Morenic Trail a Luca Carrara
Quarta assoluta Francesca Canepa
Ultimo atto del circuito Ultra delle Skyrunner Italy Series con il Morenic Trail. Vittoria di Luca Carrara che ha chiuso i 113 km (e 2.280 metri di dislivello) da Andrate a Brosso nell'anfiteatro morenico di Ivrea, con il tempo di 10h37’44”. Alle sue spalle Fabio Di Giacomo in 10h54’10”, con terzo Marco Mangaretto in 10h58’00”. Quarta assoluta Francesca Canepa al tragiardo in 12h13024”.
Stefano Stradelli detta legge al Mont Avic Trail
Marcella Belletti prima della gara rosa. Ecco i vincitori del TTVDA
Champdepraz e i sentieri del Parco Naturale del Mont Avic hanno accolto oltre 300 concorrenti per la quarta edizione del Mont Avic Trail. Grande successo nonostante le nuvole basse che hanno interessato le zone alte dei due percorsi. Quest’anno finalmente gara completamente asciutta, solo una leggera pioggerellina è caduta nel tardo pomeriggio.
Stefano Stradelli senza rivali nella 37 chilometri maschile. Il valdostano ha iniziato a volare sui sentieri del Mont Avic già dai primi chilometri. Primo al passaggio intermedio di Covarey, ha proseguito la cavalcata chiudendo in 4h19’01”. Seconda posizione, a 26’24” per Nicolas Statti, con terzo, a 28’54” Lorenzo Facelli.
Dominio anche al femminile. La vittoria è andata a Marcella Belletti giunta al traguardo in 5h 38’34”, tempo che le è valso il diciannovesimo posto assoluto. Seconda Annalisa Faravelli in 5h 52’14”, con terza Sara Dotto in 6h 00’15”.
La 22km maschile è stata incerta fino all'ultimo. Stefano Castagneri e Henri Grosjacques hanno corso insieme per circa 20km. Nella discesa finale il finanziere Castagneri ha accelerato, vincendo sul traguardo di Covarey in 2h 08’41”. Seconda posizione dunque per Grosjacques, vincitore del circuito Défi Vertical, in 2h 10’33”. Terzo gradino del podio per il piemontese Federico Airola in 2h 20’55. La prova in rosa è andata a Roberta Jacquin all’arrivo in 2h 52’58”, a precedere Maria Panseri (3h 01’41”) e Valérie Desandré (3h 07’36”). In gara anche tre atleti della Fisdid: primo Alex Grivon, secondo Andrea Sefusatti e terza Sveva Simoncini, tutti accolti da un grandissimo applauso.
«Sono state due splendide giornate di sport - dice Dennis Brunod -. Abbiamo ricevuto tanti complimenti, per noi è un ulteriore slancio in vista della prima edizione del Mont Avic Extreme SkyTrail del 2017. Un grazie anche ai volontari, unici e insostituibili: senza di loro sarebbe impossibile organizzare questi eventi».
TTVDA - Con il Mont Avic Trail è andato in archivio il Tour Trail della Valle d’Aosta. Al femminile vittoria di Gabriella Boi con 777,75 punti. Seconda posizione per Annalisa Faravelli (639,68) e terza per Elena Piazzi (456,79). Enzo Benvenuto si è invece aggiudicato il titolo maschile con 1201,31 punti. Ha concluso davanti a Simone Tucci (854,26) e Daniele Calandri (685,54). A ricevere il premio finisher (maglietta, ramponcini e bastoncini) sono stati Gabriella Boi, Alessandra Joly, Elena Piazzi, Elena Grigoletto, Elena Pittana, Valentina Amato, Manuela Vecchini, Enzo Benvenuto, Simone Tucci, Daniele Calandri, Nadir Vuillermoz, Jean Paul Frassy, Michele Nania, Alberto Mainetti, Gianluca Tripodi, Gualtiero Pession, Edy Glarey, Michele Piana, Mauro Gandini, Luca Giai, Fabrizio Cabbia, Natalino Massoni, Paolo Danna, Marco Pagliarin, Alex Doveil, Giovanni Falcone, Alessandro Dovio, Fabio Rigotti, Carlo Alberto Raschioni.
Pajosco-Bassi, vittoria per due
Successo a pari merito all’Ultratracks, al Mont Avic vince Stradelli
Fine settimana autunnale ancora ricco di trail quello del 2-3 ottobre. Ieri erano in programma, tra le altre gare, anche l’Ultra Tracks Supramonte Seaside, il Mont Avic Trail e il Campo dei Fiori Trail.
SUPRAMONTE - Successo ex aequo nella gara di 90 km per Nicola Bassi e Marco Pajusco in 10h17’04’’, davanti a Francesco Pompoli. Prima donna Marta Poretti (13’48’22’’), davanti a Konstanze Hahn. Nella 42 km successo del sardo Antonio Filippo Salaris (4h41’25’’) che ha nel palmarès un quarto, un sesto e un settimo posto alla Marathon des Sables su Alessandro Colombi e Dario Tuveri (prima donna Anna Conti in 5h37’10’’) e nella 23 km vittoria di Manuel Speranza (2h29’56’’) e Pina Deiana (2h59’13’’). Nicola Bassi nei prossimi giorni cercherà di stabilire il record di percorrenza del Selvaggio Blu, il trekking che corre tra mare e monti in questo selvaggio angolo di Sardegna.
MONT AVIC - Nella gara lunga (37 km) successo di Stefano Stradelli in 4h19’01’’ su Nicolas Stratti e Lorenzo Facelli. Prima donna Marcella Belletti in 5h38’34’’ davanti ad Annalisa Faravelli e Sara Dottor. Nella top ten anche Bruno Brunod, quinto. Nella 22 km successi di Stefano Castagneri (2h08’41’’) e Roberta Jacquin (2h52’58’’).
CAMPO DEI FIORI - Vittoria di Clemente Belinghieri sul percorso di 41 km di questa gara alla prima edizione ma con tanti big in 3h34’38’’ su Stefano Ruzza e Mauro Toniolo. Nella top ten anche Giuliano Cavallo, settimo. Prima donna Francesca Tesolin in 4h21’34’’ davanti a Yulia Baykova e Giuliana Arrigoni.
Concluso il Defi Vertical
Al Vertical du Costaz a segno Gloriana Pellissier e Nadir Maguet
Buona la prima. Quasi 100 concorrenti hanno partecipato alla prima edizione del Vertical du Costaz, prova che ha chiuso il circuito valdostano Défi Vertical. Sole e temperatura quasi estiva a Covarey, sede di partenza. Condizioni meteo opposte dopo 2,9 chilometri e 1.000 metri di dislivello positivo. Al Colle Valmerianaz freddo, vento e nebbia. Gara maschile a senso unico. Lo scialpinista dell’Esercito Nadir Maguet, già vincitore a Courmayeur, si è imposto con il crono di 37’54”. Nessuno è riuscito a stargli dietro. Fin dai primi metri ha imposto il suo ritmo e tagliato il traguardo in solitaria. Seconda posizione per Henri Aymonod (41’36”), con terzo gradino del podio per il forestale Pierre Yves Oddone (42’16”). Quarto il finanziere Stefano Castagneri (42’56”) e quinto Mathieu Brunod (43’06”), figlio della leggenda Bruno.
Più combattuta la gara femminile con Gloriana Pellissier e Christiane Nex che per gran parte della competizione hanno lottato. Nel finale l’alpina dell’Esercito ha aumentato il ritmo e vinto in 49’36”, staccando di 47” Christiane Nex. Terzo gradino del podio per Chantal Vallet (51’11”), con quarta Susanna Neri (52’45”) e quinta Giorgia Ganis (53’41”).
Henri Grosjacques, ottavo, ha vinto il circuito Défi Vertical maschile con il punteggio di 723,08. Il valdostano della Val d’Ayas ha preceduto Pierre Yves Oddone (461,69), Simone Cappelletti (397,16), Remo Clerino (388,84) e Fabrizio Cuaz (376,66). Al termine delle cinque prove il successo in rosa è andato a Chantal Vallet (242,21), brava a precedere Christiane Nex (201,75), Barbara Cravello (172,14), Corinne Favre (92,37) e Giuseppina Marconato (91,09).
Anche la Half Skyrace a Bellagio
Appuntamento il 23 ottobre per la panoramica gara delle Italy Series
La Bellagio Skyrace, ultimo appuntamento delle Italy Series, nata appena tre anni fa, torna con un percorso rinnovato e, a meno di un mese dall’evento, il programma il 23 ottobre, le iscrizioni sono arrivate a quota 190, non solo dalla nostra penisola ma, a sorpresa, anche da Lituania, Svizzera, Grecia, Francia, Inghilterra, Olanda e Romania. Il panorama che si gode dalla vetta del Monte San Primo, cima Coppi della gara, a quota 1.682 m, è uno dei più belli di tutto il Lago di Como.
NOVITA’ HALF - La gara voluta da Franco Sancassani inaugura da quest’anno la half skyrace di 14,5 km e 1.050 metri D+, che arriva fino a quota 1.100 del Belvedere Nuvolone, dove ammirare il promontorio di Bellagio e la catena delle Alpi Retiche. Una valida alternativa alla gara principale, di 27 km e 1.830 m D+. Confermato il percorso per i più piccoli all'interno del Parco dei giardini di Villa Melzi. Lo scorso anno si impose Tadei Pivk davanti a Daniel Antonioli e Gil Pintarelli. In rosa vinse Silvia Rampazzo su Ilaria Bianchi e Susanna Serafini. Sul parterre del Lungolago di Bellagio si prospettano grandi sfide fra nomi importanti dello Skyrunning , sia in ambito maschile che femminile. Domenica 23 ottobre il ritrovo è fissato dalle ore 6.30 al palazzetto dello sport di Bellagio. Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale www.bellagioskyteam.it.
Il diario di Kilian dall'Everest
Dopo il tentativo di record nel progetto Summit of my life
Ad agosto Kilian Jornet, insieme a Seb Montaz Rosset, Jordi Tosas, Vivian Bruchez, ha cercato il record sull’Everest nel progetto Summit of my life. Non ce l’ha fatta, ma crediamo che tornerà presto a caccia dell’impresa. A casa ha scritto un diario della sua esperienza, ecco alcuni passi del suo racconto.
“Siamo arrivati a Kathmandu il 7 agosto. Avevamo un biglietto di sola andata, con l'obiettivo di raggiungere la vetta tra le quattro e le sei settimane. Tutto dipendeva dalla nostra acclimatazione e dalle condizioni della montagna. Eravamo eccitati e ansiosi di iniziare la sfida. Dopo tante settimane di preparazione in alta montagna sulle Alpi, eravamo a Kathmandu. L'idea iniziale era quella di andare direttamente a Rombuk e al Campo Base, ma a causa di alcuni problemi burocratici siamo riusciti a partire per il Tibet solo il 16 agosto.
Nell’attesa siamo andati a Langtang in modo da non perdere la nostra acclimatazione e per vedere a che punto erano i lavori di ricostruzione nella valle dopo il terremoto dello scorso anno. (…) Abbiamo notato che la zona stava tornando alla vita (…). Il progetto che abbiamo lanciato insieme alla ONG SOS Himalaya ha permesso la ricostruzione di molte case, ma c'è ancora molto da fare.
Dopo un lungo viaggio in Tibet, il 19 agosto siamo finalmente arrivati a Rombuk, dove finisce la strada, proprio di fronte la parete nord dell'Everest. Un lungo viaggio, ma ne è valsa la pena: da questo lato della montagna appare come una piramide bianca perfetta attraversata da ‘strisce’ di roccia.
Abbiamo trascorso due giorni in Rombuk e scalato alcune cime fino a 6.500 metri. Il 22 siamo saliti fino al Campo base avanzato con 12 yak, Sitaram, il cuoco nepalese, e Namste, il suo aiutante tibetano. Le condizioni hanno reso impossibile agli yak di arrivare al campo base, conosciuto come Zombie Camp a 6.500 metri. Alla fine ci siamo fermati a 5 km, dove abbiamo messo le tende per quello che doveva essere il nostro accampamento per la spedizione.
La settimana seguente era tempo di acclimatarsi in quota. Il tempo era soleggiato, caldo e senza vento, così siamo stati in grado di salire rapidamente a 7.200 metri, verso il passaggio a nord. Ci siamo trasferiti da soli, ognuno alla propria velocità e abbiamo cercato le vie più sicure in termini di crepe e seracchi. Il 29 sono salito a 7.700 metri alla ricerca di una linea a sinistra dei seracchi sul colletto a nord: in particolare sul versante nord-est. Le condizioni sul fronte nord-est/nord erano perfette, con una quantità di neve fresca caduta sul crinale durante il monsone. Una sensazione incredibile essere solo su una montagna così enorme. C'era un sacco di neve che ha reso difficile andare avanti, ma, in termini di sicurezza, le condizioni erano buone. Non c'era alcun rischio di valanghe e il tempo è stato stabile.
Due giorni dopo, il 31 agosto, abbiamo deciso di fare un ultimo giorno di acclimatazione, e cercare di raggiungere 8.000-8.200 metri. Questa volta con Seb e Jordi siamo partiti alle tre del mattino e alle sei abbiamo attaccato la parete nord-est (…) Condizioni perfette di neve e ghiaccio, con una pendenza media di 55°. A mezzogiorno, a 7.600 metri, il tempo è cambiato improvvisamente. C'era neve pesante e con un elevato rischio di valanghe.
Dopo questo tentativo, abbiamo trascorso alcuni giorni di relax a Rombuk, in attesa di un meteo migliore.
In quei giorni il monsone ha intensificato la sua forza, c'era un sacco di vento e nevicate costanti. L'8 settembre è arrivato il bel tempo e abbiamo cercato di raggiungere la vetta con Jordi e Seb. Sapevamo che le condizioni erano difficili, ma abbiamo deciso di provare lo stesso. Abbiamo lasciato il nostro campo a mezzanotte. Alle tre del mattino abbiamo raggiunto la parete nord-est, e ci siamo resi conto che il vento aveva creato grandi placche e abbiamo deciso di scendere.
Abbiamo analizzato la situazione ed era chiaro che negli ultimi giorni la tanta neve aveva creato grandi accumuli sulla montagna e il vento aveva formato lastre di grandi dimensioni, non solo sul versante nord-est, ma anche sul crinale. Tenendo questo in mente, era chiaro che le cose dovevano cambiare radicalmente per la nostra sicurezza. Abbiamo dovuto rinviare la sfida della scalata all'Everest perché una rapida ascesa ci avrebbe esposti a troppi rischi (…).
I nostri permessi erano validi ancora per una settimana e abbiamo colto l'occasione per alcune attività nella zona. L'11 settembre sono andato a Chang Tse, a 7519 metri, lo stesso giorno Seb ha sciato su Changzheng. Il giorno seguente ho voluto salire il più in alto possibile sulla via normale verso l'Everest. C'era un sacco di neve, ma la progressione è stata fluida (…) e ho raggiunto 7.950 metri prima di mezzogiorno. Ma il tempo è peggiorato e ha iniziato a nevicare. Sono sceso in fretta, seguendo il percorso della salita (…). Così abbiamo lasciato l'Everest alla prossima occasione.
Il giorno seguente, il 13 settembre siamo andati con Vivian e Seb a sciare sul monte di fronte al nostro campo, tra il Changtse e Changzheng, a 6.910 metri. (…). Il tempo era ancora instabile e c’era un alto rischio di valanghe in alto. Abbiamo lasciato la montagna con un po’ di frustrazione (…) ma allo stesso tempo siamo rimasti molto soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare. Sono molto contento di quello che ho imparato in queste ultime settimane in Himalaya. Abbiamo visto quello che funziona e quello che bisogna cambiare. Sono cresciuto come scalatore. La spedizione ci ha lasciato belle sensazioni, anche se non siamo stati in grado di raggiungere la vetta. Una grande esperienza che sarà utile quando torneremo e cercheremo di nuovo il record”.
Che bagarre nel La Sportiva Vertical Trophy
Domenica la nona tappa, il Ciok Vedeler
Nel La Sportiva Vertical Trophy, se al femminile i giochi sono ormai fatti visto che Beatrice Deflorian della US Cornacci di Tesero è saldamente al comando con cinque vittorie e 10 punti di bonus della tappa di Roncone (servivano i migliori quattri risultati), al maschile sarà grande bagarre per il primo e secondo posto: Nicola Pedergnana e Patrick Facchini, del Team la Sportiva, infatti, si trovano appaiati con 398 punti, tre vittorie e due secondi posti per entrambi, inoltre erano presenti anche a Roncone per cui i punti di bonus contano poco. Vediamo se si presenteranno ai blocchi di partenza per le due ultime tappe, nel caso di parità saranno prese in considerazione le partecipazioni: dunque importante essere presenti. Per il terzo podio se la giocano in cinque, Maurizio Mich della Cornacci di Tesero, Simone Manfroi e Mattia Giuliani del team Bogn da Nia, Tiziano Conti della Cornacci, Stefano Valentini dell’Atletica Valle di Cembra, ma attenzione con tre prove e attualmente fuori punteggio c’è anche Fabio Bazzana, a lui basterebbe un piazzamento nei primi cinque in una delle due tappe finali per aggiudicarsi la terza piazza, dunque anche qui grande incertezza.
Ben 115 atleti sono in lizza chiudere il circuito (almeno 4 gare sulle 10 in programma), tre sono i potenziali “Big Finisher”, Christian Sparagna, Delugan Efrem e Duccio Tessadri, sinora sempre presenti nell’arco della stagione.
Domenica 2 ottobre in programma la nona tappa, il Ciok Vedeler di Soraga in Val di Fassa, con partenza in linea alle ore 14.30 presso i campi sportivi (iscrizioni sul sito www.ciokvedeler.it) Premiazioni e Felicetti Pasta Party presso il centro polifunzionale (Gran Ciasa) di Soraga con inizio ore 19. Gran finale del circuito a Ziano di Fiemme con la Vertical Costolina in programma sabato 8 ottobre e festa finale presso il tendone delle manifestazioni.
Grandi sfide alla Chiavenna Lagunc
In programma domenica 9 ottobre
Il fortissimo eritreo Petro Mamo e i gemelli Dematteis sono solo tre nomi di spicco del Km Verticale Chiavenna Lagünc in programma domenica 9 ottobre. «Ci sono tutte le premesse per una gara che potrebbe regalare forti emozioni – ha confermato Nicola Del Curto del comitato organizzatore -. Oltre a questi grandissimi campioni avremo al via gli azzurri di corsa in montagna Emanuele Manzi, Francesco Puppi, Alex Baldaccini, Davide Magnini, il neozelandese Jonathan Wyatt e il vincitore della coppa del mondo di scialpinismo Michele Boscacci che lo scorso anno sfiorò il gradino più alto del podio alla nostra gara per un soffio. Tanto per non farci mancare nulla stiamo lavorando per presentare ai nastri di partenza un altro campione dello skialp come Damiano Lenzi».
Sarà gara vera anche al femminile: «La favorita dei pronostici, alla luce dei risultati ottenuti in questa stagione e del feeling che ha con la salita a Lagùnch, è ovviamente Valentina Belotti – ha continuato Del Curto -, ma la gara è tutt’altro che scontata vista la presenza delle altre azzurre Antonella Confortola, Sara Bottarelli, Alice Gaggi e della rumena Denisa Dragomir. Ruolo di outsider lo avranno invece le emergenti Giulia Compagnoni e Arianna Oregioni».
Se venerdì 7 sarà tempo di festa con la presentazione dell’evento in piazza a Chiavenna, domenica la sfida per nuovi record sul percorso dove in passato sono state siglate le migliori prestazioni cronometriche mondiali nel Km Verticale che attualmente appartengono a Bernard De Matteis (best time 30’27”) e Valentina Belotti (best time 37’42”). Macchina organizzativa già operativa, quindi, per questa sfida con il cronometro su un sentiero naturale unico al mondo, dove una lunga serie di gradini di differente altezza porta i concorrenti a dover gestire nel migliore dei modi gambe e fiato, con start posto ai 352 metri della chiesa di Loreto e arrivo a quota 1352 di Lagünc.
Tutto pronto per la Tartufo Trail Running del 9 ottobre
Ultimo atto del Trofeo Bper Agisko Cup
Il 9 ottobre ultimo atto del Trofeo Bper Agisko Cup con la Tartufo Trail Running. «Tutto confermato - spiega Roberto Mattioli dello staff organizzatore - anche il percorso è pronto: sul nostro sito abbiamo pubblicato il road book tecnico della nona edizione. E novità dell’ultima ora: la nazionale di skyrunning della FiSky sarà presente a Calestano da venerdì 7 per un collegiale». Quattro le distanze sui sentieri dell'Appennino Tosco-Emiliano celebri per il 'tuber uncinatum Chaten', meglio conosciuto come Tartufo Nero di Fragno: la gara lunga è di 66 km, ma ci sono anche la 50, 28 e 17 km, con dislivello da 930 a 3.360 metri.
Gara che assegna il titolo del circuito: in campo femminile già sicura della vittoria Lara Mustat del Circolo Minerva Team La Sportiva, al maschile lotta a due con Davide Ansaldo del Bergteam che guida su Claudio Chiarini del Team Tecnica, con Gianluca Cola Circolo Minerva Team La Sportiva, vincitore dell’edizione 2015, in dubbio per i postumi di un infortunio.
Sabato tempo di Morenic Trail
Prova finale del circuito Ultra delle Italy Series
Ultimo atto del circuito Ultra delle Italy Series con la Morenic Trail: gara lunga (113km) che si sviluppa sui sentieri dell’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Partenza alle ore 9 di sabato 1 ottobre a Andrate, all’inizio della Serra d’Ivrea, e arrivo a Brosso. Si può gareggiare anche a staffette da 4, 3 e 2 persone, anche miste: le quattro frazioni del Morenic, variano tra i 20 e i 35 km, con passaggio del testimone delle staffette al Lago di Bertignano a Viverone, al Ponte della Dora Baltea nei pressi di Villareggia e al Ponte Preti a Strambinello.
Come ormai da tradizione gli arrivi dei concorrenti saranno accompagnati per tutta la notte dalla Morenic Parade, la notte bianca di Brosso a base di musica, danze e buona cucina. Info su www.morenictrail.com
Domenica This is Vertical Race
Appuntamento a Valgoglio, organizzato dallo sci club Gromo
Domenica 2 ottobre seconda edizione della This Is Vertical Race ai Valgoglio (Bg). Gara dura, con partenza, alle ore 9, a cronometro (a intervalli di 30”) dalla centrale di Aviasco, per affrontare 1000 metri di dislivello su uno sviluppo di 1,8 km sino a raggiungere località Cazzat. Marco Moletto (La Sportiva), Fabio Bazzana (secondo classificato l’anno scorso, Karpos La Sportiva) e William Boffelli (La Sportiva) sono alcuni tra i top racer che cercheranno di strappare a Patrick Facchini il miglior tempo fatto segnare nella prima edizione: 34’01”. Per chi ne sarà capace è in palio un premio speciale.
ISCRIZIONI - Le iscrizioni si raccolgono domenica dalle 7 alle 8.30 presso il bar della diga; quota di 15 euro che comprende il pranzo al Ristoro 5 Laghi (dalle ore 12). Possibilità di affidare gli indumenti da elitrasportare all’arrivo; l’elicottero farà anche da navetta per gli spettatori, su richiesta, con partenza da Valgoglio dalle 7.30. Al termine della gara premiazioni (premio in denaro per i primi cinque uomini e per le prime tre donne, riconoscimento per il concorrente più giovane e quello più anziano, nonché premi tecnici per i primi 20 classificati) e spritz party. Info su www.sciclubgromo.it.
Gran finale per il Tour Trail della Valle d’Aosta
Con il Vertical du Costaz e il Mont Avic Trail
Le ultime due competizioni della stagione, prima della festa finale. Venerdì 30 settembre e sabato primo ottobre Champdepraz e il Parco Naturale del Mont Avic ospiteranno le ultime due gare del Défi Vertical e del Tour Trail della Valle d’Aosta.
Si parte con la prima edizione del Vertical du Costaz, prova di 2,9 chilometri e 1.000 metri di dislivello positivo. La gara più corta della Valle d’Aosta inizierà alle 16 da località Covarey di Champdepraz, con arrivo fissato ai 2.280 metri del Colle Valmerianaz. All’Alpeggio Costaz, dopo circa 300 metri di dislivello, è stato inserito un ‘traguardo volante’ che premierà il primo assoluto maschile e femminile. I concorrenti avranno al massimo due ore di tempo per coprire la distanza. Ritiro dei pettorali venerdì dalle 11 alle 15. Dalle 18.30 cena buffet presso Hotel Parc Mont Avic, a seguire le premiazioni del Vertical du Costaz e poi quelle del circuito Défi. Previsti premi per i vincitori e per tutti i finisher delle cinque gare.
TRAIL - Sabato la seconda e ultima giornata di gare. In programma l’ormai consolidato Mont Avic Trail, giunto alla quarta edizione e collocato sempre a inizio autunno. Si corre su due percorsi. Un lungo di 37 chilometri e 2.900 metri di dislivello positivo e un corto di 22 chilometri e 1.500 metri di dislivello positivo. Alle 8 partirà la prima prova, mentre alle 9.30 è in programma lo start della seconda. Alle 11.30 è previsto l’arrivo del vincitore della 22km, intorno alle 12.15 quello della 37 km. Il ritiro dei pettorali e dei pacchi gara potrà essere fatto il venerdì dalle 17 alle 20, oppure il sabato dalle 6.30 fino a mezz’ora prima dell’inizio delle due gare. Nel pomeriggio spazio come sempre ai più giovani. Alle 15.30 verrà riproposto il Baby Trail che si correrà su due percorsi a seconda dell’età. I più grandi affronteranno un tracciato di 1.100 metri, i più piccoli su un anello di 550 metri. Intorno alle 17 le premiazioni di tutte le gare, a seguire quelle del Tour Trail della Valle d’Aosta. Gran finale con il Trail Fest che chiuderà la stagione in Valle d’Aosta. Ad accompagnare la festa sarà la band ‘Fono&Brass’.
INIZIATIVE - Tante anche le iniziative collaterali. Pellissier Helicopter organizzerà i consueti voli turistici con sorvolo al di fuori dell’area protetta del Parco Naturale Mont Avic. Chi è interessato potrà invece visitare il Parco Faunistico Mont Avic sfruttando la tariffa promozionale, oppure il Centro visitatori del Parco, gratuito. Gli amanti delle sculture potranno invece osservare da vicino le opere e la lavorazione con motosega di Enus Milesi, artista bergamasco presente per tutta la giornata di sabato. Durante il trail sarà inoltre possibile passeggiare tra gli stand dei partner ufficiali o partecipare al test della nuova collezione di scarpe Hoka, altro sponsor del Mont Avic Trail. I bambini potranno invece sfruttare il servizio Truccabimbi VdA e provare il tiro (biathlon) insieme agli istruttori Gianni Gens e Carlo Christille, a disposizione dalle 10 alle 11.30 e dalle 13 alle 14. Gli organizzatori hanno anche studiato due stuzzicanti iniziative per invogliare il pubblico a tifare e applaudire i concorrenti lungo i percorsi. Venerdì scatterà la sfida per indovinare il tempo del vincitore del Vertical. Sarà necessario segnare il tempo sul tabellone posto alla partenza; chi si avvicinerà maggiormente vincerà un premio. Inoltre saranno allestite due ‘aree partner’ dove verranno regalati gadget ai presenti. Venerdì appuntamento all’Alpeggio Costaz (traguardo volante) e al Colle Valmerianaz (arrivo Vertical), sabato saranno coinvolti il punto di ristoro all’Alpeggio La Servaz e il rifugio Barbustel. Appuntamento venerdì 30 settembre e sabato primo ottobre per l’atto conclusivo dei due circuiti valdostani e per la grande festa finale che coinvolgerà atleti, accompagnatori e semplici curiosi.