Le condizioni per una sciata 'estiva' sulle Alpi

Tra una perturbazione e l’altra di questa tormentata primavera le finestre di bel tempo sono state utilizzate da tanti skialper per la bellissima neve che copre ancora bene gli itinerari classici. Da poco sopra i 2000 metri la stagione è indietro di almeno un mese.

GRAN PARADISO – Venerdì e sabato tutto esaurito sulla cima del Gran Paradiso (il rifugio Vittorio Emanuele è chiuso per lavori, ma è aperto l’invernale con presenza del gestore). Prosegue anche l’assalto di massa alla Nord dallo Chabod e, nonostante il ghiaccio affiorante su buona parte della calotta sommitale, non pochissimi l’hanno anche sciata, soprattutto prima che la neve si trasformasse. La maggior parte invece attraversa la cima e scende per la bellissima normale. Nel Cuneese, specialmente sopra Pian del Re, prosegue la diffusa tradizione locale di battere a tappeto i numerosi canali ripidi della zona.

BIANCO – Al Bianco è ormai ben tracciata la via dei 3 Monts dal Cosmiques, sia per gli sci che a piedi, quindi per gli sciatori è consigliabile anche il solo Tacul, magari dal Torino (segnalato un ponte incerto alla terminale). E’ stato sceso il Couloir Gervasutti al Tacul, pur in condizioni non ottimali. La Mallory sulla Midi presenta quasi un accenno di gobbe, da tante discese sono state effettuate nei giorni scorsi. Salito e poi sciato il Couloir Jager. Sciata anche la Nord della Tour Ronde in settimana.

ALPI CENTRALI – Nelle Alpi Centrali si scia su neve eccezionale in zona Stelvio tra Tuckett, Spiriti, Cristallo (Nord alla selletta trafficatissima in salita e discesa, meno sulla linea diretta alla cima, a fianco del seracco), Valle dei Vitelli, fino al tornante della strada che sale da Bormio. Primi accessi a San Matteo, Tresero e Dosegù dal passo Gavia, sci ai piedi dall’auto. E’ stata disceso più volte lo scivolo Nord della Presanella. La parete è però ormai in neve dura, e un alpinista è caduto scivolando fin oltre la terminale. Fortunatamente conseguenze limitate a un braccio rotto, oltre a contusioni ed escoriazioni. Si spalla poche decine di minuti per il Disgrazia da Predarossa in Val Masino. La strada a pagamento è ora quasi completamente asfaltata. Primi tentativi in sci per il Bernina da Campo Moro via Marco e Rosa (vetta non ancora raggiunta).

VALLESE – Nel Vallese venerdì è stata scesa la Nord della Pigne d’Arolla (Fedora Rota, foto di Arno Ladstaetter) e la Nord del Petit Combin. In zona si spalla generalmente 3-400 metri in salita, meno in discesa sfruttando le lingue di neve. Ottime condizioni riportate da Saas Fee e sul Dome de Mischabel. L’Ortles da Trafoi-Tre Fontane per il Borletti è in ottime condizioni, si mettono gli sci dieci minuti dopo il rifugio. In Brenta è stato sceso in sci e in tavola il canalone di Cima Tosa circa una settimana fa in condizioni quasi invernali. Tra poco saremo al solstizio d’estate. Il rigelo notturno è ancora ottimo con cielo sereno, ma quando il sole raggiunge il pendio la finestra per trovare neve bella è limitata mediamente a poco più di un’ora verso metà mattina, secondo le esposizioni e le quote.