La gara francese resta piu' che mai l'universita' dello ski-alp race

L’ultima tappa è stata una gara ‘normale’ di scialpinismo, solo più tecnica e con discese che fanno più differenza. La neve morbida da mancato rigelo notturno ha però facilitato l’happy end anche per le zone basse della classifica, e così gli arrivi si sono susseguiti molto velocemente.  

Davanti gli inseguitori dell’imbattibile equipe francese si sono sfogati nelle primissime fasi ‘per vedere l’effetto che fa’, e poi hanno preso atto che i cannibali volevano vincere per distacco anche l’ultima tappa. Bon Mardion oggi ha rimesso il turbo, dopo il piccolo calo nella terza tappa (aveva dormito male di notte perché il piccolo Bon Mardion era un po’ malato e faceva i capricci…) e ha così realizzato il sogno di vincere in casa (vive proprio ad Areches) dopo qualche anno di tentativi andati a vuoto.  

LA CLASSIFICA DEFINITIVA –
Il tempo totale impiegato dai vincitori per scavalcare tutte le montagne della Pierra Menta 2013 è stato di 9h 39′ 54". Eydallin-Lenzi hanno limitato i danni entro 10′ 41" facendo tutto quello che era umanamente possibile. Holzknecht-Reichegger hanno conquistato un terzo posto incerto prima del via, con 13′ 33"  di ritardo e una condotta di gara fatta di grande esperienza.
Dopo di loro si cambia categoria, perché Ecoeur e Anthamatten hanno incassato 28′ 56". Ma sono riusciti a contenere la crescita formidabile degli altri due francesi, Gachet-Perrier: 45" di margine su di loro dopo 10h 30′ di gara in quattro giorni. Michele Boscacci e Robert Antonioli sono i primissimi Espoir del lotto, giungendo splendidi sesti assoluti a 31′ 54", oltretutto con un bel margine davanti a Lanfranchi-Galizzi. Un’altra bella Pierra Menta per Filippo Beccari con Denis Trento: ottavi a 50′ 46" dai vincitori. Oggi Cazzanelli-Barazzuol si sono presi la soddisfazione di batterli, ma con loro il distacco totale dai primi supera ormai l’ora.  

Va raccontata la prestazione di Franco e Federico Nicolini, padre e figlio: 55 anni l’uno, 19 l’altro.  Per loro ventunesimo posto assoluto finale, ottenuto con la regolarità su ogni gara compreso il tappone del Grand Mont e occupando anche la diciannivesima posizione per un paio di tappe. Un inconveniente tecnico oggi ha fatto perdere loro qualche minuto, e in appunto un paio di minuti si salirebbe in 18. posizione.

LA PIERRA MENTA DELLE DONNE – Almeno per il secondo gradino del podio femminile la lotta è durata tre giorni; dopodiché Nicolini-Mollaret hanno fatto il garone e staccato nettamente GexFabry-Mathys, che oggi ci hanno provato ma si sono riprese solo 3′. Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno rifilato oltre 48′ e 55′ alle altre.
Gara senza storia, letteralmente.  

I GIOVANI –
Per due giorni i giovani hanno potuto confrontarsi con il criterio assoluto: il percorso Pierra Menta, uguale per tutti. E a squadre, la quintessenza dello skialp race classico su percorsi di scialpinismo vero.

Per la seconda volta il miglior tempo assoluto è dei due amici valdostani Nadir Maguet e Stefano Stradelli, seguiti a 3′ totali dai valtellinesi Faifer e Pedergnana,e ad altri 3′ dai francesi Bochet e Perrier.
Il quarto tempo assoluto spetta ai vincitori cadetti Davide Magnini e Pietro Canclini, che in categoria hanno staccato di quasi 6′ totali i francesi Bellabouvier-Chavay e la squadra italo-svizzera di Pettavino-Corthay.

Miglior tempo assoluto  femminile per  Alba De Silvestro in squadra con l’andorrana Inka Belles Naudi. Dopo oltre 7′ sui due giorni si piazzano seconde le francesi Balet Caixach-Mollard, e terze a 17′ le valtellinesi Natalia Mastrota- Erica Rodigari.
Le cadette più forti in team sono francesi: Meynet Cordonnier- Milloz hanno superato sui due giorni le valtellinesi Compagnoni-Murada spartendosi le vittorie di tappa.