Philipp Goetsch vince il Vertical Rodella

Nella gara rosa a segno Antonella Confortola

Seconda tappa del La Sportiva Vertical Trophy con il Vertical Rodella, a Campitello di Fassa, organizzato dal Bogn da Nia. Al via 110 atleti: nei primi 300 metri è Marco Facchinelli a tirare il gruppo, poi tocca a Philipp Götsch a prendere il comando. Facchinelli, Nicola Pedergnana, Alessandro Follador e Christian Varesco ci provano senza successo: successo di Götsch su Pedergnana quindi Follador, Facchinelli e Varesco.
Nella gara femminile a segno Antonella Confortola (in arrivo dai Mondiali di Chamonix), su Francesca Rossi, con Beatrice Deflorian a completare il podio. Nelle categorie giovanili affermazioni di Carlo Colaianni e Giorgia Felicetti. Il circuito riprende il 21 settembre con la Vertical Val dal Vent di Moena.
 


Elisa Desco: parla la campionessa del mondo

Il racconto della giornata pazzesca della vincitrice di Chamonix

Si è asciugata, si è rilassata un po', ha mangiato un'insalata con tartiflette,  in attesa della premiazione. Elisa Desco è raggiante in attesa della premiazione e dopo avere ricevuto i complimenti di Kilian e di Emelie Forsberg. Gara dura oggi, decisa con un distacco piccolissimo, con la paura di venire raggiunta. Quel distacco che ha guadagnato sulla discesa dal Col des Posettes e che ha mantenuto nonostante qualche momento di difficoltà sulla salita per la Flegère. Ecco allora le impressioni della neocampionessa del mondo di Skyrunning nel video 


Sventola il tricolore: Desco campionessa del mondo

A Kilian il titolo maschile di skyrunning, Bazzana undicesimo

L'ultimo giorno, all'ultima gara arriva la medaglia più bella: Elisa Desco è campionessa mondiale di Skyrunning alla Marathon du Mont Blanc! La cuneese trapiantata in Valtellina è transitata sul traguardo in 3h53'53'' (trentaduesima assoluta) lasciando a circa un minuto la statunitense Megan Kimmel (3h54'51'') e a un paio di minuti Stevie Kremer (3h55'36''), super favorita della vigilia. Tra gli uomini successo di Kilian Jornet in 3h23'39'' davanti al francese Michel Lanne in3h25'50'' e al britannico Tom Owens (3h26'20'') che ha superato lo svizzero Marc Launstein (3h26'30'') negli ultimi 300 metri. 

PIOGGIA FORTUNATA - Una gara tutta in testa quella di Elisa, sempre insieme o poco davanti alla Kimmel e alla Kremer. Poi sulla discesa dal Col des Posettes a Le Tour la svolta, con un minuto di vantaggio sulle avversarie. Una gara dura, durissima anche perché ieri sera Elisa aveva 37 e mezzo di febbre. Una vittoria della testa prima ancora che del fisico sotto il diluvio, su un terreno scivoloso. «Per me questa è una gara troppo lunga, la vittoria è una sorpresa anche perché considero Stevie Kremer fortissima, penso che il nuovo tracciato, con l'arrivo a Chamonix mi abbia aiutato perché se ci fosse stata ancora salita dopo La Flegère non ce l'avrei fatta a mantenere la posizione, ero sfinita» la prima dichiarazione della Desco al traguardo.

TOP TEN - La top ten maschile ha visto al quinto posto lo spagnolo Manuel Merillas, al sesto il norvegese Erik Haugsens, al settimo lo spagnolo Aritz Egea, all'ottavo il polacco Swieric, al nono il tedesco Florian Reichert e al decimo il francese Greg Vollet. Undicesimo Fabio Bazzana. Al quarto posto femminile la statunitense Kasie Enman, al quinto la francese Azara Garcia, al sesto la spagnola Maite Maiora, al settimo l'olandese Hiske Weissmann, all'ottavo la spagnola Nuria Dominguez, al nono la francese Anne-Lise Rousset e al decimo la spagnola Laia Andreu-Trias. Tredicesima Stefanie Jimenez.

KILIAN CON BRUNO - Ad accompagnare Kilian negli ultimi due chilometri è stato Bruno Brunod. Gara molto combattuta anche quella maschile con il francese Michel Lanne che è giunto a circa 2' e il britannico Tom Owens a meno di un minuto da Lanne. A festeggiare il catalano il nonno che ha compiuto proprio in questi giorni 83 anni. «Sono molto contento per questa doppietta, non potevo sperare meglio, sono sul podio con due grandi atleti come Michel e Tom ma soprattutto con due grandi amici» la prima dichiarazione di Kilian.

GERMAN FINISHER - Il messicano Germàn Silva, classe 1968, due volte primo alla Maratona di New York, ha chiuso la sua prima gara di Skyrunning al centotrentottesimo posto in 4h33'46''. 


Western States nel segno di Rob Krar e Stephanie Howe

Tappa americana dell'Ultra World Tour

Western States 100, tappa a stelle a strisce dell'Ultra World Tour. Era il favorito alla vigilia e non ha tradito le attese: la vittoria è andata a Rob Krar che ha chiuso sul traguardo di Auburn in 14h53'22", con un vantaggio di 26 minuti suSeth Swandon, con terzo a 43' Dylan Bowman. Quarto posto per Max King, 'solo' quinto Ryan Sandes. Completano la top ten Ian Sharman, Alex Varner, Brendan Davies, Brett Rivers e Jesse Haynes.
Nella gara rosa è Stephanie Howe a chiudere per prima in 18h01'42", davanti a Larisa Dannis in 18h29'18" con la francese Nathalie Mauclair in 18h43'57" a completare il podio.


Anche Silvia Serafini alla Marathon du Mont Blanc

Tra i top runner l'unico azzurro e' Bazzana

Ci sarà anche Silvia Serafini al via della Marathon du Mont Blanc di domani. La veneta, a sorpresa, proverà la gara anche se non è al top. Le top runner sono state presentate questa sera in piazza a Chamonix. La favorita numero uno è sicuramente Stevie Kremer, vincitrice con record l'anno scorso. Attenzione però anche all'altra statunitense Kasie Enman, all'azzurra Elisa Desco, una delle atlete più in forma del momento, e alla spagnola Maite Maiora. Tra gli uomini Kilian è il favorito numero uno e il maltempo previsto aumenta ulteriormente le sue chanches mentre sono in crescita le quotazioni dell'inglese Tom Owens, grazie anche alla discesa finale su Chamonix prevista dal percorso di riserva. Gli altri top includono il marocchino naturalizzato spagnolo Zaid Ait Malek, il francese Michel Lanne e il neozelandese Jonathan Wyatt, trionfatore della Cross du Mont Blanc dell'anno scorso e pluricampione del mondo di corsa in montagna che ha deciso di 'allungare'. Tra i top l'unico azzurro è Fabio Bazzana. Una grande sorpresa è la partecipazione (per la prima volta in una gara di skyrunning) del messicano Germán Silva, classe 1968, due volte vincitore della Maratona di New York. Appuntamento alle 7 di domani mattina, stay tuned! 


Marathon du Mont Blanc, cambia il percorso

Visto le previsioni meteo niente Posette, arrivo a Chamonix

Fuori c'è il sole a Chamonix mentre il direttore di corsa della Marathon du Mont Blanc annuncia il cambio di programma per domenica. Ma le previsioni meteo dicono brutto tempo dalle 4 di mattina, vento forte, quota neve sopra i 2300 metri e con la temperatura che potrebbe andare sotto zero. Troppo rischioso mandare i 2000 partenti a quelle quote. La decisione - definitiva, anche se ci fosse un miglioramento; gli atleti sono stati avvertiti tutti con sms - prevede la partenza da Chamonix alle 7 del mattino, non ci sarà la salita alla Posette, ma si correrà attraverso il cammino numero 4 sino al La Tour. Si torna sul percorso originario sino a La Flégiere, dove ci sarà la nuova deviazione con discesa finale a Chamonix, senza l'arrivo a Planpraz. Percorso rivoluzionato, dunque - è la prima volta che accade per la Marathon du Mont Blanc -, il chilometraggio resta praticamente invariato, il dislivello, invece sarà di 2500 metri, rispetto ai 2722 originari.


Lavaredo Ultra Trail, super Krupicka e Bosio da record

Francesca Canepa migliora di un'ora la prestazione del 2012

Anton Krupicka è sul trono della Lavaredo Ultra Trail, prova del circuito Ultra Trail World Tour di 119 km con quasi 6.000 metri di dislivello. Lo statunitense, ritiratosi all'ultima UTMB, vince così una importante gara europea. 12h42'38'' il tempo di Kupricka, che ha preceduto il compatriota Mike Foote (12h57'38''). Al terzo posto il lituano Gediminias Grinius (13h01'22''). Fulvio Dapit, a lungo nelle prime posizioni, ha dovuto ritirarsi. Il primo italiano è Ivan Geronazzo, quinto assoluto, che ha preceduto Marco Zanchi, settimo assoluto. Ha dovuto ritirarsi per il freddo e il mal di stomaco Stefano Trisconi. Tra le donne è stata battaglia Rory Bosio-Francesca Canepa. La valdostana è stata a lungo in testa e poi raggiunta e superata dalla statunitense che con 14h29' ha stabilito il nuovo record femminile della gara. Il ritardo della Canepa è di circa 15 minuti ma Francesca ha migliorato di circa un'ora il suo tempo del 2012. Al terzo posto Katia Fori in 15h57'.

CORTINA TRAIL - Nella gara corsa su 47 chilometri con 2.650 metri di dislivello a dominare è stato il tedesco Fabian Schnekenburger con il tempo di 4:37’28’’ davanti a Manuel Speranza e a Domenico Longo. In campo femminile vittoria per Lara Mustat con 5:51’05. Anja Maurer e Sylvaine Cussot sono rispettivamente seconda e terza. 


Vertical, la gara degli italiani

Oltre la top ten Pedergnana, Moletto & co

Secondo Bernard Dematteis e terzo Urban Zemmer. Il podio del Vertical dei Mondiali di Chamonix è per due terzi azzurro ma purtroppo è proprio il gradino più alto del podio che non è colorato di azzurro, grazie all'exploit di Kilian Jornet. ma come sono andati gli altri italiani? E gli ski-alper al via, anche stranieri?

PEDERGNANA PRIMO DEGLI UMANI - Nicola Pedergnana, del team La Sportiva, è undicesimo in 36'54'', Marco Moletto del team La Sportiva tredicesimo in 37'05'', Gil Pintarelli del team Crazy ventitreesimo in 38'52'', Nador Maguet del Team La Sportiva ventisettesimo in 39'08''. Si è ritirato Marco Facchinelli.

TRE DONNE NELLA TOP TEN - Detto di Antonella Confortola, quarta in 43'17'', vanno segnalate anche le prestazioni di Stefanie Jimenez del team Salomon, settima in 43'55'', di Francesca Rossi del Team La Sportiva, ottava in 45'13''. Erika Forni del team La Sportiva è diciassettesima in 49'30''.

SKI-ALPER - E gli scialpinisti? Tolto Kilian, il primo in classica è Alexis Sevennec, nono in 36'36''. William Bon Mardion è quindicesimo in 37'43'', Xavier Gachet ventiduesimo in 38'48'' e Mathéo Jacquemoud trentaseiesimo in 41'18''. 


80 km del Monte Bianco, quante emozioni

La gallery fotografica della ultra dei Mondiali di Chamonix

Tanta fatica, lo hanno detto tutti all'arrivo, anche i più forti. Una gara decisamente tecnica con il caldo che ha creato non pochi problemi. Quella di ieri è stata una giornata indimenticabile, rcca di emozioni. Per tutti, dai top runner a chi ha voluto esserci e ha lottato con tutte le sue forze per arrivare al traguardo. Volti stravolti, ferite, abbracci. Ecco la 80 km del Monte Bianco in 30 foto. 


Luis Alberto Hernando e' il campione del mondo Ultra

Nella gara femminile successo di Emelie Forsberg. Sesta Federica Boifava

Il 27 giugno 2014 sarà ricordato a lungo nella storia dello Skyrunning. Oggi, a Chamonix, è stato assegnato il primo titolo mondiale Ultra della ISF (International Skyrunning Federation). A mettersi al collo l'ambita medaglia quello che attualmente è anche campione europeo in carica: Luis Alberto Hernando. Sul secondo gradino del podio il francese Francois D'Haene e al terzo posto il sorprendente australiano Ben Duffus. Una giornata baciata dal sole (e dal caldo) che ha creato qualche problema agli atleti in gara.

LUIS ALBERTO CAMPEON - Sarà un atleta a fine carriera, come ha dichiarato ad Up & Down nell'intervista che abbiamo pubblicato sul numero in edicola, ma Luis Alberto Hernando è l'uomo da battere delle ultra distanze. Dopo la strepitosa vittoria alla Transvulcania (già un piccolo campionato del mondo), dopo la medaglia europea della Trans D'Havet, ecco un altro successo a coronare il triplete. È vero mancava Kilian, impegnato nel Vertical di questo pomeriggio e domenica nella maratona, ma a Chamonix è stata gara vera. L'avversario, come da pronostico, è stato Francois D'Haene, che aveva demolito la concorrenza con un'ora di vantaggio sulla concorrenza all'Ultra Trail Mt. Fuji. Un vero e proprio 'cecchino' Hernando, con pochi obiettivi ben chiari che difficilmente sbaglia. È partito alle 4 con la frontale imponendo subito un ritmo forsennato, per fare selezione. All'inizio gli sono stati dietro D'Haene e Wolfe, poi a tenergli testa, con distacchi che sono arrivati a un massimo di una decina di minuti, il solo francese. Li abbiamo visti passare all'Argentière, oltre metà gara: rilassato, in souplesse, Hernando, più provato D'Haene. Sulle salite il francese è riuscito a rosicchiare minuti preziosi, come sull'ultimo ascesa al Plan de l'Aiguille. Poco prima dell'arrivo si era addirittura sparsa la voce che D'Haene avesse raggiunto Hernando, invece…

HA DATO TUTTO - Invece Luis Alberto ha dato tutto. È arrivato sul traguardo in 10h.25'.52'' esultando e poi si è subito seduto. Non una parola, infine si è sdraiato a terra ed è stato soccorso evidentemente affaticato dallo sforzo e in debito di liquidi. Tutto ok per il campione del mondo, che si è poi rialzato salutando il pubblico e scortato del personale di soccorso. Mentre Hernando giaceva a terra, in un'atmosfera surreale, poco meno di quattro minuti dopo (10h29'33''), piombava sul traguardo Francois D'Haene decisamente più fresco di Hernando. Al terzo posto, dopo una avvincente battaglia con il francese Clement Petitjean, conclusasi con il sorpasso sull'ultima salita, l'australiano Ben Duffus che ha chiuso in circa 10h53'. Cinque i minuti su Petitjean. Quinto il tedesco Philipp Reiter, sesto l'australiano Blake Hose, settimo il francese Aurelien Dunand Pallaz, ottavo lo statunitense Mike Wolfe, nono l'australiano Caine Warburton, decimo il norvegese Sverre Slethaug.

DONNE - Vittoria della svedese Emelie Forsberg, che ha deciso solo pochi giorni fa di correre la Ultra (voleva fare la Maratona) ed era reduce dall'infortunio alla mano della Transvulcania. Voleva fare una gara tranquilla, invece eccola in testa dall'inizio, tallonata da Anna Frost. La Forsberg ha tagliato il traguardo in ventincinuqesima posizione assoluta dopo 12h40', precedendo di 8 minuti la neozelandese Anna Frost e di venti la sorprendente polacca Magdalena Laczak. Al quarto posto la francese Maud Gobert, seguita dalla connazionale Carolione Chaverot e dalla prima azzurra, Federica Boifava. Al settimo posto la spagnola Uxue Fraile all'ottavo la brasiliana Fernanda Maciel, al nono la cinese Li Dong e al decimo la francese Juliette Blanchet. Undicesima Alessandra Carlini.


Mondiali Ultra, la gara degli italiani

Federica Boifava sesta, Giulio Ornati diciassettesimo

Come sono andati gli italiani ai Mondiali di Skyrunning di Chamonix? Meglio le azzurre degli azzurri. Tra le donne sesto posto per Federica Boifava e undicesimo per Alessandra Carlini. Tra gli uomini i tre migliori score sono quello di Giulio Ornati, diciassettesimo, Stefano Ruzza, diciannovesimo e Maurizio Fenaroli (ventitreesimo).

SUPER BOIFAVA NONOSTANTE QUALCHE PROBLEMA - Le prime parole all'arrivo sono state molto chiare. Un'esclamazione irripetibile seguita da «che dura». Per Federica Boifava  la 80 km del Monte Bianco non è stata gara facile. «Già ieri accusavo dei disturbi intestinali poi in gara, a un certo punto, nella parte di falsipiani, è stata dura». Freddo in partenza, poi caldo. Federica è arrivata fino al terzo posto poi nella zona di Argentière ha dovuto cedere delle posizioni. «Bella gara, molto tecnica, con tante salite e discese, come piace a me che sul piano mi addormento».

RUZZA OK - È soddisfatto Stefano Ruzza al traguardo. Sembra abbastanza fresco. «È la 80 km più tecnica che ho fatto. Viaggiavo intorno alla venticinquesima-trentesima posizione, poi verso la fine ho iniziato a scalare posizioni, fino ad arrivare sull'ultima salita dove in tanti si sono piantati». Gara, quella di Stefano, che spesso si è incrociata con quella delle due protagoniste femminili. «Ho fatto qualche chilometro con Anna Frost che ha anche sbagliato strada a un certo punto, mentre con la Forsberg ci siamo raggiunti e superati diverse volte: le si avvicinava, nei ristori qualche volta sono stato più lungo e mi ha superato». 

RITIRATO COLLE' - Ha dovuto ritirarsi per problemi intestinali Franco Collè, che viaggiava al ritmo dei migliori. 


E' Kilian il nuovo campione del mondo Vertical

Secondo Bernard Dematteis, terzo Urban Zemmer

Kilian Jornet è il nuovo campione del mondo Vertical con il tempo di 34'18'' fatto registrare questa sera a Chamonix. Non è bastato l'altrettanto incredibile tempo di Bernard Dematteis (34'36''), secondo, né l'ottima prova di Urban Zemmer (34'37'') su un percorso non particolarmente adatto alle sue caratteristiche. Tra le donne vittoria della spagnola Laura Orgué (41'29'') davanti alla statunitense Stevie Kremer (41'37'') e alla francese Christelle Dewalle. (41'50''). Fondamentale per il successo di Kilian la seconda parte del percorso, la più tecnica.

TOP TEN -
Le posizioni dalla quarta alla decima degli uomini: Saul Antonio Padua, Toru Myahara, Tjorbion Thorsen Ludvigsen, Travis Macy, Aritz Egea, Alexys Sevennec.. Undicesimo Nicola Pedergnana, tredicesimo Marco Moletto.

DONNE - 
Quarta Antonella Confortola, quinta Maite Maora, sesta Kasie Enman, settima Stefanie Jimenez, ottava Francesca Rossi, nona Terese Sjursen, decima Axelle Mollaret.