Aprono oggi le iscrizioni all'Adamello Ski Raid

Nuovo percorso per la gara in programma il 7 aprile

Il sipario sulla quarta edizione dell'Adamello Ski Raid si alza ufficialmente oggi, martedì 15 gennaio 2013, data di apertura ufficiale delle iscrizioni della prestigiosa competizione che ha validità come prova del circuito La Grande Course e come atto conclusivo del circuito Coppa delle Dolomiti di scialpinismo, in programma domenica 7 aprile.

COME ISCRIVERSI - Le iscrizioni devono essere effettuate via internet, attraverso il sito ufficiale della manifestazione www.adamelloskiraid.com, esclusivamente da chi è già in possesso della carta Grande Course, a sua volta acquistabile direttamente sul sito www.grandecourse.com. La competizione, che si sviluppa nella formula di gara a coppie di due atleti, si presenta rispetto alle tre precedenti edizioni con una novità importante legata al percorso che ha subito un incremento di dislivello e di lunghezza, presentandosi con un dislivello in salita di 4.000 metri, un dislivello in discesa di 4.380 metri, per un totale complessivo di 45 chilometri.

IL NUOVO PERCORSO - Il nuovo tracciato dell’Adamello Ski Raid conserva le caratteristiche di gara di alta montagna con difficoltà di tipo alpinistico, sviluppo e dislivelli da superare elevati, aspetti grazie anche ai quali la manifestazione rientra nel circuito 'La Grande Course' assieme a competizioni prestigiose quali Pierra Menta, Trofeo Mezzalama, Tour du Rutor e Patrouille des Glaciers. Non deve comunque passare in secondo piano l’appartenenza a un trofeo storico come la 'Coppa Dolomiti', giunta quest’anno alla sua ventunesima edizione. Il percorso tocca alcuni dei punti più suggestivi del Ghiacciaio dell’Adamello, il miglior esempio di altopiano glaciale dell’intero panorama montuoso alpino. Proprio qui, tra il 1915 ed il 1918, si svolse buona parte di quella 'Guerra Bianca' tanto rimasta impressa nella memoria collettiva. Tra trincee, gallerie, fortificazioni e altri resti disseminati nel corso di quei lunghissimi anni, spicca il celebre 'Cannone 149' di Cresta Croce, sicuramente uno dei passaggi più emozionanti dell’Adamello Ski Raid insieme al raggiungimento dei 3.539 m di quota della vetta principale. Dopo aver attraversato l’altopiano, si raggiunge un altro luogo particolarmente noto agli amanti del fuoripista, il Ghiacciaio del Pisgana, dove un’entusiasmante discesa di oltre 2.000 metri di dislivello permette agli atleti di raggiungere il traguardo di Ponte di Legno. E ulteriore novità del 2013 è proprio l’istuzione di un premio per la squadra che effettuerà questa discesa nel minor tempo. La scelta di variazione del percorso ha anche un fine di visibilità, perché con le variazioni il pubblico può assistere in prima persona ai momenti salienti delle gara, più facilmente raggiungibili. Nel 2011 l'Adamello Ski Raid vide trionfare la coppia formata dai valtellinesi Guido Giacomelli e Lorenzo Holzknecht e in campo femminile il duo franco spagnolo composto da Mireia Mirò e Laetitia Roux. 


Trofeo Alto Appennino alle Piane di Mocogno

I 90 anni dello Sci Bologna Corno alle Scale

Riceviamo questo comunicato dagli amici bolognesi: ve lo giriamo in originale, e tra le immagini che hanno allegato ne scegliamo una storica, perchè profumano proprio di Storia.

Godetevi questa piccola chicca di entusiasmo e simpatia: testimonia la continuità nel tempo e nei luoghi della nostra comune passione. 
...90 anni, ragazzi!  

«I soci fondatori dello Sci Bologna Corno alle Scale organizzavano il Trofeo Alto Appennino negli anni trenta, ed era per squadre militari. Noi siamo la quarta generazione: lo organizziamo e per festeggiare il nostro atleta bolognese Filippo Beccari e per celebrare i prossimi  90 anni del nostro Sci Club.

Organizzare una gara in notturna alle Piane di Mocogno (Modena) ne è la giusta celebrazione per ricordare ai giovani la storia dello sci alpinismo emiliano.
Il Trofeo Alto Appennino inserito nel circuito della Coppa dell’Appennino Ski Alp 2013 ci dà l’opportunità di iniziare i festeggiamenti dell’anniversario nel modo migliore: organizzando la gara di sci alpinismo in notturna nel centro invernale delle Piane di Mocogno, già sede dei Campionati italiani giovani di fondo.

Anche perché come ricorso storico lo Sci Bologna Corno alle Scale ritorna dopo 85 anni là dove nel 1928 il nostro  atleta  Augusto Bonola ha vinto il titolo assoluto di Campionato Provinciale di Fondo. 

La gara è titolata Trofeo Alto Appennino in ricordo di quelle storiche avventure dei nostri predecessori sui crinali dell’Appennino, con partenza  dal Corno alle Scale ed arrivo all’Abetone . Percorso che ai tempi si copriva in sei/sette ore, in squadre da tre elementi ciascuna.

La gara  si svolgerà sabato 26 gennaio 2013 lungo le pendici del Monte Cantiere con partenza alle 19,30 e arrivo al campo scuola.
Percorso in parte su una delle prime piste illuminate dell’Appennino,  6 km con tre cambi pelli, dislivello positivo 600 m. con servizio di motoslitte avanti e dietro i concorrenti.

Seguirà Pasta Party, premiazione dei primi tre per categoria».


Mercoledi' 16 gennaio 'Dolomitisottolestelle' raddoppia

Doppio appuntamento al Cermis e a Ortisei

Doppio appuntamento, mercoledì, per “Dolomitisottolestelle”: nella stessa serata, infatti, il circuito di scialpinismo in notturna propone una manifestazione in Trentino sulle piste del Cermis, e una in Alto Adige  a  Ortisei.  

Per quanto riguarda il territorio trentino, a lanciare la sfida è l’associazione Zon te Cadin, che organizza la terza edizione della 'Via del bosco', gara di sola salita attraverso la suggestiva pista 'Via del bosco' del Cermis, con partenza al Doss dei Laresi e arrivo all’albergo Eurotel 2.000. In totale 680 metri di dislivello e 5.250 metri di lunghezza, per una competizione che sarà valida anche come terza tappa della Prowinter cup.
La partenza in linea sarà data alle 19.30 al Doss dei Laresi.
Rientro rigorosamente in cabinovia.  

Quinto 'Pilat Moonlight ski tour' in programma, invece, a Ortisei. La gara, organizzata dal team Peves Gherdëina, partirà alle otto di sera dalla piazza Sant’Antonio a Ortisei: gli atleti dovranno percorrere un primo tratto con gli sci in mano, per poi affrontare la salita con gli sci ai piedi. In questo caso, i metri di dislivello saranno 770, articolati su un percorso di cinque chilometri.    

Informazioni sulle iscrizioni, sulle gare e sul calendario di “Dolomitisottolestelle” al sito www.dolomitisottolestelle.it.  


Mera Ski Alp, la cronaca

Il racconto di uno sprint spettacolare

Sabato 12 gennaio i territori della Valsesia, dell'Ossola del Verbano hanno battuto tutti i locali record di partecipazione a una gara di ski alp con 157 partenti, tra i quali ben 26 donne: una quota superiore alla media.  

Sabato sera a Mera la gara non è stata vissuta come un confronto con gli altri,salvo che per gli atleti dell'elite del ranking, ma soprattutto come un bel modo per fare sport in atmosfera conviviale. E come l'occasione per ricordare gli amici più sfortunati del movimento scialpinistico valsesiano scomparsi negli ultimi anni. Un bel modo per ricordare Massimiliano Lani, cui la Mera Ski Alp è dedicata come ha spiegato il C.O. 

L'Alpe di Mera presentava un percorso modificato, più tecnico e leggermente più lungo del previsto: ben tre salite, di cui una fuori pista, e due discese per un totale di 700 metri di dislivello positivo.  La seconda tappa dell'International Ski Tour valevole per il campionato è stata quindi anche teatro di un bello spettacolo sportivo. 

L'elvetico Christian Biffiger, vincitore di IST 2011-2012, ha battuto in volata l'ossolano Erwin Deini. Fra le donne successo importante per Giusy Barbuto, che espugna la Valsesia passando prima sul traguardo davanti alla pluricampionessa e favorita della vigilia, l'alagnese Gisella Bendotti, staccandola di una manciata di secondi. Marcello Ugazio e Rachele Moresco si impongono nelle categorie under 18 maschile e femminile.  

LA GARA UOMINI - Dopo pochi secondi di gara si sono decifrati i nomi del terzetto che stava imprimendo un ritmo di gara indiavolato: Erwin Deini, Stefano Trisconi, Christian Biffiger. Qualche metro di vuoto e poiuna sequenza di scialpinisti decisi a vender cara la pelle.

C'erano proprio tutti ieri, o quasi, pronti ad approfittare di ogni minimo tentennamento dei primi: dal fuoriclasse fondista Pietro Broggini a Mauro Darioli, dall'artista biker Davide Ciocca a Philipp Zenklusen, da Claudio Civerolo a Marco Tosi, da Ivan Camurri a Davide Garlaschini a Stefano Basalini. Un livello molto alto, con nuovi volti giovani che cominciano ad affacciarsi fra i primi sulla soglia dei primi 10. Un nome è quello di Mauro Stoppini, dalla Valle Anzasca, reduce da qualche allenamento con l'amico Damiano Lenzi, che deve avergli fatto bene!

Il trenino dei primi tre resta compatto fino al penultimo cambio d'assetto, quando Biffiger e Deini fanno pit stop come fulmini e si lanciano in discesa libera verso l'ultima breve salita. A questo punto il cusiano Stefano Trisconi perde mordente e, forte di un buon margine sul quarto Pietro Broggini, preferisce amministrare. Ma davanti si combatte un rush finale al cardiopalma: Erwin ci prova e mette una decina di metri su Biffiger. La salita non è particolaremente ripida e permette ritmi inimmaginabili. Biffiger non molla e chiude il vuoto. Allora Erwin riparte. Altri dieci metri ma Biffiger ritorna sul battistrada. L'arco del traguardo ormai è lì, mancano 200 metri di sviluppo. Erwin prova di nuovo in apnea.
Biffiger in persona racconta i metri conclusivi: «Ho cercato di stare attaccato a Erwin di testa. Anzi a quel punto sono scattato anch'io e l'ho superato. Gli sono arrivato davanti di pochissimo. Che gara!!!».
E alle loro spalle, dal 4° (Pietro Broggini) al 10° (Ivan Camurri) c'erano solo 62", praticamente 7 atleti in un minuto.   

LA GARA DONNE -Il livello davanti cresce velocemente. L'ossolana Giusy Barbuto riesce ad imporsi per pochi secondi sulla campionessa di casa, l'alagnese Gisella Bendotti. Vittoria di tecnica ai cambi d'assetto e di preparazione atletica, recuperando anche qualche metro di svantaggio sull'ultima salita. Con questo risultato e con il secondo posto di Rosswald la barbuto è in testa alla classifica generale. Greta Mancini conquista il terzo gradino del podio e potrebbe portarsi a ridosso delle prime nelle prossime prove. Quarta l'ottima ossolana Gabriella Astori e quinta l'altra valsesiana Giulia Tosi. 

LA SGAMBADA A RISCHIO
- Venerdì 18 gennaio la tappa ticinese fuori classifica potrebbe essere rinviata per la scarsità di neve.  

DEVERO SKI ALP
- Il campionato torna invece domenica 27 gennaio con la Devero Ski Alp . Sarà gara a coppie con due salite e due discese per un totale di 1500 metri di dislivello positivo. per i Senior. La zona della conca del Devero interessata dalla gara dovrebbe essere quella che va verso i Piani della Rossa: dapprima in direzione della Bocchetta dello Stange, poi in direzione del Pizzo Bandiera.

INFORMAZIONI E CRONACHE COMPLETE- http://www.internationalskitour.it/


Colle' e Barazzuol vincono a Vetan

In campo femminile successo di Miravalle e Locatelli

Le previsioni meteo davano neve tra sabato sera e domenica mattina e così è stato, circa 15 centimetri di neve si sono posati sul tracciato del 12° Trofeo Vetan. In realtà la nevicata è continuata fino a pochi minuti dal via, anche se alzando lo sguardo si poteva vedere cima Laissé già illuminata dal sole. A causa della nevicata il tracciato è stato leggermente modificato, allungando la prima discesa ed evitando così il vallone del Mont Fallére, ma lasciando invariato il tratto da fare a piedi per raggiungere la cima Laissé. Dalla cima partiva la lunga discesa che portava al traguardo, la prima parte su ampi pendii in ottime condizioni per la recente nevicata, la seconda sulla veloce stradina già percorsa in salita. Franco Collè (Sci Club Gressoney) ha confermato il suo buon momento di forma, 3 vittorie in 7 giorni, vincendo oggi in coppia con Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi). Al secondo posto François Cazzanelli e Daniel Antonioli entrambi del C.S.Esercito. A completare il podio Matteo Stacchetti (Saint Nicolas) e il giovane Stefano Stradelli (Corrado Gex). Tra le donne vincono Raffaella Miravalle (Levanna) e Tatiana Locatelli (Cervino), quest’ultima già vincitrice della prima tappa dal “Tour di skialp”. Seconde Claudia Titolo (Valdigne Mont) in coppia con Claudia Comello (Mont Nery) e terza Silvia Ponzo e Maria Orlando entrambe dello sci club Tre Rifugi. Dopo la gara ottimo pranzo al Ristorante Vetan e all’Hotel Notre Maison per poi concludere la giornata con le premiazioni. Nonostante la nevicata che ha costretto gli organizzatori dello Sci Club Vetan ad un lavoro extra, la tracciatura del percorso era ottimale, ben segnalato e piazzole adeguate. L’appuntamento, per la terza tappa del circuito Tour di Skialp, è mercoledì 16 sera a Gressoney per il 9° Trofeo Leonardo Follis. Iscrizione entro le ore 18,00 del giorno 15 gennaio sul sito www.sciclubgressoneymonterosa.it (sezione scialpinismo) oppure possibilità di iscriversi anche sul posto.


Valtartano Ski-Alp imbiancata dalla neve

La gara, i commenti, le classifiche

Valtartano imbiancata ha accolto i quasi 200 partecipanti alla gara!

I GIOVANI PER PRIMI - Come da programma le prime a partire sono state le categorie giovanili: sulle rampe del Monte Scala gara a due tra gli junior, con Luigi Pedranzini e Alessandro Cioccarelli che staccano tutti gli altri. Tra i cadetti fuga dell’atleta Sc. Alta Valtellina Pietro Canclini, che taglia solitario il traguardo del percorso con dislivello positivo di 750m. Gara simile anche tra le cadette, per la sua compagna di squadra Giulia Compagnoni che vince agevolmente. Tra gli junior ha la meglio Alessandro Cioccarelli (PolAlbosaggia) tra i maschi, mentre tra al femminile giunge prima sul traguardo Erica Rodigari dello Sc.Alta Valtellina.

LA GARA ASSOLUTA -
Grande incertezza sulla prima salita, con il duo dell'Alta Valtellina Matteo Bignotti e Daniele Pedrini a condurre, e sulle loro code il team composto da Matteo Pedergnana e Thomas Martini, seguito da quello dei bergamaschi Michel Cinesi e Giovanni Zamboni. Sulla seconda ascesa che porta alla pendici della Cima Lemma, in bagarre per la vittoria restano le prime due coppie, con il duo del Team Crazy che sulla successiva discesa e poi sulla terza salita forza il ritmo e va a vincere. 

I RISULTATI -
Giungono primi con il tempo di 1h05’39” Matteo Pedergnana e Thomas Martini. Al secondo, posto staccati di 1’05”, giungono Daniele Pedrini e Matteo Bignotti. Chiudono il podio gli atleti di casa Marco Bulanti e Paolo Moriondo a 2’21”. Al quarto posto giungono Angelo Corlazzoli – Fabio Bazzana (Valgandino), seguiti in ordine da Michel Cinesi-Giovanni Zamboni (Gromo-Clusone), Giovanni Tacchini –Cristian Pizzatti (Valtartano), Mattia Curtoni-Adriano Berera (Valtartano-Premana), Stefano Lanzi-Walter Trentin (Lanzada-Scav), Andrea Panizza-Luca De Maron(Sondalo) e Mirko Negrini-Walter Dell’andrino (Lanzada).

LA GARA DONNE -
Dopo una partenza sfortunata per la perdita di una pelle, rimonta e vince l’ormai collaudatissimo team di Raffaella Rossi (SC. Valtartano) e Laura Besseghini (SC.Sondalo) in 1h22’55”. Seconde giungono Lucia Moraschinelli (PolAlbosaggia) e Anna Moraschetti (SC. Adamello) a 6’43”. Terze le trentine Sabrina Zanon e Nadia Scola.

QUALCHE COMMENTO DEI PROTAGONISTI 


Alessandro Cioccarelli:
«Oggi stavo bene. Sulla prima salita ho faticato a tenere la scia di Pedranzini, poi sulla seguente discesa mi sono avvantaggiato e ho guadagnato un buon margine per poter vincere. La vittoria odierna è un buon auspicio in vista della gara di casa e degli Italiani ».
Laura Besseghini: «In partenza Raffaella ha perso una pelle e abbiamo dovuto rimontare…eravamo alla prima gara insieme dopo il rientro della mia amica - socia, ed è andata bene. Ora punteremo alle gare in coppia, dove ci troviamo in sintonia».
Matteo Pedergnana: « Sulla prima salita abbiamo faticato, ma siamo rimasti a contatto con i primi. In discesa e sui cambi abbiamo fatto la differenza. Per me è stato un test al rientro dopo un 2012 fermo ai box per infortunio. Ho avuto buone sensazioni. Complimenti all’organizzazione per il tracciato di gara, breve ma tecnico e spettacolare».

Arnaldo Spini
del comitato organizzatore: «Oggi è stata una bella prova organizzativa, dato il meteo avverso. Ho visto i miei ragazzi tesi ma concentrati: in queste situazioni è facile commettere errori ma abbiamo cercato di fare scelte che garantissero la sicurezza degli atleti impegnati sul percorso. È una giornata da ricordare per il record di partecipanti, che hanno sfiorato i 200 atleti. Soddisfazioni anche sportive, con i risultati di rilievo ottenuti dai nostri portacolori».  


Jacquemoud vince la prova individuale in Valle Aurina

Live - Successi per Nadir Maguet e Alba De Silvestro negli Juniores

Primi aggiornamenti dalla prova individuale di Coppa del Mondo della Valle Aurina. La vittoria è andata, dopo un'entusiasmante discesa finale, al francese Matheo Jacquemoud che ha preceduto il connazionale William Bon Mardion e Kilian Jornet. Il migliore degli azzurri è Matteo Eydallin in quinta posizione, seguito da Lorenzo Holzknecht, sesto. In campo femminile doppietta di Laetitia Roux, che si ripete dopo il vertical di ieri, precedendo Mireia Mirò e la nostra Gloriana Pellissier. Da registrare il bellissimo successo di Nadir Maguet negli Junior, davanti a Bochet e all'altro azzurro Faifer e quello di Alba De Silvestro nelle Junior davanti a Belles Naudi e alla nostra Natalia Mastrota. Per quanto riguarda la classifica FISI, vittoria di Pippo Beccari su Follador e De Simone, mentre in campo femminile vittoria di Francesca Martinelli su Silvia Rocca e Brigitt Stuffer. A seguire gli aggiornamenti live, i commenti e le considerazioni tecniche del nostro inviato in pista Guido Valota.


A Gherardi e Botti la Cerreto Skialp Night Race

Percorso accorciato a causa del meteo avverso

Nonostante le condizioni meteo non favorevoli, si è conclusa regolarmente la prima tappa della Coppa dell’Appennino a Cerreto Laghi (Re), andata in scena ieri sera. L’Alpstation di Sarzana e l’Alpen Sport di Reggio Emilia sono riusciti a creare un perfetto gemellaggio organizzativo tra Emilia e Toscana. Fra le donne si impone la ormai pluridecorata Giulia Botti (anche seconda assoluta) con il tempo di 41' 08'', mentre fra gli uomini è lo skyrunner Giuliano Gherardi a chiudere primo con il tempo di 39' 27''. Peccato per il tracciato ridotto che, a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, era di 6,8 km e dislivello 684 metri positivi.  


Valle Aurina: l'analisi della gara individuale

Le classifiche, finalmente!

Oggi a Riobianco in Valle Aurina si sono combattute molte battaglie.
Captando 'radio corsa'  dalle comunicazioni dei tecnici italiani sul percorso si partecipava a continui capovolgimenti nelle posizioni di testa delle due gare più affollate: uomini Senior e Junior. Alla fine l'hanno spuntata Matheo Jacquemoud tra i Senior e Nadir Maguet tra gli Junior, ma in ambedue i casi il risultato è rimasto incerto fino alla linea del traguardo.   

LA GARA ISMF SENIOR -
Matheo Jacquemoud ha potuto accumulare un enorme minuto di vantaggio solo nell'ultima salita in quota: difficile e tecnica, ha messo in difficoltà William Bon Mardion che cominciava a sentire la fatica di un percorso molto vario, e alla fine impegnativo fisicamente. Poi ha contenuto i danni in discesa e nell'ultimo saliscendi. Al terzo posto Kilian Jornet Burgada, che ha condotto in testa buona parte della prima salita e poi ha sempre gareggiato dietro i primi due. Il francese Alexis Sevennec ha preceduto i primi due azzurri: quinto Matteo Eydallin, sempre perfettamente a suo agio nelle discese tecniche a gobbe e cunette nei boschi, e sesto Lorenzo Holzknecht, che realizza un'altra bella prova dopo l'ottimo quarto posto nella Vertical Race di ieri. Il local hero Manfred Reichegger sente ancora la stanchezza del ruolo di padrone di casa, che ieri gli ha tagliato le gambe, e giunge dodicesimo: comunque moderatamente soddisfatto.Anche se non ha mai ricoperto nessun ruolo ufficiale nel C.O., durante l'ultima settimana si è fatto in quattro per la buona riuscita della prova di Coppa del Mondo nella sua valle. Davide Galizzi, esordiente nell'alpinistica individuale, gli è appena dietro.  

LA GARA ISMF WOMEN -
Laetitia Roux è di un altro pianeta, e probabilmente non deve neanche dare il 100% anche se è educata e non lo dice. In testa da subito, accumula un vantaggio prossimo ai due minuti e poi si limita a gestirlo. In discesa può permettersi di recuperare con una tecnica più economica, e così accumula ulteriore margine. Poi arriva Mireia Mirò, contentissima del suo secondo posto e soprattutto di sentirsi bene e meno stanca di com'era nelle ultime settimane, dopo i campionati spagnoli in cui aveva sofferto. E la sempre sorridente Gloriana Pellissier, che ha letteralmente conquistato il podio solo sull'ultima salita ai danni della forte Maude Mathys. La gestione della gara è un elemento che fa la differenza tanto quanto le salite e le discese: la gara finisce sempre all'arrivo, e mai prima…  

I FORTISSIMI JUNIOR -
Pochi metri di vantaggio invece per Nadir Maguet  sul francese Emilien Bochet alla fine di una gara con dislivello sensibilmente maggiore di quello su cui la categoria ha gareggiato fino a questo punto della stagione. La lotta per le prime due posizioni si era ridotta a loro due sull'ultima salita lunga, poi è cominciata l'apnea per la prima posizione tra i due forti discesisti. L'ultimo saliscendi dev'essere stato un inferno: all'arrivo i due si accasciano a terra esausti dopo la finish line, Maguet anche per l'emozione…nasconde il viso tra le mani per qualche tempo, poi si rialza composto e in controllo come sempre. Ma quello che conta è che questa categoria è ricca di ragazzi forti e di alto livello tecnico, forse ancora maggiore e diffuso che tra i Senior. La loro gara è sempre un affare serio, sono in tanti a poter vincere.Vederli, specialmente in picchiata sulle zone cambio e poi nelle ripartenze di corsa, è sempre uno spettacolo che si prolunga molto oltre le posizioni di testa.  

COS'E' SUCCESSO ALLE JUNIOR ISMF? -
Per buona parte della loro gara, dopo la prima salita, passava in prima posizione Natalia Mastrota su tutte; compresa la favorita Alba De Silvestro, che figurava terza e in ritardo. All'arrivo i resoconti fanno pensare a un errore di percorso rispetto a una deviazione della traccia dalla pista forestale seguita fino a lì. Probabilmente le è sfuggita nella trance agonistica. La classifica rimane avvolta nel mistero fino alle 16.30, quando ne viene diffusa alla stampa una cartacea ufficiale...forse: Natalia risulta squalificata e vince Alba De Silvestro, seguita da Inka Bellés Naudi (Andorra) e dalla svizzera Elena Serra di Cassan.

LE GARE OPEN FISI -
Podio maschile Senior con Filippo Beccari che prevale in una lunga e intensa lotta 'fratricida' con il suo amico Alessandro Follador. Terzo  Roberto De Simone. Francesca Martinelli precede Silvia Rocca e Birgitt Stuffer nella classifica Senior donne. Davide Magnini in questo momento è senza rivali tra i Cadetti.     


Il 15 gennaio aprono le iscrizioni al Mezzalama

Numero chiuso a 300 squadre

Mancano poco più di cento giorni alla partenza della diciannovesima edizione della Maratona dei Ghiacciai. Il Trofeo Mezzalama, inserito nel prestigioso circuito della Grande Course, ancora una volta, il 27 aprile attraverserà il gruppo del Monte Rosa da Breuil-Cervinia a Gressoney. Gli atleti che gareggeranno sul filo dei 4000 metri di quota delle montagne della Valle d’Aosta sono già in fermento: oltre a programmare gli allenamenti stagionali, dal 15 gennaio potranno inoltrare le domande d'ammissione per entrare in griglia di partenza. 

Fra qualche giorno i concorrenti potranno  usufruire un servizio di iscrizioni dinamico e moderno pensato e predisposto dal Comitato della Grande Course.
«Il principale obiettivo - ha detto Adriano Favre direttore tecnico del Trofeo Mezzalama - è quello di semplificare il sistema di raccolta dati. Con l'acquisto della carta Grande Course, infatti, gli atleti  dovranno inserire una sola volta  i loro dati personali in un sistema informatico comune a tutte le gare.  Questa base comune verrà poi integrata dai  vari comitati organizzatori con le specificità di ogni gara. Questo metodo consente l'attribuzione dei punti e la compilazione delle classifiche senza errori legati ai dati immessi in sistemi separati a volte discordanti. All'inizio ci saranno alcune difficoltà a mandare a regime il sistema, ma al giro di boa di fine aprile 2013, il tutto sarà performante. E' del tutto naturale incontrare un po' di resistenza all'inizio, ma è probabile che sul lungo periodo il tutto verrà apprezzato.
Sulla linea di partenza a Breuil-Cervinia, pronti a percorrere quarantacinque chilometri con 2862 metri di dislivello positivo, ci saranno "solo" trecento squadre per un totale di novecento atleti. «Limitare le iscrizioni a trecento pattuglie, è stata una decisione sofferta ma necessaria». Sono queste le parole di Favre. «La Fondazione – ha continuato il direttore tecnico - ha preso questa decisione per rendere più fluida l’attraversata dei concorrenti in gara. Dopo le difficoltà della passata edizione, vorremmo fare tutto il possibile per evitare che  si formino rallentamenti  lungo il percorso ».
Che cosa ti aspetti da questa nuova stagione Grande Course?
«La conferma di un progetto partito molto bene nel 2011 e che ha ottenuto il gradimento degli atleti. La soddisfazione dei concorrenti è il giusto riconoscimento del nostro lavoro. Abbiamo dovuto fare delle scelte a volte coraggiose, ma vanno nella direzione di uno scialpinismo vero, a contatto con l'espressione più pura della Montagna».

La prima gara in programma per questa nuova tornata agonistica sarà l’Open Altitoy-Ternua il 2/3 febbraio. Quali sono le novità?
«L'Altitoy aveva manifestato sin dall'avvio della GC la volontà di far parte del circuito, quindi nel momento in cui abbiamo deciso di accettare nuove competizioni, l'apertura verso una gara che ha caratteristiche di percorso che corrispondono ai requisiti di una gara GC, è stata naturale. Inoltre ci sembrano molto interessanti gli sviluppi che ci possono essere nel mondo dello scialpinismo spagnolo che conta ormai moltissimi appassionati. Saremo presenti all'evento con l'intenzione, se tutto va come pensiamo, di accogliere la competizione in pianta stabile nel circuito. Il 2 e 3 febbraio l’Open Altitoy, anche se non inserita ufficialmente nella GC, assegnerà i punti per la classifica finale».

La nuova stagione della Grande Course è partita nel migliore dei modi, segnatevi la data del 15 gennaio per fare il primo passo verso il Trofeo Mezzalama.


Le emozioni del Vertical in video

Riviviamo i momenti più belli della gara di ieri in Ahrntal

La fatica della salita, la gioia della vittoria, la gara in un paesaggio fiabesco. Riviviamo le emozioni del Vertical di ieri della ISMF World Cup in Ahrntal nel video realizzato dagli organizzatori.


Christian Hoffmann, dal fondo al Mountain Attack

Il vincitore del Mountain Attack presenta i suoi sci

Prima della premiazione del Mountain Attack  a Saalbach parliamo con Christian Hoffmann, fresco vincitore di questa edizione.   

Christian, tutta la gara da solo?

«Sì, sono rimasto con gli altri i primi cinque minuti, poi non ho più visto nessuno»  

Dopo la tua carriera agonistica nello sci di fondo, ne inizi una nuova con questi sci?

«Anche quando correvo seriamente con gli sci da fondo, finita la stagione delle gare andavo in montagna a sciare. Ma sempre con quelli da fondo, fino a sei anni fa, e scendevo a raspa. Ora continuo ancora a gareggiare nel fondo, ma solo a livello locale, e per lo scialpinismo invece sono passato a questi sci. Da un paio d'anni lo pratico anche durante la stagione invernale. Anzi: adesso circa metà delle mie uscite sono di ski-touring»  

E oggi quale preferisci dei due?

«Ambedue! …e poi a me piace molto provare cose nuove, imparare, variare»  

Da quando gareggi con gli sci larghi?

«Questo è il secondo anno. E il Mountain Attack è la gara più lunga che abbia mai corso con questi sci. Ho sempre corso solo gare corte su pista, notturne locali specialmente. E…solo in pista! Fuori non sono capace, è troppo difficile per me!»  

La nostra chiacchierata con Hoffman continua ancora per un bel po', confrontando alcune opinioni tecniche su salita ripida, grip, fondisti e scialpinisti…e sul paio di giallissimi Fischer da 640 grammi che esibiva ai piedi durante la gara.
I 'suoi' sci: «LI costruisco io stesso!»  

L'approfondimento a breve, sul prossimo numero di Ski-alper. Per ora eccolo osservare preoccupato Fabio Meraldi mentre tortura i suoi assi.