La traversata dell'amicizia
L’hanno chiamata la ‘traversata dell’amicizia’. A tentare di traversare le Orobie, come aveva fatto in passato Angelo Gherardi, non è stato infatti solamente il figlio Alessandro (di Zogno), ma insieme a lui c’era Simone Moro. E anche un’altra cordata bergamasca nel corso della stagione ha portato a termine il progetto (a Moro e Gherardi, per la verità, manca un’ultima parte, si sono fermati in prossimità del rifugio Mambretti) partendo addirittura dal Lago di Como, a Varenna. Ne parliamo su Skialper 118 di giugno-luglio, nell’articolo a firma di Tatiana Bertera.


ITINERARIO - Da Ornica fino al rifugio Mambretti, anche se l’obiettivo era Carona, in Valtellina, su e giù per i giganti delle Orobie, macinando anche 2.500 metri di dislivello e su distanze fino a quasi 30 chilometri quotidiani. Questi i dati del duo Moro-Gherardi. A portare a termine la traversata è stata però la coppia di bergamaschi Maurizio Panseri e Marco Cardullo, partiti il 21 aprile da Varenna. Hanno così allungato il tracciato dell’originale traversata compiuta da papà Gherardi nel 1971 e poi nel 1974 arrivando fino a Carona in Valtellina e nelle loro intenzioni future c’è quella di arrivare fino a Corteno Golgi, in Valle Camonica. «Era da tempo che pensavo di ripetere la traversata, partendo però dal lago, sopra Lecco, e arrivando a Corte in Valcamonica. Nella parte di traversata fatta dal Gherardi ci siamo mantenuti il più possibile fedeli al percorso originale» ha detto Panseri. «Non cercavamo record, non c’era nulla di nuovo, nessuna volontà di stabilire una salita record né di strabiliare nessuno - il pensiero di Simone Moro -. Volevamo solo regalarci un viaggio scialpinistico forse poco ordinario tra le montagne di casa, le Alpi Orobie. Abbiamo così deciso di ripercorrere a modo nostro la traccia e l’idea di Angelo Gherardi, papà di Alessandro detto Geko, che nel 1971 realizzò la prima traversata scialpinistica delle Orobie» ha detto invece Simone Moro. Le montagne belle e selvagge si possono trovare anche a due passi da casa, come è solito ricordare Hervè Barmasse, senza bisogno di volare all’altro capo del mondo...

Con la Cortina Skyrace inizia il fine settimana della LUT
Con la Cortina Skyrace si è aperto ufficialmente il fine settimana dedicato alla The North Face Lavaredo Ultra Trail. Il rumeno Nicolae Balan e la statunitense Rachel Drake scrivono il proprio nome nell’albo d’oro della Cortina Skyrace. Balan ha corso praticamente tutta la gara in completa solitudine, lasciando Antti Parjanne (Finlandia), Ben Derrick (Australia) e Samuele Toscan a contendersi i gradini più bassi del podio. Il rumeno ferma il cronometro in 1:40’58’’ mentre Antti Parjanne conquista la seconda posizione con 6’19’’ di ritardo, il podio è completato da Ben Derrick con il tempo di 1:47’44’’.

DONNE - In campo femminile dominio assoluto per la statunitense Rachel Drake che con il tempo di 1:55’03’’ conquista la prima posizione davanti alle connazionali Yiou Wang e Ashley Hawks. Sul rettilineo finale, incitata da centinaia di persone, Yiou Wang ha dovuto stringere i denti per non farsi superare proprio negli ultimi metri dalla Hawks. Il tempo della Wang è di 1:57’09’’. Il via della gara alle ore 17 da Corso Italia, mentre alle 10 si è alzato il sipario sul villaggio Expo allo Stadio Olimpico del ghiaccio. In questi giorni a Cortina d’Ampezzo sono attesi 3.600 trail runner iscritti alle tre competizioni in rappresentanza di 60 nazioni.
LUT - Domani alle 23 il via della gara regina, la Lavaredo Ultra Trail. Ai nastri di partenza Hayden Hawks, attualmente il terzo atleta più forte al mondo, e Tim Tollefson, terzo all'Ultra Trail du Mont Blanc 2017. Non manca lo spagnolo Pau Capell, che lo scorso anno dominò la prima parte della LUT prima di doversi ritirare a 20 chilometri dall'arrivo. Tra i favoriti anche il tedesco Stephan Hugenschmidt, il polacco Marcin Świerc, i francesi Aurélien Collet e Michel Lanne e il giovanissimo cinese Min Qi, vincitore con record della Hong Kong 100 lo scorso gennaio.
Atlete a stelle e strisce favorite, con la vincitrice della CCC 2017 Clare Gallagher e le sue connazionali Keely Henninger, Kelly Wolf, Taylor Nowlin e Darcy Piceu. La nepalese Mira Rai e l'emergente cinese Miao Yao proveranno a dar battaglia alle americane, così come le spagnole Nuria Picas ed Emma Roca, e la brasiliana Fernanda Maciel, più volte sul podio alla Lavaredo Ultra Trail. Tra gli italiani occhi puntati sul veneto Stefano Fantuz e su Andrea Macchi (Team Eolo). Al via anche Emanuele Ludovisi, Carlo Salvetti e Fabio Di Giacomo. L'Italia al femminile potrà contare su Chiara Bertino ed Elisabetta Mazzocco.

CORTINA TRAIL - sabato mattina alle 10 parte il Cortina Trail (48 chilometri e 2.650 di dislivello positivo). I 1.600 concorrenti (numero chiuso) avranno 12 ore di tempo a disposizione per coprire il tracciato ad anello, che seguirà i primi 10 e gli ultimi 38 chilometri del percorso lungo.
Masters, le novità 2019
Nuove grafiche, nuovi colori, nuove tecnologie per la collezione 2019 di Masters, appena presentata alla fiera Outdoor di Friedrichshafen. Tra le innovazioni, il sistema Tip-Top formato dal supporto Tip, che si impone con una lunghezza maggiore di 9 mm rispetto al supporto filettato utilizzato in precedenza, e un anello dal diametro di 35 mm, maggiore di ben un centimetro rispetto al precedente ‘fine corsa’ del supporto. Con queste caratteristiche il supporto Tip fornisce una maggiore superficie utilizzabile sul terreno, anche senza l’inserimento della rotella Top, in dotazione per alcuni modelli.
La rotella Top è innovativa soprattutto per la modalità di smontaggio dal supporto: per inserirla basta condurla alla fine della corsa delle guide predisposte nel supporto, fissandola con una rotazione in senso antiorario, mentre basterà piegare contemporaneamente i tre lembi verso il basso e ruotare la rotella in senso orario fino allo sblocco dalle guide del supporto Tip. Particolarità aggiuntiva: la possibilità di poterla tagliare di 1/3 della sua forma per l’utilizzo su neve fresca, in fase di salita, per quanti necessitano di un punto di appoggio stabile che segua l’inclinazione del terreno.
Wing Lock è il nuovo sistema di bloccaggio esterno utilizzato per fissare la misura desiderata dei bastoni: la sua forma richiama appunto quella di un’ala che avvolge il corpo di plastica DuPont fissato al bastone. La nuova leva di alluminio è alleggerita dai carichi eccessivi di materiale per renderla quanto più essenziale e leggera possibile, mantenendo inalterate le caratteristiche di affidabilità meccanica e di praticità d'uso. Particolare importanza viene dedicata al CaluTech, il tubo utilizzato per i prodotti di alta gamma per offrire leggerezza e resistenza, grazie alla combinazione della fibra di carbonio e della lega di alluminio Alutech 7075.
TRECIME - Trail Running
Per il trail-runner che cerca praticità nel bastone ripiegabile. Sezioni in Alutech 7075, resistenti e leggere e nuovo sistema Wing Lock con leva in alluminio dalla forma avvolgente per il sistema esterno di regolazione della sezione superiore. Manopola in schiuma EVA. Estensione: minima 110 cm, massima 130 cm; chiuso il bastone misura 35 cm. Il puntale in tungsteno è fissato al supporto finale con particolare in Alutech 7075 per guadagnare ogni grammo possibile. Il peso finale al pezzo è pari a 217 grammi.

EIGER CALU - Trekking Ultrastrong
Per il trekking ultrastrong che richiede al bastone uno sforzo sostenuto e prolungato: i tubi in CaluTech garantiscono estrema tenuta e leggerezza, grazie alla combinazione della fibra di carbonio e della Alutech. Equipaggiato della manopola in schiuma EVA Palmo e dalla prolunga per facilitarne la presa. Particolare attenzione ai nuovi sistemi: Wing Lock per la regolazione esterna dell’altezza del bastone e Tip-Top System per una migliore resa sul terreno.

SUMMIT LIGHT - Trekking
In due varianti colore (verde e rossa) per incontrare i gusti dei praticanti. Il comodo e affidabile sistema interno BS di bloccaggio delle sezioni è realizzato in plastica DuPont per garantirne la massima tenuta in estreme condizioni atmosferiche. Estensione: minima 110 cm, massima 135 cm, chiuso 61 cm. Peso al pezzo: 218 grammi.

RANGER - Trekking
Il trekker occasionale apprezzerà questo nuovo modello, proposto nelle versioni colore rossa e blu, per la sua gradevolezza estetica e cura dei materiali utilizzati: Alu 5083 per i tubi, il sistema esterno di bloccaggio Clamper e il nuovo Tip-Top System per rotella e supporto. Estensione: minima 115 cm, massima 140 cm, chiuso 70 cm. Peso al pezzo: 286 grammi.

Un fine settimana ricco di appuntamenti da non perdere
Che fine settimana in Italia: oltre alle LUT di Cortina e al ritorno della gara sul Monte Rosa da Alagna, non mancano davvero gli appuntamenti. Ecco una selezione, per tutte le gare c’è il nostro calendario, sempre aggiornato con tutte le classifiche. E oltreoceano una classica, la WS 100.
TROFEO MONTE CHABERTON - Domenica prova delle Italy Series in Piemonte. Partenza (alle 9) e arrivo a Cesana Torinese nel centro del paese, su un tracciato di 25,5 km con un dislivello positivo di 2000 metri, con la salita in vetta allo Chaberton a 3130 metri. E ci sarà anche un doppio vertical, partendo dal Fenils e arrivo in vetta: 2000 metri in 8 km.

SKYLAKES - Terza prova del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, nel paese più piccolo del Veneto. A Laghi si gareggia su un nuovo tracciato da 21 km con 1550 metri di dislivello. Il via alle 9 di domenica.
VAL DI FASSA RUNNING - Prova a tappe da domenica 24 a venerdì 29 giugno. Nel dettaglio la prima si svilupperà con partenza e arrivo a Fontanazzo dopo aver percorso 10,86 km e 408 metri di dislivello. Lunedì il plotoncino di runners si trasferirà a Passo San Pellegrino per il secondo atto, che avrà uno sviluppo di 11,68 km e 491 metri di dislivello, quindi martedì la novità della sfida serale a Pozza di Fassa sui 9,40 km e 176 metri di dislivello. Giovedì si riprende con la tappa di Vigo di Fassa di 11,23 km e 540 metri di dislivello, per poi giocarsi il tutto per tutto nell’atto conclusivo, il tappone dolomitico da Alba di Canazei al Ciampac di 8 km e 831 metri di dislivello.

LA SELVAREGA - Domenica in località Orsera in val Canzoi, nel Bellunese il via alle 9 della prova di 26 km con 1800 metri di dislivello. Sarà a coppie ma per la classifica finale varrà la somma dei tempi di entrambi i concorrenti.
RALLY VALTARTANO - La versione estiva dello sci club Valtartano. Domenica siamo alla sedicesima edizione: prova a coppie di 24 km e 1590 metri di dislivello con partenza e arrivo dalla piazza di Tartano. Novità 2018 la gara individuale di 15 km con poco più di 1000 metri di dislivello.
Sfogliando la lista iscritti della gara a coppie, sarà bagarre in casa del Team Valtellina. Il duo Guido Rovedatti e Alessandro Gusmeroli che nella scorsa edizione ha occupato la seconda posizione finale, dovrà vedersela con i terzi del 2017, Marco Leoni e Stefano Sansi. Altra coppia molto affiatata e pronta a giocare le sue carte è quella composta dai fratelli Davide e Walter Trentin. Ruolo di outsider per un’altra equipe targata Team Valtellina, composta da Enrico Gianoncelli e Andrea Calcinati. Da segnalare anche il team con Mirko Bertolini e Valentino Speziali. Menzione d’obbligo anche per la coppia made in Tartano, composta da Fabio Bulanti e Marco Gusmeroli. Al femminile tornano a difendere il titolo conquistato nella passata edizione, le sorelle dell’Osa Valmadrera Sara e Fabiana Rapezzi, favorite per confermarsi sul gradino più alto. Livello anche nella gara individuale, con pronostico incerto, grazie alla presenza di Stefano Martinelli, Tommaso Caneva e Francesco Della Torre. Possibili outsider gli atleti Massimiliano De Benardi e Marino Fiorentini. Al femminile ruolo di favorita per la portacolori della Recastello Arianna Oregioni, che dovrà vedersela con Sarah Palfrader.

STRAGRANDA MONTEROSA - Domenica in gara sull'antica Strà Granda della Valle Anzasca, tappa del circuito del VCO. La Sky Marathon si sviluppa per 45 km partendo da Piedimulera. In programma anche la 32 km, sia individuale che a staffetta.
VERTICAL BECCA DI VIOU - Domenica riprende il Défi valdostano con la seconda prova della stagione che si svolgerà a Valpelline. In due versioni: K1900 e K1000. Una gara lunga che presenta un primo tratto nel bosco e un secondo su pietraia, fino ai 2.856 metri della vetta. Nove chilometri che si concluderanno in cima alla Becca. Si fermerà prima il K1000, che partirà sempre dai 950 metri di Valpelline, fino a sfiorare i 2.000 metri dell’alpeggio La Nouva. Tra i partenti ci sarà anche Emmanuel Vaudan, lo skyrunner svizzero che ha vinto più di una edizione del Fully Vertical e che nella prima prova del Défi a Fénis si è classificato terzo, alle spalle del piemontese Bernard Dematteis e del valdostano Dennis Brunod.
WESTERN STATES 100 - La gara simbolo delle cento miglia anche nel 2018 non deluderà, almeno a giudicare dal parterre degli atleti al via. Partenza sabato alle 5 di mattina, ora locale, dalla Olympic Valley, in California. Tra gli uomini osservato speciale François D’Haene, che in questi giorni si sta allenando con Ryan Sandes, vincitore nel 2017. Dovrà guardarsi da Tim Freriks, Jim Walmsley, Jeff Browning, Ian Sharman e Didrik Hermansen tra gli altri. Al femminile invece i pronistici sono per la pattuglia delle statunitensi: Kaci Lickteig, Courtney Dauwalter, Stephanie Violett, Aliza Lapierre, Amanda Basham mentre correrà anche l’italiana che vive in Nuova Zelanda Cecilia Flori, già prima alla Mozart 100 e terza alla Tarawera Ultramarathon.

Domenica tempo di Mondiali di corsa in montagna
Domenica tempo di Mondiali di corsa in montagna, nella specialità long distance. Si gareggia in Polonia, a Karpacz sul tracciato di 36 km e 2200 metri di dislivello della Maraton Gorski, Otto gli azzurri in gara: Silvia Rampazzo, Barbara Bani, Camilla Magliano, Cecilia Basso, Alessandro Rambaldini, Emanuele Manzi, Filippo Bianchi e Daniele Decolo. Tanti gli avversari al via (ecco la starting list), anche se mancano all’appello francesi e spagnoli. Nella gara rosa occhi puntati sulla rumena Denisa Dragomir, al maschile c’è il padrone di casa Bartłomiej Przedwojewski (terzo a Zegama), lo svizzero Pascal Egli, il ceco Robert Krupička, il britannico Ricky Lightfoot, il tedesco Florian Reichert, il rumeno Ionut Zinca o lo statunitense Joe Gray.
La Promenade
Fra i legni lunghi due metri e dieci e i palettoni da 106 millimetri sotto il piede scivolano via cinquant’anni. Come niente fosse. Decenni di vite, senza che la montagna se ne sia neppure accorta. Corse, salite, discese, gare, neve, pioggia e sole. E lei sempre uguale a se stessa. Sempre lì, a due passi da casa. È il 1970, nello sconfinato bianco della Val d’Aosta, in condizioni di neve perfette e abbondanti, tre ragazzi. Guido, Ruggero, Carlo. Ad aprile, primi di sempre, tracciano il loro sogno: attraversare la regione sugli sci, da Champorcher a Gressoney. Tredici tappe, due giorni di sosta per maltempo, 37.000 metri di dislivello. Quando arrivano alla meta, il giorno della Festa del Lavoro, a unirli non è solo la sensazione di aver fatto qualcosa di mai visto. È la certezza di aver fissato un’amicizia. Di averla messa alla prova. Nelle difficoltà e nelle risate.

Anno 2017, mese di maggio. La storia si ripete. Sulle stesse linee che ogni anno decine di persone ripercorrono, sugli stessi passi che gli atleti del Tor des Géants inanellano frenetici, il sogno di Guido, Ruggero e Carlo rinasce. È lo spirito a dettare le regole: nessuna sfida contro il tempo, nessun bisogno di leggerezza per correre più veloci. Lì, a due passi da casa, Shanty Cipolli e Simon Croux decidono semplicemente di ripercorrere quel che qualcuno ha già fatto. Per raccontare a tutti, senza esibizionismi alpinistici. Per divertirsi in stile freeride. E per raccontarlo nel cortometraggio La Promenade. Veronica Balocco e il fotografo Achille Mauri hanno incontrato Shanty e Simon per fare rivivere ai lettori di Skialper quelle emozioni così indelebili. Ne parliamo su Skialper 118 di giugno-luglio.


IL FILM - Online su YouTube dallo scorso 29 gennaio, La Promenade (25’ 48”) è il film che racconta i 300 chilometri e 20.000 metri di dislivello percorsi da Shanty Cipolli e Simon Croux nella loro avventura scialpinistica. Prodotto da Grobeshaus Production di Aosta, il video è stato scritto e diretto dal filmaker Michel Dalle, maestro di snowboard. Al suo attivo da un paio d’anni anche il film cAPEnorth, realizzato con la comproprietaria di Grobeshaus, Francesca Casagrande, per raccontare il viaggio su un’Ape Piaggio di due giovani aostani fino all’estremo nord della Scandinavia.
https://youtu.be/-Ps_jngsL-A
Eletto il nuovo consiglio di FISI Veneto
L'assemblea regionale elettiva del comitato Veneto, a Vittorio Veneto ha confermato Roberto Bortoluzzi alla presidenza; in consiglio Mario Del Puppo, Enrico De Bona, Andrea Ciriotto, Roberta Rodeghiero, Ivo Scardoni, Sebastiano Dabalà, Michele Tommasi, per i tecnici Nicola De Martin, in rappresentanza degli atleti Federica Ruzzante, Vittorio Sovilla. Presidente del revisore dei conti Gianpietro Ardivel, nel collegio Francesco De Bortoli e Mario De Gerone.
Sentinelle senza frontiere
Poche regole: sci sopra i 100 al centro, divieto di abbigliamento attillato e iscrizioni tramite una lettera scritta a mano. Obiettivo? La ricerca di cose belle: paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto. E di sciate transfrontaliere. Benvenuti alla Sentinelle, il raduno inventato dalla skibum aristocracy, alias Bruno Compagnet & Minna Riimaki. Skialper era media partner dell’edizione svoltasi a fine marzo e ne parliamo sul numero 118 di giugno-luglio.


EMOZIONI - «La Sentinelle è un ritrovo di una comunità internazionale di sciatori appassionati di sci di montagna». Comincia cosi il manifesto della manifestazione. Già il fatto che le regole vengano presentate sotto forma di manifesto, quasi come se fosse un'avanguardia artistica, lascia capire che siamo parecchio fuori dai canoni dei comuni eventi scialpinistici. Una visione allo stesso tempo rilassata e ingaggiata dello scialpinismo. Rilassata, perché comunque si sale tranquilli e magari dopo la gita una sigaretta ci scappa pure, per accompagnare la media (le medie, ops) di birra. Ingaggiata, perché comunque se c'è da pedalare lo si fa a testa bassa, magari anche per più di 2.000 metri di dislivello positivo, con picca e ramponi che non rimangono di certo inutilizzati. Paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto, ma anche quel cappellino che si può comprare solo in un negozio in fondo al Vallese o comunque tutto ciò che può essere stravagante e, diciamolo pure, vagamente hipster. Il manifesto stesso strizza l'occhiolino all'uso incontrollato di camicie di flanella e occhiali da ghiacciaio vintage. La prima edizione si è tenuta a fine marzo in Valgrisenche, Val d'Aosta: una scelta non casuale, dettata da valloni selvaggi, solitamente battuti solo dall'heliski, e dal fatto di essere posta sul confine con la Tarentaise: la natura transfrontaliera dell’andare in montagna è infatti un altro dei capisaldi della Sentinelle. Ci siamo trovati in trenta (da dieci Paesi diversi!), una mattina di metà settimana, per salire al Rifugio Bezzi, che avrebbe fatto da covo per i successivi giorni di scorribande su e giù per le montagne sovrastanti il ghiacciaio. E noi eravamo lì per raccontarvi tutto quello che è successo…



Tiziano Moia e Anna Finizio vincono l’International Sky Race Carnia
I monti della Carnia illuminati da un sole estivo sono stati teatro domenica della undicesima edizione dell’International Sky Race Carnia. La gara, con una lunghezza di 24,500 km e con un dislivello positivo di 2004 metri, organizzata dall’US Aldo Moro, ha assegnato i titoli tricolori sky nella categoria Master, incoronando campioni italiani Fabrizio Puntel e Anna Finizio.
Tiziano Moia ha dominato sin dalle prime fasi di gara, incrementando via via il suo vantaggio sino a tagliare il traguardo in perfetta solitudine.
Subito dopo la partenza un gruppetto composto da Matteo Piller Hoffer, Paolo Lazzara, Fabrizio Puntel, Nicola Giovanelli e Tiziano Moia ha preso il comando della gara. Al Passo Monte Croce Carnico è stato Tiziano Moia a transitare in prima posizione, nella salita verso le trincee delle prima Guerra Mondiale di Pal Piccolo e di Pal Grande il portacolori dell’Atletica Gemona si è avvantaggiato ulteriormente.
La prima posizione è stata consolidata nella discesa finale che conduceva verso i laghetti di Timau dove era posto lo striscione d’arrivo. Tiziano Moia ha chiuso con il tempo di 2h44’13’’. In seconda posizione con il tempo di 2h48’24 si è classificato Matteo Piller Hoffer (Aldo Moro Paluzza) mentre Nicola Giovanelli (Team La Sportiva) è salito sul terzo gradino.
In campo femminile l’atleta della società organizzatrice Anna Finizio ha dominato dall’inizio alla fine la prova; alle sue spalle Martina Spangaro e Luigina Menean. La Finizio ha chiuso con il tempo di 3h35’51’’, vestendo così anche il tricolore nella categoria Master.
Nella prova a staffetta, vittorie di Michael Galassi e Mirco Romanin e di Rosy Martin e Paola Romanin.
Come sono andate le gare nel fine settimana?
Tante le prove nel fine settimana: ecco come sono andate alcune gare; come sempre nel nostro calendario tutte le classifiche.
STELVIO MARATHON - Sabato da Prato allo Stelvio al Passo dello Stelvio seconda edizione della marathon di 42.195 km e 2.350 metri di dislivello. Vittoria di Andreas Reiterer (3h44’34’’), su Jochen Uhrig (3h47’56’’) e Matteo Vecchietti (4h03’09’’). Al femminile Edeltraud Thaler (4h34’53’’) si è imposta anche quest’anno dopo il successo nella prima edizione, seconda la tedesca Anna Ricarda Gerlach (4h59’40’’) e terza Tamara Schwienbacher (5h02’33’’). Nell’itinerario di 26 km e 2.250 metri di dislivello Anna Pircher (3h26’21’’) è stata insuperabile davanti a Angelika Schwienbacher (3h41’33’’) e Julia Schroetter (3h45’28’’). Stefano Facchini (2h51’15’’) il migliore del classic maschile, su Anton Steiner (2h58’19’’) e Giovanni Vanini (3h03’44’’).

CLUSONE VERTICAL SPRINT - In una stagione piena di novità targate Fly-Up Sport di Mario Poletti, il sipario sul trittico only-up si è chiuso con la Clusone Vertical Sprint, gara a cronometro con partenza dalla centralissima piazza Orologio e arrivo sul monte Cimiero. Un percorso breve, una ‘sparata’ di 1,6 km di sviluppo e 320 metri di dislivello: l’edizione zero incorona l’enfant du pais Giovanni Zamboni e l’azzurra del mountain running Samantha Galassi. Sul podio maschile anche Marco Piazzalunga e Luca Tomasoni, su quello rosa anche Silvia Cuminetti e Francesca Beccarelli.
UKTRAKTRAIL - A Corniglio nell’Appennino parmense prova valida per il Trofeo Bper Banca Agisko Appennino Cup. Nella gara regina da 62 km vittoria di Gianluca Caimi in 7h53’39”, davanti ad Enrico Bonati (8h21’23”) e Thomas Springhetti (8h21’29”), al femminile detta legge Katia Fori in 9h37’03” su Giulia Magnesa (10h51’15”) e Alfia Vilardo (12h31’01”). Nella prova da 30 km, affermazione di Marco Franzini (3h27’34”) su Loris Zanni (3h31’55”) e Gianluca Cola (3h32’55”), nella gara rosa prima Moira Guerini (4h12’31”), davanti a Lucia Gregori (4h16’49”) e Rossella Munari (4h26’18”).

GRAN BUCC RACE - Domenica tappa del VCO Top Race a Trasquera. Nella 31 km e 1420 metri di dislivello a segno Paolo Poli in 2h53’43” su Stefano Rosa in 2h56’28” e Ruben Mellerio in 2h56’46”; Monica Moia in 3h55’05” leader della graduatoria femminile su Barbara Zoppis (4h16’46”) e Federica Schiavini (4h19’04”). Nella 22 km vittoria di Riccardo Borgialli in 2h03’09” davanti a Paolo Matli (2h09’05”) e Silvio Belloni (2h10’06”), mentre nella gara femminile prima Daniela Bona in 2h49’15” su Paola Buzio (2h52’22”) e Federica Saporiti (3h06’20”).
TRAIL OASI ZEGNA - Luca Carrara vince la tappa delle Italy Series a Trivero: 6h21’03” il tempo del portacolori del Team Salomon davanti al francese Reynaud (6h33’40”) e Alessandro Macellaro (7h07’21”). Nella top ten le prime tre lady: quinta assoluta Cecilia Pedroni (7h56’59”), sesta Agnese Valz (8h01’07”), ottava Sonia Glarey (8h08’08”).

Spettacolo giovanile a Lanzada. Oro a squadre per il team femminile azzurro
La statunitense Joslin Blair e il britannico Mattew Mackay sono i nuovi campioni mondiali under 18 di corsa in montagna. L’Italia di Paolo Germanetto si dimostra compagine di livello con un oro al femminile e un bronzo al maschile nella classifica per nazioni.
Ennesima scommessa vinta per gli uomini della Sportiva di Lanzada e per l’intera comunità malenca che ha visto sfilare tra le vie del centro paese e sui sentieri all’ombra del Pizzo Scalino 250 giovani talenti a rappresentanza di 15 differenti delegazioni nazionali. La International Youth Cup 2018 non poteva scegliere sede migliore. Impeccabile organizzazione, una location di vera montagna, un pubblico particolarmente caloroso e un tracciato tecnico sono stati il mix vincente di un grande sabato di sport.

Nella gara femminile standing ovation per la statunitense Joslin Blair che, con crono di 23’50” ha conquistato una strepitosa medaglia d’oro. Argento per la turca Ezgi Kaya (24’01”), mentre terza si è piazzata la rumena Marina Laura Corhana. Nella top five anche le azzurre Elisa Pastorelli e Katja Pattis. Grazie ai punti fatti totalizzati a livello di team, l’Italia è salita sul gradino più alto del podio davanti a Romania e Stati Uniti. Sfogliando la classifica, menzione d’obbligo anche per Elisabeth Emma Garber 8ª e Veronika Hoelzl 10ª.
Al maschile, Gran Bretagna protagonista sino alla fine con portacolori di ottimo livello che hanno permesso alla compagine di oltre Manica di guadagnare l’oro per nazioni davanti a Francia e Italia. Come anticipato il più forte di tutti è stato Matthew Mackay. Per lui medaglia d’oro e titolo under 18 con crono di 20’10”. Alle sue spalle il compagno di nazionale Euan Brennan (20’34”) e il francese Estaban Olivero (20’37”). Molto bene anche il rumeno Marius Popa 4° e l’altro britannico Joe Hudson 5°. In casa Italia, oltre al 6° posto di Alessandro Rossi, da segnalare Giacomo Bruno 13°, Rocco Baldini 17° e Senetayhu Masè 32°.

TROFEO REGIONI - Non solo mondiale. Nel Trofeo delle Regioni, riservato alla categoria cadetti, brillano Piemonte e Lombardia. L’intenso sabato di sport dedicato al futuro del mountain running è iniziato di buona mattina con le varie prove di contorno per poi entrare nel vivo con il Trofeo delle Regioni, un vero campionato italiano per delegazioni regionali riservato alle categorie cadetti. Qui, primo posto assoluto per la trentina Luna Giovannetti e il lombardo Mattia Zen, ma in questo caso i riflettori erano focalizzati per le classifiche team che al femminile hanno incoronato il Piemonte davanti a Lombardia e Trentino. Al maschile la Lombardia del presidente Gianni Mauri, voce ufficiale dell’evento, ha invece primeggiato su Piemonte e Trentino. Queste tre regioni, in entrambi i ranking hanno confermato di avere un movimento in salute e giovani atleti di livello.
In queste prove il podio femminile è stato completato da Noemi Bogiatto (Piemonte) e Chiara Begnis (Lombardia). Al maschile invece secondo si è piazzato Teshale Zanchetta, mentre 3° è giunto il locale Matteo Bardea.
A precedere queste gare di caratura nazionale, le prove promozionali dei ragazzi vinte da Nicola Morosini (Us Rogno) e Elisa Rovedatti (Csi Morbegno). In gara esordienti primi al traguardo sono invece sfilati Giulia Mari (Polisportiva Albosaggia) e Filippo Bertazzini (Polisportiva Albosaggia).

Sabato mondiale a Livigno. Bell'Italia con Elisa Desco terza e Cristian Minoggio quinto
Sabato mondiale a Livigno con la tappa della Migu Run Skyrunner World Series, la terza delle ’sky classic’. La Livigno Skymarathon è dello svedese Petter Engdahl che chiude in 3h33’26”, e si mette alle spalle lo svizzero Pascal Egli (3h38’01”), con lo statunitense David Sinclair (3h39’16”) a completare il podio. Quarto l’andorrano Marc Casal Mir (3h40’38”), quinto Cristian Minoggio (3h42’59”), protagonista di una prestazione tutta all’attacco.
Più tirata la gara rosa: solo nella discesa finale Laura Orgué riesce ad avere la meglio di Sheila Avilés Castaño in un derby tutto iberico: 4h10’11” il crono della vincitrice, 4h10’45” quello della seconda. E sul gradino più basso del podio una straordinaria Elisa Desco (4h19’45”), quarta la svedese Lina El Kott Helander (4h21’49”), quinta la britannica Holly Page (4h24’08”).













