Mondiali ISF, tra una settimana il Vertical
Le impressioni di Marco Moletto, ottavo nell'ultima edizione
Il Vertical mondiale di Chamonix andrà in scena venerdì prossimo. 1000 metri di dislivello per 3,8 km. Con Marco Moletto, ottavo nella scorsa edizione, vediamo come è questo tracciato e dove si può vincere. «Il percorso non è cambiato rispetto all'anno scorso - spiega il portacolori del Team La Sportiva -. La prima parte, direi sino a metà, è piuttosto 'corribile', poi c'è un passaggio un po' più tecnico con scalette e qualche passaggio su roccia, ma dopo diventa nuovamente molto 'corribile' sino al traguardo finale. Direi che su questo percorso sono favoriti i runner che riescono a esprimersi forte nella corsa, rispetto a quelli che amano il ripido».
FAVORITI - «Penso che proprio per il tipo di percorso - prosegue il cuneese - il favorito numero uno sia Bernard Dematteis: ama questo genere di gara. Certo Kilian e Padua (che ha vinto l'anno scorso, ndr) sono avversari fortissimi. E poi c'è Urban Zemmer: lui preferisce di più il ripido, ma a un Mondiale è in grado di fare grandi cose anche su un tracciato diverso.
Per quanto mi riguarda sto bene: ho vinto il Vertical del Monviso, firmando il nuovo record che prima apparteneva a Martin Dematteis, sono arrivato primo anche alla Grignetta su un tracciato molto tecnico ed impegnativo. Spero soprattutto di migliorare il tempo che ho realizzato l'anno scorso, poi vedremo dove sarò in classifica. Il livello è altissimo (tra gli iscritti anche Martin Dematteis, Nicola Golinelli, Mathéo Jacquemoud, Jonathan Wyatt, i norvegesi Thorbjorn Ludvigsen, Haugsnes Eirik Dagsson...), confermare un posto nei primi dieci andrebbe benissimo».
Runners United for Nepal
Una raccolta di fondi per aiutare due trail runner nepalesi
Si chiamano Upendra Sunuwar e Phudorjee Lamasherpa, sono due trail runner nepalesi e il loro obiettivo è correre in Europa ma… costa. Ecco perché Trailrunning Nepal ha avviato una campagna di raccolta fondi online per raccogliere almeno 4.000 dollari e aiutarli a correre la Lavaredo Ultra Trail, la Trans D'Havet, i Mondiali di Chamonix e la Mattarhorn Ultraks.
DONATORI ILLUSTRI - Sul sito trailrunningnenap.org è possibile vedere l'elenco aggiornato di chi ha fatto le donazioni. Ad oggi sono stati raccolti 2.494 dollari e tra i nomi c'è quello di Lizzy Hawker, Miss Ultra-Trail du Mont Blanc…
ALTRI NEPALESI - Tra i nepalesi illustri del trail running c'è Dawa Sherpa, primo vincitore della Ultra-Trail du Mont Blanc. L'anno scorso lo abbiamo proprio incrociato mentre, con grande umiltà, faceva servizio assistenza all'UTMB per un altro nepalese, Aite Tamang, che ha chiuso al dodicesimo posto.
Asics Outrun the Sun, la sfida contro il sole
Due team per 162 km attorno al Bianco prima che il sole tramonti
Asics lancia la sfida ai suoi atleti: riusciranno a battere il sole? Sabato 21 giugno due team di trail runner avranno 15 ore e 41 minuti per correre attorno alla Monte Bianco prima che il sole tramonti. In staffetta, dovranno percorrere 162 chilometri, con un dislivello totale di 9.450 m. L'Asics Outrun the Sun parte da Chamonix: la prima frazione arriva dopo 28,6 km e 1475 metri di dislivello postivo con la salita al Col du Tricot sino a Notre Dame de la Gorges dove parte la seconda frazione in direzione di Courmayeur per 46,4 km e 2667 metri di dislivello con passaggi a Col de Bonhomme e al Col de la Seigne. Terza tappa verso la Svizzera, a Champeix (44,1 km 2659 D+) attraverso il Col de Sapin e il Grand Col Ferret, a 2537 metri di quota. Ultimo cambio per rientrare in Francia, a Chamonix (43 km 2420 D+) con la salita verso il Col de Bovine e il passaggio a La tete Aux Vents
TEAM - I due team Asics della sfida sono quello 'Ultra-Trail' con il giapponese Kota Araki, lo svedese Jonas Buud e i francesi Thomas Lorblanchet e Xavier Thevenard, e quello 'Enduro' con la francese Sissi Cussot, lo spagnolo Genis Zapater, l'austriaco Christian Schiester e il berga Gert Theunis.
Grand Raid du Cro-Magnon, il 'viaggio' di Ben Rolfe
Fara' andata e ritorno per sostenere la ricerca contro il diabete
E’ tempo di Cro Magnon. Sabato 21 giugno alle ore 4 da Limone Piemonte prenderà l'ultra trail che si concluderà in Francia, sulla spiaggia di Cap d’Ail, in Costa Azzurra, dopo 130 km e circa 8000 metri di dislivello positivo. Il Grand Raid, oltre ad essere individuale, può essere affrontata a squadre di due trailers, in staffetta, con cambio a Breil. Contemporaneamente, sullo stesso percorso, si svolgono altri due gare, uno, il Trail del Marguareis, che prenderà il via da Limone (ore 4 di sabato 21 giugno) e arriverà a Breil (80 km, 4.800 mD+, 5.500 mD-) e il Neander Trail che partirà da Breil e finirà a Cap d’Ail con partenza alle ore 18 di sabato.
LA STORIA DI BEN - In cinquecento prenderanno il via per questo lungo viaggio dalle Alpi al Mediterraneo, attraverso i sentieri del parco naturale del Marguareis. Tra i partenti anche anche il britannico Ben Rolfe, già ai nastri di partenza nelle passate edizioni, che ha scoperto qualche mese fa che sua figlia Alice è affetta da una grave forma di diabete. Come lui stesso racconta, la vita all’improvviso cambia, tutto cambia. Decide così di voler sensibilizzare l’opinione pubblica a non rimanere indifferente di fronte alla ricerca, a chi come Diabetes Uk rappresenta la speranza per tutti coloro che come sua figlia Alice lottano quotidianamente per vivere. E così Ben, che sarà assistito in questa impresa dalla moglie, ha deciso di doppiare il Cro Magnon, andata e ritorno. Partirà giovedì 19 giugno alle ore 17 da Monaco, il venerdì raggiungerà Limone Piemonte, il tempo di riposarsi qualche ora e poi prenderà il via del Cro Magnon. Una iniziativa, quella di Ben, che gli organizzatori e Montura, sponsor della manifestazione, hanno deciso di sostenere.
Prorogati i termini d’iscrizione alla Dolomiti Sky Run
C’e' tempo ancora fino al 30 giugno
L’iscrizione alla prima edizione della Dolomiti Sky Run, che si svolgerà dal 4 al 6 luglio, è stata prorogata dal 30 maggio al 30 giugno. C’è ancora qualche settimana di tempo per gli appassionati di ultratrail per partecipare alla gara che far parte del circuito OverChallengeTrail.
Saranno 136 i chilometri totali di questa prova dal dislivello positivo di 11.800 metri che segue l'Alta via numero 1, percorso dal segnavia triangolare azzurra, attraverso le Dolomiti di Braies, di Cortina d'Ampezzo, dello Zoldano, dell'Agardino e di Belluno. Lo start è fissato alle 18 del 4 luglio a Braies in Val Pusteria con arrivo a Belluno.
Tutte le informazioni per iscriversi sul sito www.dolomitiskyrun.it o sull'account facebook della gara
Mondiali ISF, si parte con la 80 km
Le impressioni di Franco Colle', dopo un sopralluogo sul percorso
Venerdì 27 giugno, alle 4 del mattino, si aprono i Mondiali ISF con la 80km du Mont-Blanc. Percorso inedito; tra gli azzurri al via anche il valdostano Franco Collè che è andato a 'testarlo'. «Ho fatto un sopralluogo solo nella parte finale - spiega il portacolori del Team Tecnica - ma conosco abbastanza bene tutto il tracciato. Sono sentieri molto belli e soprattutto molto tecnici. Quello che 'preoccupa' è il dislivello: 6000 metri. Se facciamo un rapporto tra km e dislivello siamo alla pari del Tor... La prima salita è molto dura (da Chamonix ai 2436 metri di Brévent), poi si sono tratti 'corribili', ma la seconda ascesa al Col de la Terrasse e soprattutto quella di Montenvers sono di nuovo molto impegnative».
FAVORITI - «Direi francesi e spagnoli - prosegue Collè - ci sono davvero tutti i più forti. Francois D'Haene e Xavier Thevenard sono arrivati primo e terzo lo scorso anno, e gente come Tofol Castanyer, Iker Karrera o Luis Alberto Hernando sono sicuramente avversari tosti da battere. Io ci proverò: ci tenevo tantissimo a partecipare a questa gara che mi piace molto ed è vicino a casa, in un confronto con i più forti al mondo della specialità. I km nelle gambe li ho, mi sono allenato bene (anche vincendo domenica il Licony trail dove è arrivato sul traguardo insieme a Dennis Brunod, ndr), anche se sono uscito da un periodo non brillantissimo a livello fisico per la mononucleosi».
Anche nella gara femminile è attesa grande bagarre: con la francese Maud Gobert, la brasiliana Fernanda Maciel, la neozelandese Anna Frost, le spagnola Nuria Picas e Maita Maiora e la nostra Federica Boifava tra le favorite alla vigilia.
Guerra fredda IUTA-ISF alla vigilia dei Mondiali
Botta e risposta tra Scevaroli e Giacometti
Scintille tra IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona e Trail) e FSA-ISF (International Skyrunning Federation) a pochi giorni dai Mondiali di Skyrunning di Chamonix con un botta e riposta a distanza tra Stefano Scevaroli, coordinatore area tecnica IUTA e Marino Giacometti, presidente dell'International Skyrunning Federation. Scevaroli ha infatti mandato una comunicazione agli atleti di interesse nazionale ribadendo che l'unica federazione riconosciuta è la IUTA e a livello internazionale la IAU mentre Giacometti è intervenuto con una missiva via email recapitata anche ai media. Non c'è dubbio che il dualismo tra gare FIDAL-IUTA da una parte e FSA-ISF sia uno dei problemi da risolvere di questo sport, con atleti che passano con disinvoltura da un mondo all'altro, la polemica che è scoppiata in questi giorni però ha fatto emergere prepotentemente il problema. Ecco i due interventi di Scevaroli e Gacometti.
LA POSIZIONE DELLA IUTA - L'attività dell'Ultra Trail sta vivendo un bellissimo momento di crescita, entusiasmo e conseguenti aspettative. Ci sono diversi interessi, talvolta purtroppo contrastanti. La Iuta dal lontano 1999 ha inserito nel proprio 'focus' il settore del Trail, tant'è che la terza lettera dell'acronimo IUTA rappresenta l'iniziale della parola TRAIL. Dallo scorso mandato quadriennale (2009-2012) è stata dapprima individuata una nostra figura con il ruolo di seguire il settore e poi successivamente in questo mandato (2013-2016) al coordinatore, Enrico Vedilei, è stato affiancato uno staff che costituisce ora la cosiddetta Area Trail. Inoltre all'interno dell'Area Tecnica è stata data specificità operativa ad un gruppo di miei collaboratori, coordinati anche qui da Enrico.
Nella confusione che alcune persone possono aver fatto emergere, ci piacerebbe ribadire alcuni concetti di base, che non dobbiamo dimenticarci: - il CONI è l'unico ente-organo in Italia a poter dettare leggi sportive, su delega dello Stato Italiano; - a livello internazionale è il CIO a coordinare le attività dei vari Comitati Olimpici nazionali; - in Italia, per tutte le specialità dell'Atletica Leggera, di cui fa parte anche il trail e l'ultra trail, il CONI ha delegato la Federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL) a seguire, coordinare e gestire le attività agonistiche; per le attività non agonistiche (promozionali) il CONI ha riconosciuto le attività degli Enti di Promozione Sportiva (EPS); la FIDAL e la maggior parte degli EPS esistenti in Italia hanno sottoscritto apposite convenzioni; - a livello internazionale, è la IAAF a coordinare le attività delle varie Federazioni Nazionali di Atletica leggera e a dettare le norme ed i regolamenti; - nel caso specifico dell'Ultra Trail, gli unici e ufficiali Campionati Mondiali sono indetti dalla IAU, su delega e autorizzazione della IAAF; la IAU ha sede presso il Principato di Monaco (presso la stessa sede della IAAF); - In Italia, la FIDAL ha sottoscritto nel 2000 con la IUTA un accordo di collaborazione per coordinare e promuovere le attività collegate alle distanze ultra (su strada, su pista, indoor, trail); - la FISKY non è una Federazione affiliata al CONI e non è nemmeno un Ente di Promozione Sportiva, bensì è una semplice Associazione Sportiva, che collabora con un EPS (il CSEN); la FISKY - bisogna riconoscere - fa una attività molto lodevole, ma non è assimilabile e non è tantomeno alternativa all'attività agonistica promossa dalla FIDAL e dalla IUTA; i cosiddetti "mondiali" di SKY non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale.
Stefano Scevaroli
LA POSIZIONE DELLA ISF - È da molto tempo che non interferisco con le vicende sky o trail in Italia, tant’è che qualcuno ha detto che «il capitano ha abbandonato la nave». Ma quando leggo certe affermazioni 'federali': «I cosiddetti mondiali di Sky non sono riconosciuti da nessuna Federazione Nazionale» abbandono anche il mio ruolo di presidente ISF per dare almeno agli atleti il giusto valore come protagonisti degli sport di montagna. Sì, nessun riconoscimento dalle federazioni di Atletica a Chamonix, ma bensì dalle federazioni di sport di montagna, riconosciute dai propri comitati Olimpici e dall’UIAA, riconosciuta dal IOC (che farà anche l’antidoping) e da TUTTI gli atleti che vi partecipano…Se volete sapere i numeri esatti cliccate qui (http://www.skyrunning.com/index.php?option=com_content&view=article&id=300:2014-skyrunning-world-championships-top-runners-announced&catid=37:article-slider-content&Itemid=134), ma non cercate di convincere gli atleti che l’unica realtà degli sport di montagna siete voi e che tutto il resto è una buffonata! L’atletica deve fare l’atletica e non confondere i lap del cross delle nazioni con i Campionati del Mondo di Skyrunning. Sarete i benvenuti a Chamonix e possibilmente anche dalle parti di Val d’Isère, Zermatt, Canazei o sulle placche della Val Masino e i ghiacciai di Cervinia. Ma non confondete le cooperazioni burocratiche, che stiamo cercando di attuare per atleti e organizzatori gara, con la realtà degli sport di montagna. E ringrazio atleti che vorranno onorare questo campionato correndo a fianco di tanti altri campioni e campionissimi.
Marino Giacometti
Arrivano i keniani alla Stava Sky Race
Due atleti in gara nel Vertical e altri due nella lunga
Arrivano i keniani alla Stava Sky Race, la competizione in programma domenica 6 luglio in Val di Fiemme, valida come prova delle Skyrunner Italy Series e del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Un ulteriore tocco di internazionalità dunque per il duplice appuntamento messo in cantiere dall'Unione sportiva Cornacci di Tesero, visto che in una sola giornata andranno in scena prima il Verticale del Cornon e solamente un'ora dopo la skyrace sul tradizionale percorso.
In attesa dunque di confermare le iscrizioni dei big italiani, nei giorni scorsi al comitato organizzatore fiemmese è arrivata l'adesione di quattro forti runner tesserati con l'associazione austriaca Run2gether, intenzionati a cimentarsi anche nelle gare con dislivelli importanti. Si tratta di Stephen Ndungu Kiare, che ha un personale sulla mezza maratona di 65'52", e di Nahashon Gitonga Karuri con un personale sulla mezza di 66'39"e sui 10 mila metri di 29'40". Entrambi prenderanno parte alla Stava Sky Race, mentre Henry Kimani Mukuria (64'52" nella mezza) e Francis Maina Njoroge (65'11" nella mezza) saranno al via nel Verticale del Cornon.
I quattro atleti africani fanno parte dell'Associazione Run2gether, ovvero una no profit che promuove l'atletica in Kenya come occasione di sviluppo comunitario, gestendo una squadra di maratoneti con criteri equi e solidali, organizzando altresì percorsi di turismo responsabile basati sulla corsa in Austria e nello stato africano. Una realtà che è gemellata con il progetto Africa&Sport creato da una onlus di Varese. Parte del montepremi che vincono viene girato dagli stessi atleti per sostenere una comunità e la scuola del villaggio di Kiambogo, dove abitualmente si allenano.
PROGRAMMA - Un'altra interessante eccellenza dunque per la Stava Sky Race, che nel primo week-end di luglio festeggerà la sua nona edizione e che conferma la sua statura organizzativa, con un programma sempre particolarmente ricco di iniziative e di validità. Spostata di una settimana nel calendario rispetto alle ultime edizioni, la competizione diretta tecnicamente da Massimo Dondio ha dunque validità come prova di campionato italiano per quanto riguarda la Stava Sky Race, che presenta il tradizionale percorso di 24,9 km, con un dislivello attivo di 2125 metri. Confermato anche il Verticale del Cornon, trofeo Ana Tesero e Memorial Dario Zeni, che si disputa sempre la domenica prima della gara lunga, con uno sviluppo di 5 km e un dislivello di 1080 metri.
Fra le novità di quest'anno c'è la Felicetti Cup, combinata per somma di tempi fra la gara di sola ascesa e il Verticale Trentapassi, svoltosi il 18 maggio a Marone sul Lago d'Iseo, con dei premi speciali per chi salirà sul podio e l'inserimento della nuova categoria junior (nati fra il 1994 e il 1998) nel Cornon.
Anticipata poi al sabato la sfida per i più piccoli. La Mini Stava Sky Race, riservata agli under 17, divisi in due categorie, andrà in scena alle ore 16 di sabato 5 luglio a Tesero e anche quest'anno sarà inserita nella combinata con la Mini Dolomites Sky Race del 19 luglio a Canazei, con in palio una scarpa La Sportiva per chi prenderà parte ad entrambi gli eventi. Sempre al sabato è poi previsto (ore 14) un test event della nuova scarpa La Sportiva Bushido, che si potrà provare in anteprima presso la zona partenza a Tesero. Domenica il Vertical del Cornon prenderà il via alle 8 e la Stava Sky Race alle 9.
27 giugno: c'e' la The North Face Lavaredo Ultra Trail
A Cortina d’Ampezzo la prova del circuito Ultra-Trail World Tour
Il lavoro del comitato organizzatore della The North Face Lavaredo Ultra Trail è incessante: i contatti con gli atleti, la pianificazione degli eventi collaterali e la tracciatura dei due percorsi che toccheranno i luoghi più spettacolari delle Dolomiti, sono solo alcuni aspetti che vengono affrontati in questi giorni.
Sono 119 km e 5.850 metri di dislivello positivo della gara che fa parte dell'Ultra-Trail World Tour, lungo i sentieri più belli delle Dolomiti, a un’altitudine compresa tra i 1300 e i 2500 metri di quota: un lungo viaggio a piedi che vedrà impegnati grandi campioni, capaci di tagliare il traguardo in 12 ore, e semplici appassionati che avranno 31 ore di tempo per arrivare a Cortina entro il tempo massimo stabilito. Il via alle 23 di venerdì 27 giugno.
Saranno in tutto 2000 gli atleti, che suddivisi equamente tra Lavaredo Ultra Trail e Cortina Trail, invaderanno pacificamente Cortina d’Ampezzo per un lungo weekend dedicato al trail e al mondo dell’outdoor che ruota attorno a questa avvincente disciplina sportiva.
Oltre alla gara lunga, sabato mattina, sempre da corso Italia di Cortina d’Ampezzo partirà la Cortina Trail, di 47 chilometri e 2650 metri di dislivello positivo che è giunto alla terza edizione, e attraverserà le catene montuose che circondano la Regina delle Dolomiti: Tofane, Cinque Torri, Croda da Lago. Partenza sabato mattina alle ore 8.
Davide Trentin e Michela Benzoni primi in Val Viola
Nella seconda edizione della Sky Race Alta Valtellina
Seconda edizione della Sky Race Alta Valtellina Val Viola. Sotto la pioggia, vittoria di Davide Trentin dell'Atletica Alta Valtellina con un tempo di 1h38'42" che ha preceduto Franco Zanotti (GP Virgiliano) in 1h40'47" e Walter Trentin (Atletica Alta Valtellina) in 1h41'12"; ai piedi del podio Luca Sanna e Venanzio Compagnoni, mentre completano la top ten Moreno Sala, Luciano Compagnoni, Enrico Gianoncelli, Roberto Baccanelli e Bernardo Sassella.
In campo femminile a segno Michela Benzoni dell'Atletica Alta Valtellina con il tempo di 2h06'51"; piazza d'onore per Cinzia Besseghini (AS Rupe Magna) in 2h07'23" e Maria Lucia Moraschinelli (PT Skyrunning) in 2h10'58"; quarta Alessandra Valgoi, quinta Irene Balestra.
Tadei Pivk e Emanuela Brizio campioni italiani Sky
Primi all'International SkyRace Carnia
Campionato Italiano Skyrunning con l'International SkyRace Carnia di Paluzza. Favorito alla vigilia e primo sul traguardo, Tadei Pivk del Team Aldo Moro Paluzza Dynafit, con il tempo record di 2h28'49", secondo Matteo Piller Hoffer, anche lui del Team Aldo Moro Paluzza Dynafit, in 2h42'38", con terzo Danesi del Valetudo Skyrunning Italia in 2h42'47"
Un po' lo stesso copione nella gara rosa: Emanuela Brizio del Valetudo Skyrunning non tradisce le attese e vince in 3h12'59", sul podio altre due atlete Valetudo, Silvia Rampazzo in 3h18'47" e Wiktoria Piejak in 3h21'18".
Cadore Dolomiti Vertikal Kilometer, buona la prima
Successi di Alessandro Follador e Francesca Rossi
Buona la prima. Al debutto della Cadore Dolomiti Vertikal Kilometer - con partenza da Vallesella e arrivo in cima a Croda - ben 95 gli atleti al via. Condizioni meteo 'clementi' che hanno permesso ai concorrenti di affrontare i 1000 metri di dislivello, distribuiti lungo un percorso piuttoso tecnico, senza problemi di grip. Vittoria di Alessandro Follador in 36'24", su Olivo Da Prà in 39'00" e Lauro Polito in 39'19", mentre nella prova rosa a segno Francesca Rossi in 43'22", su Martina De Silvestro in 52'42" e Tite Togni in 58'07".












