Summits of My Life: a che punto e' arrivato Kilian

Ripercorriamo le tappe del progetto che lo portera' sul Denali

Dunque Kilian, come già anticipato da skialper.it, è già sulla strada per il campo base del Denali (o McKinley), la vetta più alta del Nord America, nell'ambito del suo progetto Summits of My Life. Vediamo di che cosa si tratta e quali sono gli obiettivi del progetto già portati a termine.

IL PROGETTO - Dal 2012 al 2015 scalare e scendere alcune delle montagne simbolo della Terra nel minor tempo possibile. Inoltre fare alcune traversate dei massicci simbolo con discese da sogno sugli sci. Questo, in sintesi il progetto, con il focus sull'Europa nel 2012-13, Nord e Sud America nel 2014 e Himalaya nel 2015. L'idea è quella di essere più leggeri possibile e lasciare meno tracce possibili del proprio passaggio. Citando Walter Bonatti… l'alpinismo degli uomini contro quello della tecnica, l'idea di essere nudi davanti alla natura.

LE PRIME IMPRESE - Nel 2012 la traversata del Monte Bianco da est a ovest con gli sci, partenza da Champex. Purtroppo l'impresa è stata funestata dalla morte di uno dei compagni di avventura, il fortissimo skialper Stephane Brosse. A seguire, in estate, la traversata Courmayeur-Chamonix lungo la via dell'Innominata nel tempo di 8h42.57. Il 2013 è stato l'anno degli altri massicci simbolo dell'Europa, con il record di salita e discesa del Monte Bianco (senza sci), in compagnia di Mathéo Jacquemoud. Cronometro fermato a 4h57. Poi l'indimenticabile record di salita e discesa del Cervino, a settembre, in 2h52 e infine il tentativo all'Elbrus, non portato a termine a causa del maltempo.

IL 2014  E 2015 - Dopo il McKinley, Kilian cercherà di battere il record di salita e discesa dall'Aconcagua, in Argentina, che con i suoi 6.959 m è la vetta più alta del Sud America. Poi rotta sull'Everest, dove Kilian è già stato l'anno scorso per acclimatarsi. Il record attuale è di 20h34. 

I VIDEO - Ogni impresa è stata portata a termine in compagnia di amici e del fido film maker Seb Montaz e sono già stati prodotti due film che riassumo le prime imprese, A Fine Line e il recente Dejame Vivir, recentemente presentato a Barcellona. I film sono acquistabili sul sito internet summitsofmylife.com     

Déjame Vivir Official Trailer - Summits of My Life from Summits of My Life on Vimeo.


In edicola Outdoor Running 2014

Il numero speciale di Ski-alper dedicato alla corsa off-road

Non abbiamo nemmeno dato il tempo alla neve di sciogliersi che siamo già pronti con la versione 2014 di Outdoor Running! Dal 5 maggio, infatti, sarà disponibile nelle migliori edicole la nuova edizione dell’annuario di Ski-alper dedicato a trail running, skyrunning e corsa in montagna, o più semplicemente all’outdoor running, come ci piace definire questo settore! È stata una corsa, non poteva essere diversamente, visto l’argomento trattato. Ma ce l’abbiamo fatta e siamo davvero soddisfatti del risultato, in attesa del riscontro dei lettori, naturalmente! L’edizione 2013 era stata un grandissimo successo, forse superiore alle nostre aspettative. Proprio per questo la sfida per riuscire a superarci sarà impegnativa. In copertina, naturalmente, il re della corsa outdoor, Kilian Jornet Burgada, in un bello scatto di Jordi Saragossa.

 


LA NOSTRA FILOSOFIA - Abbiamo mantenuto inalterato il progetto del 2013, apportando una serie di modifiche secondo i feedback del settore (runners, aziende, negozianti, appassionati). Outdoor Running è l’unico prodotto editoriale professionale in questo ambito in Italia e proprio per questo la responsabilità aumenta ancora di più. L’obiettivo, naturalmente, è quello di informare al meglio gli appassionati e aiutare la crescita di questo dinamico settore. Una prima sezione dedicata al mondo delle gare, poi il super-test delle scarpe e infine il nuovo capitolo sull’allenamento. Scopriamo i dettagli.

TUTTO SULLE GARE - A quale gara partecipare? Perché? Quando? Quale sarà la più adatta alle mie caratteristiche? Se avevate qualche dubbio, leggendo la prima sezione di Outdoor Running scomparirà. Le risposte le trovate tutte qui. Innanzitutto apriamo con una serie di statistiche, dedicate ai top runner a livello nazionale e internazionale, ma non solo. Abbiamo pubblicato i ranking 2014 della International Skyrunning Federation, tutti i vincitori di medaglie mondiali ed europee nel 2013, i podi conquistati dagli italiani nelle gare internazionali e - udite bene - i nomi di tutti i vincitori di almeno una gara in Italia nel 2013! In più (novità rispetto alla scorsa edizione) il calendario completo di tutte le gare italiane in ben 16 pagine, con data, località e denominazione della gara, ma anche lunghezza, dislivello, sito e indirizzo mail per contatti e informazioni. E poi tre capitoli approfonditi, con le nostre recensioni e valutazioni: le 28 gare da sogno internazionali, le 54 più prestigiose gare in Italia e infine 32 tappe ‘save the date’ selezionate all’interno del calendario. Un lavoro meticoloso, ricchissimo di dati e informazioni, in oltre 120 pagine di foto, grafici, tabelle e valutazioni.

GARE TOP - Sia le top gare internazionali che quelle italiane, per in totale di 71 appuntamenti, sono recensite in schede super dettagliate. Per ognuna di esse, oltre alle informazioni essenziali (denominazione, distanza, dislivello, organizzazione, affiliazione, circuito di appartenenza, logo ufficiale, sito internet, mail e contatti social), una serie di dati molto importanti e introvabili altrove tutti insieme. La nostra scheda, innanzitutto: località di partenza e arrivo, orario di partenza, quota massima raggiunta, tipo di terreno, numero di ristori, punti acqua, costo di iscrizione ed eventuali scadenze, numero limite di iscritti, premi in denaro, tempo record maschile e femminile, tempo medio nell’edizione 2013, tempo limite e numero di finisher del 2013.  A questo si aggiunga anche l’albo d’oro, la classifica dell’ultima edizione, il materiale obbligatorio, l’altimetria (tutte realizzate dal nostro studio grafico e uniformate nello stile). Infine le valutazioni della redazione, espresse con un voto da 1 a 5, sulla difficoltà tecnica, il numero dei partecipanti, il livello dei partecipanti, il costo al chilometro e l’aspetto paesaggistico. Un ultimo dato è il rapporto dislivello/distanza, cha aiuta a capire quanto il percorso sia pendente. Ogni gara, poi, ha una valutazione espressa con le famose ‘scarpette’ di Outdoor Running: da 1 a 3, con pochissime gare che possono fregiarsi delle tre scarpete +, il massimo della valutazione. Vi lasciamo scoprire quali sono!

SUPER-TEST - A differenza della scorsa edizione abbiamo deciso di concentrare il lavoro sulle scarpe, tralasciando gli accessori (li riprenderemo nell’edizione 2015 e sulle varie uscite estive della rivista Ski-alper). Questo per consentire al test team, coordinato da Alessandro Pilloni, di dedicare tutte le energie e le attenzioni alle scarpe. Abbiamo scelto 50 modelli (Adidas, Asics, Brooks, Dynafit, Hoka OneOne, Inov-8, Kalenji, La Sportiva, Lafuma, Mizuno, New Balance, Nike, Pearl Izumi, Quechua, Raidlight, Salomon, Saucony, Scarpa, Scott, Tecnica, The North Face), valutandoli dal vivo alle fiere di settore e confrontandoci con le aziende. Questo è stato l’unico momento di contatto con i produttori, oltre alla richiesta di informazioni tecniche su materiali e sul progetto di ogni scarpa. Riteniamo che un test attendibile e rigoroso non debba aver alcun coinvolgimento delle aziende produttrici, men che meno presenza nella sede di svolgimento. Per cui abbiamo impostato un protocollo piuttosto rigido: pochi testatori, esperti e affidabili, turni di lavoro piuttosto intensi, diversi terreni e pendenze. Ognuno dei testatori è stato sottoposto a valutazione podologica prima di iniziare e ogni scarpa è stata valutata a secco prima di essere portata sul terreno. I runner? Eccoli: Martin e Bernard Dematteis, Stefano Trisconi, Lele Manzi, Paolo Gotti, Marco Zanchi, Luca Lamperti e naturalmente le ladies, con Katia Fori, Elisa Desco e Lisa Buzzoni. Hanno lavorato dietro alle quinte del test, oltre al coordinatore Alessandro Pilloni (che ha curato anche la stesura di tutte le valutazioni sulla base dei giudizi espressi dai testatori, su schede e davanti alla videocamera), Luca Giaccone e Claudio Primavesi della redazione di Ski-alper, i fotografi Alo Belluscio (che ha curato tutti gli still life prodotto), Sindy Thomas e Alberto Orlandi e il vidomaker Daniele Gamba. Prezioso anche il supporto dell’agenzia Spia sul territorio intorno a Bergamo, dove si è svolto il test.

SCHEDE DETTAGLIATE - Ad ognuna delle scarpe è stata dedicata una pagina. Su di essa troverete la foto del prodotto testato (abbiamo voluto fotografare proprio quelle, senza basrci su immagini statioche fornite dalle aziende), la scheda tecnica con i dati essenziali (tomaia, fodera, intersuola, sottopiede, allacciatura, suola, drop, peso, misure, colori, prezzo e sito per ulteriori informazioni), la descrizione generale, la nostra valutazione e la descrizione ‘come va’. Tre grafici per definire punti forti e deboli, rendimento nelle diverse situazioni e consigli di utilizzo. Quindi un grafico che rende immediata al colpo d’occhio la destinazione d’uso, variando dal door to trail, al terreno collinare e prealpino del trail running, alla montagna delle Sky, fino alle pendenze del vertical. La valutazione complessiva, tenendo conto di tutti i parametri, è sintetizzata nel rating finale, che va da A+ fino ad F.

SEZIONE TRAINING - La novità di Outdoor Running 2014 è rappresentata dalla sezione tecnica dedicata all’allenamento, come richiesto da numerosi lettori l’anno scorso. Il nostro medico dello sport Massimo Massarini ha testato cinque gps da polso. I suoi consigli su come utilizzarli e i risultati del test comparativo che ha fatto Garmin Fenx, 620 e 910 XT, Suunto Ambit2 R e Polar RC3 GPS. Eros Grazioli, noto trainer di alcuni dei più forti atleti nello scialpinismo (autore del libro di grande successo ‘Scialpinismo, teoria dell’allenamento’ edito dalla nostra case editrice) ha curato un articolo sui tre periodi per preparare una stagione nelle skyrunning. Nicola Giovanelli, docente universitario e ultra-runner di alto livello, ha invece approfondito e accorpato in un unico capitolo gli articoli sull’allenamento alle ultra distanze apparsi su Ski-alper nell’ultimo inverno, corredati da una maxi-tabella da 36 settimane per preparare la vostra Ultra Trail.

DA NON PERDERE - Outdoor Running 2014 (224 pagine, 7,50 euro) sarà disponibile nelle migliori edicole, dove abitualmente acquistate Ski-alper. Se la vostra edicola di fiducia non dovesse essere rifornita, oppure avesse già esaurito le copie ricevute, potete segnalarcelo con una mail e provvederemo a farla riassortire. È possibile ordinare questo speciale e riceverlo a casa per posta prioritaria (10 euro il prezzo per gli abbonati a Ski-alper, 13,50 per tutti gli altri) chiamando il numero 0124 428051 o inviando una mail a ordini@mulatero.it per avere tutte le info sui metodi di pagamento. Disponibile anche su smartphone e tablet, sia iOS che Android, scaricando la app di Ski-alper e procedendo direttamente all’acquisto in-app (5,99 euro il prezzo).


Next summit Denali

Kilian in partenza per il monte McKinley in Alaska

Appena terminata Zegama. seconda gara del calendario 2014 di Kilian Jornet, ed ecco che il catalano è già in viaggio verso nuove mete. Prossima fermata Mt McKinley, o denali, come lo chiamavano le popolazioni locali dell'Alaska. Nell'ambito del progetto Summits of my Life dunque Kilian cercherà di salire e scendere nel tempo più veloce possibile la vetta più alta del Nord America. Un'impresa non semplice.

FREDDO -
Come ha dichiarato a carreraspormontana.com lo stesso Kilian, l'avversario principale sarà il freddo. La vetta raggiunge i 6.168 metri e si trova relativamente vicina al Polo Nord, le temperature sono basse e le finestre di bel tempo limitate. «So che farà freddo e la mia principale preoccupazione sarà il tempo» ha detto Kilian che ha l'obiettivo di fissare il campo base a quota 4.000 per ambientarsi e cercare di raggiungere la vetta non appena le condizioni lo consentiranno. «Però bisogna anche considerare che, più rimani in quota, meno forze hai per tentare il record» ha aggiunto. L'impresa dovrebbe essere portata a termine in circa un mese, calcolando anche un lungo periodo di acclimatamento. 

COMPAGNI - Kilian sarà in Alaska con Jordi Todas, Vivien Bruchez e il videomaker Seb Montaz. Il record di salita e discesa è detenuto da un militare statunitense, Ed Warren, in 16h46. 
 


Shisha Pangma, salita la parete Sud-Ovest

Francesi ripetono la via Britannica

La spedizione francese composta da Sébastien Moatti, Sébastien Ratel, Antoine Bletton e Max Bonniot, tutti appartenenti al Groupe Militaire de Haute Montagne, ha toccato la vetta dello Shisha Pangma (8.027 m) il 14 maggio alle 13 e 15 ora locale, dopo aver salito la parete Sud lungo la via Britannica.
Questa via sale lungo un’evidente canalone che taglia la parete Sud-Ovest e venne aperta nel 1982 in stile alpino dai fortissimi inglesi Alex McIntyre, Roger Baxter-Jones, Doug Scott e Nick Prescott, che furono i primi a salire in vetta allo Shisha dal suo versante meridionale. Anche il team francese ha effettuato l’ascensione in stile alpino: senza portatori d’alta quota, senza campi fissi e senza ossigeno. Durante la salita sono stati fatti tre bivacchi in parete, uno a quota 5.900, uno a 6.600 e uno a 7.200, infine hanno toccato la vetta il 14 maggio e il giorno dopo si trovavano già al campo base avanzato.


Camandona in vetta al Kangchenjunga

Dopo Everest e K2 Marco sale anche la terza vetta della Terra

18 maggio 2014, 11 e 30 del mattino ora locale nepalese, Marco Camandona è l’unico del suo team ad aver raggiunto la vetta del Kangchenjunga (8.586 m) lungo la via normale oltretutto senza ossigeno. Non ce l’hanno fatta invece gli altri due valdostani Emrik Favre, maestro di sci di Ayas e François Cazzanelli del Centro Sportivo Esercito fermati dal freddo a quota 7.600. È tornato indietro anche il valtellinese Marco Confortola, dopo aver raggiunto quota 8.200.
La spedizione italiana si trovava ai piedi del colosso himalayano ormai da un mese, l’attesa al campo base è stata lunga per via della perdurante instabilità della meteo e della conseguente gran quantità di neve fresca che ha rallentato parecchio tutte le spedizioni presenti sul Kangche.
Dopo essere stato sia sul K2 che sull’Everest, con quest’ultima ascensione la guida alpina aostana Marco Camandona è così riuscito a salire su tutte e tre le vette più alte del pianeta; questa la sua dichiarazione dopo essere ridisceso al campo 2: “Sto bene anche se sono molto stanco, sono sceso al campo 2, dove passo la notte”.
Si segnala inoltre la salita alla vetta dell’alpinista spagnolo Carlos Soria che all’eta di 75 anni ha raggiunto il suo dodicesimo ottomila.


Monte Bianco project

Di Denis Trento e Manfred Reichegger

In un video Denis Trento e Manfred Reichegger nel loro 'Monte Bianco project', un giornta di sci alpinismo di alta montagna con la salita e la discesa (in velocità) da Courmayeur al Monte Bianco. I due 'alpini' lo scorso 17 aprile hanno affrontato la salita al Bianco, senza riuscire a trovare, però, le condizioni per 'chiudere' il loro progetto.


Sass de Putia, nuova discesa sulla Nord

Kehrer, Tasser e Canins prima discesa sulla Nord della Cima Piccola

Il 4 maggio 2014 Simon Kehrer, Roberto Tasser e Ivan Canins hanno effettuato la prima discesa in sci lungo la parete Nord della Cima Piccola di Putia in Dolomiti nel gruppo delle Odle-Puez.
La discesa si è svolta inizialmente sul pendio abbastanza aperto posto sul lato sinistro, viso a valle, della parete Nord della Cima Piccola costeggiando degli enormi cornicioni, successivamente in un imbuto chiuso da un salto di roccia dove è stato necessario attrezzare una doppia da 60 m e una da 25; infine verso destra in diagonale lungo una linea ripida ed esposta per rientrare nuovamente nel canalone Nord.
La linea era stata individuata da Kehrer durante una gita con la famiglia e grazie all’ottimo innevamento di questa stagione la discesa è divenuta realtà il 4 maggio. In questa primavera Simon Kehrer e soci si sono dimostrati molto attivi in Dolomiti, si tratta della terza prima discesa di questa stagione dopo quelle sulla parete NNE del Monte Pares e sulla NNE del Sasso delle Dieci.

Sass de Putia, parete Nord della Cima Piccola
Prima discesa Simon Kehrer, Roberto Tasser e Ivan Canins il 4 maggio 2014
Dislivello: 550 m con pendenze fino a 60°
Difficoltà: 5.5/AD/E4  


Dolomiti di Fanes, nuove discese in sci

Due prime discese per Simon Kehrer e soci

Dolomiti, gruppo del Fanes, tra la fine di marzo e la metà di aprile la guida alpina Simon Kehrer con Paul Willeit, Albert Palfrader e Roberto Tasser hanno effetuato due nuove discese in sci: la prima il 20 marzo sulla parete Nord-Est del Sas de Crosta o Monte Pares, la seconda il 14 aprile sulla Nord-Est del Sasso delle Dieci.
Grazie all’eccezionale innevamento di questo inizio 2014 è stato possibile sciare queste due linee che presentano diversi tratti delicati con balze rocciose da superare e alcune calate in corda doppia; linee che di sicuro non tutti gli anni entrano in condizioni simili, non tutti gli anni sono così generosi soprattutto in Dolomiti.
Ecco i dati delle due prime discese effettuate da Kehrer e soci:

Monte Pares (2.396 m), parete NNE

Prima discesa in sci Simon Kehrer, Paul Willeit e Albert Palfrader il 20 marzo 2014.
Lunghezza: 1.150 m con pendeze fino a 50°
Difficoltà: 5.1/D/E3
E’ stata effettuata una doppia da 25 m e alcuni tratti sono stati scesi in arrampicata con ramponi e sci nel sacco.

Sasso delle Dieci (3.026 m), parete NNE

Prima discesa in sci Simon Kehrer e Roberto Tasser il 14 aprile 2014
Lunghezza: 1.500 m con pendeze fino a 55°
Difficoltà: 5.2/D/E4
Effettuate due doppie da 60 m.
 


Kangchenjunga expedition

Camandona e soci al campo 3

Parecchia neve fresca sul Kangchenjunga per Camandona e soci che attualmente si trovano al C2 a 6.900 m di quota dopo aver ribattuto tutta la traccia in quanto quella precedente è stata coperta dalle recenti nevicate. La compagine passerà qui la notte per poi salire al C3 dove trascorrerà un’altra notte per poi infine ridiscendere sabato al campo base completando così la fase di acclimatamento.


Tragedia sullo Charbonnel, muore Mario Monaco

E' stato il primo italiano ad aver sceso con gli sci il Cho Oyu

Il progetto era una discesa di sci ripido dalla parete ovest dello Charbonnel, nella regione delle Hautes Alpes francesi, a poca distanza dalla vetta valsusina del Rocciamelone. Ma Mario Monaco, cinquantenne alpinista cuneese è stato travolto da una valanga mentre stava salendo in solitaria e non ce l'ha fatta.
Tra le sue ultime imprese, quella di essere stato il primo italiano ad aver sceso con gli sci il Cho Oyu.


Spedizione italiana al Talung Nord

Panzeri, Bernasconi e Corona sull'inviolato pilastro NW

Mario Panzeri, Daniele Bernasconi e Giampaolo Corona si trovano attualmente in Nepal con l’intento di aprire una via nuova sull’inviolato pilastro Nord-Ovest del Talung Nord, montagna alta 7.349 m.
Pochi giorni fa i tre alpinisti italiani sono riusciti ad attrezzare la via fino a 5.800 m di quota per poi ridiscendere al campo base.
A detta dello stesso Panzeri all’inizio della via i problemi sono dovuti ad un seracco piuttosto pericoloso che incombe sulla via, anche il meteo ci sta mettendo del suo con frequenti nevicate e generale instabilità.
Il campo base del Talung è situato tra l’altro molto vicino a quello del Kangchenjunga dove si trova un'altra spedizione italiana, quella di Camandona e soci.


Valanga uccide Daniele Vottero Reis

Il giovane ultramaratoneta non e' l'unica vittima

Il distacco è avvenuto questa mattina a quota 2.500 circa nella valle Stura Demonte (Cn) e ha travolto diversi scialpinisti italiani e francesi. Due di loro, purtroppo, hanno avuto la peggio: Daniele Vottero Reis, 26 anni, residente a Torino, e Fabrizio Jacob, piemontese, di 46 anni. Un lastrone di neve si è staccato dalla cima e ha trascinato per 800 metri gli scialpinisti, scaraventando i due contro le rocce. È andata meglio ad altri travolti. Vottero Reis era conosciuto nell'ambiente dello skyrunning e del trail e si era classificato sesto l'anno scorso alla Royal Ultra Skymarathon e sedicesimo al Trofeo Kima del 2012. Quell'anno, grazie anche al settimo posto alla Royal Ultra Skymarathon del 2011, vinse la combinata tra le due gare ('Trofeo Ultraskymarathon').