Tour du Rutor, il trionfo di Eydallin e Lenzi
I due atleti dell'Esercito dominano anche la terza tappa
Una discesa a capofitto sugli oltre 1.800 metri che separano la punta dello Chateau Blanc da PlanAval ha coronato la straordinaria tre giorni di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. I Leoni della Pierra non hanno lasciato nulla agli avversari: tre vittorie di tappa nette, senza discussione, che hanno consentito loro di vincere il Tour du Rutor 2014 senza praticamente correre rischi, con un grandissimo vantaggio su tutti. O quantomeno, senza correre rischi di classifica, a giudicare dai numeri che si sono visti nelle discese, specialmente l'ultima!
La gara di oggi si è svolta a ranghi compatti per tutta la prima parte, con le quattro squadre di punta preoccupate soprattutto a marcarsi. La lotta più accesa era ancora quella per il secondo e terzo posto. I due dell'Esercito se ne sono poi andati in vista dell'ultima salita, i 130 m d+ che portano alla vetta dello Chateau Blanc, da affrontare con i ramponi. Alle loro spalle hanno scollinato Holzknecht e Reichegger, che però sono stati bruciati in discesa da Valentin Favre e Xavier Gachet. Grande performance dei due francesi, che però non è stata sufficiente per superare i connazionali Bon Mardion e Jacquemoud, oggi quarti, che sono riusciti a mantenere il secondo gradino del podio nella generale. Ricapitolando, dunque, la classifica generale dopo la terza tappa: vittoria finale per Eydallin e Lenzi dell'Esercito, secondo posto per il Team La Sportiva composto da Matheo Jacquemoud e William Bon Mardion, terzo posto per gli altri francesi Valentin Favre e Xavier Gachet. Quarti Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht.
In campo femminile si sono confermate, come da pronostico, la grandissima Laetitia Roux con la compagna elvetica Maude Mathys. Per il secondo posto tengono duro le due valtellinesi Francesca Martinelli e Laura Besseghini, resistendo al tentativo di rimonta di Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter.
«Devo ringraziare Laura, oggi non ero in giornata e mi ha dato davvero una grossa mano» sono state le parole di Francesca Martinelli subito dopo il traguardo. Terzo posto di tappa per Mireia Mirò e Marta Riba.
Negli Junior si sono confermati agevolmente Chicco Nicolini e Oriol Cardona Coll, nei Cadetti successo di Gabriele Leonardi ed Enrico Loss.
CLASSIFICA PROVVISORIA DI TAPPA:
1. Lenzi/Eydallin 2h33’23
2. Gachet/Favre 2h34’51
3. Reichegger/Holzknecht 2h35’36
4. Jacquemoud/Bon Mardion 2h36’20
5. Gachet/Piccot 2h39’51
6. Galizzi/Pivk 2h41’47
7. Beccari/Kuhar 2h42’20
8. Maguet/Barazzuol 2h42’53
RIVIVI IL LIVE DELL'ULTIMA GIORNATA DI GARE:
ore 11.10 - Arrivano le prime donne, naturalmente Laetitia Roux e Maude Mathys.
ore 10.50 - Alle spalle dei primi arrivano, nell'ordine, Piccot e Gachet, quindi Pivk e Galizzi, poi Beccari e Kuhar, quindi Barazzuol e Maguet.
ore 10.40 - Matteo Eydallin e Damiano Lenzi sfrecciano sul traguardo davanti a tutti. In seconda posizione, con una grandissima discesa Favre e Gachet. Terzo posto per Holzknecht e Reichegger, quarti i due francesi Bon Mardion e Jacquemoud.
ore 10.33 - Bon Mardion e Jacquemoud partiti per la discesa con un minuto e mezzo di ritardo da Holzknecht e Reichegger.
ore 10.31 - Reichegger e Holzknecht sono partiti in seconda posizione per la discesa con un ritardo di 1.03 dai battistrada.
ore 10.30 - Lenzi ed Eydallin si sono lanciati nei 1800 metri di discesa verso Planeval! Vediamo chi sarà il più veloce in questo tratto, c'è in palio il premio La Sportiva per la picchiata più rapida dallo Chateau Blanc a Planeval!
ore 10.25 - Lenzi ed Eydallin stanno attacando il canale che porta alla punta dello Chateu Blanc, 130 m con i ramponi, ultimo tratto di salita prima della picchiata su Planeval. Sono in vantaggio di circa un minuto su Holzknecht e Reichegger, con i due team francesi appaiati poco dietro. C'è sempre più lotta per la terza piazza del podio!
ore 10.20 - Passata Punta Flambeau, sulla salita Lenzi ed Eydallin sono scattati e hanno un vantaggio di circa un minuto. Bon Mardion e Jacquemoud inseguono, con Mathéo un po’ al gancio. Poco dietro è battaglia per il terzo posto tra Holzknecht/Reichegger e i due francesi Favre/Gachet.
ore 9.50 - Le prime quattro squadre della classifica generale sono al Colle di Planaval (Eydallin/Lenzi, Bon Mardion/Jacquemoud, Favre/Gachet, Reichegger/Holzknecht). Iniziano la salita verso punta Flanbeau (seconda salita di giornata 770 m d+). Sono insieme e per ora non ci sono stati strattoni. Eydallin e Lenzi controllano gli avversari agevolmente.
ore 9.35 - Arrivano anche i primi dei Cadetti: sono gli azzurri Gabriele Leonardi ed Enrico Loss!
ore 9.30 - Al traguardo gli Junior: vittoria di tappa e successo finale per i bravissimi Chicco Nicolini e Oriol Cardona Coll. Alle loro spalle i francesi Bellabouvier e Chavaneis, che però non riescono a scavalcare in classifica generale i connazionali Perrier ed Equy.
ore 8.30 - Superato il tratto tecnico di neve slavinata e rigelata, dopo circa 350 m d+ sono insieme tutti i migliori. Nell'ordine: Damiano Lenzi, Manfred Reichegger, Matteo Eydallin. Buon passo regolare. Poi Bon Mardion Jacquemoud e Gachet, quindi a 15 metri Holzknecht, Pivk e Galizzi.
ore 8.10 - Il serpentone umano esce da Planaval. Cielo leggermente velato, temperatura mite, attorno allo zero.
ore 8.00 - Partiti in perfetto orario da Planaval. Si va all'attacco dello Chateau Blanc!
PRESENTAZIONE DELLA TAPPA:
Terza e decisiva tappa del Tour du Rutor 2014. Alle 8 si parte dai 1.554 metri di Planival, passaggio dal ghiacciaio dello Chateau Blanc a quota 2.850 metri, breve discesa pert poi attaccare Punta Flambeau. Quindi l’ultimo sforzo per raggiungere la vetta di Mont Chateau Blanc a quota 3.422 metri e gettarsi nell’infinita e spettacolare discesa di quasi 2.000 metri di dislivello su Planival.
Damiano Lenzi e Matteo Eydallin ripartono con un netto vantaggio, 6 minuti e 35 secondi sui francesi William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud. Potranno permettersi una gara di controllo, anche perché i due avversari più temuti non sono sembrati in condizioni irresistibili, soprattutto Jacquemoud. Ma in queste situazioni bisogna fare sempre conto con le energie rimaste, anche perché solo una settimana fa si è disputata la Pierra Menta. Più che altro i francesi dovranno guardarsi alle spalle: a meno di due minuti i connazionali Favre e Gachet, apparsi molto in palla nella seconda tappa. Più staccati Holzknecht e Reichegger, mentre i distacchi si dialatano decisamente scendendo alla quinta posizione, occupata dai pur ottimi Tadei Pivk e Davide Galizzi. In campo femminile Roux e Mathys ripartono con oltre mezzora di vantaggio su Martinelli e Besseghini, che a loro volta dovranno lottare per mantenere la seconda piazza dato che Mollaret e Fiechter non sono poi così lontane.
Dynafit fornitore ufficiale delle Guide valdostane
L'accordo di collaborazione con l'Unione Valdostana Guide Alta Montagna
Tra gli addetti ai lavori del mondo della montagna che per primi apprezzarono l’innovativo 'attacchino' Dynafit ci furono le Guide Alpine. Trent’anni fa come oggi Dynafit è sinonimo di innovazione e sicurezza, qualità apprezzate da chi in montagna deve lavorare, come le Guide.
PARTNERSHIP - È così che nasce la partnership tra l’Unione Valdostana Guide Alta Montagna e l’azienda dello snow leopard per un accordo di fornitura per la sola attrezzatura Dynafit (sci, attacchi e scarponi) a partire dalla prossima stagione invernale. In particolare l’attenzione delle Guide Alpine della Vallèe si è concentrata su tre sci identificati come ideali per le escursioni in alta quota: Manaslu, Seven Summits e Denali. Quest’ultimo modello è stato sviluppato durante un progetto che ha visto il coinvolgimento di un gruppo internazionale di Guide Alpine che hanno testato lo sci durante una spedizione in Alaska, al Denali appunto.
TEST E SVILUPPO DEI MATERIALI - «È per noi una soddisfazione poter collaborare con questo importante gruppo che opera nella regione regina dei 4000 - afferma Andrea Zambaldi, direttore marketing Dynafit per l’Italia -. Le Guide si sono mostrate molto disponibili anche a testare i nostri prodotti, e il loro feedback diventerà importante anche per la progettazione delle collezioni future».
Trofeo Marmotta, partecipazione internazionale
Percorsi mai così' bianchi in Val Martello
La Val Martello in Alto Adige è pronta ad accogliere la sua scialpinistica di inizio primavera. Domenica mattina a partire dalle 9,00 gli appassionati di sci e pelli e di emozioni ad alta quota animeranno la 7a edizione del Trofeo Marmotta - Marmotta Trophy che, previsioni alla mano, dovrebbe anche essere baciata dal sole. La gara 2014 è parte delle International Series ISMF, è prova FISI ed è anche chiusura della Coppa Alto Adige.
PARTECIPAZIONE INTERNAZIONALE - La lista iscritti, ancora in fase di aggiornamento visto che è possibile registrarsi fino a poco prima dello start, legge atleti provenienti da diverse province italiane, ma anche da Austria, Svizzera, Germania, Bulgaria, Svezia e Slovenia. Gli altoatesini Roberto De Simone e Michael Moling tenteranno l’assalto alla Coppa Alto Adige, con il secondo che domenica scorsa si è portato a casa la quarta e penultima tappa in Val Gardena ed è balzato in terza posizione provvisoria. Al femminile la Coppa è già matematicamente nelle mani di Birgit Stuffer, mentre tra i Master, Karl Heiss, sugli scudi nella tappa precedente al Trofeo Marmotta, dovrà tenere a bada gli attacchi degli inseguitori Weger e Steiner.
PERCORSO OK - Le procedure di tracciatura in Val Martello si sono concluse con successo, le bandierine sono posizionate lungo le varianti di gara e i tecnici della ASV Martell parlano di condizioni della neve semplicemente perfette. Secondo il programma, i primi a schierarsi in partenza all’ex Hotel Paradiso saranno i Cadetti, seguiti pochi minuti più tardi da Junior, Donne e infine Uomini. Le tre varianti di gara leggono circa 1.000 metri positivi per i più giovani spalmati su 7,5 km di lunghezza complessiva, 1.280 metri di dislivello su 10,5 km per donne e junior e 1.750 metri positivi lungo 15 km per la maschile senior. Quattro salite, tre discese e due tratti in assetto scialpinistico sono il menu per tutti tranne che per i Cadetti, con i passaggi per i rifugi Nino Corsi e Martello a fare da splendidi punti di osservazione anche per il pubblico.
PROGRAMMA - Immediatamente dopo la gara ci sarà la flower ceremony all’arrivo, mentre la premiazione conclusiva è programmata alle 14.30 presso la Casa Culturale di Martello. Non mancheranno anche un buon ristoro accompagnato da musica all’arrivo. Gli ingredienti ci sono tutti insomma per un Trofeo Marmotta ancora una volta sensazionale. Il Parco Nazionale dello Stelvio con i suoi scenari da cartolina e tutta la Val Martello proseguono il conto alla rovescia… ormai agli sgoccioli.
Info: www.marmotta-trophy.it
Dejame Vivir, il secondo film di Kilian
Da ieri sera e' scaricabile dal sito di Summits of my life
Déjame Vivir, lasciami vivere. Si chiama così il film di 62 minuti, il secondo della serie dopo 'A fine line', che documenta le imprese di Kilian Jornet nel secondo anno di Summits of my life, il progetto che lo porterà a raggiungere le vette più alte della terra nel modo più veloce possibile e con l'attrezzatura più leggera. Diretto da Seb Montaz, il film è scaricabile da ieri sera alle 19 direttamente dal sito www.summitsofmylife.com oppure ordinabile su DVD. Il costo del download (anche in versione italiana) è di 9,95 euro.
IL TITOLO - «Kilian spesso cantava una canzone, 'Dejame Vivir', durante le riprese. Non sapevo cosa volesse dire ma poi, quando mi ha spiegato il significato, lasciami vivere, ho pensato che poteva diventare proprio il titolo del film perché c'è una persona, Kilian, che vuole essere lasciata libera di vivere i suoi sogni»ha detto Seb Montaz.
LA FILOSOFIA - Déjame Vivir, riflette il modo di vedere le montagne mio e di un gruppo di amici che amano esplorare le vette in modo leggero e dinamico con gli sci, correndo e camminando, tutto insieme. Il film spiega cosa facciamo ma soprattutto perché e da dove viene la nostra motivazione, partendo dai pionieri di questo sport».
Prima tappa del Tour du Rutor a Lenzi ed Eydallin
Tra le donne dominio di Roux e Mathys. Nicolini e Cardona negli Juniores
Prima tappa del Tour du Rutor in una magnifica giornata di sole e neve con i Leoni della Pierra davanti a tutti. Matteo Eydallin e Damiano Lenzi hanno infatti dettato il ritmo fin dall'inizio: a metà gara avevano già due minuti di vantaggio sui rivali transalpini Bon Mardion e Jacquemoud e la forbice si è dilatata ancora di più in vista del primo traguardo di tappa.
«Oggi non era facile. All’inizio sono partiti davvero forte e abbiamo dovuto faticare per rientrare. Una volta passati al comando il ritmo lo abbiamo fatto noi scendendo bene. Anche sull’ultima discesa tecnica abbiamo guadagnato sui nostri diretti inseguitori». Questo il commento di Daminao Lenzi nel post gara.
Ottima performance dei francesi Valentin Favre e Xavier Gachet che hanno concluso in terza posizione, staccati di due minuti dai più blasonati connazionali.
Al quarto posto Holzknecht e Reichegger, con un distacco già abbastanza importante dai due battistrada, ma con le chance di podio non ancora compromesse: si trovano a due minuti dai francesi. Quinto posto di notevole livello per Tadei Pivk e Davide Galizzi, a seguire la giovane coppia Nadir Maguet e Pippo Barazzuol, subbito davanti a Beccari e Kuhar.
In campo femminile le favoritissime Laetitia Roux e Maude Mathys precedono di oltre otto minuti le valtellinesi Francesca Martinelli e Laura Besseghini, mentre in terza posizione troviamo Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter ad un minuto dalle nostre. Quarta posizione per Marta Riba e Mireia Mirò
In campo Juniores hanno 'demolito' la concorrenza Chicco Nicolini e Oriol Cardona Coll, tagliando il traguardo con cinque minuti di vantaggio su Perrier ed Equy. La prima coppia Junior femminile, composta da Sophie Mollard e Adele Milloz è addirittura terza assoluta. Nei Cadetti predominio di Gabriele Leonardi ed Enrico Loss su Nicola Bertocchi e Daniele Carobbio.
Soddisfatto dell'esito della prima tappa il patron Marco Camandona: «Questa edizione rappresenta per noi un importante banco di prova. Serve a testare i nostri limiti logistici e organizzativi. Oggi nonostante gli oltre 700 atleti ai nastri di partenza tutto è andato per il meglio. Il tracciato inedito della prima tappa è piaciuto, ma soprattutto ha supportato un numero di concorrenti cui non eravamo abituati. Il meteo ci ha ovviamente dato una grossa mano regalando a corridori e pubblico una giornata fantastica. Messa in archivio questa prima giornata, ora avanti tutta con la seconda tappa».
- 10.30 - Punto della situazione della prima tappa in attesa degli approfondimenti dei nosri inviati.
1. Damiano Lenzi/Matteo Eydallin 2h02'52
2. William Bon Mardion/Matheo Jacquemoud 2h05'36
3. Xavier Gachet/Valentin favre 2h07'41
4. Manfred Reichegger/Lorenzo Holzknecht 2h09'51
5. Davide Galizzi/Tadei Pivk 2h10'26
6. Nadir Maguet/Filippo Barazzuol 2h12'37
7. Filippo Beccari/Nejic Kuhar 2h13'09
8. Pierre Gachet/Adrien Piccot 2h13'56
9. Werner Marti/Leo Viret 2h15'45
10. Franco Collè/Denis Trento 2h 18'59
- Il podio di giornata femminile: 1. Laetitia Roux-Maude Mathys 2. Francesca Martinelli-Laura Besseghini 3. Jennifer Fiechter-Axelle Mollaret
- 10.40 Vittoria di tappa a Lenzi-Eydallin, davanti a Bon Mardion-Jacquemoud e Sevennec-Gachet.
- 10.03 Prima coppia femminile alla Feluma Roux-Mathys.
- 09.45 A Punta Feluma prima la coppia trionfatrice alla Pierra Menta, composta da Damiano Lenzi e Matteo Eydallin, seguiti da Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht e da William Bon Mardion e Mahéo Jacquemoud. Al quinto posto Tadei Pivk con Davide Galizzi.
Prima tappa del Tour du Rutor partita regolarmente questa mattina alle 8 con al via 350 squadre in rappresentanza di 18 nazioni. I primi sono passati poco fa alla punta Feluma, a quota 3102, punto più alto della gara. Dalla Feluma 805 metri di dislivello in discesa fino a Catin e poi risalita alla Becca deiQuattro Denti e discesa finale con 975 metri di dislivello. Arrivo previsto dei primi verso le 10.30.
A Falcade a segno Beatrice Deflorian e Thomas Trettel
Ultima gara del Circuito 4 valli
Beatrice Deflorian brilla nella notte di Falcade. Nella diciannovesima edizione del Trofeo Valle del Biois Molino-Caverson, organizzata dal Team Caverson Night, la portacolori dell’Us Cornacci è riuscita a lasciarsi alle spalle la regina delle notturne Carla Iellici, centrando un importante successo anche in vista degli ultimi impegni stagionali. Tra gli uomini, ennesima vittoria di Thomas Trettel.
Quasi 270, ieri sera, gli scialpinisti che hanno preso parte alla gara di Falcade, ultima prova del Circuito 4 valli rinviata a metà febbraio a causa delle abbondanti nevicate. Classico (e velocissimo) il percorso: dalla partenza di Molino, gli atleti hanno percorso i due chilometri che portano fino all’albergo Dolomiti di Caverson, per un dislivello complessivo di 400 metri.
Una vera e propria 'sprint', resa ancora più incerta dalla partenza a coppie ogni 20 secondi. Alla fine, la vittoria assoluta è andata al 'solito' Trettel: il campione di Ziano di Fiemme, in forze all’As Cauriol, ha fatto fermare il cronometro sul tempo di 13.26 (lo scorso anno Ivo Zulian, primo classificato, aveva chiuso in 13.51). Secondo posto per Zulian, del team dei Bogn da nia, con un tempo di 13.52, mentre sul terzo gradino del podio è salito il beniamino di casa Alessandro Follador (14.11).
In campo femminile Beatrice Deflorian, cresciuta di gara in gara, ha messo tutte in riga con un tempo stellare: 17.51 (lo scorso anno Carla Iellici aveva vinto con un tempo di 18.12). Seconda posizione per la portacolori dei Bogn da nia in 18.01, terza Elisabeth Benedetti (As Cauriol) in 18.58.
Tra gli junior, vittorie per Laura Corazza e Giovanni Lastei.
E la prova di ieri ha chiuso anche l’edizione 2013-2014 del Circuito 4 valli. Tra gli uomini, successo netto per Trettel, seguito da Zulian e da Thomas Martini (Brenta Team). Tra le donne, Iellici ha preceduto Benedetti e Deflorian.
Domenica si corre Valtellina Orobie
Meteo e innevamento ottimali sul Pizzo Meriggio
Tutto pronto ad Albosaggia (SO) per il recupero della Tappa di Coppa Italia Trofeo Scarpa che si correrà domenica sulle pendici del Pizzo Meriggio. Archiviata la ormai abituale trasferta transalpina alla Pierra Menta, Franco Parolo e il suo staff hanno focalizzato l’attenzione sugli aspetti logistici di una super classica amata dagli scialpinisti lombardi e non solo. Super classica che quest’anno varrà inoltre come tappa di Coppa Alpi Centrali per junior/cadetti, e come finale dello Skiathlon delle Orobie per tutte le categorie.
CONDIZIONI PERFETTE - A pochi giorni dall’attesa kermesse sondriese abbiamo incontrato il direttore gara Giorgio Lanzi per strappargli le ultime news sul percorso di gara: «Le condizioni di innevamento sono perfette dalla partenza fino al Pizzo Meriggio – ha esordito -. La copiosa nevicata di domenica, oltre 50 cm di neve fresca al Campei, ha contribuito ulteriormente a migliorare la situazione». Anche la meteo, sempre determinante per il buon esito della manifestazione, sembra a dir poco incoraggiante: «Per il fine settimana è previsto una finestra di bel tempo e, se le previsioni verranno rispettate, il percorso subirà delle piccole variazioni che lo renderanno ancora più spettacolare».
IL PERCORSO SENIOR - Entrando nei dettagli, Lanzi ha proseguito: «La gara prevede un dislivello positivo e negativo di 1.750m con uno sviluppo 12Km. La partenza è fissata per le ore 9 (attenzione al cambio di orario). E’ previsto il lancio dei concorrenti per un tratto di 170 m. in salita lungo i prati del Campei e una seconda ascesa in prossimità del traguardo per un dislivello positivo di 1100m, intervallata da un breve tratto a piedi nel bosco. Giunti al Pizzo Meriggio, dopo avere percorso un tratto di cresta a piedi o con gli sci, gli atleti dovranno affrontare in discesa un canalino di buona pendenza (43°), sino alla baita del Sciuck e risalire a piedi di nuovo al Pizzo Meriggio dal canalino classico». Da qui ulteriore discesa dalla Nord fino alla Baita Meriggio per poi risalire fino al Piz di Freri e affrontare l’ultima picchiata fino nelle vicinanze del traguardo, dove li aspetterà la definitiva breve salita verso lo striscione d’arrivo.
I TRACCIATI DEI GIOVANI - Percorsi ad hoc per le giovani leve: «Per le categorie cadetti m/fe juniores femminili è previsto un percorso di 700 m di salita e altrettanti di discesa sulle vecchie piste del Campei. L’itinerario riservato agli juniores maschili, invece, avrà 900 m di salita e 950 di discesa con un breve tratto nel bosco da percorrere a piedi».
MASSIMA SICUREZZA - Come al solito, anima e cuore pulsante della Valtellina Orobie saranno i volontari che garantiranno un occhio vigile sulla sicurezza degli atleti: «Sul percorso sono previste 11 postazioni riservate ai cambi con oltre 80 volontari che si distribuiranno lungo il percorso in particolare nelle zone più pericolose, è garantita anche la collaborazione del Corpo del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino con oltre 15 uomini. Infine saranno presenti anche 4 medici».
Matheo Jacquemoud racconta la sua Pierra Menta
Sul suo blog i quattro giorni del grande duello e il pensiero gia' al TdR
Sul suo blog 'matheojacquemoud.com' il campione francese racconta la Pierra Menta 2014 dal suo punto di vista. Racconto simpatico e sportivo, interessante soprattutto per la parte del forte aspetto psicologico del duello con Damiano Lenzi e Matteo Eydallin, che è evidente soprattutto in lingua originale (http://matheojacquemoud.com/2014/03/24/pierra-menta-2014/).
Ecco qui il testo di Mathéo tradotto:
«Dal 20 al 23 marzo si è corso la Pierra Menta 2014, e anche per quest'anno con William Bon Mardion abbiamo riorganizzato il nostro dream team. Quattro giorni di corsa e una lotta incredibile con gli italiani Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. Quest'anno gara tattica, molto impegnativa fisicamente e soprattutto mentalmente.
Nella prima tappa ci siamo fatti un regalo coi fiocchi in una grande giornata. Circa 2700 metri positivi con meteo al top. Alla fine la vittoria, ma già l'impressione di aver dato il massimo fisicamente. Le altre tre tappe si annunciavano quindi dure e difficili, con una bella sfida psicologica con gli italiani.
Secondo giorno: una tappa lunga, 3000 metri di dislivello per 30 km di sviluppo nella tradizione della mitica Pierra Menta, attraversando il Couvercle e il Mont Coint. Ancora una volta spalla a spalla per l'intera tappa con gli italiani, ma sono esploso sull'ultima salita: non lo so ancora, come sia finita così, ma questa è stata davvero la gara in cui potevamo perdere 15 minuti. Abbiamo finito secondi in questa bella tappa.
Il terzo giorno, il grande giorno, il giorno mitico che fa la fama di questa gara. Una tappa bella attraverso il Col de la Forclaz e l'anticima del Grand Mont. Grazie a tutti voi ho potuto superarmi mentalmente e fisicamente, e nell'ultima discesa siamo riusciti a prendere un po' di secondi e a vincere questa magnifica tappa.
L'ultimo giorno una tappa breve di 1600 metri, ma non abbiamo smesso di sperare e di nuovo abbiamo dato tutto e fatto di tutto per colmare il ritardo. Dopo una lotta furiosa siamo riusciti negli ultimi metri a prendere alcuni secondi a quei diavoli di italiani. Alla fine dell'ultima discesa abbiamo vinto noi la tappa, ma siamo rimasti secondi in questa Pierra Menta 2014. Dopo 10000 metri di dislivello positivo e 9h38' di gara, due minuti ci separano dagli italiani.
Non abbiamo rimpianti perché abbiamo dato tutto, senza risparmiare nulla, fino all'ultima discesa. Gli italiani erano semplicemente più forti e meritano pienamente la loro vittoria. Complimenti a loro e a tutti i concorrenti di questo 29a Pierra Menta. Un grande grazie a tutti per il vostro sostegno, siete stati formidabili! Grazie a tutta l'organizzazione, a Danielle per i massaggi, a tutta la famiglia Bon Mardion, ma soprattutto al mio 'papà orso' per questo grande viaggio. Il nostro team adesso è ancora più unito e sarà ancora più forte molto a breve al Tour du Rutor».
Poker di creste sul Cervino per Herve Barmasse
Sul finire di quest'inverno il valdostano Herve Barmasse ha compiuto il primo concatenamento invernale delle quattro creste del Cervino, forse la montagna più fotografata e simbolica delle Alpi.
In sole 17 ore Herve è riuscito a collegare la cresta del Leone, la cresta dell'Hornli, la cresta di Zmutt e quella del Furggen, la più impegnativa delle quattro che presenta passaggi fino al V+ su roccia non proprio ottimale.
Prima di lui già suo padre, Marco Barmasse, nel 1985 effettuò il primo concatenamento delle quattro creste in solitaria in sole 15 ore nella stagione estiva. Successivamente nel 1992 Hans Kammerlander e la guida svizzera Diego Wellig salirono anch'essi le quattro creste in 24 ore.
Herve è stato il primo a compiere questa splendida galoppata in inverno e in solitaria con un tempo accezionale, le immagini di questo breve filmato rendono molto meglio l'idea di tante parole inutili.
Conto alla rovescia per la Pizolada
Tra le novita' anche una gara sprint promozionale
L’edizione 2014 della Pizolada delle Dolomiti, in programma domenica 6 aprile, ospiterà sulle cime della Val di Fassa e del Passo San Pellegrino, la finale del circuito Coppa Italia - Trofeo Scarpa. Tante le novità introdotte, a partire dal percorso che è stato reso ancora più duro, selettivo e spettacolare, completamente fuoripista, con la salita di tre cime sopra i 2500 metri, tra cui la mitica cima Bocche.
Gli agonisti dovranno affrontare cinque salite e altrettante discese, per un totale di 13 km e 1710 m di dislivello, mentre per la categoria Junior ed escursionisti è prevista una variante ridotta con tre salite e altrettante discese per un totale di 10 km e 1095 m di dislivello. La partenza di entrambi i percorsi è fissata come di consueto dalla stazione a valle della Funivia Col Margherita.
Per la prima volta in assoluto, poi, il giorno precedente alla Pizolada, sabato 5 aprile alle ore 17, con il supporto dell' Associazione Bogn da Nia, verrà organizzata una gara sprint promozionale individuale al Passo San Pellegrino aperta a tutti: il percorso, della durata di circa quattro minuti, prevede un tratto in salita, in parte a zig-zag, con sci ai piedi, un tratto a piedi con sci vincolati allo zaino e un tratto in discesa, anche fuoripista, con porte direzionali obbligatorie. Prima i concorrenti affronteranno una prova di qualificazione e poi i sei migliori tempi delle varie categorie, disputeranno le finali con partenza in linea. Ogni partecipante dovrà essere munito di casco protettivo e di zaino con laccioli porta sci, oltre che della normale attrezzatura sci alpinistica.
Iscrizioni su
www.lapizolada.com
Per chi si iscrive sia alla gara sprint promozionale del 5 aprile che alla Pizolada delle Dolomiti del giorno successivo entro mercoledì 2 aprile sono previste quote ridotte.
Agonisti
Pizolada + Sprint: 45 euro (categoria Assoluta) e 30 euro (categoria Giovani)
Pizolada: 40 euro (categoria Assoluta) e 25 euro (categoria Giovani)
Solo Sprint: 10 euro (Assoluta e Giovani)
Escursionisti
Pizolada + Sprint: 40 euro (Assoluta)
Pizolada: 35 euro (Assoluta)
Solo Sprint: 10 euro (Assoluta)
Inoltre, i concorrenti ed eventuali accompagnatori che desiderano soggiornare in zona nel weekend o nella serata precedente la Pizolada, possono usufruire della convenzione stipulata dagli organizzatori con numerose strutture al Passo San Pellegrino e Moena. Maggiori info sulla sezione 'accomodations' del sito www.lapizolada.com.
Domenica 30 marzo si corre il Trofeo Marmotta
Neve in abbondanza e percorsi in fase di rifinitura
Il colpo di coda dell’inverno ha portato lo scorso fine settimana quasi 40 cm di neve fresca anche nell’altoatesina Val Martello, là dove domenica 30 marzo andrà in scena la 7a edizione del Trofeo Marmotta - Marmotta Trophy.
Sci alpinisti quindi con il sorriso sul volto all’idea di 'saliscendere' nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, immersi in scenari immacolati per godersi una tra le più amate competizioni di skialp in Italia, che viene – e verrà anche quest’anno – presa a cuore da atleti stranieri, come dimostra la parziale starting list dove si legge un nutrito gruppo di partecipanti provenienti da Austria e Germania.
I PERCORSI - Dal quartier generale organizzativo dell’ASV Martell fanno sapere che le registrazioni proseguono e da oggi fino a fine settimana si va avanti con l’allestimento e la tracciatura definitiva del doppio percorso di 1.750 metri/dsl e 15 km per i Senior uomini, e di 1.280 metri di dislivello su 10,5 km per donne e junior. Anche i Cadetti potranno essere della partita godendosi all’incirca 1.000 metri di dislivello per 7,5 km totali di gara. Il Trofeo Marmotta 2014 è inserito nelle ISMF Series internazionali, è gara FISI nazionale ed è prova di Coppa Alto Adige.
ISCRIZIONI ANCORA APERTE - È possibile iscriversi fino a domenica prima dello start e versando la quota di 40 euro (Senior e Master) e 20 euro per gli Junior si riceve anche il buono per il pranzo e un prestigioso pacco gara contenente materiale tecnico Dynafit.
Alla buona riuscita del Trofeo Marmotta, soprattutto per quanto riguarda la tracciatura e la messa in sicurezza dei percorsi, contribuisce in maniera imprescindibile il lavoro di squadra capitanato dagli organizzatori dell’ASV Martell con cui collaborano attivamente il Soccorso Alpino del CAI, alcune guardie messe a disposizione dal Parco Nazionale dello Stelvio e la Guardia di Finanza.
Negli anni, il Trofeo Marmotta è stato anche tappa di Coppa del Mondo e l’albo d’oro legge firme di livello come Kilian Jornet, William Bon Mardion, Laetitia Roux e Mireia Mirò Varela, o anche le coppie Reichegger – Brunod e Pedranzini – Martinelli quando nel 2009 fu ospitato il Campionato Italiano a Squadre. Info: www.marmotta-trophy.it
Torna il Tour du Grand Paradis
Appuntamento il 13 aprile
Appuntamento il 13 aprile in Valle d'Aosta e precisamente in Valsavarenche con il Tour du Grand Paradis. La gara di scialpinismo a squadre a tecnica classica che sfiorerà i 4000 metri di quota salendo in vetta al Gran Paradiso, è intitolata a Renato Chabod, tra i più importanti alpinisti degli anni trenta.
ISCRIZIONI - Il Comitato Organizzatore ha fissato delle scadenze per avere dei prezzi agevolati. Entro il 30 marzo il costo a squadra dell'iscrizione sarà di 90 euro, successivamente la quota subirà una maggiorazione di 10 euro. Per quanto riguarda l'iscrizione alla gara con il pernottamento (sempre a squadra) il costo sarà di 180 euro entro il 30 marzo, fino al 7 aprile di 200 euro.
La quinta edizione, nel 2012, assegnava i titoli italiani Top Class. Manfred Reichegger e Matteo Eydallin hanno tagliato il traguardo con il tempo di 2.25'03''. In seconda posizione si erano classificati Michele Boscacci e Robert Antonioli con 3'14'' di ritardo. La squadra formata da Alessandro Follador e Alexander Fasser era salita sul terzo gradino del podio.
Nella classifica femminile, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini avevano vinto il tricolore con il tempo di 3.00'16''
PERCORSO - Il percorso della gara si sviluppa nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso con un dislivello complessivo di sola salita di 2.460 metri diluito in due salite, rispettivamente di 2.160 metri e di 300 metri. La partenza sarà data in località Pravieux - Pessey (1.834 mt.) alle ore 8 (con possibilità di 2 partenze scaglionate alle 7.45 e 8.00). Nella prima parte si segue il sentiero estivo, poi su pendii aperti si arriva nei pressi del rifugio F. Chabod (2.750 mt.) dove si troverà il primo ristoro. Arrivando sul ghiacciaio di Lavaciou (3.200 mt) ci sarà il primo cambio d’assetto (gli atleti si dovranno legare in cordata) – primo controllo e cancello orario fissato a 2h15’ dalla partenza. Si prosegue poi sul ghiacciaio seguendo il percorso estivo fino alla 'schiena d’asino' a quota 3.700 mt. dove ci sarà il secondo controllo e il cancello orario a 3h30’ dalla partenza. Si prosegue ancora per un tratto fino a Moncorvé (3.800 mt di quota), trovando il secondo cambio d’assetto (sci sullo zaino e a discrezione della giuria si calzano i ramponi e si usa la longe sulla corda fissa). Finito il tratto attrezzato di circa 70 mt. di dislivello, si incontrerà il terzo cambio d’assetto, si calzeranno gli sci e si salirà verso la cima del Gran Paradiso (4.000 mt. circa) per il quarto cambio d’assetto (cambio pelli). In discesa si arriva nuovamente nei pressi del bivacco per trovare il quinto cambio d’assetto (gli atleti si slegano). Lungo il ghiacciaio del Gran Paradiso si arriva al rifugio Vittorio Emanuele II a 2.734 mt di quota, sesto cambio d’assetto (cambio pelli), terzo controllo e cancello orario a 5h00’ dalla partenza. In questa zona ci sarà anche il terzo ristoro. Si risale fin sotto le pendici del Ciarforon a 3.000 mt circa per trovare il settimo cambio d’assetto (cambio pelli). In leggera discesa si attraversa tutto il versante sotto la Monciair e i denti di Broglio per arrivare nella parte alta del vallone del Grand Etret (quarto posto di controllo). Si scende infine lungo il vallone, per arrivare a Pont (1.960 mt.) dove è posto l’arrivo.