Al femminile successo dell’orientista svedese Alexandersson

Che gara, what a race! Sono state queste le parole più pronunciate al traguardo della Limone Extreme Skyrace, finale delle Migu Run Skyrunner World Series che, come da tradizione, chiude la stagione dei corridori del cielo a Limone del Garda. Con la differenza che, rispetto alle ultime stagioni, oggi a farla da padrone è stato il bel tempo e il caldo. Un elemento, l’ultimo, che ha aggiunto difficoltà a una gara già lunga (oggi ancora di più, quasi 29 km) e difficile che arriva al termine di una stagione impegnativa per gli atleti. Tutte le salite al sole, con la partenza alle 11 e la temperatura che ha sfiorato i 25 gradi…

DEGA NELLA STORIA –
Non poteva esserci epilogo più bello per la stagione di Marco De Gasperi, atleta simbolo della corsa tra i monti, pluricampione del mondo di corsa in montagna al quale mancava però la vittoria delle World Series. E ci è riuscito a 40 anni. E come ci è riuscito… Gara tutta davanti, passa alla Mughera a una quindicina di secondi dallo spagnolo del team Salomon Jan Margarit. Poi sempre lì, a fare il solletico ai polpacci del ragazzino iberico. Infine la lunga discesa, dove Jan cade e Dega va a prendersi una storica vittoria con una cavalcata a tutta. «Dedico questo doppio successo a Elisa (Desco, ndr), alla bambina che sta per arrivare e a quella che fa già parte della nostra famiglia che mi hanno dato tanta forza» ha detto appena tagliato il traguardo. «Oggi non avrei scommesso nulla su di me, evidentemente le scommesse non sono il mio mestiere – ha aggiunto -, è stata una gara incredibile, in salita Jan andava più forte, poi in discesa purtroppo è caduto: questo me ne ha ricordato uno simile con protagonisti Kilian e Ricardo Meija al Giir di Mont».

LA GARA – De Gasperi (Team Hoka) ha chiuso in 3h07’32’’, Margarit (Salomon) in 3h07’58’’, terzo il tedesco Stefan Knopf (Salomon) in 3h10’51’’. Nella top ten, in ordine, lo spagnolo Oriol Cardona Coll (Dynafit), il tedesco Petter Engadhl (Salomon), lo spagnolo Eduard Hernandez Teixidor, il connazionale Antonio Alcalde (Dynafit), l’inglese Hector Haines (Scott), il bulgaro Kiril Nikolov e Davide Invernizzi (La Sportiva).

CAPOLAVORO ALEXANDERSSON – Quando si è saputo che era in testa pochi sapevo mettere insieme il suo nome e cognome, eppure quella della svedese Tove Alexsandersson è stata una gara che rimarrà negli annali di LImone. E il pedigree dell’atleta classe 1992 non mente: è stata più volte campionessa del mondo juniores di corsa orientamento e anche campionessa assoluta. Il motore c’è e si è visto: 3h31’11’ il suo tempo al traguardo che vuol dire ventiduesima posizione assoluta e soprattutto una grande discesa finale dove, nella speciale classifica downhill Fabio Meraldi, è arrivata dodicesima. Alexandersson è arrivata stremata al traguardo, accasciandosi proprio sulla linea, ed è stata soccorsa dai sanitari, ma è una storia a lieto fine con l’atleta che ha sofferto soprattutto per problemi ai piedi (ha corso con una scarpa per le gare di swim & run). Al secondo posto la tedesca del team Salomon Michelle Maier che ha deciso solo in mattinata, dopo la bella prova di ieri nel vertical, di prendere il via. Michelle, che viene dalle gare di corsa in montagna, era al via della sua prima vera skyrace e ha chiuso in 3h43’03’’. A chiudere il podio l’olandese-catalana Ragna Debats in 3h45’39’’, vincitrice della classifica overall delle World Series. Nella top five anche la britannica Holly Page e la spagnola Sheila Castano Aviles.

PODIO WORLD SERIES – Il podio del circuito Migu Run Skyrunner World Series vede Marco De Gasperi e Sheila Aviles primi davanti ad Aritz Egea, Jan Margarit, Laura Orgué e Ragna Debats.

SKIALPER… – Anche noi eravamo in gara perché ha preso il via il nostro inviato ‘speciale’ Giorgio Pulcini, selezionato nell’ambito di una iniziativa con il title sponsor della gara, Dynafit. Ottimo novantesimo posto per Giorgio che ha doppiato anche il suo tutor, l’azzurro della corsa in montagna Lica Cagnati (e testatore della Outdoor Guide di Skialper), ritiratosi. Altri due nostri testatori erano in gara e sono arrivati vicinissimi: Nicola Giovanelli, ventitreesimo e superato sulla discesa finale dalla Alexandersson, e Christian Modena, ventisettesimo.

10 K – Difficile chiamarla gara di contorno la 10k di Limone visto il livello degli atleti presenti. 170 i partenti. Tra loro tanti amatori, ma anche diversi atleti di grande, grandissimo talento. Ad attenderli 10km di vero skyrunning con 1100m di dislivello positivo e passaggi da fare invidia a tante corse a fil di cielo. Coma da pronostico al maschile i “bad boys” di Andrea Callera hanno subito imposto un ritmo forsennato. Al traguardo di Lungolago Marconi doppietta Salamon. Anche se il chip ha segnalato una differenza impercettibile tra i due fuggitivi, il successo di giornata è andato ex aequo al binomio trentino composto da Marco Filosi e Alberto Vender. Per loro finish time di 51’31”. Terza piazza per una altro loro compagno di scuderia, il lecchese Andrea Rota (52’19”) qui vincitore nel 2016. A seguire Andrea Prandi (Team Hoka) e Romeu Gouveia (Portugal). Al femminile riconferma per la ‘signora Bon Mardion’ Elise Rouchy in 1h04’55”.