 11.30 quella maschile. Il traguardo è situato sul Tossal de la Llosada a 2560 metri di quota.
Temperatura compresa fra -4 e -10 con vento da 20 a 40 km/h.
In tarda mattinata forniremo notizie sull'esito della gara.