Terza tappa, Troillet-Kilian in testa

Grande festa per la terza tappa della Pierra Menta: sole splendido in Alta Savoia e tanto pubblico sul tracciato. Partenza dura da Le Bois  con la salita al Col de la Forclaz con subito 1153 metri di dislivello, poi breve discesa sul lac Cornu e nuova salita ai 2630 dell'Antécime. Ma la gara non è finita: si scende ai 1972 metri di Chizeraz, prima di affrontare la Grand Mont a 2686. Nel finale ancora la Tete Forclaz prima della discesa finale ai 1157 del traguardo dopo oltre 16 chilometri.
Vittoria di tappa per Troillet-Kilian davanti a Lenzi-Holzknecht. Nella generale Troillet-Kilian sono davanti a Perrier-Bon Mardion staccati di 5 minuti, terzi Reichegger-Brunod ad oltre 7'53". In campo femminile a segno Laetitia Roux e Mireia Miro davanti a Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini: le bormine restano comunque al comando della generale, ma il vantaggio si è ridotto a 4'16".
Nei giovani doppietta azzurra con primo posto per Antonioli-Boscacci davanti a Cazzanelli-Righi.


Colpo di scena alla Pierra Menta

Ecoeur e Anthamatten si impongono nella seconda tappa

Tappa dura quella che hanno affrontato i concorrenti questa mattina: salita della Charmette, poi la Cote e infine il Mont Coin con i suoi 2539 metri.
Poco più di tre ore di corsa per coprire i 2722 metri di dislivello positivo di questa tappa.
La squadra che era in testa al passaggio del Mont Coin ha dovuto accontentarsi del secondo posto per una caduta di Troillet che gli ha condizionato il prosieguo della tappa.
Anche Perrier e Bon Mardion fanno una discesa super aggiudicandosi il terzo posto, quarto posto per Reichegger e Brunod. Daniele Pedrini e Pietro Lanfranchi un grande quinto posto di tappa.
Al sesto posto Lenzi - Holzknecht.
Scorrendo la classifica generale abbiamo 4 squadre in 3.38: Troillet - Kilian, Perrier - Bon Mardion a 2.50, Ecoeur - Anthamatten a 2.55, Reichegger - Brunod a 3.38, dovrebbero essere queste le quattro squadre che si giocano la classifica finale della gara. La tappa del Grand Mont si preannuncia decisiva per la vittoria finale.
Per quanto riguarda la classifica femminile all'ultimo rilevamento sul Mont Coin erano Martinelli e Pedranzini a condurre su Roux e Mirò: se non succede niente in discesa le due azzurre dovrebbero confermarsi nettamente in testa. In seguito classifiche definitive.


Prima tappa a Kilian con Troillet

Dietro di loro bagarre fra italiani e francesi

Gara regolare oggi con i passaggi sul Mirantin e con la salita della Grande Journée. Discese ripide nel bosco con pendenze elevate e neve molto dura. Dopo essere stati in testa per tutta la gara i due atleti, svizzero e catalano, hanno tagliato il traguardo a Le Planay con un buon margine di 2 minuti sulla coppie dell'Esercito Brunod - Reichegger, a pochi secondi i due atleti del posto Perrier e Bon Mardion. A 2.32 Holzknecht - Lenzi davanti a Ecoeur - Anthamatten che hanno già un distacco pesante intorno ai 5 munti. A seguire Eydallin - Trento al sesto posto, al settimo Pedrini - Lanfranchi, all'ottavo Pellicier - Blanc, al nono Pinsach - De Villa.
In campo femminile grande sfida fra la coppia catalano - francese Mirò - Roux e le italiane Pedranzini - Martinelli, e sono le bormine ad arrivare con un bel margine su Le Planay.


Domenica la Lagorai Cima d'Asta

Compie 20 anni la Scialpinistica Cima d'Asta-Lagorai. L'edizione 2010 della gara di scialpinismo della Valsugana si disputerà domenica 14 marzo, con il via alle 8.30 presso Malga Sorgazza nel Tesino. Il campo base sarà Camping Valmalene.
La Lagorai-Cima d’Asta è la gara simbolo fra quelle del Circuito di Coppa delle Dolomiti, unica nel suo genere per tecnicità e soprattutto per lo spettacolo a 360 gradi che è in grado di proporre a chi riesce a salire in vetta alla piramide di neve che ricopre la vetta simbolo del Tesino.
Il Comitato organizzatore, guidato da Franco Melchiori, è pronto per accogliere i tanti partecipanti, forte della buona stagione invernale e dei tanti volontari che hanno prestato il proprio impegno per organizzare questa gara.
Ottime le condizioni della neve, che danno la possibilità ai tracciatori di preparare al meglio un  percorso come al solito molto impegnativo e selettivo. Sono 18,5 i chilometri di sviluppo totale, per un dislivello complessivo di 1.819 metri, con gli impegnativi passaggi ai 2.847 metri della Cima d'Asta e della Forzeleta a quota 2.680, da affrontare con gli sci in spalla. L'obiettivo quest'anno è proprio quello di raggiungere la cima più alta che da’ il nome alla competizione, cosa non sempre possibile per le condizioni del tempo e della neve e le relative problematiche sulla sicurezza.
«Per noi del comitato organizzatore – spiega il presidente - è un traguardo significativo ed  importante. Ormai tutti conoscono questa gara, è una competizione impegnativa, che si è sempre distinta per la difficoltà e la bellezza del percorso, confermando contenuti tecnici elevati per amanti del vero scialpinismo». Un percorso in cui il vero protagonista è l'ambiente selvaggio della catena del Lagorai, una delle zone ambientali più ricche del Trentino, tra laghi, fitta vegetazione e vette dolomitiche innevate.
Una competizione in costante crescita negli ultimi anni, con 162 squadre in gara nell'edizione dello scorso anno. L’appuntamento è sempre nella Conca del Tesino, un luogo che ancora può offrire occasioni di silenzio e ascolto della natura.  
Lo scorso anno fu la coppia formata da Martin Riz e Friedl Mair ad imporsi nella categoria maschile, mentre fra le donne ci fu l'affermazione del duo Orietta Calliari e Silvia Rocca. Per quanto riguarda le iscrizioni alla gara, un buon numero finora, per il momento sono arrivate quelle delle due coppie al femminile Sabrina Zanon (seconda nella classifica generale di Coppa delle Dolomiti) e Nadia Scola e quelle di un’altra coppia interessante formata da Jennifer Senik e dalla giovane azzurra Martina Valmassoi. Ma saranno i prossimi giorni a rendere ufficiale la starting list con il sicuro arrivo di tanti big.
La Cima d'Asta-Lagorai avrà anche il compito di assegnare i titoli trentini a coppie di sci alpinismo e rappresenta la quinta tappa del circuito Coppa delle Dolomiti, giunto quest'anno alla maggiore età, con la sua diciottesima edizione. E proprio la gara organizzata dallo Ski Team Lagorai avrà il curioso compito di bloccare i punteggi della prima fase del calendario di Coppa delle Dolomiti. Il nuovo regolamento prevede infatti che al termine delle prime cinque gare verrà redatta una classifica definitiva che terrà conto dei tre migliori risultati. Un motivo in più per non mancare. Al momento, con il gioco degli scarti, è in testa Guido Giacomelli in campo maschile e Maddalena Wegher fra le donne.

 


Staffette tutte d'oro

Gran finale ad Andorra per gli azzurri

Ultima giornata di gare ai Campionati del Mondo di Andorra. E l'Italia fa il pieno con tre medaglie d'oro nelle staffette.

Nei Giovani la prima medaglia d'oro con Alessandra Cazzanelli, Stefano Stradelli e Robert Antonioli. Due salite e due discese, molte inversioni la prima e tratto a piedi nella seconda: con un tempo di 39.57 gli azzurrini hanno battuto Svizzera e Francia.

Oro anche nella gara femminile, 'firmato' da Francesca Martinelli, Silvia Rocca e Roberta Pedranzini: con il tempo di 40.38 hanno avuto la meglio sulle svizzere, 41.50, e sulle austriache, 43.10. Grande prova di Mireja Mirò che da ultima frazionista ha portato la Spagna da sesta a quarta; quinta la Francia con una Roux che fa segnare il miglior tempo di frazione con 12.49.

In campo maschile infine grande sfida fra le nazioni leader nello ski-alp: l'Italia schierava Lenzi, Reichegger, Holzknecht e Brunod, la Svizzera ha messo in campo Troillet, Anthamatten, Ecoeur e Bruchet, la Francia Gachet, Bon Mardion, Perrier e Blanc. Tutti pezzi da novanta. Nonostante il grande attacco della Svizzera, gli azzurri riescono a rintuzzare il distacco iniziale e al terzo cambio 'Holz' passa in testa per consegnare il testimone a Dennis Brunod che chiude in bellezza questa giornata trionfale per i colori azzurri.


Emozioni alla Sellaronda Skimarathon

Vittorie di Giacomelli-Lunger e Weger-Gross

Grande commozione alla quindicesima della Sellaronda Skimarathon, la prima senza Diego Perathoner, il suo inventore. Un’edizione che ha celebrato le vittorie di Guido Giacomelli in coppia con Hansjörg Lunger e di Maddalena Weger con Annemarie Gross.
Una gara dal fascino tutto speciale, per la durezza, per il fatto di svolgersi in notturna e in un contesto unico al mondo, quello delle Dolomiti nelle quattro vallate ladine di Fassa, Gardena, Badia e Livinallongo.
Partenza da Canazei alle 18 per le 351 coppie di atleti: in tutto 42 km sferzati dal freddo, partenza a -7° ma in quota col vento i -17° hanno dato la percezione di -22°.
Da Canazei i concorrenti si sono lanciati subito sulla salita di Passo Sella, dove una bufera di vento e neve ha rallentato la marcia. E già sul Sella Guido Giacomelli e Hansjörg Lunger avevano costruito un vantaggio di quasi 2’, una mazzata per gli inseguitori, guidati da Martin Riz e Alain Seletto. Una giornata triste e di estrema commozione quella di Martin, lui che quel tragico 26 dicembre sul Pordoi era scampato alla valanga assassina che aveva travolto Diego Perathoner e i suoi tre colleghi del soccorso alpino Erwin, Alessandro e Luca - tutti volontari della Sellaronda Skimarathon – mentre erano impegnati alla ricerca di due escursionisti. Riz non ha voluto mancare a questo appuntamento, soprattutto per ricordare il loro sacrificio.
Alle loro spalle transitavano nell’ordine Antiga-Trettel, Sommacal-Taufer e Pinamonti-Götsch. Da Passo Sella gli atleti si sono tuffati, quasi nel senso letterale della parola, verso Selva Gardena ed al cambio pelli, prima di affrontare la nuova salita verso Dantercepies, Giacomelli e Lunger avevano incrementato ancora il vantaggio. Riz già a Selva iniziava a sentire il peso della commozione e la fatica si faceva sempre più pesante, e lungo l’ascesa con Seletto iniziava a subire il recupero di Dezulian - Follador e dei fratelli Fazio, ma soprattutto alle loro spalle si infilavano Pedergnana e Martini.
Al successivo cambio pelli di Corvara i minuti di vantaggio per Giacomelli e Lunger erano ancora più consistenti e per loro iniziava la marcia trionfale che li portava prima verso Arabba, poi con la scalata del Pordoi li riportava velocissimi a Canazei, dove sul traguardo il cronometro registrava  25” in più rispetto al loro record fissato nel 2008. Le condizioni della neve non erano ottimali, soprattutto a causa del vento, ma anche il freddo è stato un avversario in più.
Sulla penultima salita che portava a Dantercepies Pedergnana e Martini compivano il loro capolavoro, in un balzo guadagnavano tre posizioni e si attestavano al secondo posto, anche se sulla salita del Pordoi Pedergnana pagava caro lo sforzo ed era costretto a farsi “trainare” con un cordino da Martini. Anche Trettel andava in crisi sull’ultima salita, e così il podio si equilibrava. Alle spalle dei due incontrastati vincitori Giacomelli e Lunger si piazzavano dunque Pedergnana e Martini davanti ad Antiga e Trettel, il quale doveva essere portato di forza al caldo, in preda ai brividi ed alla fatica.
Un lungo teorema di concorrenti proseguiva gli arrivi fin quasi a mezzanotte, quinti erano Seletto e Riz, con quest’ultimo visibilmente provato e con gli occhi arrossati e gonfi, non deve essere stato facile per lui passare al cospetto del Pordoi dove poco più di due mesi fa ha perso quattro amici.
La gara delle donne ha registrato un veloce avvio di Maddalena Weger e Annemarie Gross, quest’ultima vincitrice dell’edizione 2008 in coppia con Orietta Calliari. Netto il loro successo, con un vantaggio di quasi 3’ sulle tedesche Grassl e Gruber e con 5’ sulle svizzere Zimmermann-Mabillard.

CLASSIFICHE
Maschile
1 Giacomelli Guido - Lunger Hansjoerg 3:15:32.50
2 Martini Thomas - Pedergnana Matteo 3:26:20.50
3 Antiga Ivan - Trettel Thomas 3:27:17.40
4 Fazio Fulvio - Fazio Alberto 3:29:43.40
5 Riz Martin - Seletto Alain 3:31:16.10
6 Lainer Hans - Kogler Stefan 3:33:46.60
7 Sommacal Ivan - Taufer Alessandro 3:35:16.10
8 Marta Franco - Deini Ervin 3:38:39.90
9 Goessweiner Klaus - Fischer Rene 3:39:19.40
10 Basolo Andrea - Stacchetti Matteo 3:40:06.10
Femminile
1 Gross Annemarie - Wegher Maddalena 4:18:11.80
2 Gruber Barbara - Grassl Judith 4:21:12.30
3 Mabillard Catherine - Zimmermann Andrea 4:23:09.60
4 Rossi Raffaella - Calliari Orietta 4:29:10.10
5 Zanon Sabrina - Scola Nadia 4:31:03.80
6 Schiffer Magdalena - Wacker Patrizia 4:43:26.20
7 Murachelli Micol - Gianatti Alessandra 4:46:55.30
8 Genetin Gabriella - Stuffer Birgit 4:57:12.80
9 De Filippo Cecilia - Senik Jennifer 4:57:48.90
10 Cuminetti Silvia - Pezzoli Paola 5:03:26.30


Stasera la Sellaronda Skimarathon

La Sellaronda Skimarathon, quella dei tre lustri, va in scena domani, proprio da Canazei dove aveva debuttato sedici anni fa sotto la guida di Diego Perathoner. Dopo la prematura scomparsa di Perathoner sotto la valanga del 26 dicembre, dove perirono anche altri tre uomini del soccorso alpino della Val di Fassa, la Sellaronda Skimarathon continua nella storia con quelli che erano stati i suoi più stretti collaboratori, con gli stessi volontari e sotto la guida di Alfredo Weiss.
Tanti, anche quest’anno, gli appassionati al via di una gara che è entrata nella leggenda per il suo percorso, decisamente impegnativo, che “deve” esserci nel curriculum di ogni scialpinista.
Sono 42 i chilometri da “solcare” con sci e pelli, partendo da Canazei in Val di Fassa, ma quello che fa impressione per chi è avvezzo ai numeri sono i metri di dislivello da affrontare, ben 2.700.
Oltre a distanza e dislivello, c’è un terzo fattore che è determinante alla Sellaronda Skimarathon, ed è la temperatura, che spesso condiziona le prestazioni degli atleti. Anche quest’anno gli organizzatori possono contare sul supporto degli esperti del Centro Meteo ARPAV di Arabba i quali hanno redatto delle previsioni specifiche. Innanzitutto il tempo sarà clemente e poco nuvoloso, e già questo è un punto a favore, le temperature però non saranno certo morbide. A Canazei l’escursione dovrebbe essere da -7° a -11° anche se la temperatura percepita dovrebbe essere ben più pungente, a Passo Sella si prevedono da -11° a – 16° col passaggio dei primi alle ore 18.40, a Selva  Gardena -8° -12° e transito alle ore 18.50, a Dantercepies nel punto più alto della gara con i suoi 2.298 m. si annunciano -12° -17° e passaggio a Passo Gardena verso le ore 19.30, a Corvara -7° -11° dove i primi sono attesi verso le 19.40, a Bec De Roces -10° -15°, quindi ad Arabba -8° -12° a salutare la testa della corsa verso le 20.30, e infine sul Pordoi a -12° -17° (passaggio dei migliori verso le 21.15) prima di piombare sul traguardo di Canazei qualche minuto dopo.
È una gara che anno dopo anno ha incrementato le adesioni raggiungendo limiti incredibili e, pur con i freni posti dal regolamento per limitare gli atleti al via, anche quest’anno in gara saranno oltre 700, confermate infatti ben 353 coppie, un successo che premia il grande lavoro fatto nel tempo da Diego Perathoner, il quale sarà ricordato con un minuto di silenzio prima dello start, anticipato alle 17.55 (anziché alle 18.00) per esigenze televisive.
Tutte le attenzioni per la classifica sono puntate sulla coppia Giacomelli-Lunger, col primo che ha glissato la partecipazione ai Campionati del Mondo in corso di svolgimento ad Andorra. I due campioni detengono il record della gara col tempo di 3h15’07” e sarà un riferimento importante. Il primato tra le donne è fermo al 2007 con la vittoria delle due bormine Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli, un tempo di 4.01’14’’ che sarà difficilmente battibile.
Ma ci sono altre coppie che puntano al podio, fra le quali Martin Riz in gara con Alain Seletto e quindi Riccardo Dezulian in coppia con Alessandro Follador. Tra le donne le svizzere Mabillard e Zimmermann sono in testa ai pronostici accanto a Gross-Weger, Zanon-Scola, Cuminetti-Pezzoli e Jellici-Margoni.
La Sellaronda Skimarathon fa parte del circuito Coppa Dolomiti.


Trofeo Remedio

A Collio trionfo di Bulanti-Moriondo

Bulanti Marco e Moriondo Paolo  dello Sci Club Tartano con lo strepitoso tempo di 1.17.35 dominano il Trofeo Gianni e Mario Remedio sulle nevi di Collio VT.  Secondi Martini e Boscacci che hanno preceduto Salavadori e Porta. Rossi Raffaella e Besseghini Laura viceversa hanno sbaragliato il campo femminile e migliori dei master sono risultati Brivio e Vairetti. Ben 52 squadre si sono date battaglia sul percorso rivisto causa le copiose nevicate ma che ha saputo divertire gli atleti, leggermente tecnico e ben assortito con un dislivello di circa 1300 m ed uno sviluppo di 14 km., 3 le salite con un tratto in cresta a piedi e arrivo leggermente in salita. Buoni i commenti raccolti all’arrivo dei concorrenti e buona anche la partecipazione al raduno, circa 60 appassionati , nonostante la giornata grigia con bufera in quota e il blocco del traffico.


A Kilian il Vert

Primo giorno di gare ad Andorra

Kilian Jornet si è aggiudicato la prima gara dei Campionati del Mondo, la Vertical Race, svoltasi a Tarter; con il tempo di 39.50 il catalano ha confermato il suo titolo di Campione del Mondo in questa categoria. Secondo, a 7 secondi, l'italiano Dennis Brunod, mentre il francese Florent Perrier si è aggiudicato il gradino più basso del podio, chiudendo con il tempo di 40.04. Due italiane sul podio nella categoria Senior: Roberta Pedranzini (prima) e Francesca Martinelli (terza), a separarle la francese Laetitia Roux. La catalana Mireia Mirò giù dal podio per soli 20 secondi, mentre l'andorrana Sophie Dusautoir è quinta, con il miglior crono di sempre, a 30 secondi dalla terza classificata. Francesc Puigarniscle, direttore di gara, ha dichiarato che si è trattato di una gara estremamente combattuta e per la prima volta di durata inferiore ai 40 minuti.
Kilian Jornet ha sottolineato di aver dato il massimo, nonostante il raffreddore e la leggera influenza dei giorni scorsi, e di essere molto felice per la vittoria. Data la partenza non velocissima della gara, Kilian è riuscito a rimanere fra i primi dopo la partenza e nella fase finale ha dimostrato la sua superiorità rispetto agli altri 'bruciandoli' grazie ad un bello sprint. Secondo Brunod, nonostante i pronostici pregara non lo dessero fra i favoriti, terzo il francese Perrier, che ad Andorra ha sempre ottenuto buoni risultati.
La Senior donne è stata altrettanto spettacolare e si è disputata su livelli molto alti. Le tre sul podio si sono mantenute al di sotto dei 50 minuti di gara. Laetitia Roux, seconda, ha dimostrato l'efficacia del suo training studiato appositamente per i Mondiali. Buono il risultato di Ariadna Tudel che, nonostante questa non sia la sua specialità, si è piazzata nelle prime 15, forse risparmiandosi un po' in attesa della team sprint.


Oggi Vertical Race

Assegnato il primo titolo iridato

Prenderà il via questa mattina nella località pirenaica la gara del Vertical ace che assegnerà i primi titoli mondiali della specialità.
185 gli atleti in gara. La gara inizia alle 10.15 da Pla de Riba Ascoxada in direzione del Tossal de la Llosada. Alle 11 prende il via la gara femminile e alle 11.30 quella maschile. Il traguardo è situato sul Tossal de la Llosada a 2560 metri di quota.
Temperatura compresa fra -4 e -10 con vento da 20 a 40 km/h.
In tarda mattinata forniremo notizie sull'esito della gara.


Tour de Sas

Un uomo solo al comando

Guido Giacomelli ha voluto eseguire un test ancora più approfondito per il suo ginocchio: sin dal primo chilometro ha fatto il vuoto dietro di sé con un vantaggio che è aumentato via via ad ogni cambio pelli: 25 secondi alla prima salita al Lech La Leé, 52 secondi dopo la prima discesa, 2.27 al Col de Tramesc, 3.43 a La Pera dales Disc, poi ha amministrato il grande vantaggio andando a vincere sul traguardo di San Leonardo in passerai con 3 minuti su Follador. Oltre a quest'ultimo hanno cercato di non staccarsi Ivo Zulian e Alessandro Taufer seguiti dal De Zulian, dal giovane Pierantoni e da Thomas Trettel.
Fino a metà gara in seconda posizione viaggiava Martin Riz che si è poi ritirato.
Fra le donne ulteriore conferma per la Wegher davanti a Zanon e Genetin.
Confortante il sesto posto di Davide Pierantoni che anche se non è stato convocato per i mondiali di Andorra è destinato a diventare un altro grande punto di riferimento per il nostro ski-alp.

CLASSIFICA MASCHILE: 1. Guido Giacomelli (Sc Alta Valtellina) 1h47'52; 2. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) 1h51'57”; 3. Ivo Zulian (Sc Bogn da Nia) 1h53'11; 4. Alessandro Taufer (Ski Club San Martino) 1h54'23”; 5. Riccardo Dezulian (Sc Bogn da Nia) 1h54'90; 6. Davide Pierantoni (Sc Cai Schio) 1h55'42”; 7. Thomas Trettel (Asd Cauriol) 1h56'43”; 8. Manfred Dorfmann (Mountain Ski Taufers) 1h57'51”; 9. Marco Canteri (Us Primiero) 1h57'58”; 10. Lois Craffonara (Badiasport) 1h58'21”.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1. Maddalena Wegher (Sc Brenta Team) 2h23'56”; 2. Sabrina Zanon (Asd Cauriol) 2h27'04; 3. Gabriella Genetin (Us Brunico) 2h35'48”; 4. Andrea Innerhofer (Mountain Ski Taufers) 2h35'48”; 5. Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) 2h36'08”.
CAMPIONATO ALTOATESINO MASCHILE: 1. Manfred Dorfmann; 2. Lois Craffonara; 3. Paul Innerhofer.
CAMPIONATO ALTOATESINO FEMMINILE: 1. Gabriella Genetin; 2. Andrea Innerhofer; 3. Julia Kompatscher.


Ecco Maestrale

Nuovo vento in casa Scarpa

Ecco il nuovo scarpone da scialpinismo classico della Scarpa. Non abbiamo ancora avuto modo di portarlo sulla neve ma dalle immagini ci sembra che la casa di Montebelluna abbia veramente fatto qualcosa di nuovo: già dall'immagine possiamo soffermarci sulla sagoma piuttosto snella di questo scarpone. Ci colpisce soprattutto lo spazio che intercorre fra tomaia e gambetto nella zona dello snodo. Potremmo ipotizzare che lo scarpone sia stato ideato per dare la maggior escursione nella fase di salita per ora punto dolente negli scarponi da scialpinismo. Il linguettone e la leva centrale dotata di martinetto per la chiusura possono fornire un perfetto bloccaggio del piede e del tallone. Lo spessore variabile del gambetto dovrebbe fornire un buon risparmio nel peso complessivo. Il velcro di bloccaggio alto ricorda quasi quelli dello sci alpino e può certamente contribuire alla perfetta chiusura dell'ultima leva in alto.
Un quattro ganci per grandi dislivelli ma anche in grado di fornire grandi prestazioni in discesa, questi almeno gli intendimenti della Scarpa. Il Maestrale dovrebbe pesare mediamente un centinaio di grammi in meno rispetto ad altri modelli della stessa gamma ma ci riserviamo di verificarlo direttamente.
Appena in nostro possesso potremo dare maggiori ragguagli e consigli per gli acquirenti.