Asics Outrun the Sun, la sfida contro il sole
Due team per 162 km attorno al Bianco prima che il sole tramonti
Asics lancia la sfida ai suoi atleti: riusciranno a battere il sole? Sabato 21 giugno due team di trail runner avranno 15 ore e 41 minuti per correre attorno alla Monte Bianco prima che il sole tramonti. In staffetta, dovranno percorrere 162 chilometri, con un dislivello totale di 9.450 m. L'Asics Outrun the Sun parte da Chamonix: la prima frazione arriva dopo 28,6 km e 1475 metri di dislivello postivo con la salita al Col du Tricot sino a Notre Dame de la Gorges dove parte la seconda frazione in direzione di Courmayeur per 46,4 km e 2667 metri di dislivello con passaggi a Col de Bonhomme e al Col de la Seigne. Terza tappa verso la Svizzera, a Champeix (44,1 km 2659 D+) attraverso il Col de Sapin e il Grand Col Ferret, a 2537 metri di quota. Ultimo cambio per rientrare in Francia, a Chamonix (43 km 2420 D+) con la salita verso il Col de Bovine e il passaggio a La tete Aux Vents
TEAM - I due team Asics della sfida sono quello 'Ultra-Trail' con il giapponese Kota Araki, lo svedese Jonas Buud e i francesi Thomas Lorblanchet e Xavier Thevenard, e quello 'Enduro' con la francese Sissi Cussot, lo spagnolo Genis Zapater, l'austriaco Christian Schiester e il berga Gert Theunis.
Grand Raid du Cro-Magnon, il 'viaggio' di Ben Rolfe
Fara' andata e ritorno per sostenere la ricerca contro il diabete
E’ tempo di Cro Magnon. Sabato 21 giugno alle ore 4 da Limone Piemonte prenderà l'ultra trail che si concluderà in Francia, sulla spiaggia di Cap d’Ail, in Costa Azzurra, dopo 130 km e circa 8000 metri di dislivello positivo. Il Grand Raid, oltre ad essere individuale, può essere affrontata a squadre di due trailers, in staffetta, con cambio a Breil. Contemporaneamente, sullo stesso percorso, si svolgono altri due gare, uno, il Trail del Marguareis, che prenderà il via da Limone (ore 4 di sabato 21 giugno) e arriverà a Breil (80 km, 4.800 mD+, 5.500 mD-) e il Neander Trail che partirà da Breil e finirà a Cap d’Ail con partenza alle ore 18 di sabato.
LA STORIA DI BEN - In cinquecento prenderanno il via per questo lungo viaggio dalle Alpi al Mediterraneo, attraverso i sentieri del parco naturale del Marguareis. Tra i partenti anche anche il britannico Ben Rolfe, già ai nastri di partenza nelle passate edizioni, che ha scoperto qualche mese fa che sua figlia Alice è affetta da una grave forma di diabete. Come lui stesso racconta, la vita all’improvviso cambia, tutto cambia. Decide così di voler sensibilizzare l’opinione pubblica a non rimanere indifferente di fronte alla ricerca, a chi come Diabetes Uk rappresenta la speranza per tutti coloro che come sua figlia Alice lottano quotidianamente per vivere. E così Ben, che sarà assistito in questa impresa dalla moglie, ha deciso di doppiare il Cro Magnon, andata e ritorno. Partirà giovedì 19 giugno alle ore 17 da Monaco, il venerdì raggiungerà Limone Piemonte, il tempo di riposarsi qualche ora e poi prenderà il via del Cro Magnon. Una iniziativa, quella di Ben, che gli organizzatori e Montura, sponsor della manifestazione, hanno deciso di sostenere.
Prorogati i termini d’iscrizione alla Dolomiti Sky Run
C’e' tempo ancora fino al 30 giugno
L’iscrizione alla prima edizione della Dolomiti Sky Run, che si svolgerà dal 4 al 6 luglio, è stata prorogata dal 30 maggio al 30 giugno. C’è ancora qualche settimana di tempo per gli appassionati di ultratrail per partecipare alla gara che far parte del circuito OverChallengeTrail.
Saranno 136 i chilometri totali di questa prova dal dislivello positivo di 11.800 metri che segue l'Alta via numero 1, percorso dal segnavia triangolare azzurra, attraverso le Dolomiti di Braies, di Cortina d'Ampezzo, dello Zoldano, dell'Agardino e di Belluno. Lo start è fissato alle 18 del 4 luglio a Braies in Val Pusteria con arrivo a Belluno.
Tutte le informazioni per iscriversi sul sito www.dolomitiskyrun.it o sull'account facebook della gara
Kilian, ecco i dettagli dell'impresa al Denali
La data del record e' il 7 giugno e la via scelta la Rescue Gully
Proprio ieri avevamo scritto del 'silenzio' di Kilian dopo l'impresa al Denali-McKinley (6.194 m)… ed ecco che oggi puntuale è arrivato il comunicato ufficiale dell'impresa. È confermato il tempo di 11h48' per salita e discesa. La sola salita ha comportato 9h43'. La partenza è avvenuta dal campo base a quota 2.200, coprendo una distanza di 53,52 km e un dislivello positivo di 4.732 metri.
LA VIA - La via scelta per la salita è la Rescue Gully e non la classica, questo perché la classica in un tratto è attrezzata con corde fisse ed è contrario alla filosofia dell'andare leggeri di Summits of my Life. Insieme a Kilian c'erano il cineasta Seb Montaz, che ha ripreso la partenza e l'impresa nella parte bassa, e gli alpinisti e sciatori Jordi Tosas e Vivien Bruchez, che hanno ripreso Kilain alla Rescue Gully.
LA DATA - Le prime notizie sull'impresa sono state diffuse dal sito statunitense irunfar.com il 12 giugno ma in realtà la data del record è quella del 7 giugno. Il gruppo è partito per l'Alaska il 26 maggio ed è rimasto bloccato qualche giorno ad Anchorage a causa del maltempo. Nei giorni seguenti Kilian & co sono saliti al campo a quota 4.000 per acclimatarsi ed esplorare la montagna e sono anche saliti una volta in vetta lungo la via classica West Rib. Il fattore meteo è stato condizionante, con solo tre brevi finestre di bel tempo in due settimane. Per questo è stata presa la decisione di tentare l'impresa il 7 giugno anche se l'acclimatamento non era al top. La partenza alle 7.10 con temperatura di - 20 gradi e vento a 40 km/ora. Salita e discesa con gli sci, tolti solo in un paio di punti dove Kilian ha messo i ramponi.
LA PAROLA A KILIAN - «Sono salito molto bene fino a 4.000 metri, poi fino ai 5.000 metri il vento è diventato forte e avevo freddo ai piedi. Il brutto tempo vero è arrivato ai 5.000 metri e arrivare in cima mi è costato, un po' per la quota e un po' per il freddo. Ho dovuto fermarmi diverse volte per scaldarmi e questo mi ha rallentato. In cima mi sono fermato dieci minuti. In discesa le sensazioni sono migliorate anche se c'era poca visibilità e bisognava stare attenti. Non avevo ancora capito di avere fatto il record, me ne sono reso conto solo quando sono arrivato e ho guardato l'orologio».
PROSSIMI OBIETTIVI - Mancano solo tre obiettivi per portare a termine Summits of My Life: nel 2014 Kilian vorrebbe tornare all'Elbrus, dove aveva dovuto desistere nel 2013 a causa del maltempo e salire sull'Aconcagua (6.960 m). Nel 2015 rotta sull'Everest (8.848 m).
Ski-alp, le finali di Coppa del Mondo a Prato Nevoso
La Mondole' Ski Alp a fine marzo
Le finali di Coppa del Mondo 2014-2015 saranno in Italia, a Prato Nevoso, nel Cuneese. Tre giorni di gare, il 27, 28 e 29 marzo, con sprint, individuale e vertical, con assegnazione delle Coppe di specialità. Si chiamerà Mondolè Ski Alp e possiamo considerarla come la 'figlia' della Tre Rifugi. «Queste gare di Coppa del Mondo sono frutto del lavoro del comitato organizzatore della Tre Rifugi - spiega Giorgio Colombo, organizzatore della Tre Rifugi, oltre che responsabile dello ski-alp per il Comitato AOC e confermato referente FISI per ISMF - ma sono un evento a sé, con un proprio comitato organizzatore dove comunque sono confluiti molti componenti di quello della Tre Rifugi. L'obiettivo è quello di proporre il Mondolè Ski Alp per i prossimi tre anni. Sarà un bell'impegno, ma lo cercavamo da anni».
PERCORSI - Campo base sarà Prato Nevoso, con partenza e arrivo delle gare nella 'Conca', facilmente accessibile dagli spettatori. I percorsi non saranno gli stessi della Tre Rifugi (che per la prossima stagione dovrebbe 'prendersi’ un anno sabbatico), piuttosto quelli del Mondiali cuneesi del 2006. L'individuale, infatti si svilupperà sul pendii del Mondolè per un totale di cinque salite e altrettante discese, con un dislivello di 1700 metri.
La sprint sfrutterà, invece, lo snowpark di Prato Nevoso, mentre per il Vertical si sta studiando un percorso sempre vicino alle piste del comprensorio del Mondolè, in modo da essere raggiungibile dal pubblico.
«Il delegato ISMF Oriol Montero - conclude Colombo che ha disegnato i tracciati con le guide alpine 'Bubu' Rossi e Matteo Canova - è venuto a Prato Nevoso a marzo e ha giudicato positivamente il nostro progetto. Dovremo fare tutto al meglio, visto che ci saranno sicuramente gli osservatori del CIO a seguire l'evento in chiave olimpica».
La Sportiva apre il primo negozio monomarca ad Arco
Lo shop vende tutti i prodotti del marchio trentino
Si chiama La Sportiva Shop ed è il primo negozio monomarca ufficiale del brand trentino. Ha aperto i battenti ad Arco, a due passi dal Lago di Garda e sotto le falesie tanto conosciute per l'arrampicata sportiva. Lo store, situato in via Segantini 13, si sviluppa su una superficie di 100 mq all’interno della quale è possibile respirare la tradizione, l’innovazione e la passione che il marchio La Sportiva mette in ogni prodotto realizzato dal 1928 ad oggi. All’interno del negozio, gestito in collaborazione con l’espero staff di Vertical Sport di Arco, è disponibile la gamma completa dei prodotti dell’azienda: dalle celebri scarpette d’arrampicata a quelle da mountain running, passando per i prodotti da scialpinismo, hiking, escursionismo ed approach.
LA SPORTIVA E ARCO - Il legame che esiste tra la città di Arco e La Sportiva è di quelli di lunga data ed ha segnato la storia dell’arrampicata sportiva così come oggi la conosciamo. Già nel 1987, intuendone il potenziale arrampicatorio, La Sportiva dedicava ad Arco una delle prime guide alle falesie della zona e sempre in quegli anni nasceva la partnership con il glorioso Rock Master, oggi la kermesse d’arrampicata più importante al mondo. Naturale quindi pensare ad Arco come piazza per l’apertura del La Sportiva Shop.
La modalita' 'off connexion' di Kilian
Nessun notizia del catalano a quasi una settimana dal record al Denali
13 giugno: «Grande notizia dall'Alaska!! Kilian ha fatto registrare un nuovo record sul McKinley!!Complimenti Kilian!!!! Il team è ancora fuori per pochi giorni e quindi non abbiamo dettagli. Vi aggiorneremo con la storia completa non appena saranno di ritorno! Complimenti Kilian, sei meraviglioso». È questa l'ultima notizia su Kilian Jornet, pubblicata dall'account Facebook di Summits of My Life. Le informazioni sull'impresa al McKinley sono arrivate in prima battuta dal sito statunitense irunfar.com, il 12 giugno, tramite il servizio comunicazione del Parco Nazionale del Denali. Giusto qualche dettaglio: il tempo del record, l'utilizzo di sci e ramponi.
UN BUCO DI DUE SETTIMANE - Poi più nulla. Kilian, solitamente molto 'digital', non ha più twittato dal 4 giugno. In realtà, il 26 maggio, in partenza per l'Alaska, aveva scritto in un tweet già indicativo del 'mood': «Tempo di volare, con il corpo su nuove montagne, con la mente verso nuovi sogni… Modalità off connexion per il prossimo mese!». A carreraspormontana.com, prima della partenza, ha dichiarato: «Al McKinley staremo molto bene perché non ci sarà nulla, né telefono né computer, porterò solo un libro elettronico pieno di titoli. Porteremo unicamente materiale per scaricare i video. Quando torneremo mostreremo tutto. Avremo con noi un telefono satellitare e una radio per il meteo». Messaggio chiaro, anche se un po' in controtendenza nella società 'digital' e per Kilian, dichiaratamente 'digital native' e sicuramente uomo mediatico. Possibile non sapere nulla a quasi una settimana dall'impresa? Neanche un'intervista, un comunicato stampa ufficiale? Nell'era degli sponsor e del villaggio globale, dei collegamenti streaming dal campo base? Prossimo appuntamento Chamonix dove Kilian è iscritto al Vertical del 27 giugno e alla Marathon del 29. Bentornato Kilian!
Time to fly, with the body to new mountains, with the mind to new dreams... Mode off connexion for next month! pic.twitter.com/V6AQ3Eijoo
— kilian jornet (@kilianj) 26 Maggio 2014
Guerra fredda IUTA-ISF alla vigilia dei Mondiali
Botta e risposta tra Scevaroli e Giacometti
Scintille tra IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona e Trail) e FSA-ISF (International Skyrunning Federation) a pochi giorni dai Mondiali di Skyrunning di Chamonix con un botta e riposta a distanza tra Stefano Scevaroli, coordinatore area tecnica IUTA e Marino Giacometti, presidente dell'International Skyrunning Federation. Scevaroli ha infatti mandato una comunicazione agli atleti di interesse nazionale ribadendo che l'unica federazione riconosciuta è la IUTA e a livello internazionale la IAU mentre Giacometti è intervenuto con una missiva via email recapitata anche ai media. Non c'è dubbio che il dualismo tra gare FIDAL-IUTA da una parte e FSA-ISF sia uno dei problemi da risolvere di questo sport, con atleti che passano con disinvoltura da un mondo all'altro, la polemica che è scoppiata in questi giorni però ha fatto emergere prepotentemente il problema. Ecco i due interventi di Scevaroli e Gacometti.
LA POSIZIONE DELLA IUTA - L'attività dell'Ultra Trail sta vivendo un bellissimo momento di crescita, entusiasmo e conseguenti aspettative. Ci sono diversi interessi, talvolta purtroppo contrastanti. La Iuta dal lontano 1999 ha inserito nel proprio 'focus' il settore del Trail, tant'è che la terza lettera dell'acronimo IUTA rappresenta l'iniziale della parola TRAIL. Dallo scorso mandato quadriennale (2009-2012) è stata dapprima individuata una nostra figura con il ruolo di seguire il settore e poi successivamente in questo mandato (2013-2016) al coordinatore, Enrico Vedilei, è stato affiancato uno staff che costituisce ora la cosiddetta Area Trail. Inoltre all'interno dell'Area Tecnica è stata data specificità operativa ad un gruppo di miei collaboratori, coordinati anche qui da Enrico.
Nella confusione che alcune persone possono aver fatto emergere, ci piacerebbe ribadire alcuni concetti di base, che non dobbiamo dimenticarci: - il CONI è l'unico ente-organo in Italia a poter dettare leggi sportive, su delega dello Stato Italiano; - a livello internazionale è il CIO a coordinare le attività dei vari Comitati Olimpici nazionali; - in Italia, per tutte le specialità dell'Atletica Leggera, di cui fa parte anche il trail e l'ultra trail, il CONI ha delegato la Federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL) a seguire, coordinare e gestire le attività agonistiche; per le attività non agonistiche (promozionali) il CONI ha riconosciuto le attività degli Enti di Promozione Sportiva (EPS); la FIDAL e la maggior parte degli EPS esistenti in Italia hanno sottoscritto apposite convenzioni; - a livello internazionale, è la IAAF a coordinare le attività delle varie Federazioni Nazionali di Atletica leggera e a dettare le norme ed i regolamenti; - nel caso specifico dell'Ultra Trail, gli unici e ufficiali Campionati Mondiali sono indetti dalla IAU, su delega e autorizzazione della IAAF; la IAU ha sede presso il Principato di Monaco (presso la stessa sede della IAAF); - In Italia, la FIDAL ha sottoscritto nel 2000 con la IUTA un accordo di collaborazione per coordinare e promuovere le attività collegate alle distanze ultra (su strada, su pista, indoor, trail); - la FISKY non è una Federazione affiliata al CONI e non è nemmeno un Ente di Promozione Sportiva, bensì è una semplice Associazione Sportiva, che collabora con un EPS (il CSEN); la FISKY - bisogna riconoscere - fa una attività molto lodevole, ma non è assimilabile e non è tantomeno alternativa all'attività agonistica promossa dalla FIDAL e dalla IUTA; i cosiddetti "mondiali" di SKY non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale.
Stefano Scevaroli
LA POSIZIONE DELLA ISF - È da molto tempo che non interferisco con le vicende sky o trail in Italia, tant’è che qualcuno ha detto che «il capitano ha abbandonato la nave». Ma quando leggo certe affermazioni 'federali': «I cosiddetti mondiali di Sky non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale» abbandono anche il mio ruolo di presidente ISF per dare almeno agli atleti il giusto valore come protagonisti degli sport di montagna. Sì, nessun riconoscimento dalle federazioni di Atletica a Chamonix, ma bensì dalle federazioni di sport di montagna, riconosciute dai propri comitati Olimpici e dall’UIAA, riconosciuta dal IOC (che farà anche l’antidoping) e da TUTTI gli atleti che vi partecipano…Se volete sapere i numeri esatti cliccate qui (http://www.skyrunning.com/index.php?option=com_content&view=article&id=300:2014-skyrunning-world-championships-top-runners-announced&catid=37:article-slider-content&Itemid=134), ma non cercate di convincere gli atleti che l’unica realtà degli sport di montagna siete voi e che tutto il resto è una buffonata! L’atletica deve fare l’atletica e non confondere i lap del cross delle nazioni con i Campionati del Mondo di Skyrunning. Sarete i benvenuti a Chamonix e possibilmente anche dalle parti di Val d’Isère, Zermatt, Canazei o sulle placche della Val Masino e i ghiacciai di Cervinia. Ma non confondete le cooperazioni burocratiche, che stiamo cercando di attuare per atleti e organizzatori gara, con la realtà degli sport di montagna. E ringrazio atleti che vorranno onorare questo campionato correndo a fianco di tanti altri campioni e campionissimi.
Marino Giacometti
Come saranno le squadre azzurre dello ski-alp?
Manca ancora l'ok da parte della FISI
La Nazionale di sci alpinismo si è data al ciclismo, partecipando domenica alla granfondo Sportful Dolomiti Race. «Una bella esperienza - spiega il dt azzurro Oscar Angeloni - anche perché abbiamo partecipato come squadra alla 'Sfida Olimpica', insieme ai team capitanati da Pietro Piller Cottrer, Juri Chechi, Paolo Bettini e Antonio Rossi. Atmosfera fantastica, ci hanno accolto alla grande ed è stata una bella vetrina per noi». Con il dt Angeloni, c'erano Matteo Eydallin (che ha dimostrato di avere 'motore' anche in sella, passando per primo sulla salita iniziale), Robert Antonioli, Lorenzo Holzknecht e Martina Valmassoi.
Ma quali sono i programmi estivi degli azzurri? «Purtroppo - lamenta Angeloni - la FISI non ha ancora definito i programmi 2014-2015 per lo sci alpinismo. Non sappiamo quale sarà lo staff tecnico, se sarò confermato, se sarà confermata la squadra. Noi siamo pronti, abbiamo progetti e programmi: credo che in un paio d'ore potremmo risolvere tutto, appena saremo chiamati in federazione».
Se nelle altre discipline è già stato fatto tutto, per lo sci alpinismo manca ancora l'ok federale per la prossima stagione che sarà quella dei Mondiali. Intanto gli azzurri si stanno allenando in proprio in attesa di fissare le date dei primi ritiri: sono già pronte le 'location' per settembre, serve solo il via da parte della FISI.
Adriano Favre: 'Vogliamo lo ski alp ai massimi livelli'
Per la prossima stagione potrebbe entrare anche l'Altitoy
«La Grande Course e ISMF restano due entità distinte che hanno deciso di collaborare per far crescere ancora di più lo sci alpinismo». Adriano Favre, presidente LGC, è soddisfatto per l'accordo raggiunto a Stoccolma. «E' un lavoro che parte da lontano, i tempi erano maturi ed è stato un passaggio necessario se vogliamo portare lo sci alpinismo ai massimi livelli. L'ingresso delle gare LGC nella Coppa del Mondo è stato un sbocco naturale in questa direzione».
Le gare LGC saranno sempre gare LGC, con una classifica di specialità che sarà la 'Long distance team'. E adesso si lavora per il punteggio da assegnare agli atleti per la graduatoria Overall di Coppa del Mondo. Per la prossima stagione le gare sicure sono tre, Pierra Menta, Adamello e Mezzalama, ma potrebbe entrare una quarta tappa. «Nella riunione LGC del 22 luglio - conclude Favre - ci sarà la decisione definitiva se ammettere nel circuito anche l'Altitoy».
Arrivano i keniani alla Stava Sky Race
Due atleti in gara nel Vertical e altri due nella lunga
Arrivano i keniani alla Stava Sky Race, la competizione in programma domenica 6 luglio in Val di Fiemme, valida come prova delle Skyrunner Italy Series e del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Un ulteriore tocco di internazionalità dunque per il duplice appuntamento messo in cantiere dall'Unione sportiva Cornacci di Tesero, visto che in una sola giornata andranno in scena prima il Verticale del Cornon e solamente un'ora dopo la skyrace sul tradizionale percorso.
In attesa dunque di confermare le iscrizioni dei big italiani, nei giorni scorsi al comitato organizzatore fiemmese è arrivata l'adesione di quattro forti runner tesserati con l'associazione austriaca Run2gether, intenzionati a cimentarsi anche nelle gare con dislivelli importanti. Si tratta di Stephen Ndungu Kiare, che ha un personale sulla mezza maratona di 65'52", e di Nahashon Gitonga Karuri con un personale sulla mezza di 66'39"e sui 10 mila metri di 29'40". Entrambi prenderanno parte alla Stava Sky Race, mentre Henry Kimani Mukuria (64'52" nella mezza) e Francis Maina Njoroge (65'11" nella mezza) saranno al via nel Verticale del Cornon.
I quattro atleti africani fanno parte dell'Associazione Run2gether, ovvero una no profit che promuove l'atletica in Kenya come occasione di sviluppo comunitario, gestendo una squadra di maratoneti con criteri equi e solidali, organizzando altresì percorsi di turismo responsabile basati sulla corsa in Austria e nello stato africano. Una realtà che è gemellata con il progetto Africa&Sport creato da una onlus di Varese. Parte del montepremi che vincono viene girato dagli stessi atleti per sostenere una comunità e la scuola del villaggio di Kiambogo, dove abitualmente si allenano.
PROGRAMMA - Un'altra interessante eccellenza dunque per la Stava Sky Race, che nel primo week-end di luglio festeggerà la sua nona edizione e che conferma la sua statura organizzativa, con un programma sempre particolarmente ricco di iniziative e di validità. Spostata di una settimana nel calendario rispetto alle ultime edizioni, la competizione diretta tecnicamente da Massimo Dondio ha dunque validità come prova di campionato italiano per quanto riguarda la Stava Sky Race, che presenta il tradizionale percorso di 24,9 km, con un dislivello attivo di 2125 metri. Confermato anche il Verticale del Cornon, trofeo Ana Tesero e Memorial Dario Zeni, che si disputa sempre la domenica prima della gara lunga, con uno sviluppo di 5 km e un dislivello di 1080 metri.
Fra le novità di quest'anno c'è la Felicetti Cup, combinata per somma di tempi fra la gara di sola ascesa e il Verticale Trentapassi, svoltosi il 18 maggio a Marone sul Lago d'Iseo, con dei premi speciali per chi salirà sul podio e l'inserimento della nuova categoria junior (nati fra il 1994 e il 1998) nel Cornon.
Anticipata poi al sabato la sfida per i più piccoli. La Mini Stava Sky Race, riservata agli under 17, divisi in due categorie, andrà in scena alle ore 16 di sabato 5 luglio a Tesero e anche quest'anno sarà inserita nella combinata con la Mini Dolomites Sky Race del 19 luglio a Canazei, con in palio una scarpa La Sportiva per chi prenderà parte ad entrambi gli eventi. Sempre al sabato è poi previsto (ore 14) un test event della nuova scarpa La Sportiva Bushido, che si potrà provare in anteprima presso la zona partenza a Tesero. Domenica il Vertical del Cornon prenderà il via alle 8 e la Stava Sky Race alle 9.
27 giugno: c'e' la The North Face Lavaredo Ultra Trail
A Cortina d’Ampezzo la prova del circuito Ultra-Trail World Tour
Il lavoro del comitato organizzatore della The North Face Lavaredo Ultra Trail è incessante: i contatti con gli atleti, la pianificazione degli eventi collaterali e la tracciatura dei due percorsi che toccheranno i luoghi più spettacolari delle Dolomiti, sono solo alcuni aspetti che vengono affrontati in questi giorni.
Sono 119 km e 5.850 metri di dislivello positivo della gara che fa parte dell'Ultra-Trail World Tour, lungo i sentieri più belli delle Dolomiti, a un’altitudine compresa tra i 1300 e i 2500 metri di quota: un lungo viaggio a piedi che vedrà impegnati grandi campioni, capaci di tagliare il traguardo in 12 ore, e semplici appassionati che avranno 31 ore di tempo per arrivare a Cortina entro il tempo massimo stabilito. Il via alle 23 di venerdì 27 giugno.
Saranno in tutto 2000 gli atleti, che suddivisi equamente tra Lavaredo Ultra Trail e Cortina Trail, invaderanno pacificamente Cortina d’Ampezzo per un lungo weekend dedicato al trail e al mondo dell’outdoor che ruota attorno a questa avvincente disciplina sportiva.
Oltre alla gara lunga, sabato mattina, sempre da corso Italia di Cortina d’Ampezzo partirà la Cortina Trail, di 47 chilometri e 2650 metri di dislivello positivo che è giunto alla terza edizione, e attraverserà le catene montuose che circondano la Regina delle Dolomiti: Tofane, Cinque Torri, Croda da Lago. Partenza sabato mattina alle ore 8.