Un trail autogestito per aiutare chi ha bisogno

Anche Cinzia Bertasa nelle Orobie per battere la sindrome di Lesch-Nyan

Correre per aiutare gli altri. È questa la nobile causa di un gruppo di runner del quale fanno parte, tra gli altri, Marco Zanchi e Cinzia Bertasa. Proprio per sensibilizzare sull'argomento, domenica, con partenza a mezzanotte da Valcanale, in provincia di Bergamo, correranno 86 km e 5000 m D+ arrivando alla Presolana, sullo stesso percorso dove nel 2005 Mario Poletti ha infranto un record. «Non corriamo per battere il suo record, anche perché saremo in sette e l'idea è di farcela in 12-14 ore - dice Cinzia Bertasa - ma per sensibilizzare su una malattia rara, la sindrome di Lesch-Nyhan, che in Italia colpisce solo una ventina di persone». Al trail autogestito parteciperanno anche, tra gli altri, Roberto Beretta (quest'anno ben piazzato alla Ronda dels Cims) e Davide Ferrara. A ogni rifugio i runner cambieranno maglietta, quella dei team che partecipano all'evento e che hanno raccolto fondi per la malattia rara (Trail Running Brescia, IZ Racig, Tecnica Trail Team, Podisti Lombardi) e termineranno con la maglietta dell'associazione per la lotta alla sindrome di Lesch-Nyhan. Ma come sono stati raccolti i fondi? «Con gli avanzi delle collette per le cene e le grigliate che organizziamo o con le quote che avanzano dalla colletta per pagare gli spogliatoi del campo sportivo di Montevecchia (Lc), dove ci ritroviamo tutti i mercoledì per correre. In qualche mese riusciamo a raccogliere anche 800-1000 euro» conclude Cinzia. Per informazioni sulla sindrome e su come donare soldi: www. lesch-nyan.eu/it


Grandi nomi alla 5 Ponti di Bagolino

Il via domenica alle 9

Grande attesa a Bagolino, in Valsabbia (Bs) per la 5 Ponti, gara di corsa in montagna con 1000 metri di dislivello e 16 chilometri circa di lunghezza. Una gara panoramica, che fa il giro del borgo di Bagolino, uno dei più caratteristici delle Alpi. La partenza è prevista dal parco della Pineta alle ore 9 di domenica 28 luglio.

VAL SABBIA MOUNTAIN RUNNING CUP - La 5 Ponti sarà l'ultima tappa di questo bel circuito che comprende anche il Giro del Monte Zovo e Sù e Giù per i sentieri di Agnosine. In contemporanea anche la 'Mini' riservata ai bambini e ragazzi nati tra il 2006 e il 1998.

RAMBALDINI BIS? - Dopo la vittoria alla Blumon Marathon di domenica scorsa, dove ha messo in fila atleti del livello di Dennis Brunod e Franco Sancassani, il favorito numero uno è sicuramente Alessandro Rambaldini. Il forte atleta della vicina Lavenone, già vincitore della Maratona di Brescia e quest'anno terzo a Nasego dietro a Chevrier e Abate, dovrà vedersela però con tanti altri atleti di livello. Al via Dino Melzani, vincitore dell'ultima edizione, detentore del record e recente vincitore con record del Trofeo Ravasio di 56 km; Giovanni Paris, già secondo alla mezza maratona di Bergamo e di Bruxelles; Claudio Lombardi, quest'anno terzo al Mammut Trail e in preparazione per il Tor des Géants; Marco Zanoni, vincitore della Tre Santi Trail e della Su e Giu per i Sentieri di Agnosine. Da segnalare anche Cristian Badini che da sei anni domina la Scalata della Maddalena Master. Tra le donne riflettori puntati su Sara Bottarelli, convocata al raduno europeo della nazionale di corsa in montagna per il campionato europeo e campionessa italiana promesse corsa in montagna nel 2012 e seconda classificata alla 4000 Scalini Corri-Forte Torino e seconda al Memorial Marco Germanetto. In testa al ranking provvisorio della Mountain Running Cup c'è Lara Bonora, mentre tra gli uomini è davanti Juri Radoani. Per info: www.sportivabagolino.it 


I numeri dell'accordo FISI-Karpos

35 tute, per sapere come saranno dovremo aspettare settembre

35 atleti per un totale di una ventina di articoli, tra tutina da gara, piumino, underwear, guanti e simili. Ecco i numeri dell'accordo FISI-Karpos per la fornitura tecnica delle squadre di scialpinismo, firmato martedì 23 luglio nella sede del brand di abbigliamento, a Fonzaso (BL). Karpos vestirà anche i giovani e i dettagli della tuta da gara verranno svelati a settembre anche se la proposta è quasi definita e i primi esemplari dovrebbero già essere consegnati a settembre quando la nazionale farà un ritiro sulle Dolomiti. Karpos parte forte dell'esperienza dei brand 'cugini' (di proprietà come Karpos della Manifattura Valcismon) Sportful e Castelli, forti nello sci di fondo e nel ciclismo. La tuta da scialpinismo sfrutterà proprio queste sinergie e sarà più traspirante rispetto a quella del fondo e più leggera. Non resta che attendere settembre per vederla!


Filippo Bianchi, dal Sentiero 4 Luglio a...

L'atleta Valetudo, secondo nella 'mezza', sta curando un'infiammazione

Un secondo posto alla Maratona del Cielo, nella 'mezza', che lo ha lanciato nell'olimpico dello skyrunning dopo la fresca affiliazione con la Valetudo Skyrunning. Filippo Bianchi, 22 anni, 'bagosso' di Bagolino (Bs) attendeva la Blumon Marathon, la corsa di casa, per avere conferme sulle sue potenzialità. E  invece… «Ci tenevo proprio, mi alleno spesso nella piana del Gaver ed è la corsa di casa, sarebbe stata l'occasione per vedere a che punto sono arrivato e poi ero quarto nella combinata del Trittico Polisportiva Valli Bresciane». E invece… il lunedì dopo la Maratona del Cielo ha accusato un dolore al ginocchio. «Non è niente di particolare, un'infiammazione, ma lavorando in piedi per nove ore al giorno, tarda a guarire…». E i programmai agonistici devono essere aggiornati: «Vorrei andare alla Tre Laghi-Tre Rifugi, alla Orobie e alla Red Rock, vediamo».

SKI-ALP E RUNNING - Bianchi passa con disinvoltura dallo ski-alp al running, ultima gara della scorsa stagione il Mezzalama (trentanovesimo con la squadra 'Bagolino'). «Faccio anche qualche garetta settimanale 'tirata', ma preferisco le classiche, ho partecipato anche alll'Adamello, la gara della Presolana e al Sellaronda l'anno scorso». Nel palmarès corsistico, invece, la vittoria della Valle Sabbia Mountain Running Cup dell'anno scorso (trittico che si concluderà domenica con la 5 Ponti di Bagolino). «Nella corsa preferisco la mezza, non mi sento ancora pronto per distanze troppo lunghe perché la gara è l'allenamento più lungo che faccio non avendo molto tempo in settimana» conclude Filippo.
 


Pitturina, la Coppa 'made in Italy'

La gara veneta sara' l'unica tappa italiana ISMF

Già l'anno scorso era stata un grande successo, non solo sportivo ma anche 'sociale', per parterre molto animato, come dovrebbero essere sempre le gare di skialp. Quest'anno poi la Pitturina sarà l'unica tappa italiana della Coppa del Mondo ISMF. «Faremo la sprint il venerdì pomeriggio e l'individuale domenica, nel format della federazione c'è la possibilità di alternare vertical o sprint alla individual e noi abbiamo scelto questa seconda formula perché più spettacolare per il pubblico», dice il vulcanico organizzatore Michele Festini. Percorso dell'individual praticamente uguale a quello standard, maltempo permettendo, con passaggio in terra austriaca. L'appuntamento è per il 31 gennaio (sprint) e 2 febbraio (individual).


Karpos veste gli azzurri dello skialp per tre anni

Consegnata oggi al presidente Roda la prima giacca

Karpos, il marchio della Manifattura Valcismon, azienda bellunese specializzata nell'abbigliamento per gli sport endurance, dal ciclismo (Castelli, Sportful), al fondo (Sportful) e skialp (Karpos), sarà il fornitore tecnico della nazionale di skialp per i prossimi tre anni. L'annuncio questa mattina a Fonzaso, nella sede del brand che vestirà Reichegger & co. «È un accordo al quale teniamo molto, anche perché lo scialpinismo è uno dei pochi segmenti, se non l'unico degli sport invernali in crescita», ha detto il presidente della FISI Roda, che nell'occasione era accompagnato dal vice Piccin e dal presidente del Comitato Veneto Bortoluzzi. A presentare l'accordo, l'ad di Manifattura Valcismon, Alessio Cremonese e il presidente Giordano Cremonese. «Crediamo nello scialpinismo perché sta crescendo molto e ha potenziali enormi», ha detto Alessio Cremonese. Alla cerimonia, nella quale è stata consegnata al presidente Roda la prima giacca Karpos che vestiranno gli atleti, ha partecipato anche il dt Angeloni.

VERSO ACCORDI SPECIFICI - «Quella di stringere accordi specifici con singoli fornitori per ogni disciplina è una strada nella quale crediamo, nell'interesse degli atleti prima di tutto», ha aggiunto Roda che ha poi annunciato l'imminente firma con Infront di un accordo per la gestione del marketing della federazione. Roda ha anche affrontato la 'questione olimpica' rinnovando l'appoggio della FISI alla federazione internazionale. «ll problema è che non in tutte le nazioni lo scialpinismo è seguito da una federazione, ma in alcuni casi, come in Austria, da una società privata», ha concluso Roda.


Rambaldini bis al Trittico Polisportiva Valli Bresciane

Tra le donne vittoria di Carolina Tiraboschi

Trofeo Nasego, Gir de le Malghe, Blumon Marathon. Il Trittico Polisportiva Valli Bresciane è uno degli appuntamenti clou dell'outdoor running dal 2002 e si è concluso proprio domenica con la spettacolare Blumon Marathon nella piana del Gaver. La vittoria, come nel 2012 e nel 2007, è andata ad Alessandro Rambaldini dell'Atletica 90 Gavardo davanti a Giovanni Paris dell'Atletica Lonato Lem It e a Fabio Bazzana del Team Crazy. Al femminile successo di Carolina Tiraboschi della Fly Uo che ha preceduto Rosanna Tavana del GS Padile e Lara Bonora.


Bazzana: 'al Giir nonostante la caviglia dolorante'

Il bergamasco sara' anche alla Tre Laghi-Tre Rifugi

Fabio Bazzana ha chiuso la Blumon Marathon di domenica scorsa al quindicesimo posto, un piazzamento inferiore al suo livello che trova la giustificazione nella distorsione alla caviglia rimediata alla Maratona del Cielo e non ancora recuperata. «Purtroppo la caviglia era ancora dolorante, soprattutto in discesa, ma essendo secondo nel trittico Polisportiva Valli Bresciane ci ho provato - ha detto Fabio -. Lunedì ho fatte le lastre e non ho niente di rotto, è il liqudo che si calcifica… questa settimana corro solo su strada ed evito discese, il Giir di Mont di domenica non voglio perderlo». Fabio è nella top ten del circuito Gore-Tex La Sportiva Mountain Running Cup e la gara di Premana ha sicuramente valore in questa chiave. «Cercherò di limitare i danni per poi fare la Red Rock. Dopo il Giir farò anche la Tre Laghi-Tre Rifugi nella nuova versione non più a staffetta». In bocca al lupo Fabio!


Bernard Dematteis primo al Castle Mountain Running

Il cuneese vince ad Arco e mette in cassaforte il titolo italiano

Bernard Dematteis, dopo aver conquistato il trono europeo a Borovets, ha vinto anche terza edizione della Castle Mountain Running di Arco, seconda prova di campionato italiano, mettendo così in cassaforte il titolo tricolore, dopo il successo nella prima prova di Dolcedo, in Liguria. Il portacolori della Podistica Valle Varaita, sul percorso di 13,4 km ce con un dislivello totale di 800 metri, ha staccato tutti alla seconda salita al Castello, andando a tagliare il traguardo di piazzale Segantini in 57’53", lasciando ad oltre un minuto il keniano d’Austria Kenneth Kimathi Kithjni con il bergamasco Alex Baldaccini, a sua volta sul podio europeo ad inizio mese, capace di salire sul terzo gradino, lasciandosi alle spalle il più esperto Gabriele Abate e lo sloveno Mitja Kosoveli. Diciottesimo assoluto e primo tra gli Under 23 invece Cesare Maestri, a sua volta vincitore anche a Dolcedo e di conseguenza già laureatosi campione italiano Promesse.
In campo femminile è stata l’inglese Emma Clayton a dettare legge. La britannica ha preso il largo già nella prima ascesa al Castello, per poi aumentare il proprio vantaggio nel successivo giro lungo (9,5 chilometri di sviluppo, 480 di dislivello) e raggiungere quindi indisturbata il traguardo dopo 46’49". Alle sue spalle a farsi largo è stata invece la giovane slovena Mateja Kosovelj con la cuneese Elisa Desco abile a soffiare nel finale la terza piazza alla trentina Antonella Confortola, quarta a due giorni dal trionfo nel Campionato Europeo di Vertical Kilometer, colto sulle rampe fassane del Ciampac. Quinto posto quindi per Alice Gaggi, seguita da Valentina Belotti e da Samantha Galassi; prima promessa Mina El Kanoussi, ventunesima e seguita a ruota da Ilaria Dal Magro e da Sara Lhansour.


Marco Zanchi, un conto in sospeso con il Tor

Nel calendario del runner bergamasco Trans D'Havet e l'ultra valdostana

Marco Zanchi, obiettivo Tor des Géants. L'ultra runner bergamasco punta tutto sulla gara 'monstre' valdostana per il 2013. «Il prossimo appuntamento è naturalmente la Trans d'Havet - ci ha detto in occasione delle sarata sul trail organizzata all'Alpstation di Schio - ma poi niente fino al Tor, è una gara che va allenata bene e non consente distrazioni». Marco, che ha recentemente corso ai Mondiali di corsa in montagna in Galles («una gara troppo veloce, all'inizio correvano a 3'30'' al secondo, noi 'montanari' recuperavamo un po' sulle poche salitine ma era impossibile reggere quel ritmo») ha un conto aperto con il Tor des Géants.

2012 - «L'anno scorso ho dovuto ritirarmi perché avevo i piedi congelati quando ero nelle primissime posizioni, sono passato dalla venticinquesima alla quarta posizione, però mi sono detto che il Tor ci sarebbe stato anche quest'anno ed eccomi qui a riprovarci, ma fare una gara come il Tor è dura, ti compromette tutta la stagione. Dopo il ritiro ci è voluto un mesetto a riprendere la completa funzionalità dei piedi e anche il recupero psico-fisico è stato lungo, ricordo di avere condiviso con altri atleti quella strana sensazione di trovarti a fare qualcosa, magari al computer, ed essere completamente estraniato, con gli occhi persi».

RICORDI - «Il Tor è unico, corri quasi sempre da solo, a me è capitato di fare da Cogne a Valtournenche praticamente senza riferimenti, certo, ho incontrato gente lungo il percorso ma nessuna traccia degli atleti top. Credo che questo succeda soprattutto se sei nelle prime posizioni. Un altro ricordo è quello del continuo inseguimento: alcuni runner li ritrovavo al punto di controllo oppure mi raggiungevano, altri li acchiappavo io, ma poi ripartivano subito. Il Tor è una continuo prendersi e perdersi…». 


Rambaldini e Brizio in una Blumon da record

Tantissimi big e gara allungata al Gaver

Parterre di grandissimo livello alla Blumon Marathon, nonostante la concomitanza con la Dolomites Skyrace. Questa mattina nella piana del Gaver sono scattati il leader provvisorio del Trittico Polisportiva Valli Bresciane, Alessandro Rambaldini, Fabio Bazzana, Maurizio Fenaroli, Franco Sancassani, Lucas Arquin, Dino Melzani, Dennis Brunod, Emanuela Brizio e Carolina Tiraboschi. Gara allungata a 25 km per l'impraticabilità di un sentiero e subito Rambaldini a fare da battistrada con Brunod appena dietro. Alla fine l'ha spuntata 'Rambo' con il tempo di 2h12'20'' davanti a Dennis Brunod (2h13'45'') e all'olimpionico di canottaggio e triathleta Franco Sancassani (2h19'54''). Quarto Dino Melzani e quinto Maurizio Fenaroli. Da sottolineare che Melzani ha battuto nei giorni scorsi il record di percorrenza sull'alta via dell'Adamello. «Ho controllato fino al passo del Blumone e poi ho forzato, e in discesa sono anche caduto, ferendomi ma non è niente di grave», ha detto Rambaldini al traguardo. «Grande gara e grande percorso, in discesa Rambaldini è fortissimo e non sono riuscito a stargli dietro», il commento di Brunod. Fuori dalla top ten Fabio Bazzana ancora dolorante alla caviglia infortunata alla Maratona del Cielo. Nella gara 'rosa' successo dell'Aquila Valetudo, Emanuela Brizio (ventiseiesima assoluta) con il tempo di 2h44'16''. Seconda la rumena trapiantata a Rimini e quattro volte vincitrice della Val di Fassa Running, Ana Nanu. Terza Carolina Tiraboschi. Nonostante il percorso allungato stabiliti i nuovi record maschile e femminile.


Un sogno chiamato trail

ieri sera all'Alpstation di Schio si è parlato di Trans d'Havet e Tor

Il parterre era quello delle occasioni importanti, la location ideale per parlare di uno sport outdoor come il trail: l'Alpstation di Schio (Vi), negozio del noto brand di abbigliamento Montura. Ieri a partire dalle 18,30 nell'ampio punto vendita di sono alternati atleti, appassionati, organizzatori di gare, addetti ai lavori. Si è parlato, prima che di uno sport, di un sogno.

MAGICO TOR - Non poteva esserci migliore ospite, tra gli atleti, di Francesca Canepa, vincitrice dell'ultimo Tor des Geants. Infatti è stato proiettato in anteprima il video realizzato utilizzando le bellissime immagini di Luca Benedet con una particolare tecnica che le rende tridimensionali. Un video che documenta l'edizione 2012 di una gara che è... oltre ogni schema. Immagini della straordinaria natura, dell'alba come della notte, accompagnata dai suoni del vento, ma soprattutto immagini delle persone: atleti, volontari, addetti al soccorso. «Al Tor ho scoperto il valore dei volontari, quegli occhi che ti ricaricano quando non ne hai più» ha detto Francesca Canepa.

TRANS D'HAVET SUPER - Al secondo anno è già prova del Campionato Europeo. La Trans D'Havet, in programma sabato 27 luglio, è stata prsentata all'Alpstation dagli organizzatori. Settimana prossima poi conferenza stampa ufficiale ed estrazione dei pettorali...

ATLETI - Erano presenti anche Marco Zanchi e Roberta Peron, che hanno raccontato le loro esperienze, le aspirazioni, gli obiettivi per una stagione che è ancora lunga. E poi il Dottor Dogana, medico dello sport... Il sogno continua! Eravamo presenti anche noi di Ski-alper e abbiamo realizzato un video che sarà disponibile settimana prossima... stay tuned!