La terza giornata di gare ai Mondiali Militari

Lo scialpinismo contribuisce pesantemente al medagliere italiano

Medaglia d’oro nello sci alpinismo, staffetta a squadre, con il caporal maggiore capo scelto Manfred Reichegger in coppia con il 1° caporal maggiore Matteo Eydallin. Argento per la coppia formata dal caporal maggiore Damiano Lenzi e dal caporale Robert Antonioli.

Nella categoria donne, argento per la coppia 1°caporal maggiore Gloriana Pellissier e caporal maggiore Lorenza Bettega.  

La nazionale militare italiana mantiene il primo posto nel medagliere generale con 11 medaglie d’oro, 9 d’argento e 2 di bronzo.  
Oggi ultima giornata di gare con gli atleti italiani impegnati nella pattuglia.


Km Verticale del Courbas: Ouvrier e Cardona sugli scudi

Si e' svolta a Prali la finale del circuito Piemonte Ski-Alp by Night

Organizzata dal Team Nuovi Traguardi, Venerdì 22 a Prali (TO) si è disputata la 3° edizione del km verticale del Courbas.

Record assoluto di partecipanti con cento atleti provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta e Francia alla partenza sui 4 km del percorso per 1.000 mt di dislivello con arrivo ai 2.500 mt del Bric Rond.

A sorpresa il fortissimo valdostano Giuseppe “Pec” Ouvrier classe 1960 ha avuto la meglio su Fabio Cavallo e Armando Fabrizio, facendo segnare l’ottimo tempo di 45’29”. Nella categoria femminile dominio per Debora Cardona col tempo di 56’ 48’’. Per la cronaca 53 atleti hanno terminato la salita entro l’ora di gara.

Dei numerosi atleti pinerolesi al via segnaliamo i piazzamenti di: Cimenti Carlalberto (5°), Cristian Ughetto (11°), Bruno Franco Paolo (13°) e Pinatel Eugenio (15°) della categoria senior maschile; nella categoria M 45  3° Guido Ferro, 4° Giorgio Rostan e 5° Imerio Pron; nella categoria M 55 2° posto per Eraldo Bergeretti. Nella categoria senior femminile 2° Raffaella Canonico, 5° Samantha Odino, 7° Martina Norma, 8° Alessia Beux; nella categoria F55 vittoria per Franca Bounous e 2° Daniela Usseglio Nanot.

La gara era la finale del circuito Piemonteskialp che ha decretato vincitori assoluti del circuito nella categoria maschile Fabio Cavallo e nella femminile Raffaella Canonico.


Raduno scialpinistico del Carega il 7 aprile

Al Campogrosso con il Tour intitolato a Cristina Castagna

La sezione di Recoaro Terme de CAI organizza per il 7 aprile il 4. raduno scialpinistico del Carega, aperto anche a snowboarders e telemarkers. Pasta party e buffet, con premi a estrazione e al più giovane presso il rifugio Campogrosso alla conclusione della parte sugli sci.

  Ritrovo alle 7.30 e partenza alle 8.30 dal rifugio, fino a Cima Carega per la bocchetta dei Fondi ed il rifugio Fraccaro, per un totale ci circa 700 metri positivi accessibili buoni sciatori alpinisti (BSA).  

Obbligatorio l'equipaggiamento standard con Artva, pala e sonda, e il tesseramento CAI per motivi assicurativi. Raccomandato il casco.


Lunedi' di Pasqua la Ski Alp del Brenta tricolore

Condizioni eccezionali: 5 metri di neve in quota e altra e' in arrivo.

Neve a go-go in quota a Madonna di Campiglio e per questo week-end di Pasqua gli appassionati dello scialpinismo avranno di che divertirsi. Lunedì, giorno di Pasquetta e classica giornata delle escursioni fuori porta, calzati gli sci con le pelli sarà una cuccagna lungo lo spettacolare tracciato della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta.

Lunedì 1 aprile una delle antesignane dello ski alp compie 39 anni e ripropone il collaudato tracciato che i tecnici stanno mettendo a punto e che, in quota, ora vanta oltre 5 metri di una spessa coltre di neve, a cui si è aggiunta anche una spolverata caduta oggi.

IL PERCORSO -
Il percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta su cui si misureranno gli atleti nella prova internazionale e campionato italiano a coppie, è quello arci collaudato che fa perno sul Grostè e che offre un panorama unico al mondo, con gli atleti che da località Boch (2.085 m.) affronteranno 18,5 chilometri e da subito i primi 4 saranno in un’ascesa 'viva' con oltre 800 metri di dislivello, transitando da Passo Grostè e quindi scollinando a Cima Grostè. Per arrivarci, gli scialpinisti nella parte finale dovranno salire a zig-zag in un canalone effettuando ben 50 inversioni. E in quanto ad adrenalina, è difficile intuirne i valori nella successiva discesa da Cima Grostè, imboccando la Bocchetta dei Camosci. In soli 3 km lanciandosi nella neve vergine gli atleti affronteranno 800 metri di dislivello fino al sentiero Tuckett. Nuovo cambio pelli in vista per la successiva salita del Torrione del Brenta, con due tratti in assetto alpinistico, e ancora salita fino a Bocca di Sella per un totale di oltre 700 metri di dislivello con ancora tante inversioni.  

Da Castello di Vallesinella la gara scende nuovamente verso il sentiero Tuckett, una discesa veloce per chi ha 'birra' nelle gambe ed un pizzico di coraggio. La pendenza è significativa, un canalone ampio dove gente come Bon Mardion, ex nazionale di sci alpino francese, negli ultimi due anni ha fatto la differenza. Al cambio pelli, il settimo di dieci, probabilmente la classifica avrà già preso una fisionomia concreta, anche se l’ultima salita verso Passo Grostè  (2.500 m.) potrebbe riservare qualche ultima sorpresa. Poi la gara prosegue scendendo quasi a lambire la pista da sci, per chiudersi al rifugio Boch, dopo una breve passerella in salita. Il dislivello assorbito nei 18,5 km sarà a quel punto di 1.835 metri di sole ascese.

MONTEPREMI DA FAVOLA - 
 Gli organizzatori della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, quest’anno capeggiati da Adriano Alimonta, hanno sempre stupito per l’eccezionale montepremi. Una volta una Fiat Panda, per due volte una moto Ducati e quest’anno due splendide e preziose bici da corsa, che i vincitori della classifica assoluta maschile si porteranno a casa.

PARTECIPAZIONE AL MASSIMO LIVELLO -
In lizza non c’è solo la coppia regina di questa Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ovvero William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud, ma anche gli azzurri che puntano al titolo tricolore a coppie in prova unica e che si deciderà appunto sulle nevi di Madonna di Campiglio.  Così Manfred Reichegger si schiera in coppia con Robert Antonioli, Matteo Eydallin con Damiano Lenzi, Denis Trento con Daniel Antonioli e ancora Beccari con Follador, Martini con Pedergnana, ma tra le tante coppie iscritte ci sono anche due autentici monumenti dello ski alp, Omar Oprandi e Franco Nicolini.

Al femminile, Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini ambiscono al successo. La prestigiosa competizione campigliana è nata nel 1975 a Pinzolo, poi  nel 1988 è migrata a Madonna di Campiglio, da allora è stata una serie continua di successi con edizioni di calendario Coppa del Mondo.  


Giochi Mondiali Militari: Eydallin campione del mondo

Antonioli bronzo. Donne: vince Roux davanti a Pellissier

La 2^ Edizione dei Giochi Mondiali Militari, iniziati oggi a Annecy, regala subito tre medaglie alla formazione italiana, con gli atleti del Centro Sportivo Esercito subito grandi protagonisti. Nella gara individuale di sci alpinismo, il 1°C.le Magg. Matteo Eydallin si è aggiudicato il successo a pari merito con il francese Alexis Sevennec.
Eydallin, reduce dal 2°posto della Pierra Menta e già due volte sul podio in Coppa del Mondo in questa stagione, ha condotto la gara per lunghi tratti, ma Sevennec è stato bravo a non cedere fino alla linea del traguardo che i due atleti hanno deciso di tagliare assieme. Da sottolineare anche la prova del C.le Robert Antonioli, ottimo 3°, che nonostante la giovane età non ha a ccusato le fatiche della Pierra Menta e si è aggiudicato la medaglia di bronzo.

La gara al femminile ha poi visto il successo della padrona di casa Laetitia Roux, grande favorita della vigilia. Il 1°C.le Magg. Gloriana Pellissier, la migliore interprete azzurra di questa disciplina, ha provato a resistere al ritmo forsennato della transalpina, ma si è dovuta accontentare della medaglia d’argento.
Il podio è poi stato completato dall’altra francese Valentine Fabre.

Gli sci alpinisti avranno ora a disposizione un giorno di riposo, per poi tornare in gara giovedì con le gare di staffetta, in cui l’Italia, al pari della Francia, è la grande favorita per la medaglia d’oro.


Jacquemoud e Bon Mardion all'Adamello Ski Raid

Si transitera' anche al Passo degli Inglesi

Adamello Ski Raid, una gara ma soprattutto un percorso di gara ricco di storia, di significati e di emozioni. La prestigiosa competizione di sci alpinismo a squadre, in programma il 7 aprile, che in sole quattro edizioni ha letteralmente bruciato le tappe entrando a far parte di due autorevoli circuiti come la Grande Course internazionale e la Coppa delle Dolomiti nazionale, ha fatto registrare il boom di iscrizioni grazie anche ad un tracciato unico e particolare. Al di là dei dati numerici, ovvero 44,5 km con un dislivello in salita di 4000 metri, in discesa di 4380 metri, comprendente 5 salite e 9 cambi di assetto e 3 passaggi attrezzati con gli sci in spalla, il grande appeal dell’Adamello Ski Raid è dato dal fatto che il percorso  tocca gran parte dei luoghi della Guerra Bianca con il simbolico passaggio presso il “Cannone 149” ad oltre 3200 metri di quota, transita per tre rifugi importanti come il Città di Trento al Mandrone, il rifugio Garibaldi e il rifugio ai caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta, e sfila nei pressi di Cresta Croce, passaggio conosciuto per la croce in granito posata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Senza strascurare poi l’aspetto paesaggistico visto che la competizione si svolge in scenari glaciali decisamente suggestivi.

LE ADESIONI -
Chi partecipa all’Adamello Ski Raid, oltre a sfidare se stessi assieme al proprio compagno, affronta un’esperienza che lascia il segno. E lo sanno proprio gli oltre 700 iscritti che in poche settimane hanno costretto gli organizzatori dell’Adamello Ski Team a chiudere anticipatamente le procedure, lasciando comunque aperta una lista d’attesa per eventuali defezioni. E fra questi non mancano i big della disciplina, in lotta sia per la classifica finale de La Grande Course, della quale la competizione lombarda è la terza tappa dopo le prime due (Open Alitoy-Ternua e il Pierra Menta dei giorni scorsi) e in attesa dell’ultimo atto con il Trofeo Mezzalama (27-28 aprile), sia per il circuito Coppa delle Dolomiti che si concluderà proprio sul traguardo di Ponte di Legno il 7 aprile. Fra gli iscritti i due leader della Grande Course William Bon Mardion e Mathèo Jacquemod, che dovranno cercare di contenere la voglia di rivalsa dei due principali contendenti, gli azzurri dell’Esercito Matteo Eydallin (primo in Coppa delle Dolomiti) e Damiano Lenzi. Sono attese ulteriori adesioni di atleti di assoluto livello che si stanno accordando proprio in questi giorni. In campo femminile hanno confermato la presenza le vincitrici dell’ultima edizione dell’Adamello Ski Raid e attuali capoclassifica del circuito internazionale Laetitia Roux e Mireia Mirò.

AGGIORNAMENTI SUL PERCORSO -
In attesa dell’evento la macchina organizzativa dell’Adamello Ski Team è in piena attività per garantire un’edizione memorabile. Nei giorni scorsi è stato effettuato l’ennesimo sopralluogo, con la tracciatura di una nuova variante nei pressi del Passo degli Inglesi, che rappresenta un ulteriore tassello in vista della definitiva mappatura del percorso di gara, che si presenta in condizioni straordinarie di innevamento. Così come l’ultima discesa di oltre 2000 metri di dislivello che dal passo Valletta porterà i partecipanti all’arrivo di Ponte di Legno. Un tratto di gara nella gara con una speciale classifica per l’aggiudicazione del Pisgana Ski Trab, un premio speciale riservato alla miglior prestazione nella discesa del Pisgana.

EVENTI PARALLELI -
Sono inoltre previste due importanti iniziative, una storica e una promozionale. La prima riguarda un’interessante mostra fotografica storica su tutte le edizioni dell’Adamello Ski Raid, che è in bella evidenza per le vie di Ponte di Legno e che sta richiamando tanti curiosi e appassionati di montagna, che possono così ammirare delle immagini decisamente uniche e spettacolari.

IMPIANTI GRATUITI PER IL PUBBLICO -
L’altro aspetto particolare riguarda la volontà di portare tanti spettatori sul tracciato il giorno della gara, grazie alla gratuità degli impianti di risalita. Tutti gli appassionati di sci alpinismo e di sport domenica 7 aprile potranno raggiungere quota in pochi minuti ed andare a seguire i passaggi più significativi della gara in vari punti, approfittando della gratuità degli impianti di risalita dalle 5.30 alle 7.30.  


Il 'solito' Adiutori si impone al Monte Ocre

Neo Campioni Italiani nello snow-board alpinismo Costa e Ferrod

Nella splendida cornice dei contrafforti di Monte Ocre, sopra l’abitano di San Martino D’Ocre (parco naturale sirente-velino) ha avuto luogo ieri il 3° Monte Ocre Snow Event valido come campionato italiano assoluto di snow-board alpinismo e tappa del circuito di sci alpinismo dell’Appennino Centrale.

Cinquanta atleti provenienti da tutta Italia si sono dati battaglia in un circuito tecnico ed impegnativo di circa 850 metri di dislivello e che prevedeva un tratto obbligatorio da percorrere con l’utilizzo dei ramponi. Il buon innevamento ha dato la possibilità agli atleti di partire con sci ai piedi e di tagliare il traguardo dopo aver raggiunto la vetta (2.204m) con snow-board o sci ai piedi.

La cornice di pubblico e appassionati di montagna unita agli addetti alla sicurezza (soccorso alpino civile, soccorso alpino corpo forestale, protezione civile di Ocre, croce rossa italiana) ha fatto in modo che sullo spettacolare circuito ci fossero circa 200 persone che hanno goduto della giornata primaverile.

Venendo al lato agonistico tra sci alpinisti in campo maschile ha primeggiato Raffaele Audiutori (51.01) davanti a Germano Ranieri (53.12) e ad Armando Coccia (53.15), da segnalare il grande quarto posto del sedicenne di casa Carlo Colaianni (di San Felice d’Ocre) in 54.29. In campo femminile sempre nello sci ha trionfato Viviana Ricci (1.33.06) davanti a Anna Patrignani (1.34.34) e Sara Marini (1.58.08).

Nello snow-board alpinismo vince e si laurea campione italiano 2013 l’intramontabile Giancarlo Costa di Ivrea (1.01.35) davanti a Nicola Paris (1.01.47) e Sergio Vanoncini (1.01.50) entrambi di Bergamo. Tra le donne si laurea campionessa Italiana Jenny Ferrod (1.37.45) proveniente dalla Valle d’Aosta.


Marmotta Trophy a Kuhar e Rocca

La manifestazione valida per la Coppa Italia condizionata dal maltempo

Questa mattina gli organizzatori della prova di Coppa Italia - Trofeo Scarpa, valevole anche come prova dell'Austria Skitour Cup Astc e della Coppa delle Dolomiti hanno dovuto rivedere il percorso originale a causa delle avverse condizioni meteo. Gli atleti hanno quindi affrontato un circuito di 900 metri di dislivello per nove chilometri di lunghezza da ripetere due volte.

Lo sloveno Nejc Kuhar è subito partito in testa al gruppo tallonato dall'austriaco Alex Fasser e dal bellunese Alessandro Follador. In campo femminile Silvia Rocca ha preso subito il comando della gara e mantenendo un ritmo costante ha preso un buon margine su Elisa Compagnoni e su Federica Osler. Kuhar non ha commesso errori, Alex Fasser ha prova ad accorciare le distanze mentre Follador, accusando un po' di stanchezza muscolare, ha preferito continuare con il proprio ritmo senza velleità di recuperare i due fuggitivi.

Al termine del secondo giro Nejc Kuhar taglia il traguardo con il tempo di 2.03.20, dietro di lui dopo un minuto e venti ha chiuso la propria gara Fasser. Follador terzo in 2.06.39. Silvia Rocca è arrivata indisturbata al traguardo, fermando il cronometro a 2.08.57, Elisa Compagnoni in seconda piazza con poco più di due minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio è salita Federica Osler con il tempo di 2.17.02. Il prossimo appuntamento per la Coppa Italia è fissato al primo aprile sulle nevi di Madonna di Campiglio in occasione dell'International Skialp Race Dolomiti di Brenta. 

Classifiche disponibili nel database gare di Ski-alper.


La Gara del Pizzo Scalino a Pedergnana e Scola

Alte temperature e neve bagnata sul percorso

Tre salite e tre discese per un totale di 1310 metri positivi e un lungo tratto su strada innevata hanno caratterizzato il percorso di questa edizione, che si è disputata regolarmente nonostante la scarsa visibilità da nuvole basse. Una leggera nevicata ha accompagnato la gara nella parte alta.  

Ha vinto Matteo Pedergnana in 1h 32' 07", staccando Daniele Pedrini di 1' 41". Terzo Fabio Bazzana, che non molla più gli sci per la corsa, dopo soli 13". Il winteratleta Daniel Antonioli conferma la sua attitudine alle pelli di foca giungendo quinto in 1h 35' 58" e battendo Paolo Moriondo (1h 38' 19").  

Tra le donne vittoria di Nadia Scola in 1h 55' 58". In 2h 05' 08" è giunta seconda Lucia Moraschinelli, e terza Giulia Botti sottotono in 2h 12' 46".  

Scarica la classifica dal database gare di Ski-alper!


Il verdetto definitivo della Pierramenta 2013

La gara francese resta piu' che mai l'universita' dello ski-alp race

L'ultima tappa è stata una gara 'normale' di scialpinismo, solo più tecnica e con discese che fanno più differenza. La neve morbida da mancato rigelo notturno ha però facilitato l'happy end anche per le zone basse della classifica, e così gli arrivi si sono susseguiti molto velocemente.  

Davanti gli inseguitori dell'imbattibile equipe francese si sono sfogati nelle primissime fasi 'per vedere l'effetto che fa', e poi hanno preso atto che i cannibali volevano vincere per distacco anche l'ultima tappa. Bon Mardion oggi ha rimesso il turbo, dopo il piccolo calo nella terza tappa (aveva dormito male di notte perché il piccolo Bon Mardion era un po' malato e faceva i capricci…) e ha così realizzato il sogno di vincere in casa (vive proprio ad Areches) dopo qualche anno di tentativi andati a vuoto.  

LA CLASSIFICA DEFINITIVA -
Il tempo totale impiegato dai vincitori per scavalcare tutte le montagne della Pierra Menta 2013 è stato di 9h 39' 54". Eydallin-Lenzi hanno limitato i danni entro 10' 41" facendo tutto quello che era umanamente possibile. Holzknecht-Reichegger hanno conquistato un terzo posto incerto prima del via, con 13' 33"  di ritardo e una condotta di gara fatta di grande esperienza.
Dopo di loro si cambia categoria, perché Ecoeur e Anthamatten hanno incassato 28' 56". Ma sono riusciti a contenere la crescita formidabile degli altri due francesi, Gachet-Perrier: 45" di margine su di loro dopo 10h 30' di gara in quattro giorni. Michele Boscacci e Robert Antonioli sono i primissimi Espoir del lotto, giungendo splendidi sesti assoluti a 31' 54", oltretutto con un bel margine davanti a Lanfranchi-Galizzi. Un'altra bella Pierra Menta per Filippo Beccari con Denis Trento: ottavi a 50' 46" dai vincitori. Oggi Cazzanelli-Barazzuol si sono presi la soddisfazione di batterli, ma con loro il distacco totale dai primi supera ormai l'ora.  

Va raccontata la prestazione di Franco e Federico Nicolini, padre e figlio: 55 anni l'uno, 19 l'altro.  Per loro ventunesimo posto assoluto finale, ottenuto con la regolarità su ogni gara compreso il tappone del Grand Mont e occupando anche la diciannivesima posizione per un paio di tappe. Un inconveniente tecnico oggi ha fatto perdere loro qualche minuto, e in appunto un paio di minuti si salirebbe in 18. posizione.

LA PIERRA MENTA DELLE DONNE - Almeno per il secondo gradino del podio femminile la lotta è durata tre giorni; dopodiché Nicolini-Mollaret hanno fatto il garone e staccato nettamente GexFabry-Mathys, che oggi ci hanno provato ma si sono riprese solo 3'. Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno rifilato oltre 48' e 55' alle altre.
Gara senza storia, letteralmente.  

I GIOVANI -
Per due giorni i giovani hanno potuto confrontarsi con il criterio assoluto: il percorso Pierra Menta, uguale per tutti. E a squadre, la quintessenza dello skialp race classico su percorsi di scialpinismo vero.

Per la seconda volta il miglior tempo assoluto è dei due amici valdostani Nadir Maguet e Stefano Stradelli, seguiti a 3' totali dai valtellinesi Faifer e Pedergnana,e ad altri 3' dai francesi Bochet e Perrier.
Il quarto tempo assoluto spetta ai vincitori cadetti Davide Magnini e Pietro Canclini, che in categoria hanno staccato di quasi 6' totali i francesi Bellabouvier-Chavay e la squadra italo-svizzera di Pettavino-Corthay.

Miglior tempo assoluto  femminile per  Alba De Silvestro in squadra con l'andorrana Inka Belles Naudi. Dopo oltre 7' sui due giorni si piazzano seconde le francesi Balet Caixach-Mollard, e terze a 17' le valtellinesi Natalia Mastrota- Erica Rodigari.
Le cadette più forti in team sono francesi: Meynet Cordonnier- Milloz hanno superato sui due giorni le valtellinesi Compagnoni-Murada spartendosi le vittorie di tappa.  


Partita la quarta tappa della Pierra Menta 2013

Tutti all'attacco di Jacquemoud e Bon Mardion

Partenza  aggressiva degli avversari diretti, specialmente Holzknecht e anche di qualche outsider.  Jacquemoud tira il gruppo ma qualcuno ci sta provando. Pioggerella sottile e nuvole basse coprono il giorno della classifica finale, neve solo oltre i 2000 metri.


Pierra Menta 2013, l'epilogo sprint

BonMa-Jacquemoud e Roux-Miro' sbrigano le ultime formalita'

Oggi ultima tappa 'Sprint' alla Pierra Menta, con i podi praticamente già decisi. Alle 8.30 era tutto finito. William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud hanno tagliato il traguardo in 1h 28' 47", 2' davanti a Holzknecht-Reichegger e ai francesi Gachet-Perrier, accreditati dello stesso tempo ma con la coppia taliana avanti di qualche metro. Ad altri 50" Eydallin-Lenzi, poi Ecoeur-Anthamatten e Antonioli Boscacci. 22' più tardi sono arrivate anche Laetitia Roux e Mireia Mirò, seguite a 4' dalle elvetiche Mathys-Gex Fabry e poi da Nicolini-Mollaret che hanno conservato agevolmente il secondo posto in classifica generale.  

PIERRA MENTA JEUNES - Vittoria di tappa e definitiva per Maguet-Stradelli e Belles-Naudi-De Silvestro tra gli Junior. Magnini-Canclini vincono tappa e classifica finale cadetti, mentre Giulia Compagnoni e Giulia Murada vicono la tappa ma non riescono a recuperare il gap scavato ieri da Meynet Cordonier-Milloz.

In allegato le classifiche finali e a seguire gli aggiornamenti e il commento della Pierra Menta