Kima, l'attesa e' finita

Domenica il via alle 6.30 a Filorera

Nella giornata inaugurale degli eventi legati al Kima è Marino Giacometti, presidente della Federazione Skyrunning a fare gli onori di casa per la gara regina dello skyrunning mondiale.
52km per un dislivello positivo di 4.200 metri con 278 atleti previsti al via domattina alle 6.30 a Filorera. Ottime sono le condizioni del percorso così come le previsioni meteo: pochi tratti di neve dura solamente in Bocchetta Roma, dove ci sarà l'ausilio di corde fisse. Gli atleti passeranno poi per il Bivacco Kima dov'è posto un ristoro, alla base del Monte Disgrazia, in Val Cameraccio e da lì al punto più alto del tracciato, al Passo del Cameraccio, a quota 2.950 metri, sotto il Pizzo Torrone. Entrati poi in Val Torrone si aggira la placca del Torrone con un leggero tratto in discesa per risalire poi all'omonimo passo ed entrare in Val d'Averta prima della Val Qualido superando tre passi e arrivando al Passo Camerozzo (2.765 m), con la parte più tecnica e ripida del percorso dove l'utilizzo delle catene è quasi obbligato. La discesa porta al Rifugio Gianetti prima dell'ultimo passo Barbacan da dove inizia la discesa finale ai Bagni di Masino passando per la Omio.

PROTAGONISTI - Super favorita della corsa rosa è la Emelie Forsberg («Ma non sono in grande forma - spiega la svedese, al rientro dopo il lungo infortunio, subito in occasione degli Europei di ski-alp - perché non ho potuto correre lunghe distanze dopo l'intervento al ginocchio, mi sento però molto bene e domenica spero di fare bene, questa è una gara che merita di spremersi oltre i propri limiti»), mentre, al maschile occhi puntati sullo spagnolo Manuel Merillas, l’unico in grado di mettere alle corde Kilian Jornet nella precedente edizione, ma attenzione anche all’inglese Tom Owen, il ‘nostro’ Marco De Gasperi e al francese Leo Viret.
Infine, come da tradizione, il Kima sarà gara pulita al 100% grazie ai controlli ematici previsti sui primi 15 concorrenti al maschile e 5 al femminile. Tutta la Val Masino è in fermento, molti dei volti dei concorrenti sono tesi, l'attesa del Kima durata due anni sta per finire.


L'attesa e' finita: torna il Kima

Domenica il via alle 6.30

Dopo un'attesa durata due anni, tutto è pronto per la Corsa sul Sentiero Roma: torna il Kima. Una gara ‘miticap, su un percorso tra i più tecnici nel panorama mondiale in Val Masino, divenuta un evento biennale dal 2008. Boom di richieste con oltre 700 domande di pre-iscrizione e pettorali assegnati a 300 atleti élite provenienti da 29 nazioni diverse. La partenza è fissata per domenica alle ore 6.30 da Filorera.
7 passi tutti sopra i 2.500 metri per 52 km e un dislivello complessivo di 8.400 metri, per una seconda tappa delle Skyrunning World Series Extreme tutta da vivere. Organizzata da Ilde Marchetti, dopo una salita lungo la carrozzabile che sale a Predarossa, gli atleti inizieranno il percorso tecnico con l'impegnativo tratto fino al Rifugio Ponti e la Bocchetta Roma prima di affrontare la salita al Passo del Cameraccio dove è posto il traguardo volante a quota 2.950 metri. Qui inizia la parte più tosta con ferrate, tratti attrezzati con catene e traversata su pietraie granitiche al cospetto di montagne dove si è scritta la storia dell'alpinismo come Cengalo, Badile e Disgrazia. Si sale al Passo Torrone prima di arrivare al Rifugio Allievi, al Passo d'Averta, al Qualido e al temuto Camerozzo prima di scendere verso il Rifugio Gianetti dove inizia l'ultimo tratto di salita fino al Passo del Barbacan; da qui una discesa veloce fino alla Omio e giù ai Bagni di Masino dove con un lungo falsopiano si raggiunge il traguardo a Filorera. Tre i cancelli orari previsti, il primo in Bocchetta Roma dopo 3 ore di gara (mezz'ora in più al femminile), il secondo al Rifugio Allievi dopo 5h 30' e l'ultimo alle 8 ore in Gianetti, con un arrivo entro le 10 ore al maschile e 11 al femminile. Dopo un'edizione 2014 chiusa in lacrime per un secondo posto dopo aver perso il sentiero quando conduceva solitaria al comando, rivedremo la forte atleta svedese Emelie Forsberg, ancor più felici soprattutto per il suo recupero dalla rottura del crociato una gara di skialp invernale. A correre con lei ci sarà fra le altre, Nuria Dominguez. Al maschile a cercare di battere il tempo record di Kilian (assente quest'anno, in questi giorni in spedizione in Himalaya per il tentativo di record di salita e discesa dall'Everest) di 6h 12' 20" ci sarà il pluri-campione di corsa in montagna Marco De Gasperi (Scott Italia), al rientro da un'infortunio che l'ha fermato proprio mentre avrebbe voluto tentare il record sul Monte Rosa a metà luglio insieme al britannico del Team Salomon Tom Owens, atleta affezionato al Kima, il francese del Team Scott Alexis Sévennec, Jonathan Alban, Sota Agawa, Stefano Butti e tanti altri.


Nadir Maguet da record a Punta Helbronner

Corinne Favre prima nella gara femminile

È Nadir Maguet, dopo una gara tutta all'attacco, a griffare la seconda edizione della X-Bionic Courmayeur Mont Blanc Skyrace. Il ‘Mago’ è riuscito a contenere lo sprint iniziale del lecchese Daniel Antonioli e appena è iniziata la salita ha tirato il gruppetto di testa insieme ad Antonioli e Manfred Reichegger. Nello sprint decisivo dopo il Pavillon, Nadir è riuscito a prendere un minuto di vantaggio e a quota 3.375 del Rifugio Torino ha messo il turbo sulle roccette miste a neve fino alla vittoria con tempo record a Punta Helbronner. Bagarre per l'argento con Daniel Antonioli a mettere in riga il vincitore del 2015 Manfred Reichegger. Quarta piazza per un ottimo Robert Antonioli dopo aver tentato di seguire le tre lepri si è dovuto arrendere e si è presentato da solo sul traguardo. Al femminile successo di giornata per la francese Corinne Favre davanti a Barbara Cravello e Cristina Dosio.

K1000 - Michele Boscacci è il primo vincitore assoluto della sfida notturna, davanti a Davide Magnini e Henry Aimonod. “Davvero meraviglioso salire dopo il tramonto, con le fiaccole che illuminavano il percorso - racconta Michele -. Eravamo cinque o sei in testa, poi due, e infine mi sono trovato davanti: ho dato il massimo nell’ultimo tratto, il più tecnico e ripido». Dopo aver conquistato la vittoria l’anno scorso, Gloriana Pellissier ha voluto scoprire la notturna K1000. «Ero in gran forma, ho lottato tutto il tempo testa a testa con l’atleta inglese Natalie White, finché non l’ho superata nel tratto finale, il più scosceso», spiega Gloriana a termine gara. Terza, dopo Pellissier e White, l’atleta Silvia Cuminetti.


Anche Jason Schlarb alla Red Bull K3

Sabato la gara da Susa alla vetta del Rocciamelone

Raggiungere la vetta del Rocciamelone partendo da valle: ecco cos'è il Red Bull K3. Un triplo chilometro verticale, 10 Tour Eiffel una sopra l'altra, 3.000 metri di dislivello tutti d'un fiato, come se fosse un ‘banale’ VK: sabato 30 luglio prenderà il via dalla città di Susa, in provincia di Torino, la terza edizione di uno degli eventi dello skyrunning marchiati Red Bull.
Quanti saranno gli atleti a raggiungere l'ambita vetta del Rocciamelone a 3.538 m di quota?
Due saranno i check-point da raggiungere entro due tempi stabiliti: 1h 30' alla località Trucco dopo 1.180 metri di dislivello e 4,5 km e al Rifugio Cà d'Asti entro 2h 20' ma soprattutto solamente i primi 120 uomini e le prime 20 donne potranno proseguire fino alla vetta: una corsa contro il tempo ma anche contro i propri avversari. 3.036 metri di dislivello in 9,7 km ecco cosa aspetta i temerari concorrenti che saranno al via.
Tra i partenti tre atleti Red Bull, l'ultrarunner sudafricano Ryan Sandes, il turco Ahmed Arslan in preparazione dell'European Mountain Championship e lo sloveno Simon Novak insieme agli specialisti Italiani Fabio Bazzana, Filippo Beccari, Martin Stofner, Marco Facchinelli, Luka Kovacic, Nejc Kuhar e Marco Moletto (secondo e terzo al Crepa Neigra), ma soprattutto il favorito Philip Goetsch, capace di battere il suo miglior tempo al Vertical del Crepa Neigra a Canazei soltanto due settimane fa. E ultima new entry quella di Jason Schlarb, lo statunitense primo alla Hardrock.
Anche al femminile concorrenti di estremo livello: su tutte l'ultrarunner brasiliana Fernanda Maciel, capace di salire sui 6.691 metri della vetta dell'Aconcagua e di scendere in meno di 24 ore. Attenzione però a Corinne Favre, alla slovena Karmen Klancnik, alla statunitense Rory Bosio, ​all'altoatesina Tamara Lunger di recente impegnata con Simone Moro alla prima salita invernale del Nanga Parbat in Nepal dove si dovette arrendere a poche centinaia di metri dalla vetta, ​alla piemontese Raffaella Miravalle (seconda nel 2015 dietro alla Orguè) e alla spagnola Vanesa Ortega.
Tempi da battere quelli dello svizzero Rèmi Bonnet che aveva concluso l'edizione 2015 in 2h01'57" e quello della spagnola Laura Orguè fissato nel 2014 in 2h22'38".
A contorno del K3, Susa ospiterà anche concorrenti per due eventi di contorno: il K1 (un chilometro verticale, 1.180 metri di dislivello in 4,5 km) e il K2 (doppio vertical con 2.330 metri spalmati lungo 8 km).


Tutto pronto per il Giir di Mont

In forse Zinca, confermata la Dragomir tra le donne

C'è un Comune, in Valsassina nel Lecchese, famoso 11 mesi l'anno per essere il distretto delle forbici e di altri articoli da taglio. Poi c'è il mese di luglio ed ogni anno quel paesino sulle montagne alle pendici del Pizzo Tre Signori si veste da festa ed ospita centinaia di skyrunner provenienti da tutto il mondo: quel paesino è Premana, teatro del Giir di Mont, in programma domenica.

PERCORSO - Quarta tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, il Giir di Mont è una Skyrace di 32 km con ben 2.400 metri di dislivello spalmati lungo tre salite e tre discese con partenza ed arrivo dal centro di Premana: due cancelli orari, il primo all'Alpe Vegessa al nono km dopo 2 ore e il secondo al km 22 in prossimità dell'Alpe Premaniga a 4h40', nel mezzo il Gpm ai 2.063 metri della Bocchetta di Larech intorno al km 14. Tutto sold-out come da previsioni: partenza domenica 31 come da copione alle ore 8.20 mentre invece una mezz'ora prima ci sarà il via della mini-skyrace, evento di contorno al piatto forte di giornata.

KILIAN - Il Giir di Mont è una delle skyrace più appassionanti nel circuito mondiale e si avvicina per fama a dei mostri sacri come Zegama e Canazei grazie al calore ed al tifo delle centinaia di tifosi presenti lungo tutto il percorso e l'investitura ufficiale arriva nientemeno che da Kilian Jornet: il catalano cinque volte trionfatore al Giir infatti in un post su Facebook, il 20 aprile, ha voluto commentare il video promo così: «Non ci sarò questa estate, ma il Giir di Mont è una gara che tengo a cuore, per il percorso, il tifo e sopratutto per la gente da Premana!». Cinque volte iridato ma non detentore del record del percorso: l’eritreo Petro Mamu nell'edizione 2015, in lotta con Ionut Zinca, ha saputo fermare il crono in 3h 05'59" fissando il nuovo tempo da battere. Al femminile ad imporsi era stata Denisa Dragomir del Team Valetudo in 3h56'23" davanti a Silvia Rampazzo e Debora Cardone.

BIG - Fuochi d'artificio anche per l'edizione 2016 dove ci saranno i due atleti del Team La Sportiva Paolo Bert e Cristian Varesco, a pari punti nella classifica del circuito La Sportiva, a giocarsi il successo finale mentre al femminile la classifica del circuito vede la forte atleta del Team Crazy Idea Raffaella Rossi in testa davanti a Wictoria Piejak e Katrine Villumsen. Al via tra i vari top runner l'atleta di casa Mattia Gianola (Team Crazy), quinto settimana scorsa alla Dolomites Skyrace, Michele Taveraro, compagno dei due leader del circuito La Sportiva, Daniel Antonioli, atleta lecchese doc del CS Esercito, pronto a dare battaglia agli altri big dopo il successo con record alla Pizzo Stella Skyrace. In dubbio Ionut Zinca per un infortunio che lo sta tenendo bloccato in questa parte centrale della stagione. Team Salomon al via con Alberto Comazzi e Riccardo Borgialli, mentre il Team Crazy schiera Stefano Butti, Gil Pintarelli, Giovanni Tacchini, Andrea Debiasi, Davide Pierantoni. La Valetudo Skyrunning presenterà i combattivi Gianfranco Danesi, Manuel Cristini e Gyorgy Szabolcz mentre per La Sportiva gareggeranno anche Michele Tavernaro, Alessandro Follador, Paolo Longo e Davide Invernizzi. Al femminile sarà lotta tra le due compagne Denisa Dragomir e Silvia Rampazzo del Team Valetudo Racer, ma ci sarà anche Emanuela Brizio, una che può sempre dire la sua, e poi Elisa Sortini del Team Crazy. Attenzione anche a Ingrid Mutter. Stranieri? Occhio all’argentino Pablo Ureta, un ottimo triatleta che terrà a ben figurare anche nello skyrunning, ma soprattutto ai due keniani Paul Michieka e Robert Panin Surum.


Dolomites, la parola ai protagonisti della skyrace

Bis di Tadei Pivk, mentre la spagnola Orguè fa doppietta con il vertical

Una classica del circuito skyrunning, una gara ogni anno più bella e organizzata sempre meglio: quest’anno ben 900 concorrenti si sono sfidati lungo i 23 km con 1700 metri di dislivello passando per la Forcella Pordoi, il Piz Boè ed in discesa lungo la Val Lasties fino all’arrivo in piazza a Canazei. Secondo successo consecutivo a Canazei per Tadei Pivk: «Oggi dovevo vincere una sfida con un amico, Michele Tavernaro, - racconta l'alfiere del Team Crazy - che mi aveva detto che un successo a Canazei non era abbastanza, la seconda volta quindi è per me motivo di grande soddisfazione. Non ho lasciato scappare Martin e Stian in salita e ho spinto forte la prima parte di discesa fino al Rifugio mentre poi ho gestito il vantaggio perché avevo anche un problemino al tibiale: sono davvero molto contento».
Molto soddisfatto la new entry di giornata Team Salomon Stian Overgaard Aarvik: «È stata molto dura e alla fine si è rivelata una super gara: non mi aspettavo certo questo risultato, per me era la prima volta qui a Canazei e gli avversari erano davvero forti. Panorami unici per questa gara, davvero sono estasiato, tornerò sicuramente a rifarla!».
In casa Salomon sorride anche Martin Anthamatten: «È stata un’ottima gara per me, ero in ottima forma, ho iniziato piano la prima parte e ho cominciato a spingere alle prime salite perché mi sentivo molto bene, sono riuscito a mantenere la testa della gara fino al Piz Boè, la discesa poi sapevo sarebbe stata dura e il terzo posto è un ottimo risultato per me».
Una Laura Orguè raggiante al traguardo: «Sono partita più piano rispetto agli altri anni - spiega la spagnola del Team Salomon - ma sono riuscita a fare il buco nello zig-zag prima della forcella e lì mi sono detta, ‘devo spingere se voglio rimanere davanti, consapevole di essere più lenta in discesa’. Avevo un po' di paura dopo l’infortunio alla caviglia ma sono scesa forte e sono riuscita a mantenere il mio vantaggio da Elisa».
Entusiasta la terza classificata Celia Chiron, la francese del team Optisport: «Una gara spettacolare, molto tecnica con un’organizzazione impeccabile: poter correre insieme a queste avversarie così forti è per me stato un onore, speravo di entrare nelle prime dieci, il terzo posto era per me inimmaginabile».


Dolomites nel segno di Tadei Pivk

In campo femminile detta legge Laura Orgue'

Gran successo per la Dolomites Skyrace, giunta alla sua 19esima edizione: per il secondo anno consecutivo a salire sul gradino più alto del podio è il friulano del Team Crazy Idea, Tadei Pivk. Il campione del mondo di specialità ha fermato il crono in 2h03’39”. Alle sue spalle l’eroe che non ti aspetti, Stian Overgaard Aarvik, norvegese già Team Salomon staccato di due minuti, terzo, dopo una salita tutta all’attacco, il compagno di squadra Martin Anthamatten; lo svizzero era primo in cima al Piz Boè ma si è dovuto arrendere agli attacchi del fenomeno friulano, uno specialista nelle discese. Quarta piazza per Martin Stofner davanti al premanese Mattia Gianola (Team Crazy), protagonista di un grandissimo recupero in discesa per la Val Lasties. Nei dieci anche Stefano Gardener (Us Cornacci), Leo Viret, Jan Margarit Solè (sul podio alla Livigno Skymarathon), il forte junior scialpinista Team Salomon Davide Magnini e Adrien Michaud (Scott Running).

FEMMINILE - Al femminile doppietta per Laura Orguè: la spagnola del Team Salomon dopo il successo al Vertical del venerdì ha condotto tutta la gara e, dopo essere transitata prima al Piz Boè, è riuscita a resistere agli attacchi in discesa di Elisa Desco (Team Scott) presentandosi al traguardo di Canazei in 2h27’43”. Terza piazza e grande soddisfazione per la Francese Celia Chiron (Team Optisport) davanti ad un’agguerrita Maite Maiora (Team La Sportiva) e Yngvild Kaspersen (Team Salomon). Sesta Ragna Debats (Team Feec) poi Ekaterina Mityaeva (Adidas Outdoor) e Sheila Aviles Castano (Matxacuca).


Dolomites, la parola ai protagonisti del Vertical

Grandi sfide al Crepa Neigra

Protagonista da record, Philip Götsch: «Sono partito per vincere, ma non mi aspettavo di stabilire il nuovo record. È stata una sorpresa anche per me e probabilmente è arrivato grazie alle condizioni di temperatura ottimali rispetto allo scorso anno, quando abbiamo corso con un caldo torrido. Per me è una stagione davvero positiva, avevo già vinto alle World Series di Bormio ed anche a Canazei. Non gareggerò in Norvegia, ma spero nelle altre tappe di centrare nuovi risultati di rilievo per giocarmi la vetta della classifica generale». 
Nonostante l'assenza del ‘re’ Urban Zemmer, il team LaSportiva è stato protagonista al Vertical del Crepa Neigra: dietro a Philip Götsch, imprendibile, una lunga fila di atleti in giallo-nero: Nejc Kuhar, lo sloveno specialista di km verticali ha messo in riga i suoi compagni di squadra: «Sono finalmente tornato sui miei livelli, oggi le condizioni climatiche e del percorso erano perfette, sono felicissimo di essere riuscito a migliorare il mio crono e salire sul secondo gradino del podio». Hannes Perkmann, uno dei nuovi volti LaSpo, vive a Bolzano e corre anche per il Team Sportler dove lavora: prestazioni in grandi crescita per un ragazzo del ’93 del quale sentiremo ancora parlare, con il terzo posto di oggi, soffiato a Manuel Da Col, avrà un futuro assicurato.
Patrik Facchini, Marco Moletto e Luka Kovacic, si sono trovati ad inseguire: molto soddisfatto il piemontese Moletto, in grande ripresa dopo un inizio di stagione un po' sottotono. «È la gara di casa del Team e ci tenevo a fare bene, oggi tutti abbiamo spinto forte fin dall'inizio, sapevo che sarebbe stata difficile contro questi fortissimi atleti ma sono molto contento del piazzamento».

FEMMINILE - La sfida per il podio alle spalle della fortissima Laura Orguè è stata lotta a due tra Valentina Belotti e Francesca Rossi. Entrambe soddisfatte le compagne di squadre, si sono abbracciate poco dopo il traguardo: «Un percorso bellissimo - commentano in coro - in condizioni perfette, peccato per il vento freddo ma comunque il pubblico è riuscito a salire e l'abbraccio sull'ultimo muro è spettacolare».
Quarta e quinta piazza per Beatrice Deflorian davanti a Maite Maiora: la spagnola è pronta a giocarsi tutte le sue carte nella skyrace di domenica: «Volevo testare il percorso del vertical, non certo la mia specialità ma è stata una buona scusa per far girare la gamba in vista di domenica, è stato un bel risultato».


Giornata da record per il km verticale del Crepa Neigra

A Canazei, prima tappa della World Series

Oltre 300 concorrenti si sono dati battaglia con partenze a batterie a partire dalle ore 9, con i big al via alle 11. Giornata di sole e bella fresca:, le condizioni ideali per siglare buoni tempi c'erano tutte e i protagonisti non si sono fatti attendere. Philip Götsch, dopo il successo con record del percorso fatto segnare nel 2015 si ripete quest'anno e ferma il crono in 31'34" è il nuovo tempo da battere.
Alle sue spalle duello in casa LaSpo fino all'ultima salita quando lo skialper sloveno e specialista di vertical Nejic Kuhar è riuscito a superare e staccare l'italiano Hannes Perkmann. Quarta piazza per Manuel Da Col che si è dovuto arrendere all'attacco dei LaSpo boys proprio all'ultimo traverso prima del pratone finale. Quinto un altro atleta di casa Patrik Facchini davanti ad un ritrovato Marco Moletto (Team La Sportiva), Luka Kovacic (promessa LaSpo), Ferran Teixido (Team Dynafit Andorra), lo svizzero Remi Bonnet del Team Salomon - in preparazione della skyrace di domenica e un po' dolorante all'arrivo per un fastidio alla caviglia - e David Thoeni (Team Mammut) a completare i dieci.
Ennesima prova convincente al femminile per la spagnola Laura Orguè detentrice del titolo di VK (oltre che di skyrace 2015): al rientro dall'infortunio (rottura del crociato ad ottobre in una delle prime uscite con gli sci) la stella del Team Salomon la troviamo agguerrita e promette battaglia anche domenica, quando sarà al via anche della Dolomites Skyrace. Alle sue spalle due atlete del Team LaSpo, l'azzurra Valentina Belotti e Francesca Rossi, staccate di oltre un minuto dalla Orguè. Ancora Team LaSpo per la quarta e quinta piazza con Beatrice Deflorian davanti a Maite Maiora Elizondo.


Si avvicina la due giorni delle Dolomites

Venerdi' il vertical, sabato la skyrace delle World Series

Le Dolomiti sono pronte ad ospitare due tappe del circuito Skyrunner World Series: la Dolomites Skyrace ed il Dolomites Vertical Kilometer.
La gara only up andrà in scena venerdì 15 luglio con partenze suddivise per gruppi, a partire dalle 9.30; alle ore 11 saranno i big ad infiammare la Val di Fassa lungo un percorso davvero vertical con i 1.000 metri di dislivello spalmati su solo 2,4 km con partenza dal prato della Località Ciasates e arrivo al Crepa Neigra a quota 2.465 metri.
Tantissimi i big al via: confermatissimo l'atleta di casa Urban Zemmer che proverà a riprendersi il trono del VK dopo che nel 2015 Philip Götsch era riuscito a prendersi la scena, siglando anche il tempo da battere in 32'38". Al femminile il record appartiene a Laura Orguè Vila: dopo un inverno molto sfortunato, con un infortunio ai primi appuntamenti sci ai piedi, la forte spagnola, campione del mondo 2015, ha ricominciato a far girare le gambe e l'abbiamo vista in scena a Livigno nella 21km dove è salita sul gradino più alto del podio: 38'14" il tempo da battere.
E dopo l'antipasto del venerdì, giornata di festa e riposo il sabato, con presentazione dei top runner, prima della ciliegina sulla torta: la Skyrace di Canazei è una delle tappe del circuito mondiale più attesa e il parterre è di tutto rispetto. Tadei Pivk, campione in carica delle World Championship, e sul gradino più alto del podio lo scorso anno, Rèmi Bonnet, arriva da un leggero infortunio ma c'è da scommettere pronto a dar battaglia, Jan Margarit, giovane emergente spagnolo, Ionut Alin Zinca - non in perfette condizioni per un problema alla caviglia, secondo alle spalle di Tadei l'anno scorso qui a Canazei -, il colombiano Saul Padua Rodriguez, insieme ai mille che saranno al via domenica mattina con partenza in linea prevista per le ore 8.30 da piazza Marconi a Canazei.
Gruppo di ragazze forse ancor più agguerrito: detto della Orguè al via in entrambe le competizioni, a darle battaglia ci saranno sicuramente la compagna del Team Salomon Yngvild Kaspersen, e ancor Paula Cabrerizo, Victoria Kreuzer ma non solo: tempo da battere quello fissato da Megan Kimmel l'anno scorso in 2h25'57".


Antonioli e Cardone da record al Pizzo Stella

Nella gara femminile vittoria in volata

A Fraciscio (SO) ben 250 sono stati i partenti della seconda edizione della Pizzo Stella Skyrace in Valchiavenna, andata in scena questa mattina.
Giornata da record e molto calda, un po' come per la prima edizione e ritmo da subito incandescente con il biathleta del Cs Esercito Daniel Antonioli a fare il passo e Gianfranco Danesi, Phil Gale e Mikhail Mamleev a inseguire. Al Pizzo Sommavalle Antonioli si è presentato in solitaria e con un tempo da record con cinque minuti di vantaggio sui due diretti inseguitori, Danesi e Gale, mentre Alessandro Bonesi cominciava a scalare le posizioni.

TEMPO RECORD -
3h 58' 14" è il tempo con il quale Daniel Antonioli ha ottenuto un successo brillantissimo e mai in discussione per tutta la giornata: sarà il nuovo tempo da battere nelle prossime edizioni. Sul podio con lui Gianfranco Danesi e Alessandro Bonesi. A completare le cinque posizioni di testa Mikhail Mamleev e Phil Gale.

CARBONE SPRINT - Al femminile successo anche qui con record per Debora Cardone (4h 32' 52") in volata davanti alla sempreverde compagna di squadra Emanuela ‘Manu' Brizio del Team Valetudo Skyrunning. Dopo una prima fase di gara passata all'attacco - era in testa con due minuti di vantaggio al Gpm del Sommavalle -, la giovane Martina Brambilla (Carvico Skyrunning, terza al traguardo) ha dovuto arrendersi alle doti da discesiste delle due ‘aquile’Valetudo con la Cardone che ha provato a scavare un solco dalle avversarie, mentre la Brizio ribatteva colpo su colpo.


Pizzo Stella Skyrace, domenica la gara

35 km con partenza ed arrivo a Fraciscio

Tutto pronto per la seconda edizione della Pizzo Stella Skyrace: 35 km con partenza ed arrivo a Fraciscio (Campodolcino), sopra Madesimo per un percorso molto panoramico sui pendii della Valle intorno al Pizzo Stella ed un dislivello complessivo di 2.650 metri.
Il passaggio più in quota è il Pizzo Sommavalle a 2.815 metri, mentre uno dei punti più panoramici e conosciuti è il Passo dell'Angeloga, poco sopra l'omonimo rifugio; la gara organizzata dall'associazione Amici di Fraciscio permette di percorrere percorsi molto interessanti tra la Valchiavenna e la Valle Spluga, nessun punto troppo tecnico, nessuna ferrata, il tratto più tecnico, il sentiero tra la Forcella d'Avero e il Pizzo Sommavalle dove tutti gli atleti dovranno comunque prestare la massima attenzione, anche dopo quanto capitato la scorsa settimana all'Aprica.
La partenza è prevista per domenica alle ore 7.45 (ritrovo dalle 6.30 ed iscrizioni aperte fino a sabato 9 luglio) e saranno posti due cancelli orari: il primo al km 12 in cima al Pizzo Sommavalle dopo 3h 30' e il secondo al 23esimo chilometro al Passo Angeloga in 6 ore.
Si attendono le iscrizioni dei big intanto Mikhail Mamleev e il britannico Phil Gale oltre ad Emanuela Brizio (terza domenica alla Maratona del Cielo e già vincitrice lo scorso anno qui a Madesimo in 4h e 47') hanno già confermato la loro presenza. Tempo da battere al maschile le 4 ore e 2 minuti siglati dal capitano del Team LaSpo Michele Tavernaro nel 2015 (davanti a Franco Sancassani ed Erik Gianola).