Mezzalama al contrario: le impressioni degli atleti

Laetitia Roux: 'Sara' molto piu' dura'

Impressioni sul Mezzalama 'al contrario' raccolte al Forte di Bard in occasione della premiazione della LGC. La parola a Laetitia Roux: «Sarà molto più dura. Le discese sono più difficili ma in linea generale non saprei cosa aspettarmi. Se ci sarà neve in basso la partenza è più facile, altrimenti ci sarà molto da correre e camminare». Della stessa opinione Gloriana Pellissier: «Una novità che va vista e provata. Ci può stare qualcosa di diverse e un percorso così. Sarà un bel punto di domanda, una gara tutta da scoprire».
Anche per William Bon Mardion, il Mezzalama al contrario va benissimo: «Non cambia nulla per me. Bisogna essere bravi ad adattarsi al percorso che ci propongono. Ci sarà un pezzo subito da camminare ma anche più tecnica già dai primi chilometri». Filippo Beccari, non nasconde qualche preoccupazione: «Con il nuovo Mezzalama andremo al contrario e quindi ci saranno diverse cose nuove. Non sappiamo a cosa andremo incontro. Potrebbe essere meglio o peggio. Lo sapremo solo dopo».


J.P. Auclair e Fransson travolti da una valanga

Erano sul Monte San Lorenzo, in Cile

Due grandi 'skiers' sono stati travolti da una valanga. Lo svedese di Chamonix, Andreas Fransson (31 anni), autore della discesa in solitaria dalla parete sud del Denali nel 2011, e il canadese J.P. Auclair (37 anni), uno dei 'pioneri' del freeskiing, co-fondatore dell'Armada Skis, erano sul Monte San Lorenzo, in Cile, per le riprese di un nuovo film, insieme al filmmaker Bjarne Salen e al fotografo Daniel Ronnback, entrambi svedesi. Una valanga li ha travolti: i loro corpi sono stati recuperati senza vita lunedì dei soccorritori cileni.

 


Da Savona al Gran Paradiso

Il 'viaggio' di tre ski-alper canavesani

«Nessun record e nessuna impresa: solo la voglia di fare qualcosa di 'avventuroso'». Nell'ultimo fine settimana, tre ski-alper canavesani, Luca Raimondo, Marco Riva e Piercarlo Paglia, sono partiti da Savona per arrivare in cima al Gran Paradiso, in 22 ore 24 minuti e 17 secondi.

IL PERCORSO - «L'idea è nata leggendo della Genova-Monte Bianco - spiega Luca Raimondo -, le nostre mogli ci hanno quasi 'sfidato' quest'estate e noi abbiamo deciso di partire dalla spiaggia dove di solito andiamo in vacanza, per arrivare in cima al 'nostro' 4000, il ‘Grampa’. Volevano partire da Laigueglia, poi abbiamo puntato su Savona. Siamo saliti in bicicletta a mezzogiorno di sabato dal Priamar, abbiamo affrontato il Colle di Cadibona, siamo passati per Alba, Torino sino ad Ivrea dove abbiamo fatto la prima 'sosta'. Poi ancora bicicletta sino a Pont Valsavarenche, dopo oltre 300 km: ci siamo cambiati e siamo saliti ai 4061 metri del ‘Grampa’ dove siamo arrivati domenica mattina».

ESPERIENZA - «È stata dura, ma ci siamo divertiti. Nessuna impresa, in estate prepariamo la stagione invernale (gareggiano con i colori del Corrado Gex, ndr) con arrampicata e bicicletta - prosegue Raimondo - ma il tempo è quello che è, tra famiglia e lavoro e i km nella gambe troppo pochi. Una bella esperienza: un grazie a tutti i parenti e amici che ci hanno fatto assistenza sul percorso».


Scott Valtellina Wine Trail, boom di iscrizioni

La gara e' in programma domenica 9 novembre

La seconda edizione dello Scott Valtellina Wine Trail viaggia verso il tutto esaurito: la gara è in programma il 9 novembre, ma restano solo 150 pettorali ancora da assegnare prima di raggiungere il limite massimo di 1000 partenti. Una gara che si sviluppa in ambiente unico, tra i vigneti della Valtellina: confermati i due differenti percorsi, con due location di partenza, Tirano per Scott Valtellina Wine Trail, Chiuro per Scott Valtellina Wine Half Trail. Entrambe le prove avranno lo stesso epilogo a Sondrio.
Il vino e i vigneti in testa, ma ovviamente non solo: bresaola, pizzoccheri e formaggi tipici della Valtellina saranno ulteriori protagonisti di una tre giorni di festa che avrà il suo quartier generale nella tensostruttura allestita nella bellissima piazza Garibaldi di Sondrio. Si inizierà venerdì 7 novembre, con l’apertura delle degustazioni e un concerto di jazz in serata. Il sabato sarà invece dedicato alle famiglie e al settore giovanile. Per le prime la 'Valtellina Family Run', con partenza da piazza Garibaldi e arrivo a Castel Masegra, altro patrimonio artistico di Sondrio, per i più giovani invece una corsa su strada per le vie cittadine, con le premiazioni finali ospitate dal 'truck' della Scott, partner tecnico della manifestazione.


Mira Rai, dal Nepal per vincere

Top of the weekend - dopo il successo al Sellaronda, bis agli Eroi

Nuova gara in Italia e nuovo successo per Mira Rai: la giovane nepalese si merita la copertina di atleta della settimana. Dopo aver vinto il Sellaronda, alla sua prima gara europea, ha concesso il bis nel Trail degli Eroi, nella prova ultra di 80 kk. 23 anni (ma, come ci spiega il sito trailrunningnepal.org, possono essere anche 25, vista la 'flessibilità’ dei certificati nepalesi), arriva da un piccolo paese, Bhojpur, nell'est del paese. Avvicinarsi al trail running è stato quasi naturale, quando ne ha scoperto l'esistenza, visto che a Bhojpur per 'fare legna', raccogliere l'acqua o anche solo fare la spesa, servivano sempre ore di cammino, in salita e discesa. Quando si è trasferita a Kathmandu per studiare, ha iniziato con brevi distanze, poi il 23 marzo si è iscritta alla Himalayan Outdoor Festival 50km: era l'unica donna al via in quella distanza, ma si è fatta notare per il tempo in gara. Poi ad aprile ha preso parte al Mustang Trail Race, gara di otto tappe di quasi 200 km, salendo di nuovo sul gradino del podio. Grazie al progetto 'Girls running fund' (che raccoglie fondi per le atlete nepalesi) ha avuto l'opportunità di gareggiare anche in Europa... Continuando a vincere.   


Un fine settimana di corsa

Ecco come e' andata nelle gare italiane

Un fine settimana intenso tra Ultra e Vertical. Vediamo com'è andata.

TRAIL DEGLI EROI - A Semonzo del Grappa, nel Trevigliano, 'Eroi' in gara su tre distanze. Nella 80 km vittoria di Stefano Ruzza: il portacolori del Team Vibram chiude in 8 ore 21 minuti e 20 secondi, precedendo Luca Moro in 8h37'18", con Fabio Caverzan a completare il podio in 8h44'42". Nella gara rosa a segno la nepalese Mira Rai, ottava assoluta, in 9h14'19", con piazza d'onore per Cristiana Follador in 9h52'32" e con terza Graziana Pe' in 10h06'14".
Nella 46 km, terza vittoria consecutiva agli Eroi per Nicola Giovanelli in 4h22'14". Secondo Stefano Fantuz in 4h30'31", terzo Nazareno Salvati in 4h55'59". Nella prova femminile affermazione di Katia Fori: la portacolori del Team Tecnica taglia il traguardo in 5h47'19" su Cristina Lenardon in 6h00'33" e Patrizia Pensa in 6h07'28". Nella 30 km, infine sul gradino più alto del podio sono saliti Andrea Moretton in 3h06'23" e Alma Rrika in 3h45'02".

TRAIL DELLE TERRE ROSSE - Tappa del circuito del Trail dei Parchi a Masserano, nel Biellese. Nella 37 km primo Maurizio Fenaroli in 2h55'18", davanti a Lorenzo Maiandi in 3h12'29" e Valentino Osiliero in 3h16'19". Nicoletta Passuello è prima in campo femminile in 3h55'11" su Karin Paola Muraro in 4h00'14". Nella 24 km a segno lo junior Michael Mercandino in 1h47'14", su Adriano Zucco in 1h49'58" e Maurizio Mora in 2h01'37". Sul gradino più alto del podio femminile Patrizia Di Massimo.

SCALDAGAMBE - Tappa de La Sportiva Vertical Trophy con la salita al Monte Cornon, con la formula a coppie. Vittoria di Urban Zemmer e Nicola Pedergnana in 34'28", davanti a Thomas Trettel e David Thöni in 34'41" e a Christian Varesco e Stefano Gardener in 34'53"; nella prova femminile a segno Beatrice Deflorian e Francesca Rossi in 42'02" su Dimitra Theocharis e Serena Vittori in 46'07" con terze Serena Ioriatti e Sandra Chesney in 48'57". Nella mista affermazione di Sabrina Bampi e Diego Kerschbaumer in 44'45" su Sabrina Zanon e Livio Vanzetta in 45'53" e su Lisa Morandini e Davide Brigadoi in 48'22".

TRAIL DEL MOSCATO - 50 km a Santo Stefano Belbo sulle colline di Langa, nel paese di Cesare Pavese. Vittoria dell'atleta di casa Michele Evangelisti in 4h38'05", davanti al ligure Ernesto Ciravegna in 5h20'31" e Alberto Prato in 5h21'18". Quarta piazza per Yulia Baykova on 5h26'43", prima con quasi mezz'ora di vantaggio sulla cuneese Monica Conterno.

TRAIL DEL SALAME - Quarta edizione della gara di San Michele Tiorre nel Parmense sul nuovo tracciato di 25 km. Vittoria di Lorenzo Villa in 2h00'45 (su Roberto Rondoni in 2h02'14" e Fabio Pinelli in 2h03'15") e Giulia Bertoletti in 2h46'06" (davanti a Silvia Motta in 2h47'29" e Carlotta Vecchi in 2h50'00").

Tutte le classifiche nel nostro calendario.


Corso di formazione management dello sport della Fisky

Sabato e domenica a l'Aquila

Sabato e domenica L'Aquila, in località Assergi, nella sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si terrà un ‘corso di formazione management dello sport’, valido come formazione per tecnici, dirigenti ed organizzatori FISky.
Sabato (dalle 15 alle 18.30) i temi trattati saranno 'Normative fiscali per società ed organizzatori di manifestazioni sportive', 'Regolamenti nazionali ed internazionali dello skyrunning' e 'Le basi della metodologia dell'allenamento'; domenica (dalle 9 alle 12) 'Sicurezza e tracciatura del percorso' e 'L'organizzazione di una manifestazione ed i rapporti con altri Enti'. Il corso, gratuito, è aperto ai rappresentanti delle società e agli organizzatori: le iscrizioni entro mercoledì 1 ottobre sul sito www.skyrunningitalia.it e via mail a federazione@skyrunningitalia.it


Eydallin: ‘vedremo chi saranno gli atleti piu’ adatti’

Il parere dell’azzurro sul nuovo percorso del Mezzalama

In conferenza stampa, giovedì scorso, ha espresso qualche perplessità sul nuovo percorso del Mezzalama. Al termine lo abbiamo raggiunto per approfondire l’argomento e Matteo Eydallin ha chiarito il suo pensiero. «Si chiama sci-alpinismo, ma con il nuovo percorso mi sembra che di sci ce ne siano proprio poco e che diventino importanti le fasi di discesa con i ramponi. Mi viene quasi da pensare che per partire più leggeri si potrebbe farlo senza sci e affrontare i tratti di scorrimento senza le aste ai piedi…». La sua naturalmente è una provocazione però Eydallin non nasconde i dubbi sul nuovo percorso. In conferenza stampa da una sua frase era parso quasi insicuro di partecipare. «Non si deve farlo per forza il Mezzalama, nel senso che è giusto che chi decide le squadre valuti quali sono i tre atleti migliori in funzione delle caratteristiche» ha ribadito. Sicuramente quella con partenza da Gressoney e arrivo a Cervinia sarà una gara che richiederà diversi adattamenti… «È stato difficile in questi anni capire come prepararsi per il Mezzalama, ora si riparte da capo» ha chiuso il piemontese. 
 

 


Il cuneese Mauro Giraudo vince l’Adamello Ultra Trail

Sul podio Alexander Rabensteiner e Mauro Manenti

175 km tra Lombardia e Trentino: questo e molto altro è l’Adamello Ultra Trail. La vittoria è andata al cuneese Mauro Giraudo, al traguardo in in 31h27’10”, con una rimonta sull’altoatesino Alexander Rabensteiner, dopo che, per circa 100km, ha guidato lo skyrunner di casa Dino Melzani, costretto al ritiro per un problema alla caviglia. Sul terzo gradino del podio è salito il valtellinese Mauro Manenti. Quarto Matteo Bertoli: è giunto a Vezza a gara iniziata ed è comunque voluto partire con un gap di 1h20’, guadagnando posizioni su posizioni, sino a sfiorare il podio.
 
PERCORSO - Il percorso volutamente non era dei più tecnici, ma 10.500 metri di dislivello positivo non sono certo pochi. Prova ne è che i cancelletti hanno fatto selezione. Chi però è riuscito a dosare le energie completando questo anello ricavato all’interno di due parchi nazionali si è regalato un passaggio baciato dal sole sulle rovine di Cima Rovaia, un tramonto dai magici colori, proprio ai piedi del Tonale, alla malga Cadì e un’alba che difficilmente potrà dimenticare ai laghetti di Pozzuolo.


Ultimi giorni per iscriversi all'Ultra del Lago d'Orta

Quattro i percorsi previsti: da 87, 55 30 e 15 km

Si chiuderanno domenica 28 settembre le iscrizioni alla quinta edizione dell'Ultra Trail del Lago d'Orta, in programma il prossimo 18 ottobre; sono stati già moltissimi gli atleti che hanno aderito alla gara organizzata dal Trail Running, con un numero sempre crescente di atleti internazionali: saranno per esempio presenti atleti da Stati Uniti, Slovacchia, Norvegia, Francia, Spagna, Olanda, Svizzera, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna e Germania.
 
PERCORSI - Sono molte quest'anno le novità all'Ultra Trail del Lago d'Orta, a cominciare da partenza e arrivo che saranno a Omegna. Quattro i percorsi previsti, da 87, 55 30 e 15 km; in particolare il percorso della gara lunga, che assegnerà ai finisher 3 punti di qualificazione per partecipare all'Ultra Trail del Mont Blanc 2015, sarà rivoluzionato con l'inserimento di spettacolari passaggi in Valle Strona, e un totale di circa 6.300 metri di dislivello positivo.
Il punto più alto del percorso, il Monte Croce, tra Valle Strona e Valsesia, a quota 1.643 metri. sarà raggiunto intorno al ventiquattresimo km.
 Anche la prova da 55 km, per un totale di circa 3.200 m di dislivello positivo, è piuttosto mossa nella prima parte: il punto più alto del percorso, sempre il Monte Croce, si troverà intorno al sedicesimo km. Il Monte Croce sarà la cima più alta anche del percorso da 30 km, ma in questo caso sarà posizionato quasi a metà percorso; 1.900 i metri di dislivello positivo previsti per la 30 km.
Sarà infine approntato un percorso da 15 km, che potrà essere affrontato sia come mini trail sia dagli specialisti del nordic walking.
Le iscrizioni - per le gare da 87, 55, 30 e 15 km - si possono effettuare sul sito www.wedosport.net.
Chi vorrà compiere il percorso da 15 km come Nordic Walking potrà iscriversi anche il giorno della gara.
Ulteriori informazioni sui percorsi e sui regolamenti si trovano come sempre sul sito dell'evento, www.ultratraillo.com.


Andrea Zambaldi e Basti Haag dispersi sul Shisha Pangma

I due alpinisti travolti da una valanga a pochi metri dalla vetta

Apprendiamo con grande tristezza della scomparsa sotto una valanga al Shisha Pangma (8.013 m) di Andrea Zambaldi e Sebastian Haag, che partecipavano alla Double8 Expedition di Dynafit. Le notizie che arrivano da quelle valli sono, come spesso accade, frammentarie e, a distanza di 3 giorni dall’accaduto, i due alpinisti risultano ufficialmente dispersi e i corpi non sono stati recuperati. 

In questo momento siamo vicini alla grande famiglia di Dynafit e a quelle di Andrea e Sebastian. 

Oggi il nostro sito e i social network collegati osservano una giornata di silenzio, gli aggiornamenti riprenderanno da domani. 

Riportiamo il comunicato ufficiale della spedizione:

«Nel pomeriggio del 23 settembre alle 16.30, Benedikt Boehm (37) e Ueli Steck (38) sono partiti dal campo base (5.600 m) per l’ascesa veloce dello Shisha Pangma (8.013 m). Il piano prevedeva di raggiungere la vetta nella mattina del 24, insieme ai compagni di spedizione Sebastian Haag (36), che partiva dal campo 1, e Andrea Zambaldi (32) che partiva dal campo 2.

Benedikt e Ueli hanno incontrato Basti Haag al C1 come da programma alle 20. Nello stesso momento Andrea Zambaldi è partito dal C2 (6.800) verso la cima. Tutti gli alpinisti si sono incontrati sotto al C3 a quota 7.100 all’una di notte del 24 settembre, arrivando al C3 (7.300 m) alle 2.

Essendo i primi alpinisti sopra il C2, hanno continuamente dovuto tracciare in condizioni impegnative. Alle 6.50 il team era a soli 100 metri di dislivello dalla vetta. Lo spirito era buono e la motivazione alta perché c’era un ottimo coordinamento tra tutti i membri. Erano sicuri di potere raggiungere la vetta alle 8.

Alle 6.55 (ora nepalese) Sebastian e Andrea sono stati travolti da una valanga a 7.900 metri, appena 100 metri sotto la vetta e sono stati trascinati per 600 metri di dislivello lungo un terreno glaciale ripido verso un altro versante della montagna.

Benedikt e Ueli hanno immediatamente chiamato il campo base per richiedere aiuto e sono scesi al C3 dalla stessa via di salita per attraversare la zona della valanga e cercare i dispersi. Per oltre quattro ore hanno cercato di raggiungere la zona della valanga da diversi punti ma hanno dovuto desistere perché non era possibile raggiungerla. Sebastian e Andrea sono scomparsi con la valanga e i loro corpi non sono stati ritrovati».  


LGC, i campioni sfilano al Forte di Bard

Vittorie di Laetitia Roux, Damiano Lenzi e Matteo Eydallin

La Grande Course ha premiato i suoi campioni e ha presentato la prossima edizione, quella del biennio 2015-2016. E' stato il Forte di Bard, venerdì scorso, il palcoscenico dell'atto finale del circuito LGC 2013-2014.
 
PREMIATI - Ci sono i protagonisti della LGC: Damiano Lenzi e Matteo Eydallin hanno vinto la graduatoria maschile con gli stessi punti, 1355. Un crescendo di risultati per i due azzurri: primi all'ultimo Mezzalama, poi sempre sul gradino più alto del podio nel 2014, a Pierra Menta, Tour du Rutor, Patrouille des Glaciers. Alle loro spalle la top ten si completa con William Bon Mardion e Jacquemod Mathèo terzi a quota 1155, quinto Filippo Beccari, sesto Xavier Gachet, settimo Filippo Barazzuol, ottavo Michele Boscacci, nono Lorenzo Holzknecht, decimo Davide Galizzi.
Nella classifica femminile la regina è Laetitia Roux, a punteggio pieno. Piazza d'onore per Maude Mathys, quindi Mireia Miró Varela, Axelle Mollaret, Anouk Doore, con sesta la prima azzurra Laura Besseghini.
 
2015-2016 - La novità è quella della collaborazione tra LGC e ISMF: le gare LGC entrano nella Coppa del Mondo, con una classifica di categoria, e soprattutto per quella 'overall' che tiene conto di tutte le prove in calendario. Nel 2015 gli appuntamenti LGC saranno Pierra Menta (11 marzo), Adamello Ski Raid (12 aprile) e Trofeo Mezzalama (25 aprile). Ma è rimasta ovviamente anche la classifica generale LGC sul biennio, con le gare del 2016 che saranno ancora Pierra Menta, Tour du Rutor, Patrouille des Glaciers e Altitoy.
 
GIOVANI - Debutta La Grande Courses des Jeunes: accanto alle gare Senior ci saranno anche quelle giovanili, riservate a Juniores e Cadetti. Si parte il 30 novembre con il Memorial Stedile sul ghiacciaio Presena, la gara giovani del Trofeo Adamello, l'unica che non andrà in contemporanea con la prova assoluta.