Massimo Farcoz da record alla Aosta-Becca di Nona

Chiara Giovando prima nella gara rosa

Massimo Farcoz a segno nella Aosta-Becca di Nona, tornata, dopo quattro anni nella versione di sola salita. Il valdostano ha chiuso in 1h54'26”, nuovo record di salita alla Becca di Nona, con un grande finale, staccando in zona Gran Sex a quota 2609 metri, il francese Jean-François Philippot, secondo a quasi 5’ (1h59'22”) e Nadir Maguet, terzo in 2h01'02”. Completano la top ten Fabio Bazzana in 2h01'33”, Giovanni Bosio in 2h05'01”, Pierre-Yves Oddone in 2h06'42”, Stefano Stradelli in 2h09'24”, Luca Gronchi in 2h10'21”, Alessandro Plater in 2h10'48” ed Henri Grosjacques in 2h11'53”. A Marco Bethaz la classifica Master Over50, precedendo Ezio Sardanapoli e Roberto Maguet.
Nella gara rosa affermazione di Chiara Giovando in 2h27'42”, davanti a Christiane Nex  in 2h28'39”, alla francese Corinne Favre in 2h29'35”, quarta Gloriana Pellissier  in 2h32'49” e quinta Alma Rrika in 2h35'44”. Flavia Giovara si aggiudica la classifica Master-Over50 su Claudia Titolo.
Nel percorso più corto sino a Comboè (9 km per 1500 metri di dislivello) vittoria di Matteo Savin in 1h17'35”, su Savino Quendoz in 1h18'49” e Fabrizio Cheillon in 1h21'03”, e di Elisa Brocard in 1h29'11”, su Giulia Collavo in 1h35'44” e Valeria Poli in 1h41'28”.


Minoggio, Brizio e gli altri

Ecco come sono andate le altre gare della Bettelmatt

In una giornata meravigliosa sotto ogni profilo si sono svolte oggi le altre gare in programma nel weekend di Bettelmatt Ultra Trail: Bettelmatt Sky Race (35 km per 1.940 m D+), Bettelmatt Race (22 km per 750 m D+) e la non competitiva Giro del Lago.

SKYRACE - La 35 km ha visto trionfare per la terza volta consecutiva Cristian Minoggio (Team Salomon Valetudo) ed Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning); Minoggio ancora una volta ha vinto nettamente, chiudendo in 3h16'25"; al secondo posto si è piazzato l'elvetico Roberto De Lorenzi (Team Vibram Bellagio), nazionale svizzero di Corsa in Montagna, che ha terminato la propria prova in 3h32'47"; terzo il portacolori del Salomon Bergteam Riccardo Borgialli in 3h33'05”. Tra le donne Emanuela Brizio non ha avuto, come spesso accade, rivali, ed è stata l'unica donna a chiudere in meno di 4h; 3h55'02" il suo tempo, contro 4h18'15" della seconda classificata, la forte Daniela Rota, e 4h32'01" della terza classificata, Cecilia Pedroni (Trailrunner Finale Ligure).

RACE - Se Brizio e Minoggio sono ormai degli habitué in Val Formazza, nella 22 km c'è stata la prima vittoria del giovane Marcello Ugazio (Azzurra Triathlon Team), Campione Italiano di Cross Triathlon, che si è imposto in 1h53'49" dopo una avvincente sfida con Alessandro Turroni (Ossola Sky Running), piazzatosi poi secondo in 1h55'54", e Mauro Stoppini (Team Salomon), che ha conquistato il terzo gradino del podio in 1h57'11”. Una grande Elena Colonna (Ossola Sky Running) ha vinto la gara femminile della 22 km tagliando il traguardo dopo 2h29'08"; al secondo posto l'atleta di casa Arianna Matli (Caddese) in 2h32'22", mentre terza si è piazzata Daniela Bona in 2h38'57”. Un po' di numeri: 460 iscritti (438 partiti) alla BR e 282 iscritti (267 partiti) alla BSR; sommati ai 216 iscritti della BUT (198 partiti) di ieri - ricordiamo le vittorie di Giulio Ornati e Simona Morbelli - e ai 113 del Giro del Lago di 8 km possiamo dire che nel weekend oltre mille persone si sono recate in Val Formazza per correre sui sentieri di questo magnifico territorio (e i partecipanti della BUT si sono spinti fino all'Alpe Devero)!


Dolomites, la parola ai protagonisti della skyrace

Bis di Tadei Pivk, mentre la spagnola Orguè fa doppietta con il vertical

Una classica del circuito skyrunning, una gara ogni anno più bella e organizzata sempre meglio: quest’anno ben 900 concorrenti si sono sfidati lungo i 23 km con 1700 metri di dislivello passando per la Forcella Pordoi, il Piz Boè ed in discesa lungo la Val Lasties fino all’arrivo in piazza a Canazei. Secondo successo consecutivo a Canazei per Tadei Pivk: «Oggi dovevo vincere una sfida con un amico, Michele Tavernaro, - racconta l'alfiere del Team Crazy - che mi aveva detto che un successo a Canazei non era abbastanza, la seconda volta quindi è per me motivo di grande soddisfazione. Non ho lasciato scappare Martin e Stian in salita e ho spinto forte la prima parte di discesa fino al Rifugio mentre poi ho gestito il vantaggio perché avevo anche un problemino al tibiale: sono davvero molto contento».
Molto soddisfatto la new entry di giornata Team Salomon Stian Overgaard Aarvik: «È stata molto dura e alla fine si è rivelata una super gara: non mi aspettavo certo questo risultato, per me era la prima volta qui a Canazei e gli avversari erano davvero forti. Panorami unici per questa gara, davvero sono estasiato, tornerò sicuramente a rifarla!».
In casa Salomon sorride anche Martin Anthamatten: «È stata un’ottima gara per me, ero in ottima forma, ho iniziato piano la prima parte e ho cominciato a spingere alle prime salite perché mi sentivo molto bene, sono riuscito a mantenere la testa della gara fino al Piz Boè, la discesa poi sapevo sarebbe stata dura e il terzo posto è un ottimo risultato per me».
Una Laura Orguè raggiante al traguardo: «Sono partita più piano rispetto agli altri anni - spiega la spagnola del Team Salomon - ma sono riuscita a fare il buco nello zig-zag prima della forcella e lì mi sono detta, ‘devo spingere se voglio rimanere davanti, consapevole di essere più lenta in discesa’. Avevo un po' di paura dopo l’infortunio alla caviglia ma sono scesa forte e sono riuscita a mantenere il mio vantaggio da Elisa».
Entusiasta la terza classificata Celia Chiron, la francese del team Optisport: «Una gara spettacolare, molto tecnica con un’organizzazione impeccabile: poter correre insieme a queste avversarie così forti è per me stato un onore, speravo di entrare nelle prime dieci, il terzo posto era per me inimmaginabile».


Dolomites nel segno di Tadei Pivk

In campo femminile detta legge Laura Orgue'

Gran successo per la Dolomites Skyrace, giunta alla sua 19esima edizione: per il secondo anno consecutivo a salire sul gradino più alto del podio è il friulano del Team Crazy Idea, Tadei Pivk. Il campione del mondo di specialità ha fermato il crono in 2h03’39”. Alle sue spalle l’eroe che non ti aspetti, Stian Overgaard Aarvik, norvegese già Team Salomon staccato di due minuti, terzo, dopo una salita tutta all’attacco, il compagno di squadra Martin Anthamatten; lo svizzero era primo in cima al Piz Boè ma si è dovuto arrendere agli attacchi del fenomeno friulano, uno specialista nelle discese. Quarta piazza per Martin Stofner davanti al premanese Mattia Gianola (Team Crazy), protagonista di un grandissimo recupero in discesa per la Val Lasties. Nei dieci anche Stefano Gardener (Us Cornacci), Leo Viret, Jan Margarit Solè (sul podio alla Livigno Skymarathon), il forte junior scialpinista Team Salomon Davide Magnini e Adrien Michaud (Scott Running).

FEMMINILE - Al femminile doppietta per Laura Orguè: la spagnola del Team Salomon dopo il successo al Vertical del venerdì ha condotto tutta la gara e, dopo essere transitata prima al Piz Boè, è riuscita a resistere agli attacchi in discesa di Elisa Desco (Team Scott) presentandosi al traguardo di Canazei in 2h27’43”. Terza piazza e grande soddisfazione per la Francese Celia Chiron (Team Optisport) davanti ad un’agguerrita Maite Maiora (Team La Sportiva) e Yngvild Kaspersen (Team Salomon). Sesta Ragna Debats (Team Feec) poi Ekaterina Mityaeva (Adidas Outdoor) e Sheila Aviles Castano (Matxacuca).


Domenica c'e' la Dolomites SkyRace

Sabato a Canazei spazio alle gare dei giovani

Domenica mattina alle ore 8,30 da piazza Marconi a Canazei, in Val di Fassa, scatterà la Dolomites SkyRace, che vedrà in gara 1.200 concorrenti provenienti da ben 26 nazioni. Il percorso è pronto per ospitare la carovana dei corridori del cielo e non mancano le sorprese, ovvero un tunnel nella neve in località Forcella Pordoi a quota 2.829 metri, a rendere ancora più suggestiva una sfida che ha nel contesto ambientale il suo punto di forza. Si partirà dai 1.450 metri di Canazei, salendo ai 2.239 di Passo Pordoi, quindi Forcella Pordoi con le sue zeta nel ghiaione, ed ancora il transito nel punto più alto, ai 3.152 metri di Piz Boè, punto da dove inizierà la discesa che riporta a Canazei, transitando al rifugio Boè, per la magica Val Lasties e Pian Schiavaneis.

TOP RUNNER - Il lotto dei partenti, essendo prova del circuito Skyrunner World Series, si annuncia di assoluto livello. In campo maschile favori del pronostico per il vincitore di dodici mesi fa Tadei Pivk, atleta del Team Crazy Idea, ma occhio anche al giovane catalano Jan Margarit Sole del team Salomon, ed ancora Saul Padua Rodriguez, l’emergente altoatesino Martin Stofner, Remì Bonnet, che però deve sciogliere gli ultimi dubbi legati ad un piccolo infortunio, lo spagnolo del team La Sportiva Alfredo Gil Garcia, l’altro spagnolo Aritz Egea Caceres, Jessed Hernandez Gispert, Alexis Sevennec, Martina Anthamatten, mentre ci proveranno gli atleti di casa, il fiemmese Christian Varesco, il primierotto Michele Tavernaro e il giovane di Vermiglio Davide Magnini.

DONNE - Fra le ragazze è assente la vincitrice di dodici mesi fa, quindi si annuncia una sfida per il podio fra la dominatrice del Dolomites Vertical Kilometer di venerdì Laura Orgué Vila, l’italiana Elisa Desco, la spagnola Maite Maiora, la norvegese Yngvild Kaspersen, la svizzera Victoria Kreuzer, ed ancora le azzurre Raffaella Rossi, Elisa Sortini e Silvia Rampazzo.

FONDISTI STARTER - In serata la piazza centrale di Canazei ha ospitato la cerimonia di consegna dei pettorali ai big, alla quale hanno preso parte i quattro alfieri azzurri medagliati olimpici di fondo alle Olimpiadi di Torino del 2006, Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer, che faranno da starter domani mattina.

METEO - Le previsioni meteo promettono bel tempo e temperature non elevate, quindi condizioni ottimali anche per ritoccare i record della competizione: 2 ore e 11 minuti, stabilito nel 2013 da Kilian Jornet Burgada e 2 ore e 26 minuti fatto registrare dodici mesi fa da Megan Kimmel. In palio anche i primati per la migliore prestazione in salita e in discesa.
Come avviene ormai da cinque edizioni, la giornata di sabato, nel weekend della Dolomites Skyrace, è stata dedicata ai bambini. Quest’anno sono stati 105 gli under, divisi in tre categorie, che si sono sfidati lungo il circuito cittadino costruito appositamente per i virgulti della corsa in montagna. La categoria Baby ha affrontato un percorso lungo 490 metri, la categoria Ragazzi uno lungo 1.490 metri, infine gli Allievi hanno corso per 3.070 metri con 191 di dislivello. Tantissimi i genitori, amici e curiosi, che hanno affollato Piazza Marconi, creando una cornice assai simile a quella che ritroveremo domani per i big.
Per quanto concerne gli Allievi vittoria di Manuel Garnier, seguito da Simone Deflorian ed Elia Zeni, fra le Allieve ha vinto Jasmine Albrecht, precedendo Elisa Tron e Jara Meneghel. Fra i Ragazzi ha vinto Alessandro Manzoli, seguito da Stefano Mazzel e Gabriele Vaia, fra le Ragazze successo di Giuditta Mazzel, davanti a Elena Mazzel e Laura Tessadri. Infine fra i Baby primo gradino del podio per Giacomo Casadei, secondo per Emanuele Mava e terzo per Alessandro Baldini, al femminile primo per Maria Aorono Araldi, secondo per Emma Antonelli e terzo per Anja Compagoni. Dopo la fatica Nutella Party per tutti.


Diego Pazos primo all'Eiger Ultra Trail

Nella gara rosa a segno la svizzera Andrea Huser, sesta la Canepa

Diego Pazos firma la Eiger Ultra Trail, tappa UTWT: sul traguardo di Grindelwald, il crono dell’atleta di casa, dopo 101 km e 6.700 metri di dislivello, è di 11h39’11”. Piazza d’onore per il tedesco Mathias Dippacher in 12h04’34” con lo spagnolo Jordi Gamito-Baus in 12h08’01” sul terzo gradino del podio. Completano la top ten il francese Arnaud Lejeune, lo spagnolo Javier Bodas, ottimo sesto l’azzurro Jimmy Pellegrini, davanti all’ungherese Csaba Nemeth, all’altro azzurro Francesco Cucco del team francese Cilaos, al britannico Robin Houghton e all’austriaco Gerhard Schiemer.
Nella gara rosa affermazione della svizzera Andrea Huser in 13h09.38”, sulla connazionale Kathrin Götz in 13h39’22” e la francese Juliette Blanchet in 13h43’32”, quarta la tedesca Ildiko Wermescher, quinta la svizzera Helene Ogi con sesta la valdostana Francesca Canepa.

 


Hardrock, vittoria per due

Insieme sul traguardo Kilian Jornet e Jason Schlarb

Si sono dati battaglia per tutta le 100 miglia, alla fine sono arrivati insieme sul traguardo e insieme hanno baciato la pietra. La Hardrock 2016 è di Kilian Jornet e Jason Schlarb: 22h58’28” il loro tempo. Kilian avanti nella prima parte, il catalano passa per primo a Handies Peak, ma lo statunitense lo ha raggiunto e dal 72esimo miglio hanno fatto gara parallela, sino alla decisione di tagliare insieme lo striscione d’arrivo di Silverton. Terza piazza per il francese Xavier Thevenard in in 23h57’10”.
Ottava e nona assolute le prime due classificate della gara rosa: nuovo successo di Anna Frost con il tempo di 29h02'09", seguita da Emma Roca in 29h36’ e Bethany Lewis (31h57').


Bettelmatt UltraTrail a Giulio Ornati e Simona Morbelli

Prima edizione della gara in Val Formazza

Giulio Ornati e Simona Morbelli iscrivono il proprio nome nell'albo d'oro della prima edizione della Bettelmatt Ultra Trail. Il portacolori del Team Salomon Isostad ha vinto piuttosto nettamente: 10h39'59" il suo tempo sul durissimo percorso di 83 km per 5.080 m D+; nettamente staccato il secondo classificato, Andrea Macchi (Team Eolo Elmec) che, complice un piccolo errore di percorso, ha concluso in 11h19'10", terzo posto, in rimonta per Daniele Fornoni (Team Tecnica) in 11h35'37". In campo femminile Simona Morbelli (Salomon Italia Isostad) non ha avuto rivali: nonostante la gamba destra dolorante si è involata sin dalle prime battute di gara, concludendo in 12h53'22"; seconda, in rimonta, Lara Crivelli (Team Vibram) in 13h56'04", mentre terza si è classificata Michela Uhr (Insubria Sky Team) in 14h46'51". Tutti gli atleti hanno sottolineato la bellezza e la durezza di un percorso reso ulteriormente più difficoltoso da un vento gelido che ha soffiato ininterrottamente per l'intero giorno; 198 i partenti (216 gli iscritti) questa notte alle 3 da Ponte.


Dolomites, la parola ai protagonisti del Vertical

Grandi sfide al Crepa Neigra

Protagonista da record, Philip Götsch: «Sono partito per vincere, ma non mi aspettavo di stabilire il nuovo record. È stata una sorpresa anche per me e probabilmente è arrivato grazie alle condizioni di temperatura ottimali rispetto allo scorso anno, quando abbiamo corso con un caldo torrido. Per me è una stagione davvero positiva, avevo già vinto alle World Series di Bormio ed anche a Canazei. Non gareggerò in Norvegia, ma spero nelle altre tappe di centrare nuovi risultati di rilievo per giocarmi la vetta della classifica generale». 
Nonostante l'assenza del ‘re’ Urban Zemmer, il team LaSportiva è stato protagonista al Vertical del Crepa Neigra: dietro a Philip Götsch, imprendibile, una lunga fila di atleti in giallo-nero: Nejc Kuhar, lo sloveno specialista di km verticali ha messo in riga i suoi compagni di squadra: «Sono finalmente tornato sui miei livelli, oggi le condizioni climatiche e del percorso erano perfette, sono felicissimo di essere riuscito a migliorare il mio crono e salire sul secondo gradino del podio». Hannes Perkmann, uno dei nuovi volti LaSpo, vive a Bolzano e corre anche per il Team Sportler dove lavora: prestazioni in grandi crescita per un ragazzo del ’93 del quale sentiremo ancora parlare, con il terzo posto di oggi, soffiato a Manuel Da Col, avrà un futuro assicurato.
Patrik Facchini, Marco Moletto e Luka Kovacic, si sono trovati ad inseguire: molto soddisfatto il piemontese Moletto, in grande ripresa dopo un inizio di stagione un po' sottotono. «È la gara di casa del Team e ci tenevo a fare bene, oggi tutti abbiamo spinto forte fin dall'inizio, sapevo che sarebbe stata difficile contro questi fortissimi atleti ma sono molto contento del piazzamento».

FEMMINILE - La sfida per il podio alle spalle della fortissima Laura Orguè è stata lotta a due tra Valentina Belotti e Francesca Rossi. Entrambe soddisfatte le compagne di squadre, si sono abbracciate poco dopo il traguardo: «Un percorso bellissimo - commentano in coro - in condizioni perfette, peccato per il vento freddo ma comunque il pubblico è riuscito a salire e l'abbraccio sull'ultimo muro è spettacolare».
Quarta e quinta piazza per Beatrice Deflorian davanti a Maite Maiora: la spagnola è pronta a giocarsi tutte le sue carte nella skyrace di domenica: «Volevo testare il percorso del vertical, non certo la mia specialità ma è stata una buona scusa per far girare la gamba in vista di domenica, è stato un bel risultato».


Ponte di Legno Sky night pronto al debutto

La prima edizione venerdi' 22 luglio

Count-down partito per la prima edizione della Ponte di Legno Sky night. Venerdì 22 luglio debutta la gara sul percorso che da piazza XXVII Settembre lancerà i concorrenti verso la risalita notturna della Pista del Corno d’Aola, la ‘nera’ per eccellenza del comprensorio sciistico locale, fino a raggiungere il Gran Premio della Montagna posto ai 2000 metri del rifugio Petit Pierre al Corno d’Aola. Dopo gli arrivi la festa proseguirà in piazza XXVII Settembre con buffet, musica e premiazioni. Tutti i servizi di carattere logistico, dall’ufficio gara agli spogliatoi dotati di ogni comfort, potranno invece contare sulle strutture del moderno Palazzetto dello Sport, posto a poche centinaia di metri dalla piazza.
Info e iscrizioni su www.prolocopontedilegno.it


Giornata da record per il km verticale del Crepa Neigra

A Canazei, prima tappa della World Series

Oltre 300 concorrenti si sono dati battaglia con partenze a batterie a partire dalle ore 9, con i big al via alle 11. Giornata di sole e bella fresca:, le condizioni ideali per siglare buoni tempi c'erano tutte e i protagonisti non si sono fatti attendere. Philip Götsch, dopo il successo con record del percorso fatto segnare nel 2015 si ripete quest'anno e ferma il crono in 31'34" è il nuovo tempo da battere.
Alle sue spalle duello in casa LaSpo fino all'ultima salita quando lo skialper sloveno e specialista di vertical Nejic Kuhar è riuscito a superare e staccare l'italiano Hannes Perkmann. Quarta piazza per Manuel Da Col che si è dovuto arrendere all'attacco dei LaSpo boys proprio all'ultimo traverso prima del pratone finale. Quinto un altro atleta di casa Patrik Facchini davanti ad un ritrovato Marco Moletto (Team La Sportiva), Luka Kovacic (promessa LaSpo), Ferran Teixido (Team Dynafit Andorra), lo svizzero Remi Bonnet del Team Salomon - in preparazione della skyrace di domenica e un po' dolorante all'arrivo per un fastidio alla caviglia - e David Thoeni (Team Mammut) a completare i dieci.
Ennesima prova convincente al femminile per la spagnola Laura Orguè detentrice del titolo di VK (oltre che di skyrace 2015): al rientro dall'infortunio (rottura del crociato ad ottobre in una delle prime uscite con gli sci) la stella del Team Salomon la troviamo agguerrita e promette battaglia anche domenica, quando sarà al via anche della Dolomites Skyrace. Alle sue spalle due atlete del Team LaSpo, l'azzurra Valentina Belotti e Francesca Rossi, staccate di oltre un minuto dalla Orguè. Ancora Team LaSpo per la quarta e quinta piazza con Beatrice Deflorian davanti a Maite Maiora Elizondo.


Riecco la Aosta-Becca di Nona

Domenica torna la classica valdostana

Domenica torna l'Aosta-Becca di Nona. Dopo lo stop dal 2012, riecco la classica valdostana, con la formula biennale, grazie alll'Associazione Sportiva Becca di Nona 3142, il comune di Charvensod e a Laurent Chuc, che oltre ad essere vice-sindaco e assessore allo sport, è anima e cuore della rinascita di questa manifestazione
Partenza dal centro di Aosta, in piazza Chanoux e arrivo in vetta alla montagna che si vede dalla piazza, la Becca di Nona, con il traguardo posto in vetta, ai piedi della statua della Madonna, a quota 3142 metri. Tracciato di 13 km con 2562 metri di dislivello in salita con passaggi a Charvensod, Bondine (1.043m), Ponteille (1.706m), Comboé (2.122m), Le Plan Vallée (2.316m), Gran Sex (2.609m), Bivacco Federigo (2-907m) sino alla Becca di Nona. Previsto anche un traguardo a Comboè, dopo 9,3 km e 1.500 metri di dislivello. Per tutti ci sarà la possibilità di ritornare ad Aosta grazie alla telecabina Pila-Aosta.
Attesi 500 atleti: tra i favoriti i ‘local’ Nadir Maguet e Massimo Farcoz o i bergamaschi Fabio Bazzana e Riccardo Faverio. Ci sarà anche Jean Pellissier, che pur non avendo mai vinto la versione di sola salita della Becca di Nona, ma quella di salta e discesa, è stato il più veloce a salire in vetta nel 2005 in 1h53'. Nella gara rosa attese protagoniste Gloriana Pellissier, Sonia Glarey, Christiane Nex, Alma Rrika, con la detentrice del record femminile Elisa Brocard che si cimenterà nell'Aosta-Comboè. L'Aosta-Becca di Nona è gemellata con l'Ivrea-Mombarone di settembre: due corse per il Challenge 4662m, con una classifica combinata sommando i due tempi di gara.