Walmsley da record alla Western States

He did it. Al terzo tentativo, questa notte,

Jim Walmsley ha vinto la Western States 100 e battuto un record che resisteva dal 2012. 14h30' il crono dell'americano lungo i 161 km e 5.500 m D+ in una gara che ha avuto come protagonista anche il caldo, con punte di 40 gradi. La marcia verso la vittoria dell'atleta del team Hoka è stata inarrestabile e nulla ha potuto Francois D'Haene, che ha chiuso al secondo posto in 15h54' davanti a Marc Hammond (16h08'). Vittoria femminile per Courtney Dauwalter (17h27', secondo miglior tempo della gara) su Kaytlyb Gerbin e Lucy Bartholomew. Quinta l'italiana residente in Nuova Zelanda Cecilia Fiori.


Hayden Hawks vince una LUT stellare, ma il record lo fa Zach Miller

Nell’edizione più stellare di sempre, che consacra definitivamente la Lavaredo Ultra Trail tra le primissime gare del mondo del circuito ultra, si è imposto uno dei trail runner più in forma del momento, Hayden Hawks del team Hoka, vincitore della CCC 2017. 12h16’20’’ il suo crono (il record di Andy Simonds resiste, anche se per poco più di un minuto), quattro minuti meno dello spagnolo griffato The North Face Pau Capell, che è stato anche in testa. Terzo, dopo un testa a testa con il tedesco Stephan Hugenschmidt, l’altro americano del team Hoka Tim Tollefsson, terzo all’UTMB 2017. Al quinto posto l’azzurro Andrea Macchi del team Eolo, in 13h01’53’’.

LA GARA - Meteo bello, ma freddo (fino a - 3 nella notte) con il duo di testa a tirare e livelli molto alti. Hawks è letteralmente crollato al traguardo, vittima dei crampi. «È stata la gara più dura della mia vita, i primi 20 chilometri difficilissimi, poi al km 40 le gambe hanno iniziato ad andare, questo è un insegnamento per tutti: non bisogna mai mollare» ha detto lo statunitense. Difficili anche gli ultimi 10 km: «Non ricordo quasi nulla, ero esausto e Pau spingeva forte da dietro». Pau Capell soddisfatto per il secondo posto dopo il ritiro dell’anno scorso: «Hayden è andato velocissimo, di più non si poteva fare». «Non ho mai corso in un paesaggio così bello, forse ho anche perso un po' di tempo per fermarmi a guardare il panorama» ha detto Tim Tollefson che, come Hawks, ha sofferto nelle prime ore di gara. Ovazione al traguardo per Andrea Macchi del team Eolo, primo italiano, anche lui esausto e accasciatosi al suolo appena oltre la linea rossa. «Per fortuna che c’è la Val Travenazes, così in salita mi sono difeso perché questi americani vanno davvero veloci nei tratti corribili, io lavoro come giardiniere e ho anche i bambini piccoli e una famiglia, non sono un professionista, è stata durissima» ha detto al traguardo. Ritirato nella notte uno dei favoriti, Michel Lange del team Salomon.

ITALIANI - Undicesimo Francesco Cucco, quattordicesimo Roberto Dallavalle, sedicesimo Roberto Mastrotto, diciannovesimo Fabio Di Giacomo.

DONNE - Pronti, via: subito davanti la cinese Yao Miao che ha fatto gara sulla statunitense Keely Henninger, distanziata di pochi minuti. Poi la Henninger ha ceduto il passo e a Passo Giau ecco la connazionale Kelly Wolf affiancare la cinese e infine superarla per un arrivo a Cortina in 14h37'. Seconda la cinese Miao, apparsa spaesata al traguardo, in 14h52'04'' e terza la svizzera Kathrin Götz. Quarta la nepalese Mira Rai, che ha resistito agli assalti finali della Henninger nonostante un ginocchio dolorante. Ritirata nella notte Nuria Picas.

Kelly Wolf

CORTINA TRAIL - Aveva scelto la distanza più corta e puntava al record. Non ha sbagliato lo statunitense Zach Miller, arrivato sul traguardo di gran carriera in 4h20'24'', circa 8' sotto il precedente primato. Record anche per Stefano Rinaldi (4h27'03'') e terzo posto per il testatore della nostra Outdoor Guide Christian Modena (4h35'31''). In campo femminile dietro Hillary Allen, che chiude in 5h19’20’, si classificano Irén Tiricz e Anna Kacka. Anabel Merino e Francesca Pretto sono rispettivamente quarta e quinta.

Zach Miller non smette di correre, anche dopo il traguardo
Christian Modena
Zach Miller e Stefano Rinaldi

Collè e Boffelli vincono la Monterosa Skymarathon

Successo per la coppia Franco Collè-William Boffelli nella Monterosa SkyMarathon corsa oggi da Alagna alla Capanna Margherita (4.554 m) e ritorno (35 km, 7.000 metri dislivello totale) . I due italiani si sono imposti in 4h39’59’’ su Cristian Minoggio e Alberto Comazzi (5h03’26’’) e sulla coppia mista Kilian Jornet-Emelie Forsberg (5h03’56’’, nuovo record femminile). Tra le donne successo di Hillary Gerardi-Holly Page in 5h51’32” davanti a Tatiana Locatelli-Giuditta Turini (6h26’37”) e Nadezda Korolyatina-Oksana Stefanishina (6h58’56”).

ALAGNA SKYRACE - Vittoria di Eddj Nani in 2h40'49'' nella gara individuale con arrivo a Punta Indren. Sul podio Fausto Rizzi e Mattia Bertoncelli. Al quarto posto lo statunitense Craig Randall e al quinto il testatore della nostra Outdoor Guide Michael Dola.


C’è anche la data del Mezzalama: ecco tutto il calendario LGC 2019

Adesso ci sono tutte le date della prossima stagione de La Grande Course. Mancava all’appello il Trofeo Mezzalama che ha annunciato che la ventiduesima edizione andrà in scena il 27 aprile 2019 sul percorso classico da Breuil-Cervinia a Gressoney-La-Trinité (con date di riserva 28 aprile, 4 e 5 maggio). La stagione LGC si aprirà con la Pierra Menta dal 13 al 16 marzo 2019, mentre l’Adamello Ski Raid è in programma il 7 aprile 2019.

 


La traversata dell'amicizia

L’hanno chiamata la ‘traversata dell’amicizia’. A tentare di traversare le Orobie, come aveva fatto in passato Angelo Gherardi, non è stato infatti solamente il figlio Alessandro (di Zogno), ma insieme a lui c’era Simone Moro. E anche un’altra cordata bergamasca nel corso della stagione ha portato a termine il progetto (a Moro e Gherardi, per la verità, manca un’ultima parte, si sono fermati in prossimità del rifugio Mambretti) partendo addirittura dal Lago di Como, a Varenna. Ne parliamo su Skialper 118 di giugno-luglio, nell’articolo a firma di Tatiana Bertera.

©G.M. Besana
©G.M. Besana

ITINERARIO - Da Ornica fino al rifugio Mambretti, anche se l’obiettivo era Carona, in Valtellina, su e giù per i giganti delle Orobie, macinando anche 2.500 metri di dislivello e su distanze fino a quasi 30 chilometri quotidiani. Questi i dati del duo Moro-Gherardi. A portare a termine la traversata è stata però la coppia di bergamaschi Maurizio Panseri e Marco Cardullo, partiti il 21 aprile da Varenna. Hanno così allungato il tracciato dell’originale traversata compiuta da papà Gherardi nel 1971 e poi nel 1974 arrivando fino a Carona in Valtellina e nelle loro intenzioni future c’è quella di arrivare fino a Corteno Golgi, in Valle Camonica. «Era da tempo che pensavo di ripetere la traversata, partendo però dal lago, sopra Lecco, e arrivando a Corte in Valcamonica. Nella parte di traversata fatta dal Gherardi ci siamo mantenuti il più possibile fedeli al percorso originale» ha detto Panseri. «Non cercavamo record, non c’era nulla di nuovo, nessuna volontà di stabilire una salita record né di strabiliare nessuno - il pensiero di Simone Moro -. Volevamo solo regalarci un viaggio scialpinistico forse poco ordinario tra le montagne di casa, le Alpi Orobie. Abbiamo così deciso di ripercorrere a modo nostro la traccia e l’idea di Angelo Gherardi, papà di Alessandro detto Geko, che nel 1971 realizzò la prima traversata scialpinistica delle Orobie» ha detto invece Simone Moro. Le montagne belle e selvagge si possono trovare anche a due passi da casa, come è solito ricordare Hervè Barmasse, senza bisogno di volare all’altro capo del mondo...

©Michele Oprandi

Con la Cortina Skyrace inizia il fine settimana della LUT

Con la Cortina Skyrace si è aperto ufficialmente il fine settimana dedicato alla The North Face Lavaredo Ultra Trail. Il rumeno Nicolae Balan e la statunitense Rachel Drake scrivono il proprio nome nell’albo d’oro della Cortina Skyrace. Balan ha corso praticamente tutta la gara in completa solitudine, lasciando Antti Parjanne (Finlandia), Ben Derrick (Australia) e Samuele Toscan a contendersi i gradini più bassi del podio. Il rumeno ferma il cronometro in 1:40’58’’ mentre Antti Parjanne conquista la seconda posizione con 6’19’’ di ritardo, il podio è completato da Ben Derrick con il tempo di 1:47’44’’.

il podio maschile

DONNE - In campo femminile dominio assoluto per la statunitense Rachel Drake che con il tempo di 1:55’03’’ conquista la prima posizione davanti alle connazionali Yiou Wang e Ashley Hawks. Sul rettilineo finale, incitata da centinaia di persone, Yiou Wang ha dovuto stringere i denti per non farsi superare proprio negli ultimi metri dalla Hawks. Il tempo della Wang è di 1:57’09’’. Il via della gara alle ore 17 da Corso Italia, mentre alle 10 si è alzato il sipario sul villaggio Expo allo Stadio Olimpico del ghiaccio. In questi giorni a Cortina d’Ampezzo sono attesi 3.600 trail runner iscritti alle tre competizioni in rappresentanza di 60 nazioni.

LUT - Domani alle 23 il via della gara regina, la Lavaredo Ultra Trail. Ai nastri di partenza Hayden Hawks, attualmente il terzo atleta più forte al mondo, e Tim Tollefson, terzo all'Ultra Trail du Mont Blanc 2017. Non manca lo spagnolo Pau Capell, che lo scorso anno dominò la prima parte della LUT prima di doversi ritirare a 20 chilometri dall'arrivo. Tra i favoriti anche il tedesco Stephan Hugenschmidt, il polacco Marcin Świerc, i francesi Aurélien Collet e Michel Lanne e il giovanissimo cinese Min Qi, vincitore con record della Hong Kong 100 lo scorso gennaio.
Atlete a stelle e strisce favorite, con la vincitrice della CCC 2017 Clare Gallagher e le sue connazionali  Keely Henninger, Kelly Wolf, Taylor Nowlin e Darcy Piceu. La nepalese Mira Rai e l'emergente cinese Miao Yao proveranno a dar battaglia alle americane, così come le spagnole Nuria Picas ed Emma Roca, e la brasiliana Fernanda Maciel, più volte sul podio alla Lavaredo Ultra Trail. Tra gli italiani occhi puntati sul veneto Stefano Fantuz e su Andrea Macchi (Team Eolo). Al via anche Emanuele Ludovisi, Carlo Salvetti e Fabio Di Giacomo. L'Italia al femminile potrà contare su Chiara Bertino ed Elisabetta Mazzocco.

Tim Tollefson e Hayden Hawks del team Hoka con Daniele Marmani della Cooperativa di Cortina

CORTINA TRAIL - sabato mattina alle 10 parte il Cortina Trail (48 chilometri e 2.650 di dislivello positivo). I 1.600 concorrenti (numero chiuso) avranno 12 ore di tempo a disposizione per coprire il tracciato ad anello, che seguirà i primi 10 e gli ultimi 38 chilometri del percorso lungo.


Masters, le novità 2019

Nuove grafiche, nuovi colori, nuove tecnologie per la collezione 2019 di Masters, appena presentata alla fiera Outdoor di Friedrichshafen. Tra le innovazioni, il sistema Tip-Top formato dal supporto Tip, che si impone con una lunghezza maggiore di 9 mm rispetto al supporto filettato utilizzato in precedenza, e un anello dal diametro di 35 mm, maggiore di ben un centimetro rispetto al precedente ‘fine corsa’ del supporto. Con queste caratteristiche il supporto Tip fornisce una maggiore superficie utilizzabile sul terreno, anche senza l’inserimento della rotella Top, in dotazione per alcuni modelli.

La rotella Top è innovativa soprattutto per la modalità di smontaggio dal supporto: per inserirla basta condurla alla fine della corsa delle guide predisposte nel supporto, fissandola con una rotazione in senso antiorario, mentre basterà piegare contemporaneamente i tre lembi verso il basso e ruotare la rotella in senso orario fino allo sblocco dalle guide del supporto Tip. Particolarità aggiuntiva: la possibilità di poterla tagliare di 1/3 della sua forma per l’utilizzo su neve fresca, in fase di salita, per quanti necessitano di un punto di appoggio stabile che segua l’inclinazione del terreno.

Wing Lock è il nuovo sistema di bloccaggio esterno utilizzato per fissare la misura desiderata dei bastoni: la sua forma richiama appunto quella di un’ala che avvolge il corpo di plastica DuPont fissato al bastone. La nuova leva di alluminio è alleggerita dai carichi eccessivi di materiale per renderla quanto più essenziale e leggera possibile, mantenendo inalterate le caratteristiche di affidabilità meccanica e di praticità d'uso. Particolare importanza viene dedicata al CaluTech, il tubo utilizzato per i prodotti di alta gamma per offrire leggerezza e resistenza, grazie alla combinazione della fibra di carbonio e della lega di alluminio Alutech 7075.

TRECIME - Trail Running

Per il trail-runner che cerca praticità nel bastone ripiegabile. Sezioni in Alutech 7075, resistenti e leggere e nuovo sistema Wing Lock con leva in alluminio dalla forma avvolgente per il sistema esterno di regolazione della sezione superiore. Manopola in schiuma EVA. Estensione: minima 110 cm, massima 130 cm; chiuso il bastone misura 35 cm. Il puntale in tungsteno è fissato al supporto finale con particolare in Alutech 7075 per guadagnare ogni grammo possibile. Il peso finale al pezzo è pari a 217 grammi.

EIGER CALU - Trekking Ultrastrong

Per il trekking ultrastrong che richiede al bastone uno sforzo sostenuto e prolungato: i tubi in CaluTech garantiscono estrema tenuta e leggerezza, grazie alla combinazione della fibra di carbonio e della Alutech. Equipaggiato della manopola in schiuma EVA Palmo e dalla prolunga per facilitarne la presa. Particolare attenzione ai nuovi sistemi: Wing Lock per la regolazione esterna dell’altezza del bastone e Tip-Top System per una migliore resa sul terreno.

SUMMIT LIGHT - Trekking

In due varianti colore (verde e rossa) per incontrare i gusti dei praticanti. Il comodo e affidabile sistema interno BS di bloccaggio delle sezioni è realizzato in plastica DuPont per garantirne la massima tenuta in estreme condizioni atmosferiche. Estensione: minima 110 cm, massima 135 cm, chiuso 61 cm. Peso al pezzo: 218 grammi.

RANGER - Trekking

Il trekker occasionale apprezzerà questo nuovo modello, proposto nelle versioni colore rossa e blu, per la sua gradevolezza estetica e cura dei materiali utilizzati: Alu 5083 per i tubi, il sistema esterno di bloccaggio Clamper e il nuovo Tip-Top System per rotella e supporto. Estensione: minima 115 cm, massima 140 cm, chiuso 70 cm. Peso al pezzo: 286 grammi.


Un fine settimana ricco di appuntamenti da non perdere

Che fine settimana in Italia: oltre alle LUT di Cortina e al ritorno della gara sul Monte Rosa da Alagna, non mancano davvero gli appuntamenti. Ecco una selezione, per tutte le gare c’è il nostro calendario, sempre aggiornato con tutte le classifiche. E oltreoceano una classica, la WS 100.

TROFEO MONTE CHABERTON - Domenica prova delle Italy Series in Piemonte. Partenza (alle 9) e arrivo a Cesana Torinese nel centro del paese, su un tracciato di 25,5 km con un dislivello positivo di 2000 metri, con la salita in vetta allo Chaberton a 3130 metri. E ci sarà anche un doppio vertical, partendo dal Fenils e arrivo in vetta: 2000 metri in 8 km.

©Facebook Trofeo Monte Chaberton

SKYLAKES - Terza prova del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, nel paese più piccolo del Veneto. A Laghi si gareggia su un nuovo tracciato da 21 km con 1550 metri di dislivello. Il via alle 9 di domenica.

VAL DI FASSA RUNNING - Prova a tappe da domenica 24 a venerdì 29 giugno. Nel dettaglio la prima si svilupperà con partenza e arrivo a Fontanazzo dopo aver percorso 10,86 km e 408 metri di dislivello. Lunedì il plotoncino di runners si trasferirà a Passo San Pellegrino per il secondo atto, che avrà uno sviluppo di 11,68 km e 491 metri di dislivello, quindi martedì la novità della sfida serale a Pozza di Fassa sui 9,40 km e 176 metri di dislivello. Giovedì si riprende con la tappa di Vigo di Fassa di 11,23 km e 540 metri di dislivello, per poi giocarsi il tutto per tutto nell’atto conclusivo, il tappone dolomitico da Alba di Canazei al Ciampac di 8 km e 831 metri di dislivello.

Un passaggio della Val di Fassa Running ©Pegasomedia

LA SELVAREGA - Domenica in località Orsera in val Canzoi, nel Bellunese il via alle 9 della prova di 26 km con 1800 metri di dislivello. Sarà a coppie ma per la classifica finale varrà la somma dei tempi di entrambi i concorrenti.

RALLY VALTARTANO - La versione estiva dello sci club Valtartano. Domenica siamo alla sedicesima edizione: prova a coppie di 24 km e 1590 metri di dislivello con partenza e arrivo dalla piazza di Tartano. Novità 2018 la gara individuale di 15 km con poco più di 1000 metri di dislivello.
Sfogliando la lista iscritti della gara a coppie, sarà bagarre in casa del Team Valtellina. Il duo Guido Rovedatti e Alessandro Gusmeroli che nella scorsa edizione ha occupato la seconda posizione finale, dovrà vedersela con i terzi del 2017, Marco Leoni e Stefano Sansi. Altra coppia molto affiatata e pronta a giocare le sue carte è quella composta dai fratelli Davide e Walter Trentin. Ruolo di outsider per un’altra equipe targata Team Valtellina, composta da Enrico Gianoncelli e Andrea Calcinati. Da segnalare anche il team con Mirko Bertolini e Valentino Speziali. Menzione d’obbligo anche per la coppia made in Tartano, composta da Fabio Bulanti e Marco Gusmeroli. Al femminile tornano a difendere il titolo conquistato nella passata edizione, le sorelle dell’Osa Valmadrera Sara e Fabiana Rapezzi, favorite per confermarsi sul gradino più alto. Livello anche nella gara individuale, con pronostico incerto, grazie alla presenza di Stefano Martinelli, Tommaso Caneva e Francesco Della Torre. Possibili outsider gli atleti Massimiliano De Benardi e Marino Fiorentini. Al femminile ruolo di favorita per la portacolori della Recastello Arianna Oregioni, che dovrà vedersela con Sarah Palfrader.

STRAGRANDA MONTEROSA - Domenica in gara sull'antica Strà Granda della Valle Anzasca, tappa del circuito del VCO. La Sky Marathon si sviluppa per 45 km partendo da Piedimulera. In programma anche la 32 km, sia individuale che a staffetta.

VERTICAL BECCA DI VIOU - Domenica riprende il Défi valdostano con la seconda prova della stagione che si svolgerà a Valpelline. In due versioni: K1900 e K1000. Una gara lunga che presenta un primo tratto nel bosco e un secondo su pietraia, fino ai 2.856 metri della vetta. Nove chilometri che si concluderanno in cima alla Becca. Si fermerà prima il K1000, che partirà sempre dai 950 metri di Valpelline, fino a sfiorare i 2.000 metri dell’alpeggio La Nouva. Tra i partenti ci sarà anche Emmanuel Vaudan, lo skyrunner svizzero che ha vinto più di una edizione del Fully Vertical e che nella prima prova del Défi a Fénis si è classificato terzo, alle spalle del piemontese Bernard Dematteis e del valdostano Dennis Brunod.

WESTERN STATES 100 - La gara simbolo delle cento miglia anche nel 2018 non deluderà, almeno a giudicare dal parterre degli atleti al via. Partenza sabato alle 5 di mattina, ora locale, dalla Olympic Valley, in California. Tra gli uomini osservato speciale François D’Haene, che in questi giorni si sta allenando con Ryan Sandes, vincitore nel 2017. Dovrà guardarsi da Tim Freriks, Jim Walmsley, Jeff Browning, Ian Sharman e Didrik Hermansen tra gli altri. Al femminile invece i pronistici sono per la pattuglia delle statunitensi: Kaci Lickteig, Courtney Dauwalter, Stephanie Violett, Aliza Lapierre, Amanda Basham mentre correrà anche l’italiana che vive in Nuova Zelanda Cecilia Flori, già prima alla Mozart 100 e terza alla Tarawera Ultramarathon.

François D'Haene e Ryan Sandes recuperano dopo un allenamento per la Western States ©Instagram Ryan Sandes

Domenica tempo di Mondiali di corsa in montagna

Domenica tempo di Mondiali di corsa in montagna, nella specialità long distance. Si gareggia in Polonia, a Karpacz sul tracciato di 36 km e 2200 metri di dislivello della Maraton Gorski, Otto gli azzurri in gara: Silvia Rampazzo, Barbara Bani, Camilla Magliano, Cecilia Basso, Alessandro Rambaldini, Emanuele Manzi, Filippo Bianchi e Daniele Decolo. Tanti gli avversari al via (ecco la starting list), anche se mancano all’appello francesi e spagnoli. Nella gara rosa occhi puntati sulla rumena Denisa Dragomir, al maschile c’è il padrone di casa Bartłomiej Przedwojewski (terzo a Zegama), lo svizzero Pascal Egli, il ceco Robert Krupička, il britannico Ricky Lightfoot, il tedesco Florian Reichert, il rumeno Ionut Zinca o lo statunitense Joe Gray.


La Promenade

Fra i legni lunghi due metri e dieci e i palettoni da 106 millimetri sotto il piede scivolano via cinquant’anni. Come niente fosse. Decenni di vite, senza che la montagna se ne sia neppure accorta. Corse, salite, discese, gare, neve, pioggia e sole. E lei sempre uguale a se stessa. Sempre lì, a due passi da casa. È il 1970, nello sconfinato bianco della Val d’Aosta, in condizioni di neve perfette e abbondanti, tre ragazzi. Guido, Ruggero, Carlo. Ad aprile, primi di sempre, tracciano il loro sogno: attraversare la regione sugli sci, da Champorcher a Gressoney. Tredici tappe, due giorni di sosta per maltempo, 37.000 metri di dislivello. Quando arrivano alla meta, il giorno della Festa del Lavoro, a unirli non è solo la sensazione di aver fatto qualcosa di mai visto. È la certezza di aver fissato un’amicizia. Di averla messa alla prova. Nelle difficoltà e nelle risate.

©Achille Mauri

Anno 2017, mese di maggio. La storia si ripete. Sulle stesse linee che ogni anno decine di persone ripercorrono, sugli stessi passi che gli atleti del Tor des Géants inanellano frenetici, il sogno di Guido, Ruggero e Carlo rinasce. È lo spirito a dettare le regole: nessuna sfida contro il tempo, nessun bisogno di leggerezza per correre più veloci. Lì, a due passi da casa, Shanty Cipolli e Simon Croux decidono semplicemente di ripercorrere quel che qualcuno ha già fatto. Per raccontare a tutti, senza esibizionismi alpinistici. Per divertirsi in stile freeride. E per raccontarlo nel cortometraggio La Promenade. Veronica Balocco e il fotografo Achille Mauri hanno incontrato Shanty e Simon per fare rivivere ai lettori di Skialper quelle emozioni così indelebili. Ne parliamo su Skialper 118 di giugno-luglio.

Simon Croux ©Achille Mauri
Shanty Cipolli ©Achille Mauri

IL FILM - Online su YouTube dallo scorso 29 gennaio, La Promenade (25’ 48”) è il film che racconta i 300 chilometri e 20.000 metri di dislivello percorsi da Shanty Cipolli e Simon Croux nella loro avventura scialpinistica. Prodotto da Grobeshaus Production di Aosta, il video è stato scritto e diretto dal filmaker Michel Dalle, maestro di snowboard. Al suo attivo da un paio d’anni anche il film cAPEnorth, realizzato con la comproprietaria di Grobeshaus, Francesca Casagrande, per raccontare il viaggio su un’Ape Piaggio di due giovani aostani fino all’estremo nord della Scandinavia.

 

https://youtu.be/-Ps_jngsL-A

 

 

 

 


Eletto il nuovo consiglio di FISI Veneto

L'assemblea regionale elettiva del comitato Veneto, a Vittorio Veneto ha confermato Roberto Bortoluzzi alla presidenza; in consiglio Mario Del Puppo, Enrico De Bona, Andrea Ciriotto, Roberta Rodeghiero, Ivo Scardoni, Sebastiano Dabalà, Michele Tommasi, per i tecnici Nicola De Martin, in rappresentanza degli atleti Federica Ruzzante, Vittorio Sovilla. Presidente del revisore dei conti Gianpietro Ardivel, nel collegio Francesco De Bortoli e Mario De Gerone.


Sentinelle senza frontiere

Poche regole: sci sopra i 100 al centro, divieto di abbigliamento attillato e iscrizioni tramite una lettera scritta a mano. Obiettivo? La ricerca di cose belle: paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto. E di sciate transfrontaliere. Benvenuti alla Sentinelle, il raduno inventato dalla skibum aristocracy, alias Bruno Compagnet & Minna Riimaki. Skialper era media partner dell’edizione svoltasi a fine marzo e ne parliamo sul numero 118 di giugno-luglio.

©Federico Ravassard
©Federico Ravassard

EMOZIONI - «La Sentinelle è un ritrovo di una comunità internazionale di sciatori appassionati di sci di montagna». Comincia cosi il manifesto della manifestazione. Già il fatto che le regole vengano presentate sotto forma di manifesto, quasi come se fosse un'avanguardia artistica, lascia capire che siamo parecchio fuori dai canoni dei comuni eventi scialpinistici. Una visione allo stesso tempo rilassata e ingaggiata dello scialpinismo. Rilassata, perché comunque si sale tranquilli e magari dopo la gita una sigaretta ci scappa pure, per accompagnare la media (le medie, ops) di birra. Ingaggiata, perché comunque se c'è da pedalare lo si fa a testa bassa, magari anche per più di 2.000 metri di dislivello positivo, con picca e ramponi che non rimangono di certo inutilizzati. Paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto, ma anche quel cappellino che si può comprare solo in un negozio in fondo al Vallese o comunque tutto ciò che può essere stravagante e, diciamolo pure, vagamente hipster. Il manifesto stesso strizza l'occhiolino all'uso incontrollato di camicie di flanella e occhiali da ghiacciaio vintage. La prima edizione si è tenuta a fine marzo in Valgrisenche, Val d'Aosta: una scelta non casuale, dettata da valloni selvaggi, solitamente battuti solo dall'heliski, e dal fatto di essere posta sul confine con la Tarentaise: la natura transfrontaliera dell’andare in montagna è infatti un altro dei capisaldi della Sentinelle. Ci siamo trovati in trenta (da dieci Paesi diversi!), una mattina di metà settimana, per salire al Rifugio Bezzi, che avrebbe fatto da covo per i successivi giorni di scorribande su e giù per le montagne sovrastanti il ghiacciaio. E noi eravamo lì per raccontarvi tutto quello che è successo…

©Federico Ravassard
©Federico Ravassard
©Federico Ravassard