La Promenade
Fra i legni lunghi due metri e dieci e i palettoni da 106 millimetri sotto il piede scivolano via cinquant’anni. Come niente fosse. Decenni di vite, senza che la montagna se ne sia neppure accorta. Corse, salite, discese, gare, neve, pioggia e sole. E lei sempre uguale a se stessa. Sempre lì, a due passi da casa. È il 1970, nello sconfinato bianco della Val d’Aosta, in condizioni di neve perfette e abbondanti, tre ragazzi. Guido, Ruggero, Carlo. Ad aprile, primi di sempre, tracciano il loro sogno: attraversare la regione sugli sci, da Champorcher a Gressoney. Tredici tappe, due giorni di sosta per maltempo, 37.000 metri di dislivello. Quando arrivano alla meta, il giorno della Festa del Lavoro, a unirli non è solo la sensazione di aver fatto qualcosa di mai visto. È la certezza di aver fissato un’amicizia. Di averla messa alla prova. Nelle difficoltà e nelle risate.
Anno 2017, mese di maggio. La storia si ripete. Sulle stesse linee che ogni anno decine di persone ripercorrono, sugli stessi passi che gli atleti del Tor des Géants inanellano frenetici, il sogno di Guido, Ruggero e Carlo rinasce. È lo spirito a dettare le regole: nessuna sfida contro il tempo, nessun bisogno di leggerezza per correre più veloci. Lì, a due passi da casa, Shanty Cipolli e Simon Croux decidono semplicemente di ripercorrere quel che qualcuno ha già fatto. Per raccontare a tutti, senza esibizionismi alpinistici. Per divertirsi in stile freeride. E per raccontarlo nel cortometraggio La Promenade. Veronica Balocco e il fotografo Achille Mauri hanno incontrato Shanty e Simon per fare rivivere ai lettori di Skialper quelle emozioni così indelebili. Ne parliamo su Skialper 118 di giugno-luglio.
IL FILM - Online su YouTube dallo scorso 29 gennaio, La Promenade (25’ 48”) è il film che racconta i 300 chilometri e 20.000 metri di dislivello percorsi da Shanty Cipolli e Simon Croux nella loro avventura scialpinistica. Prodotto da Grobeshaus Production di Aosta, il video è stato scritto e diretto dal filmaker Michel Dalle, maestro di snowboard. Al suo attivo da un paio d’anni anche il film cAPEnorth, realizzato con la comproprietaria di Grobeshaus, Francesca Casagrande, per raccontare il viaggio su un’Ape Piaggio di due giovani aostani fino all’estremo nord della Scandinavia.
https://youtu.be/-Ps_jngsL-A
Eletto il nuovo consiglio di FISI Veneto
L'assemblea regionale elettiva del comitato Veneto, a Vittorio Veneto ha confermato Roberto Bortoluzzi alla presidenza; in consiglio Mario Del Puppo, Enrico De Bona, Andrea Ciriotto, Roberta Rodeghiero, Ivo Scardoni, Sebastiano Dabalà, Michele Tommasi, per i tecnici Nicola De Martin, in rappresentanza degli atleti Federica Ruzzante, Vittorio Sovilla. Presidente del revisore dei conti Gianpietro Ardivel, nel collegio Francesco De Bortoli e Mario De Gerone.
Sentinelle senza frontiere
Poche regole: sci sopra i 100 al centro, divieto di abbigliamento attillato e iscrizioni tramite una lettera scritta a mano. Obiettivo? La ricerca di cose belle: paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto. E di sciate transfrontaliere. Benvenuti alla Sentinelle, il raduno inventato dalla skibum aristocracy, alias Bruno Compagnet & Minna Riimaki. Skialper era media partner dell’edizione svoltasi a fine marzo e ne parliamo sul numero 118 di giugno-luglio.
EMOZIONI - «La Sentinelle è un ritrovo di una comunità internazionale di sciatori appassionati di sci di montagna». Comincia cosi il manifesto della manifestazione. Già il fatto che le regole vengano presentate sotto forma di manifesto, quasi come se fosse un'avanguardia artistica, lascia capire che siamo parecchio fuori dai canoni dei comuni eventi scialpinistici. Una visione allo stesso tempo rilassata e ingaggiata dello scialpinismo. Rilassata, perché comunque si sale tranquilli e magari dopo la gita una sigaretta ci scappa pure, per accompagnare la media (le medie, ops) di birra. Ingaggiata, perché comunque se c'è da pedalare lo si fa a testa bassa, magari anche per più di 2.000 metri di dislivello positivo, con picca e ramponi che non rimangono di certo inutilizzati. Paesaggi, pendii in polvere, momenti di convivialità, sciate al tramonto, ma anche quel cappellino che si può comprare solo in un negozio in fondo al Vallese o comunque tutto ciò che può essere stravagante e, diciamolo pure, vagamente hipster. Il manifesto stesso strizza l'occhiolino all'uso incontrollato di camicie di flanella e occhiali da ghiacciaio vintage. La prima edizione si è tenuta a fine marzo in Valgrisenche, Val d'Aosta: una scelta non casuale, dettata da valloni selvaggi, solitamente battuti solo dall'heliski, e dal fatto di essere posta sul confine con la Tarentaise: la natura transfrontaliera dell’andare in montagna è infatti un altro dei capisaldi della Sentinelle. Ci siamo trovati in trenta (da dieci Paesi diversi!), una mattina di metà settimana, per salire al Rifugio Bezzi, che avrebbe fatto da covo per i successivi giorni di scorribande su e giù per le montagne sovrastanti il ghiacciaio. E noi eravamo lì per raccontarvi tutto quello che è successo…
Tiziano Moia e Anna Finizio vincono l’International Sky Race Carnia
I monti della Carnia illuminati da un sole estivo sono stati teatro domenica della undicesima edizione dell’International Sky Race Carnia. La gara, con una lunghezza di 24,500 km e con un dislivello positivo di 2004 metri, organizzata dall’US Aldo Moro, ha assegnato i titoli tricolori sky nella categoria Master, incoronando campioni italiani Fabrizio Puntel e Anna Finizio.
Tiziano Moia ha dominato sin dalle prime fasi di gara, incrementando via via il suo vantaggio sino a tagliare il traguardo in perfetta solitudine.
Subito dopo la partenza un gruppetto composto da Matteo Piller Hoffer, Paolo Lazzara, Fabrizio Puntel, Nicola Giovanelli e Tiziano Moia ha preso il comando della gara. Al Passo Monte Croce Carnico è stato Tiziano Moia a transitare in prima posizione, nella salita verso le trincee delle prima Guerra Mondiale di Pal Piccolo e di Pal Grande il portacolori dell’Atletica Gemona si è avvantaggiato ulteriormente.
La prima posizione è stata consolidata nella discesa finale che conduceva verso i laghetti di Timau dove era posto lo striscione d’arrivo. Tiziano Moia ha chiuso con il tempo di 2h44’13’’. In seconda posizione con il tempo di 2h48’24 si è classificato Matteo Piller Hoffer (Aldo Moro Paluzza) mentre Nicola Giovanelli (Team La Sportiva) è salito sul terzo gradino.
In campo femminile l’atleta della società organizzatrice Anna Finizio ha dominato dall’inizio alla fine la prova; alle sue spalle Martina Spangaro e Luigina Menean. La Finizio ha chiuso con il tempo di 3h35’51’’, vestendo così anche il tricolore nella categoria Master.
Nella prova a staffetta, vittorie di Michael Galassi e Mirco Romanin e di Rosy Martin e Paola Romanin.
Come sono andate le gare nel fine settimana?
Tante le prove nel fine settimana: ecco come sono andate alcune gare; come sempre nel nostro calendario tutte le classifiche.
STELVIO MARATHON - Sabato da Prato allo Stelvio al Passo dello Stelvio seconda edizione della marathon di 42.195 km e 2.350 metri di dislivello. Vittoria di Andreas Reiterer (3h44’34’’), su Jochen Uhrig (3h47’56’’) e Matteo Vecchietti (4h03’09’’). Al femminile Edeltraud Thaler (4h34’53’’) si è imposta anche quest’anno dopo il successo nella prima edizione, seconda la tedesca Anna Ricarda Gerlach (4h59’40’’) e terza Tamara Schwienbacher (5h02’33’’). Nell’itinerario di 26 km e 2.250 metri di dislivello Anna Pircher (3h26’21’’) è stata insuperabile davanti a Angelika Schwienbacher (3h41’33’’) e Julia Schroetter (3h45’28’’). Stefano Facchini (2h51’15’’) il migliore del classic maschile, su Anton Steiner (2h58’19’’) e Giovanni Vanini (3h03’44’’).
CLUSONE VERTICAL SPRINT - In una stagione piena di novità targate Fly-Up Sport di Mario Poletti, il sipario sul trittico only-up si è chiuso con la Clusone Vertical Sprint, gara a cronometro con partenza dalla centralissima piazza Orologio e arrivo sul monte Cimiero. Un percorso breve, una ‘sparata’ di 1,6 km di sviluppo e 320 metri di dislivello: l’edizione zero incorona l’enfant du pais Giovanni Zamboni e l’azzurra del mountain running Samantha Galassi. Sul podio maschile anche Marco Piazzalunga e Luca Tomasoni, su quello rosa anche Silvia Cuminetti e Francesca Beccarelli.
UKTRAKTRAIL - A Corniglio nell’Appennino parmense prova valida per il Trofeo Bper Banca Agisko Appennino Cup. Nella gara regina da 62 km vittoria di Gianluca Caimi in 7h53’39”, davanti ad Enrico Bonati (8h21’23”) e Thomas Springhetti (8h21’29”), al femminile detta legge Katia Fori in 9h37’03” su Giulia Magnesa (10h51’15”) e Alfia Vilardo (12h31’01”). Nella prova da 30 km, affermazione di Marco Franzini (3h27’34”) su Loris Zanni (3h31’55”) e Gianluca Cola (3h32’55”), nella gara rosa prima Moira Guerini (4h12’31”), davanti a Lucia Gregori (4h16’49”) e Rossella Munari (4h26’18”).
GRAN BUCC RACE - Domenica tappa del VCO Top Race a Trasquera. Nella 31 km e 1420 metri di dislivello a segno Paolo Poli in 2h53’43” su Stefano Rosa in 2h56’28” e Ruben Mellerio in 2h56’46”; Monica Moia in 3h55’05” leader della graduatoria femminile su Barbara Zoppis (4h16’46”) e Federica Schiavini (4h19’04”). Nella 22 km vittoria di Riccardo Borgialli in 2h03’09” davanti a Paolo Matli (2h09’05”) e Silvio Belloni (2h10’06”), mentre nella gara femminile prima Daniela Bona in 2h49’15” su Paola Buzio (2h52’22”) e Federica Saporiti (3h06’20”).
TRAIL OASI ZEGNA - Luca Carrara vince la tappa delle Italy Series a Trivero: 6h21’03” il tempo del portacolori del Team Salomon davanti al francese Reynaud (6h33’40”) e Alessandro Macellaro (7h07’21”). Nella top ten le prime tre lady: quinta assoluta Cecilia Pedroni (7h56’59”), sesta Agnese Valz (8h01’07”), ottava Sonia Glarey (8h08’08”).
Spettacolo giovanile a Lanzada. Oro a squadre per il team femminile azzurro
La statunitense Joslin Blair e il britannico Mattew Mackay sono i nuovi campioni mondiali under 18 di corsa in montagna. L’Italia di Paolo Germanetto si dimostra compagine di livello con un oro al femminile e un bronzo al maschile nella classifica per nazioni.
Ennesima scommessa vinta per gli uomini della Sportiva di Lanzada e per l’intera comunità malenca che ha visto sfilare tra le vie del centro paese e sui sentieri all’ombra del Pizzo Scalino 250 giovani talenti a rappresentanza di 15 differenti delegazioni nazionali. La International Youth Cup 2018 non poteva scegliere sede migliore. Impeccabile organizzazione, una location di vera montagna, un pubblico particolarmente caloroso e un tracciato tecnico sono stati il mix vincente di un grande sabato di sport.
Nella gara femminile standing ovation per la statunitense Joslin Blair che, con crono di 23’50” ha conquistato una strepitosa medaglia d’oro. Argento per la turca Ezgi Kaya (24’01”), mentre terza si è piazzata la rumena Marina Laura Corhana. Nella top five anche le azzurre Elisa Pastorelli e Katja Pattis. Grazie ai punti fatti totalizzati a livello di team, l’Italia è salita sul gradino più alto del podio davanti a Romania e Stati Uniti. Sfogliando la classifica, menzione d’obbligo anche per Elisabeth Emma Garber 8ª e Veronika Hoelzl 10ª.
Al maschile, Gran Bretagna protagonista sino alla fine con portacolori di ottimo livello che hanno permesso alla compagine di oltre Manica di guadagnare l’oro per nazioni davanti a Francia e Italia. Come anticipato il più forte di tutti è stato Matthew Mackay. Per lui medaglia d’oro e titolo under 18 con crono di 20’10”. Alle sue spalle il compagno di nazionale Euan Brennan (20’34”) e il francese Estaban Olivero (20’37”). Molto bene anche il rumeno Marius Popa 4° e l’altro britannico Joe Hudson 5°. In casa Italia, oltre al 6° posto di Alessandro Rossi, da segnalare Giacomo Bruno 13°, Rocco Baldini 17° e Senetayhu Masè 32°.
TROFEO REGIONI - Non solo mondiale. Nel Trofeo delle Regioni, riservato alla categoria cadetti, brillano Piemonte e Lombardia. L’intenso sabato di sport dedicato al futuro del mountain running è iniziato di buona mattina con le varie prove di contorno per poi entrare nel vivo con il Trofeo delle Regioni, un vero campionato italiano per delegazioni regionali riservato alle categorie cadetti. Qui, primo posto assoluto per la trentina Luna Giovannetti e il lombardo Mattia Zen, ma in questo caso i riflettori erano focalizzati per le classifiche team che al femminile hanno incoronato il Piemonte davanti a Lombardia e Trentino. Al maschile la Lombardia del presidente Gianni Mauri, voce ufficiale dell’evento, ha invece primeggiato su Piemonte e Trentino. Queste tre regioni, in entrambi i ranking hanno confermato di avere un movimento in salute e giovani atleti di livello.
In queste prove il podio femminile è stato completato da Noemi Bogiatto (Piemonte) e Chiara Begnis (Lombardia). Al maschile invece secondo si è piazzato Teshale Zanchetta, mentre 3° è giunto il locale Matteo Bardea.
A precedere queste gare di caratura nazionale, le prove promozionali dei ragazzi vinte da Nicola Morosini (Us Rogno) e Elisa Rovedatti (Csi Morbegno). In gara esordienti primi al traguardo sono invece sfilati Giulia Mari (Polisportiva Albosaggia) e Filippo Bertazzini (Polisportiva Albosaggia).
Sabato mondiale a Livigno. Bell'Italia con Elisa Desco terza e Cristian Minoggio quinto
Sabato mondiale a Livigno con la tappa della Migu Run Skyrunner World Series, la terza delle ’sky classic’. La Livigno Skymarathon è dello svedese Petter Engdahl che chiude in 3h33’26”, e si mette alle spalle lo svizzero Pascal Egli (3h38’01”), con lo statunitense David Sinclair (3h39’16”) a completare il podio. Quarto l’andorrano Marc Casal Mir (3h40’38”), quinto Cristian Minoggio (3h42’59”), protagonista di una prestazione tutta all’attacco.
Più tirata la gara rosa: solo nella discesa finale Laura Orgué riesce ad avere la meglio di Sheila Avilés Castaño in un derby tutto iberico: 4h10’11” il crono della vincitrice, 4h10’45” quello della seconda. E sul gradino più basso del podio una straordinaria Elisa Desco (4h19’45”), quarta la svedese Lina El Kott Helander (4h21’49”), quinta la britannica Holly Page (4h24’08”).
Arriva Scott Supertrac Ultra RC
Nella ormai ampia collezione per la corsa in natura di Scott mancava un modello specifico per le gare cento miglia e le lunghissime distanze. Ed ecco che alla fiera Outdoor di Friedrichshafen, che apre i battenti domani, la casa presenta la nuova Supertrac Ultra RC che sarà già presente in una selezione di negozi running specializzati a partire da fine luglio ed è una preview 2019.
PRIMI DETTAGLI – Sono ancora pochi i dettagli resi noti, nei prossimi giorni toccheremo la scarpa con mano e potremo essere più precisi. Supertrac Ultra RC è stata progettata con la trazione su qualsiasi tipo di terreno e la stabilità, soprattutto in condizioni di intensa stanchezza e fatica, come focus. L’altezza dell’intersuola è stata maggiorata fino a 8 mm per adattarsi meglio ai ritmi più lenti. Per la prima volta nella storia delle calzature è stato utilizzato il tessuto di fabbricazione svizzera Scholler Dynamic, che offre un livello di comfort e durata molto elevato. Il compound della suola è Ultra Traction Rubber e i tasselli sono dinamici, per favorire trazione ma anche frenata. A vederla ricorda molto le altre scarpe della linea RC ma con una stazza un po’ maggiorata…
Pietro Blengini nuovo presidente del Comitato AOC
Assemblea elettiva anche nel Comitato Alpi Occidentali che ha eletto Pietro Blengini nuovo presidente. Già vicepresidente nel mandato 2014-2018 con la presidenza Marocco, Blengini ha ottenuto 5803 voti ed una percentuale di consensi del 70%. Il candidato non eletto, Fabrizio Audino, ha ottenuto 2356 voti. «Sono molto soddisfatto e contento per i risultati dell’assemblea: non solo per me, ma per tutti coloro che mi hanno sostenuto», ha dichiarato Blengini subito dopo che Luciano Dalpez, vicepresidente federale vicario della FISI, aveva proclamato i risultati. «La mia elezione, - ha proseguito Blengini - è un segnale di continuità e di riconoscimento della bontà del lavoro portato avanti negli ultimi dieci anni dal presidente Pietro Marocco e dal consiglio uscente». I sette consiglieri sono Stefano Dalmasso (5715 voti), Lorenzo Vettore (5280), Paolo Giordano (4888), Davide Borgogno (4883), Maurizio Poncet (4865), Gianluca Barale (4795) e Corrado Gamba (4724). I due donsiglieri in rappresentanza degli atleti saranno Oriano Rigamonti (557 voti) ed Elena Gaja (549), per i tecnici Paolo Colombo (272 voti). Il presidente del Collegio dei revisori dei conti sarà Marco Alberto Piana (6922 voti), mentre i membri del collegio saranno Marco Baldin (3571 voti) e Valentina Moggio (2308 voti).
La Sportiva, arriva la nuova Bushido
La fiera OutDoor di Friedrichshafen in Germania, in programma da domenica prossima 17 giugno al 20 giugno, sarà anche per la sua (ultima) edizione 2018 un’occasione per La Sportiva, azienda leader mondiale nella produzione di calzature ed abbigliamento tecnico per vivere la montagna, di proseguire nel racconto della propria lunga storia, fatta di passione, innovazione e sfide continue e giunta all’importante traguardo dei 90 anni. Ma non si guarda solo al passato.. oltre trecento dipendenti, un fatturato in crescita che supererà nel 2018 i cento milioni di euro e un nuovo stabilimento di 15.000 metri cubi che sarà inaugurato entro la fine dell’anno e porterà in breve al potenziale raddoppio della produzione delle calzature d’arrampicata e d’alta montagna.
FOOTWEAR - Importanti e significative, anche in numero, le novità nella collezione Footwear che prosegue nel restyling, o meglio reboot, dei modelli classici di scarpette d’arrampicata con l’introduzione della nuova Testarossa e del completo re-design estetico della linea Nepal Series. Novità anche nella linea hiking con l’introduzione di Pyramid e Hyrax, scarponcini che adottano la nuova tecnologia Gore-Tex Surround e nel Mountain Running con il lancio della seconda modernissima versione di Bushido e del modello dedicato alle corse su medie e brevi distanze Kaptiva.
- NEPAL SERIES - Qualità e stile made in Val di Fiemme, durabilità e massima resistenza grazie all’utilizzo di pellami pregiati e bordature in gomma assemblate manualmente a Ziano, ai piedi delle Dolomiti.
I grandi classici dell’alpinismo e dell’escursionismo attualizzati: nuove linee estetiche, stessa qualità ed affidabilità La Sportiva. Dal 1928.
- BUSHIDO NEW - Prosegue l’ampliamento della linea Mountain Running con l’inserimento di Bushido II, nuova versione del modello La Sportiva con maggiori ispirazioni provenienti dal mondo della corsa su strada. Totalmente nuova invece Kaptiva, calzatura dedicata alle corse su medie e brevi distanze concepita in tessuto knit e calzata slip-on, perfetta per aggredire i percorsi trail più accidentati.
APPAREL - Moltissime le novità prodotto ed I focus su segmenti di utilizzo specifici che si affiancano ad un restyling estetico che fonde le geometrie verticali della passata stagione con il concetto di Movement (movimento) per un risultato estremamente dinamico e proiettato verso il futuro.
- X-CURSION - Capi tecnici e versatili pensati per utilizzi multi-function in montagna: hiking, approach ed escursionismo. Tessuti stretch anti abrasione, materiali traspiranti e con trattamenti anti-batterici, elementi protettivi ed anti-sfregamento: ogni dettaglio è pensato per la massima libertà di movimento in montagna. X-Cursion è un concentrato di tecnica e design al servizio dell’escursionista.
- CORSA OFF-ROAD - La capsule collection dedicata alle competizioni trail running si complete con prodotti quali Mach Vest, Velox Short ed Arrow Tight, realizzati a partire dal concetto di massima performance utilizzando gli innovativi tessuti e soluzioni Kinetech: in particolare Kinetech Graded è la tecnologia a compressione che permette un aumento del ritorno del sangue venoso ed aumenta la propriocezione e Kinetech Wolf, tessuto eco-friendly al 100% Made in Italy con eccezionali doti di idro-repellenza e termicità.
È uscito il numero 118 di Skialper
Traversate. Con gli sci o a piedi, magari a ritmo di corsa. Sulle Alpi, sugli Appennini o in Groenlandia. L’importante è andare e attraversare. Sono tante le imprese di questo tipo chiuse nella scorsa primavera, in alcuni casi cronometro alla mano per tentare di battere un record, altre volte semplicemente per la sana voglia di partire alla scoperta delle montagne inventandosi nuovi itinerari, magari con sci larghi al centro. E Skialper 118 di giugno-luglio, in tutte le edicole e anche nell’edicola digitale di Skialper, è dedicato in buona parte a questo affascinante argomento. Un numero di 176 pagine con lo speciale allegato di 48 pagine sui 90 anni de La Sportiva, estratto del libro celebrativo della ricorrenza realizzato dalla nostra casa editrice.
SENTINELLE SENZA FRONTIERE - Una lettera motivazionale scritta a mano, sci superiori ai cento millimetri al centro obbligatori e vestiti attillati da gara rigorosamente vietati. Sono questi gli ingredienti de La Sentinelle, il raduno inventato da Bruno Compagnet e Minna Riimaki. Nel 2018 l’appuntamento era in Valgrisenche e sulle nevi della Scandinavia. Skialper, media partner dell’evento valdostano, vi fa rivivere quei giorni molto intensi con le parole e le immagini di Federico Ravassard.
4FACES - Paul Bonhomme è un nome poco conosciuto ai più, eppure la Guida alpina francese si è inventata un’impresa che unisce lo sci ripido al gusto della scoperta e dell’esplorazione. Il progetto 4Faces, in programma a fine maggio, prevedeva di salire e scendere nella stessa giornata su quattro versanti dell’Aiguille Verte, nel gruppo del Monte Bianco. Andrea Bormida ha incontrato e intervistato Paul ad Annecy.
SKI TRANS ALT TIROL - Dal Lago di Garda al Tirolo Orientale, lungo quelli che erano i confini del Tirolo Asburgico. Ecco la bella idea di Alessandro Beber, che si è fatto accompagnare lungo il percorso da altri scialpinisti. Con l’obiettivo di scoprire valli e monti selvaggi, come per esempio la catena del Lagorai, e di fare anche qualche bella sciata senza l’assillo del cronometro. Una traversata dagli ulivi ai ghiacciai.
DER LANGE WEG - Dalle vicinanze di Vienna a Nizza. Con gli sci o a piedi. Ci avevano provato quattro austriaci nel 1971 ed erano arrivati a destinazione dopo 41 giorni, ci hanno provato in sette, con la regia di Red Bull, lo scorso marzo. Sulla Der Lange Weg si è detto e scritto molto e non sono mancate le polemiche: noi abbiamo cercato di viverla da dentro, intervistando uno dei protagonisti, Philipp Reiter.
LA PROMENADE - In francese significa ‘la passeggiata’ ed è il titolo di un bel cortometraggio sul giro della Valle d’Aosta, da Courmayeur a Courmayeur, di Shanty Cipolli e Simon Croux. Giovanissimi, freerider, i due valdostani sono partiti con lo spirito della scoperta, con sci larghi e vestiti non certo da gara. Veronica Balocco e il fotografo Achille Mauri li hanno incontrati per fare rivivere ai lettori di Skialper quelle emozioni.
LA TRAVERSATA DELL’AMICIZIA - Con gli sci sulle Orobie, nella Bergamasca, da Ovest a Est. Per ricordare chi, quella traversata, l’aveva inventata. Lo ha fatto Simone Moro, in compagnia del figlio dell’inventore dell’itinerario. Ed è quello che, sempre nella primavera appena finita, hanno fatto Maurizio Panseri e Marco Cardullo, chiudendo il percorso integrale.
TRANSALP - Ormai è un appuntamento fisso: la traversata delle Alpi da Nord a Sud o da Sud a Nord organizzata dalla Fischer. Dal 2015 l’azienda austriaca seleziona appassionati skialper per questa impresa e nel 2018 si partiva dallo stabilimento del marchio austriaco per arrivare in Italia. Purtroppo il maltempo non ha aiutato il progetto, ma il divertimento non è mancato.
DA BORMIO A LIVIGNO - Un nuovo itinerario per collegare con sci e pelli Bormio a Livigno, alla ricerca di neve polverosa e panorami sconfinati. Un itinerario che prevede anche una variante.
È andato a scoprirlo per noi Flavio Saltarelli in compagnia del fotografo Giacomo Meneghello.
HAUTE ROUTE DELLE DOLOMITI - Da San Martino di Castrozza alle Tre Cime di Lavaredo in versione freetouring, usando gli impianti quando possibile, per ridurre il dislivello. Un itinerario nel cuore delle Dolomiti che propone una visione più ‘umana’ delle traversate.
LA GROENLANDIA DA EST A OVEST - Seguendo le orme di Nansen, tra venti gelidi, nebbia e impronte degli orsi. Il racconto di una traversata che per molti è un must, almeno una volta nella vita, di Leonardo Bizzaro.
GLACIER HAUTE ROUTE - La famosissima alta via dello scialpinismo ma… in versione trail, con scarpe da running e attrezzatura da ghiacciaio. Il racconto del viaggio di Kim Strom e dello skyrunner Pascal Egli con le belle foto di Dan Patitucci. Uno spunto per riflettere sullo scioglimento del ghiacciai.
GRANDE TRAVERSATA DEI SIBILLINI - Lungo le creste della Sibilla e del Monte Vettore, alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi della catena montuosa e delle valli interessate dal sisma del 2016.
FROM ZERO TO DAMAVAND - Benedikt Böhm, manager Dynafit con un passato agonistico, non è nuovo a imprese del genere. Questa volta si è inventato l’ascesa, in bici, a di corsa e con gli sci, dal Marc Caspio al monte Damavand, in Iran, da o a 5.671 metri.
LA STORIA DELLE TRAVERSATE - Dopo tutte queste imprese non poteva mancare un approfondimento di Giorgio Daidola sulle prime traversate delle Alpi e le ripetizioni negli anni: un interessante excursus storico da Paulcke a Bonatti, Bertholet e Rabbia.
L’ITALIA A DORSO DI ASINO - È partito dalla Sicilia e arrivato in Piemonte in compagnia di un asino. Ecco la traversata di Nicola Winkler. Un viaggio attraverso le bellezze e le contraddizioni della penisola, ma anche un viaggio alla scoperta di se stessi.
ALLA SCOPERTA DELLA VAL ROSANDRA - La chiamano valle e li chiamano monti, anche se a bassa quota, queste alture alle porte di Trieste e dell’Adriatico dove sono state scritte alcune pagine della storia dell’arrampicata. La Val Rosandra è un’oasi di natura con paesaggi spettacolari a due passi dalla città e noi siamo andati a scoprirla a piedi.
SALEWA IRONFLY - La più lunga gara di hike & fly dopo la X-Alps. In pratica si deve chiudere un percorso con dei passaggi obbligati, volando in parapendio oppure camminando. È partita e arrivata nei pressi di Lecco lo scorso maggio. Anche questo vuol dire traversare…
RAIDLIGHT, LA MAISON DU TRAIL - L’azienda francese ha sede tra i prati del massiccio della Chartreuse e il quartier generale è anche il punto di partenza degli itinerari della ‘station de trail’. Quando bisogna testare un nuovo zaino, basta solo uscire dagli uffici e magari farlo provare anche ai trail runner che stanno allenandosi e chiedere loro consiglio per nuovi prodotti. Siamo stati a visitare l’headquarter di una delle aziende simbolo della corsa in natura e dei grandi raid e abbiamo intervistato il fondatore Benoît Laval.
MATERIALI - Una giacca Montura e una Dynafit in Gore-Tex ideali per correre quando c’è il rischio di qualche temporale, ma anche la best seller Scarpa Neutron 2 in versione Gore-Tex. E poi abbigliamento e scarpe Montura per trekking, trail running e mountain bike e la nuovissima New Balance KOM da ultra-trail, oppure la scarpa da approach Salewa Wildfire, con suola Pomoca, e le calzature del prossimo autunno e della primavera-estate 2019 del marchio. Senza dimenticare abbigliamento e scarpe Mizuno provati da chi sta scoprendo il trail proprio ora dopo qualche corsetta su asfalto. Sono questi i test e le presentazioni materiali del numero.
Ortovox, estate fa rima con sicurezza
La sicurezza come filosofia, prima di tutto. Imparare a fare scialpinismo in sicurezza, prima ancora che imparare a fare scialpinismo. Anzi, imparare la progressione insieme alle tecniche di safety. È questa la vera rivoluzione se si vuole ripensare il modo di andare in montagna. In inverno e in estate. Sì, perché il concetto può essere facilmente esportato all’arrampicata e all’alpinismo: migliorare la propria tecnica di salita su vie e difficoltà classiche insieme alle pratiche di sicurezza in parete. Ecco la novità per la prossima stagione estiva targata Ortovox. Il marchio di attrezzatura e abbigliamento tedesco, infatti, ha creato da sei anni dei veri e propri percorsi di promozione della sicurezza, le Safety Academy, avvalendosi della competenza e dell’esperienza delle Guide alpine UIAGM. Finora, però, si è trattato solamente di corsi invernali. «Dopo anni di lavoro sulla prevenzione e formazione in ambiente invernale, è stata quasi una logica conseguenza pensare di dedicare sforzi ed energie anche alle tematiche della sicurezza nella montagna estiva e l’attenzione si è focalizzata in particolare sull’arrampicata su roccia in ambiente» dice Manuel Lugli, responsabile marketing e comunicazione di Orotovox Italia. Sono nati così i corsi Safety Academy Rock che vengono proposti su due livelli, base e avanzato e sono tenuti sempre da Guide alpine UIAGM che fanno parte del team tecnico Ortovox. Anche i corsi estivi hanno prezzi contenuti, nell’ottica di promuovere sempre più un approccio attento e sicuro all’attività in montagna. A integrazione dei corsi è stato realizzato inoltre il Safety Academy Guidebook Rock, piccolo testo che raccoglie le principali nozioni di tecnica di arrampicata, assicurazione, meteorologia, prevenzione e programmazione delle uscite. Le date dei corsi Safety Academy (estivi e invernali) vengono pubblicate sul sito Ortovox, dove si trovano anche i link ai siti delle Guide alpine responsabili dell’organizzazione.
I CORSI - La partecipazione al corso di primo livello (Alpine Climbing Basic) è riservata a chi ha le conoscenze base di arrampicata in falesia o sportiva e la padronanza delle principali tecniche di assicurazione e dei principali nodi (mezzo barcaiolo, nodo delle guide, prusik), oltre a essere in grado di scalare da primo sul V grado in falesia. L’obiettivo è quello di apprendere le conoscenze base dell’arrampicata in ambiente e acquisire la competenza per affrontare vie d’ambiente su difficoltà di III e IV grado. Si tratta di una full immersion di due giorni con lezioni teoriche e prove pratiche e costa circa 239 euro (prezzo indicativo inclusa sistemazione per una notte in mezza pensione). Per partecipare al corso Alpine Climbing Advanced, invece, bisogna avere le conoscenze di base del corso di primo livello, padronanza delle principali tecniche di assicurazione e dei principali nodi per vie di salita a corda singola, esperienza da primo di cordata su vie d’ambiente (difficoltà III-IV grado). L’obiettivo è quello di arrampicare su vie protette di più tiri (difficoltà IV-VI grado) e l’uso di protezioni mobili. Dura tre giorni e il costo indicativo è di 349 euro.
www.ortovox.com/it