L'uomo di Pierra
Una sera a cena con Guy Blanc
Ad Areches anche a giugno si parla di Pierra Menta. Si cammina per le vie del paese con lo sguardo sempre rivolto alle montagne, i rituali sono gli stessi. Stesso ristorante, stessa formagieri, sono le 18 e si rischia di andare al briefing. Invece si fa tappa al mitico Cafè des Sports dove incontriamo Guy Blanc per un aperitivo.
Guy da quando sei al timone del Pierra Menta? "Dall'inizio"
E non sei stanco? "Non sarei qui"
Lo sai che in Italia in tanti ti odiano? "Ho anche tanti amici. Dovrei fare un Pierra Menta solo per gli italiani, tante sono le richieste. Noi per motivi di sicurezza, ricettività e per garantire a tutti le stesse condizioni abbiamo capito che non possiamo accettare più di 200 squadre. Ma cosa credi che non piacerebbe anche a noi avere 1000 persone in gara?"
Quante squadre avete rifiutato quest'anno? "Oltre 400"
C'è un criterio di selezione? "Prima si stabilisce una quota per nazione e poi si valutano i curriculum. Le domande incomplete invece vengono scartate subito.
Le manifestazioni più importanti si corrono ogni due anni, voi perché avete scelto ogni anno? "Se la facessimo ogni 2 anni non avremmo più volontari. E' fondamentale avere continuità, saper dare motivazioni e creare il giusto affiatamento, ma anche per motivi legati agli sponsor."
I 500 volontari del Pierra sono un valore inestimabile … "Per la nostra gente è motivo di orgoglio far parte del Pierra Menta. Iniziamo ad avere il cambio generazionale, iniziamo ad avere i nostri figli nel gruppo. Il volontariato qui non si esaurisce mai, anche se ai vertici non si rinnova così facilmente. La nostra è' una tradizione che ci si tramanda, è la forza che ci fa andare avanti. Il Pierra è un'attività che dura 12 mesi. In estate si vanno a sistemare i passaggi in quota, si fa formazione e sicurezza. Ci si trova sin dalla primavera ad analizzare la manifestazione passata e a programmare quella futura."
Cosa pensi di questo nuovo modo di concepire lo scialpinismo? "Non è tanto importante quello che penso io. Ritengo invece che lo scialpinismo tradizionale e quello moderno debbano convivere, confrontarsi e non pensare a rivendicare la propria immagine. E noi lo dimostreremo nel 2013 quando a febbraio organizzeremo i mondiali e a marzo la Pierra Menta. C'è posto e spazio per tutti."
Qui si è corso in tutte le condizioni, riuscite sempre ad assicurare la manifestazione. "E' sicuramente motivo di orgoglio. Ci sono stati anni in cui abbiamo fatto 10 mila metri di salita senza mai andare sopra i 2 mila perché per 4 giorni è sempre piovuto. Altre volte il pericolo valanghe ci ha costretti ad itinerari alternativi anticipando molto le partenze, o come la scorsa edizione dover rinunciare al Grand Mont."
Ma quanti percorsi avete? "Ne abbiamo oltre trenta. E tutti sul territorio di competenza di Areches. Fuori giurisdizione non si può andare dal momento che la responsabilità della sicurezza sul territorio grava sul sindaco e gli altri sindaci non intendono assumersi responsabilità altrui. Servirebbe oltretutto una trafila burocratica assurda, restiamo quindi sempre dentro il nostro territorio."
Il ricordo più triste ed il più bello di 26^ edizioni. "Il più triste è legato alla tragedia del 1999, quando 9 dei nostri durante la tracciatura di una tappa rimasero sepolti sotto una valanga. Tutti morti. Sono quelle cose che ti segnano, ma abbiamo deciso di andare avanti anche per loro"
non mi ha detto il più bello "….la prossima edizione"
Intervista in esclusiva a Mariotta
Si delineano gli incarichi e gli obiettivi
La scorsa settimana si sono svolte le elezioni per la nuova presidenza e il direttivo della Ismf. Armando Mariotta è stato eletto Presidente con la maggioranza dei voti. Una Federazione in parte da rivedere nei progetti e nello staff che dovrà dirigere per i prossimi anni lo scialpinismo internazionale. Abbiamo chiesto al nuovo Presidente quale sarà il suo modus operandi.
Presidente, complimenti per la sua nuova nomina. Quale sarà il suo primo impegno?
“Il nostro primo impegno sarà di organizzare la Federazione come se fosse un’azienda, che ha delle persone disponibili a lavorare e che ognuna di queste avrà un incarico ben preciso salvo naturalmente portare sul tavolo dell’executive board le decisioni finali. Il passo successivo sarà quello di farmi accompagnare da Lluis Lopez e da Pierre Dolo al Cio. Proprio con il Cio abbiamo un appuntamento telefonico i primi giorni di agosto, questo incontro serve per dare la possibilità a Lopez e a Dolo di presentarmi al Comitato Olimpico e soprattutto per rassicurali del fatto che ci sarà continuità gestionale. Il progetto di diventare Federazione Olimpica è sempre una delle nostre priorità. Dopo, in questa prima fase di incontri istituzionali, andremo a parlare con la Wada e Sport Accord, per lanciare un messaggio di distensione e di continuità. Questi sono i nostri impegni dal punto di visto burocratico, per quanto riguarda l’aspetto puramente sportivo, dovremmo strutturare nella Federazione le Commissioni Tecniche. Di questo aspetto se ne occuperà Pierre Dolo, in particolare della Commissione antidoping e la Commissione medica. Il lavoro principale di queste prime settimane è definire il “prodotto” Coppa del Mondo e Campionati del Mondo da vendere ai potenziali sponsor. Questo aspetto è molto importante perché noi dobbiamo capire qual è il nostro prodotto, a chi ci rivolgiamo, quanto costa, e quanti e quali risultati può portare allo sponsor.”
Quale sarà la sede della Ismf?
“La sede dalla Spagna si trasferirà in Italia. Gli uffici operativi e la segreteria sarà fisicamente a Mondovì, presso Roberto Cavalli, nostro segretario generale che avrà al suo fianco una ragazza che seguirà tutti gli aspetti tecnico/burocratici. La sede istituzionale sarà invece a Torino, presso i locali del Comitato Regionale della Fisi”.
La nuova squadra è in via di definizione, quasi tutti i nomi hanno trovato una loro connotazione. Per il Direttore Tecnico sappiamo che non è stato ancora fatto nessun nome.
“Per quello che riguarda lo sport deparment stiamo cercando di modernizzare la struttura. Questo settore sarà sotto la guida della tedesca Tamara Schlemmer che sarà supportata dal lavoro dello svizzero Rolf Zurbrugg. Magda Zbrzeska gestirà i contatti e i rapporti con le persone. Con Magda stiamo definendo in questi giorni il rapporto di collaborazione. Sul direttore tecnico stiamo facendo delle grosse riflessioni, abbiamo dei nomi sul tavolo ma non abbiamo ancora deciso nulla”.
Quale sarà il compito del Direttore Tecnico?
Noi crediamo che il Direttore Tecnico dovrà iniziare il suo compito visitando la gara e verificare che i percorsi siano corretti, il suo è un lavoro prettamente tecnico. Allo stato attuale il Direttore Tecnico faceva praticamente tutto, dalla visita alle nuove location ai momenti di confronto con le Federazioni locali, adesso vogliamo spezzettare questa funzione. Parte di questi compiti passeranno a Magda”.
In questi ultimi anni la Federazione non è mai stata in ottimi rapporti con i Comitati Organizzatori delle gare di Coppa del Mondo o dei Campionati Europei/Mondiali. In che modo si potrebbe ricucire questo allontanamento?
Innanzitutto dobbiamo ricordare che sono le Federazioni Nazionali che fanno da riferimento ai vari Comitati, infatti, sono le Federazioni che portano in Ismf le varie candidature. Se riusciamo nel nostro obiettivo di definire in modo preciso questo prodotto Coppa del Mondo, e avremmo degli sponsor importanti, si andranno strutturare molto bene alcuni aspetti organizzativi, ad esempio la comunicazione, lo spazio dedicato agli sponsor, le richieste delle aziende partner e molti altri dettagli. Con questi elementi sapremo che cosa dobbiamo chiedere all’organizzatore e sicuramente daremo un aiuto organizzativo tangibile. Per questi aspetti, oltre ad avere il momento di confronto per eccellenza che è il Forum organizzato in autunno, sarà Madga che curerà i rapporti tra Ismf e Comitati Organizzatori. E’ da sottolineare che questi aspetti non cadranno nella sfera del Direttore Tecnico”.
Secondo lei quale dovrà essere il filo conduttore che lega le gare di Coppa del Mondo?
Ogni gara di Coppa del Mondo dovrà dimostrare cosa intendiamo per lo scialpinismo competitivo che possa diventare uno sport olimpico. Speriamo che ogni tappa di Coppa del Mondo abbia due eventi, ad esempio la sprint o la vertical o magari questa nuova idea di gara che abbiamo in modo improprio chiamato Short Track. Per questa progetto di gara dobbiamo lavorarci perché non è nemmeno nei regolamenti. Il secondo giorno sarà dedicato alla gara individuale. Credo che nella futura Coppa del Mondo ci sia uno spazio per le gare a squadre, ma che sia uno spazio molto marginale. Alcuni di noi sostengono che la Coppa del Mondo debba essere sono individuale”.
Una definizione di “Short Track”.
E’ una competizione che sta nel mezzo tra la gara sprint e la staffetta, più lunga di una sprint e individuale. Immaginiamoci il contesto, il campo gara di una staffetta, ma a partecipazione individuale, non per nazioni. Sicuramente una gara di questo tipo è spettacolare, e racchiude in sé tutti gli elementi dello scialpinismo. Potrebbe inoltre garantire e soddisfare tutte le indicazioni del Cio.
Il lavoro per il nuovo direttivo della Ismf non manca, non mancheranno nemmeno le critiche a questo nuovo modo di pensare, ma almeno abbiamo l’impressione che l’impronta data alla Federazione sia professionale e affidata a persone capaci. In bocca al lupo…bianco!
La Stava Sky Race parla spagnolo
Una gara meravigliosa con 250 atleti al via
Si parte con il Vertical alle 8, una salita di 1150 metri di dislivello con uno sviluppo di 5 km, e come da pronostico Urban Zemmer si impone infliggendo distacchi pesanti agli avversari. Quando la salita diventa impossibile lui fa la differenza, se ne va con frequenze impressionanti. Dietro a lui staccato di 3 minuti un generosissimo Ivo Zulian, scialpinista dei Bogn da Nia, e a chiudere il podio il giovane Gardener dell'Us Cornacci di Tesero. Bene anche gli altri scialpinisti Pierantoni, Facchinelli e Trettel che chiudono rispettivamente in settima, ottava e nona posizione. Spettacolo in campo femminile con le prime tre appaiate sino a 100 metri dall'arrivo quando si scatena la bagarre. Vince allo sprint Irene Senfter su Francesca Simoni, sul terzo gradino Sabrina Zanon scialpinista del Cauriol.
Alle 9 prende il via da Tesero la Stava Sky Race. Sono oltre 2 mila metri di dislivello con uno sviluppo di 21 km. Il forestale Manzi prende il largo sin dal via, impone un ritmo da vertical, stacca Larger, Mamleev, Tavernaro e lo spagnolo Caballero che transitano in vetta al Cornon con 2' di svantaggio. Nella successiva discesa il gruppetto degli inseguitori si avvicina a Manzi, e a quel punto lo spagnolo Ortega rompe gli indugi, e attacca forte. Nella seconda salita, quella che porta in vetta al Monte Agnello, lo spagnolo è una furia. Se ne va, non riescono a tenerlo. Manzi paga il forcing iniziale e deve guardarsi le spalle da Larger e Tavernaro che si fanno sotto minacciosi, resta staccato Mamleev che sembra però avere ancora un ottimo giro gamba. L'ultima picchiata di 5 km su Stava diventa una passerella d'onore per lo spagnolo che incrementa il suo vantaggio chiudendo con quasi 5' minuti di vantaggio. Dietro invece ne succedono di tutti i colori. Manzi non tiene il veemente ritorno di Larger e Tavernaro e viene infilato, Mamleev prima chiude il distacco sui tre, poi ingaggia una battaglia in discesa con Larger per la piazza d'onore che si aggiudica per una manciata di secondi. Sul quarto gradino un positivo Tavernaro.
In campo femminile la Cardoni fotocopia la tattica di Manzi e parte sparata. Transita in testa sul Cornon su una sorprendente Nadia Scola, ma da dietro vengono su forte sia la Rossi che la Brizio. La campionessa del mondo prende il comando sul Monte Agnello e controlla su una indomita Rossi che in discesa le prova tutte per rientrare sulla battistrada. La Brizio si aggiudica così la Stava con 1' sulla Rossi che a sua volta regola la Cardoni con una ventina di secondi.
Una giornata da incorniciare sul Cornon, con un folto pubblico che ha assiepato i pendii e che ha fatto da cornice a questa sesta edizione della Stava Sky Race che chiude con un bilancio da record. Non bisogna essere dei profeti per immaginare che questa gara avrà un grande futuro. Tracciato tecnico e spettacolare, ambiente meraviglioso, organizzazione perfetta, grande entusiasmo e competenza. Gli ingredienti per vedere questa gara nell'elite mondiale della specialità ci sono tutti.
Classifica vertical
uomini
1. Urban Zemmer 46'30"
2. Ivo Zulian 50'16"
3. Stefano Gardener 50'37"
donne
1. Irene Senfter 1h06'21"
2. Francesca Simoni 1h06'24"
3. Sabrina Zanon 1h06'26"
Classifica Stava Sky race
uomini
1. Caballero Ortega Miguel 2h07'40"
2. Mamleev Mikhail 2h12'06"
3. Larger Paolo 2h12'18"
4. Tavernaro Michele 2h13'03"
4. Manzi Emanuele 2h13'49"
donne
1. Brizio Emanuela 2h42'40"
2. Rossi Raffaella 2h43'54"
3. Cardone Debora 2h44'18"
Approvato il calendario Ismf 2011/12
Sono state cambiate solo alcune date
A Barcellona, lo scorso week end, si è riunita l'assemblea generale dei 18 stati membri per eleggere il nuovo direttivo Ismf. Una volta in carica, Mariotta ed il suo team si è messo subito al lavoro per mettere giù le linee guida per affrontare gli adempimenti immediati e deliberare su argomenti all'ordine del giorno. Tra questi il calendario Ismf della prossima stagione. Si è cercato di raddrizzare la criticità di eventi concentrati su due mesi, questo il calendario definitivo:
Andorra inaugurerà la stagione il 21 e 22 gennaio con un vertical e un' individuale. A febbraio, a Pelvoux in Francia, dal 4 all'11 febbraio sarà tempo dei campionati Europei. Ci si sposta quindi in Italia con un fantastico trittico. Si inizia in Sicilia sull'Etna il 24 e 25 febbraio con un vertical e l'individuale, per spostarsi in Trentino, e precisamente nei Lagorai, con l'individuale di Cima d'Asta il 3 di marzo, per finire in Alto Adige in Val Martello con un'altra individuale il 25 marzo. Quindi gran finale a Tromsoe in Norvegia il 14 e15 aprile con una sprint ed un'individuale che si preannuncia di gran spettacolo. Sembra infatti che la sprint sarà organizzata direttamente nelle colline dietro la cittadina norvegese.
Da segnalare che il 28 e 29 gennaio negli Usa in Colorado a Crested Butte saranno organizzati i campionati nord Americani e del Pacifico, una sorta di campionati Panamericani. Hanno già dato la loro adesione paesi come Cina, Iran, Giappone, Korea del Sud, Cile, Argentina, Canada e America.
Meraldi - Giovannini, nuova via in Alaska
Sull'inviolato sperone est del Kahiltna Peaks
Fabio Meraldi e Diego Giovannini avrebbero dovuto misurarsi con la Cassin Ridge al McKinley ma le condizioni meteo piuttosto anomale per la stagione, che avevano già mietuto alcune vittime, hanno indotto i due alpinisti a modificare i loro piani rivolgendosi verso il bellissimo sperone di misto del Kahiltna già tentato qualche anno fa da una spedizione giapponese.
Sono bastate 12 ore ai due per aver ragione dei 1800 metri di dislivello della via che presenta pendenze vicine agli 80° e notevoli difficoltà di misto, ghiaccio e roccia. La discesa è stata effettuata lungo la via di salita grazie a numerose doppie e alcuni passaggi delicati a ritroso.
Meraldi è certamente uno degli scialpinisti più famosi al mondo per il suo palmarès di vittorie: da quando ha cessato con l'agonismo si è riavvicinato all'alpinismo vero e dove sa esprimersi su alti livelli.
Giovannini ha fatto parte con Nicolini e Mezzanotte del team che ha superato tutti quattromila delle Alpi in soli sessanta giorni oltre, ovviamente, ad aver compiuto altre imprese sia in Italia che all'estero.
Mariotta nuovo presidente Ismf
Sabato a Barcellona le elezioni
Tutto confermato quindi, le previsioni erano corrette. Sabato 18 giugno a Barcellona Armando Mariotta è stato eletto nuovo presidente Ismf e con lui tutto il suo staff. Abbiamo appreso che contestualmente anche la sede Ismf è stata spostata in Italia.
Dalla redazione di Skialper i migliori auguri di buon lavoro.
Stava Sky Race
Sarà una grande edizione
Ci sono tutti i presupposti per assistere ad un grande spettacolo. Alla conferenza stampa il direttore tecnico, Massimo Dondio, ha snocciolato i numeri di quella che potrebbe diventare l'edizione della svolta. Una manifestazione decisa a raggiungere palcoscenici di livello mondiale e per questo si sta lavorando forte sotto ogni punto di vista, coinvolgendo l'intera comunità della Val di Fiemme. Il gruppo Ana di Tesero sembra fungere da giusto collante, motivazioni e professionalità di certo non mancano, e allora avanti tutta per un'edizione che presenta anche grandi novità. A partire dal vertical del Cornon, 1000 metri da percorrere tutto d'un fiato da Tesero alla Croce del Cornon posta a 2150 metri. Partenza alle ore 8, con un nome su tutti: Urban Zemmer, il campione del mondo in carica che, lungo i 5 km di ascesa, vorrà imporre anche in questa occasione la legge del più forte. Ci saranno al via anche forti skialper capitanati da Thomas Trettel, quarto al Mezzalama, al suo compagno di Pierra Menta Davide Pierantoni e il pinetano Marco Facchinelli.
Nella gara lunga, 21,5 km di sviluppo con 2150 di dislivello positivo, saranno al via quasi tutti i migliori interpreti di questa specialità, a partire dall'atleta più atteso, che corre nelle su montagne, quel Paolo Larger già vincitore di due edizioni della Stava Sky Race. A contendergli la vittoria saranno in tanti, su tutti Nicola Golinelli, vincitore dell'edizione 2010 e poi Dennis Brunod, Mikhail Mamleev, Michele Tavernaro, Pivk Taddei il friulano dominatore del campionato italiano skyrunning 2010 e ancora Matteo Piller Hofer, Stefano Butti e Fulvio Dapit. Pronostico quantomai incerto, appannaggio dello spettacolo. In campo femminile è certa la presenza di Emanuela Brizio, campionessa mondiale in carica che dovrà vedersela con la valtellinese Raffaella Rossi. Al via sono annunciati anche atleti russi e lo spagnolo Miguel Caballero Ortega, un tocco di internazionalità per aumentare le credenziali di questa competizione. Il via quindi alle ore 9 di domenica 26 giugno dalla piazza di Tesero per la sesta edizione della Stava Sky Race, prova di apertura del campionato italiano skyrunning. Le iscrizioni nel frattempo giungono copiose, ormai prossime ai 150, saranno chiuse al raggiungimento di quota 250 e si possono effettuare on line sul sito www.uscornacci.it/skyrace entro e non oltre il 24 giugno.
ISMF è giunta l'ora del cambiamento
Intervista con il Dott Mariotta candidato italiano alla presidenza
Sabato 18 giugno a Barcellona si riunirà l'assemblea generale che sarà tenuta a votare il nuovo direttivo ISMF. Candidato alla presidenza è il "nostro" Armando Mariotta, persona conosciuta nell'ambito dello scialpinismo dal momento che nel 2006 era il presidente del comitato organizzatore dei mondiali di Cuneo. 63 anni, di Cuneo, nella vita è un professionista titolare di una società di consulenza specializzata in diritto societario e docente presso l'università di Torino. L'avevo conosciuto personalmente in occasione delle finali di coppa a Zakopane in Polonia, persona molto affabile, professionale, concreta e aperta al confronto. L'ho contattato telefonicamente e lo ringrazio per la sua disponibilità.
Posso chiamarla Presidente? "Aspettiamo ancora qualche giorno, ma a meno di grossissime sorprese ritengo di si".
Siamo alla vigilia di una settimana importante, tanto lavoro preliminare ora finalmente dovreste raggiungere l'obiettivo prefissato. "Si un lungo lavoro di intese e di programmi, che speriamo sabato a Barcellona venga riconosciuto e premiato integralmente".
Vogliamo presentare la squadra? "Io ricoprirò il ruolo di presidente, e sarò coadiuvato nelle mie funzioni da un vicepresidente con delega alla tesoreria lo spagnolo Lluis Lopez, e dall'altro vicepresidente con delega al marketing e comunicazione il norvegese John Damman. Il ruolo di segretario generale sarà invece ricoperto da Roberto Cavallo. A questo consiglio si aggiunge un comitato di gestione formato dalla tedesca Tamara Schlemmer, dal francese Pierre Dollo e lo svizzero Rolf Zurbrugg. Questo direttivo sarà poi sostenuto da tutta una serie di gruppi di lavoro".
Personalmente ritengo la aspetti un duro lavoro di rifondazione, così com'è l'ISMF mi sembra un allegro carrozzone…. "Bisogna sempre aver rispetto per il lavoro altrui, non ritengo si debba cambiare drasticamente, bisogna far tesoro di quanto fatto sinora e da lì costruire il nuovo programma. Il nostro obiettivo è quello di darsi un'organizzazione professionale al pari delle altre federazioni internazionali, sia dal punto di vista organizzativo/strutturale che economico. Il tempo del volontariato non può più reggere a fronte delle necessità e degli obiettivi che lo scialpinismo a livello mondiale chiede e necessita".
Avrete delle priorità una volta insediati? "Priorità assoluta è quella di strutturare la comunicazione ed il marketing. La coppa del mondo deve avere una sua vetrina, non può più essere un circuito di gare rivolto alle "solite" persone. Bisogna costruire degli eventi in ogni senso. Ci saranno da condividere e programmare anche delle forti partnership con gli sponsor ed i media, portando pubblico e generando interesse. Le gare poi dovranno essere anche uno strumento per generare un reddito per le federazioni".
Toccherà a Lei traghettare lo scialpinismo nell'Olimpo? "Rientra chiaramente nei nostri programmi, è un sogno a medio termine. Ritengo che le Olimpiadi invernali abbiano bisogno di una disciplina come lo scialpinismo, è indiscutibile. Questo per tradizione, storicità e spettacolarità. Sia chiaro che dobbiamo tutti accettare e far passare una visione diversa dello scialpinismo competitivo. Pensare ad un Mezzalama alle olimpiadi è utopia, per mille motivi. Bisognerà convincere e dimostrare al Cio che i percorsi sono sicuri, non solo in termini di sicurezza per gli atleti, ma anche di sicurezza per l'ordine pubblico. Non si tratta di togliere spettacolo, sarà uno spettacolo diverso da quello attuale che andrà ricondotto dentro certi parametri. E' un po' quello che è accaduto allo sci di fondo. Alle Olimpiadi non c'è la Vasaloppet, seppur tutti riconoscano che quella è una delle migliori espressioni dello sci di fondo. Ci sono circuiti più brevi, tipologie di gare diverse, location diverse, eppure si assiste comunque ad un grande spettacolo".
Da questo deduco che quindi strutturerete una coppa del mondo diversa da quanto visto sinora. "Non diversa, di certo apporteremo delle modifiche proprio in funzione di quanto detto poc'anzi. In linea generale ci sarà una gara individuale, un vertical, la staffetta, la sprint e lo short track".
Short track? "Si una gara veloce, 150 metri di dislivello, da percorrere più volte ed in più modi. Ci saranno tutte le categorie, si disputerà su più manche e l'evento durerà una giornata intera. Attualmente questa tipologia di gara non rientra nei regolamenti, ma intendiamo farlo a breve".
Un'ultima domanda. Ce la farete a correggere quello sciagurato calendario proposto per la prossima stagione? "Per la prossima stagione non si apporterà alcuna modifica. Bisogna anche rispettare le candidature che sono state presentate e sinceramente ritengo che la stesura del calendario della prossima stagione fosse un compito del direttivo uscente".
Tutti ci auguriamo però che si cambi rotta, un calendario così non giova a nessuno, spero concordi in questo. "Ci sarà il cambio di rotta. I nostri intendimenti saranno quelli di far iniziare le gare a dicembre per terminare a fine febbraio e lasciar poi spazio alle grandi classiche. Non sappiamo ancora quanti eventi, vogliamo comunque decentrarli anche fuori dalle Alpi. Nella prossima stagione ben 3 prove saranno in Italia, c'è bisogno di un po' di aria nuova. A tal proposito è notizia di questi giorni che in Colorado vogliono promuovere un circuito di gare, sembrerebbe un buon inizio no?"
E' certamente un buon inizio, da tutti noi i migliori auguri di buon lavoro a Lei ed il suo team. Di certo ci risentiremo presto, anche perché c'è molto altro di cui parlare.
Trofeo dell'Etna, due giorni di gare
Quest'anno Coppa del Mondo
In occasione del matrimonio di Vasco Agen, organizzatore della gara di scialpinismo, prova di Coppa del Mondo nel 2010 e tappa di Coppa Italia lo scorso febbraio, siamo stati a vedere i campi di gara della due giorni in programma il 24 e 25 febbraio del 2012.
Il Comitato Organizzatore, nei mesi scorsi, ha fatto domanda di ospitare nel 2012 nuovamente una prova della Coppa del Mondo. Entro fine mese si saprà se la Ismf ha accettato la candidatura. Inoltre alla prossima riunione della Commissione scialpinismo della Fisi saranno anche valutate le proposte per le prove di Coppa Italia.
Il programma della manifestazione, ancora in fase embrionale, prevede il venerdì pomeriggio una gara vertical o sprint. La vertical, con partenza nei pressi del Rifugio Sapienza, salirebbe in quota verso la Montagnola, passando per il Canale degli Svizzeri, e ricalcando l’ultima parte della seconda salita della gara dello scorso anno. La gara sprint si svilupperebbe nella zona dei Crateri Silvestri, con un tratto a piedi, verso la sommità del cratere e la discesa tra alcune porte direzionali.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, a Nicolosi, sono previsti il briefing, le premiazioni, la sfilata degli atleti e la cerimonia d’apertura.
Sabato mattina dal Rifugio Sapienza prenderà il via la quinta edizione del Trofeo Internazionale dell’Etna seguendo il percorso della passata edizione con un leggero aumento del dislivello totale di salita.
In una scenografia degna dalle scene del Gattopardo, ieri sera, in un castello a qualche chilometro da Catania si sono svolte le nozze di Vasco e di Giusy da tutti noi i migliori auguri di “buona vita insieme”!
Dolomites Skyrace
La regina delle Dolomiti
Il 24 luglio si correrà la 14^ edizione di questa meravigliosa corsa ai confini del cielo tra le maestose cime dolomitiche dell'alta Val di Fassa. Una gara per atleti veri, in un ambiente strepitoso. E quando si parla di Dolomites Skyrace un ricordo ed un abbraccio non può mancare all'indimenticato Diego Perathoner. La Val di Fassa ha da sempre avuto un ruolo di primaria importanza per il mondo delle skyrunning, dato che la Federazione Internazionale è stata fondata proprio a Canazei e qui sono stati ospitati campionati italiani, europei, i mondiali e gli Sky Games. Questo basta e avanza per testimoniare le capacità organizzative di questo comitato organizzatore. La 14^ edizione sarà valida come terza prova delle World Series con un programma ricchissimo di appuntamenti durante tutto il week end.
Una bella novità riguarda l'esordio della Mini Dolomites Skyrace che prenderà il via, sempre da Piazza Marconi a Canazei, nel pomeriggio di sabato 23 luglio alle 16. Un circuito di 2,5 km per ragazzi di età compresa tra i 9 ed i 16 anni. Finita la gara ci sarà il tradizionale briefing tecnico con gli atleti, durante il quale verrà illustrato il percorso della Dolomites Skyrace in tutti i suoi particolari. Alle 21, sempre in piazza Marconi, ci sarà la presentazione ufficiale della manifestazione, la consegna dei pettorali ai top runners, le premiazioni della Mini Skyrace, verranno proposte le spettacolari immagini delle precedenti edizioni, il tutto accompagnato da tanta musica. Una grande festa insomma, come vuol essere la Dolomites Skyrace.
Domenica mattina alle 8,30 partenza della gara. Saranno 10 km di ascesa interminabile che porteranno gli atleti da Canazei alla sommità del Piz Boè posta a quota 3152 metri. Una salita lunga e molto varia, su strada sterrata prima, su ripidi sentieri lungo i prati poi, per continuare tra i ghiaioni del Pordoi sino alle roccette del tratto sommiate del Piz Boè passando per qualche tratto ancora innevato. E poi giù per 12 km lungo i canaloni della Val Lasties per rientrare a Canazei. Percorso unico ed affascinante, molto duro e tecnico, ma di rara bellezza che saprà entusiasmare gli atleti ma anche il numeroso pubblico che come sempre affollerà le cime. A tal proposito la funivia del Sass Pordoi aprirà gratuitamente dalle ore 7 alle ore 8.30 e per i primi 100 spettatori che giungeranno in vetta al Piz Boè verrà regalata una maglietta a ricordo dell'evento.
Ci sono abbastanza motivi per non mancare a questa importante kermesse. Ci saremo anche noi, appostati in vetta per immortalare i passaggi degli atleti. Le iscrizioni sono aperte da qualche settimana sul sito www.dolomitiskyrace.com, dove si potrà consultare nei dettagli anche il ricchissimo programma.
La 6 Rifugi nel cuore delle Dolomiti
Una corsa che è molto più di una gara
Questa è una corsa che va messa in agenda e che, come accade da ben 39^ edizioni, prenderà il via dal lago di Misurina la prima domenica di agosto. Il 7 agosto saranno quindi in 1000 a cimentarsi in questo strepitoso percorso che si snoda all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo toccando i suoi 6 rifugi. Il Cai di Auronzo per motivi di sicurezza e per garantire un ottimo servizio ai concorrenti ha deciso che 1000 sarà il tetto massimo di partecipanti ammessi. Un percorso senza eguali, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, attorno alle monumentali Tre Cime di Lavaredo che sovrastano la Val d'Ansiei, lungo le pendici del Paterno ammirando le maestose pareti nord della Croda dei Toni. In totale saranno 30 km di sviluppo con un dislivello positivo di 1400 metri e negativo di 2200. Partenza alle ore 8 dalle sponde del lago di Misurina per toccare uno ad uno i 6 rifugi simbolo di queste montagne, luogo di ristoro ed accoglienza. In ordine si transiterà dal rifugio Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci. L'arrivo sarà presso lo stadio del ghiaccio di Auronzo. Titta Scalet si è aggiudicato l'edizione 2010 fermando il cronometro in 2h 43', al femminile invece ad imporsi è stata Stefania Satini con il tempo di 3h 25'. La Camignada poi Siè Rifugi è una corsa alla portata di tutti visto che il tempo limite è fissato in ore 10 e alla quale almeno una volta vale la pena di partecipare. Le iscrizioni intanto sono aperte da qualche giorno sul sito www.sportis.it.
International Skyrace Carnia
Mamleev e Garibaldi, due lampi nella pioggia
Tempo pessimo durante la gara: la pioggia ha colto i concorrenti proprio al passaggio del Passo Monte Croce Carnico. La partenza è stata data alle 8.45 da Timau e i concorrenti hanno affrontato i primi 1200 metri di dislivello per raggiungere il Monte Floriz.
Mamleev verso la fine della seconda salita, quella che corre in mezzo alle trincee della Grande Guerra, apre il gas e prova a staccare Morassi. Morassi è vittima dei crampi, inconveniente che in questi ultimi periodi non lo lascia correre serenamente dopo le due ore di gara. Mamleev percorre i venticinque chilometri con duemila metri di dislivello nel tempo di 2.42.00. Morassi, prova a ritornare sul primo durante la discesa, ma il suo distacco al traguardo è di venticinque secondi. Claudio Bettega è terzo in 3.45.25.
In campo femminile Lavina Garibaldi vince con il tempo di 3.19.57. La vincitrice ha preso sin dalle prime fasi di gara il comando e nonostante la pioggia e la poca visibilità riesce a mantenere sempre la prima posizione. Alle sue spalle si alternano Jennifer Senik e Paola Romanin. La Senik è seconda per buona parte di gara, ma sotto il traguardo è terza dietro alla Romanin. La vincitrice della passata edizione accusa un ritardo di poco meno di un minuto e mezzo dalla Garibaldi. La Senik chiude in 3.24.16.
Nel percorso breve vincono Alessandro Trampus e Catia Canciani con rispettivamente 2.56.17 e 3.56.38.
Le condizioni meteo dell’International Skyrace Carnia, valevole come prima prova del Trofeo Skyrace FVG, hanno messo a dura prova sia gli organizzatori sia i concorrenti, ma entrambi non si sono lasciati intimorire da elementi che spesse volte in montagna si possono incontrare.
L’Us Aldo Moro, ha organizzato questa Skyrace con il patrocinio del Comune di Paluzza e della Federazione Italiana Skyrunning avvalendosi dell’aiuto di circa cento venti persone che hanno garantito la sicurezza e il controllo lungo il tracciato di gara. Oltre ai volontari del Soccorso Alpino e ai soci dell’Us Aldo Moro, in quota e in zona di partenza/arrivo c’era il personale del Corpo Forestale Regionale, della Protezione Civile, della Croce Rossa, dei Carabinieri, dell’Ana di Paluzza e di Timau, dell’Associazione Veterani dello Sport, del Cai, sezioni Carniche, dell’Associazione Carnica dei Donatori del Sangue. Prezioso è stato l’aiuto degli uomini del Soccorso Alpino dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e degli alpini dell’Ottavo Reggimento. Il cronometraggio è stato a cura dell’Asd Crono Udine.
Il prossimo appuntamento per il Trofeo Skyrace FVG è fissato per il 3 luglio a Val Resia in occasione del Vertical Kilometer.