Coppa delle Alpi al via in Valtartano

Ritorna il classico circuito: quest'anno e' dedicato ai giovani

Dopo due anni di assenza dai calendari invernali dello scialpinismo riparte il circuito di Coppa delle Alpi Centrali.    

LE NOVITA' 2013 -
il circuito sarà rivolto esclusivamente alle categorie giovanili, junior e cadetti, allo scopo di favorire la diffusione dello scialpinismo. Pur trattandosi di manifestazioni il cui programma prevede la gara per categorie senior e master così come per le categorie junior e cadetti, gli organizzatori si sono assunti un occhio di riguardo per le categorie giovanili, in particolare nella scelta dei tracciati di gara in termini di dislivello, sviluppo e difficoltà tecnica.      

IL CALENDARIO DI COPPA DELLE ALPI  -
Domenica 13 Gennaio si parte con la “Valtartano Ski Alp”, gara giunta alla 41^ edizione. La domenica successiva la Coppa delle Alpi farà tappa sulle vicine nevi di Albosaggia con la “Valtellina Orobie”, facente parte anche del circuito di Coppa Italia Giovanile. Il 20 Febbraio sarà la volta della sci alpinistica “Valle di Rezzalo”, gara organizzata dallo Sci Club Sondalo. Dopo le prime tre tappe in terra sondriese il calendario di Coppa delle Alpi prevede una prova bresciana, precisamente sulle nevi di Collio- Passo Maniva, con la “17^ Valtrompia Ski”.  Il “Tour del Monscera”, in programma il 24 Febbraio in Alta Val Bognanco, sarà la gara conclusiva del circuito e decreterà i vincitori delle quattro categorie.    

LA CLASSIFICA DEL CIRCUITO -
La classifica del circuito terrà conto di tutti i piazzamenti ottenuti nelle prove disputate. Entreranno a far parte della classifica finale tutti coloro che avranno preso parte ad almeno tre delle cinque prove in calendario.  A tutti questi verrà consegnato un gadget di partecipazione.   


24H San Vito: il commento a caldo

Nella gara a squadre vince il Corpo Forestale della Valle d'Aosta

E' da poco terminata la 24 ore di San Vito di Cadore e gli organizzatori si godono il meritato successo. «Finalmente possiamo tirare il fiato e festeggiare la buona riuscita della prima edizione - il commento a caldo di Giordano Fregonese, uno degli organizzatori della manifestazione - sembra incredibile essere partiti a marzo e avere ottenuto questo risultato». Già perché l'idea di organizzare una manifestazione dalla lunghissima durata, stile ultra-marathon, è nata così, quasi per caso, da un gruppo di appassionati che si sono domandati quali riferimenti su una gara di lunghissima durata ci fossero nello ski-alp e non ne hanno trovati o per lo meno non in Italia, anche se si vocifera di una gara simile svoltasi in Austria: «Sai noi conosciamo un ragazzo che ha partecipato a quella gara - mi racconta Giordano - ma non siamo mai riusciti a trovare le classifiche o a capire com'era organizzata: non sappiamo neppure se ne abbiano ancora fatte». Insomma una gara così, nata dalla passione di chi questo sport lo pratica davvero; una passione che si avverte subito - anche solo con una telefonata il sabato sera per sapere com'è andata questa 'prima' -. D'altronde da queste parti sanno bene cos'è la fatica: «Sai noi siamo a dieci km da Cortina e lì organizzano la Lavaredo Ultra Trail e naturalmente noi un po' ci siamo ispirati a loro, ma soprattutto volevamo capire quali sarebbero stati i risultati». E i risultati sono stati indubbiamente stupefacenti: il vincitore della gara Ironman - Christian Insam - ha coperto in 24 ore un dislivello di 14.190 metri, quasi come salire un paio di volte l'Everest; partenza tutti insieme alle 17 dell'11 gennaio e poi avanti per tredici ore di seguito, per poi fermasi solo 20 minuti a riposare, senza neppure dormire, seduto su una sedia: questo è quello che Christian ha raccontato stremato al suo arrivo.
Un'organizzazione davvero al top quella della gara dei sanvitesi che per mettere in sicurezza il percorso hanno steso 4,5 km di reti di protezione e hanno allestito una zona relax per i concorrenti in gara di oltre 200 metri quadri. Concorrenti in gara che hanno stupito gli organizzatori scegliendo per la maggior parte la formula Ironman (coprire la maggior distanza possibile in 24 ore), invece della formula a squadre (4 componenti con uno a turno sempre sul percorso di gara; a dimostrazione che questo format di gara viene interpretato come una sfida ai propri limiti più che un successo da vivere in team.
E ora, mentre noi scriviamo questo articolo, gli organizzatori della 24 H di San Vito si stanno godendo una bella festa ed il meritato riposto, visto che loro in pista ci sono stati davvero 24 ore!


Coppa del Mondo in Valle Aurina: le classifiche

e lo scoreboard delle gare Senior

L'apertura della Coppa del Mondo 2013 ha confermato i valori con cui si era chiusa la stagione precedente.
A Riobianco in Valle Aurina (Bz), Kilian Jornet Burgada ha confermato anche quello che già aveva fatto vedere in qualche gara minore e nei Campionati nazionali francesi nelle ultime settimane: resta lui l'uomo da battere.

LA GARA MASCHILE - Sarà dura per tutti, se anche oggi KJB è riuscito a fare gara di testa su un percorso con molto sviluppo, da scivolatori, che non è tra le sue preferenze tecniche. Al lancio conduce William Bon Mardion di potenza, affiancato da Robert Antonioli e da Manfred Reichegger che tirano un bell'alternato. Ma dopo il primo tratto sulla pista di fondo passa a condurre Kilian, e non mollerà la posizione fino all'arrivo. Alle sue spalle c'è la battaglia per il podio: a metà gara Lorenzo Holzknecht passa praticamente attaccato a Kiljan, ma poi è William Bon Mardion a ricucire in progressione il gap di pochi metri che separa la testa da tutti gli altri: sono praticamente tutti insieme. Ma alla fine la salita impone qualche tratto più ripido e differenzia i valori: Dopo Kilian si infila Matheo Jacquemoud in attacco davanti a Bon Mardion. Holzknecht scivola ai piedi del podio e precede Michele Boscacci. Manfred Reichegger 'sente' la partenza veloce e finisce ottavo, appena davanti all'ottimo Davide Galizzi: esordiente in squadra nazionale a meno di un minuto dal vincitore assoluto.

LA GARA DONNE - 
La stessa situazione al vertice si è verificata anche tra le donne: come ha raccontato Laetitia Roux, prima al traguardo, fino a metà percorso è stata impegnata duramente dalla svizzera Maude Mathis, e solo poi è riuscita a  staccarla. Mentre alle loro spalle Gloriana Pellissier accusa una fitta addominale che le fa cedere per qualche minuto di gara la terza posizione, poi recuperata, alla francese Axelle Mollaret. 


Mountain Attack: le classifiche

Ecco risultati e tempi della gara austriaca

Finalmente all'alba sono state rese disponibili le classifiche della Mountain Attack. Fino a notte fonda anche alcuni protagonisti, come Tadei Pivk, si aggiravano in cerca di una conferma del loro piazzamento.
L'Attack è una grande festa. Prestazione sportiva sì, ma lo spirito dell'evento è 'prima di tutto divertirsi'.  Quindi prima la festa e poi la classifiche! Questa è l'anima della manifestazione nata 15 anni fa.

MARATONA - L'austriaco Christian Hoffmann si è imposto con il tempo di 2h 35' 18'', davanti a Tadei Pivk (2h 39' 37'') e Konrad Lex (2h 40' 04''). Scorrendo l'elenco troviamo Henry Hofer, quinto assoluto e secondo italiano a meno di 2' da Pivk. Guido Giacomelli, senza allenamento,impressionante in decima posizione; Matteo Piller Hofer in tredicesima, Marco Facchinelli in quindicesima. Philipp Goetsch in ventiduesima, penalizzato prima da problemi con le pelli e poi dall'esordio su un percorso sconosciuto in condizioni di visibilità aleatoria.
Tra le donne successo di Rosmarie Potzselberger (3h 53' 40'') davanti a Magdalena Gehwolf e Christina Pracher. 

LE ALTRE GARE - Nella Tour si è imposto Ivo Zulian (1h 51' 32'', 850) su Silviu Manea (1h 52' 32, 890) e Bernhard Bauer (1h 53' 43''). Tra le donne Marita Khron (2h 25' 52'').
Nella Schattberg Race vittoria di Urban Zemmer (41' 23'') con quattro minuti di vantaggio su Matjaz Miklosa. Ina Fochtamm si è imposta in campo femminile. 


Laetitia Roux: «Grande battaglia nella prima parte»

«Ho ottime sensazioni per domani»

Ecco Laetitia Roux dopo la sua vittoria nella Vertical che ha aperto in Valle Aurina la Coppa del Mondo 2013. E' appena tornata a valle e sta ricevendo i complimenti da Mireia.  

Laetitia, come si è svolta la gara in testa?

«Fino a metà gara salivamo insieme io e Maude Mathis, e solo dopo sono riuscita a staccarla. Nella prima parte andava veramente forte!  Solo da lì in poi sono riuscita a fare gara da sola»  

E su quale terreno hai potuto attaccare?

«Su qualche tratto ripido che c'era dopo metà percorso. Io sul ripido vado sempre molto meglio, e infatti anche oggi...»  

Domani parteciperai alla gara individuale. Hai dovuto spingere fino alla fine?
«No, per fortuna. In vista dell'arrivo ho potuto risparmiare qualche energia per domani»  

Siamo in attesa delle classifiche ufficiali, che in questo momento sono in rielaborazione dopo la constatazione di alcune inesattezze. 


Ieri sera la seconda tappa della Dynafit Vischgau Cup

Condizioni meteo difficili ma buona partecipazione

Condizioni meteo non facili per la seconda tappa del circuito Dynafit Vinschgau Cup: le forti raffiche di vento hanno infatti costretto gli organizzatori ad un percorso abbreviato per non mettere ancora più alla prova i 161 partenti.
Una gara, quella di ieri sera a Maso Corto in Val Senales, che poteva essere percorsa sia con gli sci che con le racchette da neve.
Ottimo il lavoro svolto dagli organizzatori e davvero valorosi i 161 che hanno sfidato freddo e vento per la loro passione e anche per una causa benefica, infatti parte del ricavato della gara verrà destinato all'associazione per la ricerca sul cancro infantile.
Fra le donne si impone Annemarie Gross con il tempo di 25.46, mentre fra gli uomini è Lukas Arquin a chiudere primo con il tempo di 19.48; il tracciato, ridotto a causa delle condizioni sfavorevoli, era complessivamente di 3,7 km con un dislivello positivo di 433 m.


A Kilian e Laetitia Roux il vertical di Valle Aurina

Live - A breve tutti gli approfondimenti e le foto dei nostri inviati

Si è appena conclusa la gara di vertical della prima tappa di Coppa del Mondo ISMF in Valle Aurina. In attesa del racconto live del nostro inviato in pista Guido Valota e delle immagini dei nostri fotografi, ecco i primi risultati. La vittoria nella categoria maschile è andata al grande Kilian Jornet, che ha preceduto i due francesi Matheo Jacquemoud e William Bon Mardion. In campo femminile successo di Laetitia Roux davanti a Maude Mathys e alla nostra Gloriana Pellissier. Nella gara Junior tripletta azzurra con Federico Nicolini davanti a Nadir Maguet e Luca Faifer. State collegati per ricevere tutti gli aggiornamenti!


Vince Hoffmann, ma secondo e' Tadei Pivk

A breve per gli approfondimenti del nostro inviato

Mentre è ancora in corso la gara a Saalbach arrivano i primi aggiornamenti dal nostro inviato sul campo Guido Valota. Nel Vertical si impone Le Roi, Urban Zemmer, che non sembra temere competitor in queste gare, mentre proprio ora apprendiamo che Ivo Zulian è sul podio della Tour.
A dopo per ulteriori aggiornamenti.

Ore 18.43 - Altre news dal campo
E' Christian Hoffmann ad aggiudicarsi la Mountain Attack Marathon!

Ore 18.46 - Marita Kron è la prima donna nella gara Tour.

Ore 19.04 - Arriva da Guido la news dell'ottimo risultato di Tadei Pivk.

Ore 19.34 - Oltre la metà dei concorrenti è giunta al traguardo. Poca visibilità, discese difficili e grande freddo, ma anche una grande soddisfazione per tutti i concorrenti!


Mountain Attack: cronaca e prime dichiarazioni

Grandi Pivk, Zemmer e Zulian. Un mito del fondo vince la maratona

Mentre la lunga notte di Saalbach è solo all'inizio e regna un'allegra confusione, continua l'arrivo dei concorrenti della Mountain Attack. Anzi, delle Mountain Attack, perché le gare erano tre: Maratona, 40 km e 3008 metri di dislivello - Tour 25 km e 2035 metri di dislivello e Schattberg Race, gara di sola salita con 1015 metri di dislivello. In totale oltre 800 concorrenti, una festa per lo sport bianco. Una festa nella quale l'hanno spuntata il forte ex fondista austriaco Christian Hoffmann (Maratona), Ivo Zulian (Tour), Urban Zemmer (Schattberg Race), Maritha Kron (Tour, donne) e Rosmarie Potzselberger (Maratona, donne). 

MALTEMPO E BUCHE - Come sempre è stata gara vera, dura qui a Saalbach. Quest'anno si è corso su percorso integrale ma sempre sotto la neve, con grandi differenze di temperature, da pochi gradi sotto lo zero in paese, fino a - 10 circa percepiti. A disturbare la gara proprio il vento che ha spento alcune fiaccole rendendo ancora più difficile il percorso. Insidiose le discese, con placche di ghiaccio e mucchi di neve soffice. Signori, questa è la Mountain Attack.

DAL FONDO ALLO SKI-ALP - Grande prestazione di Christian Hoffmann, il forte ex fondista austriaco (due medaglie olimpiche, una mondiale, 18 podi in Coppa del Mondo), un mito degli sci stretti, uno che ha segnato la storia dello sci di fondo austriaco, che prima di lui non aveva raggiunto simili risultati. Hoffmann si è imposto nella gara lunga. Lo abbiamo visto salire sicuro in cima allo Schattberg. Aveva già un vantaggio molto superiore al minuto. Dietro di lui al traguardo il nostro Tadei Pivk. Grande prova la sua.

PIVK, ZULIAN E ZEMMER, L'ITALIA C'E' - Qui, dove in passato hanno vinto tanti azzurri, per primo Giacomelli, Pivk ha tenuto alto il nome dell'Italia. «All'arrivo ero un po' intimorito, perché lo speaker dava un altro conocrrente al secondo posto e mi aveva perso» ha detto Tadei al traguardo. Nella gara Tour Ivo Zulian ha lasciato dietro tutti. «Avrei voluto ripartire subito per gareggiare anche domani, ora mi toccherà rimanere qui per le premiazioni» ha detto al traguardo, tra il serio e il preoccupato. 

LA GRANDE ATTESA - L'organizzazione non ha ancora rilasciato tempi ufficiali e podi, sarà una lunga notte qui a Saalbach.    


Mountain Attack: 15 anni di attacchi allo Schattberg

Eccolo, a tre ore dal via

Una sbornia di cime aspetta gli ski-alper che attaccheranno i pendìi del comprensorio Saalbach - Hinterglemm: sei scollinamenti per  3008 metri totali di dislivello positivo.
 
IL TEMUTO SCHATTBERG - Lo sviluppo è valutato attorno ai 40 km, ma la parte su cui tutti si concentrano è la prima salita: lo Schattberg, la cima a quota 2012 da attaccare  lungo un muro continuo con pendenze del 70% che serpeggia tra i boschi su questa montagna incombendo sul paese di Saalbach.
Per vederlo tutto bisogna alzare molto la testa.
Se non è incoraggiante per i turisti russi che invadono Saalbach e lo devono scendere, men che meno lo è per chi dovrà affrontarlo in salita, e full gas. 

LA GARA - Partenza di corsa alle 16.00 dalla piazza centrale di Saalbach. Dopo circa 300 metri si calzano gli sci sulle piste, e i primi si presenteranno in cima allo Schattberg 40 minuti dopo. Prima corta discesa pelli ai piedi.  Ma i muri non sono finiti del tutto: nella Marathon è appostata sulla seconda salita una sorpresina corta ma micidiale.   Oggi tra i partenti figura anche Omar Oprandi, special guest come vincitore della prima edizione in 3h 05'. Il record assoluto resiste dal 2006 e appartiene a Guido Giacomelli in 2h 27' 36". Neppure la doppia sfida di Kiljan Jornet Burgada è riuscita a scalzarlo.

Ecco l'albo d'oro della Marathon, la distanza lunga:

Omar Oprandi (ITA) 1999
Fabio Meraldi (ITA) 2000
Luciano Fontana (ITA) 2001
Mirco Mezzanotte (ITA) 2002
Martin Hornegger (AUT) 2003
Andi Ringhofer (AUT) 2004, 2005, 2008
Guido Giacomelli (ITA) 2006, 2007, 2009
Konrad Lex (GER) 2010
Kilian Jornet Burgada (ESP) 2011, 2012   

MYPHONE SCHATTBERG RACE - 
Dopo l'esordio nel 2011 ritorna la Schattberg Race: il Vertical  a partecipazione limitata che partirà subito dopo la main race. 1015 metri sui quali Urban Zemmer salì in 38' 24", superando 700 concorrenti Tour e Marathon e presentandosi in vetta per primo! 


Mountain Attack - Live at Saalbach

Guido Giacomelli partecipa sul percorso lungo

Oggi a Saalbach alle 14.00 tutti i vincitori del Mountain Attack saranno festeggiati per celebrare i primi 15 anni di questa particolarissima gara. Forse l'unica gara su pista che superi per difficoltà e tasso tecnico le gare in ambiente: non bastano le pelli nuove, lo Schattberg con i suoi 1017 metri sempre ripidissimi richiede la migliore tecnica di salita!  

Abbiamo incontrato Guido Giacomelli nell'area del C.O., con la famiglia al seguito...e quell'abituale aria scanzonata che rimette al loro posto le cose.. 

Guido, rientri partendo dalla gara più ripida?

«...'rientro'…ma no, c'è questo invito per la festa: intanto parto e poi vediamo. Sono uscito solo cinque volte sugli sci, il lavoro non mi ha lasciato proprio tempo. Sì, un po' conta anche l'aver già corso tanto negli anni passati, ma sul lavoro ho delle responsabilità e non posso proprio allenarmi almeno fino a novembre»  

Che intenzioni hai per questa stagione?

«La voglia di gareggiare ce l'avrei. Ma anche l'anno scorso avrei voluto gareggiare. Stavo ricominciando, sempre da novembre perché prima proprio non riesco, e all'inizio ho fatto perfino troppo per recuperare. Così mi sono solo stancato, e dopo qualche gara ho capito che era meglio lasciar perdere».  

In estate proprio non riesci a fare niente?

«..ma sì, qualche corsetta. Ma per me, per 'tirarmi fuori'. Non per allenamento».  

Quindi oggi stai sul percorso corto?

«No, no! quello lungo! devo allenarmi!»

Appuntamento a questa sera, per la cavalcata dei 900 partenti attesi!


Torna 'La Rampegada' sul Monte Guglielmo

Lo Sci Club Pezzoro propone un tracciato tecnico

A venti giorni da 'La Rampegada' le condizioni di innevamento non favoriscono l’entusiasmo, ma questo fine settimana è prevista neve sul Guglielmo.  

L’idea tra gli organizzatori è di riproporre il tracciato dell’edizione 2011: a detta di tutti il più spettacolare che possa essere ideato.   L’edizione del 2011, pur con un innevamento scarso,  aveva riscosso il favore dei concorrenti. Il tracciato, che a breve sarà disponibile in formato track sulla nuova pagina web www.sciclubpezzoro.it, individua due varianti molti interessanti nella salita al Monte Guglielmo. Si tratta dell’ascesa del versante settentrionale per  una cresta che porta a ridosso della Malga Stalletti, che deve essere percorsa con l’utilizzo di ramponi e corda fissa come nel 2011.   La soluzione per la discesa è spettacolare: chiamata anche 'il canaletto del Metano',  a ridosso della vetta del Monte Guglielmo, è una discesa di oltre 400 m  di dislivello con pendenza sostenuta.

Il nome particolare deriva dal passaggio degli scavi per un metanodotto, ed è rimasto comune tra i i frequentatori della zona.

Proseguono i lavori di preparazione da parte dello storico Sci Club Pezzoro (1946!), con lo stesso animo di sempre.