Franco Colle', un gigante
La vittoria al Tor vale di più' perche' la gara era iniziata con la febbre
Solo un uomo ha in bacheca tre trofei che significano tre volte nei primi cinque al Tor des Géants. Si chiama Franco Collé, in successione quinto-terzo e primo nella più massacrante delle endurance race. Fino a qualche giorno fa condivideva questo privilegio con Oscar Perez, ma da oggi il gigante è lui, valdostano doc, profeta in patria.
LA STRATEGIA - «Quest’anno avevo pianificato tutto per cercare di vincere il Tor, arrivare sul podio non mi interessava, volevo forzare con il rischio di ritirarmi, però sapevo che c’era un uomo che sarebbe stato quasi impossibile battere, anche facendo i salti mortali, Oscar Perez». Ecco dunque che quando Oscar Perez s è ritirato, per Franco Collé la strada avrebbe potuto essere in discesa, anche se in una gara lunga come il Tor non si può mai dire e infatti… «È stata dura dall’inizio perché già il giorno precedente ho avuto la febbre e nella prima parte se non avessi avuto il sostegno così forte dei valdostani lungo il percorso non ce l’avrei fatta, diciamo che senza Perez, stando bene, sarebbe stata un’altra cosa…». La vittoria della testa e del cuore quella di Franco che non è praticamente riuscito a mangiare nulla, giusto qualche biscotto nel thé e che non ha dormito neppure 30 minuti in tre giorni. Una vittoria nella stagione che avrebbe potuto essere fallimentare, con la mononucleosi in primavera.
IL DOPO GARA - «È stato pazzesco l’arrivo a Courmayeur con tutti i valdostani, tutti i gressonari incontrati lungo il percorso che sono venuti a festeggiarmi, un’emozione che non scorderò mai, però nell’ultimo tratto è stata dura, quando sei sul traguardo ti sale l’adrenalina ed è tutto diverso, poi sono crollato, ho dormito tutto il pomeriggio e alla sera ho iniziato a mangiare. Nei giorni seguenti sono stato alle prese con una infiammazione ai piedi e la febbre ma ora sto meglio».
CONTROLLI - «Una cosa di cui vado fiero sono i controlli anti-doping, era da tempo che dicevo che ci volevano, così finalmente si fugheranno tanti dubbi e tante chiacchiere da bar».
Signori e signori, Franco Collé, atleta top della settimana e del week-end…
Conto alla rovescia per Adamello Ultra Trail
Anche Pablo Barnes e Virginia Oliveri in gara in Valcamonica
Meno dieci. Siamo arrivati ai fatidici dieci giorni del conto alla rovescia per l’Adamello Ultra Trail, la nuova 100 miglia della Valcamonica in programma il 26 settembre. Il bel tempo ha permesso in questi giorni la sistemazione e perfezionamento del tracciato, per esempio nella zona di Cima Rovaia-Punta Moralta (Sentiero del Soldato) e in quella del sentiero militare di Piana dei Morei.
QUATTRO PUNTI - Intanto con l’avvicinarsi della gara è arrivata anche la notizia, già anticipata da skialper.it, dell’assegnazione di 4 punti qualificanti UTMB.
ISCRIZIONI - Ci si può iscrivere fino al 20 settembre con 150 euro + 10 per l’assicurazione. Il tempo massimo per portare a termine la gara è di 50 ore. www.adamelloultratrail.it
I NUMERI - 175 km x 10.500 m D+, 2 regioni, 2 parchi nazionali, 8 comuni, 2.560 m di quota massima raggiunta.
BIG - Man mano che ci si avvicina diversi atleti stanno iniziando a confermare la propria partecipazione, tra di loro anche Pablo Barnes e Virginia Oliveri del team Salomon
Il video della Sellaronda Trailrunning
Le immagini della gara vinta da Piazza e Rampazzo
Grandi emozioni sabato alla Sellaronda Trailrunning, gara di grande fascino come sempre quando si corre tra le Dolomiti. La vittoria del titolo italiano è anadata a Georg Piazza e Silvia Rampazzo e c'è stata anche la prestazione da incorniciare della nepalese Rai, vincitrice della gara femminile. Le immagini però dicono più di mille parole...
Intramontabili Brizio e Wyatt
Le altre gare del Week-end
Fine settimana veramente fitto di eventi per l’outdoor running quello appena concluso. Non solo Skyrunner World Series, dunque, ma anche alcune classiche che hanno saputo regalare grandi emozioni.
DREI ZINNEN - Iniziamo da sabato 13 settembre con la diciassettesima edizione della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, grande classica della corsa in montagna ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Per la sesta volta la vittoria è andata a uno dei miti della corsa in montagna, il neozelandese Jonathan Wyatt impostosi in 1h27’58’’ (e scappato subito a Massa per tifare la compagna Antonella Confortola ai Mondiali) su Nicola Golinelli (1h31’16’’) e Philip Götsch (1h32’17’’). Tra le donne successo della svizzera Victoria Kreuzer (1h48’10’’) su Elisa Compagnoni /1h51’04’’) e Sara Bottarelli (1h54’20’’).
JUNGFRAU - Sabato appuntamento anche con un’altra grande classica, la Jungfrau Marathon, in Svizzera. Dominio africano con la vittoria del keniano Maticha Paul Michieka (3h01’57’’) sul connazionale Gikuni Geoffrey Ndungu e sull’etiope Birhau Mekonnen, mentre tra le donne si rivede la francese Aline Camboulives (3h27’20’’) sulla svizzera Emma Pooley e sulla statunitense Megan Kimmel.
MONTECAVALLO - Appuntamento domenica 14 settembre con la Skyrace Montecavallo ultimo appuntamento valido per una doppia classifica: quella delle Skyrunner Italy Series e del challenge La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Vittoria della gara maschile per Ionut Zinca su Paolo Bert e Michele Tavernaro, tra le donne vittoria di Emanuela Brizio su Martina Valmassoi e sulla rumena Iulia Gainariu. Nel circuito Sky vittoria di Ionut Zinca su Fabio Bazzana e Paolo Bert, tra le donne successo di Emanuela Brizio su Dimitra Theocharis e Wictoria Pejak. Triplete Brizio con il successo anche nel challenge La Sportiva Gore-tex mentre tra gli uomini il successo del circuito è andato a Paolo Bert.
BELLAGIO - Prima edizione baciata dal bel tempo per la Bellagio Skyrace. La vittoria è andata a Daniel Antonioli (2h31’15’’) su Francesco Puppi (2h32’26’’) e Mikhail Mamleev (2h35’36’’). Quarto posto per Paolo Gotti. Tra le donne successo della campionessa italiana juniores di Skyrunning, Martina Brambilla della Carvico Skyrunning, in 3h19’27’’ su Debora Benedetti e Susanna Serafini.
5 COMUNI TRAIL - Michela Piana ed Ennio Frassetti sono i vincitori della quinta edizione del 5 Comuni Trail, disputatasi domenica con partenza e arrivo ad Arizzano (VCO). Ennio Frassetti ha vinto, per la prima volta, la gara, andando a chiudere con il tempo di 1h47'46"; l'atleta ossolano è riuscito a tener testa, nonostante una lieve flessione nel finale, a un arrembante Cristian Minoggio, che ha concluso in 1h48'40". Al terzo posto il vincitore della prima edizione, Claudio Caretti, in 1h54'50”. Michela Piana ha bissato il successo dello scorso anno, davanti, come successo nel 2013, ad Annalisa Cappelletti; 2h03'37" il tempo della Piana e 2h14'52”quello della Cappelletti. In terza posizione è arrivata Monica Coppo, in 2h19'47”.
Bell'Italia ai Mondiali di corsa in montagna
Tre medaglie nella rassegna iridata di Casette di Massa
Tre medaglie per l'Italia ai Mondiali di corsa in montagna, nella specialità 'only up', in programma domenica a Casette di Massa. Tre medaglie conquistate nelle classifiche a squadre, testimonianza della prova di forza del collettivo azzurro. «Di più davvero era impossibile fare - spiega il tecnico azzurro Paolo Germanetto -. Siamo contenti di avere ottenuto questi risultati nella gara di casa, davanti a un pubblico incredibile che ha incitato tutti i concorrenti sul percorso».
GARA MASCHILE - Bernard Dematteis ha fatto sognare i tanti tifosi arrivati dalla Val Varaita, e non solo loro. Dopo la partenza da Forno e la salita a Casette di Massa era in seconda posizione alle spalle dell'ugandese Isaac Kiprop; ha tenuto sulla dura salita che porta alla cava, ma tra i blocchi di marmo dove il percorso si sviluppava su una strada bianca molto 'corribile' ha dovuto cedere il passo agli ugandesi Kibet Soyewko e Daniel Rotich che hanno così monopolizzato podio e classifica a squadre. Per 'Berny' un quarto posto comunque da incorniciare. Poi tanta Eritrea con Tsegay, Kidane e Mamu dal quinto al settimo posto. Per l'Italia il bronzo alle spalle delle due potenze africane, grazie anche al tredicesimo posto Martin Dematteis, il quattordicesimo di Xavier Chevrier ed il ventiduesimo di Luca Cagnati.
AZZURRE D'ORO - Prova molto veloce quella femminile, percorso più breve con partenza da Casette di Massa, per affrontare, dopo un veloce circuito in paese, le stesse dure asperità del tracciato maschile. La regina è stata ancora una volta l'austriaca Andrea Mayr che ha letteralmente fatto il vuoto sin dalla prima salita. La bagarre c'è stata solo per il podio tra keniana Lucy Murigi e l’americana Allison McLaughlin, nell'ordine al traguardo, ad oltre un minuto dalla campionessa austriaca. Ma sui tempi delle top ten è arrivata Alice Gaggi. La valtellinese ha tenuto il passo degli migliori, chiudendo all'ottavo posto preceduta dalla svizzera Mathys Maude, la keniana Viola Jelegat, l'ugandese Patricia Checkwemboi e la slovena Mateja Kosoveli. Undicesima Elisa Desco, tredicesima Antonella Confortola. Nessuna meglio di loro come nazionale: l'Italia rosa è prima nella classifiche a squadre, davanti a Gran Bretagna e Stati Uniti.
JUNIOR - Non c'è Alberto Vender nel quartetto azzurro a causa di un incidente stradale, investito da un motocliclista il giorno prima della gara: per lui uno stop di un paio di settimane. Ma l'Italia con il quarto posto di Nadir Cavagna ed il sesto di Davide Magnini chiude al secondo posto nella classifica per nazioni alle spalle della Turchia. Vittoria dell'ugandese Philip Kipyeko, sui turchi Ramazan Karagoz e Ferhat Bozkurt. Nella gara femminile ancora Uganda sul gradino più alto del podio con l'oro di Stella Chesang davanti alla tedesca Sarah Kistner e alla ceca Michaela Stranska. Indietro le azzurre: 23° posto per Alessia Zecca, 28° per Alba De Silvestro, 33° per Simona Pelamatti. Germania prima nella classifica per nazioni su Stati Uniti e Repubblica Ceca.
Colle', e chi se non lui?
Top of the weekend - Il valdostano ha coronato un sogno
Quinto, terzo e primo. Questa la successione dei risultati di Franco Collé, classe 1978, al Tor de Géants. Per lui la vittoria al Tor des Géants ha un valore simbolico altissimo. Apparso sulla scena del trail nel 2012 quasi per gioco, ha inanellato una serie di risultati impressionanti in tre anni con un palmarès che vede in bacheca Gran Trail Valdigne 57 km, due Cervino X-Trail, Gran Trail Rensen, Gran Paradiso Trail, Gran Trail Courmayeur 80 km. In 14 gare in tre anni, due quinti posti, un quarto e poi tutti podi. Non poteva che essere lui l’atleta italiano del week-end, anche se il suo trionfo risale a mercoledì (ma le premiazioni del Tor sono state nel fine settimana). Menzioni anche per Emanuela Brizio (sempre scattante come una giovanissima), Bernard Dematties, unico europei a tenere testa ai marziani africani ai Mondiali di corsa in montagna e Ionut Zinca. Appuntamento domani con una intervista al trionfatore del Tor 2014.
A Jornet e Forsberg le Skyrunner World Series Ultra
I due atleti Salomon vincono l’ultima gara e il ranking
The Rut 50 k, ultima prova delle Skyrunner World Series in programma oggi sui pendii del Montana, negli Stati Uniti. In palio non solo la vittoria della gara ma quella del ranking perché negli States si è corsa l’ultima gara. I due podi hanno coinciso sostanzialmente con il ranking. Tra gli uomini successo di Kilian in 5h09’31’’ sullo statunitense Sage Canaday (5h20’25’’) e sullo spagnolo Manuel Merillas (5h29’17’’). Questo nell’ordine anche il podio del ranking ultra con punteggi di 308, 284 e 250 punti. Tra le donne vittoria di Emelie Forsberg in 6h32’39’’ contro la quale nulla hanno potuto la statunitense Kasie Enman (6h38’03’’) e la neozelandese Anna Frost (6h49’22’’). Il podio del ranking femminile vede al primo posto la Forsberg con 308 punti seguita da Enman e Frost a pari merito a 293.6.
ITALIANI - Due gli azzurri nella top ten, Fulvio Dapit (Crazy), nono in 5h54’40’’ e Alessandra Carlini (Salomon) ottava in 7h26’29’’. Le classifiche ufficiali del raniking non sono ancora state aggiornate quindi è difficile capire quale è la posizione dei due italiani.
Congrats to @kilianj on the new CR and win today (and for @Skyrunning_com ultra series). impressive to watch you pull away at #runtherut
— Sage Canaday (@SageCanaday) September 13, 2014
Georg Piazza e Silvia Rampazzo campioni italiani Ultra
Il gardenese vince il Sellaronda, la veneta seconda dietro la nepalese Rai
Dopo due podi consecutivi al Sellaronda Trail Running è arrivata la vittoria per il gardenese Georg Piazza, ed è giunta nell’edizione più importante, quella che assegnava i titoli italiani ultra marathon 2014. Strepitosa poi la prestazione della nepalese Mira Rai alla sua prima gara in Europa, che ha stabilito il record della gara con partenza e arrivo a Colfosco con il tempo di 6h36’30”, precedendo Silvia Rampazzo, che però ha fatto suo lo scudetto tricolore di specialità.
Grande successo dunque per la quarta edizione dell’impegnativa competizione marathon in versione tricolore e valida come atto conclusivo del Salomon Trail Tour Italia, che si sviluppa attorno al Gruppo del Sella, sui quattro passi dolomitici Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena e nelle quattro valli ladine Badia, Livinallongo, Fassa e Gardena, sia in quanto a partecipazione con 256 atleti iscritti, sia dal punto di vista organizzativo, visto che tutto ha funzionato alla perfezione lungo i 56,9 km del tracciato, inclusivo di 3700 metri di dislivello positivo e altrettanti in negativo.
LA GARA MASCHILE - Due arrivi in solitaria sul traguardo di Colfosco sia per Georg Piazza, sia per Mira Rai. Il gardenese di Ortisei ha chiuso la sua prova a braccia alzate, ma decisamente provato, con il tempo di 5h44’58” che non rappresenta però la sua migliore prestazione a questa gara. Oltre ogni attesa poi la prova di Filippo Beccari, secondo assoluto davanti al valdostano d’adozione Giulio Ornati.
Il plotoncino di partecipanti è partito all’alba con il frontalino acceso, affrontando il primo tratto in leggera discesa fino a Corvara per poi salire ai 2160 metri di Bec de Roces, dove in testa ha scollinato un gruppetto formato da Filippo Beccari, Georg Piazza, Giulio Ornati, Paolo Leonardi, Michael Moling ed Eros Zanoni. Il sestetto è rimasto unito anche al passaggio al primo ristoro di Arabba, ma sulla durissima salita che portava ai 2487 metri di Portavescovo (il punto più alto della gara) le posizioni di vertice hanno iniziato a delinearsi e a Passo Pordoi (2239 metri) sono transitati in testa a pochi secondi fra di loro Georg Piazza e Filippo Beccari, quindi più staccati gli altri. Al passaggio a Canazei (quota 1450 metri, dopo 3 ore e 11 minuti di gara) il gardenese precedeva di 3 secondi il polivalente atleta di Arabba, quindi ad oltre un minuto Ornati, a cinque Michael Moling, a sei Giulio Piana e Paolo Leonardi e a undici lo slovacco Matus Vnencak in rimonta. Nella penultima salita che ha portato i concorrenti a Passo Sella (2251 metri) prima si ritira Moling, ma soprattutto ha preso forma l’attacco decisivo di Georg Piazza che ha deciso di forzare il ritmo, conscio che il suo compagno di fuga Beccari è particolarmente forte in discesa, anche se meno abituato alle lunghe distanze. Nei pressi della suggestiva 'Città dei Sassi' Piazza era saldamente in testa, con un vantaggio importante su un Beccari affaticato.
Al termine della discesa che portava a Selva Gardena, dove era previsto anche il traguardo volante Sprint Felix, l’atleta di Ortisei è transitato con il tempo di 4h25’11, precedendo di oltre 8 minuti Beccari, quindi a 17 Ornati, a 19 Piana e a 25 Vnencak.
Ultima ascesa verso i 2305 metri di Dantercepies, dove non cambia nulla per le posizioni di vertice, visti i distacchi già importanti, quindi la discesa fino al traguardo di Colfosco, dove Georg Piazza transita a braccia alzate dopo 5h44’58”, seguito a 9’03” da Filippo Beccari, quindi a 20’33” Giulio Ornati, a 23’57” Giulio Piana e a 30’29” lo slovacco Matus Vnencak.
PROVA FEMMINILE - Per quanto riguarda la sfida femminile le prime posizioni si erano delineate sin dalla prima salita, con la nepalese Mira Rai, residente su una collina sopra la capitale Katmandu, a dettare il ritmo, transitando per prima all’intertempo di Arabba dopo 1h21’55”. A soli 29 secondi Silvia Rampazzo e ad oltre 8 minuti Lara Mustat, leader del circuito Ultra Skyrunners Italy Series. Non cambiano le posizioni nei successivi passaggi, ma i distacchi aumentano. Così sul traguardo di Colfosco Mira Rai si presenta sventolando la bandiera bitriangolare della sua nazione e chiudendo la sua prestazione con il tempo di 6h36’30”, stabilendo addirittura l’undicesimo tempo di giornata, che rappresenta anche il primato del Sellaronda Trail Running sul percorso con partenza da Colfosco. Dopo 5 minuti e 21 secondi è arrivata Silvia Rampazzo, che ha festeggiato così il suo primo titolo italiano ultra della carriera, mentre per attendere la terza classificata si è dovuto aspettare ben 39 minuti. Seguono più lontane Francesca Scribani, Cristiana Follador e Leslie Robbins, statunitense dell’Alaska.
SALOMON TRAIL TOUR - Con la quarta edizione del Sellaronda Trail Running si è anche conclusa l’edizione 2014 del Salomon Trail Tour Italia. In campo maschile si è imposto Giulio Ornati, davanti a Eros Zanoni e Sandro Todeschi, mentre la graduatoria femminile è stata appannaggio di Giulia Amadori.
La verita' di Francesca Canepa
Il video della conferenza stampa di Courmayeur
Bar Posta di Courmayeur gremito per la conferenza stampa di Francesca Canepa. La valdostana ha spiegato la sua versione dei fatti e i motivi che l’hanno spinta a presentare il ricorso agli organizzatori del Tor des Géants contro la sua squalifica. Due i punti essenziali del suo reclamo: due fotografie che ritraggono lei e un secondo concorrente scattate da alcuni turisti vicino a Les Goilles e la testimonianza del concorrente, nome che non è stato reso pubblico, ma che dovrebbe essere l’americano Hollon, secondo sul traguardo di Courmayeur.
Ecco il video della prima parte della conferenza stampa di Francesca Canepa
Francesca Canepa, presentato ricorso al Tor
Conferenza stampa della valdostana a Courmayeur
Francesca Canepa ha parlato alla stampa al Bar Posta di Courmayeur sabato pomeriggio. Ha voluto difendere la sua immagine pubblica, annunciando di avere presentato un reclamo agli organizzatori dei Tor per annullare la sua squalifica. Il ricorso si basa soprattutto su due aspetti. Il primo sono alcune fotografie di turisti che l'hanno immortalata in gara proprio nelle vicinanze del punto di controllo 'incrimonato', quello di Les Goilles, il secondo sulla testimonianza di un concorrente (il nome non è stato fatto, ma potrebbe trattarsi di Hollon) che in quel tratto prima l'aveva superata, ma aveva visto la luce della frontale della valdostana nelle vicinanze.
Francesca Canepa chiede l’annullamento della squalifica
La valdostana ha trasmesso un ricorso alla direzione di gara
Si arricchisce di un nuovo colpo di scena l’affaire Canepa-Tor des Géants. Con un comunicato stampa, infatti, la valdostana ha annunciato di avere presentato «articolato reclamo alla giuria e alla direzione di gara per chiedere l’accertamento dell’inesistenza della squalifica, l’annullamento della stessa ed il ripristino della propria onorabilità, avendo accluso anche prove incontrovertibili che dimostrano la regolarità del transito contestato». Francesca ringrazia anche gli appassionati che l’hanno aiutata a ricostruire la verità e «il concorrente che ha dato prova di grandissima lealtà e sportività sottoscrivendo una dichiarazione che esclude totalmente ogni possibilità di irregolarità nella condotta della Canepa». Alle 14,30 una conferenza stampa chiarirà meglio i fatti.
Kilian vince il Lone Peak VK. Sesto Nadir Maguet
Stephanie Jimenez si aggiudica la gara femminile
Kilian si 'scalda' per i 50k della The Rut vincendo il Lone Peak Vertical Kilometer che apre la due giorni di World Series in Montana: il catalano chiude in 46'12", precedendo Rickey Gates in 46'26" con terzo Toru Miyahara in 50'28". Ai piedi del podio Marti-Ventosa Ferran Teixedo in 51'43" e Oscar Casal Mir in 52'31", con sesto l'azzurro Nadir Maguet in 53'23".
Nella gara femminile successo di Stephanie Jimenez in 1h02'13", su Michela Adrian in 1h06'03" e Nicole Hunt in 1h06'27"; quarta Sara Wagner in 1h06'27", quinta Kim Collier in 1h07'16".












