Il respiro del Gore
Un video per dimostrare la traspirabilità del laminato americano
Resistente al vento e idrorepellente. Ma anche traspirante. L’azienda americana ha diffuso un video che dimostra la capacità del laminato Gore-Tex di smaltire l’umidità interna anche in un ambiente saturo d’acqua. Traspirazione tanto più importante in quanto garantisce un migliore confort termico: l'aria, in condizioni statiche, è un buon isolante, ma perderebbe tale proprietà in presenza d’acqua. Quest’ultima ha infatti un elevato coefficiente di scambio termico. Buona visione.
Abbigliamento Exo Sensifit
Controllo, supporto, recupero: Salomon cala il tris
Move Easier, Perform Longer, Recover Better. In estrema sintesi, Salomon Exo Sensifit; la prima tecnologia specifica per l’abbigliamento da trail running in grado di massimizzare le prestazioni contribuendo al contempo all’efficienza biomeccanica e al recupero. Sviluppata grazie alla collaborazione tra atleti, esperti Salomon e ingegneri biomeccanici, è la ‘ricetta’ utilizzata dal Team Salomon Carnifast composto d’atleti del calibro di Giuliano Cavallo, Virginia Oliveri, Sergio Vallosio, Fabrizio Roux e della new entry Laetitia Roux. Fanno parte della collezione Exo Sensifit maglie, pantaloncini e accessori in tessuto a nido d’ape Actilite con costruzione Smartskin che prevede l’abbinamento di più materiali termosaldati senza cuciture; capi capaci di apportare vantaggi nel controllo posturale, nella respirazione e nel supporto della muscolatura durante la corsa favorendo stabilità e controllo su ogni terreno, specie in discesa, come nel caso della maglia a maniche corte Exo Motion ¾ Zip Tee M (130 g - 70,00 euro) e dei pantaloncini con slip interni Exo II Wings TW Short M (150 g - 80,00 euro), corredati di tasca per gli energy gel.
Norrona Green Collection
L’abbigliamento norvegese è super ecologico
In prima linea sul fronte dell’ecosostenibilità, il brand nordico lancia nuovi capi in puro cotone organico o in fibre sintetiche riciclate. Ogni scelta tecnica è frutto di una mentalità volta alla protezione dell’ambiente: dalla selezione dei materiali alla progettazione di capi durevoli, anti spreco. Processi produttivi, modalità di trasporto, operatività degli uffici, organizzazione della mensa interna: ciascun aspetto dell’attività aziendale norvegese e ‘green oriented’, nella convinzione che ogni anello della catena produttiva abbia uguale importanza per il risultato finale. I capi della nuova collezione estiva Norrøna sono il frutto di tale filosofia, come dimostrano sia i tessuti aero60/pure Recycled, warm1/pure Recycled e Polartec Recycled, sia le fibre naturali. Tra queste ultime il puro cotone organico che, diversamente dal cotone tradizionale – ricavato sempre più spesso con metodi di coltura intensiva che richiedono oltre un quarto dei pesticidi consumati nel pianeta – proviene da piantagioni nelle quali l’impiego di sostanze chimiche non è permesso, e il lavoro minorile vietato. Nel dettaglio, all’interno della linea bitihorn, dedicata al trekking e al trail running, spicca la giacca anti vento aero60. Realizzata con il tessuto ‘green’ aero60/pure Recycled in poliestere riciclato, è comprimibile all’interno di una tasca, dotata di cappuccio e pesa 187 g nella versione da uomo, 167 in quella da donna. Costa 99,00 euro.
The North Face Single Track Hayasa
250 g: una ‘piuma’ da trail running
250 g nella taglia 42 EU. Un peso inferiore a gran parte delle scarpe da running 'normali', non specifiche per la corsa off road. In sostanza, uno dei modelli da trail più leggeri al mondo. La costruzione Snake Plate prevede una piastra in poliuretano ‘annegata’ nell’intersuola, caratterizzata da uno sviluppo a S che facilità la flessione garantendo al contempo la necessaria rigidità e resistenza alle torsioni, mentre la tecnologia Cradle abbina una zona di ammortizzazione in corrispondenza del tallone a inserti laterali in materiale più rigido per stabilizzare appoggio e rullata. La tomaia è in mesh e laminati di poliuretano termoplastico. Plantare in Eva traforato, intersuola nel medesimo materiale, ma a doppia densità e modellata per compressione. Disponibile nelle taglie da 39 a 46 incluse ½ misure, nonché 47 e 48, costa 120,00 euro.
Patagonia Simple Guide Hoody
Soft shell a basso impatto ambientale
91% poliestere riciclato e 9% Spandex, fibra di poliuretano utilizzata per elasticizzare i tessuti. In aggiunta, il 26% dei materiali è approvato Bluesign, ente di certificazione indipendente dedito alla valutazione della catena di produzione di fibre e affini, specializzato nella verifica del rispetto della salute e della natura durante le fasi industriali di creazione dei prodotti tessili. Il nuovo soft shell Patagonia rispetta l’ambiente grazie alla realizzazione con materiali riciclati, traspiranti e antivento, ed è destinato all’alpinismo così come al trekking più impegnativo. Il cappuccio regolabile consente di indossare il casco ed è corredato da una visiera laminata per offrire protezione senza limitare la visibilità. Dotato di tasche con zip e polsini con chiusura in velcro, pesa 555 g e costa 130,00 euro.
Atomic Atlas
Freeride mountaineering Made in Altenmarkt
La Casa di Altenmarkt è famosa per il reparto racing legato allo sci alpino. Negli ultimi anni, coerentemente con il trend internazionale che vede crescere il mondo del backcountry, anche Atomic ha iniziato a strizzare l’occhio a quanti abbinano le pelli alla sciolina. Ecco così nascere Atlas. Sviluppato dall’ex discesista Daron Rahlves, il freeride mountaineering austriaco spicca per i notevoli valori di portanza. Forte di una larghezza sotto al piede di 115 mm nella misura 182 cm, è caratterizzato da una sciancratura di 140/115/122 mm su 182 cm e da un raggio di 22 m (182 cm). Marcato rocker in punta. L’anima in legno si abbina a inserti in titanio con funzione anti torsione. E’ disponibile nelle lunghezze 182 e 192 cm con pelli sagomate dedicate. Il peso, vicino più a un attrezzo da freeride che non da ski-alp, si attesta a 2.050 g (182 cm) oppure 2.250 g (192 cm).
La forza del Boa
Un video mostra la tenuta del sistema d’allacciatura
Sia Scarpa sia Black Diamond adottano il sistema d’allacciatura americano Boa per alcuni dei propri scarponi. Tra i quali, nel caso del brand italiano, i celebri race Alien e Alien 1.0. Boa composto da una bobina d’avvolgimento, un cavo in acciaio e un sistema di guide in Nylon. La combinazione di questi elementi permette di ottenere una chiusura costante e una distribuzione omogenea della pressione. Ma quanto è resistente il sistema? Ecco un video a stelle e strisce che chiarisce ogni dubbio…
K2 BackDrop
1.820 g per lo sci Usa che coniuga ski-alp e freeride
Il backcountry è nato negli Usa. K2 non tradisce tale tradizione e con BackDrop crea un inedito trait d'union tra ski-alp e freeride. La costruzione derivata dal noto WayBack può contare su struttura cap nonché anima in legno di Paulownia, pioppo e acero. Disponibile nelle lunghezze 174 e 181 cm, ha sciancratura di 142/112/131 mm contro i 124/88/108 mm del 'fratello minore' WayBack. Rispetto a quest’ultimo crescono superficie di portanza e peso: 1.820 g (174 cm) anziché 1.440 g (167 cm). Raggio di 23 m nella misura 174 cm.
Salomon Advanced Skin S-Lab 12 Set
Lo zaino per i trail più duri
La Casa francese presenta un inedito zaino con hydropack destinato ai trail più impegnativi. La costruzione Sensifit è forte di materiali termosaldati senza cuciture e di una rete elastica traspirante che modella lo zaino intorno al corpo senza generare punti di abrasione. Non sono previsti né fibbie né strap in velcro, così da evitare elementi che possano nuocere al comfort. Lo scomparto principale è dotato di tasche interne per distribuire il carico e dell’apertura laterale per riempire e svuotare facilmente il sacco. In aggiunta, sono previste due tasche laterali con cinghie di compressione e due tasche con cerniera lungo gli spallacci, nonché l’aggancio per i bastoni. Disponibile in due misure, ha dimensioni di 43 x 22 x 18 cm, capienza di 12 litri e pesa 570 g. Costa 170,00 euro incluso il sistema d’idratazione da 1,5 litri.
Salewa Flex System
Suola rigida o semiflessibile per gli stessi scarponi
Se è troppo rigido l’avvicinamento si tramuta in un calvario, se è troppo flessibile diventa difficile sfruttarlo su ghiaccio e roccia. L’eterno dualismo dello scarpone da alpinismo. Che, oggi, può essere superato grazie a Salewa. L’azienda bolzanina ha infatti presentato i primi modelli con suola rigida (compatibile con ramponi automatici) che, grazie a un meccanismo brevettato denominato Flex System, acquisisce flessibilità nella parte anteriore per agevolare l’avvicinamento e i passaggi più facili. Azionando un meccanismo in corrispondenza del tallone, la rigidità della suola può essere modificata e passare da semiflessibile a totalmente rigida. In aggiunta, le calzature della linea Salewa Pro possono contare su di una forma anatomica con supporto dell’arco plantare integrato e punta asimmetrica: caratteristiche ispirate dal mondo delle scarpette da arrampicata. Forma peraltro declinata in due varianti: Performance Fit, indicata per la maggior parte degli alpinisti e particolarmente fasciante, oppure Insulated Plus Fit, adatta a soggetti dalla pianta del piede larga o che hanno bisogno di un maggiore isolamento termico. Più spazio in punta, del resto, significa maggior libertà di movimento delle dita e quindi migliore circolazione del sangue.
Salewa Pro Guide
Tomaia in pelle Perwanger da 3 mm
Gli scarponi da alpinismo Pro Guide si avvalgono della tecnologia Flex System, che mediante un meccanismo in corrispondenza del tallone permette di variare la rigidità della suola passando da una configurazione semiflessibile (nella parte anteriore) a totalmente rigida. Destinati a un utilizzo 4 stagioni, vie miste e arrampicata su ghiaccio, hanno una tomaia in pelle Perwanger da 3 mm di spessore, realizzata dalla nota Factory bolzanina specializzata in pellami per l’alpinismo. La fodera è in Gore-Tex, mentre la forma segue un profilo asimmetrico e l’intersuola è realizzata in Nylon e fibra di vetro. Pesano 1.070 g al pezzo nella misura 42 EU (8 UK). Suola Vibram. Disponibili con forma sia Performance Fit, fasciante, sia Insulated Plus Fit, adatta a piedi dalla pianta larga, costano 429,95 euro.
Test: Dynafit Baltoro, ATK Race RT, Hagan X-Carbon
Alcuni dei materiali che potrete trovare su Ski-alper numero 84
Il numero 84 di Ski-alper è particolarmente ricco nella sezione delle prove sul campo (32 pagine). Nel video in allegato potete vedere alcuni momenti della giornata di prove al Presena, in cui la redazione tecnica ha testato i Dynafit Baltoro, gli Hagan X-Carbon e gli attacchi ATK Race RT.
I Baltoro sono sci polivalenti, che il responsabile del test Sebastiano Salvetti ha definito 'Suv delle nevi', adatti un po' a tutti gli usi. I nostri testatori li hanno 'stressati' in diverse condizioni di neve e pendio. Gli Hagan X-Carbon sono stati scelti nella categoria 'value for money', o 'rapporto qualità/prezzo' che dir si voglia. Si tratta di sci dal prezzo 'abbordabile', ma con caratteristiche interessanti. È stato poi studiato nei mimini dettagli il funzionamento dell'attacco di punta per il grantour nel catalogo di ATK Race. Per l'occasione sono scesi in pista due dei nostri testatori di riferimento, Niccolò Zarattini (maestro di sci, primo italiano nel ranking internazionale del freeride, 7° assoluto nel ranking FWQ) e Guido Salvetti (guida alpina di notevole esperienza, direttore di gara all'Adamello Ski Raid e titolare del negozio specializzato Punto Sport di Sonico). Il test è stato coordinato dal responsabile dell'area materiali di Ski-alper, Sebastiano Salvetti.
Nel numero in edicola da giovedì 10 maggio anche le prove dei Merelli M3D, dei bastoni Gipron da ski-alp, del gps Magellan Explorist 610, degli attacchi Salomon Guardian 16 e dei caschi Race e Sintesi di Ski-Trab e degli attesissimi scarponi Garmont Cosmos. Da non perdere!