L'estate 2018 secondo Salewa e Dynafit

In evidenza tech approach e set per il mountain running ultra-leggeri

Nei giorni scorsi bbiamo partecipato alla presentazione delle gamme primavera-estate 2018 di Salewa e Dynafit ad Alpbach, in Tirolo. È stata una interessante due giorni dedicata ai rivenditori e all’informazione di settore. I due grandi marchi dello sport di montagna confermano e caratterizzano ulteriormente la rispettiva essenza, fornendo agli utilizzatori vecchi e nuovi una visione precisa in un mondo saturo di informazioni ma povero di un senso in cui disporle per scegliere.

PURE MOUNTAIN - Salewa è il marchio Pure Mountain che copre ogni interpretazione dell’andare in montagna: dall’alpinismo all’arrampicata nelle quattro stagioni, passando per l’escursionismo anche nella versione speed hiking

ENDURANCE - Dynafit è il marchio dedicato 100% agli sport di endurance in montagna, costruito dagli atleti per gli atleti.  I riferimenti Dynafit sono leggerezza, durata e tecnologia, e la velocità è un’inevitabile conseguenza del loro incrocio. ‘Speed Up’ diventa un invito più che un posizionamento.

TECH APPROACH -
Tra le scarpe ci sembra di identificare nel tech approach lo sviluppo più consistente e la risposta più centrata alle tendenze del momento. La famiglia Wildfire si arricchisce di nuovi modelli per uomo e per donna, in versione GTX (Gore-Tex®) o in mesh traspirante, ancora più tecnici. L’avvicinamento anche tecnico fin sullo zoccolo può continuare e trasformarsi in arrampicata senza dover passare alle scarpette se non si deve toccare veramente il proprio grado. L’evoluzione tecnologica si esprime in suole Pomoca e Vibram dedicate e di nuova mescola, con punta piena per sostenere l’appoggio su tacca; stringatura fitta e prolungata fino alle dita comprese; calzata aderente e ferma grazie al sistema registrato Salewa 3F; struttura esterna a rete Exa Shell di protezione e supporto ulteriore. Grandi dislivelli e vie lunghe su roccia di difficoltà classica possono essere concatenati senza dover necessariamente passare da una scarpa all’altra.

LEGGEREZZA -
Nell’abbigliamento non si contano le soluzioni e i particolari che trasformano in piacere momenti che prima rappresentavano dei problemi. Una brillante soluzione Dynafit in corso di brevetto permette in caso di pioggia di coprire velocemente anche lo zainetto con lo stesso capo tecnico indossato per il running. Sempre Dynafit propone il set Limit.Less.: tutto il necessario per il mountain running (scarpe+vestiario+zaino+bastoni) resta sotto 1,5 kg. L’idea è di incoraggiare a raggiungere i propri limiti utilizzando il meno possibile. Gli zaini Salewa non possono più venir considerati solo dei contenitori. A questo stato dell’arte sono mutati in attrezzi/capi di vestiario. Nella prima accezione ogni utilizzo di montagna trova uno zaino sviluppato con soluzioni ultra specifiche di stivaggio e accesso. Nella seconda la tecnologia migliora stabilità e distribuzione del carico, e in più riduce decisamente le conseguenze alla schiena, aumentando radicalmente  la ventilazione dello schienale negli zaini per gli usi tecnici che richiedono il contatto col corpo. Inserti 3D in schiuma leggera canalizzati e spallacci a design aperto leggeri e semirigidi significano maggiore libertà di movimento, più dissipazione del calore, minor sudorazione.
 


Trofeo Mezzalama 2017 preview-live

Completamente nuova la prima salita fino al ghiacciaio

News in diretta dalla prima presentazione boots (& skis) on the ground del Trofeo Mezzalama 2017. Dynafit sarà main sponsor della mitica gara di scialpinismo in alta quota anche per la prossima edizione, nonchésicuramente anche per quella successiva. L'azienda di riferimento per gli sport alpini ha invitato ieri una selezione della stampa specializzata e di alcuni magazine lifestyle nazionali sui ghiacciai del Rosa per fare conoscere agli addetti ai lavori (noi) le prime anticipazioni tecniche, e a un pubblico più generalista ma qualificato il mito della gara di montagna più famosa del mondo. Emi Leitner di Dynafit e Adriano Favre hanno prima di tutto espresso grande apprezzamento per i risultati della collaborazione reciproca, particolarmente fertile quando si condivide lo stesso DNA sportivo e alpino.

NUOVA SALITA -
E ora eccovi conferme e i primi particolari direttamente da Adriano Favre: 'Sì, le voci riguardanti la prima parte del percorso erano fondate. Stavolta saliremo verso il Teodulo dalla località Cretaz di Cervinia, dove si arrivava l'anno scorso. Anzi, probabilmente si partirà a piedi attraversando il centro di Cervinia. Risaliremo le piste di rientro della scorsa edizione, che abbandoneremo prima di raggiungere il rifugio del
Teodulo. L'intenzione è di gradinare il canale diretto al colle, introducendo quindi due cambi di assetto. Poi si continuerà sul tracciato tradizionale. A seconda delle condizioni della montagna, vorremmo sicuramente ripetere le due possibilità per la cima del Castore una volta raggiunta la terminale sottocresta. L'attraversamento originale del Naso del Lyskamm sta diventando invece sempre più impraticabile: il ghiacciaio basale si è abbassato e quindi i pendìi superiori sono diventati più ripidi. Caricare la neve su quelle pendenze, con centinaia di persone insieme potrebbe diventare troppo rischioso. Quindi adotteremo quasi sicuramente il passaggio più a monte, già collaudato'.

APPUNTAMENTO SU UP & DOWN - Adriano Favre ha poi proseguito parlando della storia del Trofeo e dei progetti per mantenerne la dimensione mitica nell'immaginario collettivo attraverso idee 'formato Mezzalama': non perdete il suo intervento completo sull'inserto Up&Down di Skialper di agosto.


Anteprima 2017: Dynafit TLT 7 ultra-evoluto e non solo

In Grecia abbiamo provato le novita' del marchio del leopardo

Con l'arrivo del team Dynafit è giunto anche l'inverno vero sulle montagne greche. Benedikt Böhm, general manager di Dynafit, questa volta ha invitato i media internazionali per tre giorni sui monti del nord della Grecia. Oltre a una selezione della stampa specializzata erano presenti in questo camp anche alcuni media europei orientati agli sport emergenti, di scoperta, e nell'endurance sulle quattro stagioni. Una scelta significativa in direzione del coinvolgimento di un pubblico più variegato di quello tradizionalmente 'di montagna'.

TREND - I dati e l'osservazione sul campo dicono che ogni segmento, ogni modo di sciare in montagna si sta specializzando e richiede attrezzi più specifici e dedicati. Dynafit è sia artefice che interprete delle tendenze nello sci di montagna almeno dall'introduzione del sistema di attacco low-tech. Vediamo quali sono le novità più importanti in cantiere per il 2017.

MATER STEP -
Contro ogni regola editoriale iniziamo con l'innovazione più piccola per dimensioni e meno evidente, anzi quasi invisibile anche all'occhio esperto, ma cruciale sotto ogni aspetto pratico e a ogni livello tecnico. Master-Step è un nuovo inserto brevettato per lo scarpone, che facilita nettamente l'entrata in sede dei pin anteriori specialmente in condizioni difficili per visibilità e neve. Si tratta dell'evoluzione di Quick Step-in adottato in esclusiva sui modelli Dynafit e Scarpa e viene montato sullo scarpone con un nuovo processo raddoppiandone la stabilità. Elemento cruciale, quest'ultimo, per il controllo esigente dello sci. Niente viti a vista anche in zona tallone e un ulteriore brevetto per la compatibilità diretta con Beast 14 e 16 senza adattatori. Master Step è uno dei plus di TLT7.

TLT 7 -
Eccolo! Nella competizione sempre più affollata e combattuta tra gli scarponi 'due ganci', Dynafit TLT 7 irrompe dimezzando le chiusure (e creando così una categoria nuova in assoluto), abbassando il peso e facilitando la rullata. Operando con un solo gesto su Ultralock 3.0 tramite la leva di chiusura posta sul gambetto, l'unica esistente, si cambia completamente assetto ski-walk e viceversa perché questa agisce anche sul serraggio del piede. La tensione è trasmessa dal cavo che passa internamente allo scafo girando attorno alla boccola di rotazione del gambetto. Naturalmente Dynafit ha dotato di ampia microregolazione entrambi i punti di spinta. Inoltre la nuova meccanica della leva ne aumenta la facilità di utilizzo e azzera praticamente il suo ingombro in ogni assetto. 

SPEED NOSE -
Rivoluzionaria anche la parte anteriore dello scafo, battezzata Speed Nose, che non presenta più il classico becco prominente, arretrando quindi la cerniera formata da pin+inserto Master-step di altri 5 millimetri: non occorrerà essere particolarmente sensibili per cogliere i vantaggi di una rullata che si avvicina sempre di più a quella naturale con pivot tra dita del piede e metatarso. La ramponabilità con i semiautomatici è comunque garantita, anzi migliorerà l'arrampicata sulle punte; per l'uso universale con ramponi automatici viene fornito un piccolo accessorio in filo metallico di pronta applicazione e peso/ingombro pressoché nulli. Un'altra novità importante è lo spoiler anteriore fisso: niente più metti-togli del linguettone plastico nei cambi di assetto, in filosofia one-touch integrale. E non c'è più neppure il booster velcro ad allungare i tempi dei cambi di assetto, magari nel vento freddo e coi guanti calzati. Il Grilamid del guscio, con l'aggiunta di un telaio esterno Lambda Frame che nel caso delle versioni di punta è in composito fiberglass, struttura e alleggerisce il tutto attorno il fatidico chilo nella misura 27 delle versioni Performance e Carbonio. Risultato notevolissimo ma forse il meno rivoluzionario in relazione al grande passo avanti in esperienza d'utilizzo sul campo. Design pulitissimo, nessun fronzolo, piena realizzazione del principio 'less is more'. 

CARBONIO COLLECTION -
L’anima storicamente sportiva di Dynafit si esprimerà in modo efficace e visibile con l'adozione più allargata del carbonio, full o applicato a singoli elementi costruttivi. Le caratteristiche generali di questa fibra sono ormai ben note nel mondo dello sport e l'evoluzione sta ora nella sua applicazione insieme ad altri materiali. Carbonio 88, sci full carbon nella struttura esterna e anima in legno leggero, è un attrezzo con altissimo rapporto tra leggerezza e sostegno. TLT Superlite è l'attacco che riesce a offrire valori DIN da 6 a 12 in 175 grammi, più la possibilità di montare uno ski-stopper efficiente quando necessario e senza bisogno di attrezzi. Carbonio TLT 7 è la versione più leggera e strutturata della gamma dei nuovi scarponi one-touch di Dynafit per lo ski-touring esigente, ferma l'ago della bilancia a 990 grammi (27.0 MP) e avrà una distribuzione speciale con grafica dedicata. Il bastoncino Carbonio regolabile in lunghezza offre una serie di dettagli che saranno molto apprezzati da chi sa cogliere l'importanza di questo attrezzo: lacciolo senza cuciture, il piccolo meccanismo a scatto di regolazione veloce e sicuro, e la rotella d'appoggio flessibile ultralight. Una nuova serie di caschetti ultraleggeri e di design molto avanzato, differenziati per utilizzi e… maltrattamenti pesanti come Beast e Daymaker, culmina in leggerezza con Carbonio DNA Helmet, 290 grammi ben ventilati con doppia approvazione per sci alpino e alpinismo e tanto carbonio a vista. Lo zaino Carbonio RC20 è appunto un 20 litri, in cui il design unisce il look innovativo e pulito con funzionalità efficaci e veloci come la chiusura magnetica del sacco e il gancio in alluminio per gli sci in 360 grammi. A completamento di Carbonio Collection naturalmente c'è anche il set completo di abbigliamento funzionale, ultraleggero e protettivo interamente dedicato e disegnato seguendo lo stesso stile e per gli stessi utilizzi. Oltre ai capi tradizionali (per così dire, quando si tratta anche di duvet ultracomprimibili e sottili ma estremamente isolanti), nella collezione campeggiano anche gli shorts, quei sovrapantaloni corti termici che vanno assolutamente provati per capirne l'utilità (oltre che per mimetizzare certe morfologie e certe tutine che oggi non si possono più vedere). E per il tocco finale di classe che fa la differenza, a questo punto non si può evitare di accostare al tutto le pelli in mohair dedicate con relativa colorazione tone sur tone.

METEORITE, SPHINX, DHAULAGIRI
- I nuovi sci touring e freetour di Dynafit colpiscono già in rastrelliera per la bella sobrietà grafica e la colorazione comunque brillante, particolare che potrebbe fare la differenza anche in caso di necessità. Immediatamente dopo si percepisce il contenuto tecnologico avanzato della costruzione: in spatola Sphinx e Meteorite lasciano affiorare ai bordi inserti in carbonio, mentre Dhaulagiri abbatte il peso all'estremità adottando addirittura il full carbon per il topsheet. Anima in legno di pioppo e laminati compositi vari. La scelta di alleggerire in punta e coda, in punta specialmente, è adottata anche da altri costruttori per abbassare i fenomeni legati alle vibrazioni e Dynafit la applica regolarmente su tutta la propria linea touring che viene così completata da Dhaulagiri. Meteorite e Sphinx sono progettati per sciatori più che per alpinisti, anche se il loro peso è accettabile per sci così strutturati e dimensionati. Molto appetibili per chi sale a trazione propria e apprezza tutto di Chugach ma vorrebbe contenerne un tantino il peso, nonché restare sul camber positivo. 

Dynafit Dhaulagiri
: 130,4-99-114, r 21-19 (177 cm x 1400 g) doppio rocker più marcato in punta
Dynafit Meteorite: 125,55-97-115,9, r 18 (177 cm x 1820 g) doppio rocker più marcato in punta e full sidewall
Dynafit Sphinx: 123,5-96-113,7, r 17 (170 cm x 1670 g) doppio rocker più marcato in punta, full sidewall, struttura ottimizzata per l'utilizzo femminile  

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Salomon S-LAB Minim in 100 esemplari

Gli sci di Kilian Jornet in limited edition disponibile solo on-line

Sono 100 per tutto il mondo le coppie di sci da gara Salomon S-LAB Minim disponibili esclusivamente attraverso Salomon.com. Gli sci costruiti ad Annecy comprendono numerosi soluzioni costruttive originali in fibre composite più anima in legno. Le misure: 160 cm, 97-68,5-83 mm, raggio 21, 720 grammi, e si parla di una grande sciabilità.
I primi 100 possessori di Salomon S-LAB Minim potranno inoltre partecipare al lancio ufficiale del nuovo sci da gara presso l'headquarter di Salomon ad Annecy incontrando Kilian Jornet, che ne è stato lo sviluppatore principe utilizzandoli durante tutta la stagione 2014-15.


Adamello Ski Raid: work in progress

La photo-gallery delle prime ricognizioni sul percorso

Skialper è stato invitato nei giorni scorsi da Adamello Ski Team al primissimo giro di verifica delle condizioni del percorso sul quale si correrà il prossimo 12 aprile la quinta edizione dell'Adamello Ski Raid. L'ultramaratona 2015 in alta quota del circuito La Grande Course (nonché prova di Coppa del Mondo), inserisce ulteriori upgrade tecnici con nuovi passaggi sciistici e alpinistici che esalteranno partecipanti e pubblico.

PHOTOGALLERY FRESCA -
Eccovi una ricca fotogallery delle montagne dell'Adamello Ski Raid 2015 così come si presentano in questi giorni, preparata da un fotografo d'eccezione: Thomas Martini, protagonista ai vertici della classifica delle ultime edizione del Raid. In questo suo anno sabbatico è salito con noi sul percorso, in pieno inverno, per fotografarlo in anteprima.

TRACCIATURA INTEGRALE - Nessuno si era ancora inoltrato sui ghiacciai dell'Adamello quest'anno. Una nutrita squadra del comitato organizzatore, formata dagli uomini dell'Adamello Ski Team, è stata accompagnata da Guido Salvetti, guida alpina e direttore di gara, da Alessandro Mottinelli (presidente dell'Adamello Ski Raid) e da Mario Sterli (direttore del percorso).

LE CONDIZIONI IN QUOTA - Tanta bellissima neve fresca, per nulla ventata, tutta da tracciare, copre in questi giorni il percorso. Sono ottime condizioni, atipiche per l'inverno in quota specialmente se estremamente ventoso come quello in corso. Anche il canale degli Inglesi, sopra la neve sopravvissuta all'estate, è  già bello pieno di neve nuova e altra ne depositeranno le nevicate primaverili.

IL PERCORSO - Le immagini lo descrivono in sequenza. Thomas ha tracciato le linee sulle prime foto per darne una visione d'insieme. Seguono le immagini dei singoli passaggi nel loro succedersi.  Eccovi in anteprima anche le novità 2015: il nuovo canale senza nome, battezzato per l'occasione 'canale dello Ski Raid', che apre la seconda discesa del Raid. E soprattutto Cresta Croce integrale: dalla grande croce in granito fino al Cannone 149 G e oltre, tutta sul filo dei 3300 metri, a picco sui mari di ghiaccio dell'Adamello. È stato uno sporco lavoro ma qualcuno lo doveva pur fare. Enjoy it!

 


Trofeo ATK Race: tanta neve e grandi nomi

A Fanano gara ski alp, raduno, festa finale e ricchissima premiazione

Gara e raduno confermatissimi al Cimoncino di Fanano, sull'Appennino modenese, la sera del prossimo sabato 7 marzo. Come ogni anno l’ASD Cima Tauffi Fanano organizza l’evento che ha visto l’avvicendarsi di campioni nazionali ed internazionali dello stampo di Damiano Lenzi, Ivo Zulian, Philip Götsch, Omar Oprandi e tanti altri.

NON SOLO SKIALP RACE - Visto l’incremento esponenziale di ciaspolatori e split boarder, gli organizzatori hanno deciso di aprire le iscrizioni a tutti, affiancando alla gara anche il raduno non competitivo per tutti gli amanti della montagna e degli sport all’aria aperta. Il 4° Trofeo ATK Race in notturna sarà un'intera serata dedicata a skialp, con gara competitiva e non competitiva, snowboard, split; e inoltre un raduno per ciaspolatori e famiglie. Sono annunciati Damiano Lenzi, Ivo Zulian, Philip Götsch, Marian Raffl e molti altri: è l'occasione buona per vederli in azione da vicino.

PERCORSI PER TUTTI - Il Trofeo ATK Race si sviluppa in parte all’interno del bosco e in parte sulle piste del comprensorio del Monte Cimone, alla luce delle pile frontali dei partecipanti e delle fiaccole sistemate sul terreno.
L'impegno su due salite e due discese risulta per i competitivi pari a circa 8 km per un dislivello positivo di circa 600 metri D+; quello non competitivo totalizza 5 km con 350 metri D+.

HAPPENING! - La collaborazione tra ATK Race, leader nella produzione di attacchi ultraleggeri per lo scialpinismo con sede a proprio a Fiorano nel modenese, e la Cima Tauffi di Fanano ha sempre dato ottimi risultati sia in termini di partecipazione che in atmosfera. Il montepremi supera i 6000 euro in materiali. La cornice estremamente innevata di questa quarta edizione e la tradizionale festa finale con musica, tigelle e birra a volontà sono la ciliegina sulla torta!

INFO E ISCRIZIONI - www.cimatauffifanano.it, info@cimatauffifanano.it 


La staffetta è d'oro

Le spettacolari immagini dell'ultima gara iridata

Le immagini della spettacolare staffetta ai Mondiali di Verbier: l'Italia mette in cassaforte altre due medaglie d'oro con la squadra Giovani con Alba De Silvestro, Andrea Prandi e Davide Magnini e quella assoluta maschile con Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Michele Boscacci e Robert Antonioli.


The Big Up & Down di Combloux

Kilianometre, la Belle Montée, Le Big Nak d'Enak e Village Test

Tra Chamonix e Megève in Alta Savoia, nel bellissimo ambiente naturale di Combloux, siamo a metà di un gran bel week end di ski de randonnèe. Tutte le forme dello sci alpinismo in un solo evento: the Big Up & Down.   

PROVALE TUTTE -
Vuoi misurarti con Kilian Jornet il sabato? Salire sotto le stelle con Cédric Pugin la stessa sera? Picchiare freeski duro domenica con Enak Gavaggio? E per tutto il week end provare le novità Dynafit, Salomon, Fischer, Black Crows, G3, Zag, Bergans, Mammut, Millet, Scarpa, Hagan, ATK Race e altri ancora?  

KILIANOMETRE A KILIAN -
Siamo stati invitati a partecipare a questa formula che si sta rivelando un grande successo, perdipiù baciato dal meteo che ha concesso una giornata di sole dopo tre giorni di nevicata continua. A terra c'è un metro e mezzo di powder leggerissima, e sulle piste, sui sentieri, sulle strade forestali, nei boschi e nei prati di Combloux si aggirano centinaia di randonneurs - escursionisti - tutti con le pelli sotto gli sci. Sabato mattina hanno avuto la sorpresa di assistere a una gara vertical (poco vertical e molto flat), e addirittura di poter gareggiare con Kilian (indovinate chi ha vinto?). Presenti al vertical sci tra i 64 e i 130 mm al centro, nonchè tutine&carbonio vs camicie a quadri e telemark.
Verso sera la guida locale Cedric Pugin ha tracciato una bellissima salita tra i suoi boschi stracarichi di neve.
Domenica mattina competizione enduro col noto freeskier Enak Gavaggio ( e di nuovo ci sarà anche Kilian, in amicizia con i brillanti organizzatori) e non saranno solo linee nei boschi in due metri di neve (sta nevicando di nuovo).
Al Village ci siamo tolti qualche curiosità, portandoci avanti col lavoro sugli sci nei boschi appena sopra.  

COMUNQUE VADA, SARA' UN SUCCESSO -
È già un successo per impostazione e metodo. Atmosfera easy, tutti partecipano a tutto, un incontro a tema per i media, musica dal vivo, après-ski con vino caldo, il giusto mix di organizzazione e libertà. Era ora di incrociare sulla neve tanti sci diversi.
Su Skialper ne parleremo ancora.  


Salomon: preview 2015-2016

Il gigante francese dello sci e dell'outdoor si affaccia allo skialp

Lo skialp visto da Salomon è di avventura e free-ski. Al debutto con una linea completa di prodotti per lo sci di montagna, lo storico produttore francese si propone in continuità con la filosofia costruttiva cui si ispirano i suoi sci e i suoi scarponi per lo sci alpino: divertimento e sciabilità prima di ogni altra esigenza. I compromessi con le necessità delle fasi di salita si fermano quando queste ultime iniziano a prevalere sulla performance sciistica vera e propria. Fino a quel punto l'enorme know-how di Salomon si può così trasferire con risultati innovativi nei suoi scarponi, sci e attacchi per il touring.

PREVIEW SULLE NEVI DI CASA - O meglio sotto una memorabile nevicata che accoglie benevola a Chamonix le proposte di Salomon per lo sci di montagna che giungeranno nei negozi nel prossimo inverno. Salomon si disinteressa, per ora, dell'interpretazione legata alle prestazioni di endurance. Oggi ha soluzioni e idee per far sciare bene e non intende sacrificarle alla prestazione più fisica. Un numero sempre più grande di utilizzatori della gamma outdoor di Salomon sono affascinati anche dallo sci di backcountry, e la casa di Annecy li attrezzerà come loro si aspettano.

MTN LAB E MTN EXPLORE - Due scarponi solidi a due ganci, solo all'apparenza tradizionali, celano al loro interno un'anima estremamente elaborata. Sono costruiti per fornire supporto, controllo, e progressività  superiori a sollecitazioni freeski, anche se Explore permette di camminare come con un buon scarpone touring classico evoluto. Il sistema overlap dello scafo, già collaudato con successo su Salomon Ghost, è stato alleggerito e realizzato in Grilamid caricato carbonio per dimezzarne il peso e ridurne gli ingombri. Con il serraggio del solo gancio basso lo scafo avvolge e ferma il piede come stringendo i due ganci bassi di un quattro leve tradizionale. Il meccanismo ski-walk agisce sul solido supporto posteriore di prestazioni free in ambedue i modelli. Un sistema integrato di nervature interne a scafo e gambetto indirizza e distribuisce uniformemente forze e impulsi sulla suola lungo tutta la sua lunghezza, che presenta profilo di rullata contenuto al necessario. MTN Lab offre un flex valutabile 120, MTN Explore invece a 110, ottenuti attraverso la diversa scelta dei materiali e della struttura delle scarpette termoformabili . L'escursione in salita raggiunge 63° in Explore. Il peso di Lab rimane sotto i 1600 grammi nella misura 27.5MP, quello di Explore sotto i 1500. MTN Lab si è aggiudicato un Ispo Award 2015.

GLI SCI DI SALOMON PER ADVENTURE E FREE TOURING - MTN Explore 88 ski e MTN Lab ski sono progettati per divertirsi e sciare bene. Una costruzione leggera che utilizza legni pregiati di pioppo e fibra di carbonio conferisce a MTN lab ed Explore un'ottima leggerezza in rapporto alle dimensioni, stabilità e risposta elastica progressiva. Poco rocker alpino, solo in punta, lascia tanta lamina a lavorare sulla neve, in un'ottica di massima aderenza al terreno.

MTN PIN BINDING - Meno di 600 grammi totali al paio sono un'ottimo peso per il solido attacco a pin di Salomon. Due posizioni da aiuto salita più lo zero, un fermo di appoggio per facilitare la calzata anteriore, e soprattutto la veloce intercambiabilità tra tre molle a U di precarica differente, sono le principali funzionalità degli 'attacchini' Salomon. Ma abbiamo notato anche una solida slitta, molto bassa sullo sci, che permette un'escursione di 30 mm effettivi su una vite fatta per essere manovrata di frequente.

ABBIGLIAMENTO FREE E ADVENTURE SALOMON - Prosegue lo sviluppo di particolari così orientati alle esigenze dello sciatore, che a questo punto il vestiario si confonde con l'attrezzo. Tasche e imbottiture posizionate per non interferire con l'Imbragatura, coulisse antineve, materiali di ultima generazione, prese d'aria immediatamente richiudubili, preformature di maniche e pantaloni seguendo il gesto tipico di ogni segmento dello sci.

UN CASCO DA RECORD - MTN Lab Helmet adotta un innovativo materiale per l'assorbimento degli urti. Al peso record di 300 grammi offre una protezione superiore del 30% a quanto richiesto dalle normative. Interno amovibile in lana Merino, utilizzabilità anche in estate, massimo comfort di utilizzo sono altre caratteristiche di q    uesto elmetto premiato con Ispo Award 2015.

Oggi proveremo su neve scarponi, sci, attacchi, abbigliamento e pelli nuovi. Arrivederci su Skialper di febbraio per le impressioni sul debutto di Salomon anche nello skialp!
 


Tadei Pivk vince la Mountain Attack piu' combattuta

A Saalbach hanno dato battaglia i grandi nomi dello skialp

È stata un'annata speciale anche per l'attacco alle montagne di Saalbach-Hinterglemm. Il clima mite e una spanna di neve nuova impastata nella base di neve programmata hanno creato condizioni ottime. Prima di tutto il grip per le pelli, superiore alla media degli altri anni. E poi le discese, più uniformi e controllabili con meno sforzo.
 
ASSALTO ALLO SCHATTBERG- La prima sequenza di muri è la più temuta e lascia sempre il segno nelle gambe e nelle braccia. Damiano Lenzi e Christian Hoffman la scalano in testa, tracciando linee molto più dirette rispetto al solito. I due battistrada salgono composti, con la tecnica raffinata dei fondisti che sanno come far tenere le pelli fino al loro limite. A poche decine di metri che si allungano e si restringono come fisarmoniche  a seconda del terreno, Tadei Pivk tira il gruppetto degli inseguitori con Lorenzo Holzknecht e Nejc Kuhar (partito per il percorso breve), seguiti a distanza da William Bon Mardion. Tra di loro iniziano gli inserimenti di quelli che poi, a Hinteglemm, svolteranno a destra per la distanza Tour: David Thoeni, Armin Neureuther, Philip Goetsch, Ivo Zulian.

IL PODIO CONTINUA A CAMBIARE - Sulle pendenze meno proibitive - almeno a tratti - delle salite seguenti, Tadei Pivk innesta le marce veloci sfruttando leve lunghe, esperienza specifica sul Mountain Attack, e una particolare attitudine personale a far scivolare le pelli in pista. Radio corsa è austriaca e parla sempre di Hoffman, ma le immagini ai passaggi dicono Pivk che passa a condurre sempre più decisamente da circa metà della seconda salita, sui suoi muretti assassini. Hoffman cala progressivamente in preda a crampi e ai postumi di un raffreddamento. Il fondista austriaco viene superato e staccato da Damiano Lenzi che prosegue con il suo passo, tattica obbligata alla prima esperienza da queste parti. Sull'ultima salita e nel lungo traverso di scorrimento rientra in podio anche William Bon Mardion, anch'egli alla sua prima esperienza di Mountain Attack.

VITTORIA E RECORD PER PIVK - Quando il crono verrà confermato ufficialmente, lo sfogo di esultanza di Tadei al traguardo del percorso lungo Marathon si rivelerà ampiamente giustificato. Per lui l'assalto alle montagne di Saalbach si ripete  da anni, trovando però sulla sua strada sempre lo specialista di casa Christian Hoffman, perfettamente a proprio agio su questi terreni sotto ogni aspetto. Cade un altro record storico e incredibilmente longevo di Guido Giacomelli, dopo quello del Sellaronda abbassato nello scorso marzo da Tadei stesso in team con Pietro Lanfranchi. Le due gare notturne più famose e ambite, così diverse una dall'altra, si sono gemellate a partire dallo scorsa stagione.
Damiano Lenzi spinge più forte sul finale e conserva bene un brillante secondo posto al suo esordio al Mountain Attack, gara che di solito non perdona chi la affronta per la prima volta specialmente se il parterre è nutrito e il livello così alto. Anche William Bon Mardion deve aver fatto i miracoli sull'ultima salita, e riesce a rientrare sul podio. Ne resta ai piedi invece Hoffman, che taglia il traguardo visibilmente provato.

STORIE DI PODI - Prima parte di gara condotta insieme per Raffaella Rossi ed Elena Nicolini. Poi si salutano in fondo alla prima discesa: Elena gira a destra e va a vincere solitaria la gara Tour, un altro buon segnale per il suo morale dopo il podio sfiorato nella sprint di coppa, per ritornare ai livelli che le erano abituali. Raffaella coglie un altro secondo posto dietro la stessa Michaela Essl dopo quello dello scorso anno, e proprio dopo il secondo infortunio a un legamento crociato anteriore lo scorso febbraio.
Nel Tour maschile Nejc Kuhar la spunta su Armin Neureuther grazie ai suoi sci più veloci nel finale, come dichiara divertito al traguardo. David Thoeni e Philip Götsch si giocano il terzo gradino del podio sul filo di lana, mentre Ivo Zulian arriva quinto a pochissimo ma non molto soddisfatto della propria prestazione.


Preview Dynafit 2015-16

Le novita' della prossima stagione direttamente dal press event

Dynafit è certamente il grande brand internazionale dello sci di montagna per antonomasia. Sedi e rete distributiva in tutto il mondo, offerta completissima di tutto quello che serve in montagna, esperienza e know-how estremamente specifici. In questi giorni siamo presenti al press event internazionale che Dynafit sta tenendo sulle famose (…e ottime) nevi di Areches-Beaufort. Base operativa proprio in cima al prato di lancio delle partenze della Pierra Menta!

Dynafit riconosce una segmentazione nel mondo dello sci di montagna e si muove nelle proprie scelte costruttive con l'obiettivo di fissare con i propri attrezzi il nuovo 'stato dell'arte' per ognuno dei rispettivi segmenti di utilizzo, dal race al free passando per le modulazioni sportiva, classica o più tecnica del touring. Per il 2015-16 il focus di Dynafit si concentrerà particolarmente sullo ski-running da una parte, e dall'altra sul free touring. In effetti le novità Dynafit che hanno maggiormente impressionato al press event di Areches sono numerose e importanti proprio nei due mondi ski running e free touring. Dynafit è riuscita a presentare una notevole mole di novità concrete nonostante il grande numero di innovazioni introdotte negli ultimi anni.

SKI RUNNING, I NUOVI SCI DYNAFIT -
Iniziamo dal focus che suscita le attese più intense, quelle dei racer (il cronometro non aspetta!). Per lo ski running i nuovi sci da gara dura e pura abbandonano quasi del tutto le attuali scelte costruttive, peraltro al loro top nella stagione corrente. Per le gare 2015-16 Dynafit popone DNA: 675 g nella misura 161, disponibili anche in taglia 151 per le donne. L'anima è in legno di paulownia, la sezione è trapezoidale ed estremamente marcata. Si notano subito elementi comuni alla nuova costruzione touring e free ski, riconoscibili specialmente in spatola (non rocker ma molto progressiva) e coda, sottili e leggere. Lo sci 'everyday' è ancora il Pdg, ma rivoluzionato con la stessa tecnologia costruttiva di DNA. 790 grammi e una grafica, o per meglio dire 'colorazione', poco meno shocking. Se Dynafit voleva comunicare l'innovazione anche attraverso il colore… ci è riuscita molto bene! Sulla neve DNA e PDG sono qualcosa di mai visto prima… e molto piacevole, a partire dalla scelta di rottura: bicolor. La scarpa top race resta quella full carbon. DNA Boot by Pierre Gignoux raggiunge il record di 500 grammi nella misura 26.6 MP, azzera ogni resistenza o frizione nell'escursione del gambetto e concede un minimo di flex in pressione sullo sci restando però estremamente rigido in torsione e sostegno. Si accoppia con i 73 grammi di Dynafit RC1, l'attacco by Pierre Gignoux dedicato, la cui ganascia anteriore full carbon può ruotare o essere bloccata.

SKI TOURING, SI RINNOVA ANCHE BROAD PEAK -
Uno degli sci Dynafit storicamente più apprezzati per lo skialp evoluto si rinnova completamente. Broad Peak era rimasto l'ultimo sci 'classico' non ancora rivisitato secondo la nuova filosofia costruttiva. Rieccolo, e di nuovo sembra porsi come un riferimento. Abbiamo sciato per due giorni in tante condizioni di neve con Broad Peak apprezzandone particolarmente concretezza, affidabilità e sicurezza in ogni fase di curva (a breve la prova su Skialper). La sua versione 'speed touring' spinta è Carbonio 75 (al centro), alleggerimento più reattivo e di maggior sostegno. Broad Peak Carbonio 75 Limited Edition pesa 1050 grammi nella taglia 167, mostra una promettente struttura semicap su tutta la lunghezza, e rocker limitati alla prolungata progressività delle spatole.

IL MASSIMO COMFORT NEL TOURING CON WINTER GUIDE GTX - 
L'elemento che caratterizza questo scarpone classico a tre ganci è la scarpetta in Gore-tex. Le attuali tecnologie permettono di adottare la notissima membrana impermeabile e traspirante evitando le controindicazioni del passato. Il polietilene semirigido esterno aggiunge durabilità, e il particolare procedimento sulla gommapiuma un particolare comfort in calzata. Al resto pensa l'evacuazione dell'umidità all'esterno della scarpetta, fattore cruciale specialmente per la sua termicità. Lo scafo è quello di Neo in Pebax.

FREE TOURING USA STYLE -
Dynafit Chugach (108 mm al centro per poco meno di due chili nelle misure centrali) e Hokkaido (più morbido, 118 al centro e peso attorno ai 2200 g nelle misure centrali) sono sci ancora leggeri per le grandi dimensioni che offrono. Presentano un rocker che definiremmo semi-full, set up a doppia ellisse con D-tune in spatola. Sono sci easy turn che azzerano i cattivi pensieri, essendo focalizzati sulla performance in discesa. Lo sviluppo è stato affidato particolarmente agli uomini Dynafit USA, tra i quali Eric Hjorleifson e al team di guide di Eric Henderson.

KHION, IL CLASSICO E IL FUTURO IN UNA SCARPA FREE -
Tutto europeo invece il lavoro di progettazione e sviluppo dello scarpone freeski Khion. Se manterrà sulla neve quello che promette al primo impatto (e che stanno riscontrando gli sviluppatori), si tratta di uno scarpone con prestazioni 100% free racchiuse in forme estremamente evolute. Il quattro ganci overlap è da sempre un classico nell'alpino, ma lo sviluppo di ogni singola parte di Khion è così spinto da impressionare per futurismo già al primo contatto.Tutti gli elementi costitutivi di uno scarpone overlap tradizionale sono stati ridefiniti da zero procedendo in senso contrario rispetto allo standard: da dentro verso fuori, dal piede fino al guscio in Pebax (reverse engineering). Il risultato è che si sono ridotti praticamente a zero gli spazi inutilizzati e i giochi meccanici tra le parti rigide. È uno scarpone con prestazioni meccaniche free 'cattive' dalle forme snelle a aderenti alla fisionomia del piede quasi a livello delle migliori scarpe speed touring. Le linee sono molto sinuose e avvolgenti, il risultato è estremamente slim e spinge a far sciare 'dentro' la neve La meccanica delle leve di chiusura e del selettore ski-walk è stata enormemente razionalizzata in modo da velocizzare le manovre di cambio d'assetto ed eliminare interferenze tra tutte le parti in tutte le fasi. Le chiusure disponibili per le scarpette sono Boa System o quicklace e l'insieme degli accorgimenti dedicati alla precisione rende inutile il velcro alto che, forse, verrà previsto solo come opzione nella versione definitiva. Suola speciale Pomoca: sì, l'azienda leader nel campo delle tessilfoca riprende anche la strada della costruzione di suole in gomma per scarponi, con cui era nata. Lo stadio della prototipazione è ormai alle spalle e Khion sembra già a buon punto grazie alla estrema razionalità del progetto complessivo. Verrà presentato in più versioni e sarà sicuramente uno dei prodotti più interessanti in assoluto per la prossima stagione.

GLI ATTACCHI 2015 -16 -
La gamma degli attacchi Dynafit si allarga ma soprattutto presenta due nuovi prodotti particolarmente interessanti per i gusti italici. Per il touring classico e lo speed touring di livello tecnico elevato sembra davvero giunto a un ottimo risultato il lavoro di rivisitazione su TLT Speed Superlite. La versione 2.0 si ferma a 175 grammi e offre due plus considerevoli: il comfort dello sportellino race-style per i due assetti di salita, che può essere impostato velocemente con il bastoncino senza la necessità di chinarsi, ed eventualmente lo ski-stopper da 80 grammi integrabile nella talloniera. Molto facile la rotazione di 180° della talloniera per il passaggio ski-walk. La seconda chicca sono i due attacchi race 'universali': Low tech Race, con la talloniera RC1 by Pierre Gignoux e l'ottimo e sperimentatissimo puntale Race tradizionale. Low tech Race Pdg conta 115 grammi e monta sulla stessa talloniera con corpo in carbonio i due pin in acciaio invece che quelli in titanio, che limitano a 105 grammi il fratellino Low Tech Race. Prosegue lo sviluppo di Beast 16 migliorato in una lunga serie di accorgimenti che contribuiscono alla stabilizzazione della catena tra sciatore e neve, e anche Beast 12 conserva la rotazione del puntale tramite quello leggero di Radical 2. A proposito di Radical 2, annunciato e molto atteso per questa stagione ma ancora missing, sembra arrivato alla sua formulazione definitiva, pronto per la distribuzione. Dopo averlo presentato lo scorso anno, Dynafit ha preferito non distribuirlo in questa stagione per adottare altri upgrade funzionali alla sua massima durabilità. Certificazione TUV in arrivo.

TLT 6, NON SOLO RESTYLING -
L'affermata famiglia TLT 6 si attualizza con nuovi colori, ma soprattutto con un Pebax fino al 30% più rigido rispetto alla versione attuale. Altre buone nuove: l'adozione anche su TLT 6 del bellissimo sistema di regolazione one-touch del velcro già funzionante sui Radical, che ne elimina le interferenze con gli altri elementi. Il velcro sembra apparentemente un elemento secondario, ma ottimizzare la sua manovrabilità semplifica parecchio la vita nei cambi di assetto… e allunga quella dei pantaloni. A proposito di comfort, Dynafit ha sviluppato per Neo anche una scarpetta laminata in Gore-Tex, che verrà apprezzata soprattutto dai pro.

GEAR -
Proseguono ricerca e sviluppo di Dynafit su tutto quello che serve per lo sci di montagna, dal casco alle pelli di foca. Anche per il 2015-16 le linee di abbigliamento si specializzano specificamente per ogni segmento di utilizzo sulla neve. Tutte le ultime versioni dei tessuti tecnici vengono adottate nel softwear con soluzioni di utilizzo e vestibilità allo stato dell'arte per facilitare la giornata in quota in ogni sua fase. Anche la partnership con il Trofeo Mezzalama sta contribuendo allo sviluppo tecnologico del softwear Dynafit, in questo caso per l'elaborazione dei capi specifici obbligatori per i concorrenti. L'evoluzione continua su zaini, bastoncini, sistemi di illuminazione completa le risposte a qualunque possibile esigenza in montagna sugli sci.

TUTTO SU SKIALPER -
Sul prossimo numero di Skialper troverete altri highlights e approfondimenti sull'offerta Dynafit in arrivo per la stagione 2015-2016. 


Lo speciale autunno dei ghiacciatori sulle Alpi

Anche Denis Trento su ghiaccio prima della stagione skialp race

Autunno speciale per il ghiaccio ripido sulle Alpi. Condizioni che non si ricordavano da decenni hanno intasato di ghiaccio goulotte e fessure in quota. Si sono viste tante ripetizioni di salite di ghiaccio e misto che, negli ultimi anni, si percorrevano in tardo inverno o in primavera, dalla Nord dell'Eiger alla Colton-McIntyre sulle Jorasses. Tante anche le aperture di vie nuove e varianti. Sulla pagina FB del Rifugio Torino (sempre ben aggiornata dalla nuova gestione del rifugio) sono pubblicate alcune interessanti linee nuove nel gruppo del Bianco tracciate da Ezio Marlier, Enrico Bonino e altri. Tra queste spicca per eleganza la goulotte 'Gregory ou Teophile?' (230 metri fino a M6) salita il 23 ottobre da Jean-Marc Chanoine e Denis Trento sul Pic Adolphe Rey. Pochi giorni dopo, il 28 ottobre, il nostro amico Denis  torna nella Comba Maudit dove, in allenamento con gli sci, aveva notato un'altra linea interessante e sconosciuta a guide e ricerche internet. Con Alex Chadel salgono quindi 'No riescio a dormire' (da non confondersi con 'No siesta'): 3 tiri fino a M6, con discesa sulle doppie di Filo di Arianna.
Le condizioni delle vie potranno solo migliorare nelle prossime settimane, ma le funivie del Monte Bianco rimarranno chiuse per tutto il mese di novembre. Rifugio Torino sempre aperto.