Tor Live - Day 3: vittoria di Patrick Bohard

Gianluca Galeati secondo, terzo Christophe Le Saux

Più forte del freddo, della neve e della nebbia. Patrick Bohard è il gigante del Tor 2015. Il transalpino ha faticato moltissimo in questa ultima giornata di gara. Mentalmente era ancora fresco ma le gambe non si muovevano più. Ha stretto i denti, si è preso il tempo necessario e ha tenuto un buon margine per arrivare al Jardin de l’Ange di Courmayeur da trionfatore. È lui il vincitore. Ha tagliato il traguardo dopo 80 ore e 20 minuti, un tempo molto più alto rispetto a quello fatto segnare a Franco Collé nel 2014, presente a Courmayeur, prima di partire per l’UltraPireneu.

ZIMMERMANN DI NUOVO AL COMANDO - Intanto è sempre testa a testa tra Denise Zimmermann e la padovana Lisa Borzani. Mancano ancora i passaggi ufficiali ma radio informazioni parla di una svizzera in netta ripresa e nuovamente in testa alla corsa femminile. Borzani non molla e insegue a pochissimi minuti. Cambia ancora la terza posizione. In questo momento è l’australiana Jess Baker.

GALEATI SECONDO - L'italiano del Team Tecnica Gianluca Galeati è arrivato secondo dopo 80 ore e 44 minuti. Classe 1983, Galeati era già stato settimo al Tor. Terzo il francese Christophe Le Saux (81 ore e 19 minuti), per la quarta volta sul podio della gara dei giganti. Al quarto posto il franecese Jean Claude Mathieu e al quinto il giapponese Masahiro Ono.

GARA SOSPESA - Intanto l'organizzazione ha fatto sapere poco dopo le 20 che la gara è ancora sospesa per il maltempo.

 

 

#Tor15 L'arrivo di Patrick Bohard, re dei Giganti 2015 @ Courmayeur Mont Blanc!The arrival of Patrick Bohard, 2015 king of Giants! Posted by Tor des Geants on Mercoledì 16 settembre 2015


Tor Live - Day 3: Lisa Borzani in rimonta

Bohard sempre in testa, ma si allungano i tempi

Lisa Borzani sempre più vicina a Denise Zimmermann: la svizzera ha pagato la notte, forse ha anche sbagliato strada, ma di fatto l’azzurra a Cuney è arrivata a due minuti e la previsione del passaggio ad Oyace potrebbe anche valere il sorpasso.
Intanto Patrick Bohard è transitato a Saint-Rhémy-en-Bosses alle 9.26 e il suo passaggio al Bonatti è atteso alle 15.12. Si allungano ancora i tempi dell’arrivo a Courmayeur, viste le condizioni meteo. 


Domenica la Skyrace del Mammut

Campionato regionale abruzzese

Appuntamento il 20 settembre alle ore 9,30 a Cese di Preturo (AQ) con la Skyrace del Mammut, gara che si inserisce in un contesto, quello del Centro Italia ed in particolare quello in Abruzzo, dove è sempre più in crescita il numero di partecipanti a manifestazioni sky e trail. L’organizzazione della manifestazione nasce dalla volontà di più associazioni come: Associazione Culturale Amiterno, ASBUC di Preturo, SDS skyrunners, Pro Loco e Comune di Scoppito, Comitato Osservatorio NordOvest. Lo Skyrace del Mammut fa parte infatti di un progetto di valorizzazione del territorio di Monte Calvo chiamato ‘Alla riscoperta del Territorio0 che prevede oltre alla sky, numerosi altri eventi culturali, gastronomici e sportivi anche non competitivi per far conoscere questo bellissimo angolo di Abruzzo, Sito di Interesse Comunitario.

PERCORSO - Quest’anno la gara toccherà la vetta di Monte Calvo (1898 metri), eccezionale punto panoramico con una vista a 360° su tutte le più alte cime dell’Appenino centrale: Gran Sasso, Vettore, Terminillo, Majella. La lunghezza totale del tracciato è di 23km con un dislivello positivo di 1400mt, continue salite e discese con un passaggio su alcune formazioni rocciose sotto la vetta di monte Calvo al limite dell’arrampicata. Un tracciato completo e impegnativo sia per i contendenti del titolo regionale skyrace che ai semplici escursionisti.


Tor Live - Day 3: Gianluca Galeati secondo

Il vincitore atteso a Courmayeur non prima delle 13

È tornato il maltempo al Tor des Géants. Cielo coperto, temperature basse e neve prevista a 2.900 metri. Ieri sera la guida alpina Lucio Trucco ha raggiunto il Malatrà per verificare le condizioni di sicurezza e installare ulteriori corde fisse. La gara intanto prosegue. Il francese Patrick Bohard è sempre al comando della gara e si appresta a percorrere l’ultimo tratto con il Colle del Malatrà ultima asperità prima della lunga discesa finale verso il traguardo di Courmayeur. È atteso tra poco a Bosses, era uscito alle 3.14 di questa notte dalla base vita di Ollomont. Al secondo posto è salito l’italiano Gianluca Galeati che insegue a oltre 3 ore, mentre ha perso terreno il francese Christophe Le Saux, terzo, ma a più di 5 ore di distacco.

Le prime due posizioni della gara femminile sono invariate. Comanda sempre Denise Zimmermann sulla padovana Lisa Borzani. Entrambe hanno lasciato la base vita di Valtournenche e sono attese a Cuney. Terza la francese Maria Semerjian che ha scavalcato Marina Plavan, terza nelle giornata di ieri.

Il maltempo potrebbe fare allungare ulteriormente i tempi di percorrenza. Il vincitore è atteso a Courmayeur non prima delle 13, ma con ogni probabilità, nell’ultimo tratto potrebbe accumulare ulteriore ritardo.


Tor Live - Day 3: secondo Galeati, gara annullata

La decisione alle 8 di questa mattina a causa del maltempo

La notizia era arrivata ieri serva verso le 20: il Tor è stato di nuovo sospeso er avverse condizioni meteo, chi è sul percorso verrà fermato alla prima base. Poi questa mattina alle 8 è stato deciso di sispendere definitivamente la gara perché le previsioni non promettono nulla di buono. Sono attese a breve decisioni sulla classifica (soprattutto femminile che non ha ancora visto una finisher) e comunicazioni più dettagliate dalla direzione di gara.

CLASSIFICA UOMINI - Viene da Villers Le Lac, nel massiccio dello Jura, Patrick Bohard, il cinquantunenne vincitore del Tor des Géants 2015 con il tempo di 80 ore e venti minuti. Quasi un record, considerando il clima avverso. L’atleta transalpino era già stato protagonista al Tor del 2013, quando aveva chiuso la gara in quinta posizione, con il tempo di 78 ore e 47 minuti, dopo un inizio da lui stesso definito catastrofico. Al traguardo il francese di professione albergatore e runner appena dal 2008 è arrivato decisamente stanco ma felice.
Seconda posizione per Gianluca Galeati, classe 1983, runner di San Pietro Terme (Bologna) e componente del Team Tecnica. Ha impiegato 80 ore e 44 minuti. Nelle gare internazionali che contano, come l’Utmb del 2013, ha sempre primeggiato tra gli italiani. Al Tor aveva già occupato un settimo posto nella classifica generale, una posizione decisamente migliorata con questo suo secondo posto, a soli 24 minuti dal vincitore.
Sul terzo posto del podio ancora un transalpino, Christophe Le Saux, accolto con grandi applausi, con un tempo complessivo di 81 ore e 19 minuti. Anche perché ormai il riccioluto runner francese è un quasi valdostano. Si allena su questi sentieri, partecipa a molte altre gare ai piedi del Monte Bianco e oltretutto è salito sul podio del Tor per ben quattro volte.
Quarto il francese Jean Claude Mathieu, quinto il giapponese Masahiro Ono.


Tor Live - Day 3: si ritira Dan Doherthy

Sempre in vetta Bohard e Denise Zimmermann

 Il Tor ha perso martedì uno dei suoi protagonisti, l’irlandese Dan Doherthy, fermato lungo il sentiero che da Valtournanche porta al rifugio Barmasse, all’incirca al 240° chilometro. Ritiro dovuto a un problema a un ginocchio che gli ha impedito di procedere di buon passo. Rallentamento anche per il leader della corsa, il cinquantunenne francese Patrik Bohard. Nessun problema per lui, solo un ritmo più blando; il suo arrivo calcolato al rifugio Cunéy è slittato in avanti di almeno un paio d’ore. Subito dietro si sono così accese le micce: sia Masahiro Ono, per il Giappone, sia Oscar Perez, spagnolo, hanno aumentato l’andatura e recuperato posizioni. Perez due anni fa fece un recupero sorprendente proprio negli ultimi chilometri chiudendo al secondo posto. Tra loro e il primo, da non dimenticare di certo l’imolese Gianluca Galeati, che ora occupa, seppur virtualmente, il terzo gradino del podio quando mancano meno di un centinaio di chilometri all’arrivo, in calendario mercoledì, a metà mattinata, considerando che i tempi di percorrenza sono superiori a quelli dello scorso anno di un paio d’ore. Insomma grande incertezza e questo non fa che rendere ancora più interessante il finale di gara riservato agli uomini di testa.

TOR ROSA - Ci sono, naturalmente, anche le donne in lizza; conduce sempre la svizzera Denise Zimmermann, dodicesima nella classifica generale, seguita dalla padovana Lisa Borzani, ventesima in classifica generale. Ancora una italiana a caccia della terza posizione, Marina Plavan.

METEO - Certo, tutto ancora può cambiare e i pronostici, in una gara come questa, hanno poco valore. Anche perché di nuovo il tempo può mettere i bastoni fra le ruote. Le previsioni danno per la giornata di domani pioggia e neve a quote sopra i 2800 metri. Fortunatamente solo il Colle del Malatrà supera questa altezza, con i suoi 2936 metri. Gli uomini della sicurezza sono già a presidiarlo per mettere eventualmente in sicurezza il tratto finale del colle, pochi metri ma impegnativi se c’è neve. Le temperature in alto sono però al momento elevate e i metereologi potrebbero anche cancellare la voce ‘neve’ dal loro bollettino del giorno. 


Tor Live - Day 3: Bohard sempre leader

Previsto il suo arrivo a Valtournenche alle 11 di martedì

Si è allungato notevolmente i tempi di percorrenza del Tor des Géants 2015. Dopo la seconda notte, il leader è sempre il francese Patrick Bohard ed è transitato alle 7.14 a Crest. Secondo una previsione non arriverà alla base vita di Valtournenche prima delle 11 di questa mattina. Al secondo posto c’è sempre il connazionale Christophe Le Saux che viaggia comunque con circa 2 ore di ritardo e che a Gressoney ha dormito facendosi recuperare da Gianluca Galeati e l’irlandese Dan Doherty. I tre sono usciti insieme dalla base vita, mentre Masahiro Ono, Pablo Criado e Peter Kienzl sono entrato poco prima delle 8 e non sono ancora usciti.

ZIMMERMANN AL FEMMINILE - È sempre la svizzera Denise Zimmermann a comandare la gara femminile. L’elvetica è transitata alle 6 di questa mattina a Niel ed è attesa intorno alle 10 a Gressoney. Seconda la padovana Lisa Borzani, transitata a Sassa con poco più di 1 ora di ritardo dalla svizzera. Terza Marta Poretti, attesa a Niel nel primo pomeriggio di oggi.


Tor Live - Day 2: Patrick Bohard esce primo da Niel

Secondo Le Saux, prima donna Denise Zimmermann

Prosegue a ritmo serrato il Tor (finalmente con il sole) e continua la lotta a due tra Patrick Bohard e Christophe Le Saux: sono entrati praticamente insieme alla base vita di Donnas: il primo alle 12.03, il secondo alle 12.05. Bohard è ripartito per primo alle 12.12, Le Saux alle 12.27. Ma siamo solo al km 148. In arrivo a Donnas in terza posizione Gianluca Galeati che viaggia con quasi un’ora di vantaggio su Dan Doherty, quinto Pablo Criado Toca. Decimo Matteo Pigoni, quattordicesimo Fabio Cavallo.
Nella gara rosa all’uscita della base-vita di Cogne al comando c’è la svizzera Denise Zimmermann davanti a Lisa Borzani e Sonia Locatelli, con quarta Marta Poletti, quindi la francese Maria Semerjain e Marina Plavan.  
Ma alle 13.21 il colpo di scena, Sonia Locatelli rientra alla base vita di Cogne e decide di ritirarsi. 

ORE 22.44 - Bohard è uscito per primo da Niel, alle 22.44, ed è fnora l'unico concorrente ad essere transitato dalla base. Al comando tra le donne Denise Zimmermann, uscita da Donnas alle 16.23.

CANCELLI ORARI - In seguito all'interruzione della notte scorsa le barriere orarie sono state spostate di tre ore.

 


Tor Live - Day 2: gara interrotta nella notte

Stop dalle 4 alle 7 per motivi di sicurezza, al comando Le Saux

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PRIMA GIORNATA CLICCANDO SULLA FINESTRA IN ALTO Primo giorno di Tor 'volato via'. Prima di vedere gli aggiornamenti del 'day 2', ecco però come è finita la giornata di ieri per le donne. Sul Col del Crosatie erano passate in questa sequenza e a breve distanza l’una dall’altra: Denise Zimmermann, svizzera, Sonia Locatelli e Lisa Borzani, italiane fino in fondo.
Alla sottostante ma ancora lontana base vita di Valgrisenche l’ordine cambia. Entra per prima la valdostana di Donnas Sonia Locatelli, tra una quantità di applausi davvero industriale, alle 18,32. Denise Zimmermann segue a sei minuti, dice di avere un po’ di «gamba stanca», anche per il recente terzo posto nell’Utmb francese. O forse ricordandosi che lo scorso anno proprio quella gamba le era stata morsa da un cane, non impedendole però di arrivare sul podio del Tor. Lisa Borzani, padovana, arriva in discesa come una saetta - anche se non è il caso di provocare il cielo - sorride e saluta davvero tutti, infilandosi nella struttura per un brevissimo riposo alle 18,42.

NELLA NOTTE - Alle 4,32, dalla base vita di Cogne, il primo a uscire è stato Christophe Le Saux (nella foto Tor des Geants/Enrico Romanzi), seguito da Gianluca Galeati (4.55) e Patrick Bohard (5.03). Poi, nell’ordine: Dan Doherty, Peter Kienzl, Pablo Toca Criado, Antonov Bozhidar, Eoin Keith. Oscar Perez Lopez, Matteo Pigoni. Tra le donne controsorpasso Zimmermann, che alle 7.11 è arrivata a Cogne.  

GARA INTERROTTA - La prima notte è stata molto intensa per gli uomini dell’organizzazione. Una frana nei pressi del rifugio Epée ha bloccato la gara. Intorno alle 4 di questa mattina la direzione di gara ha comunicato l’immediata sospensione del Tor. La testa della corsa è transitata senza problemi ed è attesa intorno alle 9 di questa mattina a Champorcher, mentre gli altri concorrenti sono stati fermati a Valgrisenche e Rhêmes. Non si conosce ancora l’entità della frana, dalle prime informazioni - nel punto ristoro di Champorcher non arrivano comunicazioni via radio - la gara dovrebbe essere ripartita. Durante la notte intanto ci sono stati forti piogge e, in quota, è caduta la neve. A breve verrà presa una decisione sullo slittamento dei cancelli orari.


Primo giorno di Tor des Géants

A Valgrisenche passa in testa Patrick Bohard

Primo giorno di Tor. Partiti sotto una pioggia insistente, nuvole basse e un futuro di giornata decisamente poco promettente dal punto di vista climatico, i 760 concorrenti che alle ore 10 hanno preso il via della sesta edizione del Tor des Géants, già a la Thuile, dopo 17 chilometri di gara, hanno trovato i primi squarci di sole. Le nuvole si sono alzate e allargate e dunque è stato possibile per i primi concorrenti passare agevolmente il temuto Col de la Crosatie, che altrimenti si sarebbe dovuto aggirare lungo dei nuovi sentieri previsti da un piano B, che dunque è rimasto nel cassetto.
Al controllo di La Thuile si sono registrati i primi due ritiri, i pettorali 988 e 989. Ai piedi della salita verso il Deffeyes, è passato in testa Christophe La Saux, mentre tra le donne è stata Lisa Borzani a condurre con gran disinvoltura.
Nei successivi chilometri di saliscendi anche impegnativi la testa della corsa ha visto però dei cambiamenti.
A Valgrisenche, prima base vita posta a 48,6 km da via, tra un gran numero di tifosi che hanno provveduto a scaldare l’ambiente, ha fatto per primo l’ingresso verso il punto di controllo cronometrico il francese Patrick Bohard, entrato alle 17,30. Giusto il tempo di ‘cambiarsi d’abito’, abilmente coadiuvato dalla sua assistente, secondo un copione che sembrava ampiamente collaudato. A quattro minuti Gianluca Galeati, decisamente tranquillo, sorridente, disponibile anche a brevi interviste. Terzo Dan Doherty, due minuti dopo. Senza assistente, se l’è agevolmente cavata da solo, andando subito a mettere qualcosa sotto i denti. Christophe Le Saux in quarta posizione, alle 17,40. Patrick Bohard è uscito alle 17,41, seguito dal richiamo scherzoso di Le Saux: “Patrick aspettami!”. Ma non gli ha dato retta e ha ripreso il lungo viaggio. E mentre usciva, due altri atleti sono entrati, Pablo Criado, dall’aria come sempre disinvolta e allegra e Peter Kienzl, che a la Thuile era transitato al 27 posto. Dunque un bel recupero. Settimo Matteo Pigoni.


Brunod e Cravello vincono GranParadiso Vertical

Successo anche nel circuito Défi Vertical

Poco meno di cento trailers hanno preso parte, al GranParadiso Vertical. Mille metri di dislivello, 3,8 km di gara che hanno definito la classifica generale del Défi Vertical. La gara di Valsavarenche è infatti stata l'ultima prova del circuito abbinato al Tour Trail Valle d'Aosta.
Dennis Brunod ancora una volta non ha avuto rivali. Il valdostano, classe 1978, ha coperto il percorso in 41’25”, a una media di 5.5 Km/h. Al secondo posto si è classificato Luca Mauri, arrivato sul traguardo posto appena sopra il rifugio Vittorio Emanuele in 42 minuti e 50 secondi. Terzo posto per il valdostano Henri Grosjacques in 45’11”, con quarta e quinta posizione per Roberto Maguet (45’48”) e Massimo Gerard (47’04”).
La gara femminile è stata vinta da Barbara Cravello. La biellese ha completato la fatica in decima posizione assoluta con il crono di 49’39”. Seconda l’atleta della Polisportiva Sant’Orso Chantal Vallet (51’45”) e terza l’alpina del Centro Sportivo Esercito Gloriana Pellissier (51’57”). Quarta Joelle Vicari in 55’12” e quinta Claudia Titolo in 1h 01’02”.
Roberto Maguet ha vinto la classifica Veterani 1, Alberto Collavo quella dei Veterani 2, Yari Pellissier quella Seniores, Claudia Titolo quella Veterani 1 e Joelle Vicari quella Seniores.
Sullo stesso percorso hanno anche gareggiato gli Juniores. Sul traguardo sono arrivati solo i gemelli Fabien e Sébastien Guichardaz, entrambi con il crono di 44’44”, tempo che gli avrebbe collocati al terzo posto assoluto.
La classifica finale del circuito è stata vinta dal valdostano - dominatore di stagione - Dennis Brunod e dalla biellese Barbara Cravello. Al maschile il portacolori della Polisportiva Mont Avic ha vinto con 769,41 punti, davanti all’alpino Manfred Reichegger (378.90) e a Nadir Vuillermoz (330.08). Quarta e quinta posizione per Nadir Maguet (324.73) e Daniel Antonioli (253.73). Cravello (1032.73) ha invece battuto le valdostane Gloriana Pellissier (630.11) e Christiane Nex (434.90). Quarta Chantal Vallet (332.08) e quinta Ilaria Iemmi (313.31).


Drei Zinnen a Andrej Dlougosz e Antonella Confortola

Un migliaio gli atleti in gara

Alla Drei Zinnen Alpine Run dopo 17,5 km per la Val Fiscalina, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo il primo a presentarsi al traguardo è stato Andrej Dlougosz, a succedere all'albo d’oro della manifestazione a Nicola Golinelli, con il tempo di 1h 31'01 distaccando di un minuto il nazionale azzurro Cesare Maestri (1h32'01”) e l'altoatesino Hannes Perkmann 1h33'15’. Al femminile ennesima grandissima prova di Antonella Confortola, già sul gradino più alto due volte a Sesto: 1h48'06" il suo crono davanti ad Agnes Tschurtschenthaler in 1h49'20" ed Elena Casaro in 1h56'12”.