Greg Vollet e le sue linee guida per il trail running
La comunità più forte di qualsiasi federazione
Robbie Lawless, editore di RunTramp.com, ha recentemente intervistato Gregory Vollet, Global Outdoor Sports&Community Marketing Manager di Salomon. Una bella e lunga intervista uscita su iRunFar.com da cui emergono aspetti precisi su quella che è la sua visione attuale e futura circa l’outdoor running. Riportiamo una sintesi dei passaggi più significativi, in particolare quelli inerenti ai rapporti con le federazioni e alle pericolose analogie con il mountain bike, attività che lui stesso ha praticato in passato ad alto livello. L’intervista completa, in inglese, può essere letta sul sito www.irunfar.com.
GLI ESORDI - Quando ho iniziato, la MTB era molto simile a quello che il trail running è oggi. Tutte le gare erano come nuove esperienze in cui era possibile esplorare sentieri sconosciuti e dove la parte tecnica era davvero importante per l'adattamento e l’ improvvisazione necessarie. Successivamente è diventato uno sport olimpico e tutto lo spirito della MTB è stato modificato, con giri di pochi chilometri non è più stato divertente. Inoltre, io non ero più in grado di fare grandi differenze sulle sezioni tecniche perché è venuta a mancare l’improvvisazione, tutti erano in grado di andare veloce in discesa. Ero triste, con l'evoluzione di questo sport.
LA UCI - Per capire che cosa dobbiamo fare per prenderci cura del nostro sport, abbiamo bisogno di guardare a quello che è successo in alcuni altri sport. Io parlo di MTB perché era il mio sport, ma questo è vero anche per lo snowboard, eccetera. Quando il MTB era in piena espansione, diventando interessante da un punto di vista commerciale per una federazione, l'UCI ha sviluppato un suo piano per aiutare la disciplina affinchè diventasse uno sport olimpico e creando l'opportunità di ricevere più soldi dai governi. Perché ciò accadesse, hanno iniziato a fare una classifica mondiale UCI, dove gli atleti sono stati 'costretti' a competere negli eventi UCI se volevano far parte della classifica. Hanno organizzato un campionato del mondo, squadre nazionali, e tutto ciò che era necessario per seguire il loro business plan. Hanno cambiato l'essenza di questo sport per farlo diventare più attraente per il pubblico, dove gli atleti effettuavano 10 giri di 5 km, per attirare più spettatori e per essere in grado di filmare gli eventi più facilmente per la televisione. Nessuno ha chiesto agli atleti di tutti i giorni se fossero contenti di questo modifica. E questi scomparvero dalle gare perché, quando il primo atleta doppiava una altro, quest’ultimo era costretto a interrompere la gara. Ecco perché alcune gare sono terminate a volte con meno di 50 concorrenti. Oggi, la MTB è completamente cambiata, e per cosa? Per i 50 atleti che sono sulla linea di partenza olimpica ogni quattro anni? E poi, per i quattro anni successivi la MTB non sa se sarà ancora parte della prossima Olimpiade, perché è troppo costoso filmare e costruire un circuito artificiale.
LA IAAF - Oggi, vedo un Campionato del Mondo IAAF che sarà in cinque giri in Galles. Non sono sicuro che la IAAF capisca davvero quali siano oggi i valori di trail running, la libertà, la natura, il rispetto, l'umiltà, emozioni, condivisione, la purezza, a scoperta, la semplicità, lo spirito, l'improvvisazione, l'adattabilità, godimento , la coesione ecc.. Questo è ciò che caratterizza il trail running, e questo è ciò che dovremmo prenderci a cuore. Se perdiamo questi valori, perderemo il nostro sport.
LA FORZA DELLA COMUNITA’ - Alcuni sport hanno fatto la scelta di non far parte delle Olimpiadi, e stanno continuando i loro sogni. Questo è il caso per il surf e dello skating, per esempio. Quello che abbiamo oggi, che non avevamo 20 anni fa in MTB, sono i social media. Oggi la comunità del trail running può diventare più forte di qualsiasi federazione. Se tutta la comunità vuole prendersi cura di questi valori, del nostro sport, allora dovremmo essere tutti parte dello stesso gruppo che avrà il potere di influenzare lo sport nella giusta direzione.
LO SKYRUNNING - Per me, lo Skyrunning dovrebbe rimanere con le sue peculiarità, ovvero il terreno più tecnico nei luoghi più difficili del mondo. Naturalmente, gli atleti élite sono alla ricerca di questo tipo di gare, e questo circuito sta attirando sempre più corridori e squadre ogni anno, perché ad oggi è l’unico circuito internazionale credibile. Ciò che è interessante nello Skyrunning oggi è che mettono in evidenza un circuito mondiale di gare di alto livello e non una federazione. Ognuno può rimanere libero, che è l'essenza di questo sport.
IL FUTURO - Vorrei vedere tutti i marchi che investono nel trail running in termini di team, organizzazioni e sviluppo di prodotto. Quanti più i brand investiranno, più lo sport crescerà e più i consumatori, atleti, dettaglianti e media potranno beneficiarne. Per i consumatori questo significa una maggiore scelta di prodotti, gare, riviste e mezzi di comunicazione sociale. In termini di gare, mi piacerebbe vedere alcune gare di discesa, alcune gare di enduro, alcuni nuovi formati che porterebbero un sacco di divertimento nel nostro sport per raggiungere un nuovo pubblico più giovane che desidera le sensazioni più esaltanti. E inoltre, un altro circuito dedicato di più alle masse, più accessibile e dove ognuno sarà in grado di sognare di correre lungo un sentiero da leggenda. Non necessariamente con una classifica, ma più come un risultato.
UNA TORTA PIU' GRANDE PER TUTTI - Per me, più marchi investono in trail running, più sarà sviluppato lo sport, più il consumatore sarà felice. E'facile da capire. Trail running è una piccola torta, e Salomon rappresenta X per cento della torta ora. Se domani, con la partecipazione di tutti i marchi, il trail running diventerà una grande torta, ma Salomon manterrà la stessa percentuale del mercato, vorrà dire che crescerà. Gli atleti saranno in grado di avere contratti finanziari, gli organizzatori avrà un contesto migliore, gli appassionati avranno più gare, i rivenditori potranno vendere di più, i marchi svilupperanno più prodotti e il consumatore troverà il prodotto esatto di cui ha bisogno. Questo è il motivo per cui io sono molto aperto a mostrare le altre marche nei video Salomon, per dimostrare il nostro rispetto, per incitare i marchi ad investire. Il mio ruolo è quello di sviluppare lo sport in tutto il mondo.
Trail Monte Soglio, tra big e meteo
Tantissimi top runner al via, neve sopra quota 2000
Mancano ormai pochissimi giorni al Trail del Monte Soglio, in programma sabato prossimo a Forno Canavese (To). Un evento entrato ormai a pieno diritto tra le grandi classiche italiane e non solo. Il numero totale degli iscritti alle due gare (GirLung - 63 km - 3500 D+ e GirCurt - 26 km - 1400 m D+) ne è una prova: 875 provenienti da 9 nazioni e da tutta Italia. Il gruppo più numeroso è quello dei CMBM Trailers di Chamonix, guidato da 'Monsieur' Poletti, gran patron della UTMB, ma anche da Courmayeur non scherzano, con 31 'Courmayeur Trailers'.
FAVORITI - Nutrita la schiera dei big iscritti. Team La Sportiva: Miguel Caballero, David Lopez Castan, Paolo Bert, Diego Vuillermoz. Mammut Pro Team: Csaba Nemeth. Team Tecnica: Daniele Fornoni, Marco Zanchi. Team Salomon Agisko: Giuliano Cavallo, Maja Meneghin Pliska. Team Vibram: Stefano Ruzza, Francesca Canepa (Montura), Luca Ponti (GirCurt). Team Lafuma: Danilo Lantermino. E poi: Stefano Trisconi, Boris Dall’Acqua, Jean Pellissier, Marco Mangaretto, Paolo Rossi, Maurizio Fenoglio (GirCurt), Simone Peyracchia (GirCurt), Manuel Solavaggione (GirCurt)e… Bruno Brunod. Tra le donne Raffaella Miravalle, Francesca Mai, Stefania Albanese, Genny Garda (GirCurt). Team Lafuma: Sonia Glarey, Lisa Borzani. Valetudo Skyrunning: Cecilia Mora. IZ SKY Racing: Marcella Dell’Utri. Alp Station Trail Team: Federica Boifava.
METEO - Il tempo perturbato delle ultime settimane ha scaricato tanta neve (circa 20 cm oltre quota 2000) e acqua sul percorso. Per questo il comitato organizzatore raccomanda di equipaggiarsi con un secondo strato, guanti e copricapo termico. Oggi verrà effettuata una ricognizione per decidere se optare per il percorso alternativo. Intanto sabato, per chi non potrà essere presente, ci sarà la possibilità di seguire la gara 'live' sul sito www.trailmontesoglio.it (diretta streaming dal Monte Soglio e circa ogni ora TG di aggiornamento).
Fiocco azzurro per il Team Italia Scott Running
De Gasperi, Pivk, Chevrier e Desco tra le stelle della squadra
È nato il Team Italia Scott Running. Da questo mese, infatti, undici atleti, pur appartenendo a società diverse, utilizzeranno le scarpe del brand statunitense promuovendole sul campo di gara. Ideale 'capitano' della squadra è Marco De Gasperi, sei volte campione del mondo di corsa in montagna. Dalla corsa in montagna (atleta della nazionale) arriva anche Xavier Chevrier, mentre Migidio Bourifa ha i suoi exploit nella mezza maratona e nella maratona. Altri due atleti della nazionale di corsa in montagna sono Luca Cagnati e Antonio Toninelli. Anche Tadei Pivk, il forte ski-alper e skyrunner, fresco campione italiano FIDAL sulle lunghe distanze, correrà sui monti con le scarpe Scott. Antonio Armuzzi fa parte della nazionale italiana 100 km. Le donne sono 'capitanate' da Elisa Desco, atleta della nazionale italiana di corsa in montagna e fresca campionessa italiane FIDAL lunghe distanze. Dalla montagna arriva anche la ski-alper e skyrunner Elisa Compagnoni mentre Tania Oberti e Maria Righetti sono espressione della pista.
Aspettando la Trentapassi
Sul Lago d'Iseo attesa per la Skyrace e per la novita' vertical
A Marone, sul Lago di Iseo, fervono i preparativi per la Trentapassi Skyrace e la Trentapassi Verticalrace, in programma domenica 26 maggio: 17,5 km di sviluppo, 1400 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo dal forte sapore tecnico, immersi in un magnifico paesaggio. Partenza in riva al Lago d'Iseo, la salita prima tra gli ulivi e poi tra le rocce, l'arrivo in vetta e la discesa lungo una cresta aerea e il passaggio tra le piramidi di erosione. Questa la skyrace, ma per il 2013 è al via anche la prima edizione dell’attesa vertical race: una salita all’ultimo respiro a picco tra le rocce per 3,2 km con 1000 metri di dislivello fino alla cima a quota 1248.
TIFO STILE PIERRA MENTA - Come per le scorse edizioni anche quest’anno saranno numerosi i tifosi che accorreranno con campanacci per fare il tifo e per vivere la fatica degli atleti. Per premiare la loro passione, ai primi 100 che raggiungeranno la vetta sarà regalata una maglietta commemorativa degli eventi. Per chi invece preferirà rimanere in riva al lago, verranno trasmesse in diretta dalla cima le immagini dei momenti più belli dell’arrivo della Vertical e del passaggio della Sky. Tra le novità da segnalare anche la gradita birra alla spina che accoglierà gli atleti al traguardo. Una vera iniezione di sali dopo tanta fatica e tanta adrenalina regalate ai concorrenti dal percorso strapiombante sul lago.
ISCRIZIONI - È possibile iscriversi fino a esaurimento pettorali (limite 300 per la Sky e 200 per la Vertical) direttamente sul sito www.trentapassiskyrace.it e, salvo esaurimento, anche la mattina della manifestazione.
Serafini e Bazzana, pronti per Zegama
Quattro chiacchiere alla vigilia della trasferta spagnola
Daniele Cappelletti (Valetudo Skyrunning), Fabio Bazzana (Team Crazy), Fulvio Dapit (Team Crazy) e Tadei Pivk (Team Crazy) tra gli uomini e Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning), Debora Cardone (Valetudo Skyrunning) e Silvia Serafini (Team Salomon Agisko) tra le donne. Sono questi i sette atleti italiani in cui tutti gli appassionati ripongono le speranze per un risultato che conta alla Zegama-Aizkorri.
Abbiamo contattato due di loro, Silvia Serafini e Fabio Bazzana, a un giorno dalla partenza per il paese basco.
Silvia e Fabio siete pronti per Zegama?
Silvia: Penso di essere pronta per Zegama visti i risultati alle recenti competizioni. Spero che sia una buona giornata e di riuscire a provare il percorso.
Fabio: Si, sono pronto... Mi sento bene e sono ottimista, spero di non soffrire la distanza perché non ho molti km nelle gambe...
Una gara come le altre o la sentite in modo particolare?
Silvia: Zegama non è come le altre gare, il livello sarà altissimo, e' molto prestigiosa e tutti gli atleti si impegneranno al massimo. Sicuramente la tensione si fa sentire.
Fabio: È una gara particolare ma la sento come le altre... Non ho pressione da risultato ma voglio comunque fare bene perché andare forte a Zegama e' una pacca sulla spalla che ti porti dietro per tutta la stagione...
Come vi siete preparati in questo avvio di stagione?
Silvia: Questa stagione sono più preparata rispetto allo scorso anno anche se quest’inverno ho fatto molto poco. Ho fatto qualche fine settimana in montagna e allenamenti più specifici seguendo i consigli dei miei compagni di squadra più esperti.
Fabio: sono tre settimane che corro e quindi il grosso della preparazione l'ho fatta con la stagione di Skialp... Ora sto solo cercando di accumulare velocità lavorando tanto su strada. Ho tre gare nelle gambe tutte contenute nei 20 km. La scorsa stagione a quest’epoca avevo una sola gara in più.
Fabio, domenica hai corso il Trofeo Nasego di 17 km, un test prima del grande evento?
Fabio: Sì, Zegama da quello che mi dicono presenta un percorso dove la velocità e' fondamentale e ho voluto dunque testare la mia condizione restando sorpreso positivamente del mio risultato... Non pensavo di stare nelle prime 10 posizioni.
Silvia, anche per te la Cina è stato un test pre Zegama?
Silvia: La Cina è stato un buon test per verificare la condizione, anche se la gara non aveva molto dislivello e parti particolarmente tecniche. Ho corso facile cercando di divertimi il più possibile, così da poter salvare le energie per Zegama.
Un risultato per cui oggi mettereste la firma?
Fabio: Il livello è altissimo quindi firmerei per la decima posizione...
Silvia: Sicuramente essere tra le prime 5 sarebbe un buonissimo risultato. Sarà di sicuro una gara interessante e ricca di emozioni!
Forza ragazzi, ci vediamo giovedì in Spagna.
Domenica la Maxi Race ad Annecy
La sfida tra Colle', Fornoni e Pigoni si gioca in Francia
Domenica si corre ad Annecy, in Francia, la Maxi Race – Le Grand Tour, gara di 84 km e 5.100 m D+. Saranno circa 1.800 gli atleti schierati alla partenza della prova più lunga con un parterre che lascia presagire un grande spettacolo.
GLI ITALIANI IN GARA - Presenti in gara molti atleti italiani con il Team Tecnica praticamente al completo. Tra gli uomini, del Team Tecnica, Matteo Pigoni, Daniele Fornoni, Franco Collè, Roberto Beretta e Gianluca Galeati e del Team Salomon Agisko, Fabrizio Roux. Tra le donne, sempre per il Team Tecnica,Maria Chiara Parigi, Patrizia Pensa, Giuliana Arrigoni, e Cristina Zantedeschi.
GRANDE LIVELLO TRA I FRANCESI - Gli atleti italiani si confronteranno con alcuni dei migliori specialisti transalpini della disciplina come Pascal Giguet (Scott), Jules-Henry Gabioud (Salomon), Aurelien Dunand e Sebastien Spehler (Adidas), Francois Faivre e Julien Jorro (Lafuma), Franck Bussiere (Asics), Alexandre Daum (Team TDR) e il tedesco Uli Calmbach (Salomon). Tra le donne, le francesi Tori Leckie (Adidas), Anne Valero (ASA), Sylvaine Cussot (Asics) e Sandrine Beranger (Raidlight).
In programma anche la 42 km con più di 1.000 iscritti. Anche nella prova più corta si preannuncia una bella sfida, in particolare in campo femminile con Anna Frost (Salomon), Maud Combarieu (Hoka), Sandrine Motto-Ros (Tecnica)
La grande tradizione degli italiani a Zegama
Tre vittorie, un record e tanto altro
Domenica 26 maggio si svolge a Zegama, in Spagna, la dodicesima edizione della Zegama-Aizkorri Mendi Maratoia di 42 km. Una gara ormai storica, l’unica che dal 2004 tutti gli anni è stata tappa delle Skyrunner® World Series. Entriamo quindi nel vivo della settimana che precede l’evento ripercorrendo le principali tappe che hanno visto gli atleti italiani protagonisti in quasi tutte le edizioni. L’Italia ha infatti uno stretto legame con Zegama e può vantare tre vittorie, una di Mario Poletti e due di Emanuela Brizio, nonché il record femminile in essere, stabilito da quest’ultima nel 2009 e molti piazzamenti nelle primissime posizioni.
MARIO POLETTI - La lunga storia degli italiani alla Zegama-Aizkorri incomincia il 23 maggio del 2004 con la strepitosa vittoria di Mario Poletti in 4h06’46’’ che gli valse anche il nuovo record della corsa. Sempre nei top dieci, 4° Marco Rusconi in 4h18’33’’. Nello stesso anno, 14° Carlo Bellati in 4h30’42’’, 20° Marco Zanchi in 4h41’11’’ e 24° Franco Agli in 4h43’19’’. Dopo due edizioni, la Zegama-Aizkorri entra nel circuito Skyrunner® World Series.
FABIO BONFANTI - L’anno successivo, nel 2005, l’Italia ottenne un altro podio con il terzo posto di Fabio Bonfanti in 4h01’00’’. Questo tempo rappresenta ancora oggi la miglior performance italiana della gara. Fu l’edizione del record di Rob Jebb, quel 3h54’18’’ che ancora oggi resiste. Gli italiani furono protagonisti assoluti con ben quattro atleti nei primi 10 assoluti. Oltre a Bonfanti, 5° Fulvio Dapit in 4h02’51’’, 6° Mario Poletti in 4h03’17’’e 8° Marco Rusconi in 4h09’00’’. Come l’anno precedente, 20° Marco Zanchi.
FABIO BONFANTI BIS – Nel 2006, altri 4 italiani nei primi 10 posti. Dietro al vincitore, il messicano Ricardo Meja, 3° Fabio Bonfanti in 4h04’36’’, 4° Fulvio Dapit in 4h05’15’’, 5° Marco Rusconi in 4h06’54’’ e 6° Jean Pellissier in 4h12’14’’. Tra le posizioni che contano, 15° Paolo Gotti e 19° Bruno Brinod, 21° Carlo Ratti, 22° Taddeo Bertoldini e 25° Italo Francesco Conti.
L’ANNO SENZA ITALIANI - Dal 2007 anche a Zegama inizia l’era di Kilian Jornet. Il diciannovenne spagnolo al suo esordio vince con il tempo di 3h56’59’’. E’ l’anno nero degli italiani a Zegama, per la prima volta senza atleti classificati nelle prime 10 posizioni. In campo femminile la francese Corinne Favre coglie la sua seconda vittoria a Zegama.
FULVIO DAPIT - Nel 2008, due sono gli Italiani a tenere alto l’onore dell’Italia entrando nell’ambita top 10. Dietro al vincitore, lo spagnolo Kilian Jornet, 4° Fulvio Dapit in 4h08’17’’e 10° Paolo Gotti 4h20’22’’. A seguire, 20° Fausto Rizzi in 4h34’42’’e 25° Fabio Bonfanti in 4h37’58’’. Per Corinne Favre, terza vittoria tra le donne.
EMANUELA BRIZIO E PAOLO LARGER – Il 2009 per noi italiani viene ancora oggi ricordato per la vittoria in campo femminile di Emanuela Brizio stabilisce il nuovo record della corsa, ancora oggi imbattuto, di 4h38’19’’. Tra gli uomini vittoria dell’inglese Ricky Lightfoot in 4h03’12’’. Al secondo posto l’italiano Paolo Larger in 4h05’25’’. Sempre nei top 10, 8° l’immancabile Fulvio Dapit in 4h12’01’’ e 20° Marco Zanchi in 4h26’40’’.
EMANUELA BRIZIO BIS - Nel 2010 torna alla vittoria Kilian Jornet in 3h56’30’’. Unico italiano ad entrare nei top ten, 10° Giovanni Tacchini in 4h25’17’’. Secondo italiano Luco Miori 27° assoluto in 4h39’26’’. Tra le donne, seconda vittoria consecutiva per Emanuela Brizio in 4h47’51’’ seguita da Cecilia Mora, 5° in 5h17’40’’. Tra le altre italiane, 11° Cinzia Bertasa in 5h38’20’’ e 21° Alessandra Bastesin in 6h26’04’’.
EMANUELA BRIZIO E NICOLA GOLINELLI - Nel 2011 Kilian Jornet ottiene la sua quarta vittoria nella gara. Per l’Italia, due atleti nei top ten. Sono Nicola Golinelli, 5° in 4h06’27’’, e Giovanni Tacchini, 10° in 4h16’52’’. A seguire, sempre tra gli italiani, 17° Gil Pintarelli in 4h28’02’’, 31° Jean Pellissier in 4h35’25’’, 40° Marco Zanchi e 45° Silvano Fedel. Tra le donne, 2° Emanuela Brizio in 4h43’27’’ e 24° Chiara Gianola.
FULVIO DAPIT - Il 2012 per Kilian Jornet significa pojer di vittorie a Zegama. L’unico italiano a entrare nei top 10, è Fulvio Dapit, 7° in 4h14’39’’. Marco Rusconi, 11° è il secondo degli italiani seguito da Paolo Larger, 20°. Per Fulvio Dapit è la quinta partecipazione a Zegama e la quinta volta che entra nei top 10. Non compaiono altri italiano neo primi 30 uomini in classifica.
I 15 MIGLIORI TEMPI ITALIANI A ZEGAMA
1. Fabio Bonfanti (2005) 4h01’00’’
2. Fulvio Dapit (2005) 4h02’51’’
3. Mario Poletti (2005) 4h03’17’’
4. Fabio Bonfanti (2006) 4h04’36’’
5. Fulvio Dapit (2006) 4h05’15’’
6. Paolo Larger (2009) 4h05’25’’
7. Nicola Golinelli (2011) 4h06’27’’
8. Mario Poletti (2004) 4h06’49’’
9. Marco Rusconi (2006) 4h06’54’’
10. Fulvio Dapit (2008) 4h08’17’’
11. Marco Rusconi (2005) 4h09’00’’
12. Fulvio Dapit (2009) 4h12’01’’
13. Jean Pellissier (2006) 4h12’14’’
14. Fulvio Dapit (2012) 4h14’39’’
15. Giovanni Tacchini (2011) 4h16’52’’
I MIGLIORI 5 TEMPI FEMMINILI ITALIANI A ZEGAMA
1. Emanuela Brizio (2009) 4h38’19’’
2. Emanuela Brizio (2011) 4h43’27’’
3. Emanuela Brizio (2010) 4h47’51’’
4. Cecilia Mora (2010) 5h17’40’’
5. Cinzia Bertasa (2010) 5h38’20’’
Adventure Movie Awards, ci sara' anche De Gasperi
Appuntamento a San Candido dal 18 al 21 luglio
Sarà l’appuntamento dell’estate per tutti gli amanti dell’avventura: dal 18 al 21 luglio San Candido (Bz) ospiterà la prima edizione degli Adventure Movie Awards Days. Con un occhio particolare all'outdoor running… I migliori film e documentari provenienti da tutto il mondo saranno l’occasione per riunire insieme persone che condividono le medesime passioni. Dallo sci al kayak, dall’alpinismo al surf, dalla mountain bike allo yoga, dai viaggi d’esplorazione allo skyrunning: quattro intense giornate dedicate all’avventura, intesa più come esperienza di vita che come sport estremo, come storia da raccontare più che come prestazione. I film in programma, circa 40, saranno premiati con cinque award; il più prestigioso sarà il 'Best Movie - Piolet D’or', che assegnerà per la prima volta il celebre premio in ambito cinematografico.
DE GASPERI E LEVATI - A parlare di running saranno due fortissimi atleti: il sei volte campione del mondo di Mountain Running Marco De Gasperi e l’ultra runner spagnolo Pablo Criado Toca. Tite Togni, ideatrice dello YogaXrunners, in mezzo alla natura dimostrerà invece come poter usare questa disciplina per migliorare la corsa e trovare l’armonia. Il programma dello Yoga comprenderà anche due approfondimenti di Meditazione Vipassana con Barbara Biscotti e un appuntamento di Hatha Yoga e Yoga per bambini, programmati durante il weekend. Nel corso delle quattro giornate vi sarà inoltre la possibilità di mettersi alla prova in numerosi corsi e di migliorare le proprie conoscenze in vari workshop: Damiano Levati, uno dei più noti fotografi outdoor europei, che pubblica regolarmente su Ski-alper, terrà un corso di fotografia avanzata, Harald Wisthaler uno di introduzione alla fotografia e Tom Malecha, della pluripremiata crew svizzera Filme Von Draussen, insegnerà come realizzare un video e gestire al meglio l’attrezzatura nello zaino.
MANOLO E BELLINI - Tra i numerosi incontri, quello con Manolo, uno dei climber più forti di sempre, insieme ad Alex Bellini, sportivo famoso per le sue imprese estreme, come l’attraversamento a remi dei due oceani o le corse attraverso i deserti. Insieme parleranno dell’idea di orizzonte, verticale e orizzontale. Ci sarà poi Danilo Callegari, viaggiatore estremo che ora sta attraversando a remi lo Stretto di Magellano, e Michael Wachter, uno dei più importanti esploratori italiani, che insieme parleranno del senso dell’esplorazione come scoperta e conoscenza.
Silvia Serafini conquista anche la Cina
Grande performance dell’italiana con il nuovo record
Si è svolta ieri la Great Wall Marathon, la famosa maratona che dal 1999 percorre anche una parte della muraglia cinese, per la precisione 5.164 dei suoi interminabili scalini. Partenza e arrivo a Beijing con passaggi spettacolari nella campagna circostante. Nella distanza regina di 42 km, sono stati 755 gli atleti che hanno portato a termine la gara, tra tutte le prove in programma, più di 2.000.
DOMINIO SALOMON - Hanno vinto la prova, a pari merito, i tre portacolori del Team Salomon, l’americano Jorge Maravilla, il greco Dimitris Theodorakakos, e il neozelandese Jonathan Wyatt. Per loro un tempo finale di 3h09’18’’ che rappresenta anche il nuovo record della corsa. Al quarto posto assoluto, prima tra le donne, Silvia Serafini del Team Salomon Agisco. Anche per lei, con un crono di 3h32’12’’, la prestazione le vale anche il nuovo record della corsa. Poker tra gli atleti Salomon con il secondo posto femminile per l’americana Tina Lewis, con il tempo finale di 3h49’05’’ e il dodicesimo tempo assoluto.Una gara di livello internazionale con il primo atleta locale, Jianyong Hu, giunto ventiquattresimo in classifica.
ASPETTANDO ZEGAMA - Per l’italiana Silvia Serafini, dopo il Lyon Urban Trail di marzo, seconda vittoria internazionale e secondo record del percorso in questo avvio di stagione. Prossima tappa, tra una settimana, la prestigiosa Zegama-Aizkorri in Spagna.
Pivk e Desco campioni italiani lunghe distanze FIDAL
La vittoria oggi alla 4 Passi in Casa Nostra
4 Passi in Casa Nostra, Sondalo (So)… e Campionato Italiano Lunghe Distanze FIDAL. L'appuntamento era in programma oggi su 23 km e 1.450 metri di dislivello. La vittoria è andata a Tadei Pivk in 2h06'58'', davanti a Rolando Piana e Fabio Ruga, poi Emanuele Manzi e Andrea Regazzoni. Tra le donne vittoria di Elisa Desco in circa 2h30', davanti a Raffaella Rossi e Debora Cardone. I tempi sono ancora ufficiosi. TOP 5 UOMINI 1. Tadei Pivk (aldo Moro Paluzza) 2h06.57
2. Rolando Piana (Genzianella) 2h09.26
3. Fabio Ruga (Recastello Radici Group) 2h10.27
4. Emanuele Manzi (G.S. Forestale) 2h10.51
5. Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team) 2h12.23 TOP 5 DOONE 1. Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina) 2h30.08
2. Raffaella Rossi (Rupe Magna) 2h39.10
3. Debora Cardone (Team Valli di Lanzo) 2h39.54
4. Dimitra Theocharis (US Aldo Moro Paluzza) 2h44.10
5. Anna Finzio (Aldo Moro Paluzza) 2h54.58
Trail del Motty, Trisconi concede il bis
Prova caratterizzata da pioggia e freddo con 400 partenti
Il maltempo ha costretto gli organizzatori del Trail del Motty a spostare tutti i 400 iscritti su un percorso alternativo di 25 km con quota massima a circa 1.300 metri. Pioggia, freddo e fango hanno quindi caratterizzato questa edizione della gara piemontese. Ottima organizzazione e tracciato veloce che allo stesso tempo non ha deluso gli amanti delle salite. Le nuvole basse hanno compromesso gli innumerevoli scenari vista lago ma non hanno comunque rovinato la bella festa ad Armeno (NO). Mente e anima della manifestazione l’instancabile Max Valsesia coadiuvato dall’associazione ViviMottarone.
TRISCONI BIS - Gara molto tirata fin dall’inizio con il gruppo dei primi che imprimeva il forcing già all’inizio della prima salita. Dopo il successo ne Le Porte di Pietra di sabato scorso, Stefano Trisconi (Castiglione Ossola) concede il bis ottenendo la vittoria con il tempo finale di 1h59’57’’. Alle sue spalle Giulio Ornati (Salomon Agisko) in 2h02’48’’, anche lui reduce da un podio sabato scorso a Le Finestre di Pietra e terzo Luca Ponti (Gazzada Schianno) in 2h03’15’’. Poco più di tre minuti tra i primi tre in classifica, a dimostrazione dell’alto livello tra i partecipanti.
BORZANI SU TUTTE - In campo femminile, vittoria di Lisa Borzani (Lafuma Team Italia) in 2h27’04’’ che ha condotto la gara fin dalle prime battute. Secondo posto per Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning) in 2h30’12’’ seguita da Maria Giovanna Cerutti (Valsesia) in 2h31’42’’.
TOP 5 UOMINI
1. Stefano Triconi (Castiglione Ossola) 1h59.57
2. Giulio Ornati (Salomon Agisko) 2h02.48
3. Luca Ponti (Gazzada Schianno) 2h03.15
4. Ruben Mellerio (Caddese) 2h07.25
5. Alexandro Colombo 2h08.10
TOP 5 DONNE
1. Lisa Borzani (Lafuma Team Italia) 2h27.12
2. Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning) 2h30.12
3. Maria Giovanna Cerutti (Valsesia) 2h31.42
4. Annalisa Diaferia (BikeAdventures) 2h51.25
5. Lorella Mor (Avis Marathon Verbania) 2h51.34
Cara Amon Vertical Kilometer, tutti contro Urban
Domani la Coppa del Mondo in spagna, presenti i big della disciplina
Si disputa domani a Barruera, in Spagna, il Cara Amón Vertical Kilometer®, valido come seconda prova delle Vertical Series 2013. La partenza è fissata per le ore 16:30 per le donne e 16:45 per gli uomini. Già sede degli Skygames lo scorso anno, dove si imposero lo spagnolo Augusti Roc in 35’51’ e la connazionale Oihana Kortazar in 43’59’’, la gara spagnola è giunta quest’anno alla sua quinta edizione.
URBAN ZEMMER IL FAVORITO - Al via, grandi nomi della disciplina, a partire dal Campione del Mondo in carica, l’italiano Urban Zemmer (La Sportiva) attuale detentore del record del mondo. Lo scorso anno, nelle stesse Vertical Series, s’impose in tutte e tre le prove disputate, il Vertical Gernaia in Grecia, Fully in Svizzera e Puig Campana in Spagna. Proveranno a insediare la sua leadership gli italiani Marco Facchinelli (La Sportiva), vincitore della prima prova in Russia e il giovane talento Marco Moletto (La Sportiva), il francese Didier Zago (Arc'teryx), gli andorrani Marc e Oscar Casal Mir (FAM), Ferran e Xavier Teixido Marti-Ventosa (FAM), gli spagnoli Augusti Roc (Likesport), Joan Freixa (FEEC), Josè Lozano (FEEC) e Alfonso Rodriguez (Team Salomon Agisko), l’inglese Robbie Simpson (inv-8) e la delegazione russa della Russian Skyrunning con Il'jas Achabaev, Nikolay, Gorbunov, Vitaliy Shkel', Artem Rostovtsev e Valentin Vergilyush.
LA SFIDA TRA LE DONNE - Non da meno il parterre femminile con la campionessa in carica, la spagnola Laura Orguè (Salomon), le connazionali Silvia Leal Augè (FEEC), Alba Xandri Suets (FEEC), la russa Zhanna Wokueva (Salomon), la francese Corinne Favre (Lafuma) e le inglesi Natalie White (inov-8) e Tessa Hill (Arc'teryx),
Prossima tappa del circuito Vertical Series a Chamonix (FRA) il 28 giugno.