Zanchi, una LUT in rimonta
Il bergamasco è arrivato ottavo e secondo italiano
Sensazioni positive per Marco Zanchi, sabato ottavo alla Lavaredo Ultra Trail, secondo italiano dietro a Ivan Geronazzo (quinto). «A un certo punto, al km 95, l'avevo raggiunto e dovevamo fare la discesa insieme ma poi il mio solito problema di vesciche mi ha frenato». Gara in rimonta dicevamo. «Ho avuto sensazioni positive soprattutto nella seconda parte di gara - ha aggiunto Zanchi - mi sono sentito proprio bene». C'è anche spazio per una battuta: «Quando ho visto la start list ho pensato che sarebbe stato difficile entrare nella top 20». Invece...
STEFANO TRISCONI KO - Sensazioni meno positive per Stefano Trsiconi, costretto al ritiro per problemi intestinali. «Mi spiace - ha detto il piemontese - anche perché ero a Cortina da una settimana e sono in un momento di forma top, ma non riuscivo proprio ad andare avanti.
Philip Goetsch, ancora primo in un Vertical
Vince il Muhlwalder Vertical, tappa del Sudtirol Vertical Tour
Tappa della Südtirol Vertical Tour con la nona edizione del Mühlwalder Vertical Km. 79 i partecipanti alla gara: ancora un successo Philip Götsch che ha chiuso i 3,8 km con 1000 metri di dislivello in 35'09", piazza d'onore per Manfred Reichegger (nel duplice ruolo di atleta e organizzatore) in 35'39", con David Thoeni a completare il podio assoluto in 36'45".
Nella gara rosa a segno Irene Senfter in 47'45" davanti a Serena Vittori in 48'34" e Astrid Renzler in 50'19". Il Südtirol Vertical Tour prosegue con la prova sulla Cima Gallina il prossimo 27 luglio.
Salomon sbanca il mondiale
Il marchio francese ha conquistato 11 podi
C'è anche il Mondiale delle marche. Quali sono i brand più vincenti di Chamonix? Al primo posto troviamo Salomon che ha conquistato 11 podi (4 ori, 4 argenti e 3 bronzi). Il primo giorno, nella 80 km, un argento con Francois D'Haene. Poi nel vertical doppio oro con Kilian e Laura Orgué e tra le donne anche l'argento di Stevie Kremer. Due triplete per il brand di Annecy: nella 80 km femminile (Forsberg-Frost-Laczak) e nella Marathon maschile con Kilian, Lanne e Owens e bronzo con Stevie Kremer. Per le altre case solo una medaglia: un oro e un bronzo per Adidas con Luis Alberto Hernando nella 80 km e Christelle Dewalle nel Vertical, un bronzo per Hoka con Ben Duffus nella 80 km, un argento per Mizuno con Bernard Dematteis nel vertical, un bronzo per La Sportiva con Urban Zemmer nel Vertical, un oro per Scott con la vittoria di Elisa Desco nella Marathon e un argento per Asics con Megan Kimmel nella Marathon.
Facce da Marathon du Mont Blanc
È stata la gara dei campioni e dei tanti finisher
Ne abbiamo viste di tutti i colori. Ieri Chamonix, se già non avesse titoli per esserlo, era ancora di più la capitale dell'outdoor running. Un esercito colorato di migliaia di skyrunner ha illuminato la giornata grigia e piovosa. Facce sorridenti, capelli e magliette lucide e zuppe, gambe marroni per il fango spuntavano all'improvviso dalla nebbia di Le Tour. Nell'ultima discesa versi Chamonix la luce spettrale del bosco e le pozzanghere creavano un'atmosfera da fiaba. I volti trasformati dalla fatica cercavano di mascherare l'ultimo sforzo. Una grande festa per i primi ma anche e soprattutto per gli ultimi perché ieri, prima di tutto, contava essere finisher, nel migliore spirito trail. Anche questi sono stati campionati mondiali. Ecco alcune 'facce da Chamonix' negli scatti di Niccolò Castellani che ha lottato per tutta la giornata con la pioggia battente e l'umidità che si insinuava nella macchina fotografica. Anche per lui è stata una giornata dura…
Davide Magnini vola anche nella corsa in montagna
Campione del mondo Under 18 alla Castle Mountain Running
La Castle Mountain Running, la 'classica' della corsa in montagna ad Arco, era valido come WMRA International Youth Cup, campionato mondiale di corsa in montagna per under 18. Trionfo azzurro con Davide Magnini: il runner (e skialper..) trentino, dopo il bronzo conquistato l’anno passato a Gap, ha dettato legge sia sul fronte atletico che su quello tattico. Al via della gara Allievi è arrivata la pioggia: pronti, via ed il turco Abdullah Yorulmaz ha provato a fare selezione sulle prime rampe che conducono al castello, presentandosi per primo al prato della Lizza, circa a metà ascesa. Il successivo strappo verso la vetta della Rocca, ai piedi della Torre Renghera che domina l’Alto Garda Trentino ha visto il giovane turco tallonato da un Magnini in crescendo, pronto a rompere gli indugi nel secondo tratto di salita, quello immerso nell’olivaia di Laghel. Da quel momento monologo di Davide Magnini che ha chiuso sul traguardo in 21’29. Ad Arco è stato il tripudio, che ha coinvolto anche il francese Pierre Xolin (22’07), argento a 37” da Magnini e proprio davanti al sorprendente lombardo Samuele Nava (22’08) che si è così messo al collo un prestigioso bronzo al primo anno di categoria. Con il nono posto del trentino Endale Masè, l’Italia di Paolo Germanetto ha conquistato l’oro nella classifica a squadre con 13 punti davanti a Turchia (36) e Inghilterra 1 (38).
MAGNINI CAMPIONE - «In partenza sono partiti fortissimo - spiega il trentino - e ho pensato di non riuscire a farcela a tenere per tutta la gara quel ritmo. Dopo il primo strappo, superato il prato della Lizza, sono riuscito ad aumentare mentre gli altri hanno iniziato ad accusare la fatica. Nella prima discesa sono andato a tutta, nella successiva salita ho allungato e a quel punto ho potuto controllare la situazione nel tratto finale, sui bolognini piuttosto scivolosi. Ho corso per me, per il titolo individuale, ma anche e soprattutto per la vittoria a squadre che è arrivata grazie alla fantastica prova di Samuele ed Endale. Vincere una gara così, nel centro cittadino e su un percorso fantastico è un’emozione e un’esperienza unica; non ho mai avuto i brividi come oggi, sul traguardo».
GARA FEMMINILE - La francese Elsa Racasan si è imposta con il tempo di 19’43. La transalpina ha saputo gestire nel migliore ideale la gara, lasciando sfogare nel tratto iniziale la turca Burcu Subatan per poi aumentare il ritmo nella discesa dalla Torre Renghera e nel successivo tratto nell’olivaia. Alle spalle della Racasan, secondo posto per la russa Tatiana Ivanaeva (19’55) con la stessa Subatan terza (20’02). Per l’Italia la migliore allieva di giornata è stata la trentina Michela Gabrielli, campionessa tricolore di categoria in carica e settima al traguardo in 20’29. Sedicesimo posto invece per la piemontese Eleonora Curtabbi (21’18), diciottesima la vicentina Francesca Peron (21’26). Sul podio a squadre, Francia prima con 30 punti, davanti alla Bulgaria (33) e a Russia 1 (35); quarto posto per l’Italia capace di raccogliere 41 punti.
TROFEO REGIONI - Ad aprire la IX Castle Mountain Running era stato il Trofeo delle Regioni, prova nazionale riservata alle rappresentative Cadetti e Cadette dei Comitati Regionali. Grande protagonista di giornata è stata la Lombardia, vincitrice sia della prova a squadra maschile che di quella femminile ed ovviamente imbattibile nella classifica combinata.
A livello individuale la gara maschile ha salutato il trionfo del campione italiano di categoria del lombardo Belay Jacomelly (Us Bormiese Atletica) che con il tempo di 13’31 si è lasciato alle spalle il compagno di squadra Dionigi Gianola (Atletica Premana, 13’35); terzo posto per il veneto Riccardo Garbuio (Trevisatletica, 13’44). In campo femminile, assente la campionessa italiana in carica Nadia Battocletti (a bordo percorso a seguire la gara), il successo è andato alla toscana Giada Romano (Atletica Grosseto Banca Maremma) in 10’52 ai danni della valdostana Federica Cassol (Polisportiva Sant’Orso d’Aosta, 10’57) con la piemontese Alessia Scaini (Atletica Savoia, 11’07) terza al traguardo.
Come detto, Lombardia vincitrice al maschile con 3 punti davanti al Veneto (7) e ai padroni di casa del Trentino (15); al femminile la Lombardia si è imposta con 9 punti seguita da Piemonte, secondo, e Toscana, terza, appaiate a 11 punti.
Philipp Goetsch vince il Vertical Rodella
Nella gara rosa a segno Antonella Confortola
Seconda tappa del La Sportiva Vertical Trophy con il Vertical Rodella, a Campitello di Fassa, organizzato dal Bogn da Nia. Al via 110 atleti: nei primi 300 metri è Marco Facchinelli a tirare il gruppo, poi tocca a Philipp Götsch a prendere il comando. Facchinelli, Nicola Pedergnana, Alessandro Follador e Christian Varesco ci provano senza successo: successo di Götsch su Pedergnana quindi Follador, Facchinelli e Varesco.
Nella gara femminile a segno Antonella Confortola (in arrivo dai Mondiali di Chamonix), su Francesca Rossi, con Beatrice Deflorian a completare il podio. Nelle categorie giovanili affermazioni di Carlo Colaianni e Giorgia Felicetti. Il circuito riprende il 21 settembre con la Vertical Val dal Vent di Moena.
Elisa Desco: parla la campionessa del mondo
Il racconto della giornata pazzesca della vincitrice di Chamonix
Si è asciugata, si è rilassata un po', ha mangiato un'insalata con tartiflette, in attesa della premiazione. Elisa Desco è raggiante in attesa della premiazione e dopo avere ricevuto i complimenti di Kilian e di Emelie Forsberg. Gara dura oggi, decisa con un distacco piccolissimo, con la paura di venire raggiunta. Quel distacco che ha guadagnato sulla discesa dal Col des Posettes e che ha mantenuto nonostante qualche momento di difficoltà sulla salita per la Flegère. Ecco allora le impressioni della neocampionessa del mondo di Skyrunning nel video
Sventola il tricolore: Desco campionessa del mondo
A Kilian il titolo maschile di skyrunning, Bazzana undicesimo
L'ultimo giorno, all'ultima gara arriva la medaglia più bella: Elisa Desco è campionessa mondiale di Skyrunning alla Marathon du Mont Blanc! La cuneese trapiantata in Valtellina è transitata sul traguardo in 3h53'53'' (trentaduesima assoluta) lasciando a circa un minuto la statunitense Megan Kimmel (3h54'51'') e a un paio di minuti Stevie Kremer (3h55'36''), super favorita della vigilia. Tra gli uomini successo di Kilian Jornet in 3h23'39'' davanti al francese Michel Lanne in3h25'50'' e al britannico Tom Owens (3h26'20'') che ha superato lo svizzero Marc Launstein (3h26'30'') negli ultimi 300 metri.
PIOGGIA FORTUNATA - Una gara tutta in testa quella di Elisa, sempre insieme o poco davanti alla Kimmel e alla Kremer. Poi sulla discesa dal Col des Posettes a Le Tour la svolta, con un minuto di vantaggio sulle avversarie. Una gara dura, durissima anche perché ieri sera Elisa aveva 37 e mezzo di febbre. Una vittoria della testa prima ancora che del fisico sotto il diluvio, su un terreno scivoloso. «Per me questa è una gara troppo lunga, la vittoria è una sorpresa anche perché considero Stevie Kremer fortissima, penso che il nuovo tracciato, con l'arrivo a Chamonix mi abbia aiutato perché se ci fosse stata ancora salita dopo La Flegère non ce l'avrei fatta a mantenere la posizione, ero sfinita» la prima dichiarazione della Desco al traguardo.
TOP TEN - La top ten maschile ha visto al quinto posto lo spagnolo Manuel Merillas, al sesto il norvegese Erik Haugsens, al settimo lo spagnolo Aritz Egea, all'ottavo il polacco Swieric, al nono il tedesco Florian Reichert e al decimo il francese Greg Vollet. Undicesimo Fabio Bazzana. Al quarto posto femminile la statunitense Kasie Enman, al quinto la francese Azara Garcia, al sesto la spagnola Maite Maiora, al settimo l'olandese Hiske Weissmann, all'ottavo la spagnola Nuria Dominguez, al nono la francese Anne-Lise Rousset e al decimo la spagnola Laia Andreu-Trias. Tredicesima Stefanie Jimenez.
KILIAN CON BRUNO - Ad accompagnare Kilian negli ultimi due chilometri è stato Bruno Brunod. Gara molto combattuta anche quella maschile con il francese Michel Lanne che è giunto a circa 2' e il britannico Tom Owens a meno di un minuto da Lanne. A festeggiare il catalano il nonno che ha compiuto proprio in questi giorni 83 anni. «Sono molto contento per questa doppietta, non potevo sperare meglio, sono sul podio con due grandi atleti come Michel e Tom ma soprattutto con due grandi amici» la prima dichiarazione di Kilian.
GERMAN FINISHER - Il messicano Germàn Silva, classe 1968, due volte primo alla Maratona di New York, ha chiuso la sua prima gara di Skyrunning al centotrentottesimo posto in 4h33'46''.
Western States nel segno di Rob Krar e Stephanie Howe
Tappa americana dell'Ultra World Tour
Western States 100, tappa a stelle a strisce dell'Ultra World Tour. Era il favorito alla vigilia e non ha tradito le attese: la vittoria è andata a Rob Krar che ha chiuso sul traguardo di Auburn in 14h53'22", con un vantaggio di 26 minuti suSeth Swandon, con terzo a 43' Dylan Bowman. Quarto posto per Max King, 'solo' quinto Ryan Sandes. Completano la top ten Ian Sharman, Alex Varner, Brendan Davies, Brett Rivers e Jesse Haynes.
Nella gara rosa è Stephanie Howe a chiudere per prima in 18h01'42", davanti a Larisa Dannis in 18h29'18" con la francese Nathalie Mauclair in 18h43'57" a completare il podio.
Anche Silvia Serafini alla Marathon du Mont Blanc
Tra i top runner l'unico azzurro e' Bazzana
Ci sarà anche Silvia Serafini al via della Marathon du Mont Blanc di domani. La veneta, a sorpresa, proverà la gara anche se non è al top. Le top runner sono state presentate questa sera in piazza a Chamonix. La favorita numero uno è sicuramente Stevie Kremer, vincitrice con record l'anno scorso. Attenzione però anche all'altra statunitense Kasie Enman, all'azzurra Elisa Desco, una delle atlete più in forma del momento, e alla spagnola Maite Maiora. Tra gli uomini Kilian è il favorito numero uno e il maltempo previsto aumenta ulteriormente le sue chanches mentre sono in crescita le quotazioni dell'inglese Tom Owens, grazie anche alla discesa finale su Chamonix prevista dal percorso di riserva. Gli altri top includono il marocchino naturalizzato spagnolo Zaid Ait Malek, il francese Michel Lanne e il neozelandese Jonathan Wyatt, trionfatore della Cross du Mont Blanc dell'anno scorso e pluricampione del mondo di corsa in montagna che ha deciso di 'allungare'. Tra i top l'unico azzurro è Fabio Bazzana. Una grande sorpresa è la partecipazione (per la prima volta in una gara di skyrunning) del messicano Germán Silva, classe 1968, due volte vincitore della Maratona di New York. Appuntamento alle 7 di domani mattina, stay tuned!
Marathon du Mont Blanc, cambia il percorso
Visto le previsioni meteo niente Posette, arrivo a Chamonix
Fuori c'è il sole a Chamonix mentre il direttore di corsa della Marathon du Mont Blanc annuncia il cambio di programma per domenica. Ma le previsioni meteo dicono brutto tempo dalle 4 di mattina, vento forte, quota neve sopra i 2300 metri e con la temperatura che potrebbe andare sotto zero. Troppo rischioso mandare i 2000 partenti a quelle quote. La decisione - definitiva, anche se ci fosse un miglioramento; gli atleti sono stati avvertiti tutti con sms - prevede la partenza da Chamonix alle 7 del mattino, non ci sarà la salita alla Posette, ma si correrà attraverso il cammino numero 4 sino al La Tour. Si torna sul percorso originario sino a La Flégiere, dove ci sarà la nuova deviazione con discesa finale a Chamonix, senza l'arrivo a Planpraz. Percorso rivoluzionato, dunque - è la prima volta che accade per la Marathon du Mont Blanc -, il chilometraggio resta praticamente invariato, il dislivello, invece sarà di 2500 metri, rispetto ai 2722 originari.
Lavaredo Ultra Trail, super Krupicka e Bosio da record
Francesca Canepa migliora di un'ora la prestazione del 2012
Anton Krupicka è sul trono della Lavaredo Ultra Trail, prova del circuito Ultra Trail World Tour di 119 km con quasi 6.000 metri di dislivello. Lo statunitense, ritiratosi all'ultima UTMB, vince così una importante gara europea. 12h42'38'' il tempo di Kupricka, che ha preceduto il compatriota Mike Foote (12h57'38''). Al terzo posto il lituano Gediminias Grinius (13h01'22''). Fulvio Dapit, a lungo nelle prime posizioni, ha dovuto ritirarsi. Il primo italiano è Ivan Geronazzo, quinto assoluto, che ha preceduto Marco Zanchi, settimo assoluto. Ha dovuto ritirarsi per il freddo e il mal di stomaco Stefano Trisconi. Tra le donne è stata battaglia Rory Bosio-Francesca Canepa. La valdostana è stata a lungo in testa e poi raggiunta e superata dalla statunitense che con 14h29' ha stabilito il nuovo record femminile della gara. Il ritardo della Canepa è di circa 15 minuti ma Francesca ha migliorato di circa un'ora il suo tempo del 2012. Al terzo posto Katia Fori in 15h57'.
CORTINA TRAIL - Nella gara corsa su 47 chilometri con 2.650 metri di dislivello a dominare è stato il tedesco Fabian Schnekenburger con il tempo di 4:37’28’’ davanti a Manuel Speranza e a Domenico Longo. In campo femminile vittoria per Lara Mustat con 5:51’05. Anja Maurer e Sylvaine Cussot sono rispettivamente seconda e terza.












