In tanti al via della prima edizione del Pila Sky Trail

Presenti anche Gloriana Pellissier, Marco Albarello e Xavier Chevrier

È subito boom di iscritti per la prima edizione del Pila Sky Trail. Sabato 21 giugno a Pila si inaugurerà la stagione estiva con oltre 350 partecipanti. Ma gli organizzatori aspettano nella conca sopra il capoluogo aostano tanti altri corridori. In Valle d’Aosta è tornato il bel tempo e anche per il giorno della gara sono attesi sole e temperature estive. In settimana  è intanto stato effettuato l’ultimo sopralluogo che ha confermato i percorsi originariamente previsti e quindi i Colli Tsa Sètse e Garin. Stefano Mottini e Alex Crudo hanno controllato tutto il percorso e messo in sicurezza tutti i passaggi.

ISCRITTI -  In griglia di partenza ci saranno anche i campioni. Alle 9.30 scatteranno anche la scialpinista e skyrunner Gloriana Pellissier, l’ex fondista azzurro Marco Albarello (insieme alla figlia Giorgia) e il pluri medagliato europeo e mondiale di corsa in montagna Xavier Chevrier.

PERCORSI - Tre i percorsi di gara: Trail di 35 Km, Mini Trail di 20Km e l’Eco non competitivo di 10Km. La partenza di tutte e tre le prove sarà data alle 9.30 dalla zona allestita all’arrivo della telecabina Aosta-Pila. I vincitori della 20Km dovrebbero giungere sul traguardo intorno alle 11.30, mentre un ora più tardi toccherà ai concorrenti del lungo.
A Pila, entreranno in funzione anche gli impianti di risalita che serviranno i magnifici tracciati di downhill e freeride disegnati dal campionissimo Corrado Herin in collaborazione con Mauro Cornaz e la Pila Spa. Trail, downhill, trekking: Pila è pronta a dare inizio alla bella stagione.


Mondiali ISF, tra una settimana il Vertical

Le impressioni di Marco Moletto, ottavo nell'ultima edizione

Il Vertical mondiale di Chamonix andrà in scena venerdì prossimo. 1000 metri di dislivello per 3,8 km. Con Marco Moletto, ottavo nella scorsa edizione, vediamo come è questo tracciato e dove si può vincere. «Il percorso non è cambiato rispetto all'anno scorso - spiega il portacolori del Team La Sportiva -. La prima parte, direi sino a metà, è piuttosto 'corribile', poi c'è un passaggio un po' più tecnico con scalette e qualche passaggio su roccia, ma dopo diventa nuovamente molto 'corribile' sino al traguardo finale. Direi che su questo percorso sono favoriti i runner che riescono a esprimersi forte nella corsa, rispetto a quelli che amano il ripido».

FAVORITI - «Penso che proprio per il tipo di percorso - prosegue il cuneese - il favorito numero uno sia Bernard Dematteis: ama questo genere di gara. Certo Kilian e Padua (che ha vinto l'anno scorso, ndr) sono avversari fortissimi. E poi c'è Urban Zemmer: lui preferisce di più il ripido, ma a un Mondiale  è in grado di fare grandi cose anche su un tracciato diverso.
Per quanto mi riguarda sto bene: ho vinto il Vertical del Monviso, firmando il nuovo record che prima apparteneva a Martin Dematteis, sono arrivato primo anche alla Grignetta su un tracciato molto tecnico ed impegnativo. Spero soprattutto di migliorare il tempo che ho realizzato l'anno scorso, poi vedremo dove sarò in classifica. Il livello è altissimo (tra gli iscritti anche Martin Dematteis, Nicola Golinelli, Mathéo Jacquemoud, Jonathan Wyatt, i norvegesi Thorbjorn Ludvigsen, Haugsnes Eirik Dagsson...), confermare un posto nei primi dieci andrebbe benissimo».


Adamello Ski Raid, lavori in corso

Le novita' della gara LGC in programma il 12 aprile 2015

Il 2015 è l'anno dell'Adamello Ski Raid nelle tappe LCG, inserita anche nel calendario di Coppa del Mondo. Appuntamento il 12 aprile, con qualche novità. «Stiamo lavorando - spiega il presidente del comitato organizzatore, Alessandro Mottinelli - a qualche 'intervento' sul percorso. Ovviamente ci sarà la salita sull'Adamello e tutti i passaggi più spettacolari, ma vogliamo unire, anche per ricordare i 100 della Grande Guerra, il 'Cannone' e la 'Croce' con un passaggio tutto in cresta, attrezzato con corde fisse, che renderà ancora più entusiasmante la gara».
 

 

GIOVANI - «La prova Giovani dell'Adamello che varrà per la 'mini' LGC - prosegue Mottinelli - sarà invece in programma il 13 dicembre. Sarà a coppie e cercheremo di allestire un tracciato un po' più alpinistico seguendo gli standard del circuito».

COPPA DEL MONDO - «Siamo galvanizzati dell'entrata in Coppa del Mondo - conclude Mottinelli -, anche perché in questo nuovo corso ci sarà subito la nostra gara. Abbiamo lavorato lungamente con l'ISMF per questo accordo di collaborazione, soprattutto per rendere compatibili i regolamenti. L'ISMF ha accolto il nostro progetto: e questo è un bene per il nostro sport, per la sua crescita e la sua promozione. Le gare LGC porteranno quel qualcosa in più alla Coppa del Mondo che renderà così il palcoscenico dello ski-alp sempre più affascinante».
 


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Asics Outrun the Sun, la sfida contro il sole

Due team per 162 km attorno al Bianco prima che il sole tramonti

Asics lancia la sfida ai suoi atleti: riusciranno a battere il sole? Sabato 21 giugno due team di trail runner avranno 15 ore e 41 minuti per correre attorno alla Monte Bianco prima che il sole tramonti. In staffetta, dovranno percorrere 162 chilometri, con un dislivello totale di 9.450 m. L'Asics Outrun the Sun parte da Chamonix: la prima frazione arriva dopo 28,6 km e 1475 metri di dislivello postivo con la salita al Col du Tricot sino a Notre Dame de la Gorges dove parte la seconda frazione in direzione di Courmayeur per 46,4 km e 2667 metri di dislivello con passaggi a Col de Bonhomme e al Col de la Seigne. Terza tappa verso la Svizzera, a Champeix (44,1 km 2659 D+) attraverso il Col de Sapin e il Grand Col Ferret, a 2537 metri di quota. Ultimo cambio per rientrare in Francia, a Chamonix (43 km 2420 D+) con la salita verso il Col de Bovine e il passaggio a La tete Aux Vents

TEAM - I due team Asics della sfida sono quello 'Ultra-Trail' con il giapponese Kota Araki, lo svedese Jonas Buud e i francesi Thomas Lorblanchet e Xavier Thevenard, e quello 'Enduro' con la francese Sissi Cussot, lo spagnolo Genis Zapater, l'austriaco Christian Schiester e il berga Gert Theunis.


Grand Raid du Cro-Magnon, il 'viaggio' di Ben Rolfe

Fara' andata e ritorno per sostenere la ricerca contro il diabete

E’ tempo di Cro Magnon. Sabato 21 giugno alle ore 4 da Limone Piemonte prenderà l'ultra trail che si concluderà in Francia, sulla spiaggia di Cap d’Ail, in Costa Azzurra, dopo 130 km e circa 8000 metri di dislivello positivo. Il Grand Raid, oltre ad essere individuale, può essere affrontata a squadre di due trailers, in staffetta, con cambio a Breil. Contemporaneamente, sullo stesso percorso, si svolgono altri due gare, uno, il Trail del Marguareis, che prenderà il via da Limone (ore 4 di sabato 21 giugno) e arriverà a Breil (80 km, 4.800 mD+, 5.500 mD-) e il Neander Trail che partirà da Breil e finirà a Cap d’Ail con partenza alle ore 18 di sabato.

LA STORIA DI BEN - In cinquecento prenderanno il via per questo lungo viaggio dalle Alpi al Mediterraneo, attraverso i sentieri del parco naturale del Marguareis. Tra i partenti anche anche il britannico Ben Rolfe, già ai nastri di partenza nelle passate edizioni, che ha scoperto qualche mese fa che sua figlia Alice è affetta da una grave forma di diabete. Come lui stesso racconta, la vita all’improvviso cambia, tutto cambia. Decide così di voler sensibilizzare l’opinione pubblica a non rimanere indifferente di fronte alla ricerca, a chi come Diabetes Uk rappresenta la speranza per tutti coloro che come sua figlia Alice lottano quotidianamente per vivere. E così Ben, che sarà assistito in questa impresa dalla moglie, ha deciso di doppiare il Cro Magnon, andata e ritorno. Partirà giovedì 19 giugno alle ore 17 da Monaco, il venerdì raggiungerà Limone Piemonte, il tempo di riposarsi qualche ora e poi prenderà il via del Cro Magnon. Una iniziativa, quella di Ben, che gli organizzatori e Montura, sponsor della manifestazione, hanno deciso di sostenere.


Prorogati i termini d’iscrizione alla Dolomiti Sky Run

C’e' tempo ancora fino al 30 giugno

L’iscrizione alla prima edizione della Dolomiti Sky Run, che si svolgerà dal 4 al 6 luglio, è stata prorogata dal 30 maggio al 30 giugno. C’è ancora qualche settimana di tempo per gli appassionati di ultratrail per partecipare alla gara che far parte del circuito OverChallengeTrail.
Saranno 136 i chilometri totali di questa prova dal dislivello positivo di 11.800 metri che segue l'Alta via numero 1, percorso dal segnavia triangolare azzurra, attraverso le Dolomiti di Braies, di Cortina d'Ampezzo, dello Zoldano, dell'Agardino e di Belluno. Lo start è fissato alle 18 del 4 luglio a Braies in Val Pusteria con arrivo a Belluno.
Tutte le informazioni per iscriversi sul sito www.dolomitiskyrun.it o sull'account facebook della gara


Kilian, ecco i dettagli dell'impresa al Denali

La data del record e' il 7 giugno e la via scelta la Rescue Gully

Proprio ieri avevamo scritto del 'silenzio' di Kilian dopo l'impresa al Denali-McKinley (6.194 m)… ed ecco che oggi puntuale è arrivato il comunicato ufficiale dell'impresa. È confermato il tempo di 11h48' per salita e discesa. La sola salita ha comportato 9h43'. La partenza è avvenuta dal campo base a quota 2.200, coprendo una distanza di 53,52 km e un dislivello positivo di 4.732 metri.

LA VIA - La via scelta per la salita è la Rescue Gully e non la classica, questo perché la classica in un tratto è attrezzata con corde fisse ed è contrario alla filosofia dell'andare leggeri di Summits of my Life. Insieme a Kilian c'erano il cineasta Seb Montaz, che ha ripreso la partenza e l'impresa nella parte bassa, e gli alpinisti e sciatori Jordi Tosas e Vivien Bruchez, che hanno ripreso Kilain alla Rescue Gully.

LA DATA - Le prime notizie sull'impresa sono state diffuse dal sito statunitense irunfar.com il 12 giugno ma in realtà la data del record è quella del 7 giugno. Il gruppo è partito per l'Alaska il 26 maggio ed è rimasto bloccato qualche giorno ad Anchorage a causa del maltempo. Nei giorni seguenti Kilian & co sono saliti al campo a quota 4.000 per acclimatarsi ed esplorare la montagna e sono anche saliti una volta in vetta lungo la via classica West Rib. Il fattore meteo è stato condizionante, con solo tre brevi finestre di bel tempo in due settimane. Per questo è stata presa la decisione di tentare l'impresa il 7 giugno anche se l'acclimatamento non era al top. La partenza alle 7.10 con temperatura di - 20 gradi e vento a 40 km/ora. Salita e discesa con gli sci, tolti solo in un paio di punti dove Kilian ha messo i ramponi. 

LA PAROLA A KILIAN - «Sono salito molto bene fino a 4.000 metri, poi fino ai 5.000 metri il vento è diventato forte e avevo freddo ai piedi. Il brutto tempo vero è arrivato ai 5.000 metri e arrivare in cima mi è costato, un po' per la quota e un po' per il freddo. Ho dovuto fermarmi diverse volte per scaldarmi e questo mi ha rallentato. In cima mi sono fermato dieci minuti. In discesa le sensazioni sono migliorate anche se c'era poca visibilità e bisognava stare attenti. Non avevo ancora capito di avere fatto il record, me ne sono reso conto solo quando sono arrivato e ho guardato l'orologio».

PROSSIMI OBIETTIVI - Mancano solo tre obiettivi per portare a termine Summits of My Life: nel 2014 Kilian vorrebbe tornare all'Elbrus, dove aveva dovuto desistere nel 2013 a causa del maltempo e salire sull'Aconcagua (6.960 m). Nel 2015 rotta sull'Everest (8.848 m). 


Ski-alp, le finali di Coppa del Mondo a Prato Nevoso

La Mondole' Ski Alp a fine marzo

Le finali di Coppa del Mondo 2014-2015 saranno in Italia, a Prato Nevoso, nel Cuneese. Tre giorni di gare, il 27, 28 e 29 marzo, con sprint, individuale e vertical, con assegnazione delle Coppe di specialità. Si chiamerà Mondolè Ski Alp e possiamo considerarla come la 'figlia' della Tre Rifugi. «Queste gare di Coppa del Mondo sono frutto del lavoro del comitato organizzatore della Tre Rifugi - spiega Giorgio Colombo, organizzatore della Tre Rifugi, oltre che responsabile dello ski-alp per il Comitato AOC e confermato referente FISI per ISMF - ma sono un evento a sé, con un proprio comitato organizzatore dove comunque sono confluiti molti componenti di quello della Tre Rifugi. L'obiettivo è quello di proporre il Mondolè Ski Alp per i prossimi tre anni. Sarà un bell'impegno, ma lo cercavamo da anni».

PERCORSI - Campo base sarà Prato Nevoso, con partenza e arrivo delle gare nella 'Conca', facilmente accessibile dagli spettatori. I percorsi non saranno gli stessi della Tre Rifugi (che per la prossima stagione dovrebbe 'prendersi’ un anno sabbatico), piuttosto quelli del Mondiali cuneesi del 2006. L'individuale, infatti si svilupperà sul pendii del Mondolè per un totale di cinque salite e altrettante discese, con un dislivello di 1700 metri.
La sprint sfrutterà, invece, lo snowpark di Prato Nevoso, mentre per il Vertical si sta studiando un percorso sempre vicino alle piste del comprensorio del Mondolè, in modo da essere raggiungibile dal pubblico.
«Il delegato ISMF Oriol Montero - conclude Colombo che ha disegnato i tracciati con le guide alpine 'Bubu' Rossi e Matteo Canova - è venuto a Prato Nevoso a marzo e ha giudicato positivamente il nostro progetto. Dovremo fare tutto al meglio, visto che ci saranno sicuramente gli osservatori del CIO a seguire l'evento in chiave olimpica».


La Sportiva apre il primo negozio monomarca ad Arco

Lo shop vende tutti i prodotti del marchio trentino

Si chiama La Sportiva Shop ed è il primo negozio monomarca ufficiale del brand trentino. Ha aperto i battenti ad Arco, a due passi dal Lago di Garda e sotto le falesie tanto conosciute per l'arrampicata sportiva. Lo store, situato in via Segantini 13, si sviluppa su una superficie di 100 mq all’interno della quale è possibile respirare la tradizione, l’innovazione e la passione che il marchio La Sportiva mette in ogni prodotto realizzato dal 1928 ad oggi. All’interno del negozio, gestito in collaborazione con l’espero staff di Vertical Sport di Arco, è disponibile la gamma completa dei prodotti dell’azienda: dalle celebri scarpette d’arrampicata a quelle da mountain running, passando per i prodotti da scialpinismo, hiking, escursionismo ed approach.

LA SPORTIVA E ARCO - Il legame che esiste tra la città di Arco e La Sportiva è di quelli di lunga data ed ha segnato la storia dell’arrampicata sportiva così come oggi la conosciamo. Già nel 1987, intuendone il potenziale arrampicatorio, La Sportiva dedicava ad Arco una delle prime guide alle falesie della zona e sempre in quegli anni nasceva la partnership con il glorioso Rock Master, oggi la kermesse d’arrampicata più importante al mondo. Naturale quindi pensare ad Arco come piazza per l’apertura del La Sportiva Shop. 


La modalita' 'off connexion' di Kilian

Nessun notizia del catalano a quasi una settimana dal record al Denali

13 giugno: «Grande notizia dall'Alaska!! Kilian ha fatto registrare un nuovo record sul McKinley!!Complimenti Kilian!!!! Il team è ancora fuori per pochi giorni e quindi non abbiamo dettagli. Vi aggiorneremo con la storia completa non appena saranno di ritorno! Complimenti Kilian, sei meraviglioso». È questa l'ultima notizia su Kilian Jornet, pubblicata dall'account Facebook di Summits of My Life. Le informazioni sull'impresa al McKinley sono arrivate in prima battuta dal sito statunitense irunfar.com, il 12 giugno, tramite il servizio comunicazione del Parco Nazionale del Denali. Giusto qualche dettaglio: il tempo del record, l'utilizzo di sci e ramponi. 

UN BUCO DI DUE SETTIMANE - Poi più nulla. Kilian, solitamente molto 'digital', non ha più twittato dal 4 giugno. In realtà, il 26 maggio, in partenza per l'Alaska, aveva scritto in un tweet già indicativo del 'mood': «Tempo di volare, con il corpo su nuove montagne, con la mente verso nuovi sogni… Modalità off connexion per il prossimo mese!». A carreraspormontana.com, prima della partenza, ha dichiarato: «Al McKinley staremo molto bene perché non ci sarà nulla, né telefono né computer, porterò solo un libro elettronico pieno di titoli. Porteremo unicamente materiale per scaricare i video. Quando torneremo mostreremo tutto. Avremo con noi un telefono satellitare e una radio per il meteo». Messaggio chiaro, anche se un po' in controtendenza nella società 'digital' e per Kilian, dichiaratamente 'digital native' e sicuramente uomo mediatico. Possibile non sapere nulla a quasi una settimana dall'impresa? Neanche un'intervista, un comunicato stampa ufficiale? Nell'era degli sponsor e del villaggio globale, dei collegamenti streaming dal campo base? Prossimo appuntamento Chamonix dove Kilian è iscritto al Vertical del 27 giugno e alla Marathon del 29. Bentornato Kilian!  


Guerra fredda IUTA-ISF alla vigilia dei Mondiali

Botta e risposta tra Scevaroli e Giacometti

Scintille tra IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona e Trail) e FSA-ISF (International Skyrunning Federation) a pochi giorni dai Mondiali di Skyrunning di Chamonix con un botta e riposta a distanza tra Stefano Scevaroli, coordinatore area tecnica IUTA e Marino Giacometti, presidente dell'International Skyrunning Federation. Scevaroli ha infatti mandato una comunicazione agli atleti di interesse nazionale ribadendo che l'unica federazione riconosciuta è la IUTA e a livello internazionale la IAU mentre Giacometti è intervenuto con una missiva via email recapitata anche ai media. Non c'è dubbio che il dualismo tra gare FIDAL-IUTA da una parte e FSA-ISF sia uno dei problemi da risolvere di questo sport, con atleti che passano con disinvoltura da un mondo all'altro, la polemica che è scoppiata in questi giorni però ha fatto emergere prepotentemente il problema. Ecco i due interventi di Scevaroli e Gacometti.

LA POSIZIONE DELLA IUTA - L'attività dell'Ultra Trail sta vivendo un bellissimo momento di crescita, entusiasmo e conseguenti aspettative. Ci sono diversi interessi, talvolta purtroppo contrastanti. La Iuta dal lontano 1999 ha inserito nel proprio 'focus' il settore del Trail, tant'è che la terza lettera dell'acronimo IUTA rappresenta l'iniziale della parola TRAIL. Dallo scorso mandato quadriennale (2009-2012) è stata dapprima individuata una nostra figura con il ruolo di seguire il settore e poi successivamente in questo mandato (2013-2016) al coordinatore, Enrico Vedilei, è stato affiancato uno staff che costituisce ora la cosiddetta Area Trail. Inoltre all'interno dell'Area Tecnica è stata data specificità operativa ad un gruppo di miei collaboratori, coordinati anche qui da Enrico.

Nella confusione che alcune persone possono aver fatto emergere, ci piacerebbe ribadire alcuni concetti di base, che non dobbiamo dimenticarci: - il CONI è l'unico ente-organo in Italia a poter dettare leggi sportive, su delega dello Stato Italiano; - a livello internazionale è il CIO a coordinare le attività dei vari Comitati Olimpici nazionali; - in Italia, per tutte le specialità dell'Atletica Leggera, di cui fa parte anche il trail e l'ultra trail, il CONI ha delegato la Federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL) a seguire, coordinare e gestire le attività agonistiche; per le attività non agonistiche (promozionali) il CONI ha riconosciuto le attività degli Enti di Promozione Sportiva (EPS); la FIDAL e la maggior parte degli EPS esistenti in Italia hanno sottoscritto apposite convenzioni; - a livello internazionale, è la IAAF a coordinare le attività delle varie Federazioni Nazionali di Atletica leggera e a dettare le norme ed i regolamenti; - nel caso specifico dell'Ultra Trail, gli unici e ufficiali Campionati Mondiali sono indetti dalla IAU, su delega e autorizzazione della IAAF; la IAU ha sede presso il Principato di Monaco (presso la stessa sede della IAAF); - In Italia, la FIDAL ha sottoscritto nel 2000 con la IUTA un accordo di collaborazione per coordinare e promuovere le attività collegate alle distanze ultra (su strada, su pista, indoor, trail); - la FISKY non è una Federazione affiliata al CONI e non è nemmeno un Ente di Promozione Sportiva, bensì è una semplice Associazione Sportiva, che collabora con un EPS (il CSEN); la FISKY - bisogna riconoscere - fa una attività molto lodevole, ma non è assimilabile e non è tantomeno alternativa all'attività agonistica promossa dalla FIDAL e dalla IUTA; i cosiddetti "mondiali" di SKY non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale.

Stefano Scevaroli  

LA POSIZIONE DELLA ISF -
È da molto tempo che non interferisco con le vicende sky o trail in Italia, tant’è che qualcuno ha detto che «il capitano ha abbandonato la nave». Ma quando leggo certe affermazioni 'federali': «I cosiddetti mondiali di Sky non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale» abbandono anche il mio ruolo di presidente ISF per dare almeno agli atleti il giusto valore come protagonisti degli sport di montagna. Sì, nessun riconoscimento dalle federazioni di Atletica a Chamonix, ma bensì dalle federazioni di sport di montagna, riconosciute dai propri comitati Olimpici e dall’UIAA, riconosciuta dal IOC (che farà anche l’antidoping) e da TUTTI gli atleti che vi partecipano…Se volete sapere i numeri esatti cliccate qui (http://www.skyrunning.com/index.php?option=com_content&view=article&id=300:2014-skyrunning-world-championships-top-runners-announced&catid=37:article-slider-content&Itemid=134), ma non cercate di convincere gli atleti che l’unica realtà degli sport di montagna siete voi e che tutto il resto è una buffonata! L’atletica deve fare l’atletica e non confondere i lap del cross delle nazioni con i Campionati del Mondo di Skyrunning. Sarete i benvenuti a Chamonix e possibilmente anche dalle parti di Val d’Isère, Zermatt, Canazei o sulle placche della Val Masino e i ghiacciai di Cervinia. Ma non confondete le cooperazioni burocratiche, che stiamo cercando di attuare per atleti e organizzatori gara, con la realtà degli sport di montagna. E ringrazio atleti che vorranno onorare questo campionato correndo a fianco di tanti altri campioni e campionissimi.

Marino Giacometti