MorphoDynamic, la rivoluzione targata La Sportiva
Un video per presentare le nuove scarpe da skyrunning
È partita in questo week-end la nuova campagna web di La Sportiva sul nostro sito skialper.it. Cliccando il banner in home page è possibile vedere il bellissimo video di presentazione della linea MorphoDynamic Technology, frutto del lavoro di ricerca e sviluppo che La Sportiva ha portato avanti per più di due anni, grazie alla collaborazione con i migliori skyrunner ed alla ricerca continua di nuovi materiali e tecnologie, in grado di portare ulteriori innovazioni nelle calzature da mountain running. La suola presenta dei caratteristici moduli di interfaccia ad onde che, grazie alla maggiore superficie di contatto e all’adattabilità garantita dall’intersuola, offre un grip superiore.
Lo spessore ridotto della gomma, contribuisce alla leggerezza del blocco suola/intersuola. La schiuma poliuretanica che riempie i moduli della suola, crea un maggior volume ammortizzante riducendo anche il peso della calzatura. Questa particolare soluzione coniuga leggerezza e proprietà ammortizzanti mantenendole inalterate per tutta la vita del prodotto. Lo strato di EVA superiore contribuisce ad una migliore ripartizione degli impatti con il terreno. L’inserto stabilizzatore facilita la fase di appoggio evitando torsioni innaturali della caviglia. Il puntalino in gomma protegge dagli urti frontali.
Sellaronda Trail Running: vincono Insam e Scola
Bellissima giornata per la prima edizione della Ultra Marathon del Sella
Esame superato a pieni voti per la prima edizione del Sellaronda Trail Running, l’impegnativa gara ultra marathon attorno al gruppo del Sella sulla distanza complessiva di 50,7 km e un dislivello di 5800 metri. Centrotrenta partecipanti e due vincitori autoctoni, ovvero il gardenese Christian Insam che ha impiegato 6 ore 1 minuto e 28 secondi e la fassana Nadia Scola, che ha invece fermato il cronometro sulla prestazione di 7 ore e 56 secondi, stabilendo addirittura il diciottesimo tempo assoluto. «Ho deciso di iscrivermi all’ultimo minuto ed è andata decisamente bene - ha commentato la vincitrice -. Mi sono sentita in palla per tutta la gara a parte una storta al ginocchio nella seconda discesa, nelle salite non la sentivo, ma in discesa ho dovuto stringere i denti ed arrivare al traguardo perché ad aspettarmi ci sono sempre i miei figli e non potevo deluderli!».
PRIMI NOMI NELL'ALBO D'ORO - Sono loro ad iscrivere per primi il proprio nome in questa competizione che ha tutte le carte in regola per diventare una gara must nel calendario internazionale. Piazza d’onore poi per il cembrano Ettore Girardi, in testa per metà gara, quindi al terzo posto il bresciano Luca Guerini. In campo femminile secondo posto per Elisabeth Benedetti davanti a Monica Penzo, mentre una delle favorite Chiara Gianola è andata in crisi nella seconda parte del percorso.
Nella graduatoria a staffetta si è invece imposta la coppia fassana composta da Armando Degai e Cristian Verra, che hanno concluso con il tempo di 6 ore 53 minuti e 40 secondi.
LA CRONACA DELLA GIORNATA - Una magnifica giornata di sole è stata poi il valore aggiunto per l’evento che quest’anno è partito da Canazei, e che ha coinvolto, come la sorella scialpinistica, quattro territori diversi, tutti con tradizione e cultura ladina: la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e il Livinnalongo.
Una gara impegnativa che non ha lasciato il minimo respiro ai partecipanti, che già dopo i primi metri hanno affrontato la salita che da quota 1450 di Canazei portava ai 2218 metri di Passo Sella. Il primo a scollinare è stato Luca Guerini, seguito ad una manciata di secondi da un quartetto composto da Ettore Girardi, Christian Insam, Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon. Nella discesa verso Selva Gardena (1536 metri), ma soprattutto nella salita del Dantercepies (2305 metri) Girardi è riuscito ad allungare sugli avversari, transitando a Colfosco con un vantaggio di 2’30” su Insam, 4 minuti su Erwin Chiocchetti, oltre 6 minuti su Guerini, seguito poco distante da Roberto Gasperi.
A Corvara (1568 metri), zona cambio per gli staffettisti, è transitato ancora primo Girardi, ma pochi chilometri dopo, sull’ascesa che portava ai 2160 metri del Bec de Roces, c’è stata la svolta della gara, con il gardenese di Santa Cristian Insam, fra l’altro con un passato da hockeysta nella squadra del Fassa, che ha sferrato l’attacco decisivo superando il cembrano ed andando a conquistare la leadership, poi mantenuta sino al traguardo.
Ad Arabba Insam registrava già un vantaggio di 4 minuti su Girardi, mentre consolidava la terza piazza il bresciano Guerini a tredici minuti, quindi con un ritardo di 16 minuti sono transitati Erwin Chiocchetti e Francesco Zanzotti, a 22 minuti Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon.
A questo punto i concorrenti hanno affrontato l’ultimo impegnativo sforzo della giornata che portava dai 1602 metri di Arabba ai 2340 di Portavescovo, con le posizioni di testa pressoché identiche, a parte qualche perdita di ritmo da parte di chi ha iniziato a soffrire la distanza. Passaggio al Passo Pordoi (2239 metri), quindi discesa verso Canazei con l’arrivo a braccia alzate per il 35enne Christian Insam, seguito a 8’27” da Ettore Girardi, a 18’06” da Luca Guerini, a 31’51” dal sorprendente fiemmese Pierangelo Giacomuzzi.
ENTUSIASMO INSAM - «Sapevo di essere in buona forma ma non mi aspettavo di vincere - ha dichiarato Insam dopo la gara -. Sono particolarmente contento di come mi sono gestito, partendo piano, conquistando la seconda piazza sulla salita Dantercepies, quindi riuscendo a superare Girardi sull’ascesa del Bec de Roces, dove lui è andato in crisi. Dopo sono riuscito ad amministrare il mio vantaggio e a chiudere a braccia alzate a Canazei. Sono felicissimo per aver iscritto il mio nome in una gara che avrà sicuramente un futuro importante». Molto soddisfatto anche Ettore Giradi, in pista con il numero uno. «Questa gara la sognavo da tanto tempo, appena ho sentito che la facevano, mi sono iscritto. Mi sono sentito sulle spalle una responsabilità grande perché mi hanno dato il numero uno e volevo onorarlo. Purtroppo non ho vinto, ma il secondo posto mi soddisfa. Non riesco a correre bene sul piano ed in discesa e sulla terza salita sono andato un po’ in crisi. Allora ho cercato di gestirmi, perché volevo terminare la gara».
In campo femminile, a parte il primo passaggio al Passo Sella, che ha visto al comando Chiara Gianola, nei chilometri successivi è salita in cattedra Nadia Scola, che ha poi amministrato la sua gara chiudendo con il tempo di 7 ore e 56 secondi, staccando di 20’53” la fiemmese di Ziano Elisabeth Benedetti e di 36’19” Monica Penzo.
CLASSIFICHE
MASCHILE: 1. Christian Insam 6h01’28”; 2. Ettore Girardi 6h09’55”; 3. Luca Guerini 6h19’34”; 4. Pierangelo Giacomuzzi 6h33’19”; 5. Francesco Zanotti 6h34’11”; 6. Andrea Gottardi 6h35’26”; 7. Mauro Sommavilla 6h40’05”; 8. Francesco Valentini 6h44’31”; 9. Giancarlo Magnani 6h45’12; 10. Stefano Burlon 6h47’05.
FEMMINILE: 1. Nadia Scola 7h00’56”; 2. Elisabeth Benedetti 7h21’49”; 3. Monica Penzo 7h37’15”.
STAFFETTA: 1. Armando Degai-Cristian Verra 6h53’40”; 2. Graziano Dantone-Donato Dantone 7h10’22”; 3. Donatella Lazzeri-Daria Cavada 7h59’28”.
Tor des Geants live sul sito
www.tordesgeants.it segnalerà dove si trovano i concorrenti
Anche chi sta a casa potrà seguire, da tutto il mondo, grazie alle nuove tecnologie, tutti i 500 concorrenti del Tor des Geants, la massacrante endurance trail al via domenica in Valle d'Aosta. Ogni concorrenti avrà infatti un braccialetto con un sistema di rilevazione che scatta al passaggio nei 7 punti vita e in oltre quaranta punti di controllo lungo il percorso. Tramite un sistema Gps il segnale viene elaborato dai vari router e comunicato al sito www.tordesgeants.it. Se l’avviso non verrà ripetuto al punto vita successivo, passato un tempo medio prestabilito, scatteranno le procedure di controllo e eventualmente il protocollo per avviare le ricerche. Un sistema di sicurezza, ma anche un modo per avere informazioni sui singoli partecipanti al Tor des Geants, tanto che la sezione “news” del portale sarà costantemente aggiornata dai dati forniti dal sistema. Si saprà, per esempio, chi sono i primi tre, chi è l'ultimo, chi si è ritirato…
Domani convegno a Piancavallo ad anticipare la Sky Race
Antipasto con il Progetto Sport-Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane
Alla partenza di domenica mattina sono attesi tutti i migliori interpreti della disciplina. Anche se il titolo italiano di skyrunning è già stato assegnato con una prova d'anticipo a Mikhail Mamleev, saranno Paolo Larger ed Emanuele Manzi a condendersi le posizioni di rincalzo. Da segnalare anche la presenza di Alessandro Morassi, Matteo Piller Hofer, e degli azzurri Matteo Eydallin e Lorenzo Holzknecht.
Tra le donne la lotta per il titolo tricolore è ancora aperta tra Raffaella Rossi ed Emanuela Brizio. Combatteranno per salire sul podio Paola Romanin e Jennifer Senik.
In concomitanza con gli eventi collaterali della Skyrace Monte Cavallo, il team Montania Racing ha voluto organizzare un convegno per discutere, illustrare e studiare i possibili scenari per far crescere in modo esponenziale il rapporto tra il territorio Piancavallo-Dolomiti Friulane e lo sport.
Oramai da qualche anno tra lo sport endurance, estivo o invernale, e il polo sciistico di Piancavallo si è creata una stretta sinergia nella collaborazione degli event. Un lavoro professionale per raggiungere i migliori risultati in termini di visibilità, servizi agli atleti e offerta turistica.
L'anello di congiunzione, operativamente parlando, tra Piancavallo ed eventi, è Enzo Sima direttore del polo sciistico che da sempre si è adoperato in prima persona affinché questi progetti vedessero la luce.
Che legame c'è tra Piancavallo e la Skyrace in programma domenica prossima?
«Più che legame questa collaborazione è un importante, ulteriore, tassello della proposta turistica del Piancavallo. Piancavallo, sempre di più, si sta sviluppando come un villaggio dello sport. Questa competizione è un tassello nell'ambito di una nuova disciplina, ma in continua crescita».
Campionati del Mondo dello scorso febbraio, la Skyrace, i prossimi Campionati Italiani vertical e staffetta di scialpinismo nel 2012, questi sono solo alcuni eventi di un progetto sport endurance a Piancavallo?
«In questo nuovo progetto, dove la Promotur intente a dare spazio a discipline normalmente meno curate, le discipline come lo skyrunning e lo scialpinismo si inseriscono benissimo. Per esempio, quest'anno metteremo a disposizione la prima pista specificatamente preparata e aperta per la pratica dello scialpinismo. Poiché la legge sulla sicurezza sulle piste da sci ne vieta la risalita delle stesse, invece di cercare cavilli burocratici o di predisporre dei regolamenti specifici per l'utilizzo secondo orari di queste piste, abbiamo deciso di creare un spazio dove potere salire e scendere in sicurezza e senza andare contro alla legge. Un percorso indipendente dal resto del comprensorio sciistico che potrebbe essere dotato di un rilevamento cronometrico collegato a internet per il trasferimento dei dati dei passaggi degli atleti».
Quali sono gli obiettivi che insieme alla Montania Racing e allo Sci Club Valcellinavi siete prefissati per il convegno di sabato pomeriggio?
«Sicuramente vogliamo parlare non solo del polo Piancavallo, ma di tutto il territorio della Valcellina. Non è casuale l'accordo per l'organizzazione dei Campionati Mondiali di scialpinismo dello scorso anno. Queste collaborazioni servono per rafforzare l'obiettivo di unire, non solo territorialmente, ma anche dal punto di vista organizzativo, due realtà che non sono contrastanti, ma che sono complementari. In estrema sintesi, Piancavallo è la realtè più moderna legata allo sport, mentre la Valcellina è una realtà che si è stretta alla storia e alla tradizione del vivere la montagna. La parte agonistica è l'evento promozionale, ma l'obiettivo è offrire un prodotto turistico completo di tutti i suoi elementi. Il binomio sport e territorio, in questo modo, è sicuramente più incisivo».
Tornando allo scialpinismo. Lo standard che si vuol far passare per arrivare nel mondo a cinque cerchi è quello delle gare sprint o staffetta con l'inserimento di una nuova formula che si trova nel mezzo tra queste due. A gennaio si disputeranno i Campionati Italiani, c'è la voglia di riportare un appuntamento internazionale?
«Sicuramente gli Italiani del prossimo gennaio sono solo uno step per arrivare molto velocemente a una prova di Coppa del Mondo anche perché le gare che abbiamo organizzato a febbraio hanno ricevuto l'approvazione sia degli atleti sia dei tecnici federali. A Piancavallo abbiamo applicato un modello legato alla visibilità, al colore, e allo spettacolo che sino allo scorso anno erano utilizzati solo nelle prove dello sci alpino».
Kilian 'scala' Times Square
Un simpatico video di Jornet Burgada a New York
Impegnato a correre anche sulle rampe dei grattacieli di New York. Ecco Kilian Jornet Burgada nel cuore di Manhattan, a Times Square. Naturalmente si tratta di un video pubblicitario proiettato nel cuore tecnologico della Grande Mela, ma l'effetto è simpatico...
Tre Cime Marathon, una classicissima in Dolomiti
Quasi in 1000 per una corsa al Sesto cielo
Il richiamo delle Tre Cime di Lavaredo è troppo forte per non essere ascoltato, e così saranno quasi in 1000 gli atleti che domenica mattina da Sesto Pusteria partiranno per la 14^ edizione di una delle più belle gare in assoluto. Il percorso è davvero spettacolare e prevede la partenza dal centro di Sesto per addentrarsi in Val Fiscalina attraversando Moso per raggiungere il Rifugio Fondovalle. Sin qui i ritmi saranno ancora elevati, ma i prati verdi della Val Fiscali lasceranno ben presto il posto alle rocce che conducono al Rifugio Comici. Un sentiero le cui pendenze iniziano a farsi sentire e che si impennano nella serpentina che porta gli atleti ai 2575 del Rifugio Pian di Cengia. Si rifiata, discesa ai laghi dei Piani nelle cui acque si riflettono le Cime per un panorama da non perdere, per affrontare poi l'ultimo strappo in vista del meritato traguardo posto ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Saranno 17,5 km per un dislivello di poco superiore ai 1300 metri. In gara ci sarà Jonathan Wyatt il pluricampione del mondo neozelandese, il testimonial di questa manifestazione che dovrà vedersela per la vittoria finale con l'austriaco David Schneider, secondo lo scorso anno, e l'emergente tedesco Korbinian Schonberger. In campo femminile la bresciana Mariagrazia Roberti, vincitrice dell'ultima edizione, difenderà il titolo dagli attacchi delle pusteresi Astrid Renzel ed Elisabeth Egarter. Nel frattempo l'eco di questa manifestazione ha varcato le Alpi con i media oltre Manica pronti a seguire e documentare con una troupe televisiva la gara, che il noto conduttore Ben Fogle racconterà nel suo programma 'A year of adventures' in onda sulla BBC britannica. Per avvicinare i più piccoli alla corsa in montagna sabato pomeriggio alle 15 si disputerà anche la Mini Tre Cime. Da registrare che quasi 150 sono le donne iscritte, un bel traguardo oltre che l'ennesimo record di questa prestigiosa manifestazione.
Sci rocker in crescita negli Stati Uniti
Nel 2010/11 erano più del 10% del mercato
Il fenomeno degli sci rocker o con camber inverso continua a crescere negli Stati Uniti e rappresenta ormai una solida realtà. Sono questi i dati forniti da SnowSports Industries America, che vedono gli sci con 'normal camber' passare in quattro anni, dal 2007 al 2010, da 517.643 paia a 472.777, mentre i rocker sono ora 53.775 contro i 7454 del 2007. Anche in termini monetari il trend è identico: normal camber da 201,1 milioni d dollari a 203,3, rocker da 4,2 a 29 milioni di dollari. L'associazione statunitense fornisce anche i dati di vendita dei rocker più popolari, che vedono al primo posto il Völkl Gotama (3702 paia), seguito da Atiomic Access, Völkl Bridge, Salomon Lord, K2 Kung Fujas, Rossignol S3, Salomon Shogun, Kw Obsethed, Armada JJ e Rossignol Avenger.
La Skyrace Monte Cavallo entra nel vivo
Sara' prova finale di Campionato Italiano Skyrunning
Domenica mattina alle ore 8.30 partirà a Piancavallo la quarta edizione della Skyrace Monte Cavallo. Michele Livotti, coordinatore della manifestazione è soddisfatto dell’andamento delle domande di partecipazione. “Le iscrizioni via internet si sono chiuse ieri sera”. Ha detto Livotti. “Nei prossimi giorni – ha continuato il coordinatore della Montanaia Racing gli atleti potranno continuare a iscriversi, ma dovranno pagare cinque euro in più rispetto al primo termine. Sino a questa mattina abbiamo in lista oltre duecento cinquanta atleti, mi auguro che possiamo superare il muro dei trecento partecipanti”.Le previsioni meteo che annunciano bel tempo e lo stato del percorso in perfette condizioni inducono a pensare che i tempi record segnati del 2009 si possano battere. In campo maschile il record di 2.13.04 è detenuto da Matteo Piller Hoffer. Al femminile Lavina Garibaldi ha fermato i cronometri a 2.36.05.
Jennifer Senik è l'atleta di casa, i sentieri del Piancavallo e dell'Alpago li conosce come le sue tasche. La Senik ha vinto nel 2010 mentre nel 2008 si è classificata seconda dietro a Paola Romanin.
Se ti dico Skyrace Monte Cavallo, cosa ti viene in mente?"
I ricordi principali sono quelli legati alla montagna, sono i luoghi che conosco da sempre. Frequento quei sentieri sia d'inverno con gli sci da scialpinismo sia l'estate con le scarpette da corsa, quindi i miei ricordi sono legati alle bellezze di queste nostre montagne"
Come affronterai la gara di domenica?
"Ancora non lo so, mi fido molto delle mie sensazioni. Normalmente parto molto piano, poi cerco d'incrementare il ritmo cercando di trovare un buon ritmo. Lo scorso anno ho fatto la prima salita forzando il ritmo, mi ricordo che sono arrivata in forcella che non avevo più fiato. Per fortuna in discesa riesco a rilassarmi e sono riuscita a recuperare un po' di energie. Penso che correrò in questo modo anche domenica, magari cercando di arrivare più fresca al termine della prima salita.
"
Il punto più bello della gara?"
Il tratto che mi piace di più è quando terminata la Val Grande passiamo al rifugio Semenza. In un attimo si apre un panorama mozzafiato. Anche se sei in gara riesci ad apprezzarlo".
Il tratto più difficile?
"Per il mio modo di correre, trovo molto dura la prima salita, è lunga e sempre molto costante, Fatica, tanta. Un altro tratto impegnativo è la discesa finale della Gerometta, subito dopo il Rifugio Arneri. Le gambe sono già abbastanza provate dalla gara, inoltre la discesa è molto tecnica e richiede la massima attenzione."
Domenica da Courmayer scattera' il Tor des Geants
Endurance trail dai numeri impressionanti
Ci vuole un gran coraggio solo ad iscriversi ad una manifestazione simile. I numeri sono da capogiro, l'emozione di avercela fatta è cosa riservata a pochi. 330 km per 24mila metri di dislivello con un tempo massimo di 150 ore. Questa è la corsa dei giganti. Prenderà il via da Courmayer domenica 11 settembre e per concludere il percorso ci sarà tempo sino a sabato 17 alle ore 16. Il percorso è di rara bellezza, si snoda infatti lungo le due Alte Vie della Valle d'Aosta passando ai piedi dei 4000 valdostani. I 500 posti a disposizione sono stati letteralmente "fumati" obbligando gli organizzatori a predisporre una lista di attesa. C'è gente in rappresentanza di tutto il mondo, questa seconda edizione di fatto è già un successo. Un'intera regione è coinvolta nell'organizzazione e la gestione di questo evento, basti pensare infatti alla sicurezza che deve essere garantita lungo tutto il percorso, i ristori, i punti di assistenza, le basi vita ed i trasporti. Una scommessa per i partecipanti come per gli organizzatori, un sogno da realizzare e da raccontare assieme. In bocca al lupo a tutti, noi seguiremo la gara con degli aggiornamenti durante tutta la prossima settimana.
Garmin Montana, resistente e versatile
Il nuovo Gps portatile è disponibile in tre diverse versioni
È l’ultimo nato tra i GPS portatili di Garmin, ma già si dimostra un prodotto di altissima qualità e un vero e proprio concentrato di tecnologia che può essere utile per chi frequenta la montagna. Dotato di un altimetro barometrico e di una bussola elettronica a tre assi, Montana ha uno schermo touchscreen da 4 pollici facile da utilizzare anche indossando i guanti e, nei modelli 650 e 650t, una fotocamera integrata da 5 magapixel con autofocus per scattare foto georeferenziate, grazie a un display LCD a colori dai colori nitidi e brillanti anche in piena luce del sole. Con un nuovo design studiato e realizzato per essere ancora più robusto, Montana è completamente impermeabile e in grado di resistere a ogni tipo di agente atmosferico anche quando è collegato al supporto di alimentazione. L’uso abbinato con la cartografia City Navigator® lo rende un perfetto strumento di navigazione stradale con indicazioni vocali turn-by-turn. Se si è invece a piedi sarà sufficiente collegare le cuffie nel jack audio per ascoltare le istruzioni di guida. Per quanto riguarda la cartografia, è compatibile con tutta l’ampia gamma delle mappe topografiche di Garmin, con le mappe nautiche BlueChart G2, e con gli applicativi come Custom Map e Birdseye™. Attraverso Basecamp, il software gratuito di Garmin indispensabile per la pianificazione degli itinerari, sarà possibile organizzare le proprie escursioni nei minimi dettagli e, una volta rientrati, rivedere i dettagli dell’attività a computer. Montana offre due tipi di alimentazione interna per mantenere il dispositivo sempre pronto all’uso. Nella confezione è incluso un pacco batterie al litio ricaricabile, che garantisce una durata media di 16 ore. Nel caso in cui non si possa ricaricare il paccobatteria, supporta l’utilizzo di 3 stilo AA, garantendo così ulteriori 22 ore di autonomia. Il dispositivo supporta inoltre i file GPX per il geocaching sia per il download dei cache dai siti predisposti che per visualizzare la loro posizione direttamente nell'unità. Sullo schermo sarà possibile avere le informazioni chiave, incluse posizione, coordinate geografiche, tipo di terreno, difficoltà e suggerimenti. Questo significa che non occorre più inserire manualmente le coordinate posizione o stamparle su fogli di carta! Basta caricare il file GPX per l'unità e iniziare a caccia di cache. I cache possono essere scaricati da www.OpenCaching.com, una comunità on-line completamente gratuita per la creazione, la condivisione e la ricerca di geocache in tutto il mondo. Durante l’escursione, che si stia cercando un cache o esplorando la natura incontaminata, sarà possibile catturare luoghi e ricordi attraverso l’uso della fotocamera da 5 megapixel. Ogni foto verrà automaticamente georeferenziata con le coordinate del luogo dove è stata scattata, permettendo così di tornarci anche in altre occasioni senza che si possa sbagliare strada. Il Montana è disponibile in tre modelli: il 600 con cartografia basemap worldwide, 650 con basemap worldwide e fotocamera da 5 megapixel, e 650T con basemap worldwide, cartografia topografica europea in scala 1:100.000 e fotocamera da 5 megapixel.
Prezzi consigliati al pubblico da 499 a 549 euro.
Correndo con Aldo e Giovanni alla Runiceland
Anche i due comici alla gara a tappe organizzata da Marco Olmo
È iniziata lunedì scorso la Runiceland, gara a tappe di trail running aperta a tutti (amatori e atleti) ma riservata solo a 40 persone. La gara, organizzata da Marco Olmo, per 13 volte alla 'Marathon des Sables' e vincitore di due edizioni della Ultra Trail du Mont Blanc, si svolge nello spettacolare scenario dell'Islanda e vede quest'anno la partecipazione anche di due 'VIR' (verri important runner), i comici Aldo e Giovanni. Le tappe previste sono 5, per un totale di 110 km, con pausa venerdì e conclusione sabato 8 settembre. I dislivelli vanno dai 1000 metri della prima giornata ai 200 di oggi, la lunghezza delle tappe da 10 a 42 km. Runiceland è anche l'occasione per scoprire questo selvaggio Paese da una prospettiva diversa. L'edizione 2010 è stata vinta proprio da Olmo, seguito dall'olandese Peter Klooster e da Piergiorgio Panigada. Unica italiana sul podio femminile Franca Voli, dietro alle islandesi Unnur Karlsdottir (prima) e Thorey Erna Gudmannsdottir.
Skyrace della Rosetta
Il brutto tempo non ferma Gotti & Rossi
In Valgerola la scorsa domenica si è disputata la 5^ edizione della Skyrace della Rosetta. Le condizione meteo avverse non hanno dato tregua ai 155 temerari che hanno affrontato lo spettacolare tracciato di 21 km, privandoli oltretutto di godere del meraviglioso scenario che questa gara offre.
La cronaca registra una partenza decisa del bergamasco Pellegrini, reduce dal recente successo alla Valmasino Skyrace, che transita al comando ai vari passaggi di Combana, Stavello e Cima Rosetta. La gara però si è decisa sulla discesa che da Cima Rosetta porta al traguardo di Rasura. Paolo Gotti, alfiere del Gs Altitude è stato protagonista di una performance incredibile, raggiungendo il fuggitivo all'altezza del Rifugio della Corte, per poi superarlo e chiudere a braccia alzate sotto lo striscione del traguardo con mezzo minuto di vantaggio su Pellegrini ed un minuto sul terzo Daniele Zerboni.
Diversamente in campo femminile la corsa ha registrato un continuo cambio al vertice durante tutta la gara. A contendersi la leadership le azzurre Raffaella Rossi e Lisa Buzzoni che hanno dato vita ad un'avvincente duello, risolto a favore della "Raffa" che regolava l'avversaria di un minuto. Ancora una prova maiuscola di Raffaella Rossi che dopo una stagione di scialpinismo sempre al vertice, si sta confermando anche di corsa. A completare il podio una generosissima Ester Scotti.
Classifica maschile
1. Paolo Gotti 2.06.46
2. Pietro Pellegrini 2.07.18
3. Daniele Zerboni 2.07.51
Classifica femminile
1. Raffaella Rossi 2.34.06
2. Lisa Buzzoni 2.35.09
3. Ester Scotti 2.43.06












