Kaltenbrunner su tutti gli 8.000 senza ossigeno
L'ultima conquista è il K2 con ai piedi Lowa Expedition 8000
È un successo importante quello di Gerlinde Kaltenbrunner che martedì 23 agosto alle ore 6.18 ora locale ha conquistato la vetta del K2 (8.611 metri), nella catena del Karakorum, insieme ai compagni di salita, i kazaki Vassily Pivtsov e Maxhut Zhumayev, e il polacco Darek Zalusski, diventando così la prima donna al mondo a conquistare tutti gli 8.000 senza l’uso di ossigeno artificiale.
E per Lowa quello di Gerlinde è un successo doppio, perché Gerlinde Kaltenbrunner è un’importante testimonial del marchio tedesco e ai suoi piedi, sulla vetta del K2, durante questa spedizione come in tutte quelle precedenti, c’era il modello Expedition 8000: una calzatura appositamente progettata per le condizioni estreme delle altissime quote, il modello con il quale Ralf Dujmovits, il marito di Gerlinde, è diventato il primo scalatore tedesco a scalare tutte le vette dei quattordici 8000. Dopo quello del 2007, e i due del 2009, quello di Gerlinde era il quarto tentativo di conquistare questa cima: durante l’ultima spedizione, giusto un anno fa, aveva perso la vita l’alpinista svedese Fredrik Ericsson che con lei stava tentando l’attacco alla cima.
Questa volta invece il successo: Gerlinde e compagni hanno scelo la difficile parete Nord; i quattro sono partiti all’una della notte di martedì dal bivacco a 8.300 metri ma ben presto hanno dovuto fare ritorno in tenda a causa del freddo. L’attacco decisivo alla vetta è scattato più tardi, alle 7.30. Dopo aver attraversato un canalone con la neve alta (il couloir giapponese), sono giunti sulla cresta sommitale e quindi sulla vetta.
Trofeo Scaccabarozzi sara' finale di coppa del mondo
Domenica prossima al via i migliori specialisti della disciplina
A distanza di 4 anni la finale di Coppa del Mondo Isf torna sulle Grigne per eleggere il migliore skyrunner della stagione. A contendersi il titolo sulle montagne lecchesi ci saranno tutti i più forti atleti capitanati dallo spagnolo Luis Alberto Hernando, vincitore della Dolomites Skyrace di Canazei, che dovrà vedersela con Miguel Heras, vincitore dell'edizione 2010 e Jabi Olabarria attualmente al terzo posto in classifica provvisoria. Da non sottovalutare l'inglese Tom Owens e tra gli azzurri Nicola Golinelli ed il campione italiano Mikhail Mamleev che sta attraversando un periodo di forma strepitoso con le vittorie in serie alla Becca di Nona e la Skyrace Monte Cavallo.
In campo femminile, confermata la presenza della nostra Brizio campionessa del mondo in carica, i riflettori saranno puntanti sulle spagnole Cortazar, attuale leader di coppa e la Picas seconda nell'edizione 2010. Il trofeo Scaccabarozzi rappresenta una super classica di fine estate, motivo per cui tra il popolo degli skyrunner in questi giorni si registra un certo fermento. Il sentiero delle Grigne è un tracciato tecnico e selettivo con ben 3200 metri di dislivello positivo ed uno sviluppo di 43 km il cui record è stato stabilito nel 2007 da Kilian Jornet con 4h43'. Partenza ed arrivo saranno posti a Pasturo, graziosa cittadina della Valsassina che il prossimo week end sarà la capitale mondiale dello skyrunner.
Keen A86 TR, dal trial alla strade urbane
Un modello peso piuma con l'obiettivo della versatilità
Le scarpe A86 TR di Keen nascono per macinare chilometri e chilometri su qualsiasi terreno, senza rinunciare a un design di tendenza. Colori elettrici, peso piuma (solo 260 grammi), comfort totale: sono scarpe con l’argento vivo addosso. Realizzate in PU leggerissimo, si avvalgono di una costruzione ad alta tecnologia che minimizza lo stress e l’impatto. La tomaia è in tessuto mesh traspirante, il sottopiede rimuovibile in EVA asseconda i movimenti del piede; l’intersuola in PU è ultra-leggera, gli appositi inserti multi-direzionali ottimizzano la grip. Disponibili in una varietà di colori nelle due versioni donna e uomo. La versatilità è un tratto distintivo delle scarpe KEEN: realizzate con soluzioni tecnologiche uniche, sanno adattarsi a tutti i contesti “open air”, compresa la giungla cittadina. Sono il risultato della più autentica filosofia Keen, sintetizzata nel concetto di HybridLife: sperimentare più strade, più situazioni, più avventure. L'azienda classifica questo prodotto per il 'Trailhead'. Disponibile nella colorazione River Blue/Mimosa e Gargoyle/Living Coral. Prezzo consigliato: 99.95 euro.
Johnatan Wyatt ha fatto cinquina
In campo femminile vittoria di Mariagrazia Roberti
Il campione neozelandese di casa a Ziano di Fiemme ha firmato anche la quattrodicesima edizione della Suedtirol Tre Cime Alpin, portando così a cinque i successi complessivi nella gara dolomitica più bella del mondo. Dietro al sei volte campione del Mondo di corsa in montagna, che ha chiuso in 1h 29’02”, si sono piazzati il tedesco Helmuth Schiessl (1h 29’ 25”) e il sorprendente azzurro di Riscone Roland Clara (1h 30’ 11”). Al quarto posto l’altro azzurro Thomas Moriggl mentre quinto si è piazzato l’austriaco David Schneider.
Vittoria azzurra fra le donne con la lombarda Mariagrazia Roberti che ha bissato il successo dello scorso anno in 1h 51’ 00” facendo corsa a sè. Al secondo posto si è piazzata la trentina Fratesca Iachemet (1h 55’ 05”) davanti alla tedesca Ellen Clemens che ha chiuso in 1h 59’ 49”. Quarta l’austriaca Thea Lillehov davanti alla connazionale Petra Wimmer. Sesta la prima delle altoatesine, Irene Senfter di Lana. Oltre 900 partecipanti al via, fra cui il cronista della BBC Ben Fogle.
Sesto/Tre Cime di Lavaredo – Tempo splendido e solito panorama da favola dolomitica anche per la quattordicesima edizione della Tre Cime Alpin che ha regalato ancora una volta nuove emozioni alla corsa in montagna con i suoi scenari irripetibili sui 17,5 chilometri e 1350 metri di dislivello del tracciato che porta da Sesto al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo.
La gara, sotto la pressione di Jonathan Wyatt, è subito entrata nel vivo e, dopo il tratto in pianura corso di conserva, già prima del rifugio Comici il campione neozelandese aveva accumulato circa un minuto di vantaggio sulle pattuglie degli inseguitori, guidate dall’azzurro Thomas Moriggl, dall’austriaco David Schneider e dall’altro azzurro Roland Clara. Via via gli altri, con Andrea Ragazzoni, Matthias Hector, Korbinian Schoenberger, Jonas Lehmann, Helmuth Schiessl ed Elia Costa. Al passaggio al rifugio Comici il plotoncino era sempre tirato da Wyatt, con Schiessl che aveva prepotentemente riguadagnato posizioni transitando al secondo posto prima di Moriggl e Clara e Schneider. Il tratto più duro della corsa, dal Comici fino al rifugio Pian di Cengia ha dato la configurazione definitiva alla classifica, con Johnatan Wyatt che ha mantenuto il suo vantaggio di circa 1’ su Schiessl mentre Roland Clara ha sorpassato il compagno di nazionale Thomas Moriggl insediandosi al terzo posto, mentre dietro gli altri accusavano distacchi ancor più pesanti. Il tratto in discesa e pianura fra il Pian di Cengia e l’arrivo ha visto gli inseguitori guadagnare qualche secondo sulla “lepre” Johnatan Wyatt che ha controllato con disinvoltura gli avversari avviandosi al sui quinto successo nella manifestazione. Nel minuto successivo sono poi giunti nell’ordine il vincitore delle edizioni 2008 e 2009 Helmut Schiessl e la sorpresa della giornata, l’azzurro Roland Clara.
Pronostico confermato anche fra le donne, dove la favorita bresciana Mariagrazia Roberti ha condotto dall’inizio alla fine conquistando un vantaggio quasi incolmabile già nel tratto in piano verso il rifugio Fondovalle, dove l’italiana è passata già con 1’ di vantaggio sulla Iachemet ed ancor di più sulla tedesca Ellen Clemens, alla testa delle altre inseguitrici. La salita, quella dura, ha fatto ancor di più il gioco della bresciana che ha via via aumentato il distacco sulla Iachemet mentre anche Ellen Clemens faceva altrettanto con le sue inseguitrici. Lo scollinamento al Pian di Cengia ha confermato tutte le posizioni di testa e il tratto finale ha visto la cavalcata trionfale del terzetto di atlete. Al quarto e quinto posto, a vista della Clemens, sono giunte le due austriache Thea Lillehov e Petra Wimmer nell’ordine mentre la prima altoatesina, Irene Senfter di Lana, ha chiuso al sesto posto in 2h 06’ 51”.
Mini Tre Cime - Un nuovo record di partecipanti ha registrato, sabato pomeriggio, anche la settima edizione della Mini Tre Cime dedicata ai giovani dai 5 ai 16 anni. Oltre 210 mini atleti, fra cui anche la squadra provinciale giovanile di biathlon, hanno preso parte alla gara promozionale sul circuito allestito attraverso Sesto Pusteria. Fra i tanti vincitori nella festa della corsa, citiamo la tedeschina Melanine Albrecht vincitrice fra le Juniores A e l’altoatesino Julian Mayr che ha vinto fra i maschi nella medesima categoria.
Tor Des Geants: partiti
In 500 per rincorrere un sogno
Erano in 500 stamattina al via da Courmayer in rappresentanza di 22 nazioni, accolti e incitati da una grande folla capitanata dai coloratissimi Beuffon, le maschere di Courmayeur. In prima fila, i vincitori dell’edizione 2010, Ulrich e Anne Marie Gross, i fratelli da battere.
In tanti hanno voluto salutare questi eroi che si apprestavano ad affrontare la straordinaria sfida nel cuore dei cinque giganti delle Alpi. Il Tor Des Geants con i suoi 330 km e ben 24 mila metri di dislivello rappresenta l'endurance trail più duro al mondo. I fratelli Gross nella scorsa edizione impiegarono rispettivamente 80h 27mn Ulrich e 91h 19mn Anne Marie. Come da pronostico dopo 2 ore di gara, al primo passaggio di La Thuile, oltre al vincitore, i favoriti Christophe Le Saux della Guyana francese, il valdostano Dennis Brunod e lo spagnolo Salvador Calvo Redondo sono transitati assieme. Con mezz'ora di distacco Anne Marie Gross è la prima donna ad essere transitata.
Lungo tutto il percorso ci saranno oltre 1200 volontari distribuiti nei 32 comuni coinvolti dalla manifestazione, tutti pronti ad accogliere e sostenere con grande affetto ciascun partecipante. Prossimo aggiornamento domani mattina dopo 24 ore di gara.
Pivk e Cardone vincono la Skyrace Monte Cavallo
Mickhail Mamleev ed Emanuela Brizio campioni Italiani
Una giornata speciale per la quarta edizione della Skyrace Monte Cavallo organizzata dal Team Montanaia Racing. Una giornata di sport e divertimento che ha fatto segnare due nuovi record, partecipanti e tempo di percorrenza in campo maschile. I primi raggi di sole hanno illuminato la partenza della carica dei trecento che hanno iniziato a salire verso la Val Grande.
Il menu della giornata prevedeva ventuno chilometri e 1600 metri di dislivello positivo, correndo tra il confine delle Province di Pordenone e di Belluno.
A tirare il gruppo si sono incaricati subito Tadei Pivk e Matteo Piller Hofer, qualche metro più staccati, Paolo Larger e il nuovo Campione Italiano Mickhail Mamleev. Mamleev, avendo già sulle spalle sia la maglia tricolore skyrunning sia il tricolore di orienteering, conquistato a meno di ventiquattro ore dalla partenza della Skyrace Monte Cavallo, ha corso la gara senza mai entrare in lotta per la vittoria.
Il forte atleta friulano dell’Us Aldo Moro è stato in compagnia di Matteo Piller Hofer sino a metà della prima salita. Al passaggio del Rifugio Semenza, Pivk aveva un vantaggio di un minuto su Piller Hofer. Dopo i primi due sono transitati Paolo Larger e Mickhail Mamleev. Per quanto riguarda la gara femminile, l’atleta di casa Jennifer Senik ha preso il comando della gara davanti a Debora Cardone ed Emanuela Brizio. Purtroppo Raffaella Rossi che combatteva per il titolo italiano non è mai entrata in gara ed è stata costretta al ritiro.
Nella lunga discesa che assegnava anche il Trofeo Benito Saviane, il sappadino Piller Hofer ha ripreso e superato Pivk. Pivk non si è allarmato, ha continuato a tenere il suo ritmo e quando la strada ha ripreso a salire ha messo la freccia e ha lasciato sul posto Piller Hofer.
Per Pivk il resto della gara è stata una lunga galoppata verso lo striscione d’arrivo di Piancavallo. Purtroppo Matteo Piller Hoffer non è riuscito a tenere la seconda posizione, infatti è stato sorpassato da Paolo Larger e Mickhail Mamleev.
Tra le donne, Jennifer Senik, anche se abbassando un po’ il ritmo di gara, ha continuato a mantenere la prima posizione.
Pivk taglia il traguardo a mani alzate con il tempo di 2.11.21, facendo registrare il nuovo record della manifestazione. In seconda posizione arriva Paolo Larger con oltre sette minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio sale il Campione Italiano Mamleev. Il Campionato Italiano oltre al russo naturalizzato italiano premia Paolo Larger, secondo, e Matteo Piller Hoffer, terzo .
La classifica femminile sul finire di gara subisce uno stravolgimento, la Senik non riesce a tenere il passo della Cardone che sul finire della discesa l’ha raggiunta e superata. La Cardone vince con il tempo di 2.41.34. L’atleta dell’Aldo Moro Paluzza chiude in seconda posizione con circa un minuto di ritardo. Il fenomeno della corsa in montagna Emanuela Brizio a Piancavallo è terza, ma conquista il titolo italiano.
Il Trofeo Benito Saviane è vinto da Matteo Piller Hofer con il tempo di 16.19 e da Debora Cardone con 18.22.
A Piancavallo va in archivio un’altra edizione della Skyrace che con il convegno "Progetto Sport Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane" e con la gara riservata ai ragazzini ha movimentato, interessato e appassionato un intero territorio. Il Team Montanaia Racing, ringraziando con il cuore l’esercito dei volontari, promette che questo Campionato Italiano non è un traguardo, ma un punto di partenza.
Tutto pronto alla Skyrace Monte Cavallo
Il via domattina alle 8.30
Il tracciato di ventuno chilometri con milleseicento metri di dislivello è pronto già da alcuni giorni e si presenta in condizioni perfette. Perfette saranno anche le condizioni meteo. Questi due elementi aiuteranno i top runners a battere il record di Matteo Piller Hofer stabilito nel 2009 con 2.13.04.
Domani alle ore 8.30 partirà l’ultima prova del Campionato Italiano Skyrunning, il titolo tricolore a livello maschile è stato già deciso i primi giorni d’agosto al termine della Skyrace Ortles Cevedale. Mikhail Mamleev che può vantare anche il titolo italiano di orienteering conquistato poche ore fa in Trentino, parteciperà alla Skyrace indossando virtualmente la maglia tricolore. Per le posizioni di rincalzo, Paolo Larger è praticamente sicuro delle seconda posizione. La battaglia per il terzo gradino del podio, a causa dell’assenza di Emanuele Manzi, impegnato ai Mondiali di corsa in montagna, e Michele Tavernaro infortunato, sarà tra Alessandro Morassi e Matteo Piller Hofer.
In campo femminile la Skyrace Monte Cavallo vedrà sfidarsi per il titolo italiano Emanuela Brizio e Raffaella Rossi, attuale leader della classifica provvisoria. Da segnalare l’atleta di casa, Jennifer Senik, vincitrice della passata edizione che vorrà ben figurare in una prova di Campionato Italiano.
Lungo i sentieri che corrono tra le Province di Pordenone e Belluno si assegneranno anche i titoli regionali di skyrunning.
Le iscrizioni chiuse ufficialmente venerdì sera, riapriranno domani mattina fino alle ore 8. La lista iscritti conta 305 partenti, proprio per questo motivo, domani mattina saranno accolte non più di 45 persone.
Da non dimenticare l’appuntamento riservato ai più piccoli con la Skyrace dei ragazzi che partirà alle 9.30 sempre dalla località Roncjade. Le iscrizioni si potranno perfezionare sino alle ore 9.
MorphoDynamic, la rivoluzione targata La Sportiva
Un video per presentare le nuove scarpe da skyrunning
È partita in questo week-end la nuova campagna web di La Sportiva sul nostro sito skialper.it. Cliccando il banner in home page è possibile vedere il bellissimo video di presentazione della linea MorphoDynamic Technology, frutto del lavoro di ricerca e sviluppo che La Sportiva ha portato avanti per più di due anni, grazie alla collaborazione con i migliori skyrunner ed alla ricerca continua di nuovi materiali e tecnologie, in grado di portare ulteriori innovazioni nelle calzature da mountain running. La suola presenta dei caratteristici moduli di interfaccia ad onde che, grazie alla maggiore superficie di contatto e all’adattabilità garantita dall’intersuola, offre un grip superiore.
Lo spessore ridotto della gomma, contribuisce alla leggerezza del blocco suola/intersuola. La schiuma poliuretanica che riempie i moduli della suola, crea un maggior volume ammortizzante riducendo anche il peso della calzatura. Questa particolare soluzione coniuga leggerezza e proprietà ammortizzanti mantenendole inalterate per tutta la vita del prodotto. Lo strato di EVA superiore contribuisce ad una migliore ripartizione degli impatti con il terreno. L’inserto stabilizzatore facilita la fase di appoggio evitando torsioni innaturali della caviglia. Il puntalino in gomma protegge dagli urti frontali.
Sellaronda Trail Running: vincono Insam e Scola
Bellissima giornata per la prima edizione della Ultra Marathon del Sella
Esame superato a pieni voti per la prima edizione del Sellaronda Trail Running, l’impegnativa gara ultra marathon attorno al gruppo del Sella sulla distanza complessiva di 50,7 km e un dislivello di 5800 metri. Centrotrenta partecipanti e due vincitori autoctoni, ovvero il gardenese Christian Insam che ha impiegato 6 ore 1 minuto e 28 secondi e la fassana Nadia Scola, che ha invece fermato il cronometro sulla prestazione di 7 ore e 56 secondi, stabilendo addirittura il diciottesimo tempo assoluto. «Ho deciso di iscrivermi all’ultimo minuto ed è andata decisamente bene - ha commentato la vincitrice -. Mi sono sentita in palla per tutta la gara a parte una storta al ginocchio nella seconda discesa, nelle salite non la sentivo, ma in discesa ho dovuto stringere i denti ed arrivare al traguardo perché ad aspettarmi ci sono sempre i miei figli e non potevo deluderli!».
PRIMI NOMI NELL'ALBO D'ORO - Sono loro ad iscrivere per primi il proprio nome in questa competizione che ha tutte le carte in regola per diventare una gara must nel calendario internazionale. Piazza d’onore poi per il cembrano Ettore Girardi, in testa per metà gara, quindi al terzo posto il bresciano Luca Guerini. In campo femminile secondo posto per Elisabeth Benedetti davanti a Monica Penzo, mentre una delle favorite Chiara Gianola è andata in crisi nella seconda parte del percorso.
Nella graduatoria a staffetta si è invece imposta la coppia fassana composta da Armando Degai e Cristian Verra, che hanno concluso con il tempo di 6 ore 53 minuti e 40 secondi.
LA CRONACA DELLA GIORNATA - Una magnifica giornata di sole è stata poi il valore aggiunto per l’evento che quest’anno è partito da Canazei, e che ha coinvolto, come la sorella scialpinistica, quattro territori diversi, tutti con tradizione e cultura ladina: la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e il Livinnalongo.
Una gara impegnativa che non ha lasciato il minimo respiro ai partecipanti, che già dopo i primi metri hanno affrontato la salita che da quota 1450 di Canazei portava ai 2218 metri di Passo Sella. Il primo a scollinare è stato Luca Guerini, seguito ad una manciata di secondi da un quartetto composto da Ettore Girardi, Christian Insam, Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon. Nella discesa verso Selva Gardena (1536 metri), ma soprattutto nella salita del Dantercepies (2305 metri) Girardi è riuscito ad allungare sugli avversari, transitando a Colfosco con un vantaggio di 2’30” su Insam, 4 minuti su Erwin Chiocchetti, oltre 6 minuti su Guerini, seguito poco distante da Roberto Gasperi.
A Corvara (1568 metri), zona cambio per gli staffettisti, è transitato ancora primo Girardi, ma pochi chilometri dopo, sull’ascesa che portava ai 2160 metri del Bec de Roces, c’è stata la svolta della gara, con il gardenese di Santa Cristian Insam, fra l’altro con un passato da hockeysta nella squadra del Fassa, che ha sferrato l’attacco decisivo superando il cembrano ed andando a conquistare la leadership, poi mantenuta sino al traguardo.
Ad Arabba Insam registrava già un vantaggio di 4 minuti su Girardi, mentre consolidava la terza piazza il bresciano Guerini a tredici minuti, quindi con un ritardo di 16 minuti sono transitati Erwin Chiocchetti e Francesco Zanzotti, a 22 minuti Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon.
A questo punto i concorrenti hanno affrontato l’ultimo impegnativo sforzo della giornata che portava dai 1602 metri di Arabba ai 2340 di Portavescovo, con le posizioni di testa pressoché identiche, a parte qualche perdita di ritmo da parte di chi ha iniziato a soffrire la distanza. Passaggio al Passo Pordoi (2239 metri), quindi discesa verso Canazei con l’arrivo a braccia alzate per il 35enne Christian Insam, seguito a 8’27” da Ettore Girardi, a 18’06” da Luca Guerini, a 31’51” dal sorprendente fiemmese Pierangelo Giacomuzzi.
ENTUSIASMO INSAM - «Sapevo di essere in buona forma ma non mi aspettavo di vincere - ha dichiarato Insam dopo la gara -. Sono particolarmente contento di come mi sono gestito, partendo piano, conquistando la seconda piazza sulla salita Dantercepies, quindi riuscendo a superare Girardi sull’ascesa del Bec de Roces, dove lui è andato in crisi. Dopo sono riuscito ad amministrare il mio vantaggio e a chiudere a braccia alzate a Canazei. Sono felicissimo per aver iscritto il mio nome in una gara che avrà sicuramente un futuro importante». Molto soddisfatto anche Ettore Giradi, in pista con il numero uno. «Questa gara la sognavo da tanto tempo, appena ho sentito che la facevano, mi sono iscritto. Mi sono sentito sulle spalle una responsabilità grande perché mi hanno dato il numero uno e volevo onorarlo. Purtroppo non ho vinto, ma il secondo posto mi soddisfa. Non riesco a correre bene sul piano ed in discesa e sulla terza salita sono andato un po’ in crisi. Allora ho cercato di gestirmi, perché volevo terminare la gara».
In campo femminile, a parte il primo passaggio al Passo Sella, che ha visto al comando Chiara Gianola, nei chilometri successivi è salita in cattedra Nadia Scola, che ha poi amministrato la sua gara chiudendo con il tempo di 7 ore e 56 secondi, staccando di 20’53” la fiemmese di Ziano Elisabeth Benedetti e di 36’19” Monica Penzo.
CLASSIFICHE
MASCHILE: 1. Christian Insam 6h01’28”; 2. Ettore Girardi 6h09’55”; 3. Luca Guerini 6h19’34”; 4. Pierangelo Giacomuzzi 6h33’19”; 5. Francesco Zanotti 6h34’11”; 6. Andrea Gottardi 6h35’26”; 7. Mauro Sommavilla 6h40’05”; 8. Francesco Valentini 6h44’31”; 9. Giancarlo Magnani 6h45’12; 10. Stefano Burlon 6h47’05.
FEMMINILE: 1. Nadia Scola 7h00’56”; 2. Elisabeth Benedetti 7h21’49”; 3. Monica Penzo 7h37’15”.
STAFFETTA: 1. Armando Degai-Cristian Verra 6h53’40”; 2. Graziano Dantone-Donato Dantone 7h10’22”; 3. Donatella Lazzeri-Daria Cavada 7h59’28”.
Tor des Geants live sul sito
www.tordesgeants.it segnalerà dove si trovano i concorrenti
Anche chi sta a casa potrà seguire, da tutto il mondo, grazie alle nuove tecnologie, tutti i 500 concorrenti del Tor des Geants, la massacrante endurance trail al via domenica in Valle d'Aosta. Ogni concorrenti avrà infatti un braccialetto con un sistema di rilevazione che scatta al passaggio nei 7 punti vita e in oltre quaranta punti di controllo lungo il percorso. Tramite un sistema Gps il segnale viene elaborato dai vari router e comunicato al sito www.tordesgeants.it. Se l’avviso non verrà ripetuto al punto vita successivo, passato un tempo medio prestabilito, scatteranno le procedure di controllo e eventualmente il protocollo per avviare le ricerche. Un sistema di sicurezza, ma anche un modo per avere informazioni sui singoli partecipanti al Tor des Geants, tanto che la sezione “news” del portale sarà costantemente aggiornata dai dati forniti dal sistema. Si saprà, per esempio, chi sono i primi tre, chi è l'ultimo, chi si è ritirato…
Domani convegno a Piancavallo ad anticipare la Sky Race
Antipasto con il Progetto Sport-Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane
Alla partenza di domenica mattina sono attesi tutti i migliori interpreti della disciplina. Anche se il titolo italiano di skyrunning è già stato assegnato con una prova d'anticipo a Mikhail Mamleev, saranno Paolo Larger ed Emanuele Manzi a condendersi le posizioni di rincalzo. Da segnalare anche la presenza di Alessandro Morassi, Matteo Piller Hofer, e degli azzurri Matteo Eydallin e Lorenzo Holzknecht.
Tra le donne la lotta per il titolo tricolore è ancora aperta tra Raffaella Rossi ed Emanuela Brizio. Combatteranno per salire sul podio Paola Romanin e Jennifer Senik.
In concomitanza con gli eventi collaterali della Skyrace Monte Cavallo, il team Montania Racing ha voluto organizzare un convegno per discutere, illustrare e studiare i possibili scenari per far crescere in modo esponenziale il rapporto tra il territorio Piancavallo-Dolomiti Friulane e lo sport.
Oramai da qualche anno tra lo sport endurance, estivo o invernale, e il polo sciistico di Piancavallo si è creata una stretta sinergia nella collaborazione degli event. Un lavoro professionale per raggiungere i migliori risultati in termini di visibilità, servizi agli atleti e offerta turistica.
L'anello di congiunzione, operativamente parlando, tra Piancavallo ed eventi, è Enzo Sima direttore del polo sciistico che da sempre si è adoperato in prima persona affinché questi progetti vedessero la luce.
Che legame c'è tra Piancavallo e la Skyrace in programma domenica prossima?
«Più che legame questa collaborazione è un importante, ulteriore, tassello della proposta turistica del Piancavallo. Piancavallo, sempre di più, si sta sviluppando come un villaggio dello sport. Questa competizione è un tassello nell'ambito di una nuova disciplina, ma in continua crescita».
Campionati del Mondo dello scorso febbraio, la Skyrace, i prossimi Campionati Italiani vertical e staffetta di scialpinismo nel 2012, questi sono solo alcuni eventi di un progetto sport endurance a Piancavallo?
«In questo nuovo progetto, dove la Promotur intente a dare spazio a discipline normalmente meno curate, le discipline come lo skyrunning e lo scialpinismo si inseriscono benissimo. Per esempio, quest'anno metteremo a disposizione la prima pista specificatamente preparata e aperta per la pratica dello scialpinismo. Poiché la legge sulla sicurezza sulle piste da sci ne vieta la risalita delle stesse, invece di cercare cavilli burocratici o di predisporre dei regolamenti specifici per l'utilizzo secondo orari di queste piste, abbiamo deciso di creare un spazio dove potere salire e scendere in sicurezza e senza andare contro alla legge. Un percorso indipendente dal resto del comprensorio sciistico che potrebbe essere dotato di un rilevamento cronometrico collegato a internet per il trasferimento dei dati dei passaggi degli atleti».
Quali sono gli obiettivi che insieme alla Montania Racing e allo Sci Club Valcellinavi siete prefissati per il convegno di sabato pomeriggio?
«Sicuramente vogliamo parlare non solo del polo Piancavallo, ma di tutto il territorio della Valcellina. Non è casuale l'accordo per l'organizzazione dei Campionati Mondiali di scialpinismo dello scorso anno. Queste collaborazioni servono per rafforzare l'obiettivo di unire, non solo territorialmente, ma anche dal punto di vista organizzativo, due realtà che non sono contrastanti, ma che sono complementari. In estrema sintesi, Piancavallo è la realtè più moderna legata allo sport, mentre la Valcellina è una realtà che si è stretta alla storia e alla tradizione del vivere la montagna. La parte agonistica è l'evento promozionale, ma l'obiettivo è offrire un prodotto turistico completo di tutti i suoi elementi. Il binomio sport e territorio, in questo modo, è sicuramente più incisivo».
Tornando allo scialpinismo. Lo standard che si vuol far passare per arrivare nel mondo a cinque cerchi è quello delle gare sprint o staffetta con l'inserimento di una nuova formula che si trova nel mezzo tra queste due. A gennaio si disputeranno i Campionati Italiani, c'è la voglia di riportare un appuntamento internazionale?
«Sicuramente gli Italiani del prossimo gennaio sono solo uno step per arrivare molto velocemente a una prova di Coppa del Mondo anche perché le gare che abbiamo organizzato a febbraio hanno ricevuto l'approvazione sia degli atleti sia dei tecnici federali. A Piancavallo abbiamo applicato un modello legato alla visibilità, al colore, e allo spettacolo che sino allo scorso anno erano utilizzati solo nelle prove dello sci alpino».
Kilian 'scala' Times Square
Un simpatico video di Jornet Burgada a New York
Impegnato a correre anche sulle rampe dei grattacieli di New York. Ecco Kilian Jornet Burgada nel cuore di Manhattan, a Times Square. Naturalmente si tratta di un video pubblicitario proiettato nel cuore tecnologico della Grande Mela, ma l'effetto è simpatico...