Alle ore 18 si apriranno ufficialmente i Mondiali
A Paluzza tutto è pronto
Paluzza si è preparata nei minimi dettagli, le strade e le piazze del piccolo centro friulano sono piene di colori e le impronte del logo della manifestazione riempiono ogni angolo delle vie.
Giorgio e Manu Di Centa inaugurano il Mondiale
Domani alle 9.45 il via
E' stato l'olimpionico Giorgio Di Centa, assieme a un bambino dell'Unione sportiva “Aldo Moro” di Paluzza, ad aprire ufficialmente l'undicesima edizione del “Campionato Mondiale Master di Corsa in montagna”, questa sera nella piazza principale di Paluzza (Ud): l'azzurro dello sci da fondo ha acceso una lanterna – come quelle una volta in uso alla civiltà contadina carnica. Mentre la sorella Manuela, membro Cio, ne ha decretato l'apertura ufficiale.
Si correrà sabato, ma nel paese sono già arrivati gran parte dei 1015 atleti accreditati. I rappresentati delle 26 nazioni partecipanti hanno aperto la cerimonia, sfilando con i vessilli delle rispettive nazioni. Prima i 19 stati europei poi i 7 extraeuropei.
Dal Canada, è arrivato anche il vice presidente del “World Masters Athletics” Brian Keaveney, che ha testato il tracciato: “Il tratto più difficile? La discesa”, ha commentato. Dal palco invece ha detto di aver apprezzato l'accoglienza: “Troverete persone che allargheranno le loro braccia a vi daranno la loro amicizia. Accettatela”.
Il sindaco di Paluzza, Elia Vezzi ha ricordato il connubio fra questa terra e i tanti campioni dello sport che qui sono nati e cresciuti. Il rappresentate del Coni Fvg, Giuliano Gemo ha infatti ricordato che il Friuli è la regione più sportiva d'Italia, per numero di atleti e risultati ottenuti.
La presidente del comitato organizzatore locale, on. Manuela Di Centa, ha invece ricordato: “Abbiamo pensato di costituire un albo d'onore di Vallata, composto da atleti, figli di questa terra, che da qui sono partiti e hanno raggiunto obiettivi in campo nazionale e internazionale. Abbiamo incluso anche i dirigenti dell'US Aldo Moro di Paluzza, senza la cui perspicacia organizzativa questo mondiale non sarebbe stato possibile”. Dichiarando aperta l'11/a edizione del master, la Di Centa ha augurato il suo personale in bocca al lupo a tutti: “Siano due giorni di grande agonismo, sportività e amicizia”, ha concluso.
Bruno Gozzellino, presidente del World Mountain Running Association, si è detto orgoglioso e onorato che questa manifestazione si svolga nella terra di tanti grandi campioni dello sport.
Tra i presenti: Pierluigi Migliorini, consigliere nazionale della Fidal, i sindaci e i rappresentati delle istituzioni locali. Tra il pubblico, c'era anche l'olimpionico Silvio Fauner, direttore tecnico della squadra azzurra di sci nordico.
Dopo l'inno nazionale e l'alzabandiera della World Mountain Running Association, il pluripremiato atleta master dello sci da fondo Gianpaolo Englaro – ha partecipato a 15 mondiali - a nome di tutti i partecipanti ha dato lettura del giuramento degli atleti.
In seguito, l'accensione di una piccola lanterna: per due giorni, simbolicamente, illuminerà di sport e passione tutta la vallata.
La festa è proseguita in paese con l'animazione musicale e gli stand enogastronomici, offerti dalle associazioni locali.
Per questo “World Masters Mountain Running Championships” stati mobilitati 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza della competizione. Ammontano invece a 400, le prenotazioni alberghiere. Una settantina, i posti occupati in camping.
Per quanto riguarda l'aspetto agonistico, il tracciato di gara si compone di due giri: uno “lungo” di 5,5 km, con un dislivello di 310 metri e uno “corto” di 3,2 km, per un dislivello totale di 183 metri. Entrambi i percorsi saranno “combinati”, in base alla categoria di appartenenza, con arrivo e partenza dal centro del paese. Sono stati disegnati, mettendo in evidenza le bellezze paesaggistiche del luogo: le borgate periferiche del comune, i sentieri di montagna che lo circondano, le strade secondarie, i boschi. Domani, il via, dalle ore 9.45.
Prima di parteciparvi, gli atleti dovranno confermare la propria registrazione presentandosi al “Race Office” per il ritiro di pettorale e “pacco gara”. Oggi la procedura ha riguardato soprattutto atleti stranieri e da fuori regione. Nella mattinata di domani, toccherà a quelli del Nordest
Le vie più belle delle Dolomiti
Alessandro Beber, con l'aiuto di Millet, alla scoperta delle scalate top
Un tour itinerante da maggio a settembre alla scoperta di alcune delle vie che hanno fatto la storia dell'arrampicata nelle Dolomiti insieme ai loro protagonisti. Un compito non facile, anzi, difficilissimo, al quale Alessandro Beber si è dato tutto l'estate, sponsorizzato da Millet che gli ha fornito tutta l’attrezzatura necessaria per questa impresa: abbigliamento, zaini, scarpe e corde.
La selezione degli itinerari in programma è stata fatta privilegiando in parte percorsi meno noti, in maniera da 'riportare alla luce' alcuni capolavori semi-dimenticati, spaziando dal Gruppo di Brenta al Catinaccio, dalle Pale di S. Martino al Gruppo Sella-Pordoi, fino alla Marmolada, alla ricerca delle pareti con la roccia migliore. L’intento del progetto 'Dolo-mitiche' è stato appunto quello di svelare almeno una piccola parte di questo “tesoro”, promuovendo e valorizzando la storia alpinistica delle Dolomiti.
Nel video la via 'Innocenti evasioni'.
Mille medaglie per gli atleti
Ogni atleta dei World Masters riceverà una medaglia ricordo
A poche ore dal via tutto è pronto per questa undicesima edizione dei 'World Masters Mountain Running Championships'.
Tutti gli atleti, al termine della gara, riceveranno la medaglia di partecipazione coniata appositamente per l'evento. Il tracciato di gara in questi giorni è preso d'assalto per test e allenamenti.
Il saluto di benvenuto atleti e accompagnatori lo riceveranno venerdì sera dalle le associazioni di Paluzza che prima e dopo la cerimonia di inaugurazione hanno organizzato chioschi enogastronomici. Non mancherà l'animazione musicale con esibizione di Dj e concerti 'live'.
Tutti gli atleti che si sono accreditati online dovranno confermare la loro iscrizione, nella giornata di venerdì, dalle 8 alle 20: lo faranno al Palazzo Cesfam, a pochi passi dalla piazza centrale dell'evento. Riceveranno il pettorale con il microchip per le fasi di cronometraggio e il pacco gara, con i gadget ufficiali della manifestazione, il buono pasto e il vademecum utile per 'muoversi' in paese. Gli atleti dovranno presentarsi nella zona partenza mezz’ora prima del via del proprio gruppo per la spunta e l’attivazione del microchip.
AnneMarie Gross vince il Tor des Geants
Intanto si ritira Marco Camandona a 'soli' 50 km dall'arrivo
Alle 5.28 di questa mattina AnneMarie Gross ha tagliato il traguardo a Courmayer dopo 91 ore e 28 minuti di passione tra i sentieri del Tor de Geants. L'hanno accolta le luci dell'alba ed i suoi amici, chi le vuole bene e voleva condividere con lei questa grandissima gioia. Era felicissima per aver bissato la vittoria in questo massacrante endurance trail ed aver chiuso addirittura in quarta posizione assoluta. Non ha migliorato il tempo dello scorso anno per pochi minuti, complice un rallentamento nell'ultima parte di gara dovuto anche al caldo inaspettato che ha reso ancor più dura questa gara. "La dedico a mio fratello Ulrich che ha dovuto ritirarsi" le sue prime parole, pronunciate con il suo immancabile sorriso nonostante in viso si leggesse tutta la sofferenza e la fatica di questa impresa.
A tener banco, come prevedibile, la squalifica del vincitore virtuale, lo svizzero Gazzola, che incredibilmente saltava l'ultimo check point del Rifugio Bertone e come da regolamento veniva squalificato. Era in vantaggio di oltre 3 ore sul secondo, era tutta discesa sino al traguardo, pensare che volesse tagliare per arrivare prima, dopo 75 ore di gara, è difficile crederlo. Ha accettato sportivamente la squalifica ed ha atteso il connazionale Gabioud sul traguardo per incoronarlo vincitore, il quale si è tolto la corona per condividerla con l'amico. Una delle immagini più belle di questo Tor des Geants, a trionfare è stata l'etica dello sport. Ma di fatto cos'è successo? Le sue motivazioni dopo aver appreso della squalifica, gli fanno onore. Ripete continuamente che dopo l'ultimo colle aveva capito di aver vinto, complice la gran fatica e la poca lucidità ad un bivio in discesa deve aver tirato dritto. La sua mente pensava già alla vittoria, la concentrazione e l'adrenalina sono venute meno e quando non ha più visto le bandierine era ormai troppo tardi. Non è risalito in cerca del bivio, ha tirato giù dritto per il sentiero che l'ha portato nel fondovalle, saltando così il passaggio al Rifugio Bertone dove hanno segnalato che il primo non l'hanno mai visto. Una beffa, ma il regolamento parla chiaro, non sono previste penalità per il taglio percorso ma la squalifica diretta. Così la classifica maschile decreta vincitore il giovane trailer elvetico Jules Henry Gabioud in 79 ore e 58 minuti, in seconda posizione chiude un grande Cristophe Le Saux, protagonista assoluto di questo Tor Des Geants che chiude in 84 ore e 09'. A completare il podio lo spagnolo Criado Toca Pablo in 89 ore e 43 minuti. Gli arrivi sul traguardo intanto si susseguono. Ci sarà tempo sino a sabato per terminare l'impresa, da segnalare il ritiro di Marco Camandona a Ollomont quando gli mancavano "solo" 49 km all'arrivo e viaggiava intorno alla 35^ posizione.
Vince Gazzola, anzi no!
Colpo di scena all'arrivo del Tor des Geants
Marco Gazzola ha tagliato il traguardo del Tor des Geants a Courmayeur per primo alle ore 12.58 di oggi, mercoledì 14 settembre dopo 74 ore e 58 minuti di corsa. L’ultimo punto di controllo per Marco è stato rilevato al rifugio Bonatti alle ore 12.06. L’ultimo punto di passaggio della gara però - previsto e obbligatorio - è posizionato al rifugio Bertone. Gazzola non è stato controllato e registrato su questo ultimo punto di passaggio. Marco Gazzola ha percorso 11,90 km e 809 metri di dislivello dal rifugio Bonatti sino a Courmayeur in 52 minuti, un tempo improbabile per questo tratto: per tutte queste ragioni la giuria di gara ha preso la decisione di squalificarlo. “Euforico e affaticato per l’impresa compiuta fino a quel momento ho fatto l’errore di prendere il sentiero sbagliato. Sono io il primo dispiaciuto di questo superficiale abbaglio e condivido la giusta decisione presa dalla giuria di gara” ha dichiarato l'elvetico. Il diretto inseguitore, Jules Henry Gabiuod al suo arrivo al traguardo sarà ufficialmente dichiarato vincitore del Tor des Geants 2011. A seguire gli approfondimenti della redazione.
Paluzza si prepara a ospitare la carica dei mille
Partecipazione record al Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna
Saranno più di mille gli atleti che parteciperanno all'undicesima edizione del
Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna
, in programma a Paluzza (Ud). Il comitato organizzatore, presieduto da
Manuela Di Centa
ha già fatto registrare un record, oltre a quello dei partecipanti iscritti. Mai i 'World Masters Mountain Running Championships' avevano visto un così elevato numero di pre-adesioni.
La gara partirà sabato mattina dalla piazza principale del paese e snodandosi poi lungo storici sentieri della Valle del Bût, ripristinati per l'occasione. Il primo via verrà dato alle 9.45 di sabato.
Per garantire la massima qualità nei servizi agli atleti sono stati mobilitati oltre 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza durante le fasi della competizione. Coinvolte anche le associazioni del paese, che avranno l'opportunità di far conoscere il proprio territorio. Ammontano invece a 400 le prenotazioni alberghiere. Una settantina i posti occupati in camping.
Paluzza è, in queste ore, un cantiere in attività. Si stanno sistemando palchi e maxi schermo per la cerimonia di apertura, in piazza 21-22 luglio. Nell'adiacente palazzo Cesfam è stato predisposto un servizio informazione e accoglienza per gli atleti che dovranno confermare la propria iscrizione. E dove verranno preparati e distribuiti più di mille 'pacchi gara'. In preparazione anche le strutture per il deposito delle sacche con la biancheria di ricambio di ciascun atleta e un altro tendone per il ristoro.
I mille che invaderanno Paluzza provengono da 26 nazioni. Il quartier generale di tutta la manifestazione sarà il Centro Cesfam e su tutta la piazza principale del paese, partenza e arrivo della gara, è stata predisposta una copertura WiFi gratuita. Servirà agli addetti ai lavori e ai giornalisti che seguiranno la manifestazione. Il collegamento è stato fornito dalla società ST di Udine, sponsor di questi 'World Masters Mountain Running Championships'.
Chi parteciperà ai Mondiali di Paluzza, inoltre, riceverà un esclusivo pacco-gara offerto da diversi sponsor.
Addio Bonatti, romantico della montagna
Si è spento ieri a Roma il grande alpinista ed esploratore
Si è spento Ieri a Roma, a causa di una malattia, Walter Bonatti. Aveva 81 anni. La montagna ancora una volta piange un suo grande amico che le ha dedicato l’intera vita, a scoprirla, a conoscerla e ad amarla. Amarla senza nessun tipo di filtro, senza nessun apparente motivo se non quello, il più semplice di tutti, che per Walter Bonatti la montagna era una parte integrante della sua vita. Se dicono che il corpo umano è composto dal 70% d’acqua, quello di Bonatti è montagna al 100%. La passione per la scoperta, il gusto della conquista ne hanno da sempre caratterizzato l’esistenza. Nato a Bergamo nel 1930, Bonatti è stato uno dei più grandi alpinisti, arrampicando e narrando di scalate epiche e di avventure sparse per il mondo, dalle Ande al Karakorum.
Uno degli ultimi romantici della montagna, un sognatore che ha dovuto attaccare e difendersi dai fatti inerenti alla conquista del K2 nel 1954 con Lino Lacedelli e Achille Compagnoni.
Adesso sarebbe bello immaginarseli tutti e tre che guardano il K2 dall’alto, in silenzio, con gli occhi carichi di luce nel vedere la loro cima da punto d’osservazione diverso. Tutti e tre con un leggero sorriso sornione e divertito mentre pensano a quante parole, anche in questa occasione, saranno scritte per raccontare le loro gesta.
Montrail Fairhaven, per fare strada
Studiata per il trail running 'on the road', utilizza la tecnologia OutDry
È una scarpa ibrida progettata per il trail-running su strada. Performante e confortevole allo stesso tempo, Fairhaven OutDry® di Montrail offre la tecnologia FluidPost™ per ottenere supporto personalizzato su tutte le superfici e la tecnologia OutDry®, per permettere al piede di flettersi liberamente e garantire totale idrorepellenza. Tra le caratteristiche tecniche: sistema per la personalizzazione del fit; sistema di allacciatura con larghezza personalizzata e provvisto di struttura di sostegno saldata (priva di cuciture e studiata per incrementare fit e supporto mediale); area laterale articolata, costruita con schiuma EVA per garantire eccezionale assorbimento degli urti e grande resistenza per assecondare la naturale biomeccanica del piede; suola con design multi-superficie combinata con la suola Gryptonite™. Disponibile in versione donna e uomo. Prezzo consigliato: 140 euro.
Dynafit porta sul Dachstein i migliori atleti
E lo spagnolo Pinsach li mette tutti in fila
Planai Dachstein, settembre 2011 - Un evento che coinvolgeva atleti di livello internazionale si è appena concluso con successo per Dynafit: lo scorso 2 settembre infatti il fornitore leader nel settore dello scialpinismo ha invitato i migliori atleti di questo sport a misurarsi sul tratto tra Schladming e la vetta del Dachstein (2.995 mt). Diciannove atleti hanno gareggiato nella corsa, con la mountain bike e nello scialpinismo, dando vita a una spettacolare competizione e ottenendo prestazioni eccezionali. Lo spagnolo Marc Pinsach ha vinto la gara qualificandosi davanti agli austriaci Philip Götsch e Stefan Kogler.
Nell’ambito della presentazione della sua prima collezione estiva DYNAFIT, lo specialista di sci alpinismo, ha organizzato un evento straordinario: 19 atleti di sci alpinismo provenienti da 7 Paesi sono stati invitati a percorrere il più velocemente possibile a piedi, con la mountain bike e con gli sci un percorso appositamente studiato a 2.800 metri d’altitudine e lungo 27 chilometri. I concorrenti sono partiti con la mountain bike alle ore 10 del mattino dal Planet Planai a Schladming. Il percorso in bicicletta prevedeva dal Planet Planai sino alla stazione a valle della funivia del Dachstein, da dove gli atleti hanno proseguito a piedi per superare il valico. Dal valico in poi hanno indossato gli sci per raggiungere il traguardo della gara, la stazione a monte della funivia.
Al termine di una gara durata 2 ore e 9 minuti, il ventunenne spagnolo Marc Pinsach è arrivato per primo in vetta. Appena un minuto dopo Philip Götsch ha raggiunto la meta, mentre Kogler ha ottenuto un tempo di 2 ore e 12 minuti. La straordinaria gara è stata un grande successo e i migliori atleti l'hanno considerata un evento stimolante, come dimostra l’alta percentuale di grossi nomi che vi hanno preso parte. Atleti del calibro di Nejc Kuhar dalla Slovenia, Andrzej Bargiel dalla Polonia, il Team Manager Dynafit Javier Martin de Villa dalla Spagna, gli austriaci Thomas Wallner e Gerrit Glomser e Heli Eichholzer hanno partecipato con entusiasmo e divertendosi. L’Italia era rappresentata da Lorenzo Holzknecht. Unica, ma celebre rappresentante femminile Lydia Prugger, che fa parte della nazionale ed è stata più volte campionessa austriaca di scialpinismo.
Pinsach, membro del team Dynafit di atleti internazionali dall’ottobre 2011, si è guadagnato un posto nella Patrouille des Glaciers, che avrà luogo nell’aprile 2012 nel cantone Vallese, in Svizzera. C’era poi una particolare gara supplementare: la giuria doveva decidere chi incoronare “Man of the Day” e il premio, un viaggio con un camper marca “Dethleffs”, è andato a Phillip Götsch, che per un pelo non ha vinto la gara, è caduto con la bike e si era smarrito.
La Runiceland a Fairhurst
Al traguardo anche i comici Aldo e Giovanni
Si è chiusa sabato scorso la seconda edizione della Runiceland, corsa di trail running a tappe nello spettacolare paesaggio islandese organizzata da Marco Olmo, vincitore della passata edizione. Quest'anno, invece ha vinto l'inglese Peter Fairhurst, che una volta arrivato ha ripercorso in senso inverso parte del tracciato facendo coraggio a quelli che seguivano e che ha ri-tagliato il traguardo mano nella mano con l’ultimo arrivato. Secondo tra gli uomini Olmo, prima tra le donne, invece, Cristina Frontespezi. Alla gara in 5 tappe, per un totale di 110 chilometri, hanno partecipato anche i comici Aldo e Giovanni (il loro team si chiama 'Trico Traco'). Aldo Baglio è arrivato trentacinquesimo, mentre Giovanni Storti ha vinto la sfida con l'amico arrivando trentunesimo. Per la cronaca della gara www.actionmagazine.it
Aggiornamento live tor de geants
Il ritiro di Grosse Ulrich la prima grossa novità
In questi minuti si trova al comando lo spagnolo Calvo Redondo Salvador che ha percorso quasi 150 km in 27 ore, seguito dal francese Le Saux Christophe distaccato di venti minuti, ma in netto recupero dal momento che ha rosicchiato al fuggitivo un quarto d'ora nelle ultime due ore di gara. Ma la notizia clou è il ritiro di Gross Ulrich, il vincitore della scorsa edizione, avvenuta dopo 11 ore a Rhemes, vittima in discesa di un problema al piede. Contemporaneamente si ritirava anche il forte scialpinista e skyrunner Dennis Brunod, sempre a Rhemes, per motivi di crampi e problemi respiratori. Due tra i più accreditati protagonisti di questo terrificante endurance trail sono dunque fuori dai giochi. In terza posizione troviamo uno strepitoso Marco Gazzola, regolare sin qui la sua progressione, staccato dai battistrada di due ore; da qualche minuto è uscito dalla base di Donnas anticipando il francese Millet Gregoire. Tra questi quattro nomi uscirà il vincitore finale. Ieri sera dopo le 18 un violento temporale si è abbattuto sui corridori, motivo a cui si devono numerosi ritiri. Oggi splende il sole, ma è proprio questo il momento della verità. Infatti il tratto da Donnas a Gressoney è tra i più terribili, 48 km infiniti, su terreno infido costituito in gran parte da pietraie. Ecco il motivo per cui i primi alla base vita di Donnes si sono fermati solo pochi minuti; affrontare questo tratto con la luce del sole sicuramente dovrebbe aiutare. Tra gli uomini maiuscola sinora la prestazione di Marco Camandona, alpinista e scialpinista molto conosciuto che corre tra le sue montagne, attualmente viaggia attorno alla decima posizione. In campo femminile AnneMarie Gross non delude le aspettative e sta correndo a ritmi incredibili, basti pensare che ha già percorso 130 km accumulando un vantaggio di oltre due ore sulle inseguitrici le italiane Arrigoni Giuliana e Pensa Patrizia che stanno facendo gara di coppia. Si entra nel vivo di questa avvincente gara, vedremo come passerà la seconda notte, già da domani comunque si dovrebbe capire chi può farcela.