Nel segno di Michele Boscacci
Il Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio è per una sera palcoscenico della Coppa del Mondo ISMF. Nel segno di Michele Boscacci che si aggiudica la gara sprint e pure la Coppa del Mondo overall, complice la squalifica di Robert Antonioli per aver utilizzato sci troppo leggeri rispetto al peso minimo consentito dal regolamento. Davvero emozionante la finale senior maschile con Michele Boscacci e Nicolò Canclini a fare subito l’andatura sulle inversioni, tallonati da Iwan Arnold. Nel tratto verticale con gli sci nello zaino Boscacci aumenta il ritmo, Canclini fatica, Arnold resiste e Maguet rimonta dal quinto al secondo posto, conquistato proprio nell’ultimo tratto. Nella discesa non cambiano le posizioni, anzi aumentano i distacchi. Primo Michele Boscacci, secondo Nadir Maguet, terzo Iwan Arnold, quindi il francese William Bon Mardion e Nicolò Canclini.
In campo femminile affermazione di forza della francese Laetitia Roux, che ha dominato la gara sin dalle prime battute sulla scalinata ed amministrando nel rimanente tratto del percorso, precedendo la svizzera Marianne Fatton (prima under 23) e la spagnola Marta Garcia Farres. Quarta Alba De Silvestro partita a rilento e in recupero nella parte centrale, davanti all’altra italiana Katia Tomatis.
TRACCIATO - Spettacolare il tracciato di gara allestito dagli organizzatori: lungo i 600 metri di sviluppo (95 metri di dislivello) è stato predisposto un primo tratto con una serie di inversioni, quindi cambio assetto con gli sci nello zaino per affrontare una lunga scalinata realizzata con assi di legno inserite nella neve, a seguire altra breve via con 4 inversioni prima di giungere sul punto più alto, dove era previsto l’ultimo cambio pelli prima di cimentarsi nella discesa con tanto di porte da slalom gigante e fuoriuscita nel bosco.
GIOVANILI - Due podi per l’Italia nelle categorie junior. In campo femminile a trionfare è stata Giulia Murada che ha costruito la sua vittoria sul tratto più impegnativo delle scalinate, dove è riuscita a staccare la leader di Coppa, la francese Justine Tonso. Piazza d’onore al maschile invece per Giovanni Rossi, che ha avuto un inconveniente tecnico nel primo tratto di inversioni, partendo per ultimo nella finale, ma recuperando con determinazione fino alla piazza d’onore, alle spalle dello svizzero Arno Lietha. Quarto posto poi per l’altro valtellinese Stefano Confortola. Buona prova anche per Giorgia Felicetti, che ha concluso la finale quinta.
Prove di dialogo
Cosa ci faceva Kurt Anrather, ‘grancapo’ dell’Epic Ski Tour al Tour du Rutor? Per conoscere e prendere spunti la versione ufficiale, ma è chiaro che si è parlato di altro, visto che erano presenti tutti gli organizzatori delle gare LGC. Non che la Epic entri nella LGC, quanto piuttosto che possa partire una collaborazione in termini di calendario. Anche perché la Epic lavora a stretto contatto con il Sellaronda (Oswald Santin presidente del Sellaronda Skimarathon, è tracciatore dell’ultima tappa della Epic), a sua volta gemellata da anni con la Mountain Attack. E se Epic e Mountain Attack hanno già annunciato le date 2019 sul sito ufficiali della manifestazione (dall’8 al 10 marzo la Epic, l’11 gennaio la classica di Saalbach), Sellaronda e ci aggiungiamo anche Pierra Menta (che da due anni sono negli stessi giorni) non ancora. E nel marzo 2019 ci sono i Mondiali ISMF in Svizzera, ma anche in questo caso le date sono ancora ufficiose. Gli organizzatori svizzeri hanno proposto metà marzo perché in quel periodo hanno trovato la migliore disponibilità alberghiera a Villars, ma negli stessi giorni ci sarebbe anche la Pierra Menta e magari il Sellaronda. E allora la speranza è quella che l’assenza di date ufficiali, presupponga ancora un dialogo tra le parti. E se ci fosse un accordo, guai a considerarlo la vittoria di uno rispetto all’altro, solo una vittoria dello ski-alp.
Anche la Cina alle finali di Coppa del Mondo a Campiglio. Ma qual è la situazione dello ski-alp in Cina?
Alle finali di Coppa del Mondo di Madonna di Campiglio ci sarà anche la Cina. A guidare la squadra giovanile Andrea Gianni: bresciano, ormai parla mandarino visto che vive in Cina dal 2009. Lavora per un’azienda Italiana nel settore ferroviario e nel tempo libero si dedica allo sviluppo dello scialpinismo in Cina, visto il suo passato agonistico a livello giovanile. Con il supporto della China Mountaineering Association. Al Tour du Rutor lo abbiamo visto e incontrato in gara con Jin Yu Bo.
La Cina, sembra quasi una parola magica in questo periodo nello ski-alp: Giochi Olimpici di Pechino, la Coppa del Mondo ISMF, la prova La Grande Course sui monti Altaj. Ma com’è la situazione della ski-alp?
«Molto dispersiva. Nonostante sia un Paese con una vastissima estensione montuosa, e patria di molte vette tra i sei o gli otto mila metri (il versante settentrionale Himalayano, della catena del Pamir e del Kunlun shan), la Cina è ancora molto giovane per quanto concerne sci (se pensate che a Pyeongchang nello sci alpino si sono qualificati solo due atleti ad appena quattro anni dai Giochi in casa, ndr) e un po’ tutti gli sport invernali… E lo ski-alp resta una nicchia della nicchia. I numeri potrebbero essere importanti vista il numero di abitanti, ma è difficile ‘unire’ le tante realtà che ci sono proprio per le distanze».
Però qualcosa si muove.
«Solo nel 2008 la China Mountaineering Association ha deciso di seguire attentamente lo ski-alp: sono iniziati i primi contatti con l’ISMF. A gennaio 2009 è stato organizzato il primo corso tenuto da Adriano Greco a Beidahu, una località sciistica situata nel Nord Est del paese. Con il passare degli anni, il numero di praticanti è aumentato, anche se prevalentemente in pista. Anche le gare sono quasi sempre su piste battute».
Come sei entrato in questo mondo?
«Nel 2013 ho deciso di ricominciare ad allenarmi per partecipare a qualche gara di sci d’alpinismo in Italia e per correre con gli sci di fondo la China Vasaloppet, una 50 km che si disputa ogni anno a Changchun. Mi allenavo con le pelli proprio a Beidahu, nella regione di Changchun vicino a dove abito. Un giorno ho visto un ragazzo cinese anche lui con sci e pelli, proprio Jin Yu Bo. La comunicazione all’inizio era difficile in quanto al tempo il mio livello di cinese era limitato, comunque capimmo di avere entrambi la passione per questo sport, e da allora ci trovammo poi per altri allenamenti. Mi ha fatto conoscere altri amici cinesi ‘simpatizzanti’ dello ski alp e poi i dirigenti della China Mountaineering Association. Nel 2015 mi hanno invitato a partecipare con loro al campionato asiatico di sci alpinismo in Corea vicino a Seoul, e sempre nella stessa stagione organizzammo alcuni allenamenti in Cina dove gli diedi una mano con qualche consiglio. Nel 2017 con Jin Yu Bo, abbiamo fatto squadra insieme all’Adamello Ski Raid: è stato primo cinese a completare una gara della LGC. E adesso abbiamo concluso anche il Tour du Rutor».
Andrea ci racconta di quando è stato notato nei suoi allenamenti nella zona dove vive ai confini con Russia e Corea del Nord, da alcuni ufficiali dell’Esercito e invitato in caserma a spiegare lo ski-alp ai militari, visto che pensavamo che si muovesse con sci da fondo. L’Esercito cinese ha allora ordinato una cinquantina di sci da ski-alp. Ma i numeri in generale sono bassi: se pensate che ogni azienda di sci vende un centinaio di paio per lo ski-alp l’anno su una popolazione di oltre un miliardo di persone…
Cosa manca allora?
«I luoghi adatti ci sono, resta la distanza delle montagne dalle grandi aree urbane, poi la presenza di divieti o la necessità di permessi speciali per la risalita per alcune montagne, e non per ultimo la mancanza di assistenza locale in termini di soccorsi in assenza di stazioni sciistiche. Il clima inoltre in inverno è più rigido che sulle Alpi, con temperature a volte vicine ai -30°C e forti venti anche a bassa quota».
Dove si fa ski-alp in Cina?
«Alcune tra le principali stazioni sciistiche nel paese consentono la risalita delle piste o a bordo pista con sci e pelli. Tra queste, Wanlong, 250 km a Nord Ovest di Pechino, che sarà una delle sedi dei prossimi Giochi Olimpici 2022 e dove c’è stata la Coppa del Mondo ISMF. Poi la già citata Beidahu, Yabuli, nello Heilongjiang, vicino alla Russia orientale, Silk Road, nello Xinjiang, nella parte più occidentale della Cina.
I Monti Altay sono situati al punto di confine tra quattro nazioni (Cina, Kazakistan, Russia, Mongolia) e sono caratterizzati da immense foreste e da vette prevalentemente tra i 2 e 3000 metri. Il paesaggio è in stile alpino, ma certamente si distingue per l’aspetto più selvaggio: pochissimi abitanti in pochi villaggi, temperature medie molto rigide in inverno, e quasi totale assenza di attività umane. Hemu, il luogo scelto da La Grande Course per disputare la tappa cinese a partire dal 2019 è proprio nel cuore del Monti Altay. Segnalo poi il Monte Muztagata che tocca quota 7.509 metri e che può essere considerata la montagna più alta al mondo risalibile con sci d’alpinismo ai piedi grazie al suo versante ovest con poca pendenza, nella regione occidentale dello Xinjiang, ai confini con il Tajikistan, alla giunzione tra le catene montuose del Pamir e del Kunlun. Già da molti anni è una meta per sci alpinisti da tutto il mondo, e negli ultimi tempi anche alcuni cinesi si sono cimentati nelle sua risalita con sci e pelli. Il periodo consigliato è generalmente estivo, tra giugno e luglio.
E ancora il ghiacciaio del Gangshikam nella parte più orientale della catena montuosa del Kunlun, dove la CMA, organizza ogni anno a maggio un raduno di circa una settimana che nel 2007 ha visto la presenze di Iwan Arnold, Marti Werner, Bianca Balzarini e Daniele Cappelletti. Infine il Monte Changbaishan, sulla linea di confine con la Nord Corea, un vulcano al cui centro sorge un lago, circondato da picchi di quota media sui 2.700 metri. Grazie alla sua posizione geografica non distante da Pechino e dalle grandi città del Nord Est cinese, come Shenyang e Changchun, la montagna è meta frequente di risalite invernali fino a tarda primavera con sci e pelli, e in versione trekking nella stagione estiva».
A livello giovanile?
«In vista delle Olimpiadi Giovanili Invernali di Losanna 2020, la CMA ha creato dalla stagione 2017-18 una vera e propria squadra nazionale di sci alpinismo. I giovani sono in totale 25 tra ragazzi e ragazze, tra i 14 e 16 anni, selezionati tra praticanti di atletica leggera e corsa in montagna da due regioni della Cina, e hanno iniziato da zero l’apprendimento dello sci alpinismo a novembre nella stazione sciistica di Wanlong, con il supporto di maestri di sci da discesa. Mi sono occupato della parte tecnica dello ski alp, insegnando la progressione in salita sia su pista che fuori, e la discesa fuori pista. La rapidità di apprendimento di questi ragazzi è stata incredibile: molti di questi ragazzi non avevano mai messo gli sci in vita loro, e nel giro di tre settimane scendevano già dalle piste nere battute senza problemi. Dopo due mesi hanno iniziato anche a scendere in neve fresca. Sicuramente sono avvantaggiati per quanto riguarda la risalita, grazie alla preparazione atletica di base».
Lo ski-alp trova casa su Eurosport
Eurosport crede nello ski-alp. Per ora nello ski-alp ‘griffato’ LGC: le clip della Pierra Menta e del Tour du Rutor sono già state inserite sui canali social di Eurosport Italia, ad inizio della prossima stagione saranno una sorta di lancio per le gare in diretta, soprattutto quelle del fondo. «Confermo - ci ha raccontato ad Arvier, Luigi Filippo Ecuba direttore di Eurosport Italia - lo ski-alp andrà in programmazione con attenzione nel palinsesto della prossima stagione. Partiamo con le prove LGC per la loro spettacolarità e perché non abbiamo i vincoli della Coppa del Mondo che è legata ad Infront. Sarà sicuramente una bella vetrina, ma intendiamoci: adesso si guarda alla televisione con i canali ‘tradizionali’, ma tra pochi anni tutto sarà diverso. E in parte lo è già: lo abbiamo dimostrato proprio noi di Eurosport con i Giochi di Pyeongchang». Ma si potrà arrivare presto alla diretta? «Difficile sì, impossibile no. Ci sono ovviamente da considerare i costi di produzione». Che sarebbero al momento a carico degli organizzatori: una sorta di investimento, potremmo chiamarlo. Paghi all’inizio per avere la gara in diretta, la gara in diretta ti potrebbe portare nuovi sponsor e con nuove risorse ti puoi pagare la produzione della diretta… Di quanto si parla? 60, 70.000 euro.
Chi sono i candidati alla presidenza FISI?
Si sono chiuse il 3 aprile le candidature alla presidenza della FISI e al Consiglio federale. Elezioni che si svolgeranno il 22 aprile a Milano (l'assemblea elettiva è fissata per le ore 9.30 in prima convocazione in via Feltre 17). In lizza l'attuale presidente FISI Flavio Roda che punta al terzo mandato da presidente e da regolamento, per vincere al terzo mandato è necessario ottenere il 55% dei consensi al primo turno. Per andare al ballottaggio (in caso di più di due candidati) non basta la maggioranza relativa, ma quella assoluta del 50% + 1 dei voti. A sfidare Roda, l'ex direttore tecnico dello sci alpino Claudio Ravetto, quindi l’impiantista di Chiesa Valmalenco Franco Vismara e l’ex parlamentare di centrodestra Maurizio Paniz.
Coppa del Mondo, gli azzurri per le finali di Madonna di Campiglio
Tempo di finali di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio: venerdì la sprint nel Canalone Miramonti, domenica l’individual sul percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. Poche le novità nelle convocazioni azzurre. «Purtroppo non ci sarà Andrea Prandi - spiega il dt Stefano Bendetti - che si è infortunato alla Rosa Ski Raid dopo una brutta caduta in discesa: non potrà difendere la sua leadership nella overall juniores». A livello assoluto ci saranno ovviamente i due azzurri che si giocano la Coppa del Mondo: Michele Boscacci primo con 435 punti, Robert Antonioli secondo a quota 418. Con loro Filippo Barazzuol, William Boffelli, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Maguet Nadir, Federico Nicolini. Nel team rosa Katia Tomatis e Bianca Balzarini.
A livello Espoir Coppa del Mondo già in bacheca per Davide Magnini e Alba De Silvestro. Al via anche Nicolò Canclini (leader nella classifica di specialità della sprint anche a livello assoluto), Valentino Bacca, Mara Martini, Ilaria Veronese e si rivede anche Giulia Compagnoni. A livello junior, detto dell’assenza di Prandi, debutta Giovanni Rossi che ha fatto bene nelle ultime gare di Coppa Italia, oltre a Stefano Confortola, Fabien e Sébastien Guichardaz, Giorgia Felicetti e Giulia Murada.
Lo ski-alp guarda già ai Giochi del 2026? Pechino 2022 per ora dice no
Se 'salta' Pechino 2022 per lo ski-alp (al momento il comitato organizzatore cinese ha detto che non ci saranno nuove discipline, forse potrebbe esserci una gara dimostrativa…) allora è meglio guardare al 2026, sempre considerando, però, che nel 2020 la presenza è assicurata ai Giochi giovanili di Losanna. Per le Olimpiadi del 2026, il 31 marzo scadeva la richiesta e il CIO che ha annunciato che sono sette i comitati olimpici nazionali che hanno ufficializzato il loro interesse per ospitare i Giochi: oltre al Coni (che con Milano e Torino, inserisce anche Cortina d’Ampezzo) ci saranno Austria (Graz), Canada (Calgary), Giappone (Sapporo), Svezia (Stoccolma), Svizzera (Sion) e Turchia (Erzurum). Questo non vuol dire che saranno tutte candidate (l’Italia, per esempio, deve ancora capire le decisioni del nuovo governo, in Svizzera a giugno ci sarà un referendum): ma è un primo passo. Adesso si apre, quello che si chiama Dialogue Stage, dove ci sarà una prima scrematura nel confronto tra CIO e città possibili candidate. C’è tempo, comunque: la decisione sarà a settembre 2019.
Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis
Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis, Trofeo Renato Chabod: gara a coppie (solo 150) in programma il 29 aprile, gara che si presenta con cadenza biennale, offrendo agli ski-alper la possibilità gareggiare sulle pendici dell’unico ‘4000’ interamente italiano, nello scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Due salite, altrettante discese con un dislivello positivo di circa 2460 metri e uno negativo di 2330 metri, con partenza in località Pravieux-Pessey e arrivo in località Pont. La quota di iscrizione alla sola gara è di 90 euro fino al 15 aprile, che diventeranno 100 euro dopo tale data, mentre la quota di iscrizione con mezza pensione fino al 15 aprile è di 180 euro, che diventeranno 200 euro dopo tale data. Il premio di partecipazione consistente nello zaino Venturi by Frendo non ancora in commercio e nel pranzo della domenica. Informazioni: www.tourdugrandparadis.it
Tutto pronto per la Pizolada delle Dolomiti di domenica
Tanta neve per l’edizione 2018 della Pizolada delle Dolomiti, la numero 42, in programma domenica 8 aprile. Tracciato originale dunque confermato, con cinque salite, compreso il lungo canalone nord della Forcella Vallazza e il Canalino Holzer, ripido tratto alpinistico da superare con gli sci in spalla fino alla cima del Col Margherita (2514 metri), e cinque discese. Partenza dalla stazione a valle della funivia Col Margherita.
Accanto alla gara sarà poi organizzata un'escursione guidata con le Guide Alpine su percorso assistito per coloro che desiderano provare l’emozione di raggiungere la mitica Cima Bocche attraverso la ripida cresta sud-ovest (2745 m) in sicurezza. Le iscrizioni sono già aperte fino a venerdì 6 aprile; info su www.lapizolada.com
Domenica la prima edizione della Prima Linea
Dopo attente verifiche e ricevuto il via libera da parte della FISI, il comitato organizzatore della Prima Linea, coordinato da Davide Geronazzo, ha confermato che la partenza della prima edizione sarà data alle ore 8,30 di domenica 8 aprile. Il quartier generale sarà il Rifugio Bocchette, con l'accesso da Caupo oppure da Romano d'Ezzelino. Le condizioni del manto nevoso sono migliorate, il dislivello totale di sola salita sarà di 1700 metri diluiti in cinque salite, con due tratti da affrontare a piedi, uno dei quali sarà il passaggio sul sacrario del Monte Grappa, che sarà scortato dagli alpini dell'A.N.A. e dalla 22ª Compagnia Skiatori. Le iscrizioni sono da riconfermare nel portale FISI, anche per chi era già precedentemente iscritto. Se qualche atleta non ha trovato ancora un compagno di squadra, potrà comunicarlo alla segreteria operativa della manifestazione che cercherà possibili abbinamenti tra le notifiche ricevute. La quota di iscrizione è di 70 euro a coppia e comprende, oltre al pettorale, il buono pasto presso il Rifugio Bassano in Cima Grappa e il pacco gara (un paio di guanti tecnici CAMP); il pagamento potrà essere effettuato direttamente al momento del ritiro pettorali presso il Rifugio Forcelletto, dalle ore 6,30 di domenica 8 aprile, oppure durante il briefing del sabato pomeriggio.
Rosa Ski Raid a Robert Antonioli e Corinna Ghirardi
Ancora Robert Antonioli alla Rosa Ski Raid: a segno anche nella prova individuale, ultima prova di Coppa Italia. All’attacco sin dall’inizio, ha tagliato il traguardo in solitaria, dopo 16 km e 1680 metri di dislivello, sul nuovo tracciato disegnato dal comitato organizzatore per questioni di sicurezza dopo le ultime nevicate. Alle sue spalle il local Damiano Lenzi, con William Boffelli a completare il podio; ai piedi del podio Jakob Herrmann, che dopo aver tenuto testa ad Antonioli, è rimasto attardato da una rottura dopo una caduta in discesa. Al femminile successo di Corinna Ghirardi davanti a Bianca Balzarini che festeggia comunque la Coppa Italia rosa (al maschile successo già assegnato prima del via con la leadership di Manfred Reichegger). Al terzo posto Ilaria Veronese, davanti alla svizzera Deborah Chiarello e a Giulia Compagnoni. A livello junior affermazioni di Giuiia Murada e Giovanni Rossi; tra i Cadetti a segno Samantha Bertolina e Alessandro Rossi.
Mondolè Ski Marathon a Nicola Cavallo e Marco Testino
Sabato sera a Prato Nevoso appuntamento con la Mondolè Ski Marathon: 21 km a coppie, non solo sulle piste del comprensorio monregalese, ma con passaggi in cresta, sci nello zaino. Vittoria di Nicola Cavallo e Marco Testino, al traguardo in 2h16'18”, davanti a Maurizio Basso e Stefano Camaglio (2h17'17”), con terzi Erwin Deini e Dario Dealberto (2h21'38”), quarti Diego Mamino e Maurizio Enrici, quinti Giorgio Villosio e Gabriele Vergano. Al femminile successo di Chiara Musso e Chiara Giovando.