Novità materiali dal pool meeting Ismf

Nessuna variazione dalla prossima stagione

Si è rivelato davvero interessante il meeting svoltosi ad Arvier (Ao) la scorsa settimana. Se non altro per capire come vengono prese le decisioni in seno all'Ismf inerenti i regolamenti sulle attrezzature. C'è un pool di aziende, che di fatto costituisce un gruppo di lavoro, che in collaborazione con i rappresentanti Ismf, propone e valuta le possibili migliorie da apportare al materiale da scialpinismo prendendo in considerazioni la stagione appena conclusa. E' stata presentata una statistica con le rotture dei materiali avvenuti nelle gare Ismf della stagione 2010/11. Il dato molto curioso è che i maggiori problemi sembra averli il comparto degli scarponi, poi gli sci e per ultimi gli attacchi. Personalmente ritengo che il dato non rispecchi la realtà, in quanto la rilevazione avveniva nel parterre da parte dei giudici di gara. Ora se si rompe uno scarpone è più facile giungere all'arrivo, se a rompersi è uno sci od un attacco il ritiro è quasi inevitabile e di certo non si transita per il traguardo. Comunque sia è un inizio, un dato sul quale le aziende si sono confrontate, in modo costruttivo e volto a trovare delle soluzioni. Una volta approvata o bocciata la proposta, questa verrà valutata dalla commissione tecnica Ismf che si pronuncerà. Nello specifico queste le novità.
Sci: considerate le rotture non si è ritenuto di abbassare i pesi minimi e le lunghezze minime degli sci. Il gruppo di lavoro ha approvato di introdurre un test di rottura con parametri isonorm, anche se tutti gli sci oggi superano brillantemente i test in laboratorio. Ci vorrebbero test dinamici piuttosto che test statici, ma risulta impossibile trovare dei parametri univoci.  
Attacchi: dalla stagione 2012/13 tutti gli attacchi dovranno essere dotati del sistema di sicurezza per il bloccaggio e sbloccaggio dell'attacco. Di fatto viene resa obbligatoria la possibilità di abbassare la leva anteriore per la sicurezza in fase di discesa. Dalla stagione 2014/15 sarà obbligatorio l'uso dello ski-stopper. Si ricorda che in Italia è già vigente una legge che prevede il divieto di sciare in pista senza lo ski-stopper questo per evidenti motivi di sicurezza. Confermato infine il peso minimo sci+attacco a 750 gr per gli uomini e 700 gr per le donne
Scarponi: sempre per motivi di sicurezza è stata bocciata la proposta di abbassare l'attuale limite di peso, quindi confermati i 500 gr per gli uomini e i 450 gr per le donne. Dalla stagione 2013/14 la suola dovrà essere ricoperta al 100% da plastica o altro composito per assicurare un ottimale aggancio dei ramponi allo scarpone e la suola dovrà presentare una serie di tasselli per permettere un ottimo grip durante la fase di cammino.
Pelli di foca: simpatica la precisazione che non potranno essere usate le pelli naturali. Ci è stato raccontato infatti che in una gara si sono presentati atleti con pelli di foca di animale. Hanno subito precisato che le foche erano morte, non si sa se prima o dopo aver asportato la pelle, di fatto non saranno ammesse già dalla prossima stagione.
Queste in sintesi le novità discusse ed approvate al pool meeting Ismf per le prossime stagioni. Non si tratta di stravolgimenti, e comunque per i reali cambiamenti c'è tempo ancora qualche stagione.
 


Ecco il calendario Ismf 2011/12

Sarà una stagione concentrata in due mesi senza soste

Venerdì ad Arvier (Ao) si è tenuto un importante convegno Ismf ed il pool delle aziende aderenti. In questa occasione abbiamo visto un'anticipazione del prossimo calendario che, a meno di clamorosi sviluppi, dovrebbe essere quello definitivo. Uso il condizionale in quanto il nuovo direttivo Ismf si insedierà solo verso fine giugno, teoricamente troppo tardi per apportare delle correzioni. Vediamo il calendario nei dettagli. Si inizierà direttamente a febbraio con gli Europei di Pelvoux in Francia dal 4 all'11. Poi tutti in Sicilia, il 17 toccherà all'Etna ospitare una tappa di coppa. Il week end successivo, quello del 26, si volerà ad Andorra in Spagna per tornare quello dopo in Italia, e precisamente a Cima d'Asta il 3 marzo. "Pausa" per il Pierra Menta e poi il 23 marzo sarà la volta della Val Martello. Giusto il tempo di far disputare le altre due tappe della grande course, Tour du Rutor e Patrouille des Glaciers e poi finali di coppa a Tromso in Norvegia il 14 aprile.
Un calendario così concentrato obbligherà gli atleti a fare delle scelte. Impensabile infatti che possano partecipare a tutte le tappe di coppa e grande course senza sosta. Saranno due mesi di fuoco, ne vedremo delle belle. Da notare che Austria, Svizzera e Germania non si sono candidate per ospitare tappe di coppa del mondo. Sembra quindi un affare riservato alle solite Italia, Francia e Spagna con la sola novità della Norvegia a fine stagione. Cina e Corea hanno ritirato le loro candidature, mentre abbiamo appreso che i mondiali del 2013 sono stati assegnati al Pierra Menta.


Sulle Blue Mountains ancora lui: Kilian

International Ultra Trail Running in Australia

Settecento concorrenti al via il questo trail con tutti i migliori specialisti. La Salomon si è presentata all'appuntamento forte dei suoi migliori atleti fra i quali il grande Kilian Jornet.
Fino a dieci km dalla fine il gruppo di testa viaggiava compatto poi Kilian ha preso il largo andando a vincere in 9 ore e 19 minuti.
«Non ho forzato troppo in vista degli altri appuntamenti…» dirà alla fine.
Al secondo posto François D'Haene (9.24) e Ryan Sandes (9,.54), entrambi corridori dal palmarès invidiabile.
E così Kilian dopo la grande prova al Mezzalama ha già indossato le scarpette di corsa per un'altra strabiliante stagione.


Testimonianze dal Felik

Intervista con chi ha chiuso il cancello

Federica era il giudice preposto al Felik, colei che ha avuto l’ingrato compito di chiudere il cancello e dover gestire una situazione imprevista dal momento che solitamente è il primo cancello, quello del Breithorn, a fare la selezione. Va ricordato il tempo limite posto a ore 5.30 per gli uomini e ore 5.45 per le donne, dopo 3 ore quindi dal passaggio al Breithorn. 
I tuoi colleghi maschi si sono dimostrati poco galanti assegnandoti la postazione più “calda” del Mezzalama, come mai proprio ad una donna? 
Mettermi alla piazzola del Felik è stata una decisione presa all’ultimo momento. Il sabato ci è stato comunicato che un giudice per motivi di salute aveva dato forfait per cui sono state riviste le piazzole. Il Felik è toccato a me, ma nulla di premeditato 
Visto quanto stava accadendo non ti sono stati comunicati contrordini? 
In base al regolamento fisi questo tipo di decisioni spettano solo al direttore di gara o di percorso e a me non è stato comunicato nulla in merito.  Quindi mi sono attenuta a quanto previsto e passato l’orario ho chiuso il cancello. 
Si racconta di scene da far west con squadre che scappavano, preposti che li inseguivano, un addetto che strappava i pettorali, confermi?
Beh di far west c’era ben poco a partire dalle temperature…però la situazione era decisamente animata! Diciamo che non c’è stata grande collaborazione da parte degli atleti. A tutte le squadre rimaste fuori veniva chiesto di togliere il pettorale sia dalla coscia che dallo zaino, come previsto da regolamento. Qualcuno l’ha tolto da solo, altri cercavano di continuare ugualmente, qualcuno lo voleva tenere come ricordo,altri proprio non ne volevano sapere. Nel marasma generale, sicuramente qualcuno ci è sfuggito, ma ti garantisco che abbiamo fatto il possibile. 
Ma invece di togliere il pettorale non bastava togliere il chip ? 
Quando un atleta si ritira o transita fuori tempo massimo va tolto il pettorale. Non spettava a noi togliere eventualmente il chip
Immagino non sia stato semplice gestire 150 persone imbufalite, come hai operato? 
Ho semplicemente tentato di mantenere la calma, di rispondere a tutti e dare loro spiegazione di quello che stava accadendo; potevo capire la loro rabbia, ma stavamo solo facendo il nostro lavoro. Per fortuna che c’era Bruno, la guida responsabile della piazzola, che assieme ai suoi collaboratori si sono dimostrati bravi e competenti. 


Yves Veya è morto

Ci lascia il vicepresidente dell'ISMF

Ecco il comunicato stampa che ci è pervenuto questa mattina e dal quale non si evincono le cause del decesso:

«With deep sorrow, we announce the death yesterday of our friend Yves Veya, Vice-President and Treasurer of the ISMF.

His absence leaves an empty place in all of us. Yves has always been a person characterized by big human values, and who has dedicated a big part of his life to the development of our sport and of our federation during the past 12 years.

These words are meant to be our deep and sincere tribute to a person who we are am proud to have met.
ISMF»


Che Mezzalama!

….e che polemiche

Sono partiti in 1077 e sono arrivati in 762, mancano all’appello 105 squadre. Di queste “solo” 43 non hanno superato il cancello del colle del Breithorn, il resto si è ritirato o non ha passato il secondo cancello orario. Il numero la dice lunga sulla selettività di questa edizione del Mezzalama. Di certo il freddo è stato uno dei motivi principali, acuito dal forte vento in quota che, soprattutto sul Castore, ha fatto anche “vittime” illustri. Ma se davanti le prime 50 squadre sono riuscite a passare agevolmente, dietro è stata davvero dura. Rallentamenti prima, colonna poi ed infine tutti fermi. Perché è chiaro che se anche la traccia è doppia, sull’affilata cresta del Castore si passa uno alla volta. E così tutti fermi ad aspettare il proprio turno con l’inevitabile conseguenza che ci si ghiaccia. Ci sono dei però, io c’ero e posso testimoniarlo. Più di qualcuno ha deciso di mettersi la giacca durante la salita sul Castore e per farlo non è uscito dalla traccia. Ha svolto tranquillamente le operazioni fermando tutti. Per non parlare dei ramponi. Chi li perdeva tentava di rimetterli ma sempre restando in traccia, altri proprio non provavano a rimetterli portandoli a spasso a mo’ di guinzaglio. Conseguentemente arrivavano sotto la scala con il rampone penzolante, questo si incastrava tra un piolo e l’altro …. No ragazzi così non si va da nessuna parte!  Stare fuori al secondo cancello orario per pochi minuti quando magari si è perso un quarto d’ora fermi sul Castore fa male, ed i numeri parlano di circa 55 squadre. Sta montando la polemica e allora ho contatto telefonicamente Adriano Favre.
La selezione è avvenuta al secondo cancello, l’attesa sul Castore sembra esserne la causa. Colpa dell’organizzazione?
Ognuno si prenda le proprie responsabilità, voglio ricordare che il Mezzalama è una gara di sci – alpinismo. Sapersi muovere in alta montagna è fondamentale in una competizione così.  Troppa gente ha dimostrato di non saperlo fare, e voi lo testimoniate. Abbiamo recuperato gente che praticamente correva in mutande, sotto la tutina non aveva nulla. Avevamo previsto -10° di temperatura non + 10°. Squadre che hanno passato il primo cancello per pochi minuti è quasi inevitabile che poi restino fuori. La proiezione è che in quota non si recuperi tempo, se poi le condizioni meteo sono severe come ieri, chiaro che tutto si complica.
Avevate valutato l’ipotesi di concedere 15’ in più al secondo cancello?
Si certo, avrebbe significato spostare il problema sul Naso, tenendo in giro persone affaticate sul tratto alpinistico e mettendo a repentaglio la sicurezza.
Si può risolvere il problema con le partenze scaglionate ?
Non si possono distanziare le partenze di un’ora, si parte presto anche per motivi di sicurezza. Siamo stati tacciati di essere selettivi e di aver alzato troppo l’asticella della competizione ponendo quei cancelli orari. Questi sono i risultati di non averli abbassati ulteriormente, permettendo così alla massa di prendervi parte sulla base di una preselezione da noi effettuata che ha come unico parametro il curriculum che ci viene inviato.
  Il Mezzalama è una delle gare più belle al mondo di scialpinismo, ma di certo è la più difficile da organizzare. Portare oltre 1000 persone sul Castore significa davvero assumersi delle grandi responsabilità. 


Meno uno al Mezzalama

Ultime notizie dal percorso

Siamo saliti al Colle del Breithorn avvolti da una fitta nebbia con nevischio. Gran subbuglio in quota, chi trafelato a provare l'assetto o chi come la squadra di Kilian a provare il pian di Verra in skating. Cinquanta centimetri di neve fresca in quota. Fortunatamente non ha soffiato vento per cui è scongiurato il pericolo valanghe. Le discese si preannunciano spettacolari. Gli addetti al tracciato e le guide questa mattina sono saliti con gli sci dal momento che il brutto tempo non ha permesso agli elicotteri di girare.
La meteo prevede temperature non troppo fredde per domattina: molto probabilmente la partenza avverrà in un unico lancio alle cinque e trenta.
Kilian annuncia una partenza a tutta, la tattica sarà quella di forzare da subito . "E' una gara di poco più di 4 ore, si può impostare sui ritmi. L'incognita sarà la meteo ma è uguale per tutti". La squadra di Holz mi è sembrata molto tranquilla e determinata. Sono saliti a dare un'ultima occhiata, e a visionare il pian di Verra che gli organizzatori assicurano verrà tracciato con motoslitta.


I lettori scelgono Giacomelli, Holzknecht e Pellissier

Abbiamo intervistato Lorenzo Holzknecht a poche ore dalla gara

Abbiamo contattato telefonicamente il team Giacomelli/Holzknecht/Pellissier. 




Allora Holz a furor di popolo siete stati eletti la squadra favorita per il Mezzalama 2011.  «Il popolo Skialper spera che lo possiamo vincere noi, ma è indiscutibile che sulla carta i favoriti siano Kilian, Blanc e Bom Mardion».  Allora diciamo che è un grande attestato di fiducia e riconoscenza del vostro valore. «Senz'altro sì e speriamo di non deludere tutti questi tifosi, noi ce la metteremo tutta. Anche se magari tutti quei clic li ha fatti Blanc per spostare la pressione su di noi!».  Come state? «Bene, siamo proprio una squadra affiatata, in questi giorni ci siamo anche divertiti. Jean è un amicone, il morale è alto, le premesse ci sono tutte per una bella gara».  Questo giorno in più vi ha permesso di perlustrare il percorso e fare un po' di quota? «Oggi le condizioni meteo erano davvero probitive, siamo stati sino al Breithorn ma tra neve, vento e nebbia non si è potuto fare molto. Ieri abbiamo perlustrato la discesa su Gressoney e tutti i 'metti e togli' tra le lingue di neve. Speravamo la neve finisse un po' più sopra, dovessimo essere attardati, di corsa noi solitamente guadagnamo. Ma va bene così».  Domani? «Domattina saliamo per una sgambatina, per scaricare un po' di tensione e fare un'ultima riconignizione».  Ci si vede sul Castore, in bocca al lupo ragazzi. 



Domani il ritiro pettorali a Valtournenche

Organizzatori già al lavoro per ri-tracciare tutto il percorso

Si prolunga di un giorno l'attesa per la 'Maratona dei ghiacciai'. I protagonisti erano già pronti a scatenarsi lungo il percorso, ma dovranno 'mordere il freno' ancora per qualche ora. Gli stranieri sono già in giro per Cervinia, gli italiani sono stati avvisati dall'organizzazione e arriveranno domani. Già, perché il programma è slittato in toto e anche la consegna pettorali si svolgerà nella giornata di sabato presso il palazzetto dello sport di Valtournenche. 




C'è ottimismo per le previsioni meteo in vista della giornata di domenica, anche se Adriano Favre e i suoi uomini attendono l'ultima versione del 'meteo forecast' per tirare il sospiro di sollievo. Ci sono oltre 30 centimetri di neve fresca, motivo per cui le oltre 50 guide alpine che fanno parte dello staff tecnico sono già al lavoro (e lo saranno anche nella giornata di domani) per tracciare il percorso. Se non dovesse bastare, rimetteranno gli sci anche all'alba di domenica: se si verificasse questa ipotesi è possibile che la partenza venga posticipata di un'ora circa. Sembra invece scongiurata la doppia partenza (ore 5.15 e 5.45), voce che circolava nell'ambiente nei giorni scorsi. L'attesa cresce, i lettori di Ski-alper che hanno partecipato al sodaggio sul nostro sito sembrano puntare sulla pattuglia nostrana Giacomelli, Holzknecht e Pellissier, gli addetti ai lavori continuano a indicare Blanc, Bon Mardion e Jornet Burgada come gli uomini da battere. C'è poi la gara nella gara di tutti quelli che puntano a superare il primio cancello orario. Staremo a vedere, nelle prossime ore vi terremo informati sugli sviluppi. 


Mezzalama spostato a domenica

L'evoluzione meteo ha consigliato questa scelta

Il Trofeo Mezzalama si correrà domenica primo maggio. Le previsioni sono in netto miglioramento. Si utilizzerà quindi il giorno di riserva.

La Fondazione Trofeo Mezzalama, dopo aver analizzato le previsioni meteo, ha deciso di far disputare la diciottesima edizione nel giorno di recupero.
“Le previsioni meteo per domenica mattina sono buone – ha detto Adriano Favre direttore tecnico della “Maratona dei Ghiacciai” mentre per sabato le condizioni rimangono incerte. Nel giro di qualche ora abbiamo verificato gli aspetti organizzativi più sensibili a questo slittamento e avendo avuto conferma e la disponibilità di tutti i nostri collaboratori abbiamo deciso di spostare il giorno della partenza. Siamo convinti che il primo maggio si vivrà un altro spettacolare Mezzalama”.

Il programma previsto inizialmente per il ritiro dei pettorali e per il briefing tecnico è stato posticipato alla giornata di sabato. In ogni caso domani, venerdì 29 aprile, si potranno ritirare i pettorali a Valtournenche dalle ore 14 alle ore 18.


Ski-alper 79 in edicola!

Ecco i contenuti

Un numero ricco di proposte per quanto riguarda gli itinerari: dal Pic Blanc de Galibier alla Wildispitze e all'Haute Route svizzera ai quali si aggiunge il diario della traversata della Corsica con tutte le immagini per rendere ancora più esplicativo il non facile itinerario. Lo ski-alp people si occupa questa volta del gruppo della Val di Fiemme, indomiti montanari appassionati di ski-alp. Hans Kammerlander si racconta a Umberto Isman in occasione di una simpatica gita con gli sci.
Le prove materiali prendono in esame alcune novità del settore: il leggerissimo attacco in carbonio di Pierre Gignoux e l'SL dell'Atk.
Seletto prova sulla neve il nuovo Evo della Dynafit.
Molto spazio è stato dedicato alle gare, d'altronde siamo al top della stagione e alla vigilia del Mezzalama con tutte le altre classiche già disputate e di cui offriamo ampi redazionali: dalla Tre Rifugi all'Adamello Ski Raid, dal Tour du Rutor alle Dolomiti del Brenta passando per la Pierra Menta e le altre gare che contano.
Grandi spazi per i nostri lettori, catturati in gara con particolare attenzione a quanti indossano il nostro casco.
Come per ogni ultimo numero di stagione ecco la presentazione delle gare di skyrunning che seguiremo durante l'estate e i calendari di queste discipline così affini allo ski-alp.


Meno due al Mezzalama

Cerchiamo di scoprire punti di forza e debolezze dei top-team

Abbiamo analizzato l'ordine di partenza del Mezzalama e individuato alcune pattuglie tra le più accreditate al successo finale. Chiarmante potrebbero esserci outsiders che puntano al podio, ma su un percorso di questa difficoltà è difficile che i valori assoluti vengano sovvertiti. Vediamo i pro e i contro di quelle che abbiamo scelto come le più accreditate. Nello spazio 'commenti' potete esprimere la vostra opinione, per arricchire le considerazioni della redazione.

UOMINI

Blanc, Bon Mardion, Jornet Burgada
Pro: sulla carta i favoriti, i più forti.
Contro: il pronostico li obbliga a vincere, sentiranno la pressione, teniamo anche in considerazione che Kilian non si è mai misurato a fondo con questa gara, la scorsa edizione non ha partecipato e quella prima si era ritirato già dalle parti di Plateau… 

Giacomelli, Holzknecht, Pellissier

Pro: esperienza, il carisma di Guido in gruppo si sente, in discesa comanda lui.
Contro: Pellissier soffre la partenza e la pista, nessuno conosce il suo reale stato di forma: c'è chi sostiene che da test effettuati viaggi sugli stessi tempi di due anni fa.

Eydallin, Trento, Lenzi 
Pro: squadra affiatata, vincitori dell’ultima edizione ma con Reichegger, Lenzi in grande forma.
Contro: se davanti  forzano il ritmo da subito si staccano, nella precedente edizione Trento aveva patito la prima parte poi si era ripreso.

Seletto, Lanfranchi, Pedrini
Pro: Seletto è una garanzia al Mezzalama, sul lungo sa gestire molto bene la gara, Lanfranchi non si discute, Pedrini la scorsa edizione è stato un leone.
Contro: possono reggere ad una partenza a tutta del team di Kilian? Pedrini in discesa non tiene il ritmo dei primi anche se seguendo le giuste tracce non dovrebbe avere problemi.

Boscacci, Antonioli, Pinsach
Pro: giovani, voglia di stupire, lo scorso anno avevano ottenuto il settimo tempo fuori gara.
Contro: sul lungo non tengono i ritmi e Antonioli arriva spremuto da una stagione strepitosa, Pinsach non vola in discesa.

Ecoeur, Anthamatten, Marti
Pro: Anthamatten può fare la differenza. Due-terzi della pattuglia extraterrestre della Patrouille, cosa rimane loro di extraterrestre?
Contro: Marti non tiene il lungo? Quest'anno si è espresso bene nelle sprint anche se qualcuno sostiene che abbia anche una grande tenuta.

DONNE
Roux, Mirò, Etzensperger
Pro: squadra da battere.
Contro: se la Roux e la Miro non aspettano la Etzensperger questa può saltare.

Pedranzini, Martinelli, Pellissier

Pro: tanta esperienza, non temono il lungo e nemmeno la quota.
Contro: Pellissier tiene il passo delle due Bormine?

Favre, Magnenat, Gex-Fabry
Pro: affiatamento e regolarità.
Contro: i ritmi iniziali della avversarie per loro sono impossibili da tenere.