Bettelmatt Sky Race, tempo di novita'
Il 19 luglio la nona edizione, nel 2016 arriva la Bettelmatt Ultra Trail
Si avvicina rapidamente la nona edizione dell'International Bettelmatt Sky Race in programma il prossimo 19 luglio a Riale, in Alta Val Formazza. In occasione della presentazione alle Terme di Premia gli organizzatori di Formazza Event hanno confermato i percorsi del 2014. La partenza sarà quindi come sempre a Riale - Formazza, a quota 1.731; gli atleti si dirigeranno quindi verso il Lago Toggia, a quasi 2.200 metri dopo una salita che farà sicuramente selezione; la salita continuerà, in modo più dolce fino Passo San Giacomo (2.308 m), e poi al Passo Gries (2.479 m). Da qui ci sarà una vera e propria 'picchiata' verso l'Alpe Bettelmatt. Dall'alpeggio che ha dato il nome al rinomato formaggio gli atleti della gara corta si dirigeranno direttamente all'arrivo, a Riale - Formazza: dislivello positivo di quasi 750 m, quindi, per la 22 km.
Gli atleti della gara da 35 km, dopo l'Alpe Bettelmatt si dirigeranno invece verso il Ghiacciaio del Siedel, per poi arrivare al punto più alto della gara, il Rifugio 3A, a sfiorare quota 3.000 m di altezza. Dal Rifugio inizierà la lunga discesa, che, costeggiando prima il Lago del Sabbione e poi il Lago di Morasco, riporterà gli atleti ai 1.731 di Riale - Formazza.
Dal punto di vista agonistico si annuncia grande battaglia con la riproposizione del duello dello scorso anno tra il vincitore dello scorso anno Cristian Minoggio e l'azzurro Stefano Trisconi; in campo femminile da segnalare, tra le atlete già iscritte, Emanuela Brizio, vincitrice della passata edizione, nonchè Michela Piana. Nella gara corta ha già dato conferma della propria presenza la vincitrice del 2014 Francesca Fracassi. Come ogni anno si terrà infine anche la classica non competitiva intorno al Lago di Morasco, di circa 7 km: parte del ricavato di quest'ultima manifestazione sarà devoluto come di consuetudine all'Operazione Mato Grosso, il movimento che si propone l'educazione dei giovani attraverso il lavoro gratuito per i più poveri in alcuni paesi dell'America Latina.
NOVITA' 2016 - Tempo di novità in casa Formazza Event: lo staff stava pensando però a un evento ancor più spettacolare, da organizzare nel 2016, in occasione della decima edizione. È nata così l'idea, in sinergia con i Comuni di Formazza, Premia e Baceno e il Consorzio Produttori Bettelmatt, di una corsa sulle Alpi Lepontine, che toccasse, o almeno sfiorasse, tutti gli alpeggi in cui si produce il famoso formaggio da cui la Bettelmatt prende il nome: ha preso così forma un percorso di ben 83 km, la Bettelmatt Ultra Trail, per un dislivello positivo totale di 4.552 m, che da Ponte, il 'capoluogo' del Comune di Formazza, porterà gli atleti fino all'Alpe Devero per poi arrivare a Riale - sede storica di partenza e arrivo della Sky Race - compiere il giro della classica 33 km, compreso il passaggio ai 3.000 del Rifugio 3A, per poi concludersi nella magnifica conca di Riale.
Un percorso davvero spettacolare che toccherà alcuni dei punti più belli delle montagne del Verbano Cusio Ossola e che comporterà un grande sforzo organizzativo: proprio per questo motivo si è pensato al lancio più di un anno prima dell'evento, in programma il weekend del 16/17 luglio 2016. «Siamo consci dell'impegno che comporterà l'organizzazione della BUT - spiega il presidente di Formazza Event Gianluca Barp - ma siamo anche convinti che con l'aiuto delle Istituzioni, degli Enti Territoriali e soprattutto degli abitanti delle nostre valli potremo realizzare un evento che saprà dimostrarsi un formidabile veicolo di promozione turistica del nostro territorio; ci piacerebbe anche che, partendo dalla nostra iniziativa, attraverso il contributo di pro loco, associazioni culturali, musicali e turistiche, prendesse forma un progetto più ambizioso: un’intera estate di spettacoli ed iniziative culturali e gastronomiche legate al Bettelmatt e più in generale al formaggio ossolano».
Corsa in montagna, si parte anche per Madeira
La squadra azzurra pronta per gli Europei
Da Zermatt a Madeira, dal Cervino all'isola atlantica portoghese. Nelle stesse ore in cui la squadra delle Lunghe Distanze si sposta verso la Svizzera, partono anche gli azzurri impegnati sabato nei Campionati Europei. Weekend ricco come raramente mai per la corsa in montagna internazionale, con 16 atleti (otto seniores e altrettanti juniores) pronti a mettersi in gioco nella stessa isola portoghese che nel 2002 ospitò la prima rassegna continentale ufficialmente riconosciuta dalla Federazione atletica europea. Tredici anni dopo Camara de Lobos tocca a Porto Monitz, questa volta lato sud-ovest di Madeira. Percorsi di sola salita, come nel 2013, quando nella bulgara Borovets, Bernard Dematteis portò a casa il suo primo titolo europeo, poi bissato lo scorso anno sull'up and down di Gap. Ancora Bernard, il recuperato Berny, nel ruolo di capitano di una squadra azzurra che, alla forzata rinuncia di Agnes Tschurschenthaler, nell'immediata vigilia deve aggiungere anche quella dello sfortunato Erik Rosaire, costretto a casa dall'influenza.
Sara Bottarelli e Luca Cagnati a sostituirli, con la prima all'esordio in azzurro e a completare un team guidato da Antonella Confortola e Alice Gaggi, cui va aggiunta Samantha Galassi. Cagnati, settimo lo scorso anno, va invece a chiudere quartetto che a Dematteis abbina il talento di Alex Baldaccini e Xavier Chevrier: ovvero i tre uomini che nel 2013 monopolizzarono le prime quattro posizioni della rassegna europea, lasciando il solo bronzo al turco Ahmet Arslan, grande incognita di questa rassegna.
TRACCIATO - Su un tracciato che ad una prima parte di salita molto dura fa seguire un secondo tratto decisamente più veloce, sono differenti le ambizioni con cui si presentano le due squadre seniores azzurre. Se il quartetto maschile parte con gli occhi puntati addosso tanto in campo individuale quanto in quello a squadre, quello femminile, sulla carta, lascia invece i favori del pronostico all'Austria di Andrea Mayr e alla Gran Bretagna di Emma Clayton.
Poco meno di 12 chilometri e un dislivello complessivo di oltre 1200 metri: questo il percorso dei seniores uomini, lungo il quale le speranze azzurre si misureranno, ad esempio, con la voglia di rivincita dell'argento 2014 Robbie Simpson, peraltro quest'anno già battuto dai connazionali Andrew Douglas e Chris Smith. Terzetto ostico per una squadra azzurra compatta come raramente mai e all'interno della quale, alla luce dei risultati stagionali, diventa difficile anche indicare una punta sola. Forse meglio così, in una sfida in cui saranno da seguire anche Turchia e Francia, con il rumeno Ionut Zinca alla ricerca di ulteriore medaglia dopo il bronzo di Pamukkale 2012.
Non è invece difficile ipotizzare che la gara femminile (8200 metri - dislivello 850 mt) si possa trasformare nell'ennesimo assolo della cinque volte iridata Andrea Mayr, che proverà a guidare la sua Austria ad un oro a squadre che al di là del Brennero manca da una vita o quasi.
Con Sabine Reiner e Susanne Mayr sono indubbiamente loro le favorite, con Gran Bretagna, Russia, Francia e Italia ad inseguire una medaglia. In chiave individuale, ambizioni azzurre legate soprattutto ad Antonella Confortola e Alice Gaggi. Sullo stesso tracciato delle donne saranno impegnati anche gli juniores uomini, categoria che lo scorso anno, a Gap, regalò all’Italia uno storico successo. Di quel team, in squadra, è rimasto il solo Alberto Vender, che in Francia chiuse al sesto posto, la stessa posizione che la punta azzurra di questa trasferta, Davide Magnini, colse nel Mondiale di Casette di Massa nel settembre scorso. Allora il trentino che d'inverno vola nello sci alpinismo era ancora allievo, ora, juniores a tutti gli effetti, sogna qualcosa d'importante al cospetto della solita corazzata turca. Con lui il figlio d'arte Francesco Agostini e Marco Casuscelli, il secondo calabrese della storia a vestire l'azzurro della corsa in montagna.
In campo femminile, dopo la forzata rinuncia a Giulia Zanne, toccherà ad Alessia Zecca, la migliore delle azzurrine nel 2014, guidare le giovani italiane, impegnate su un tracciato di poco più di 4 Km e 400 metri di dislivello positivo, lungo il quale si rinnoverà la sfida tra la campionessa uscente, la britannica Georgia Malir, e la turca Shaban Atalay, seconda nel a 2014 Gap e fresca di vittoria nella Youth Cup della scorsa settimana a Smolyan in Bulgaria. Per le azzurrine obiettivamente difficile pensare al podio, ma con Roberta Ciappini, Francesca Franchi e Irene Glarey l'Italia spera magari di scalare qualche posizione rispetto all'ottavo posto dello scorso anno.Loro, in ogni caso, le prime a partire, alle ore 9.00 locali, seguite da juniores uomini (ore 10), seniores donne (10.30) e seniores uomini (11.30).
De Gasperi record sull'Ortles
Salita e discesa da Solda in 2 ore e 36. Al via BoyMountainDreams
Era già conosciuto per i sei titoli iridati di Corsa in Montagna, ma da ieri Marco De Gasperi può inserire nel suo palmarès un nuovo, importante primato, quello della salita e discesa da Solda all’Ortles in 2h36’. L’impresa si inserisce nel progetto BoyMountainDreams.
L’IMPRESA - Dopo un paio di sopralluoghi sulla montagna nelle settimane precedenti, culminati con un primo tentativo chiuso con il tempo complessivo di 2h49’, l’atleta bormino, classe 1977, ha affrontato la sfida decisiva partendo dal piazzale della chiesa di Solda alle ore 8:20 di mercoledì mattina. Nonostante l’innalzamento repentino delle temperature che hanno reso più complicata la situazione nella parte alta sul ghiacciaio, la sua è stata una performance di assoluto valore con tempi parziali, rispettivamente, di 1h45’30’’ per l’intera salita e di 50’ per la discesa. I riscontri cronometrici parziali e il tempo finale sono stati certificati da un responsabile della ISF (International Skyrunning Federation) presente sul percorso.
LE PRIME DICHIARAZIONI - Queste le parole di Marco De Gasperi di ritorno a Solda al termine del suo record: «Affrontare l’Ortles dopo averne studiato attentamente il percorso e pianificato la salita nell’ottica di essere il più veloce possibile, è stata un’esperienza unica ed emozionante. Le condizioni della montagna nella sua parte alta si sono rivelate alquanto difficili a causa delle alte temperature che hanno ammorbidito eccessivamente lo strato di neve sul ghiacciaio. Sento invece di aver corso bene, sia in salita che in discesa, nella prima parte, quella tra Solda e il rifugio Payer, e nel successivo tratto tecnico sulla cresta che conduce all’inizio del ghiacciaio. Nel tratto chiave su roccia, ho cercato di rimanere concentrato nel miglior modo possibile perché consapevole che stavo affrontando la montagna per una performance cronometrica e, quindi, a discapito della sicurezza. In questo momento, però, la mia felicità maggiore, ancora prima del solo riscontro cronometrico, è legata allo spirito di condivisione che si è creato intorno a questo mio progetto. Mi sento di ringraziare profondamente mio cugino Michele Compagnoni per la supervisione tecnica, tutto lo staff e gli amici che mi hanno incoraggiato lungo il percorso e a distanza, tutti i professionisti del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di silandro (BZ) coordinati dal maresciallo Matteo Andreoni, le guide della scuola d’alpinismo Ortler di Solda e i gestori dei rifugi Tabaretta e Payer. Senza di loro, sicuramente, questo mio primo sogno non si sarebbe potuto realizzare».
Corsa in montagna, azzurri in partenza per Zermatt
Si corrono sabato mattina i mondiali lunghe distanze
Saluteranno il Colle del Sestriere nella mattinata di giovedì gli azzurri della corsa in montagna. Sabato si corre la Zermatt Marathon, valida per i Campionati Mondiali di Lunghe Distanze. In terra elvetica, l'Italia riparte dai due argenti a squadre ottenuti lo scorso anno in Colorado, quando sul Pikes Peak, sfruttando al meglio anche il fattore quota, i padroni di casa degli Stati Uniti monopolizzarono il podio individuale, al netto del solo argento dell'eritreo Azerya Teklay. Rispetto al 2014, protagonisti diversi, almeno in parte, quelli attesi sui quarantadue chilometri e spiccioli di gara che vedrà al via anche il Kenya che punta al colpo grosso con Francis Njoroge, Francis Ngare, Isaac Kosgei e Paul Maticha Michieka. Quest'ultimo, vincitore delle ultime tre edizioni della Zermatt Marathon, detiene anche il record della gara, portato lo scorso anno a 2h55'04". Dai 1116 metri di St. Niklaus ai 2585 di Riffelberg, con il passaggio a Zermatt (1616 metri) fissato attorno a metà gara: all'ombra del Cervino, è una sfida che al maschile vede tra i protagonisti annunciati anche il bronzo iridato 2014, lo statunitense Andy Wacker, e lo sloveno Mitjia Kosovelj, iridato nelle Lunghe Distanze nel 2013 in Polonia.
Cinque gli uomini azzurri in gara, con Tommaso Vaccina, sesto lo scorso anno in Colorado e annunciato in ottima condizione, a caccia di ulteriore piazzamento di prestigio, insieme agli esordienti in azzurro Alessandro Rambaldini e Francesco Puppi, a Massimo Mei, sedicesimo nel 2014, e a Gerd Frick. L'esperto altoatesino, in particolare, è di casa da queste parti, avendo vinto l'edizione 2008 della gara ed avendo chiuso altre tre volte al secondo posto, l'ultima delle quali nel 2013. Al podio individuale si candida anche il bulgaro Shaban Mustafa, terzo nel 2014, ma per la classifica a squadre l'Italia dovrà guardarsi, oltre che dagli Stati Uniti campioni in carica, anche dalla Svizzera di Patrick Wieser e dal Sudafrica di Thabang Madiba.
In campo femminile, due le punte azzurre, tenute in alta considerazione dall'intero lotto di partenti. Maratonete di livello anche su strada, Catherine Bertone e Ivana Iozzia coltivano sogni che parlano magari anche di podio, in una prova in cui Francesca Iachmet, già in azzurro lo scorso anno sul Pikes Peak, e l'esordiente Gloria Giudici saranno chiamate a dare il loro importante contributo nella classifica per Nazioni, data dalla somma dei tre migliori tempi.
Per gli Stati Uniti iridati in carica, da seguire soprattutto Stevie Kremer e Megan Kimmel, oltre a Roche, Dalzot ed Erholtz: sfida aperta dunque per un successo cui ambisce anche la Svizzera guidata dalla due volte campionessa europea Martina Strahl, una delle maggiori favorite a livello individuale, e dalla non più giovanissima detentrice del record della gara, Daniela Gassman (3h29'13" nel 2012). Per la vittoria finale, fari però puntati con decisione anche sulla francese Aline Camboulive, qui vincitrice tanto nel 2013 quanto nel 2014.
Gara open quella iridata delle Lunghe Distanze: alla maratona individuale, risultano iscritti circa 1500 atleti, cui vanno aggiunti i 700 partecipanti alla prova a staffetta. Non solo maratona però nel weekend elvetico, perché in giornata totalmente dedicata alla corsa in montagna troveranno spazio anche una mezza maratona (600 iscritti) e un'Ultra Marathon di 45 km, con 800 partenti al via.
Domenica c'e' il Valresia Vertical
La gara fa parte del ciruito FVG Trailrunning Tour
Appuntamento domenica a Stolvizza di Resia, in Friuli, con il tradizionale Valresia Vertical. La gara, organizzata da Carniatletica, fa parte del circuito FVG Trailrunning Tour 2015. Si parte dalla Piazza dell’Arrotino a Stolvizza e attraverso un ripido sentiero si raggiunge il bivacco Igor Crasso. La partenza, in linea, è alle 9,30. Il vertical ha uno sviluppo di 4,7 km e dislivello positivo di 1.050 m. Fino a oggi la quota di iscrizione è ridotta a 25 euro, mentre da domani sale a 30. www.carniatletica.it - www.valresiavertical.it
Manni Reichegger vince il vertical di casa
A Selva dei Molini vittoria rosa di Irene Senfter
Va in archivio la decima del Km verticale di Selva dei Molini, prima tappa del Südtirol vertical tour. I 98 atleti partiti hanno trovato un percorso impegnativo, in con una giornata bellissima. Subito dopo il via è stata una lotta a due tra Manfred Reichegger nel ruolo di atleta-organizzatore e David Thöni del Gossensass. A spuntarla Manni con un vantaggio di 43’’ su Thöni, terzo Henry Hofer dal Sarntal con 3’09’’ di ritardo. Nella gara femminile ha vinto Irene Senfter davanti a Astrid Renzler e Magdalena Pupp. Il terzo Südtirol vertical tour prosegue il 2 agosto con il vertical di Carezza.
Se ne e' andato Francesco Delladio
Era presidente de La Sportiva. I funerali mercoledi' a Tesero
Si è spento all'età di 88 anni Francesco Delladio, presidente de La Sportiva. Riportiamo la comunicazione ufficiale qui di seguito. La redazione di Skialper si unisce al cordoglio della famiglia e dei lavoratori dell'azienda.
«Con profonda commozione la Famiglia Delladio annuncia che si è spento oggi 29 giugno all’età di 88 anni, Francesco Delladio presidente de La Sportiva. Nato nel 1927 a Tesero, Francesco ha dedicato tutta la sua vita all’Azienda facendola crescere ogni giorno con idee, innovazioni, passione e duro lavoro: valori per i quali La Sportiva è riconosciuta oggi in tutto il mondo e che continuano a vivere nelle nuove generazioni ed in tutte le azioni dell’Azienda.
La Salma si trova nella camera mortuaria della Casa di Riposo di Predazzo.
Verrà portata presso la sede dell’Azienda a Ziano di Fiemme mercoledì 1° luglio alle ore 10.00. L’attività lavorativa sarà sospesa per tutta la giornata di mercoledì in segno di lutto.
Francesco lascia un grande vuoto non solo in Azienda, ma anche in tutta la Comunità della Val di Fiemme che potrà tributargli l’ultimo saluto a Tesero presso la chiesa di St. Eliseo, mercoledì 1° luglio alle ore 18.30. La salma sarà in Chiesa a partire dalle ore 17.00»
La Famiglia Delladio
Nuova gara nel ricordo del Beato Pier Giorgio Frassati
Il 5 luglio a Pollone, nel Biellese
In occasione del 90° anniversario dalla scomparsa e del 25° anno dalla beatificazione, a Pollone si terrà una prova di corsa in montagna in onore di Pier Giorgio Frassati. La fondazione P.G. Frassati in collaborazione con alcuni volontari hanno deciso in queste settimane di far nascere questa gara per il 5 luglio: quest'anno sarà 'non competitiva', ma in futuro si cercherà di investire su di essa per creare un evento in grado di promuovere il Biellese.
Partenza dal cimitero di Pollone al cospetto del monumento di P.G. Frassati a quota 500 metri: attraversato il paese si imbocca il sentiero D41 che fra uno strappo e l'altro conduce all'Alpe Alpetto a quota 1300 metri. Dall'Alpetto sarà un vero e proprio vertical di 700m che in poco sviluppo porta al traguardo sistemato al cippo Frassati o meglio conosciuto da tutti i local come muanda, a 2000 metri.
Dall'arrivo sarà possibile scendere lungo il percorso per il rientro con sosta obbligatoria all'Alpetto dove vi sarà un ricco rinfresco con tanto di birra Menabrea, consegna della maglietta ricordo e premiazione dei primi 10 e delle prime cinque donne. Iscrizione al costo di 5€, ritrovo alle 7,30, start alle 8.30 presso il cimitero di Pollon; per info: Corrado 3495190891.
Sport e solidarieta' nel Cuneese
Con la Alpine Wonderful Trail del 5 luglio in Valle Maira
Torna il 5 luglio, con un nuovo percorso e una nuova location, in borgata Frere ad Acceglio, la gara di corsa in montagna Alpine Wonderful Trail, organizzata dall'associazione umanitaria Find The Cure (www.findthecure.it), dal Comune di Acceglio e dal Hotel Le Marmotte. Quest'anno la gara solidale attraverso due percorsi di 11 km e 500 metri di dislivello per i neofiti, e di 27 Km e 1700 m di dislivello per gli atleti, farà scoprire una nuova zona dell'alta Valle Maira, che passando da Viviere affronterà l'impegnativo colle dell'Enchiausa che sfiora i 2800 metri di quota. Come sempre un fitto programma di questa tre giorni di sport e solidarietà, tanti gli eventi interessanti che ruotano attorno alla corsa: sabato, escursioni guidate sul percorso di gara con pranzo organizzato presso il Rifugio di Viviere, inoltre la possibilità di testare MTB di ultima generazione, come le fat bike ed electric bike per gli amanti delle mondo della bici, ancora momenti di yoga e running e stage di tecnica di corsa e per concludere la sera con il concerto dei Trigomigo con la loro musica occitana. Si continua la domenica con la gara e il grande concerto direttamente nei prati antistanti la Pro Loco Obacco dei Luciano de Blasi e i sui Generis gruppo estremamente coinvolgente. L'associazione Find The Cure come sempre tenta di avvicinare sport, consapevolezza e solidarietà. Dopo aver corso nel 2013 per costruire due pozzi in Mali, operazione conclusa con successo, e nel 2014 una scuola elementare in Tanzania, anche questo progetto realizzato, quest'anno si corre per la costruzione di un ostello per le studentesse di Msolwa Ujamaa, dove verrà destinato l'intero incasso della manifestazione.
L'alta val Maira aprirà le porte dell'accoglienza agli atleti, amici e spettatori già dal venerdì 3 luglio. Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione ovviamente per l'iscrizione alla gara.
Tutte le informazioni su: http://irunfor.findthecure.it/gara/alpine-wonderful-trail-2015/.
Una Stava Mountain Race da record
Ecco le immagini piu' belle della gara trentina
Per il suo decimo compleanno la Stava Mountain Race si è regalata ben due record nelle quattro sfide in programma sulla montagna di Tesero. Al termine dei 24,9 impegnativi chilometri, con un dislivello complessivo di ben 4.250, divisi a metà fra attivo e passivo, a trionfare è stato chi partiva con il favore del pronostico, ovvero il friulano del Team Crazy Idea Tadei Pivk con il tempo di 2h19’04”, che concede il bis a Stava dopo la vittoria del 2013, ma i nuovi primati sono giunti nella sfida al femminile con Elisa Sortini (2h5’35”), pure lei portacolori del team di Bormio, quindi nel Verticale del Cornon maschile, che aveva aperto l’intensa giornata di competizioni in Val di Fiemme, grazie al sorprendente Philip Goetsch (44’03”), mentre in campo femminile si è imposta Francesca Rossi, che ha bissato il successo del 2012, migliorando sensibilmente anche il proprio personale in questa gara (54’26”).
Una giornata di sport da incorniciare quindi per gli organizzatori dell’Unione sportiva Cornacci, che hanno potuto contare su ben 330 partenti che si sono sfidati nella gara valida come terza prova de La Sportiva Mountain Running Cup, mentre il Verticale era tappa della Felicetti Cup, nonché gara in combinata con la Trentapassi Skyrace.
TADEI PIVK DA URLO NELLA STAVA MOUNTAIN RACE - Il friulano di Tarvisio, che si era presentato alla partenza con il titolo italiano al petto e una vittoria nella prima di Coppa del Mondo, era accreditato come il probabile vincitore sul traguardo di Tesero e così è stato. Come era prevedibile l’alfiere del Team Crazy Idea, dopo aver lasciato sfogare gli avversari nei primi chilometri, ha poi alzato il ritmo delle proprie falcate e per gli avversari non c’è stato più nulla da fare. Subito dopo lo start ha provato ad allungare il rumeno Gyorgy Szabolcs, ma al terzo chilometro, in località Forcelin, Pivk aveva già preso la testa, seguito dal trentino di Ronzo Chienis Daniele Cappelletti del Team Valetudo e dall’austriaco del team Salomon Philipp Brugger, posizioni che sono rimaste identiche anche al passaggio al Monte Cornon, dopo 5 km, ed anche al termine della discesa in località Casera Vecia al settimo chilometro, con il teserano del Team La Sportiva Christian Varesco quarto, seguito da Gil Pintarelli e da Michele Tavernaro. Proprio il primierotto, ex campione di corsa orientamento, ha iniziato la sua personale rimonta, che lo ha portato in terza piazza al passaggio sul punto più alto della gara, ai 2.358 metri del Monte Agnello, alle spalle di Pivk e di Cappelletti, mentre dietro ha iniziato a recuperare posizioni anche il giovane lecchese di Premana Mattia Gianola, pure lui del Team Crazy.
Nel tratto nervoso, caratterizzato da continui saliscendi fino al Doss dei Branchi, Tavernaro è riuscito a raggiungere e superare Cappelletti, agguantando la seconda posizione, che ha mantenuto sino al traguardo, mentre in discesa Gianola ha coronato nel migliore dei modi la sua prova tutta grinta, agguantando il terzo gradino del podio, mentre Cappelletti si è dovuto accontentare della quarta piazza, anche perché la discesa non è certamente il suo terreno preferito. Al traguardo Tadei Pivk ha chiuso con il tempo di 2h19’04”, staccando di 6’12” Michele Tavernaro, di 8’02” Mattia Gianola, di 9’27” Daniele Cappelletti, di 9’41” lo svizzero Micha Steiner, di 10’58” Filippo Bianchi, di 11’30” il perginese Gil Pintarelli.
Nella classifica di categoria Oswald Wenin ha vinto la categoria Over 50, mentre Mattia Gianola si è imposto nella under 23, davanti a Micha Steiner e a Gyorgy Szabolcs.
LA STAVA AL FEMMINILE È STATA UNA ROULETTE - Una prova da record quella della sondrina di Talamona Elisa Sortini, che ha abbattuto il muro delle 3 ore, chiudendo sul traguardo di Tesero con il tempo di 2h55’35, staccando di 2’06” Debora Cardone e di 6’44” Raffaella Rossi. Fino a metà gara però questa sfida a tre è stata davvero entusiasmante, con continui cambi di posizione in base alle caratteristiche tecniche delle tre avversarie. Al Forcelin era in testa la Cardone del team Valetudo, davanti alle due runner del team Crazy Raffaella Rossi ed Elisa Sortini. A Croce Cornon è passata in testa la Rossi, e al Monte Agnello la Sortini, davanti a Rossi e Cardone. Nella seconda parte di gara ancora variazioni con la sondrina che consolida la leadership e con la torinese che è riuscita a superare e a staccare la valtellinese di Lanzada. Nell’ordine anche sul traguardo, con Lara Mustat quarta a 13 minuti dalla vincitrice. Nella over 50 si è imposta Carmela Vergura.
GOETSCH STRAPAZZA IL RECORD NEL VERTICALE DEL CORNON - Tutti si aspettavano la sfida fra Urban Zemmer e Michele Boscacci, ma a trionfare nel Verticale del Cornon – Felicetti Cup è stato l’altoatesino Philip Goetsch, iscritto dell’ultima ora, che si è addirittura permesso il lusso di staccare il nuovo record della manifestazione che apparteneva a Zemmer. Prova davvero sensazionale per il meranese di Tirolo che ha concluso i 5.050 metri del percorso con un dislivello di 1.080 metri, facendo registrare il tempo di 44’03”, di 18 secondi inferiore a quello che stabilì nel 2012 l’altoatesino di Castelrotto. Una sfida davvero combattuta con Michele Boscacci che ha provato a fare subito il ritmo, seguito da Pedergnana e Goetsch, mentre Zemmer è apparso subito poco brillante. Il quartetto, separato da qualche secondo, è rimasto unito sino all’ultimo chilometro, quando il meranese del Bogn da Nia ha sferrato l’attacco decisivo, con l’alpino Boscacci che ha provato a resistere, accusando però subito lo sforzo, tant’è che è stato superato anche da uno straordinario Nicola Pedergnana. Sul traguardo sotto la Croce del Cornon, Goetsch ha staccato di 52 secondi Pedergnana, di 1’52” Boscacci e di 2’21” Zemmer, quindi a 3’01” Maguet e a 3’29” Pierantoni. A causa di una richiesta di verifica dei tempi finali della gara Verticale, i cronometristi si riservano di effettuare dei controlli sulle sincronizzazioni dei chip. Domattina il responso.
Nella classifica di categoria Carlo Vaia si è imposto nella over 50, Davide Longo nella under 20, davanti a Ivan Zanotelli e Marco Cunaccia.
FRANCESCA ROSSI REGINA DEL VERTICALE - Il record di Antonella Confortola è resistito, ma la bellunese Francesca Rossi si è resa autrice di una prova davvero esaltante nella versione ladies del Verticale del Cornon, intitolato a Dario Zeni. La portacolori del Team La Sportiva, pur non essendo in ottime condizioni per un problema alla schiena, ha interpretato al meglio la sua prova, soprattutto nella seconda parte di gara, transitando sul traguardo del Monte Cornon con il tempo di 54’26”, di 53 secondi superiore al primato, ma di ben 6 minuti inferiore a quello che stabilì nel 2012, quando vinse per la prima volta questa gara fiemmese. Piazza d’onore per l’atleta di casa Beatrice Deflorian, a 2’42”, quindi terza Serena Vittori a 6’17”, e quarta Dimitra Theocharis a 6’59”. Nella categoria under 20 successo per Giulia Compagnoni.
Rob Krar bis alla WS 100
Nella gara femminile successo di Magda Boulet
Non capita a tutti di vincere due volte la Western States, non capita a tutti di vincerla un anno dopo l’altro. La vittoria di Rob Krar nella Western States 100, portata a termine ieri, è di quelle che lasciano il segno. Lo statunitense si è imposto in 14h48’ su Seth Swanson e Jared Hazen, mentre Gedeminas Grinius non è riuscito a salire sul podio. Solo diciassettesimo Julien Chorier, che ha sofferto il caldo californiano. Trentatreesimo in 20h22’ l’italiano Filippo Canetta. Tra le donne successo della ex maratoneta olimpica Magda Boulet in 19h05 che si cimentava nella sua prima 100 miglia. Seconda Kaci Likteig e terza la vincitrice dell’anno scorso, Stephanie Howe.
Marathon du Mont-Blanc nel segno di Elisa Desco
Lo svizzero Marc Lauenstein vince la gara maschile
Dopo la vittoria iridata dell'anno scorso Elisa Desco si ripete a Chamonix. La valtellinese vince la Marathon du Mont-Blanc, questa volta con il classico arrivo a Planpraz: 4h35'10" il suo tempo. Piazza d'onore per la spagnola Oihana Kortazar in 4h45'40" con terza la francese Céline Lafaye in 4h53'12", ai piedi del podio la canadese Ellie Greenwood e la francese Amandine Ferrato; settima piazza per Stephanie Jimenez.
Nella gara maschile affermazione dello svizzero Marc Lauenstein in 3h48'35" sullo spagnolo Aritz Egea Caceres in 3h49'33" e lo statunitense Max King in 4h01'35", quarto il colombiano Saul Antonio Padua Rodriguez, quinto il norvegese Thorbjørn Thorsen Ludvigsen.












