Monte Rosa Walser Trail per due: primi Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri

Monte Rosa Walser Trail atto sesto. 200 atleti da 20 differenti nazioni hanno alzato il sipario sulla kermesse valdostana disegnata sui sentieri e le vie dei suggestivi borghi di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité, Ayas e Brusson. Partenza, come da programma, alle ore 19 e poi via, al calare del giorno, sulla prima ascesa verso Sant’Anna. I migliori si sono subito messi al comando tenendo alta l’andatura. Al passo di La Salza, Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri sono passati appaiati. Tra loro un testa a testa irrisolto sino al traguardo di Gressoney. A questo primo intermedio, anche Laura Besseghini e Sonia Glarey avevano un gap risicatissimo. Accompagnati da un’eclissi che ha colorato la luna di rosso tutti i concorrenti hanno superato la notte puntando la base vita di Brusson.
Nella successiva ascesa verso il rifugio Arp e colle Palasina il lecchese Manfredi Negri ha tentato l’affondo, ma Galeati ha ricucito il gap. Di qui la decisone di proseguire insieme sino al traguardo tagliato ex aequo in 19h59’06”. Sul gradino più basso del podio è salito Nicola Poggi con un gap di 1h32’43”, mentre quarta assoluta e prima donna giunta Laura Besseghini. Già vincitrice al Trofeo Mezzalama la polivalente atleta valtellinese è stata accolta a suon di applausi con un finish time di 20h48’30”. Quinto assoluto il local Matteo Chatrian (20h53’04”). A proposito di local applausi a scena aperta per Giuditta Turini, autrice di una sorprendente rimonta e seconda assoluta davanti Sonia Glarey e Chiara Boggio.

© Maurizio Torri & Luca Facco

La Südtirol Ultra Skyrace sorride a Rabensteiner e Pedevilla

Questo pomeriggio Alexander Rabensteiner ha vinto la sesta edizione della Südtirol Ultra Skyrace. Il 42enne di Chiusa ha completato il percorso di 121 chilometri e 7.554 metri di dislivello in 18h33’08’’. Per Rabensteiner si tratta della quarta vittoria in questa corsa estrema lungo l'alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine. Tra le donne si è imposta Anna Pedevilla della Val Badia che, con un tempo di 20h51’45’’ ha stabilito un nuovo record. Nella classifica generale risulta in sesta posizione. «È stata certamente la vittoria più dura. Non sono mai entrato in crisi così tante volte. Crisi che, comunque, ho superato bene, fermandomi a riposare e a mangiare. Walter Manser, Matthias Dippacher, Jimmy Pellegrini e io siamo partiti molto velocemente. Tutti abbiamo risentito di questa velocità iniziale. Ora sono proprio contento della vittoria che, veramente, non mi aspettavo» ha dichiarato Rabensteiner al traguardo. Al secondo posto si è classificato lo svizzero Walter Manser che, a un certo punto, vantava persino un vantaggio di 15 minuti su Rabensteiner. Al Lago San Pancrazio, però, a causa di crampi allo stomaco ha dovuto lasciar passare l'altoatesino. Manser ha raggiunto il traguardo dopo 18h47’32’’. Il podio è stato completato dal tedesco Matthias Dippacher con un tempo di 19h13’32’’. Dippacher ha partecipato anche alla prima edizione della Südtirol Ultra Skyrace, dove si era classificato secondo dietro a Rabensteiner.

PEDEVILLA SUPER -Tra le donne, fino a metà gara pareva dovesse vincere, come lo scorso anno, Maria Kemenater. Poi però Anna Pedevilla, di Pieve di Marebbe, ha messo in moto il turbo. Con 20H51’45’’ è stata la prima donna a rimanere sotto le 21 ore, battendo il record di Annemarie Gross di oltre un'ora. »Non riesco a spiegarmi la mia prestazione. È incredibile. Per me Annemarie Gross è una fuoriclasse e non avrei mai sognato di avvicinarmi a lei. Il percorso è piuttosto tecnico, soprattutto di notte, e non è adatto a tutti. È bello ma faticoso. Bisogna prepararsi bene» ha commentato la Pedevilla, mamma di quattro figli. In seconda posizione ha chiuso l’ungherese Ildiko Wermescher, che da anni è residente in Germania.

Anna Pedevilla

SÜDTIROL SKYRACE - Nei 69 chilometri si è imposto Johannes Klein di Oberstdorf, mancando il record del percorso di tre minuti con un tempo di 7H07’41’’. Al secondo posto si è classificato il russo Evgenii Pishchalov, mentre il vincitore dello scorso anno, Stefan Tschurtschenthaler, ha tagliato il traguardo terzo. Tra le donne si è imposta la beniamina locale Regina Spiess. Dopo vari secondi posti nella gara di casa sua, la 45enne della Val Sarentino questa volta è riuscita ad arrivare prima. La Spiess non è riuscita a rimanere sotto le 9 ore per soli sette secondi e ha relegato al secondo e terzo posto la tedesca Julia Witt e la svizzera Kerstin Dusch.

SÜDTIROL SKY MARATHON - La Südtirol Sky Marathon con una lunghezza di 42,2 chilometri e 2.863 metri di dislivello è stata vinta dall'austriaco Daniel Rohringer che ha tagliato il traguardo a Sarentino dopo 4h14’38’’. Al secondo posto si è classificato il 37enne Hansrudi Brugger, ex capitano di FC Südtirol e oggi appassionato runner. Il bolzanino Domenico Nicolazzo ha terminato la gara al terzo posto. Edeltraud Thaler, invece, è arrivata a Sarentino piena di rabbia. La Grand Dame dell'atletica leggera altoatesina ha sbagliato strada e, alla fine, ha percorso circa due chilometri in più degli altri. Nonostante tutto, con un tempo di 5h20’31’’, è riuscita a vincere. Il podio è stato completato dalla tedesca Kathrin Angerer e dalla gardenese Birgit Klammer.

SÜDTIROL SKYTRAIL - La distanza di 27 chilometri con poco più di 1.000 metri di dislivello, da Sarentino a Bolzano, era òa novità del 2018. La vittoria è andata a Thomas Holzmann di San Genesio, che ha completato l'itinerario in 2h14’22’’. Georg Widmann di Termeno si è classificato secondo con un ritardo di 49 secondi, mentre al terzo posto si è piazzato il tedesco Markus Mey. La vincitrice tra le donne, invece, è francese: la parigina Mathilde Vinet ha trionfato in 2h42’38’’ ore, lasciandosi alle spalle le altoatesine Isabel Tribus e Angelica Huber (Merano/2:50.24).

 

 

 


Domenica debutta MEHT

Domenica debutta MEHT, la Monterosa EST Himalayan Trail. Si gareggia sotto la parete est del Monte Rosa con partenza e arrivo a Macugnaga. La gara regina è la 60 km con 4.450 metri di dislivello, ma ci sarà anche una 25 km (1.850 m D+) e una staffetta (35 + 25 km). Sabato alle 10 l’apertura del Meht Village in frazione Pecetto, alle 17 il briefing alla Kongresshaus. La partenza della gara lunga e delle staffette alle 4 di domenica da Staffa; alle 10 quella della 25 km. Gli organizzatori hanno preparato una guida per gli spettatori (per vederla potere scaricarla cliccando qui), oltre ad una app (Monterosa EST Himalayan Trail) dedicata tutta alla gara. Testimonial e consulente tecnico del MEHT è Giulio Ornati, ovviamente con il pettorale sulla griglia di partenza.


Lungo l’Alta Via delle Dolomiti Bellunesi

«La TransParco - così l’avevo chiamata - è rimasta per tanti anni confinata tra gli obiettivi di qualche escursionista, finché lo scorso anno un gruppo di ragazzi del CAI di Feltre la scopre e se ne innamora. Attorno a essa costruiscono un progetto, coinvolgono il Parco e le Sezioni CAI, alcune aziende outdoor come Ferrino e Aku, vogliono ridargli vita mettendo a frutto le loro esperienze. ‘Questi sono luoghi preziosi’ dico ai ragazzi, ‘e la sola ragione che può spingerci ad incentivarne la loro frequentazione si radica, e trova la sua giustificazione, nell’esperienza concreta tra l’uomo e la natura di queste montagne. Qui possiamo ancora udire l’autentica voce dei monti, altrove è ormai sopita’». A parlare è Teddy Soppelsa, autore dell’ampio reportage sulla neonata Alta Via delle Dolomiti Bellunesi che pubblichiamo su Skialper 119 di agosto-settembre.

©Roberto De Pellegrin

DOLOMITES WILDEST PATH - Il nomignolo che è stato dato a questo trekking di una settimana (sei o sette tappe a seconda del passo) è davvero appropriato perché da Pian del la Fòpa a Passo Croce d’Aune si cammina nel cuore delle Dolomiti più selvagge, lontano da rifugi cinque stelle e comprensori sciistici. Proprio l’incontro con rifugi e rifugisti è uno dei momenti più belli del giro.

©Roberto De Pellegrin
©Roberto De Pellegrin

CAPITANI CORAGGIOSI - Luca ha 38 anni, per lui gestire il rifugio Pramperet non è stata una scelta ma una necessità: «Ero senza lavoro e ho preso un’occasione al volo. Ora però mi trovo bene e vorrei continuare, vorrei che non diventasse come i rifugi che ci sono a Nord, dove ormai è stato addomesticato tutto. Elena e Gavino sono sedici anni che gestiscono il rifugio Pian de Fontana. Lei vicentina e lui di Alghero, cercavano un posto dove lavorare in montagna e l’anno trovato qui, su un antico pascolo in vista della Schiàra. «Quando devo dire non ce l’hoa chi mi chiede l’acqua calda, la camera doppia, il tiramisù o i gelati, vedo che rimangono un po’ perplessi - dice Elena -. Abbiamo tutti molte cose e questo è un posto che ne offre meno, ma ti dà un’esperienza in più. Poi la maggior parte delle persone al mattino mi dice: Sono stato bene, grazie dell’atmosfera. Allora sono io che mi stupisco perché non ho fatto niente di speciale». Enzo un bel giorno si è stancato di fare il falegname e da sette anni con sua moglie Sonia gestisce il rifugio Furio Bianchet. «Per gestire un rifugio non bisogna amare la montagna, perché la montagna non la vedi» dice con un po’ di ironia in un marcato accento vicentino. «Io che sono il cuoco-falegname sono dentro la cucina dalla mattina alla sera e quando si sta quattro mesi fermi in un rifugio se non ci sei con la testa muori subito». Questa e altre interessanti storie nel bellissimo reportage con le foto di Roberto De Pellegrin!

©Roberto De Pellegrin
©Roberto De Pellegrin

Capell, Grinius e Kienzl al via del Grossglockner Ultra Trail

Ci siamo, questa sera alle 22 partirà il Grossglockner Ultra Trail powered by Dynafit, che si corre su uno dei percorsi più spettacolari del mondo, attorno alla montagna più alta dell’Austria. Sono attesi 1.800 partecipanti da oltre 40 Paesi sulle quattro distanze previste. Sono in calendario l’Ultra-Trail (110 km, 6.500 m D+), il Trail (75 km, 4.000 m), il Kalser Tauern Trail (50 km, 2.000 m D+) e il Weisse Gletscherwelt (30 km, 1.000 m D+). Il percorso della gara regina segue in gran parte il giro Glocknerrunde, intorno alla montagna più alta dell'Austria, il Grossglockner (3.798 m). Start e arrivo si trovano a Kaprun, nella regione del Pinzgau, che fa parte del land di Salisburgo. La novità del 2018 è il percorso da 75 km e c’è anche la possibilità di correre l’Ultra-Trail in staffetta da due, con cambio a Kals. In questo caso la prima frazione è di 60 km e 4.500 m D+, la seconda da 50 e 2.000 m D+.

PARTERRE DE ROI - Il livello degli atleti al via è molto alto. Qualche nome? Pau Capell (The North Face), Gediminas Grinius (Team Vibram), Juliette Blanchet (Team Vibram), Scott Hawker (Team Vibram), Kristin Berglund (Salomon Running Austria), Sacha Devillaz (La Sportiva), Sebastién Camus (Team Garmin), Sylvain Camus (Team Garmin), Jordi Gamito Baus (Compressport), Florian Reichert (Arc’teryx) e, last but not least, Peter Kienzl (Dynafit).


Marker ritira alcuni attacchi Kingpin

La «possibile rottura dei pin del puntale potrebbe comportare l'apertura con forze inferiori e determinare una caduta». Con questa indicazione, frutto di test ripetuti su diversi attacchi, Marker ha comunicato tramite una nota stampa il richiamo di alcuni attacchi Kingpin 10 e 13 prodotti nel 2017/18. La rottura ha interessato un numero limitato di esemplari e in casi particolari. I nuovi attacchi recano un logo diverso proprio per essere distinti da quelli del 2017/18. Per tutte le informazioni sui modelli interessati e la sostituzione: www.marker.net/en/support/recall/


Anche Kotka e Anthamatten alla Red Bull K3

Sono 450 gli atleti iscritti al Red Bull K3 del 28 luglio 2018 a Susa, 28 nazioni rappresentate (Andorra, Australia, Austria, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,Grecia, Italia, Lettonia, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Peru, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, USA, Venezuela) e 175 gli stranieri a dimostrazione del successo internazionale dell’evento. Gli atleti affronteranno in 9,7 km ben 3.038 m di dislivello positivo, uno sforzo accentuato nel famoso tratto del ‘pratone’ dove le pendenze si fanno impossibili. La prova fa parte del Vertical Kilometer World Circuit, il Circuito Mondiale di Kilometro Verticale.

TOP - Numerosissimi i campioni che hanno confermato la loro presenza. In campo femminile, saranno al via le prime due atlete dell’anno scorso, l’italiana Camilla Magliano e la svizzera Victoria Kreuzer. Ma attenzione a due trailer di livello mondiale: la svedese Mimmi Kotka, in forma smagliante, vincitrice quest’anno della Marathon du Mont Blanc e già vincitrice della TDS e CCC e la neozelandese Anna Frost, già due volte vincitrice della leggendaria Hardrock negli Stati Uniti. Da non sottovalutare l’iberica Alba Xandri, la finlandese Susanna Saapunki, la danese Katrine Villumsen, la ceca Zuzana Krchova, le svizzera Elise Chabbey e Maya Chollet, le francesi Jessica Pardin e Corinne Favre, le nostre Chiara Giovando, Francesca Bellezza, Paola Gelpi, Corinna Ghirardi, Graziana Pé e Cecilia Pedroni. In campo maschile, numerosi gli atleti top stranieri. Il favorito numero uno è lo svizzero Martin Anthamatten, vincitore l’anno scorso, primo uomo a scendere sotto le due ore, mentre Remi Bonnet il suo più accreditato avversario ha dovuto dare forfait per un infortunio occorsogli in queste ultime settimane. Saranno al via anche l’andorrano Ferran Teixido già secondo nel 2015, il giovane sloveno Luka Kovacic, gli austriaci Philipp Brugger, David Wallmann e Dominik Salcher, il britannico Michael Jones, gli spagnoli Ivan Cuesta e Isaac Barti Sola, e i francesi Romain Berger, Adrien Perret e Yoann Sert. Gli italiani saranno capitanati dall’altoatesino Hannes Perkmann terzo ai Campionati del Mondo Vertical Kilometer nel 2016, ma da non sottovalutare Patrick Facchini, Henry Hofer che vorrà migliorare il quinto posto dell’anno. Al via anche Daniele Felicetti e il valsusino Simone Eydallin. Appuntamento quindi per tutti sul mitico pratone a spingere con il tifo gli skyrunner in vetta al ‘Roccia’.


Tutto pronto per la Südtirol Ultra Skyrace

Tutto pronto per la Südtirol Ultra Skyrace, 121 chilometri e 7.554 metri di dislivello che si snodano lungo l'alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine. Alexander Rabensteiner l’ha già vinta tre volte. Dopo una pausa di tre anni, il detentore del record quest'anno è nuovamente al via e parte con i favori del pronostico. Ci proverà anche l’amico Jimmy Pellegrini: i due hanno un grande progetto ad agosto. Partendo da Salorno, intendono circumnavigare l'Alto Adige in senso orario rimanendo il più vicino possibile al confine, su un percorso di 770 km con 60.000 metri di dislivello. Il tutto, possibilmente, in dieci giorni. Per Rabensteiner, il favorito è però lo svizzero Walter Manser: è la prima volta che affronta la Südtirol Ultra Skyrace ma, con la vittoria della Ultra Trail del Lago d’Orta l'ottobre scorso, si è affermato in una gara con caratteristiche simili (120 km/7300 m di dislivello). Attenzione anche a Matthias Dippacher.
Nella categoria femminile, la detentrice del titolo Maria Kemenater dovrà affrontare concorrenti agguerrite, prime tra tutte l'ungherese residente in Germania Ildiko Wermescher e la danese Karen Brogger. Anche la trentina Lorenza Bortoluzzi dello Maddalene Sky Team, l'associazione partner dell'organizzatore ASV Südtirol Ultra Skyrace, dopo aver vinto per due volte (2016, 2017) nella maratona, quest'anno affronta la distanza originale.

Maria Kemenater

NON SOLO ULTRA - Gli organizzatori propongono altri tre percorsi con differenti distanze: la Südtirol Skyrace (69 km), la Südtirol Sky Marathon (42,2 km) e il Südtirol Trail (27 km). La Südtirol Skyrace vedrà alla partenza Johannes Klein, atleta della nazionale tedesca; a fargli concorrenza ci sarà il vincitore dello scorso anno Stefan Tschurtschenthaler. Anche il trentino Mattia Depaoli, che lo scorso anno si era piazzato terzo, è di nuovo ai blocchi di partenza. Nella categoria femminile, l'attenzione è invece puntata su Marie Ann Mcnaughton di Hong Kong, che solo pochi giorni fa ha conquistato il settimo posto assoluto e il 3° nella sua fascia d'età all'Eiger Ultra Trail, gara di oltre 101 chilometri. L’avversaria più dura da battere sarà probabilmente l'eroina locale, Regina Spiess.
Andreas Reiterer è il favorito della Südtirol Sky Marathon. Il 26enne di Avelengo ha già vinto questa gara una volta, in occasione della premiere del 2016, quando stabilì il record tuttora imbattuto di 4h01’41”. Al via l’ex calciatore professionista, Hansrudi Brugger che quest'anno è riuscito per la prima volta a rimanere entro il tempo delle tre ore alla maratona di Vienna. Resta da vedere se saprà mantenere queste forti prestazioni anche sullo sterrato. Anche Alex Stuffer, attualmente il miglior maratoneta altoatesino, si è iscritto alla gara. Tra le donne, la gardenese Birgit Klammer è tra le favorite. Come Reiter, ha vinto la premiere nel 2016 e stabilito il track record, ancora oggi imbattuto, con un tempo di 5h16’04”.
Quanto tempo impiegheranno i più veloci a coprire il percorso da Sarentino a Bolzano? Gli organizzatori non vedono l'ora di conoscere i tempi del nuovo Sky Trail. Gertraud Höllrigl, meranese che vive attualmente in Svizzera, potrebbe far registrare ottimi tempi. L'anno scorso era arrivata seconda alla maratona. Ma pure la tedesca Kathrin Rohleder è nella stretta rosa delle favorite. Tra gli uomini si troverà alla partenza anche l'austriaco Dominik Egger che ha all'attivo un sesto posto al Salomon Zugspitz-Ultratrail 2017. Anche l'altoatesino Martin Berger vorrebbe ottenere risultati eccellenti: l’anno scorso si era piazzato decimo sul tracciato originale.


Orobie Ultra-Trail: ci siamo

Orobie Ultra-Trail: ci siamo. E sarà sui 140 km per arrivare a Bergamo. Alla linea di partenza di Clusone ci saranno tutti i vincitori delle tre passate edizioni Marco Zanchi, Oliviero Bosatelli, Andrea Macchi e Paolo Rossi, ma non saranno soli: dalla Polonia Ilya Marchuk e Piotr Rolbiecki, Jesper Noer dalla Danimarca e lo spagnolo Javier Blanco-Fink. E tra le altre vecchie e nuove conoscenze a giocarsi il podio ci saranno Matteo Colombo, Luca Moro, Maurizio Gualeni, Luca Guerini, Fabio Di Giacomo, Nicola Manessi, Emanuele Ludovisi, Marco Bonfante e Alex Tucci. E come nell’anno 2017 sarà al via recordman di ultra distanze su strada Lucio Bazzana.
Al femminile torna sulle Orobie, dopo la vittoria dell’edizione 2016, Petra Muckova dalla Repubblica Ceca che dovrà stare bene attenta alla bergamasca Melissa Paganelli, già sul gradino più alto del podio di GTO 2017 e che sembra avere le carte in regola per dire la sua sulla distanza regina. Insieme a Petra dal podio della seconda edizione tornano anche Rossana Moré e Marina Plavan alle quali si aggiungono Emanuela-Scilla Tonetti, Giulia Vinco, Isabella Lucchini e Teresa Mustica. Dopo due primi posti nella categoria femminile sulla distanza di 140 km assente speciale per un recente infortunio è Lisa Borzani, che sarà comunque a Bergamo per l’occasione.
Alla partenza della quarta edizione di GTO dal Lago di Carona insieme al detentore del record di gara Luca Carrara troveremo una grigia di partenza piuttosto dinamica, pronta a spingere al massimo per avvicinarsi alle fatidiche 8 ore di gara: Fulvio Dapit, l’argentino Pablo Barnes, lo slovacco Martin Halász, Sam McCutcheon dalla Nuova Zelanda, e i valenciani Diego Marin-Fabra e Lucas Boix.
Senza dimenticare Stefano Rinaldi, Carlo Salvetti e Marco Rossi dell`Erock team, Giovanni Gualdi, Fabio Bonfanti, Rota Donatello e Riccardo Faverio. Anche Mario Poletti sarà al via per la seconda volta sul tracciato di 72 km. Tra le ragazze dopo avere già conquistato sia medaglia d’oro che di bronzo torna Virginia Oliveri, con le compagne del team Salomon Martina Valmassoi e Natalia Tomasiak, la neozelandese Sarah Dallas McCutcheon, Elisabetta Lastri, infine Cristina Sonzogni e Milena Pirola dall`Erock Team.


Bagolino Alpin Run, domenica si corre

Ci siamo, sistemati gli ultimi dettagli c'è solo da allacciarsi le stringhe alle scarpe da running e presentarsi puntuali al Parco Pineta per la partenza, fissata per le 9 di domenica 29 luglio. Dopo settimane di grande lavoro organizzativo, SSD Bagolino ed AVIS Bagolino, con il patrocinio del Comune di Bagolino, sono pronti a lanciare la volata finale per la nona edizione della Bagolino Alpin Run. La gara, una prova in montagna di 16 chilometri con un dislivello positivo di 1.100 metri, è valida per il campionato regionale individuale lunghe distanze Master ed è disegnata sui diversi versanti dei monti che si affacciano sulla cittadina bresciana. La Bagolino Alpin Run è anche inserita come tappa conclusiva del Grand Prix di corsa in montagna Valle Sabbia, circuito di gare che comprende anche il Giro del Monte Zovo, La VaiCanyonRace, la Pompegnino Vertical Race, La Tre Campanili Half Marathon e la Gamba Buna Trail.
Garantita la presenza dei migliori interpreti della corsa in montagna bresciana, dal detentore Marco Zanoni a Andrea Bottarelli col fratello Davide, Davide Danesi e ai padroni di casa Giovanni Paris e Dino Melzani. La ciliegina sulla torta sarà la presenza del campione del mondo Alessandro Rambaldini. Tra le donne certa la presenza di Ana Nanu, vincitrice dell’edizione scorsa. L'organizzazione ha tuttavia pensato anche ai bambini e alle famiglie. Accanto alla gara competitiva si svolgerà una passeggiata di 9 km non competitiva e la Mini Bagolino Alpin Run, corsa breve disegnata interamente all'interno del Parco Pineta e riservata ai nati tra il 2003 e il 2013. Le iscrizioni sono ancora aperte sul sito ENDU oppure sul campo di gara fino alle ore 8.30 di domenica, quelle della Mini Bagolino Alpin Run e della non competitiva verranno effettuate la mattina della gara al Parco Pineta.


Monte Rosa Walser Trail, venerdì si parte

Ultimi dettagli organizzativi in vista della Monte Rosa Walser Trail. Venerdì la piazza di Gressoney la Trinité sarà pronta a ospitare i runner giunti in Valle d’Aosta per affrontare i quattro differenti percorsi. Alle 19, i primi a prendere il via saranno gli ultra runner della 114 km (con 8240 metri di dislivello; arrivo primo concorrente previsto per sabato alle 12). Domenica mattina all’alba, invece, con start alle ore 6, sarà la volta della 50 km (3940 m D+). E poi via, alle 10.30 con lo start della 20 km (850 m D+) e dell’eco trail. Per tutti, premiazioni in piazza alle 15.30.
Un evento per tutti il MWT, che apre le porte sia ai neofiti della specialità, sia ai runner più allenati. Non a caso, nella lista partenti della 50 km figura il sei volte iridato della corsa in montagna e vincitore dell’ultimo Migu Run Skyrunner World Series, Marco De Gasperi: sarà l’uomo da battere su questo percorso. Dalla Valtellina con il preciso intento di lasciare il segno, anche la scialpinista e ultra runner Laura Besseghini.
La kermesse ideata e proposta dall’associazione Forte di Bard si potrà seguire live: sul sito ufficiale sarà possibile vedere passo passo i concorrenti della prova principe. Sono inoltre previsti live gara sui canali social nei punti salienti e una cronaca in piazza a Gressoney la Trinité, dove per l’occasione sarà istallato un video wall.


Dynafit Mountopia 3 cime in 3 giorni: annunciati i quattro vincitori

Dopo una finale agguerrita la quarta edizione del concorso Dynafit Mountopia ha i suoi quattro vincitori: la polacca Iga Ługowska, la slovacca Lucija Odar, lo svedese Aramis Sasinka e il tedesco Christoph Leimbeck hanno affrontato un’entusiasmante sfida Strava per vincere la possibilità di scalare Grossglockner, Zugspitze e Ortles in tre giorni. Dynafit ha dato vita all’ambizioso progetto insieme ai partner Gore e PrimaLoft; anche grazie a loro i quattro finalisti verranno equipaggiati dalla testa ai piedi con la fornitura completa dei prodotti più idonei a una simile sfida. 365 atleti da 32 Paesi si sono messi in gioco per questa edizione del concorso. E per chi non è riuscito ad iscriversi ci sono buone notizie: la prossima Mountopia prevede la partecipazione alla gara scialpinistica più ad alta quota del mondo, il Trofeo Mezzalama. Gli appassionati scialpinisti e gli aspiranti tali potranno iscriversi dal 9 al 30 ottobre 2018.

 Chi insegue un sogno dà li massimo per realizzarlo: la finale del concorso Mountopia, che porterà nel settembre 2018 quattro atleti a scalare tre cime in tre giorni, si è combattuta sulla resistenza. Tra i tanti atleti iscritti la giuria di Mountopia ne ha selezionati 10 all’inizio di giugno dando poi il via ad una sfida a colpi di metri di dislivello e chilometri percorsi in allenamento. Fra il 18 giugno e il 13 luglio i finalisti hanno percorso 2.991 chilometri con le scarpe da corsa e si sono lasciati alle spalle 119.971 metri di dislivello. I quattro vincitori della Dynafit Mountopia 3 cime in 3 giornihanno lottato più duramente di altri, e alla fine sono riusciti a imporsi. A settembre 2018 i vincitori realizzeranno il loro sogno alpino, scalando con l’aiuto di Dynafit tre fra i monti più alti di Germania, Austria e Italia: Zugspitze (2.962 m), Grossglockner (3.798 m) e Ortles (3.905 m). Il progetto è stato pianificato e organizzato da Dynafit in collaborazione con i partner Gore e PrimaLoft, è comprensivo di trasporto e vitto, e prevede il coinvolgimento di esperte guide alpine. Gli atleti Dynafit affiancheranno i partecipanti durante la fase di preparazione, con piani di allenamento ad hoc e preziosi consigli.

#SPEEDUP PER MOUNTOPIA MEZZALAMA - Il successo della campagna Your Mountopia is our missionprosegue. Per l‘inverno 2018/19 l’azienda ha in progetto la quinta edizione. Il nuovo obiettivo è tanto ambizioso quanto emozionante, questa volta si tratta infatti di una corsa contro il tempo: dal 9 al 30 ottobre Dynafit invita gli sciatori più preparati di tutto il mondo a candidarsi a Mountopia Mezzalama. Saranno selezionati sei scialpinisti agonisti per partecipare nell‘aprile 2019 - con il sostegno di Dynafit - al Trofeo Mezzalama. Il concorso Mountopia si rivolge a tutti gli atleti non legati da contratti di sponsorizzazione con altri brand.

Per informazioni sulle condizioni di partecipazione e registrazione: www.dynafit.com/mountopia


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