Tor des Geants 2011: un successo gigantesco
Sabato l'arrivo dell'ultimo finisher, domenica le premiazioni
Cala il sipario su questa seconda edizione del Tor des Geants ed il bilancio parla di un grandissimo successo. Sabato, poco prima dello scadere delle 150 ore a disposizione per chiudere l'endurance trail più duro al mondo, ha tagliato il traguardo l'ultimo finisher si tratta di Gianni Savoia. Ad accompagnarlo per mano AnneMarie Gross e Jules Henry Gabioud i due vincitori dell'edizione 2011. Sulla linea del traguardo di Courmayer gli sono stati riservati grandi festeggiamenti condivisi con tutti i concorrenti, sia classificati che ritirati, che turisti e cittadini. Domenica mattina invece grande festa per i 300 finisher del Tor des Geants 2011 con la consegna dei riconoscimenti "ai giganti" che hanno fatto grande, assieme all'organizzazione, ai volontari e l'intera Valle d'Aosta questa seconda avvincente edizione. C'era da assegnare anche il Trofeo delle Nazioni, un riconoscimento che vuole simboleggiare l'occasione di comunicazione, scambio e condivisione tra i popoli, di cui il Tor de Geants sta diventando un emblema. Un premio ambito, che viene assegnato al paese con il miglior risultato ottenuto sommando i tempi dei primi tre finisher senza distinzione di sesso. Se l'è aggiudicato la Francia, non è però stato consegnato, ma verrà conservato presso la stazione di Punta Helbronner delle funivie del Monte Bianco, si tratta di un trofeo costituito da un blocco di granito del Monte Bianco, il gigante tra i giganti.
Per rendersi conto del successo del Tor des Geants, elenchiamo un po' di numeri
473 concorrenti alla partenza
300 finisher
34 donne arrivate
24 anni il concorrente più giovane
70 anni il concorrente più anziano
2894 amici Facebook
337 follower su Twitter
16737 le visualizzazioni del video ufficiale
Tullio Grandelis e Silvia Serafini vincono la Cadini
Gli atleti hanno gareggiato su un percorso piu' breve
Tullio Grandelis (Atl. Comelico) e Silvia Serafini (Nuova Atl. 3 Comuni) vincono la seconda edizione della Cadini Sky Race. La pioggia caratterizza la mattinata di Misurina.
Hanno visto Lanfranchi salire a tutta in bicicletta...
Ma era lui?
Un amico qualche giorno fa mi ha telefonato chiedendo se conoscessi un certo Lanfranchi, "mi ha riferito di essere uno scialpinista." Se hai incontrato il Lanfranchi che dico io, gli ho risposto, hai conosciuto uno dei più forti scialpinisti in circolazione, ma spiegami un po'. "Stavo salendo con la mia bici la salita del Cornizzolo, una classica in zona Lecco. Ad un certo punto ho sentito un treno arrivarmi da dietro, il tempo di voltarmi e mi aveva già superato. Ne ho vista di gente salire forte su per quella salita, con tratti anche al 18%, ma uno con quei ritmi mai. Ero convinto fosse un ciclista professionista, invece mi ha detto che fa scialpinismo!"
Cerchiamo di capire se era davvero il "nostro" Lanfra.
Ciao Pietro cosa ci facevi l'altra sera in bicicletta sul Cornizzolo? "sto lavorando in quella zona e la sera quando finisco vado ad allenarmi."
Voci ti danno in gran spolvero, è vero? "ma va, cosa dici? sto lavorando tantissimo e tempo per allenarmi ne ho poco. Con l'arrivo dell'autunno spero davvero di riuscire ad allenarmi seriamente altrimenti quest'inverno son dolori"
Ma che lavoro fai? "lavoro per una ditta che produce macchinari per il tessile, sono un tecnico addetto alla parte elettrica, per cui molto spesso vado anche in trasferta"
Lavoro ed allenamento, come riesci a farli conciliare? "tanto sacrificio, che però non basta più. I tempi sono cambiati, ora anche lo scialpinismo sta andando verso il professionismo. Io farò ancora questa stagione, poi non penso di poter reggere il confronto ed essere ancora competitivo. Io vedo Antonioli e Boscacci che stanno facendo i salti mortali per poter essere dei semi professionisti. Finchè sei giovane puoi anche provarci, soprattutto se hai una famiglia che ti assiste. Ma se invece devi mantenerla una famiglia, allora è pura utopia."
Ti sento un po' sfiduciato "io sono arrivato quest'estate senza ferie, le ho consumate tutte per fare le gare durante l'inverno. Per una trasferta di coppa necessiti ogni volta di almeno tre giorni, per i Mondiali e gli Europei almeno di una settimana. Ho solo lavorato quest'estate, ma ho anche una famiglia, non si può sempre e solo chiedere, ci vuole equilibrio in tutto."
Cosa si potrebbe fare allora? "per il futuro di questa disciplina sarebbe opportuno intanto che la Fisi stanziasse per gli atleti della nazionale un monte ore di permessi a disposizione per sostenere le trasferte. Poi è chiaro che ci vuole sempre la disponibilità del datore di lavoro con il quale programmare le assenze anche in base alle esigenze aziendali, ma così è dura andare avanti."
Lanfra, ma chi te lo fa fare? "sento una grande responsabilità nei confronti di questi ragazzi, che sulla nostra scia stanno venendo su forte. Ti sembrerà strano, ma in molti ci indicano come esempi, se ce l'ha fatta il Lanfranchi, dicono, possiamo farcela anche noi. Tanti ragazzi anche qui nella Bergamasca mi vedono come un esempio. Per me è uno stimolo grandissimo, motivo per andare avanti e non mollare mai."
Non è retorica, ma chi ha avuto la fortuna di conoscere Pietro Lanfranchi sa che è fatto così. Un campione nello sport, ma soprattutto nella vita. Un esempio per tutti, poche parole e tanti fatti. Di persone come lui non ce ne sono mai abbastanza, mai nessuna polemica, disponibile e leale, una parola per tutti. Ragazzo che sa far gruppo, che si fa amare dai suoi compagni e dalla sua gente e che sa farsi rispettare. Un leader, uno a cui bisogna solo dire grazie.
European Outdoor Film Tour
L'evento, sponsorizzato da Gore-Tex e Mammut, dal 27 ottobre in Italia
Arrampicata, sci, mountain biking e molto altro ancora, in una selezione dei migliori documentari e film outdoor internazionali, che vengono riproposti in un unico lungometraggio della durata di circa 120 minuti, che sarà presentato in otto Paesi europei dall’Olanda all’Italia, passando per la Germania, la Francia, l’Austria, il Belgio, la Svizzera e il Lussemburgo. Questo è l'European Outdoor Film Tour, il più importante evento cinematografico della comunità outdoor europea, sponsorizzato da Gore-Tex e Mammut.
Il tour italiano avrà inizio da Trieste il 27 ottobre e si concluderà l’8 novembre a Bressanone (BZ), per un totale di undici appuntamenti.
Ecco l’elenco delle città italiane toccate dall’E.O.F.T.:
27 ottobre – Trieste, Cinema Ambasciatori
28 ottobre – Udine, Auditorium Zanon
29 ottobre – Pordenone, Auditorium Don Bosco
1 novembre – Paese (TV), Cinema Multisala Manzoni
2 novembre – Torino, Galleria Arte Moderna
3 novembre – Brescia, Auditorium Balestrieri
4 novembre – Trento, Cinema Nuovo Roma
5 novembre – Bolzano, Auditorium Joseph Haydn
6 novembre – Brunico (BZ), Casa Michael Pacher
7 novembre – Merano (BZ), KIMM
8 novembre – Bressanone (BZ), Forum
In questa edizione 11.12, saranno la passione per l’avventura e lo sport estremo a tenere incollati allo schermo gli occhi degli spettatori: spedizioni glaciali, arrampicate vertiginose, equilibristi sospesi, mountain biking piroettante e freeski spericolato. Per un’avventura estremamente sportiva.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita (euro 12) presso i negozi SPORTLER e SPORTLAND, oppure la sera della proiezione (euro 14).
Ulteriori informazioni al sito www.eoft.eu
Spettacolo mondiale tra i boschi di Paluzza
Questa mattina hanno preso il via le prime categorie master
Alle 9.45, puntualissimo, è cominciato a Paluzza (Udine), il Campionato Mondiale master di Corsa in montagna. Al via, la categoria MM35 – gli atleti più giovani, che sono in tutto 99 – affronterà il doppio anello del percorso di gara, uno lungo 5,5 km e con un dislivello di 310 metri, l'altro di 3,2 km, per un dislivello totale di 183 metri: un tracciato che passa per i boschi del paese, tra saliscendi, sterrato, asfalto e terriccio di sottobosco.
Le partenze continueranno, a scaglioni, fino a questa sera, intorno alle 17.30. Poi, alle 19, si terrà la cerimonia di chiusura.
Tra le curiosità di questa undicesima edizione dei mondiali master, il record di partecipanti: 1015 (792 maschi e 223 femmine), da ben 26 nazioni (19 stati europei e 7 extraeuropei). La categoria più “affollata” è quella degli uomini tra i 45 e i 50 anni, con 150 iscritti. Tra i concorrenti più conosciuti, ci sono Marco Moretton, specialista del fuoripista; Corrado Bado di Imperia (marito di Ornella Ferrara, bronzo ai mondiali di Goteborg del 1995) e Lucio Fragona, trevigiano, più volte campione italiano di questa disciplina. Degli extraeuropei, il gruppo più lontano proviene dall'Australia (4 atleti); ci sono anche due rappresentanti dal Venezuela, uno dalla Colombia e uno dal Brasile. Massiccia la partecipazione dall'Est Europa, con in testa Slovacchia e Repubblica Ceca. Gli italiani che vengono da "più lontano" sono quelli di Santa Maria di Leuca (Lecce). I "decani" della gara sono Vlada Stevanovic (Serbia -Montenegro) e Pasqualino Benvenuto (Italia), classe 1934. Ultima a partire sarà una donna, categoria MF75, Maria Marcibalova, anche lei classe 1934.
L'organizzazione ha mobilitato circa 200 volontari. L'emergenza sanitaria è assicurata da uno staff medico e di primo soccorso della Croce Rossa Italiana, con una unità mobile e una “fissa” di fronte a Palazzo Cesfam, dal Soccorso alpino del Fvg, con 9 persone dislocate lungo il tracciato, oltre alla protezione civile regionale e agli alpini dell'Ana sezione carnica e all'associazione Carabinieri della montagna. L'evento ha comunque trainato la ricettività turistica di questo periodo in Carnia, con 400 prenotazioni alberghiere e una settantina di posti occupati in camping.
Nella categoria MM 35, la terna è stata tutta azzurra: Massimo Galliano ha chiuso in 47 minuti e 52 secondi. A seguire, Diego Filippi (49'11”) e Emanuele Marchi (49'51”).
Negli MF35, primo posto per Ivana Sekyrova (Repubblica Ceca) 57'38”; Maria Laura Fornelli (Italia) 59'39”; Jutta Brod (Germania) 59.45.
Per la categoria MM40, l'Italia conquista tutto il podio. Con Antonio Molinari (49'12”); Lorenzo Della Pietra (49'49”) e Corrado Bado (49'57”).
MF40, Oro per Maria Pia Chemello (59'59”), argento per Cristina Bonassi (60' 20”), bronzo per l'ucraina Oksana Petrova (61'10”).
MM45, primo posto Craig Roberts (Uk) 49'23”; secondo posto per l'italiano Lucio Fregona (49'54”); Rostislav Petras (50'07”).
MF45; vince il Regno Unito con Tracey Jayne Greenway in 1 ora, 1 minuto e 30 secondi. A seguire la tedesca Barbara Stich, che taglia il traguardo 47 secondi dopo. Terzo posto per Helen White, che arriva 4 minuti e 13 secondi dopo.
MM50; vince l'italiano Claudio Amati (51'08”); secondo posto per Ales Stransky (Repubblica Ceca) 52'27”; terzo posto per Matt Ebiner (52'59”).
MF50; primo posto della tedesca Mari Heilig-Duventaster 61'44”. Segue la Repubblica Ceca, con Marie Hynstova (69'28”) e l'italiana Iris Bonanni (71'09”).
Prowinter goes ski-touring
Lo scialpinismo avrà una fiera tutta sua
Ieri ad Affi si è tenuto in importante meeting promosso da Prowinter di Bolzano, la nota fiera rivolta agli sports invernali, che ha svelato il suo ambizioso progetto. Prowinter punterà forte sullo scialpinismo, volendo diventare il contenitore di una disciplina sportiva che sta vivendo un vero e proprio boom. E lo farà a 360° rivolgendosi non solo agli operatori di mercato, ma coinvolgendo enti, associazioni, istituzioni e atleti, con l'obiettivo dichiarato di diventare l'unico polo informativo e promozionale di questa disciplina. E per iniziare ha allacciato tutta una serie di partnership a partire da Ismf e Fisi, passando per manifestazioni come Dolomiti Sotto le Stelle, ed annunciando la nascita di un proprio circuito la Prowinter Cup. Ieri ci si è confrontati, una tavola rotonda presieduta direttamente dal direttore di Fiera Bolzano, il Dott. Marsoner, a testimoniare che il progetto è di quelli importanti, che ci si crede e che l'obiettivo comune è quello di dare opportunità allo scialpinismo. Questo è un ulteriore passo importante per il nostro sport, il tassello di un puzzle che inizia a comporsi e che svela enormi potenzialità. Nei prossimi mesi saranno annunciate nel dettaglio le iniziative ed i grandi eventi, intanto save the date: venerdì 20 aprile 2012 tutti in fiera a Prowinter a Bolzano.
Il trail degli eroi
Appuntamento il 2 ottobre sul Monte Grappa
Una corsa nella memoria e nella storia del nostro paese attraverso quei luoghi che sono stati teatro della Prima Guerra Mondiale e che hanno segnato il destino dell'Italia e quello di centinaia di uomini. Attraverso il Monte Grappa, luogo di grandi battaglie, con le sue trincee e i panorami sulla pianura veneta, sino a Cima del Monte, laddove oggi riposano le spoglie di 12.000 soldati. Un'occasione unica per trovarsi faccia a facci con la storia.
Saranno 46,5 km in autosufficienza con 2900 metri di dislivello positivo per una gara che rappresenta un vero e proprio tuffo nella storia. L'itinerario segue tutti i principali crinali di Cima Grappa ricalcando i tratti di trincea della Grande Guerra e l'alta via degli Eroi. Il percorso si svolge principalmente su sterrato e single track privilegiando i crinali e gli spazi aperti. La partenza è prevista alle ore 6 di domenica 2 ottobre dalla località Semonzo del Grappa in provincia di Treviso e il tempo limite sarà di 10 ore per completare l'intero percorso con arrivo sempre a Semonzo del Grappa. Le iscrizioni chiuderanno il 22 settembre o al raggiungimento del numero limite di 250 atleti… Un trail per non dimenticare.
Boavista Ultramarathon dal 10 al 12 dicembre
La gara di Capo Verde e' organizzata dal Fresian Team
La Boa Vista Ultramarathon fonda il proprio fascino sulle peculiarità di una competizione sportiva estrema, dove i cambiamenti last minute fanno parte della manifestazione stessa. Siamo a Capo Verde, isola all’estremo ovest dell’Africa, all’altezza dell’Equatore, per cui organizzare una trasferta a dicembre per vivere una gara di tre giorni, 150 chilometri da completare in 50 ore in assoluta autonomia, significa sapere che si va incontro a mille incognite, ma anche all’avventura più pura. Compito degli organizzatori è mettere tutti nelle migliori condizioni di sicurezza e verificare ogni attimo della trasferta ed è quello che ogni anno fanno i responsabili del Friesian Team che, in collaborazione con il Boa Vista Marathon Club, hanno dovuto rimettere mano ai giorni di trasferta e di gara per problemi logistici legati ai voli. La partenza dall’Italia sarà quindi prevista mercoledì 7 dicembre per un ritorno fissato per mercoledì 14 dicembre. La gara prenderà il via sabato 10 per concludersi due giorni dopo. Gli organizzatori stanno lavorando quotidianamente con i partner della manifestazione per la definizione precisa dei voli e dei soggiorni, che saranno comunicati a breve sul sito della manifestazione.
Ma cos’è la Boa Vista Ultramarathon? E’ una manifestazione unica nel suo genere perché si disputa interamente nel deserto, ma sempre vicino al mare, con condizioni di caldo e umidità affrontabili e con una lieve escursione termica fra i giorno e la notte. E’ soprattutto un’avventura più che una gara: alla partenza i partecipanti sono dotati di una riserva alimentare sufficiente per due giorni e un road-book dove potranno trovare tutti i check-point, ossia i punti d’incontro, dove rifornirsi di liquidi e riposare. La gara deve essere completata in 50 ore, ognuno potrà quindi gestire la propria strategia, scegliere quando e dove riposare, fermarsi per mangiare e così via, quel che conta è essere ben allenati, resistenti e soprattutto sapersi orientare. Per l’undicesima edizione gli organizzatori hanno inserito una novità: «Per stimolare la partecipazione di chi non è ancora pronto per affrontare una gara così impegnativa, abbiamo approntato un traguardo intermedio al 71esimo chilometro – ha aggiunto Pierluigi Scaramelli, presidente del Boa Vista Marathon Club e ideatore della competizione – e crediamo che questo posso dare un ulteriore impulso alla partecipazione in vista della sfida sul periplo dell’isola». Chi ha affrontato la Boa Vista UM è rimasto incantato sia dalla formula che dagli scenari assolutamente incomparabili, chi la conosce è voluto assolutamente ritornarci, chi non l’ha mai corsa non può farsi sfuggire quest’occasione che rimarrà una pietra miliare nella propria carriera sportiva e, probabilmente, nella propria vita. Inoltre, dopo l’edizione zero dello scorso anno, il Friesian Team si è convinto nel voler lanciare una prova multidisciplinare sulle distanze di 1.500 metri di nuoto, 30 chilometri di mountain bike e 10 chilometri di corsa a piedi. Nascerà così il prossimo 12 dicembre il primo Capo Verde Triathlon Trail.
Per avere aggiornamenti sugli eventi organizzati dal Friesian Team è sufficiente collegarsi ai seguenti siti internet: www.friesianteam.com e www.boavistaultramarathon.com
Alle ore 18 si apriranno ufficialmente i Mondiali
A Paluzza tutto è pronto
Paluzza si è preparata nei minimi dettagli, le strade e le piazze del piccolo centro friulano sono piene di colori e le impronte del logo della manifestazione riempiono ogni angolo delle vie.
Giorgio e Manu Di Centa inaugurano il Mondiale
Domani alle 9.45 il via
E' stato l'olimpionico Giorgio Di Centa, assieme a un bambino dell'Unione sportiva “Aldo Moro” di Paluzza, ad aprire ufficialmente l'undicesima edizione del “Campionato Mondiale Master di Corsa in montagna”, questa sera nella piazza principale di Paluzza (Ud): l'azzurro dello sci da fondo ha acceso una lanterna – come quelle una volta in uso alla civiltà contadina carnica. Mentre la sorella Manuela, membro Cio, ne ha decretato l'apertura ufficiale.
Si correrà sabato, ma nel paese sono già arrivati gran parte dei 1015 atleti accreditati. I rappresentati delle 26 nazioni partecipanti hanno aperto la cerimonia, sfilando con i vessilli delle rispettive nazioni. Prima i 19 stati europei poi i 7 extraeuropei.
Dal Canada, è arrivato anche il vice presidente del “World Masters Athletics” Brian Keaveney, che ha testato il tracciato: “Il tratto più difficile? La discesa”, ha commentato. Dal palco invece ha detto di aver apprezzato l'accoglienza: “Troverete persone che allargheranno le loro braccia a vi daranno la loro amicizia. Accettatela”.
Il sindaco di Paluzza, Elia Vezzi ha ricordato il connubio fra questa terra e i tanti campioni dello sport che qui sono nati e cresciuti. Il rappresentate del Coni Fvg, Giuliano Gemo ha infatti ricordato che il Friuli è la regione più sportiva d'Italia, per numero di atleti e risultati ottenuti.
La presidente del comitato organizzatore locale, on. Manuela Di Centa, ha invece ricordato: “Abbiamo pensato di costituire un albo d'onore di Vallata, composto da atleti, figli di questa terra, che da qui sono partiti e hanno raggiunto obiettivi in campo nazionale e internazionale. Abbiamo incluso anche i dirigenti dell'US Aldo Moro di Paluzza, senza la cui perspicacia organizzativa questo mondiale non sarebbe stato possibile”. Dichiarando aperta l'11/a edizione del master, la Di Centa ha augurato il suo personale in bocca al lupo a tutti: “Siano due giorni di grande agonismo, sportività e amicizia”, ha concluso.
Bruno Gozzellino, presidente del World Mountain Running Association, si è detto orgoglioso e onorato che questa manifestazione si svolga nella terra di tanti grandi campioni dello sport.
Tra i presenti: Pierluigi Migliorini, consigliere nazionale della Fidal, i sindaci e i rappresentati delle istituzioni locali. Tra il pubblico, c'era anche l'olimpionico Silvio Fauner, direttore tecnico della squadra azzurra di sci nordico.
Dopo l'inno nazionale e l'alzabandiera della World Mountain Running Association, il pluripremiato atleta master dello sci da fondo Gianpaolo Englaro – ha partecipato a 15 mondiali - a nome di tutti i partecipanti ha dato lettura del giuramento degli atleti.
In seguito, l'accensione di una piccola lanterna: per due giorni, simbolicamente, illuminerà di sport e passione tutta la vallata.
La festa è proseguita in paese con l'animazione musicale e gli stand enogastronomici, offerti dalle associazioni locali.
Per questo “World Masters Mountain Running Championships” stati mobilitati 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza della competizione. Ammontano invece a 400, le prenotazioni alberghiere. Una settantina, i posti occupati in camping.
Per quanto riguarda l'aspetto agonistico, il tracciato di gara si compone di due giri: uno “lungo” di 5,5 km, con un dislivello di 310 metri e uno “corto” di 3,2 km, per un dislivello totale di 183 metri. Entrambi i percorsi saranno “combinati”, in base alla categoria di appartenenza, con arrivo e partenza dal centro del paese. Sono stati disegnati, mettendo in evidenza le bellezze paesaggistiche del luogo: le borgate periferiche del comune, i sentieri di montagna che lo circondano, le strade secondarie, i boschi. Domani, il via, dalle ore 9.45.
Prima di parteciparvi, gli atleti dovranno confermare la propria registrazione presentandosi al “Race Office” per il ritiro di pettorale e “pacco gara”. Oggi la procedura ha riguardato soprattutto atleti stranieri e da fuori regione. Nella mattinata di domani, toccherà a quelli del Nordest
Le vie più belle delle Dolomiti
Alessandro Beber, con l'aiuto di Millet, alla scoperta delle scalate top
Un tour itinerante da maggio a settembre alla scoperta di alcune delle vie che hanno fatto la storia dell'arrampicata nelle Dolomiti insieme ai loro protagonisti. Un compito non facile, anzi, difficilissimo, al quale Alessandro Beber si è dato tutto l'estate, sponsorizzato da Millet che gli ha fornito tutta l’attrezzatura necessaria per questa impresa: abbigliamento, zaini, scarpe e corde.
La selezione degli itinerari in programma è stata fatta privilegiando in parte percorsi meno noti, in maniera da 'riportare alla luce' alcuni capolavori semi-dimenticati, spaziando dal Gruppo di Brenta al Catinaccio, dalle Pale di S. Martino al Gruppo Sella-Pordoi, fino alla Marmolada, alla ricerca delle pareti con la roccia migliore. L’intento del progetto 'Dolo-mitiche' è stato appunto quello di svelare almeno una piccola parte di questo “tesoro”, promuovendo e valorizzando la storia alpinistica delle Dolomiti.
Nel video la via 'Innocenti evasioni'.
Mille medaglie per gli atleti
Ogni atleta dei World Masters riceverà una medaglia ricordo
A poche ore dal via tutto è pronto per questa undicesima edizione dei 'World Masters Mountain Running Championships'.
Tutti gli atleti, al termine della gara, riceveranno la medaglia di partecipazione coniata appositamente per l'evento. Il tracciato di gara in questi giorni è preso d'assalto per test e allenamenti.
Il saluto di benvenuto atleti e accompagnatori lo riceveranno venerdì sera dalle le associazioni di Paluzza che prima e dopo la cerimonia di inaugurazione hanno organizzato chioschi enogastronomici. Non mancherà l'animazione musicale con esibizione di Dj e concerti 'live'.
Tutti gli atleti che si sono accreditati online dovranno confermare la loro iscrizione, nella giornata di venerdì, dalle 8 alle 20: lo faranno al Palazzo Cesfam, a pochi passi dalla piazza centrale dell'evento. Riceveranno il pettorale con il microchip per le fasi di cronometraggio e il pacco gara, con i gadget ufficiali della manifestazione, il buono pasto e il vademecum utile per 'muoversi' in paese. Gli atleti dovranno presentarsi nella zona partenza mezz’ora prima del via del proprio gruppo per la spunta e l’attivazione del microchip.












