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La Team Race dei campionati Mondiali di Pelvoux è stata caratterizzata dal freddo, che ha creato problemi di pelli a molti team; dalla neve molto bella, 20-30 centimetri polverosa su fondo portante; ma soprattutto dalla sua lunghezza, sia in altimetria che in sviluppo…e al traguardo gli atleti confrontavano dubbiosi i dati dei propri GPS con quelli ufficiali: 2310 metri per gli uomini, 2210 per le donne.

UNA LUNGA BATTAGLIA –  Proprio la lunghezza della gara ha fatto la selezione, determinando posizioni finali e distacchi solo nella seconda parte. Partenza tipo ‘Vertical race’ per tutto il gruppo, con Lenzi-Holzknecht a condurre tra gli uomini e Roux-Mollaret tra le donne.
Una breve discesa tecnica nel bosco spezzava la lunga ascesa a 2750: dopo questa prima variazione l’ equipe francese Jacquemoud-Bon Mardion è passata a condurre su Reichegger-Eydallin con circa 30" di vantaggio medi in cresta. Jacquemoud davanti con passo lungo e facile, e a dieci metri Bon Mardion di potenza. Poco distanziati sono transitati tonici Lanfranchi Galizzi, e Lenzi davanti ad Holzknecht con la faccia delle giornate ‘no’.  Poi a breve gli svizzeri Ecoeur-Anthamatten e i francesi Gachet-Sevennec. 
Roux- Mollaret hanno cambiato vicine a Pellissier Nicolini, e in cresta sono ripartite dopo il tratto a piedi con circa 2′ di vantaggio…e cordino teso.   

Parte centrale regolare per le prime due posizioni, sia tra gli uomini che tra le donne. I distacchi si sono dilatati di poco e gradualmente, con tutto ancora possibile. Lanfranchi ha subìto un problema di pelli, colto istantaneamente dai francesi comunque in rimonta.
Holzknecht ha tenuto duro, e in team si fa tutto quel che si può…ma se non è giornata non c’è niente da fare, in un Campionato mondiale.  A pochi minuti dal penultimo scollinamento alto Bon Mardion-Jacquemoud hanno messo in cascina 1′ 40" su Eydallin-Reichegger, con quest’ultimo a tener duro sul proprio compagno che emerge alla distanza. Ad altri 1′ 20" transiteranno Lanfranchi-Galizzi, con Gachet-Sevennec in caccia.  

IL FINALE – La discesa finale comprendeva anche lunghi trasferimenti semipianeggianti su sentieri, una risalita di poche decine di metri positivi, e alla fine oltre un chilometro di leggera salita in skating.
Ma la zona di cambio d’assetto a cento metri lineari dalla piazza del paese non ha visto colpi di scena: l’equipe francese di William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud è Campione del mondo 2013.  2h 32′ 17" il loro tempo finale, a testimonianza della lunghezza della prova.
Matteo Eydallin e Manfred Reichegger hanno conquistato l’argento contenendo il distacco in 1′ 59" e con buon margine su Xavier Gachet e Alexis Sevennec (2h 36′ 10").
Pietro Lanfranchi e Davide Galizzi sono rimasti ai piedi del podio: soddisfatti della loro prestazione in 2h 40′ 53", e del  buon funzionamento dell’inedito team. Su France ‘2’ non ci sarebbe comunque stato nulla da fare.
Ecoeur e Anthamatten hanno portato la Svizzera al quinto posto in 2h 41′ 49". 
Holzknecht- Lenzi hanno tenuto duro fino in fondo (2h 42′ 11"), e hanno preceduto il team spagnolo di Kilian Jornet e Marc Pinsach  (2h 42′ 40").    

Anche tra le donne il titolo mondiale è andato alla Francia, con Axelle Mollaret che ha fatto bene la propria difficile parte insieme a Laetitia Roux: 2h 59′ 45" total time. Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini hanno accumulato regolarmente altro distacco fino ai 4′ 59" finali ma non hanno ceduto, mentre le elvetiche Maude Mathis ed Emilie Gex-Fabry sono sempre rimaste molto più distanti: 3h 11′ 07" il loro tempo sul traguardo, più 1′ ulteriore di penalità.

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