UTLO nel segno di Manser e Canepa

Nella 82k vincono Klein e Salvetti

Alla Vibram Ultra Trail Lago d'Orta festeggiano Walter Manser e Francesca Canepa. Lo svizzero taglia il traguardo dopo 118,8 km e 7.200 metri di dislivello in 14h55’03”, precedendo Giulio Ornati del Team Salomon (15h33’19”) con il francese del Team Scott Remi Berchet a completare il podio (16h02’43”), quarto Roberto Mastrotto, quinto Michael Dola, con il tedesco Tim Wortmann, Daniele Fornoni, Nicola Poggi, Simone Tucci e lo svizzero Rene Brauen nella top ten.
La valdostana del Team Montblanc chiude in 19h29’23”, in un testa a testa serrato con Anna Biasin in 19h31’11”, con terza la britannica Zoe Salt in 20h41’39”, quarta l’olandese Kim  Mulder, quinta Guendalina Sibona.

LE ALTRE DISTANZE - Nella 82 km vittoria del tedesco Johannes Klein in 9h42’01” su Carlo Salvetti in 9h47’35” e il francese Alban Berson in 10h06’29”, quarto lo svizzero Matthieu Girard, quinto Gianluca Galeati. La britannica Rachael Campbell si aggiudica la gara rosa in 12h10’35”, sulla ceca Andrea Vlasakova (12h47’55”) e la connazionale Sophie Amy Grant (13h01’10”); ai piede del podio lo svizzera Dusch Kerstin e l’olandese Janne Geurts. Nella 57 km a segno Riccardo Borgialli in 5h54’20” sullo svizzero Roberto Delorenzi in 5h59’52” e Stefano Rinaldi in 6h03’08, quindi Stefano Radaelli e Marco Zanchi. Sul podio rosa sale sul gradino più alto la svedese Sofie Strömberg in 7h12’55” su Lisa Borzani (8h17’48”)  e Francesca Ferrari in 8h20’04”, quarta la tedesca Susanna Hempel, quinta Vera Mazzarello. Nella 34 km, infine a segno lo svizzero Matteo Ceresa e la tedesca Susi Lell.


Antonioli e Bianchi vincono NscK1 Vertical

Domani in programma Bellagio Skyrace e Half Skyrace

A dare il via al fine settimana di Bellagio è stata la vertical NscK1, con gli atleti radunati oggi nell’antico e pittoresco borgo di San Giovanni, adagiato fra il lago e la montagna. In griglia di partenza anche Daniel Antonioli, Cristian Minoggio e Gabriel Soares, tutti e tre intenzionati a prendere parte pure alle gare di domenica. Il tracciato di 4,5 km solo up ha condotto i runner 810 metri più in alto, sul Belvedere del monte Nuvolone.

UOMINI - Pronti via e Cristian Minoggio ha preso subito un certo vantaggio sul gruppetto degli inseguitori composto da Davide Panzeri, Daniel Antonioli e Gabriel Soares. Intorno a metà gara Antonioli è evaso dal gruppetto riportandosi su Minoggio. I due hanno corso appaiati per il resto della salita. In prossimità del finale il soldato dell’esercito ha allungato guadagnando quel vantaggio che gli è stato sufficiente per guadagnarsi la vittoria, conquistata praticamente in volata. Secondo posto dunque per l’asso Valetudo Cristian Minoggio e terza piazza per il ciclista Davide Panzeri. Nella top five il giovane talento del canottaggio mondiale Gabriel Soares e il toscano della Carvico Francesco Bracci.

DONNE - In rosa netta vittoria di Ilaria Bianchi in maglia Recastello davanti a Chiara Fumagalli dei Bocia Verano Brianza e Cecilia Pedroni dei Trailrunners Finale Ligure. Nelle migliori cinque Raffaella Colzani e Costanza Del Bravo. Segnaliamo il settimo posto di Elisabetta Sancassani, la campionessa bellagina di canottaggio. «Sono partito piano – ha dichiarato il vincitore Daniel Antonioli – perché quest’anno ho fatto più sky che vk e non ero troppo preparato. Gli avversari erano agguerriti ma quando ho impostato il mio ritmo sono riuscito a raggiungere Minoggio e con lui me la sono giocata nel finale. Ho allungato quando ho sentito il rumore dei campanacci e il tifo, segno che eravamo vicini alla meta.

PROGRAMMA - Chiuso il sipario sulla prima giornata, domenica sarà il turno delle gare più lunghe. Bellagio Skyrace e Bellagio Half Skyrace partiranno alle ore 9.00 dalla piazza Mazzini, cuore nevralgico di Bellagio, per avviarsi verso la cima più elevata del triangolo lariano, il San Primo, ma solo gli iscritti alla skyrace percorreranno i due panoramici chilometri della cresta del monte che sovrasta Bellagio. Linea d’arrivo per entrambe le gare sul lungolago Europa.


Philip Goetsch: nuovo record del mondo vertical a Fully

Al femminile successo della Dewalle. Quinto posto per la Magliano

Gran finale del Vertical Kilometer World Circuit questa mattina a Fully, in Svizzera, dove nel 2014 Urban Zemmer era stato il primo uomo scendere sotto i 30 minuti. Oggi a fare notizia è il nuovo record mondiale di Philip Goetsch, che abbassa di ben 49 secondi il crono di Zemmer, chiudendo in 28’53’’. Goetsch, già vincitore degli Europei a Limone nello scorso dine settimana, ha avuto ragione dello svizzero Thmas Terrettaz (30’34’’) e di Davide Magnini (30’37’’). Quarto Patrick Facchini, quindi il valdostano Henri Aymonod, sesto Remi Bonnet. Al femminile successo della francese Christel Dewalle in 35’10’’ sulla svizzera Viktoria Kreuzer (37’37’’) e la francese Jessica Pardin (38’16’’). Quinto posto per Camilla Magliano che chiude la sua prima stagione della corsa tra i monti con un altro risultato di prestigio. Ottava Francesca Rossi, In norvegese Stian Angermund-Vik si è aggiudicato il nuovo circuito mondiale davanti a Patrick Facchini e allo sloveno Nejc Kuhar, mentre la spagnola Laura Orgué ha dominato il ranking femminile davanti a Viktoria Kreuzer e Stephanie Jimenez.


Girondel e Huser vincono la Diagonale des Fous

Secondo Antoine Guillon, Ruzza ventiduesimo

La Diagonale des Fous, tradizionale appuntamento cento miglia dell’Ultra Trail World Tour sull’isola di La Reunion, nell’Oceano Indiano, in programma tra il 19 e il 22 ottobre (in totale sono quattro trail), ha visto la vittoria di Benoit Girondel in 23h53’53’’ su Antoine Guillon (24h26’12’’, con questo sono sette podi e una vittoria alla Diagonale) e Guillaume Beauxis (25h09’58’’). Stefano Ruzza del Team Vibram (settimo nel 2014) è arrivato ventiduesimo, mentre il podio femminile vede la vittoria di Andrea Huser in 26h34’52’’ (già prima l’anno scorso e terza nel 2015) su Emilie Lecomte (29h02’26’’, per lei due vittorie e un secondo posto a La Reunion) e Marcelle Puy (30h58’58’’).


È tempo di Bellagio Skyrace

Sabato debutta il vertical, domenica la gara

Bellagio si prepara ad accogliere i runner nel lungo weekend della Nsc Bellagio Sky Team. Sabato pomeriggio spazio alla prima edizione del vertical NscK1, 4,3 km di sviluppo e 810 metri di dislivello con partenza dalla piazza della frazione San Giovanni e arrivo ai 1059 metri del Belvedere del monte Nuvolone. Domenica mattina sul lungolago di Bellagio il via delle altre prove: Bellagio Skyrace (28,5 km e 1850 m d+, gpm monte San Primo), Bellagio Half Skyrace (14,5 km e 950 m d+) e Bellagio Mini Skyrace (non competitiva per bambini e ragazzi nei giardini di Villa Melzi).
Il tracciato delle prove di domenica lo descrive il campione di canottaggio – e di skyrunning – Franco Sancassani. «La partenza in linea verrà data alle ore 9 nella centralissima piazza Mazzini, subito si imbocca la salita Serbelloni, scalinata del borgo, poi si attraversano le caratteristiche frazioni di Aureggio, Taronico e Suira. Percorrendo la ‘rampa dei mulini del Perlo’, ascesa che i ciclisti fedeli al Ghisallo ben conoscono, ci si immette definitivamente su mulattiera e sentieri montani che conducono alla vetta del monte San Primo (1680 metri). Solo gli iscritti alla skyrace potranno gustarsi lo scenario dei due chilometri di sentiero su pascolo che delineano la cresta del San Primo. Il resto lo raccontano le splendide foto che si trovano sul sito ufficiale www.bellagioskyteam.it». L’arrivo invece è posto come di consueto sul lungolago Europa.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.  


Ultra Trail del Lago d'Orta, ci siamo

Venerdi' sera la partenza della gara di 120 km da Omegna

Ci siamo, parte la tre giorni del Vibram Ultra Trail del Lago d’Orta. Cinque le distanze previste: 120, 82, 58 e 34 km, tutte qualificanti per l’UTMB e una gara da 17. La prima partenza è fissata venerdì alle ore 23 da Omegna (presso l'UTLO Village) e vedrà gli ultra trailer più sfidare i 120 km e i 7300 metri di dislivello positivo lungo un percorso vario, che attraverserà i luoghi più caratteristici dell'area montana del Lago d’Orta. Il percorso più lungo passerà per il Monte Mottarone, per poi attraversare nuovamente Omegna e portare in salita i partecipanti verso Quarna Sopra e Quarna Sotto, Alpe Camasca, Fornero, il Monte Croce (1640 metri, il punto più alto del percorso), Arola, Boleto, San Maurizio d'Opaglio, Pella, Grassona, Nonio, Cesara, laghetti di Nonio ed infine terminare a Omegna. Lunga la lista degli iscritti e quella dei favoriti: spicca il nome di Oliviero Bosatelli, portacolori del Team Scott Running, secondo al TDG 2017.


Sabato e' il giorno di Fully

érova finale del Vertical Kilometer World Circuit

Sabato è il giorno di Fully, del vertical di Fully. Una delle sfide più dure sui mille metri di dislivello, quest’anno anche prova finale del Vertical Kilometer World Circuit. Ma chi sono i favoriti? In campo maschile c’è tutta la nazionale svizzera di ski-alp, da Martin Anthamatten a Andréas Steindl, Werner Marti, Yannick Ecoeur, Iwan Arnold o Aurélien Gay, gli azzurri rispondono con Patrick Facchini, quinto lo scorso anno (che partirà per ultimo con il pettorale 1 alle 12.13 e 40 secondi, vista anche l’assenza di Nadir Maguet impegnato con la Nazionale di ski-alp che nel 2016 mise in fila Zemmer, Moletto, Kilian Jornet e appunto Facchini), Henri Aymonod, Philip Götsch, Filippo Beccari, Simone Eydallin…, mentre la pattuglia spagnola punta su Pere Rollan.
Grande attesa anche al femminile: c’è la primatista, la francese Christel Dewalle salita in 34’44”, ma le avversarie non mancano a partire dalla spagnola Laura Orgué, le padrone di casa Victoria Kreuzer e Jennifer Fiechter, oltre alla norvegese Therese Sjursen. In casa Italia occhi puntati su Francesca Rossi, anche se non al top della condizione, Lisa Buzzoni, Stéphanie Jimenez, Camilla Magliano, Chiara Giovando e Charlotte Bonin.
Prima partenza, quella di Moreno Pesce, alle 8, ultimi start dalle 12,15, dalle 15,30 la premiazione.


Grande attesa per il Trofeo Vanoni

Domenica si festeggia la sessantesima edizione

L’atmosfera del Trofeo Vanoni si sente a Morbegno: sono comparse nel centro cittadino le bandiere tricolori, nelle vetrine sono esposti i premi e i volontari hanno completamente segnato il percorso. Atleti e appassionati ‘calpestano’ la via Priula e il tracciato di gara per gli ultimi test, dopo che diversi top runners sono già venuti in ricognizione (i gemelli Dematteis, Alice Gaggi e Sara Bottarelli, Luca Magri, Antonio Toninelli, Francesco Della Torre). La macchina organizzativa del G.S. CSI Morbegno sta lavorando a pieno ritmo per organizzare un grande Trofeo Vanoni, visto che si festeggiano le sessanta edizioni.

FAVORITI - A livello femminile occhi puntati ovviamente sulla beniamina di casa Alice Gaggi che l’italiano al Vanoni lo vinse cinque anni fa con Valentina Belotti. Quest’anno, con la canottiera della Recastello Radici Group, sarà in gara con Samantha Galassi (azzurra ai Mondiali di Premana). Tra le avversarie più agguerrite sicuramente Sara Bottarelli e Barbara Bani (azzurra nelle lunghe distanze) della Free Zone e Giulia ed Elisa Compagnoni dell’Atletica Alta Valtellina. La pattuglia straniera trova nelle ceche Pavla Schorna e Kamila Gregorova le più accreditate per un risultato di alto livello, loro che lo scorso anno al Vanoni furono rispettivamente prima e terza e insieme seconde nel 2012, la Gran Bretagna schiera Helen Glover e Katie White (terza quest’anno alla Snowdon Race), la Slovenia Jasmina Jelovsek e Tina Koziek, mentre il Galles si affida a Natash Cockram e Bronwen Jenkinson e la Scozia a Charlotte Morgan (settima ai Mondiali lunghe distanze) e Georgia Tindley. L’Eryri Team, gruppo sportivo gallese di Llanberis gemellato con il CSI Morbegno dal 1993, sarà in gara con ben 3 staffette.
A livello maschile per il titolo italiano assoluto gli occhi sono puntati sull’Atletica Valli Bergamasche che al Vanoni, nel 2012, non solo conquistarono il tricolore, ma furono anche l’ultima squadra italiana a vincere perché da quattro anni a questa parte il dominio è tutto straniero. I bergamaschi, che sono tra l’altro i campioni italiani uscenti, si affidano a Xavier Chevrier (campione europeo di corsa in montagna), Cesare Maestri (campione italiano lunghe distanze) e Luca Cagnati (6° mondiali lunghe distanze), sempre da Bergamo arriva l’Atletica Valle Brembana capeggiata dal recordman del percorso Alex Baldaccini (miglior tempo dal 2012 al 2015) che vanta due compagni di squadra di livello assoluto come Francesco Puppi (campione del mondo lunghe distanze e bronzo ai campionati europei) e Nadir Cavagna (4° mondiali 2014, 7° Snowdon Race 2017). Chi infiammerà il calore del pubblico saranno soprattutto i gemelli più famosi della corsa in montagna, ovvero Martin e Bernard Dematteis in gara per la Corrintime con il campione e azzurro di maratona Giovanni Gualdi. Attenzione poi a La Recastello Radici Group (seconda lo scorso anno), a S.A. Valchiese con i forti Vender e Filosi e al G.S. Quantin, mentre altissime sono le aspettative per la prima squadra del G.S. CSI Morbegno che lo scorso anno chiuse al 7° posto. Tra le straniere, la Francia, forte di tre vittorie consecutive, punta dritta ad uno storico poker schierando una squadra molto competitiva composta da Emmanuel Meyssat (4° agli Europei 2017), Didier Zago (5° agli Europei 2017) e Arnaud Bonin. La Repubblica Ceca si affida al giovane Jan Janu, miglior tempo lo scorso anno al Vanoni, che sarà affiancato da Jachym Kovar e Milan Janata (10° ai Mondiali lunghe distanze quest’anno). La Gran Bretagna, quarta lo scorso anno, schiera Tom Adams, Chris Holdworth e James Espie, mentre la Slovenia si presenta con due squadre, con la prima formata da Miran Cvet, Gasper Bregar e Timotej Becan. Con due squadre sarà al via anche la Scozia capitanata da Robbie Simpson (il più giovane vincitore della Snowdon Race, 2° Europei 2014, 3° Mondiali 2015, 4° Europei 2015) insieme a Andrew Douglas (quest’anno 7° agli Europei e 8° ai Mondiali) e Tom Martyn. La Polonia invece punta tutto sui giovani con Sylwester Lepiarz, Adam Jamiski e Marcin Kubica. Da Llanberis arrivano anche 3 squadre maschili capitanate dall’organizzatore della Snowdon Race Stephen Edwards. Senza dimenticare Svizzera e Repubblica di San Marino.

ISCRIZIONI - Le iscrizioni chiudono venerdì a mezzogiorno, ma tante sono già arrivate, in particolare quelle degli stranieri che non sono mai stati numerosi come quest’anno: 16 staffette maschili e 9 femminili che battaglieranno con le migliori squadre italiane in gara per contendersi i dieci titoli italiani in palio.

PERCORSO - percorso del Vanoni non è solo un tracciato di gara veloce e tecnico che premia gli atleti che sanno andare forse non solo in salita, ma anche in discesa. Da quest’anno il Vanoni sarà per tutti, grazie ai nuovi cartelli rossi, realizzati a mano in legno, che segneranno stabilmente il percorso maschile e femminile per permettere a tutti di ripercorrerlo in qualsiasi momento dell’anno.
Tradotto in numeri sono 7250 metri con un dislivello di 435 metri per gli uomini, 5000 metri con un dislivello di 248 metri per le donne. I passaggi caratteristici, dopo lo start in via Vanoni, sono la  contrada Cima Case e la via Priula, il Tempietto, il dossò Barnabà al termine del quale è posto il bivio tra percorso uomini e percorso donne. Queste ultime dopo un traverso raggiungono i Bellini e scendono verso Morbegno, gli uomini invece devono prima salire fino alla frazione di Arzo dove è posto il Gran Premio della Montagna.

PROGRAMMA - Sabato alle 17 il ritrovo in piazza Sant’Antonio di tutte le nazioni  e atleti presenti al 60° Vanoni, domenica alle 8.30 il via del MiniVanoni, alle 10.30 scatta la prova rosa, alle 14 quella maschile. E dopo tanta fatica, la grande festa finale delle premiazioni che quest’anno sarà ancora più ricca vista l’assegnazione dei titoli italiani di corsa in montagna a staffetta e dei campionati di società che si svolgerà nella Sala Ipogea del Complesso di San Giuseppe.


Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Cup?

Primi Enrico Bonati e Katia Fori: per loro viaggio alle Canarie

Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup 2017? Ad aggiudicarsi il circuito sono Enrico Bonati e Katia Fori: per entrambi l’iscrizione alla Haria Extreme Lanzarote, compreso il viaggio aereo e cinque notti in hotel alle Canarie. Nella classifica maschile Bonati chiude con 1091 punti davanti a Giulio Piana (1067) e Matteo Fontanesi (854), in quella rosa piazza d’onore per Carlotta Vecchi con terza Silvia Motta. Ai secondi il pettorale alla Maddalene Sky Marathon con tanto di week end in Val di Non, ai terzi l’iscrizione alla La Veia Sky Race con una notte in hotel in Val Bognanco. Nicola Alfieri e ancora Katia Fori sono i primi (a pari punti a quota 438) della Fidelity Cup che premia appunto i più fedeli al Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup: per loro l’iscrizione al Trail del Monte Casto, sempre con due notti in albergo.


Il Vertical Mont Mary chiude la stagione aostana

A Saint-Christophe la premiazione del Tour Trail e del Défi Vertical

Il Tour Trail della Valle d’Aosta e il Défi Vertical hanno festeggiato domenica la fine della stagione. I due circuiti di trail e vertical hanno animato i sentieri valdostani da marzo a ottobre. Un lungo calendario composto da undici prove (6 TTVDA e 5 Défi) che hanno portato in griglia di partenza tantissimi appassionati di questa disciplina sportiva; al via non solo valdostani, ma atleti da tutta Italia e anche dall’estero.
Domenica a Saint-Christophe, in occasione del Mont Mary (vinto da Nadir Maguet  su Henri Aymonod e Emmanuel Vaudan e da Katarzyna Kuzminska su Katia Tomatis e Barbara Cravello), si sono svolte le premiazioni ufficiali del circuito e la consegna dei premi finisher ai concorrenti che hanno avuto la forza di completare tutte le prove dei rispettivi circuiti.
Il Tour Trail della Valle d’Aosta è stato vinto da Denise Avalle e Mathieu Brunod. Al femminile Avalle ha preceduto Natalia Mastrota e Valerie Desandré, con quarto e quinto posto per Marina Plavan e Nilda Blanc. Il figlio di Bruno Brunod ha invece prevalso su Marco Béthaz e Mattia Colella. Quarto Erik Nicola Vizzi e quinto Paolo Vitali.
I finisher del Tour Trail: Denise Avalle, Valerie Desandré, Nilda Blanc, Luana Cianci, Elena Grigoletto, Cristina Bianco, Mariacristina Balla e Angela Dragonetti. Al maschile sono stati premiati Mathieu Brunod, Erik Nicola Vizzi, Paolo Vitali, Fausto Lerda, Silvio Ogliaro, Gianni Paillex, Matteo Frezzato, Massimo Negra Barberis, Enrico Albanese, Ezio Scala, Michele Nania, Alberto Mainetti, Alessio Gaiche, Adriano Orella, Guido Casavecchia, Mauro Gandini, Michele Piana, Massimo Leone, Jacques Buillet, Attilio Luboz, Michele Elio Sucquet, Andrea Medici, Aurelio Burgos, Alex Doveil e Fabio Rigotti.
Il Défi Vertical è invece stato vinto da Chantal Vallet e Matteo Giglio. Vallet ha prevalso su Chiara Giovando e Barbara Cravello, con Silvia Szego e Christiane Nex a completare la cinquina iniziale. Giglio ha preceduto Nadir Maguet, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz ed Ezio Sardanapoli. I finisher del Défi: Chantal Vallet, Silvia Szego, Manuela Tussidor, Matteo Giglio, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz, Ezio Sardanapoli, Jacopo Gaglianone, Federico Barrel, Paolo Alberti, Andrea Gildo Petitjacques, Michele Nania, Fabio Siri e Yan Milliery. Al termine delle premiazioni sono anche stati consegnati tre assegni, del valore di 750 euro ciascuno, a tre associazioni benefiche: Fondazione Olignan, Piccoli Passi Onlus e Mandala Trail progetto ‘Andiamo in centro’.

 


Capolavoro Dega, sue Limone Extreme e World Series

Al femminile successo dell'orientista svedese Alexandersson

Che gara, what a race! Sono state queste le parole più pronunciate al traguardo della Limone Extreme Skyrace, finale delle Migu Run Skyrunner World Series che, come da tradizione, chiude la stagione dei corridori del cielo a Limone del Garda. Con la differenza che, rispetto alle ultime stagioni, oggi a farla da padrone è stato il bel tempo e il caldo. Un elemento, l’ultimo, che ha aggiunto difficoltà a una gara già lunga (oggi ancora di più, quasi 29 km) e difficile che arriva al termine di una stagione impegnativa per gli atleti. Tutte le salite al sole, con la partenza alle 11 e la temperatura che ha sfiorato i 25 gradi…

DEGA NELLA STORIA -
Non poteva esserci epilogo più bello per la stagione di Marco De Gasperi, atleta simbolo della corsa tra i monti, pluricampione del mondo di corsa in montagna al quale mancava però la vittoria delle World Series. E ci è riuscito a 40 anni. E come ci è riuscito… Gara tutta davanti, passa alla Mughera a una quindicina di secondi dallo spagnolo del team Salomon Jan Margarit. Poi sempre lì, a fare il solletico ai polpacci del ragazzino iberico. Infine la lunga discesa, dove Jan cade e Dega va a prendersi una storica vittoria con una cavalcata a tutta. «Dedico questo doppio successo a Elisa (Desco, ndr), alla bambina che sta per arrivare e a quella che fa già parte della nostra famiglia che mi hanno dato tanta forza» ha detto appena tagliato il traguardo. «Oggi non avrei scommesso nulla su di me, evidentemente le scommesse non sono il mio mestiere - ha aggiunto -, è stata una gara incredibile, in salita Jan andava più forte, poi in discesa purtroppo è caduto: questo me ne ha ricordato uno simile con protagonisti Kilian e Ricardo Meija al Giir di Mont».

LA GARA - De Gasperi (Team Hoka) ha chiuso in 3h07’32’’, Margarit (Salomon) in 3h07’58’’, terzo il tedesco Stefan Knopf (Salomon) in 3h10’51’’. Nella top ten, in ordine, lo spagnolo Oriol Cardona Coll (Dynafit), il tedesco Petter Engadhl (Salomon), lo spagnolo Eduard Hernandez Teixidor, il connazionale Antonio Alcalde (Dynafit), l’inglese Hector Haines (Scott), il bulgaro Kiril Nikolov e Davide Invernizzi (La Sportiva).

CAPOLAVORO ALEXANDERSSON - Quando si è saputo che era in testa pochi sapevo mettere insieme il suo nome e cognome, eppure quella della svedese Tove Alexsandersson è stata una gara che rimarrà negli annali di LImone. E il pedigree dell’atleta classe 1992 non mente: è stata più volte campionessa del mondo juniores di corsa orientamento e anche campionessa assoluta. Il motore c’è e si è visto: 3h31’11’ il suo tempo al traguardo che vuol dire ventiduesima posizione assoluta e soprattutto una grande discesa finale dove, nella speciale classifica downhill Fabio Meraldi, è arrivata dodicesima. Alexandersson è arrivata stremata al traguardo, accasciandosi proprio sulla linea, ed è stata soccorsa dai sanitari, ma è una storia a lieto fine con l’atleta che ha sofferto soprattutto per problemi ai piedi (ha corso con una scarpa per le gare di swim & run). Al secondo posto la tedesca del team Salomon Michelle Maier che ha deciso solo in mattinata, dopo la bella prova di ieri nel vertical, di prendere il via. Michelle, che viene dalle gare di corsa in montagna, era al via della sua prima vera skyrace e ha chiuso in 3h43’03’’. A chiudere il podio l’olandese-catalana Ragna Debats in 3h45’39’’, vincitrice della classifica overall delle World Series. Nella top five anche la britannica Holly Page e la spagnola Sheila Castano Aviles.

PODIO WORLD SERIES - Il podio del circuito Migu Run Skyrunner World Series vede Marco De Gasperi e Sheila Aviles primi davanti ad Aritz Egea, Jan Margarit, Laura Orgué e Ragna Debats.

SKIALPER… - Anche noi eravamo in gara perché ha preso il via il nostro inviato ‘speciale’ Giorgio Pulcini, selezionato nell’ambito di una iniziativa con il title sponsor della gara, Dynafit. Ottimo novantesimo posto per Giorgio che ha doppiato anche il suo tutor, l’azzurro della corsa in montagna Lica Cagnati (e testatore della Outdoor Guide di Skialper), ritiratosi. Altri due nostri testatori erano in gara e sono arrivati vicinissimi: Nicola Giovanelli, ventitreesimo e superato sulla discesa finale dalla Alexandersson, e Christian Modena, ventisettesimo.

10 K - Difficile chiamarla gara di contorno la 10k di Limone visto il livello degli atleti presenti. 170 i partenti. Tra loro tanti amatori, ma anche diversi atleti di grande, grandissimo talento. Ad attenderli 10km di vero skyrunning con 1100m di dislivello positivo e passaggi da fare invidia a tante corse a fil di cielo. Coma da pronostico al maschile i “bad boys” di Andrea Callera hanno subito imposto un ritmo forsennato. Al traguardo di Lungolago Marconi doppietta Salamon. Anche se il chip ha segnalato una differenza impercettibile tra i due fuggitivi, il successo di giornata è andato ex aequo al binomio trentino composto da Marco Filosi e Alberto Vender. Per loro finish time di 51’31”. Terza piazza per una altro loro compagno di scuderia, il lecchese Andrea Rota (52’19”) qui vincitore nel 2016. A seguire Andrea Prandi (Team Hoka) e Romeu Gouveia (Portugal). Al femminile riconferma per la ‘signora Bon Mardion’ Elise Rouchy in 1h04’55”.


Tutto pronto a Limone sul Garda

Prova finale dell Migu Run Skyrunner World Series

Tutto pronto a Limone sul Garda per una due giorni mondiale griffata Dynafit. Numeri alla mano sono 1021 gli atleti arrivati sin qui da oltre 30 differenti nazioni. Nel tardo pomeriggio di venerdì, frontali bene accese per la prova unica di campionato europeo. Al Vertical Kilometer Grèste de la Mughéra tanti campioni al via e spettacolo assicurato con 235 runner accreditati; prima partenza alle 18, gare élite un’ora più tardi. 1100 meti di dislivello positivo in nemmeno tre km di percorso a picco sul lago. Nel post race tutti nuovamente al quartiere generale di lungolago Marconi per pasta party e premiazioni. Da qui, sabato mattina alle ore 9, prenderà il via la 10k: oltre 160 gli iscritti e iscrizioni ancora aperte, basta rivolgersi al race office in area parterre.
Alle 11 l’appuntamento più atteso, la skytace che per  il quinto anno consecutivo è prova finale delle Migu Run Skyrunner World Series. Per i 626 iscritti, 29 tecnicissimi km (e 2540 metri di dislivello), con partenza e arrivo a lungolago Marconi dove, alle 21 sono previste premiazioni e gran festa finale.