Pelvoux 2013: i commenti alla Sprint Race

Gli episodi che hanno deciso le medaglie

I Campioni mondiali assoluti ISMF 2013 sono il tedesco Josef Rottmoser  e la francese Mireille Richard. Hanno condotto batterie e finali dall'inizio alla fine, senza mai mettere a rischio le loro vittorie. 

Invece in casa azzurra oggi qualche medaglia attesa e quasi in vista è sfumata. Il bilancio è di sei medaglie complessive distribuite su otto categorie.
A decidere sono stati soprattutto gli episodi, ma resta comunque qualche delusione personale.   

Diamo spazio ai protagonisti degli episodi decisivi.  

- Giulia Compagnoni
: « Sì, ero arrivata all'ultimo cambio per prima, e anche con un buon margine. Poi non sono riuscita subito a centrare l'attacco. Intanto le altre arrivavano, il piede ha cominciato a tremare, e non mi sono controllata. Non era la mia prima Sprint, dopo Les Marecottes, quindi sapevo cosa fare. Mi dispiace per l'opportunità persa così, ma fa parte del gioco».  

- Robert Antonioli la prende con filosofia: «E' un'opportunità sfumata a causa di piccole cose, ma nelle sprint va così», e preferisce concentrarsi sulla descrizione degli episodi, scaricando anche l'adrenalina accumulata nelle sparate della mattinata.  

- Nadir Maguet:
« Mi dispiace che questo terzo posto sia stato guadagnato a causa della penalizzazione di Luca Faifer. Il suo era un argento, e soprattutto siamo amici».  

- Pietro Canclini:
«Mi sa che sono sub-iudice. Sul tratto a piedi si è staccato lo sci dallo zaino, e l'ho riagganciato. Ma ero fuori dalla zona. E adesso non so cosa decideranno…»  

Dubbio non banale, se al briefing di ieri sera un delegato spagnolo ISMF ha risposto ad alcune domande dei tecnici in questo senso dopo molte incertezze, definendo l'eventualità 'incidente tecnico in gara', e quindi senza obbligo di rientrare in zona.  

Il regolamento tecnico ISMF dello scialpinismo richiede diverse ore di attenta lettura, e si concentra in buona parte su pesi, misure, movimenti in zona cambio. Spiega inoltre diffusamente quando e come la zip della tuta può essere chiusa o aperta.
Il Regolamento Tecnico Federale italiano non ne accoglie alcune norme, tra le quali quelle che obbligano a lasciare i bastoni a terra nei cambi d'assetto, creando così difficoltà agli atleti.    


Pelvoux 2013: la roulette della Sprint Race

Giornata in chiaroscuro: quando una cerniera costa una medaglia

La forte nevicata è caduta nel giorno giusto: il teatro di gara delimitato su una pista di sci alpino ne ha guadagnato tecnicamente ed esteticamente.  
Dopo l'esperienza negativa delle Sprint Race di Coppa del mondo a Les Marecottes, qui a Pelvoux invece le cose sono filate lisce. Buona continuità di gara sul percorso, ritardi al vero minimo, stress delle attese tra i turni per gli atleti ridotto a termini ragionevoli.  

QUALIFICHE E BATTERIE -
Nelle qualifiche sono andati tutti al loro meglio per guadagnarsi le batterie. In queste passano i primi due, più i due migliori terzi classificati recuperati dai tempi della qualificazione ('Happy loosers'), quindi la battaglia in batteria continuava anche oltre il secondo posto, a vantaggio dello spettacolo.   

SPETTACOLARI SPRINT RACES
-Spettacolo offerto soprattutto dalle dimostrazioni di potenza sulla salita di partenza: pendenza moderata per un centinaio di metri lineari, e poi un secco cambio di pendenza da percorrere a inversioni obbligate. Ancora qualche evoluzione della preparazione e dei materiali,  e assisteremo a Sprint Races interamente in alternato e corsa.  

CAMBI DECISIVI -
Ma la prestazione tecnico-atletica non è l'unico fattore che gioca nelle sprint, anzi forse non è neppure il più importante. Oggi il medagliere italiano ha risentito in misura decisiva di tutto quello che può accadere nei cambi di assetto.
Sicuramente anche gli altri team hanno almeno altrettanti episodi su cui recriminare, ma raccontiamo qualcuno dei nostri 'inghippi', almeno quelli decisivi:
- Robert Antonioli sale la finale in modo strepitoso. E' secondo ma insieme al primo e con margine sugli altri. Sci sullo zaino per il tratto a piedi: una piccola difficoltà con la fettuccia gli fa perdere la testa condivisa della finale e riparte quarto. Recupera il podio in cima. Ripartirebbe ancora secondo per la semplice discesa finale, ma la zip della tuta si chiude solo al secondo tentativo. Un secondo o due al massimo. Quarto. 
- Giulia Compagnoni arriva all'ultimo cambio primissima con margine su tutti.  Che sia l'emozione, o la neve sotto la suola, non riesce a centrare gli inserti anteriori. Quinta.
- Luca Faifer, normalmente veloce ed esperto in queste cose, nella concitazione della lotta per il secondo posto che conquisterà 'sulla neve' dimentica per una volta di appoggiare i bastoni a terra. Penalità. Fuori dal podio.  

Eccetera. Fa parte di questo sport ripartire in dieci secondi con le pelli ben piegate nella tuta, o fissare istantaneamente gli sci sullo zaino, ma resta ugualmente un po' di amaro in bocca.  

REGOLAMENTI -
I regolamenti sono chiari e -fin troppo- articolati.
Faifer è rimasto vittima della discrepanza tra quello italiano e quello internazionale riguardo l'obbligo di bastoncini a terra nelle zone. Quando si corre sul filo del secondo ogni gesto dev'essere automatizzato in una catena continua di movimenti. Cambiando gesto improvvisamente e 'una tantum' succedono queste cose o si viene infilzati da chi è abituato ai movimenti giusti.
I giovani hanno ragione, a lamentarsi.  


Pelvoux 2013: forte nevicata sui Mondiali

Oggi la ISMF World Championships Sprint Race per tutte le categorie

Una nevicata molto intensa sta facendo salire il manto a vista d'occhio: questa notte si sono depositati al suolo 30 centimetri di neve molto asciutta, e ora si va per i 40. Le ultime previsioni confermano: stesso trend per tutto il giorno.  

SPRINT RACE - Partono tra poco le qualificazioni a Pelvoux: ogni singolo atleta si confronterà individualmente col percorso, e i tempi stabiliranno la formazione delle batterie eliminatori fino alla finale.
Sprint Race: una formula contestata ai suoi esordi, che ora sta invece trovando format, contenuti e maggiori consensi.
Esordio internazionali per i Cadetti, categoria non prevista in Coppa del mondo ISMF.


Pelvoux 2013, Team race: i commenti dei protagonisti

Matheo Jacquemoud: «Vincere il titolo mondiale in casa e' 'genial'!»

Subito dopo l'arrivo in centro a Vallouise abbiamo raccolto i commenti a caldo dei protagonisti del Campionato mondiale ISMF Team race.
 

Mathèo Jacquemoud
, Campione del mondo 2013 Team Race, nella piazza del suo paese: «Una cosa…'genial!': correre e vincere qui a casa mia, tra i miei amici: io vivo a 200 metri da qui!»  

Manfred Reichegger:
«Sono contento soprattutto di aver tenuto duro con Matteo, che nella gara lunga viene fuori sulla distanza. Là davanti loro sono più forti, si sa, non c'è niente da fare».  

Elena Nicolini
, medaglia d'argento con Gloriana Pellissier: «Sulle ultime salite è stata veramente dura con Gloriana! In discesa ho potuto restituire il favore, ed è stato bellissimo correre in team perché noi due siamo anche molto amiche».  

Davide Galizzi
, quarta piazza con Pietro Lanfranchi: «Ah!… meglio di così!…esordio ai Mondiali con il quarto posto nella gara a squadre, è un bel momento per me, sono veramente felicissimo».  

Pietro Lanfranchi:
«E' stata una bella sorpresa, questa squadra con Davide. Inedita, ma andavamo via insieme, regolari, sempre tutto a posto. La pelle staccata? No, loro andavano di più. Non ci sarebbe stato comunque niente da fare».  

Damiano Lenzi:
«Una giornata 'no' può capitare, e nella gara a squadre poi più di tanto non puoi fare. E pensare che qualcuno aveva appena detto che io ero troppo lento per l'Holz…poi si vede, come vanno queste cose. Gli hanno portato sfiga!»  

Lorenzo Holzknecht:
«Mi spiace, dopo questo periodo bello e regolare. Proprio nell'appuntamento più importante, ma le giornate 'no' non si possono scegliere, purtroppo».  

Alessandro Plater
, tecnico della squadra: «Bon Mardion soprattutto mi ha impressionato. In discesa Jacquemoud faceva quel che poteva e lo teneva, ma poi li ho visti su un tratto ripido e stretto. Lì veniva staccato di dieci metri a ogni curva. E oltretutto Bonma scendeva recuperando…».  


Pelvoux 2013, la cronaca: una Team Race infinita

Nel database gare di Ski-alper la classifica completa

La Team Race dei campionati Mondiali di Pelvoux è stata caratterizzata dal freddo, che ha creato problemi di pelli a molti team; dalla neve molto bella, 20-30 centimetri polverosa su fondo portante; ma soprattutto dalla sua lunghezza, sia in altimetria che in sviluppo...e al traguardo gli atleti confrontavano dubbiosi i dati dei propri GPS con quelli ufficiali: 2310 metri per gli uomini, 2210 per le donne.

UNA LUNGA BATTAGLIA -  Proprio la lunghezza della gara ha fatto la selezione, determinando posizioni finali e distacchi solo nella seconda parte. Partenza tipo 'Vertical race' per tutto il gruppo, con Lenzi-Holzknecht a condurre tra gli uomini e Roux-Mollaret tra le donne.
Una breve discesa tecnica nel bosco spezzava la lunga ascesa a 2750: dopo questa prima variazione l' equipe francese Jacquemoud-Bon Mardion è passata a condurre su Reichegger-Eydallin con circa 30" di vantaggio medi in cresta. Jacquemoud davanti con passo lungo e facile, e a dieci metri Bon Mardion di potenza. Poco distanziati sono transitati tonici Lanfranchi Galizzi, e Lenzi davanti ad Holzknecht con la faccia delle giornate 'no'.  Poi a breve gli svizzeri Ecoeur-Anthamatten e i francesi Gachet-Sevennec. 
Roux- Mollaret hanno cambiato vicine a Pellissier Nicolini, e in cresta sono ripartite dopo il tratto a piedi con circa 2' di vantaggio…e cordino teso.   

Parte centrale regolare per le prime due posizioni, sia tra gli uomini che tra le donne. I distacchi si sono dilatati di poco e gradualmente, con tutto ancora possibile. Lanfranchi ha subìto un problema di pelli, colto istantaneamente dai francesi comunque in rimonta.
Holzknecht ha tenuto duro, e in team si fa tutto quel che si può…ma se non è giornata non c'è niente da fare, in un Campionato mondiale.  A pochi minuti dal penultimo scollinamento alto Bon Mardion-Jacquemoud hanno messo in cascina 1' 40" su Eydallin-Reichegger, con quest'ultimo a tener duro sul proprio compagno che emerge alla distanza. Ad altri 1' 20" transiteranno Lanfranchi-Galizzi, con Gachet-Sevennec in caccia.  

IL FINALE - La discesa finale comprendeva anche lunghi trasferimenti semipianeggianti su sentieri, una risalita di poche decine di metri positivi, e alla fine oltre un chilometro di leggera salita in skating.
Ma la zona di cambio d'assetto a cento metri lineari dalla piazza del paese non ha visto colpi di scena: l'equipe francese di William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud è Campione del mondo 2013.  2h 32' 17" il loro tempo finale, a testimonianza della lunghezza della prova.
Matteo Eydallin e Manfred Reichegger hanno conquistato l'argento contenendo il distacco in 1' 59" e con buon margine su Xavier Gachet e Alexis Sevennec (2h 36' 10").
Pietro Lanfranchi e Davide Galizzi sono rimasti ai piedi del podio: soddisfatti della loro prestazione in 2h 40' 53", e del  buon funzionamento dell'inedito team. Su France '2' non ci sarebbe comunque stato nulla da fare.
Ecoeur e Anthamatten hanno portato la Svizzera al quinto posto in 2h 41' 49". 
Holzknecht- Lenzi hanno tenuto duro fino in fondo (2h 42' 11"), e hanno preceduto il team spagnolo di Kilian Jornet e Marc Pinsach  (2h 42' 40").    

Anche tra le donne il titolo mondiale è andato alla Francia, con Axelle Mollaret che ha fatto bene la propria difficile parte insieme a Laetitia Roux: 2h 59' 45" total time. Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini hanno accumulato regolarmente altro distacco fino ai 4' 59" finali ma non hanno ceduto, mentre le elvetiche Maude Mathis ed Emilie Gex-Fabry sono sempre rimaste molto più distanti: 3h 11' 07" il loro tempo sul traguardo, più 1' ulteriore di penalità.

Classifiche ufficiali sul calendario gare interattivo di skialper.it non appena disponibili!


Pelvoux 2013: tocca alla Sprint Race mondiale

Oltre 90 atleti affronteranno le qualificazioni

Dopo la premiazione ufficiale e lo spettacolo di percussioni e fuochi, questa sera si è tenuto il briefing per la Sprint Race.  

IL CIRCUITO -
80 metri positivi comprendenti lancio, terreno ripido con inversioni, tratto a piedi e finale ancora con le pelli. Discesa con porte direzionali per 100 metri negativi.  Skating in risalita alla finish line.  

IL TIMING -
Dalle 10.00 alle 11.20 si susseguiranno le prove singole di qualificazione: un concorrente ogni 30". Iniziano i Senior, poi toccherà ai Cadet, chiuderanno gli Junior. Dopo l'evento di contorno partiranno le batterie eliminatorie, e l'ultima finale dovrebbe disputarsi alle 13.00.  

LA STARTLIST DEGLI ITALIANI 

- Senior / Espoir men: Pietro Lanfranchi, Davide Galizzi, Michele Boscacci, Denis Trento, Robert Antonioli.  Invece Manfred Reichegger ci ha pensato fino all'ultimo e poi ha deciso solo in tarda serata di non partecipare, dopo l'intenso carico di oggi. 
- Senior / Espoir women: Alessandra Cazzanelli, Gloriana Pellissier, Elisa      Compagnoni, Elena Nicolini.
- Cadet men: Pietro Canclini, Erik Pettavino, Davide Magnini.
- Cadet women: Laura Corazza, Giulia Compagnoni.
- Junior men: Federico Nicolini, Nadir Maguet, Michel Pedergnana, Luca Faifer.
- Junior women: Alba De Silvestro, Natalia Mastrota.  

IL PARERE DEL D.T. -
«Stanno tutti bene e sono carichi, ma per i giovani è impossibile fare pronostici, le variabili sono troppe. Per i cadetti è addirittura la prima Sprint della loro vita, e resta al parterre proprio Lillo Invernizzi per assisterli in tutto. Tra i senior è comunque difficile, ma è evidente che contiamo molto su Robert Antonioli».  

IL METEO -
E' prevista neve da moderata a intensa per tutto il giorno, con temperature variabili tra i -8°C e i -5°C.   
Un tendone riscaldato ospiterà tutti nelle pause d'attesa. Al suo interno e sulla linea di partenza due grandi orologi sincronizzati scandiranno per ognuno il momento di scendere nell'arena.    


Pelvoux 2013: apre i Mondiali domattina la Team Race

Da Vallouise gli aggiornamenti del briefing

Le squadre nazionali hanno completato lo schieramento giusto in tempo per la cerimonia d'apertura a L'Argentiere-la- Bessée.
Oltre 200 atleti hanno presenziato in rappresentanza di 23 paesi distribuiti su tre continenti.  

IL PERCORSO DELLA TEAM RACE - l briefing di Vallouise invece erano presenti solo i tecnici delle squadre, e dopo qualche modifica dell'ultimo momento, ecco il percorso definitivo: cinque salite e altrettante discese, per un dislivello complessivo di 2210 metri compreso tra i 1100 metri di Vallouise e i 2750 della cima La Pendine. Alle donne vengono risparmiati circa 100 metri della penultima salita in quota. I tratti a piedi saranno tre, e lungo le corde fisse gli atleti non saranno obbligati ad allongiarsi.  L'arrivo sarà spettacolare: dopo un tratto in skating, un'ultima zona di cambio d'assetto all'entrata del paese obbligherà all'applicazione delle pelli per un breve sprint pianeggiante fino alla piazzetta centrale.  

I TEAM IN LIZZA PER IL TITOLO MONDIALE TEAM RACE -  Finalmente sono noti i componenti dei team. Ecco i favoriti per il podio maschile, col relativo pettorale:  
1 - France, Bon Mardion-Jacquemoud
2 - Italy, Reichegger-Eydallin
3 - Switzerland, Ecoeur -Anthamatten
10 - France, Gachet-Sevennec
11 - Italy, Lenzi-Holzknecht
15 - France, Favre-Blanc
16 - Italy, Lanfranchi- Galizzi  

E per il podio femminile:  
100 - France, Roux-Mollaret
101 - Italy, Pellissier-Nicolini
102 - Switzerland, Mathis-Gex Fabry
103 - Spain, Mirò Varela-Riba Carlos  

Meteo in peggioramento da metà giornata.
Temperatura prevista in quota fino a -19°C percepita da wind chill.  Al momento la partenza è prevista domattina per le 8.45.  


Risalita notturna delle piste: un approccio diverso

Successo delle serate 'a tema' nelle stazioni bergamasche e bresciane

Una legge lo vieta ed è molto discussa, ma…'dura lex sed lex': va rispettata.

Però i fatti sono testardi, e in barba al politico legislatore c'è un movimento ski-touring fatto da persone cui piace salire per piste, o possibilmente per strade alternative e poi scendere per piste.
Sono persone che non hanno velleità alpinistiche e non si sentono in obbligo di lottare con l'Alpe, o che magari non sempre possono organizzarsi con altri per escursioni in montagna. 

Questo movimento cresce, come ben sanno le aziende del settore, che infatti stanno muovendosi incentivando un approccio più easy (v. Dynafit Tour The Moon). Ed è anche diventato un'opportunità di lavoro per le stazioni sciistiche, molte delle quali sono in perdita da anni con la gestione tradizionale degli impianti di risalita, e tirano a campare con i contributi pubblici.  

GROMO  -
Per esempio, agli Spiazzi di Gromo (BG) gli aficionados dei martedì e giovedì sera, più due sabati al mese, sono passati dalla media di 100-200 della stagione 2010-11 ai 200 della scorsa stagione. E quest'anno è scoppiato il boom, con medie attorno ai 400 presenti tra ski-alper e ciaspolandi, che hanno toccato la punta di 600 con l'ultima luna piena. Parcheggi pieni come neppure la domenica e più turni per cenare al rifugio Vodala, al punto che qualcuno rinuncia per via della troppa ressa. Ma nel complesso l'atmosfera da happening sembra invece attrarre sempre più gente anche dalle province limitrofe.  

FOPPOLO -
Anche a Foppolo (BG) è stata stabilita una serata, il mercoledì, in cui le piste sono a disposizione per l'accesso al Montebello, che offre un bel locale e un'ottima cucina. Pur senza alcuna pubblicità si registrano sempre oltre 50 coperti.  

MONTECAMPIONE -
Ed ecco il recente comunicato di Montecampione (BS):  

«Mercoledì dedicato a tutti gli alpinisti e ciaspolandi!
La società Montecampione Ski Area informa che da mercoledì 6 febbraio, e per tutti i mercoledì sera,sarà consentito risalire la pista “'Panoramica' posta a quota 1.200 mt. con sci e/o ciaspole fino alle ore 23:00.  Seguirà la battitura della pista. 
Resterà aperto per l’occasione anche il punto di ristoro a quota 1.800 mt. “Bar 2000” (arrivo seggiovia Corniolo). 
Con questa iniziativa, fortemente voluta dalla società impianti, si cerca di regolamentare l’afflusso degli sci alpinisti durante queste serate . Si spera così di evitare che nelle serate non previste vengano utilizzate le piste dopo la loro battitura, dandoci così la possibilità di mantenerle perfette per gli sciatori. 
Il successo dell’iniziativa potrebbe portare in futuro a prevedere più di un giorno alla settimana di apertura agli sci alpinisti, quindi  VI ASPETTIAMO NUMEROSI!»  

Gli ingredienti per il successo delle iniziative sembrano essere il rifugio aperto con menù interessante e qualche iniziativa promozionale per lanciare la moda.  Il privato ha già capito che aria tira...l'ente pubblico ha sempre altro cui pensare ma la direzione è questa.


Memorial Zagonel: spettacolo a San Martino di Castrozza

Marco Facchinelli vince e rimescola le carte del Trofeo Quattro Valli

Una striscia di neve dal centro del paese fino alla pista illuminata ha portato lo spettacolo dello ski alp race in mezzo alla gente.
A San Martino di Castrozza oltre 200 concorrenti sono partiti sci ai piedi dal centro del paese, uno ogni 20 secondi, per poi affrontare 500 metri di salita con due muri impegnativi fino al rifugio Colverde.  

E proprio il terreno ripido potrebbe aver permesso a Marco Facchinelli di esprimere quel guizzo in più che serviva per  bruciare di un secondo Thomas Trettel: 20' 44" per il primo, 20' 45" per il secondo, e Ivo Zulian questa volta terzo in 21' 04".
Impressionante la regolarità dei valori di gara in gara, siano mass start sull'uomo o individuali a cronometro.

Tra le donne si conferma una volta in più Carla Iellici. 26' 46" le sono serviti per superare i 500 metri positivi e per staccare di circa 30" Elisabeth Benedetti e di un altro minuto Martina Valmassoi.


Sci e luci nella notte: a Gromo Lanfranchi non perdona

Prosegue l'imbattibilita' dell'azzurro nel circuito di casa

Vodala di notte: nella classica notturna agli Spiazzi di Gromo si sono sfidati 188 concorrenti, che hanno affrontato 550 metri positivi ed altrettanti di discesa lungo le ripide piste sotto il rifugio Vodala.
Un piccolo tratto in pattinaggio con rampetta finale consentiva ai cronometristi di leggere i numeri dei concorrenti in arrivo, sempre più competitivi: sono scomparsi i partecipanti plaisir, se si considera che praticamente tutti hanno chiuso il percorso entro il doppio del tempo del primo. Solo pochi anni fa bisognava attendere il triplo del miglior tempo…e il primo va molto più forte di allora!  

Bella gara tra qualche fiocco di neve, vinta da Pietro Lanfranchi in 22' 47",  che ha staccato Fabio Bazzana (ormai più ski-alper che runner) di 47" e Andrea Omodei di altri 7".
Altra bella prova dello junior Norman Gusmini, quarto classificato davanti a Marzio Deho, nientemeno. Domenica Gusmini si era classificato settimo ai Campionati italiani, nella prova individuale di Premana.  

Tra le donne Lisa Buzzoni  sta completando il cammino di rientro post-maternità e insidia a 14" il primo posto di Carolina Tiraboschi, che ha chiuso in 31' 50". Terza ad altri 44" Maddalena Mognetti.


Rifugio Mezol: a Manuel De Gasperi la Vertical

Gabriele Fedrizzi si aggiudica la combinata con la corsa

Un'altra bella manifestazione del circuito dei raduni delle Valli del Noce: domenica si è disputata una Vertical race di ben 1250 metri positivi da Malè (TN) al rifugio Mezòl, che valeva anche come seconda prova della combinata con la corrispondente gara di corsa in montagna.

LA GARA - Ha vinto la prova con gli sci Manuel De Gasperi in 1h 16' 22", mentre Gabriele Fedrizzi si è aggiudicato la combinata giungendo secondo con gli sci a 2' 23". Terzo il milanese volante  Lorenzo Panzera  ad altri 14".
Troviamo Chiara Maestri prima donna al 26° posto in 1h 42' 25", seguita a 1' da Germana Pedrazzolli e ad altri 2' 40" da Ilaria Cavallari.  

IL PERCORSO - Vario e divertente, prevedeva i primi 700 m ripidi con traccia piuttosto ghiacciata nel bosco. Poi si apriva in una zona meno impegnativa, seguita da un altro tratto tecnico con inversioni in neve nuova e un misto tecnico finale.   Il ristoro al piccolo rifugio Mezòl andava raggiunto fuori gara in discesa. I ciaspolatori invece lo guadagnavano dal basso su un percorso più diretto.  

Il numero dei partecipanti non dà ragione della qualità di questo raduno, le cui iscrizioni vengono limitate all'origine per ragioni di capienza al rifugio.  

Prossimo appuntamento del circuito Valli del Noce domenica 10 febbraio per la Ski Alp Rabbi.  

Classifiche sul calendario di skialper.it  


Champorcher: il memorial Gontier a Dennis Brunod

Bella gara ma pochi alla partenza

Vertical race del circuito Ski Alp sotto le stelle e il sole a Champorcher  sabato sera: 470 metri positivi tra le due stazioni della telecabina di Chardonney. La gara era aperta anche all'attrezzatura da fondo.  

LA GARA -
Ha vinto Dennis Brunod in 18' 11", staccando di un minuto lo svizzero Marcel Marti. Il terzo tempo assoluto appartiene a Enzo Passare, che è anche il primo Master in 19' 44". Al quarto posto assoluto si classifica Mattia Luboz, primo cadetto in 19' 50".
Più battagliata la gara donne. Raffaella Miravalle sale in 24' 13" e stacca di 32" la Master Claudia Titolo. In 25' 28" Raffaella Gianotti giunge terza donna.  

POCHI MA MOLTO PREMIATI -
Solo 39 partenti sui 65 iscritti hanno goduto dell'organizzazione perfetta e della ricca premiazione. Durante la cena sono stati inoltre sorteggiati tra tutti i presenti numerosi articoli tecnici di valore. 
Ormai le concomitanze sono diventate la regola, anche se numerosi atleti gareggiano sui due giorni consecutivi, e qualcuno perfino due volte al giorno.  

A OROPA IL 20 FEBBRAIO - Prossimo appuntamento del circuito Ski-alp sotto le stelle e il sole: la sera del 20 febbraio a Oropa (BI) per la cronoscalata delle Funivie Oropa - Memorial Lombardi.  

Classifica nel calendario interattivo di skialper.it