Due prime ripetizioni di storiche discese estreme

Nord del Disgrazia ed Est dell'Aiguille Blanche in sci, 30 anni dopo

Una primavera mai così ricca di precipitazioni a ripetizione da molti anni a questa parte ha impastato progressivamente neve su pendìi ripidi che di solito non ne accettano a sufficienza. Si sono così create in questo periodo quelle condizioni che permettono ai (pochi) corteggiatori del vero estremo le discese in sci che restano impraticabili per anni ed anni. E in pochi giorni sono caduti due tabù.

AIGUILLE BLANCHE DE PEUTEREY, PARETE EST - Il 23 aprile due sciatori, Luca Rolli e Francesco Civra Dano, e due snowboarders, Davide Capozzi e Julien Herry, hanno sciato sulla parete Est dell'Aiguille Blanche de Peuterey (4112).  Dopo qualche raro tentativo di ripetizione negli anni, date anche le difficoltà di approccio attraverso un ghiacciaio complicato come la Brenva, solo in questo aprile è stata quindi ripetuta la discesa di Stefano De Benedetti del giugno 1984: ben 29 anni fa. Si scia su una 'parete che non c'è', come lo stesso De Benedetti l'aveva battezzata, intitolando così il film realizzato nell'occasione. Solo in particolarissimi momenti si aggancia neve a sufficienza, e sufficientemente legata. Si identifica allora una linea di 700 metri di discesa continua attorno ai 50°, comunque sempre molto esposta e costellata di affioramenti rocciosi.

MONTE DISGRAZIA, PARETE NORD -
 Sempre a quasi 30 anni dalla prima storica discesa di Bianco Lenatti, lo scorso 25 aprile Davide Terraneo, Mattia Varchetti e Matteo Tagliabue (collaboratore di Skialper), hanno sciato la Nord del Disgrazia (3678). 500 metri oltre i 50°, di cui la prima metà espostissimi sul seracco mediano superato con due doppie (chiodi e poi abalakov) nella goulotte laterale di misto a 70° della salita classica.

Anche nel loro caso il fascino e il brivido stanno forse in quei trent'anni, più ancora che nella difficoltà, nell'esposizione e nell'isolamento dei luoghi.  


Scialpinista muore cadendo in un crepaccio sul Rosa

La vittima e i suoi due amici si stavano allenando per il Trofeo Mezzalama

Uno scialpinista è morto nel primo pomeriggio di ieri mentre  sul ghiacciaio del Lys, nella zona del Monte Rosa, nei pressi del Colle Vincent, sotto la statua del Cristo delle Vette.
Il corpo è stato recuperato dal soccorso alpino e dalla guardia di finanza di Cervinia. Non si conoscono ancora le generalità della vittima, ma è uno svizzero di 31 anni.
L'incidente è avvenuto verso le 13.30 mentre lo scialpinista stava attraversando un ponte di neve su un crepaccio, che ha ceduto. L'uomo è precipitato per alcune decine di metri, ed è rimasto sepolto sotto la neve e il ghiaccio.
La vittima era in compagnia di due connazionali. I tre si stavano allenando in vista del prossimo Trofeo Mezzalama.    


Outdoor Running 2013, appuntamento in edicola

Disponibile in edicola la 'bibbia' del trail e skyrunning di Ski-alper

Un progetto partito da lontano, a cui tutta la redazione si è avvicinata con grande attenzione, cercando di preparare ogni dettaglio nei minimi particolari. Ora ci siamo: martedì prossimo va in stampa il numero speciale di Ski-alper dedicato alla corsa in natura in tutti i suoi aspetti: trail, skyrunning e corsa in montagna.
Un'opera 'ciclopica', unica nel suo genere, divisa in due macro-sezioni. 256 pagine a colori, con strepitose immagini e contenuti introvabili altrove.

360 GARE - Un'analisi approfondita come non avevate mai visto del calendario gare nazionale e internazionale. 107 schede con recensioni complete in tutti i dettagli delle principali gare italiane, 30 gare internazionali da sogno, altri 223 appuntamenti con le indicazioni essenziali. Il tutto curato con massima precisione da Fabio Menino. Di ogni gara troverete precise indicazioni su percorso, profilo altimetrico, costo di iscrizione, numero limite di iscritti accettati, numero ristori, punti acqua, punti UTMB, ammontare dei premi in denaro, tempo record maschile e femminile, tempo medio dell'ultima edizione, tempo limite, numero di finisher dell'ultima edizione, la classifica dell'ultima edizione, l'albo d'oro. E poi, naturalmente, la nostra presentazione e la valutazione della redazione: solo due gare hanno ottenuto le tre scarpette +, il massimo dei voti. Scoprirete quali sono leggendo la guida.

SUPER TEST - La seconda metà della guida Outdoor Running ospita il test dei prodotti: scarpe trail, scarpe skyrunning, scarpe natural running e vertical, bastoni da skyrunning e trail, zaini idrici, cinture portaborraccia. Un totale di 90 prodotti - tutte novità sul mercato in questa stagione - messi a dura prova in ogni condizione dal nostro staff di testatori. Chi sono? Fabio Bazzana, Marco Moletto, Marco Degasperi, Silvia Serafini e Andrea Basolo per la parte skyrunning e vertical. Mauro Saroglia, Cesare Clap, Francesco Zucconi e Fabrizio Pistoni per la parte trail e lunghe distanze. Potevate chiedere di più?
Ad ogni prodotto è stata dedicata una pagina, con numerose foto dettagliate, approfonditi rilevamenti e misurazioni in laboratorio, prove 'a secco', prove sul campo su tutti i terreni. Abbiamo rilasciato - come già avvenuto per il test dedicato ai prodotti invernali per lo ski-alp - i riconoscimenti di 'prodotto dell'anno' in tutte le categorie previste. E poi la parte fotografica: il test è stato interamente curato da una 'firma' d'eccezione, Damiano Levati.

DOVE TROVARLA - La guida Outdoor Running, stampata in 45.000 copie, sarà distribuita in tutte le edicole d'Italia a partire dal 24 aprile al prezzo di 6 euro. Conviene avvisare il proprio edicolante di fiducia che tenga da parte la vostra copia, l'attesa è davvero molta tra gli appassionati. Chi la volesse ricevere a casa, può ordinarla con una mail a ordini@mulatero.it oppure chiamando il numero 0124 428051. Al prezzo di copertina si sommeranno le spese di spedizione. Nei prossimi giorni vi daremo ulteriori informazioni.


Il viaggio 'di conoscenza' di Kilian in Nepal

E al ritorno buone sensazioni sull'esperienza vissuta

Kilian Jornet ha passato il recente periodo in Nepal, a nord di Katmandu, e precisamente visitando il Langtang (Langtang National Park).
In questo modo ha anche iniziato a conoscere l'acclimatazione all'altura, che gli servirà per suoi prossimi progetti. Il viaggio era stato progettato proprio per iniziare ad affrontare gli aspetti legati all'acclimatazione, a montagne diverse da quelle cui Kilian è abituato, e a un paese e una cultura nuovi.   

Al suo ritorno, circa una settimana fa, Kilian ha commentato positivamente l'esperienza condivisa con gli amici alpinisti Jordi Tosas e Jordi Corominas: «Era la prima volta che visitavo il Nepal, e sono stati giorni di scoperta di montagne che attraggono sempre gli alpinisti: non solo per la quota, ma soprattutto perché sono zone ancora molto poco esplorate. Sono stato fortunato a poterlo fare con due persone di grande esperienza, che mi hanno insegnato tante cose».  

«E' stato un viaggio molto speciale…molto leggero. Portavamo solo uno zaino da 10 kg, e abbiamo visto che in molto poco tempo si possono realizzare tante cose interessanti. L'idea era di fare le cose in Himalaya nello stesso modo in cui le facciamo nelle Alpi. In questi giorni ho appreso molto, e ho anche capito che sono montagne particolari che vanno conosciute bene. Sono sicuro che questa esperienza mi servirà molto per i progetti futuri».
 
La convivenza con questi alpinisti di esperienza è stata molto positiva e Kilian non esclude di realizzare con loro altri progetti ancora.
 
Questa volta in Himalaya Kilian ha potuto scoprire per la prima volta e sperimentare come il suo corpo risponde alla quota. 
Racconta ancora Kilian: « L'alta quota è difficile, ma ci si acclimata bene. Si nota che il corpo non va alla stessa velocità, che bisogna stare più tranquilli. E' importante capirlo bene. E poco a poco imparare a gestire il tempo per lavorare, riposare, mangiare e dormire. Noti come il tuo corpo vada molto lento, e non tiene la brillantezza ne' il ritmo abituale. Però così possiamo affrontare giornate lunghissime di 16-17 ore di seguito, realizzando dislivelli importanti»

Pur avendo stabilito una linea all'inizio dell'avventura, i piani cambiavano secondo la meteorología, fattore cruciale in Himalaya, e altrettanto secondo lo stato di forma, o la traccia che si presentava da aprire.     
Poiché ognuno si portava tutto il necessario, commenta Kilian che erano ossessionati specialmente dal peso e che quindi,  per esempio, si sono portati una sola pentola e un solo cucchiaio. Così che per cenare si passavano il bollitore e sorbivano tre cucchiaiate a testa per ogni turno. 

Ora Kilian è in Norvegia, dove sta preparandosi ad affrontare lo sprint finale della sua stagione invernale, a cominciare dalla prossima tappa di Coppa del mondo a Trömso, per finire con il Trofeo Mezzalama cui è iscritto in team con Mathéo Jacquemoud e William Bon Mardion.

Per il suo progetto personale Summits of my life, che prevede di salire e scendere in velocità le quattro più importanti montagne del pianeta nei prossimi anni, con l'Everest in previsione per ultimo nel 2015, ecco gli specifici riferimenti media:
WEB: www.summitsofmylife.com
FACEBOOK: www.facebook.com/Summitsofmylife 
TWITTER: www.twitter.com/Summitsofmylife
TRAILER DE “A FINE LINE”: http://vimeo.com/55782654        


Ski-alper 88 + Up&Down 2 in edicola

Tempo di salire! Un numero imperdibile, ricchissimo di contenuti

In questi giorni è in distribuzione e consegna agli abbonati il numero 88 di Ski-alper (112 pagine), il quarto stagionale. In allegato (omaggio) la seconda uscita di Up&Down, il magazine dedicato alle gare (40 pagine, formato tabloid). Si tratta di un numero particolarmente ricco, che presenta alcune novità editoriali, nell'ottica di un processo di evoluzione che sta portando un costante aumento di lettori alla rivista, in netta controtendenza rispetto alla media nazionale dell'editoria periodica.  La rivista, infatti, concentra sempre di più la sua attenzione su tutti gli aspetti della montagna invernale, lasciando ad Up&Down l'approfondimento e l'attualità del mondo agonistico.

TEMPO DI SALIRE -
La copertina apre con una magnifica foto di Sindy Thomas dell'Agenzia Zoom che ritrae uno scenario di alta montagna durante i recenti Mondiali di scialpinismo. Si può scorgere, quasi come complemento all'ambiente naturale, la figura di Kilian Jornet in azione durante la gara individuale. Lo strillo è 'Tempo di salire', per ricordare che in fondo la stagione del grande scialpinsimo inizia adesso: le classiche del calendario internazionale, le escursioni da leggenda. 

PIU' PROPOSTE PER TUTTI - La sezione touring cambia 'pelle', è soltanto l'inizio di un percorso che nella prossima stagione porterà ad ulteriori novità. Si apre con 'Un racconto di confine' di Umberto Isman, resoconto di una due giorni sulle Alpi Liguri, tra freeride con vista mare nella conca di Monesi e una classicissima come la salita a Punta Marguareis. Abbiamo poi una proposta per chi ama 'macinare' dislivello: Enrico Zenerino ci propone 2.300 metri d+  per raggiungere Punta Verra dalla Val d'Ayas, percorrendo alcuni tratti del percorso del Mezzalama. Per gli amanti del freeride mountaineering approfondimento sulle forcelle del versante nord del Cristallo, con alcuni canali mozzafiato concatenati da salite non eccessivamente lunghe. Il servizio è curato dal nostro Niccolò Zarattini, uno dei top freerider della scena europea, insieme alla guida Paolo Tassi. Infine la new-entry Matteo Tagliabue, alpinista, scialpinista e climber tout-court che ci propone 5 varianti attorno ad Arolla, nel Canton Vallese della Svizzera: si va dallo ski-alp classico, allo sci ripido a salite con tratti alpinistici più impegnativi.

PERSONAGGI -
Partiamo dal passato, sezione Hall of fame,  perché la monografia di Leon Zwingelstein curata da Giorgio Daidola è davvero una 'chicca' per gli amanti di questo sport. Il racconto di una vita d'avventure sci ai piedi e della leggendaria traversata delle Alpi in solitaria datata 1933: da Nizza all'Austria, andata e ritorno. Altro servizio originale è quello di Fabrizio Pistoni che ha incontrato l'olimpionico di canoa di Londra 2012, Daniele Molmenti, un grande atleta che nella montagna (e nello ski-alp) cerca serenità, concentrazione, oltre che una preziosa fonte di benessere e allenamento. Manfred Reichegger, capitano della nazionale italiana, è lo 'scialpinista gentiluomo', intervistato da Guido Valota a 360°.

RUBRICHE TECNICHE AL TOP -
Come affrontare il cambio d'assetto in gara? Una domanda che ci fanno tanti neofiti dello ski-alp race. Abbiamo fatto rispondere ad Omar Oprandi, che spiega nel dettaglio come compiere questa preziosa operazione nel minor tempo possibile. Come si addestrano i cani da valanga? Siamo andati a seguire una giornata di lavoro delle unità cinofile del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sopportare la fatica: uno dei passi decisivi nell'evoluzione di uno scialpinista. I consigli del Cerism di Rovereto e dello specialista in psicologia dello sport Pietro Trabucchi. Come alimentarsi durante una gara di lunga durata? I suggerimenti per affrontare al meglio un trail.

MATERIALI IN ANTEPRIMA -
Come sempre Ski-alper offre ai propri lettori le novità del mercato in anteprima assoluta. Abbiamo portato sulla neve i nuovi Ski Trab Gara Aero Wc e i Magico, tutta la rinnovata collezione Movement, con il Fish-x, Pro e Gold. Inoltre presentiamo il Pierre Gignoux Morpho 400 da soli 518 grammi. Da non perdere anche la prova sul campo degli sci Dynafit PDG, oppure per gli appassionati di winter running, delle magnifiche scarpe Ice Bug Anima BUgrip.

UP&DOWN -
Una sola uscita ed è già il punto di riferimento del settore agonistico. Il nuovo magazine dedicato alle gare è stato accolto con entusiasmo anche superiore alle nostre aspettative e ha sensibilmente contribuito all'aumento record di vendite del numero 87 della rivista, a cui è stato allegato gratuitamente. Stessa formula che adotteremo per tutte le uscite di Ski-alper d'ora in avanti. Questo numero conta di ulteriori 8 pagine in più, dedicate ai Mondiali di scialpinismo di Pelvoux, un inserto da collezione con le analisi tecniche del nostro inviato Guido Valota e le magnifiche immagini dell'Agenzia Zoom, scattate da Sindy Thomas. A tal proposito, proprio in apertura di questo articolo, potete godervi il magnifico cortometraggio realizzato a chiusura dell'evento dal nostro video-maker Niccolò Zarattini.

SELLARONDA COVER STORY - In copertina ci sono i 'Night Warriors' Tadei Pivk e Dennis Brunod, vincitori del 18° Sellaronda Skimarathon. La gara è oggetto di ampio approfondimento con commenti e interviste. In copertina anche un flash sul periodo 'sabbatico' di Kilian Jornet, oltre all'editoriale del direttore Davide Marta.

TUTTE LE GARE CHE VOLETE! - Ma non finisce certo qui: la prima parte è dedicata a tutte le gare del mese di febbraio e di inizio marzo. Approfondimenti e foto dell'Altitoy e della Streif Vertical Up per la sezione internazionale, con la Skialp 3 Presolana come gara del mese con il racconto live della tappa bergamasca di Coppa del Mondo. Per la Coppa Italia abbiamo dedicato ampio spazio a Pizzo Tre Signori, Tour de Sas e Transcavallo. La seconda parte del magazine è dedicata a tutte le gare locali: sono ben 96 le manifestazioni con commento, foto e classifiche, dalle Alpi Occidentali a quelle Orientali, passando per l'Appennino.

DAMIANO LENZI ATLETA DEL MESE - L'atleta del mese di febbraio è Damiano Lenzi, a cui abbiamo dedicato l'intervista di apertura e il maxi-poster centrale. 'The Queen of the Night' è Carla Iellici, dominatrice del Quattro Valli e della Prowinter Cup. Ci sono poi molte altre interviste, ne volete un assaggio? Sepp Rottmoser, Debora Cardone, Nadir Maguet, Raffaele Adiutori, Philip Goetsch, Carlo Zanon per il Quattro Valli, Macha Dondio nella sezione 'dietro le quinte' e l'approfondimento sullo sci club Valtartano. E sono solo alcune... Infine, con l'avanzare della stagione, inizia a prendere quota la sezione dedicata al trail running: intervista a due grandi protagoniste delle ultime stagioni come Giuliana Arrigoni e Patrizia Pensa, report dell'ultra trail El Curce in Patagonia, oltre alle classifiche delle prime gare del calendario tra febbraio e inizio marzo.

E MOLTO ALTRO... -
E non finisce qui… Ancora rubriche, opinioni delle nostre firme, immagini bellissime, come il portfolio fotografico dedicato al Sellaronda a cura di Ralf Brunel. Da non perdere! Oltre, naturalmente, all'allegato Up&Down. Cercate in edicola Ski-alper numero 88!


Due valanghe sulle Alpi, un morto

La vittima sul Gran Zebru' nel gruppo del Cevedale

Due valanghe oggi hanno travolto un gruppo di sei scialpinisti sopra Teglio, in Valtellina, e due ski-alper nel gruppo del Cevedale, in Alto Adige. Tutti salvi i sei scialpinisti mentre è deceduto sul colpo Giulio Bonzatti, 37 anni, sul Cevedale, colpito da una lastra di ghiaccio. Paura anche nella zona del Lagorai dove una valanga non ha fortunatamente travolto nessuno. 


In edicola Ski-alper 87, il terzo della stagione

Da oggi in distribuzione in tutta Italia e in consegna agli abbonati

Da oggi è in edicola in tutta Italia e in consegna agli abbonati il terzo numero stagionale di Ski-alper (87, febbraio 2013, 128 pagine). La grande novità è l'allegato gratuito del nuovo tabloid Up&Down dedicato al mondo delle gare. Ma andiamo con ordine…  

La copertina titola 'Fuori dal tempo' ed è un rimando alla cover story, il viaggio scialpinistico in Armenia di Umberto Isman, che propone una serie di itinerari alla scoperta di alcune vette da affrontare con sci e pelli, oltre a riflessioni su un Paese dalla lunga e controversa storia. Magnifiche foto, dettagliate descrizioni, cartine. Da non perdere, per 'sognare' un viaggio davvero speciale. Ma la sezione itinerari non si esaurisce qui: Andrea Fornelli ci presenta 6 itinerari di ski-alp ripido sul Wilder Kaiser, una vera e propria 'mecca' per gli amanti di canalini e tratti impegnativi da sciare, a pochi chilometri dalla mondana Kitzbuehel in Austria. E poi un estratto di quattro proposte nelle Dolomiti d'Oltre Piave dal volume di Loris De Barba pubblicato recentemente da Vividolomiti. Anche qui itinerari inediti, interessanti proposte di discesa su tratti ripidi e descrizioni estremamente accurate.

La sezione touring prevede anche l'intervista a Fabio Pasini, esploratore sci ai piedi, la retrospettiva di Giorgio Daidola su Toni Gobbi, il padre dello scialpinismo d'alta quota e ideatore delle Settimane scialpinistiche, oltre che di numerose Haute Route.  Da non perdere anche le opinioni di Leonardo Bizzaro (il rapporto tra leggi e praticanti della montagna), di Renato Cresta (la neve e le sue implicazioni sull'insediamento umano in montagna), di Flavio Saltarelli (le responsabilità degli organizzatori di raduni scialpinistici). Curiosa la rubrica sulla fauna alpina in cui Giorgio Ficetto ci insegna come comportarci per avvicinare e fotografare gli stambecchi durante le escursioni.  
La parte 'racing' della rivista è incentrata sulle rubriche: come allenare la resistenza, approfondimento a cura dei ricercatori del CeRism di Rovereto, ma anche il corretto uso del bastone, spiegato d Omar Oprandi, new-entry nella redazione tecnica di Ski-alper. Il direttore di gara dell'Adamello Ski Raid, Guido Salvetti, ci ha sveltao i segreti del nuovo percorso dell'attesissima manifestazione del calendario La Grande Course. Infine l'intervista alle leggendarie bormine, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, che hanno fatto del gareggiare in coppia una vera e propria arte.  

L'area tecnica è ricchissima di anticipazioni e novità per gli amanti dell'attrezzatura: oltre alle numerose risposte alle richieste dei lettori (una rubrica sempre molto seguita), presentiamo in anteprima assoluta alcuni prodotti che saranno protagonisti del mercato nella prossima stagione. Abbiamo provato sulla neve (per primi) il nuovissimo Stratos Cube di La Sportiva, oggetto del desiderio degli ski-alper agonisti. Per rimanre alla 'maison' di Ziano di Fiemme vi sveliamo anche il nuovo Spectre a quattro ganci. Ma non solo, anche l'atteisissimo Dynafit TLT6, testato insieme agli avveniristici sci della collezione Dynafit, i Nanga Parbat e i Cho Oyu. Abbiamo poi messo a dura prova tutta la collezione di piastre Maruelli, per scoprire alcuni sorprendenti dettagli. Per la sezione artigiani, ecco sulla neve i Bieffe Ski Adamel, grantour molto 'chic' con prestazioni che hanno poco da invidiare a marchi blasonati. E poi l'anticipazione delle novità del catalogo Movement per il 2014, il test delle pelli Black Panther di Amplatz (occhio all'ottimo rapporto qualità prezzo). Infine abbiamo messo a confronto quattro 'gusci', o meglio hardshell, per scoprire il più adatto alle esigenze dello ski-alp: Dynafit, Eider, La Sportiva e Arc'terix.  

La sezione dedicata al trail running prevede un'approfondita analisi di come alimentarsi prima di una prestazione agonistica, con il contributo dell'alimentarista Paolo Conti, oltre ad un ritratto molto intenso di Marco Olmo, firmato da Fabrizio Pistoni.  

Ma veniamo al nuovo tabloid Up&Down.
Un prodotto tutto nuovo, che nasce per dare maggtior visibilità all'attualità del mondo gare. Si apre con le nomination della nostra redazione per il mese di gennaio 2013: atleta del mese (con poster nella doppia pagina centrale, affrettatevi a scoprire di chi si tratta!), best lady, best Junior, miglior ritorno in pista, la sorpresa e il 'non mollare mai'. Poi l'approfondimento delle principali gare del mese scorso: Saalbach Mountain Attack, Coppa del Mondo in Valle Aurina, Campionato Italiano Vertical e Staffetta a Caspoggio, Campionato Italiano individuale alla Pitturina Ski Race, Coppa Italia a Misurina e ad Albosaggia per la Valtellina Orobie. E poi tutte le gare dei circuiti locali, per un totale di 51 eventi con commento, classifica (primi venti) e foto. Numerosissime le interviste, tra cui la pagina dedicata a 'The king of the night' del mese di gennaio. Per la sezione trail running, le prime gare della stagione e una magnifica intervista a tre a Fabio Bazzana, Daniele Lanternino e Stefano Butti.

Insomma, 32 pagine in formato tabloid piene zeppe di informazioni, curiosità e approfondimenti. Aspettiamo i vostri commenti! Per ogni problema a reperire Ski-alper in edicola, vi invitiamo a scrivere una mail a info@skialper.it.  


Incidente da valanga nel bellunese

Di ieri la notizia della morte di Luciano Mazzier

Erano partiti in quattro (tre uomini e una donna) nella mattinata di sabato per un'escursione con le pelli sulle montagne di casa; dopo aver lasciato l'auto nei pressi di Baita Ciampigotto Luciano Mazzier, 51 anni di Calalzo di Cadore, e Rolando Milanese, insieme a due amici, sono saliti lungo la pista da sci di Casera Razzo, poco prima dell'apertura degli impianti, per poi proseguire fuori pista, dirigendosi dall'altra parte del versante.

L'incidente è avvenuto durante la fase di discesa, quando i quattro hanno dovuto attraversare un canalino, abbandonando la zona protetta dagli alberi in cui si trovavano. Il primo a scendere è stato Mazzier, seguito subito da Milanese; dopo pochi metri di discesa la valanga li ha travolti.

Per Mazzier non c'è stato nulla da fare, mentre Milanese è stato soccorso dai compagni di escursione, Tiziano Favero e Debora Cian, entrambi cadorini, che per chiamare i soccorsi sono dovuti tornare indietro, visto che in zona non è disponibile alcun segnale telefonico né ponte radio.

Impossibile, a causa del maltempo, l'utilizzo dell'elicottero, quindi i soccorsi sono dovuti arrivare via terra, nonostante il pericolo di ulteriori distacchi.

Al momento rimangono gravi le condizioni di Rolando Milanese.

E' stata aperta un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità per l'incidente di sabato, dato che il bollettino neve da giorni nel bellunese presentava grado di rischio variabile fra 4 e 5.


Antipodi: il video del servizio pubblicato su Ski-alper

Video backstage del servizio pubblicato su Ski-alper n.86 in edicola

Abbiamo dedicato la copertina e dieci pagine del numero di Ski-alper di dicembre a questo magnifico viaggio di Emilio Previtali e Damiano Levati in Nuova Zelanda. Un camper, sci, scarponi, pelli di foca e una guida delle montagne locali. Poi spazio all'avventura, all'improvvisazione, allo scialpinismo. Gustatevi il filmato e le parole di Emilio. Se non avete ancora visto la rivista, affrettatevi, sarà in edicola ancora una settimana!


Una valanga a lieto fine

Tanta improvvisazione per sciatori decisamente fortunati

 Guardate questo video, uno di quelli che fanno veramente pensare. Quattro sciatori, con un capogruppo forse esperto ma colpevolmente privo di ARTVA. L'ultimo del gruppo che invece che seguire le tracce sicure dei suoi compagni ne sceglie una tutta sua, in parte involontariamente, visto che non sembra saper dominare granché gli sci. La valanga provocata si stacca e lo trascina a valle. Il capogruppo giustamente intima agli altri due di continuare a seguire il travolto con lo sguardo e lui stesso lo punta col bastoncino. Comportamento corretto. Poi però è un succedersi di errori e perdite di tempo. A partire dalla laboriosa manovra di sfilarsi l'ARTVA da dare al capogruppo che evidentemente non ha il suo (gravissimo). Poi la discesa di soccorso, giustamente su una linea laterale, e la grossa fortuna di vedere una mano del travolto che si muove. Un rassicurante scambio di battutte e via a scavare. Fino a qui un discreto sangue freddo da parte di tutti, che va però scemando al procedere della manovra di scavo. Da notare la fase finale in cui il soccorritore non indossa i guanti e rischia di congelarsi le mani, rimane inattivo per lunghi momenti, usa la pala senza il manico. Superata l'emergenza la psiche va in confusione. Ma l'emergenza in realtà non è ancora finita e perdere freddezza e capacità di analisi è ancora pericoloso. Si veda ad esempio la persona senza ARTVA che pericolosamente e senza motivo si avvicina al soccorritore esponendosi lei stessa al pericolo di un'ulteriore valanga.  Tutto è bene ciò che finisce bene, si dice. Un cavolo! Pensiamoci, riflettiamo, potrebbe capitare a chiunque di noi. E potrebbe andare molto peggio. Anzi, per ragionarci meglio vi invitiamo a commentare qui sotto.


Valanga uccide due scialpinisti

L'incidente e' avvenuto in Trentino

A poche ore di distanza dall'incidente che ha coinvolto sei turisti russi, morti a causa della caduta della motoslitta su cui viaggiavano in un burrone, un'altra tragedia scuote il Trentino. Si tratta della morte di due esperti scialpinisti, Claudio Ventura, quarantotto anni, poliziotto del Nucleo Cinofilo alla scuola Alpina della Polizia di Stato di Moena e l'amico Antonio Gianmoena, quarantrè anni, titolare di un'officina meccanica della zona.
Ventura e Gianmoena erano partiti nella mattina per un'escursione sulle montagne di casa e gli ultimi contatti con le famiglie risalgono proprio alle 11 di ieri; in serata le famiglie, preoccupate per il mancato rientro dei due, avevano fatto scattare le ricerche; immediatamente al lavoro gli uomini del Soccorso Alpino di Moena e della Val di Fiemme.
I corpi dei due scialpinisti sono stati ritrovati, grazie ad uno sci che spuntava dalla neve e al segnale dell'Artva, intorno alle 22.20 nella zona del lago delle Buse in Val Cadino. La valanga parrebbe averli travolti sulla via del rientro da Cima Becco in corrispondenza della Pala del Becco nel gruppo Cima Asta Lagorai.
Le salme sono state prelevate nella mattinata dall'elicottero dei Vigili del Fuoco, dopo che nella serata di ieri le operazioni di recupero erano state precauzionalmente sospese per non mettere in pericolo la vita degli stessi soccorritori.
 


Non perdete Ski-alper numero 86!

Il secondo numero stagionale vi sorprenderà per ricchezza di contenuti

Da domani inizia la consegna agli abbonati postali e la distribuzione nelle prime edicole del nuovo Ski-alper, il numero 86, che vi farà compagnia da fine dicembre a fine gennaio. Difficile non notarlo: non passa inosservata la copertina in rosa fluo con la magnifica foto di Damiano Levati che ritrae il Previtali in una plastica piega telemark sotto le creste dei Remarkables in Nuova Zelanda.  

COVER STORY -
Già, perché l'apertura, come anche il titolo di copertina, sono dedicate al 'viaggio da sogno' del mese: un pellegrinaggio alla ricerca di montagne da salire e scendere sull'isola del Sud in Nuova Zelanda. Agli antipodi, insomma. Gli ingredienti? Voglia di esplorare, un camper a noleggio, sci e pelli di foca. Gli interpreti sono Emilio Previtali, che ha curato i testi e Damiano Levati dietro l'obiettivo della macchina fotografica.  

SULLE TRACCE DEI CONTRABBANDIERI -
Però non c'è bisogno di volare per 33 ore dall'altra parte del mondo. C'è anche la 'robusta' proposta per 11 itinerari in Valmalenco. Le precise informazioni di Luciano Bruseghini, vi accompagneranno tra grandi classiche e percorsi più originali tra Bernina, Disgrazia e Scalino.  

PERSONAGGI -
Già che parliamo di Valmalenco, ecco l'intensa intervista di Umberto Isman a Bianco Lenatti, protagonista della storica e tuttora non ripetuta discesa sci ai piedi nella Nord del Disgrazia. Abbiamo poi incontrato Glen Plake per farci raccontare i drammatici momenti della valanga sul Manaslu. Triste anche l'epilogo della vicenda di Patrick Edlinger, l'uomo che forse più di chiunque altro rappresenta l'icona dell'arrampicata libera, nel racconto di Leonardo Bizzaro.  

RUBRICHE -
Approfondite, come sempre, è una nostra caratteristica. Renato Cresta si occupa su questo numero di precipitazioni e del loro variare in base all'altitudine. Flavio Saltarelli punta l'attenzione sui divieti e le sanzioni per chi risale in pista o a bordo pista nelle località sciistiche, Aldo Savoldelli con l'equipe del CeRiSM approfondisce il modello di prestazione nello ski-alp race e offre alcuni consigli pratici per impostare una tabella efficace di allenamento anche con poco tempo a disposizione. Per quanto riguarda la parte dedicata al web, la recensione di Guido Valota di gulliver.it. Bellissima la nuova sezione dedicata alla fauna alpina, che spiega agli escursionisti come riconoscere e come approcciarsi agli animali che si incontrano durante le gite. Infine interessanti le opinioni di Giorgio Daidola, con il suo controcorrente, e di Umberto Isman, che parla dei diversi 'scialpinismi' che alla fine convergono in un'unica grande traccia.   

AGONISMO -
Altro settore importante della rivista è lo ski-alp race, che la nostra redazione da sempre è l'unica a seguire 'live' e con la massima attenzione. Abbiamo partecipato al raduno della nazionale italiana a Falcade, per conoscere e fotografare tutti i protagonisti. Ma eravamo anche a bordo pista alla prima gara stagionale, il memorial Fabio Stedile, per osservare in azione i nostri giovani più promettenti. C'è poi la magnifica intervista a Pippo Beccari e Nejc Kuhar, 'la strana coppia' come li abbiamo definiti, con le foto d'autore di Ralf Brunel e gli approfondimenti tecnici di Guido Valota. Ma c'è molto altro: tutte le 'pillole' dal mondo racing, la presentazione della squadra di Comitato del Trentino, le interviste all'emergente Filippo Barazzuol e ad Alessandro Plater, la presentazione della Pitturina Ski Race e le considerazioni di Lillo Invernizzi, tecnico dei Giovani azzurri. E questa volta abbiamo messo a nudo… Matteo Eydallin!  

ALIENO CONTRO LEOPARDO -
La sezione materiali si apre con un'approfondita prova comparativa di Scarpa Alien e Dynafit PDG, due scarponi a metà tra race e grantour, in una categoria che abbiamo definito 'performance', due prodotti che sono tra i più desiderati dagli skialper. Abbiamo poi portato sulla neve (fresca) dei canalini del Presena il Movement Bond-X, uno degli sci più richiesti in negozio in questa prima fase di stagione. Da non perdere anche le prove dello Scott Fly'Air, del Carpani Spigolino Light Carbon, degli ski-stopper Kreuzspitze SSK, oppure l'anteprima mondiale del nuovissimo La Sportiva Stratos Cube, il nuovo scarpone da gara in carbon kevlar da 537 grammi!  

WINTER RUNNING -
Come correre d'inverno per prepararsi alla stagione del trail? Dove e soprattutto con quali modelli? Abbiamo dato risposta a queste domande con gli interventi di Fabio Menino e Andrea Basolo e il test di tre modelli di scarpe al top: La Sportiva Crossover GTX, Salomon Spikecross 3 CS e Scott eRide Aztec3. Ci sono poi tutte le anticipazioni di regolamento e di calendario per la prossima stagione, ma soprattutto tre interviste da non perdere: quella a Mauro Saroglia, unico atleta a piazzarsi nei primi dieci in tutte le edizioni del Tor des Gèants, scritta da Fabrizio Pistoni, quella a Ryan Sandes e il confronto face to face al femminile tra Silvia Serafini e Stevie Kremer.  

OMAGGIO ESCLUSIVO -
 In allegato ad ogni copia, senza alcun sovrapprezzo, la magnifica monografia 'The art of skis', 36 pagine di foto, approfondimenti e interviste dedicate alla storia, ai protagonisti e ai progetti futuri di Ski-Trab, la mitica azienda valtellinese produttrice di sci. I testi e le foto sono curati da Sebastiano Salvetti e Umberto Isman.  

E POI… -
Molto altro! Non possiamo mica svelarvi tutto! Non perdete Ski-alper numero 86 in edicola. Il primo numero è andato rapidamente esaurito, è consigliabile ordinarlo presso la propria rivendita di fiducia. In caso ci fossero problemi a reperirlo, è possibile segnalare il disservizio con una mail a skialper@mulatero.it. Chi volesse leggerlo su iPad, può scaricare la app gratuita da Apple Store e poi acquistare la copia singola sulla pagina abbonamenti del sito.