Launstein re del Giir, ma che Pintarelli
Al femminile vittoria di Ingrid Mutter
È stato un Giir diverso, con un vero e proprio diluvio all'alba, quello andato in scena domenica. La pioggia, poi cessata poco dopo il via, non ha però scoraggiato organizzatori e atleti, imponendo solo il taglio della Cima Coppi di Bocchetta Larecc e di 4 chilometri circa di tracciato della SkyMarathon.
MINISKYRACE - Al via a sorpresa il grande Marco De Gasperi, sei titoli mondiali di corsa in montagna. Infortunato a un dito del piede, Marco non ha saputo resistere alla tentazione dopo avere vissuto l'atmosfera della presentazione degli atleti top ieri sera. La decisione solo poco prima del via. La vittoria è andata all'atleta della Forestale in 1h44'43''. Successo di misura sulla più bella sorpresa del Giir 2016, Andrea Rota (1h46'49'') 16 anni e più giovane medagliato nella storia della gara. Al terzo posto un pari merito Davide Trentin-Diego Simon (1h48'10''). Al femminile vittoria di un'atleta che ha già conosciuto la gioia del primo gradino del podio a Premana, Lisa Buzzoni in 2h13'37'' su Giulia Compagnoni e Angela Lizzoli.
SKYMARATHON - Vittoria come da pronostico per lo svizzero del Team Salomon Marc Launstein (3h05'36"), che però fino alla salita di Deleguaggio era dietro a Gil Pintarelli del Team Crazy, secondo al traguardo in 3h07'30", mentre al terzo posto è arrivato il romeno della Valetudo Gyorgy Szabolcs (3h08'46"). Ottimo quarto posto per Andrea De Biasi del Team Crazy e quinto per Cristian Minoggio. Sesto Paolo Bert del Team La Sportiva, settimo l'atleta di casa Mattia Gianola, altro alfiere del Team Crazy, ottavo Alberto Comazzi del Team Crazy, nono Alessandro Follador (La Sportiva) e decimo Claudio Del Grande (Team Italtende). Al femminile doppietta Valetudo con la vittoria di Ingrid Mutter (3h43'20") su Denisa Dragomir (3h44'11") e Barbara Bani (New Sulzano). Al quarto posto Martina Brambilla della Carvico Skyrace.
Assegnati i titoli mondiali giovanili ISF nella skyrace
Nell
Domenica dedicata alla sky ai Mondiali ISF al Gran Sasso. Titolo Under 23 al giapponese Ruy Ueda, terzo nel vertical, che ha chiuso i 22km del tracciato in 2h31’03” davanti al ceco Tomas Lichy con bronzo per Eddj Nani. Tra gli junior nuovo successo dello spagnolo Jan Margarit con quarto Daniele Felicetti e sesto Carlo Colaianni, mentre tra i Cadetti titolo allo spagnolo Nicolas Molina Augustin. Tripletta spagnola in campo femminile: oro Under 23 per Paula Cabrerizo Cuevas (quarta Enrica Fassone), oro Junior per Laia Aguilar Bruch e oro Cadetti per Jana Aguilar Bruch.
La 114 del Monte Rosa Walser a Francesca Canepa
Seconda piazza per Patrizia Pensa
A Gressoney-La-Trinité sono proseguiti gli arrivi dei trailers che hanno partecipato alla prima edizione della 114 km del Monte Rosa Walser Trail. Dopo il trionfo di Franco Collé al maschile, è arrivato quello di Francesca Canepa che ha dominato la gara femminile.
La valdostana è arrivata poco l’una di domenica, dopo 19h 51’48” di gara. La Canepa era partita all’attacco immediatamente. Aveva aumentato il ritmo staccando tutte le avversarie. La seconda posizione è andata a Patrizia Pensa del Team Tecnica, al traguardo in 24h 19’30”, con terza piazza per Alessandra Perona, in 25h 02’10”. Di fatto le prime tre concorrenti hanno mantenuto le medesime posizioni per tutta la gara.
Come già anticipato, Franco Collé ha dominato la prova maschile. Ha concluso in 16h 37’ e preceduto l’emiliano Gianluca Galeati che ha tagliato il traguardo dopo 18h 43’29” e vinto il lungo confronto con il valdostano di Issogne, Erik Pinet (18h 57’06”).
Bosatelli e Grinius super tra le Orobie
OUT femminile alla Mücková e GTO alla Oliveri
Buona la seconda. Dopo il maltempo della prima edizione e l'interruzione della gara, l'Orobie Ultra Trail 2016, cento miglia da Clusone a Bergamo, con scenografico arrivo in Città Alta, è stata baciata dal sole. La vittoria è andata a Oliviero Bosatelli, secondo l'anno scorso dietro a Marco Zanchi. 24h08'48'' il suo tempo, 1h11'35'' in meno di Guido Carrara e 1h34'53'' in meno di Andrea Macchi, migliore italiano all'UTMB 2015. Tra le donne successo della slovacca Petra Mücková in 31h02'27'' su Marina Plavan in 32h23'03''.
GTO - Nella gara di 70 km, la più gettonata dai big, successo del lituano Gediminas Grinius in 8h35'28'' sullo spagnolo Roberto Gil Lopez (8h50'20'') e su Pablo Barnes 9h03'00''. A seguire Luca Carrara, Carlo Salvetti, Marco Zanchi, Michael Dola, Carlton Rowlands, Riccardo Faverio, Marco Franzini. Al femminile vittoria, l'ennesima stagionale, di Virginia Oliveri, tredicesima assoluta in 10h43'49'' su Sonia Escuriola Reula e Moira Guerini.
Franco Collé primo nella 114km della Monte Rosa Walser
La gara ancora in corso
Nel segno di Franco Collé. Il gressonaro del Team Montura ha dominato la prima edizione dell’Endurance trail, la gara di 114 km che è entrata quest’anno nel già ricco programma del Monte Rosa Walser Trail. Ha vinto la gara di casa e tracciata proprio da lui, insieme a Giancarlo Annovazzi – fermo per infortunio – e da Bruno Brunod, in gara con i colori del Team Forte di Bard.
Sabato mattina a Gressoney-La-Trinité si sono presenti 166 concorrenti. Partenza alle 5 con le frontali accese. E subito è scattata la fuga di Collé. Dietro si sono dati battaglia il valdostano Erik Pinet e l’emiliano Gianluca Galeati. Poi alla base vita di Brusson Galeati ha superato Pinet. Alle 22 la situazione era ancora molto incerta e la lotta per la seconda e terza piazza ancora aperta. Collé ha percorso i 114 km in 16h 37’. Ancora in gara Bruno Brunod che dopo un grande avvio ha allentato il ritmo e si è fermato per riposarsi e riprendersi alla base vita di Brusson. Dennis Brunod è invece stato costretto al ritiro per problemi di salute. Già alla partenza le sue condizioni non erano delle migliori. A senso unico anche la gara femminile, ancora in corso. Francesca Canepa è partita con il suo ritmo e chilometro dopo chilometro ha incrementato la velocità. È al momento nella prima posizione con ampio vantaggio su Patrizia Pensa e Alessandra Perona. Intanto tutti gli atleti dell’Endurance Trail hanno corso con il dispositivo GPS che ne rileva la posizione e invia/riceve messaggi in caso di necessità. E i primi riscontri sono assolutamente positivi: la sala operativa ha monitorato ogni singolo passaggio, lavorando e migliorando lo sviluppo dei programmi in vista anche del 4K della Valle d’Aosta, dove verranno utilizzati gli stessi dispositivi. Il live della 114 km è disponibile sul sito dell’evento, così come la web tv che racconta i momenti salienti.
Domenica, partiranno tutte le altre gare. Alle 6 lo start della 50 km, mentre alle 11 spazio alle partenze della 20 km competitiva, dell’Eco Trail e della 4,5 km aperta ai disabili e ai minori (accompagnati da genitore).
Patrick Facchini e Nadia Scola primi al Val dal Vent
Sesta prova del circuito La Sportiva Vertical Trophy
Appuntamento sabato a Moena con il Vertical Val dal Vent, sesta prova del circuito La Sportiva Vertical Trophy, Più di 100 gli iscritti tra agonisti ed escursionisti al via dalla centralissima Piaz de Ramon, impegnati su due percorsi, quello Top di circa 4 km su 1020 metri di dislivello e lo Junior Track.
Patrick Facchini del Team La Sportiva vola e vince in 40'04'' registrando il nuovo record della Val del Vent, che supera quello di 40'45'' di Thomas Trettel della AS Cauriol dello scorso anno. Lo segue Marco Felicetti dell’Atletica Valle di Cembra con il tempo di 43'00'', terzo Don Franco Torresani dei Bogn da Nia in 45'38''.
Al femminile grande risultato di Nadia Scola del Team La Sportiva/Bela Ladinia che chiude in 50'34'' seguita da Margherita Montevecchi del Team Bogn da Nia (52'57''), terza la canadese Marie Pier Munger, in vacanza in Val di Fassa.
La combinata con la Moena Ski Alp, organizzata dalla Val di Fassa Events, va rispettivamente a Mauro Rasom di Bela Ladinia e Margherita Bonvecchio dei Bogn da Nia.
Tra i ragazzi (categoria 2000/2004) con il percorso Junior Track (2,5 km) vince in casa Alessandro Chiocchetti della US Monti Pallidi di Moena, secondo Luc Obletter a e terzo Stefano Mazzel sempre dell’Altetica Fassa 08. Un plauso speciale per il concorrente più giovane Jenny Delugan, classe 2008 e al più giovane nello spirito Italo March di Moena classe 1936.
Moletto e Goetsch, vittoria per due alla Red Bull K3
Vanesa Ortega prima nella gara rosa
Insieme al Rocciamelone: Marco Moletto e Philip Götsch hanno tagliando il traguardo in vetta mano nella mano dopo la sfida sui 9.7 km e 3.000 metri di dislivello della Red Bull K3: 2h08’29” il loro tempo. Per Moletto secondo successo nella gara di Susa dopo la vittoria nel 2004.
Terzo posto per Henry Hofer in 2h09’47”, quarto Nejc Kuhar, quinto David Thoeni, quindi Rok Bratina, Fabio Bazzana, Luka Kovacic, Jean-François Philipot e Filippo Beccari a completare la top ten. Ventesimo l’ultrarunner americano Jason Schlarb, vincitore dell’Hardrock, già sulle Alpi in vista dell’UTMB.
La spagnola Vanesa Ortega detta legge nella gara rosa, chiudendo in 2h37’02”, davanti a Raffaella Miravalle (2h45’44) e Barbara Cravello (2h47’06”), quarta Chiara Giovando, quinta la slovacca Marianna Jagercikova, nelle prime dieci Corinne Favre, Paola Pinotti, Karmen Klancnik e Anna Conti. Dodicesimo posto per l’alpinista Tamara Lunger, sedicesima la statunitense Rory Bosio, specialista nelle lunghe distanze.
Nel K2 successo di Enzo Mersi e Lorena Casse, nel K1 di Gian Luca Ughetti e Cristina Dosio.
Assegnate le prime medaglie ai Mondiali giovanili ISF
Nel vertical del Gran Sasso oro Under 23 per Hannes Perkmann
Prima giornata ai campionati del mondo giovanili ISF a L'Aquila: nel vertical del Gran Sasso d'Italia, vittoria netta dell’azzurro Hannes Perkmann che chiude in 35'46" e si mette al collo la medaglia d'oro Under 23, precedendo lo spagnolo Oriol Cardona Coll in 37'02". Tra gli Youth B a segno lo spagnolo Jan Margarit (quarto Daniele Felicetti), mentre lo spagnolo Isaac Barti è oro tra Youth A. La spagnola Paula Cabrerizo si aggiudica la gara Under 23 femminile, con bronzo per l’azzurra Enrica Fassone. La spagnola Laia Aguilar Bruch vince la classifica Youth B, con terza Laura Corazza e quarta Giorgia Felicetti, mentre tra le Youth A titolo alla spagnola Jana Aguilar Bruch.
Domenica a Cortina i Tricolori di corsa in montagna
La seconda prova dei campionati italiani
Tutto pronto per i campionati italiani Assoluti, Promesse e Juniores di corsa in montagna (seconda prova) che si svolgeranno a Cortina d’Ampezzo domenica 31 luglio. «Si tratta di una grande sfida organizzativa che abbiamo deciso di affrontare insieme Polisportiva Caprioli e Atletica Cortina: una sinergia importante per valorizzare il territorio e uno sport, la corsa in montagna, che continua a crescere - spiegano Stefano Menegus, presidente della Polisportiva Caprioli, e Laura Antoniacomi, presidente dell’Atletica Cortina -. Un ringraziamento è doveroso a tutti coloro che ci sostengono: volontari, gestori di rifugi e sponsor. Senza di loro non avremmo potuto allestire nulla».
«Avremo i podi del Campionato europeo di Arco pressoché al completo - sottolinea Giorgio Canal, responsabile tecnico della manifestazione - L’Italia è una delle nazioni guida della corsa in montagna e questo tracciato rappresenta, dal punto di vista tecnico oltre che da quello paesaggistico, il top. Anche dal punto di vista logistico questi percorsi offrono il meglio e potrebbero ospitare, in futuro, pure manifestazioni di livello superiore».
TRACCIATI - Il percorso Seniores uomini misurerà 10,150 chilometri per un dislivello positivo di 1250 metri. Partenza da corso Italia, in centro a Cortina, e traguardo al rifugio Pomedes. Il tracciato Seniores donne e Juniores uomini misurerà 7,850 chilometri e proporrà un dislivello positivo di 900 metri. Anche in questo caso la partenza è fissata in corso Italia mentre la linea d’arrivo è fissata al rifugio Duca d’Aosta.
Le Juniores donne, infine, sono attese da un percorso di 4,150 chilometri per un dislivello di 450 metri, con partenza da Piè Tofana e arrivo al rifugio Duca d’Aosta.
Nella serata di sabato 30 luglio, il Tricolore di corsa in montagna vivrà un prologo’ importante. Alle 17, alla Sala polifunzionale di San Vito di Cadore, si svolgerà un convegno proposto dalla Fidal su “Metodologia d’allenamento nelle discipline di endurance in contesto alpino: corsa in montagna e sci di fondo”. Interverranno Antonio La Torre, Alfred Stauder, Gaspare Pavei, Paolo Germanetto e l’olimpionica Gabriella Paruzzi.
Alle 21, in piazza a San Vito, ci sarà invece la presentazione degli atleti top.
Anche Jason Schlarb alla Red Bull K3
Sabato la gara da Susa alla vetta del Rocciamelone
Raggiungere la vetta del Rocciamelone partendo da valle: ecco cos'è il Red Bull K3. Un triplo chilometro verticale, 10 Tour Eiffel una sopra l'altra, 3.000 metri di dislivello tutti d'un fiato, come se fosse un ‘banale’ VK: sabato 30 luglio prenderà il via dalla città di Susa, in provincia di Torino, la terza edizione di uno degli eventi dello skyrunning marchiati Red Bull.
Quanti saranno gli atleti a raggiungere l'ambita vetta del Rocciamelone a 3.538 m di quota?
Due saranno i check-point da raggiungere entro due tempi stabiliti: 1h 30' alla località Trucco dopo 1.180 metri di dislivello e 4,5 km e al Rifugio Cà d'Asti entro 2h 20' ma soprattutto solamente i primi 120 uomini e le prime 20 donne potranno proseguire fino alla vetta: una corsa contro il tempo ma anche contro i propri avversari. 3.036 metri di dislivello in 9,7 km ecco cosa aspetta i temerari concorrenti che saranno al via.
Tra i partenti tre atleti Red Bull, l'ultrarunner sudafricano Ryan Sandes, il turco Ahmed Arslan in preparazione dell'European Mountain Championship e lo sloveno Simon Novak insieme agli specialisti Italiani Fabio Bazzana, Filippo Beccari, Martin Stofner, Marco Facchinelli, Luka Kovacic, Nejc Kuhar e Marco Moletto (secondo e terzo al Crepa Neigra), ma soprattutto il favorito Philip Goetsch, capace di battere il suo miglior tempo al Vertical del Crepa Neigra a Canazei soltanto due settimane fa. E ultima new entry quella di Jason Schlarb, lo statunitense primo alla Hardrock.
Anche al femminile concorrenti di estremo livello: su tutte l'ultrarunner brasiliana Fernanda Maciel, capace di salire sui 6.691 metri della vetta dell'Aconcagua e di scendere in meno di 24 ore. Attenzione però a Corinne Favre, alla slovena Karmen Klancnik, alla statunitense Rory Bosio, all'altoatesina Tamara Lunger di recente impegnata con Simone Moro alla prima salita invernale del Nanga Parbat in Nepal dove si dovette arrendere a poche centinaia di metri dalla vetta, alla piemontese Raffaella Miravalle (seconda nel 2015 dietro alla Orguè) e alla spagnola Vanesa Ortega.
Tempi da battere quelli dello svizzero Rèmi Bonnet che aveva concluso l'edizione 2015 in 2h01'57" e quello della spagnola Laura Orguè fissato nel 2014 in 2h22'38".
A contorno del K3, Susa ospiterà anche concorrenti per due eventi di contorno: il K1 (un chilometro verticale, 1.180 metri di dislivello in 4,5 km) e il K2 (doppio vertical con 2.330 metri spalmati lungo 8 km).
Caso Calisto, la posizione dell'ITRA
Decisivo il test delle urine
Si arricchiscono le informazioni sul caso di positività all’Epo riscontrato all’UTMB 2015. Gonzalo Calisto, runner ecuadregno, è stato infatti squalificato da marzo 2016 a marzo 2018 in seguito a un controllo antidoping fatto a Chamonix ed è stata rivista la classifica della gara dove era arrivato quinto. La ITRA, International Trail Running Association, ha fatto sapere al blogger e fotografo Ian Corless la sua posizione con una dettagliata lettera.
I CONTROLLI - Calisto era già stato sottoposto a un controllo a maggio 2015 ai Mondiali di Annecy e il «profilo ematico presentava diversi valori abnormi che hanno portato prima della gara, il 29 maggio 2015, alla convocazione dell’atleta con la commissione medica della gara formata da 2 dottori e un esperto dell’associazione Atleti per la Trasparenza, con una più specifica responsabilità riguardante la lotta al doping. L’origine ecuadoregna del Sig. Calisto, che può essere responsabile di specifici profili ematici come confermato dalla letteratura scientifica (Quito, 2.850 m) come pure l’affermazione dell’atleta di allenamenti molto regolari a quote molto elevate (>5.500 m) sono state prese in considerazione per classificare il suo profilo ematico come ‘atipico’ (invece di ‘abnorme’) ed è stato autorizzato a prendere parte ai Mondiali di Trail». ITRA precisa che le informazioni sul profilo atipico sono state comunicate al telefono lo stesso 29 maggio a una organizzazione responsabile per la lotta al doping. Una successiva comunicazione telefonica a giugno ha avuto ancora per oggetto il profilo atipico (con una organizzazione anti-doping).
UTMB - «Il 29 agosto Gonzalo Calisto è stato sottoposto a un secondo test del sangue alle 13.45, prima della partenza dell’UTMB … Il suo profilo ematico mostrava ancora diversi valori abnormi. Con la ragione del possibile profilo genetico associato alle origini ecuadoregne, il profilo è stato ancora classificata come ‘atipico’ e l’atleta autorizzato a prendere parte all’UTMB. L’ITRA ha saputo che il test delle urine alla fine della gara aveva reso possibile analizzare nello specifico il caso di Gonzalo Calisto (la terminologia in inglese è ‘to specifically target M. Gonzalo Calisto, che letteralmente vuol dire puntare, mirare - ndr) . Le informazioni sull’atleta sono state spedite via email il 21 aprile all’associazione Atleti per la Trasparenza da una organizzazione che si occupa della lotta al doping».
Sabato appuntamento con il Vertical Val dal Vent
Quinta tappa del circuito La Sportiva Vertical Trophy
Tempo di Vertical Val dal Vent, quinta tappa del circuito La Sportiva Vertical Trophy: l’appuntamento è fissato per sabato 30 luglio con la consueta partenza dal centro di Moena e arrivo al Sas da la Crous (2.206 metri). Due i tracciati di gara: il Top di circa 4 km su 1.020 metri di dislivello e lo Junior Track di circa 2,5 km su 570 metri di dislivello. Gli atleti della categoria assoluta possono scegliere tra uno dei due tracciati, mentre per i Ragazzi (anni 2000 - 2004) è previsto solo il percorso breve. Le iscrizioni si chiudono venerdì 29 luglio alle ore 19. Successivamente, ovvero il giorno stesso della gara, sarà possibile iscriversi solo presso l’Ufficio Moena Perla Alpina.