Marmolada, buona la prima
Si apre la stagione anche sulle dolomiti con la salita di Punta Rocca
Sabato 22 ottobre con alcuni compagni siamo partiti alla volta della Marmolada. Venti centimetri di neve ai 2000 metri del passo Fedaia, in parte portati via dal vento, in ogni caso si calzano gli sci poco sopra il passo a quota 2200 metri.
Circa una decina di skialper in giro, qualcuno con cispole e tavola, probabilmente pochi credevano che ci fossero le condizioni favorevoli.
A quota 2500 metri la situazione cambia, l'ambiente diventa invernale e si batte traccia su quaranta centimetri di neve fresca che garantiscono una discesa su polvere perfetta (sabato mattina) fino a quota 2600 circa.
Al di sotto il rischio di massacrare le solette degli sci consiglia di metterli nello zaino e scendere a piedi, la settimana prossima è prevista neve, siamo pronti!
Reichegger domina il Vertical Kilometer di Fully
L'azzurro stabilisce il nuovo record 30.46. La Pellissier è terza
Oggi si è corso il leggendario "chilometro verticale" di Fully, una salita di mille metri con due chilometri di sviluppo. Un tracciato senza tregua con pendenze assurde lungo la linea di una vecchia cremagliera.
Fully che si trova appena sotto a Verbier nel Canton Vallese della Svizzera ha visto la partecipazione di cinquecento atleti, partiti a cronometro ogni venti secondi.
Manni con il tempo di 30.46 ha fatto registrare il nuovo record della manifestazione e molto probabilmente ha stabilito anche il record mondiale di Vertical.
In seconda posizione si è classificato lo svizzero Martin Anthammaten (31.29) mentre in terza posizione con il tempo di 32.07 si è classificato Alexis Sevennec.
Ottime le prestazioni di Alessandro Follador, quarto con 32.26 e di Denis Trento, quinto. Il portacolori dell'Esercito ha fermato il cronometro a 32.46.
Per quanto riguarda la gara al femminile Gloriana Pellissier è terza con il tempo di 39.59. La gara è stata vinta in 38.24 della svizzera Mathys Maude.
Da segnalare anche la vittoria tra gli junior del valdostano Nadir Maguet. Il giovane Nadir ha chiuso con il tempo di 34.53. Sempre tra i giovani Alessandra Cazzanelli è terza con 48.59.
Prime riunioni per il Circuito Dolomiti sotto le stelle
Manca solo la neve, tutto pronto per la kermesse delle notturne di skialp
Siamo pronti per la stagione invernale, il Circuito Dolomitisottolestelle sta per definire gli ultimi dettagli in prossimità dell’inizio delle manifestazioni notturne di skialp. La gara che aprirà il calendario è in programma il 6 dicembre a Canazei in occasione del Trofeo S.Nicolò. L'organizzazione è curata dal gruppo Bogn da Nia.
La kermesse delle scialpinistiche in notturna tra il Trentino e il Veneto non aspetta altro che la prima neve, ormai tutti sono pronti e le premesse sono ottime. «Sarà una stagione dura per tutti noi ma sono convinto ricca di soddisfazioni, il lavoro svolto in questi mesi “caldi” darà i suoi frutti» ha esordito il presidente del circuito Ennio Dantone durante la riunione degli organizzatori che si è tenuta a Predazzo presso lo Sporting Center. Proprio in questa sede il prossimo 18 novembre andrà in scena la presentazione dell’intero calendario.
Durante la serata saranno presenti molti dei partner che hanno confermato la collaborazione con l’accreditato complesso di notturne a livello nazionale. I partner, ovviamente tecnici, presenteranno tutte le novità che poi rivedremo sulle nevi il prossimo inverno.
Dunque «vi aspettiamo numerosi» ha concluso il segretario Dolomitisottolestelle John John, come sempre molto attento e dettagliato nella spiegazione delle ultime novità.
Su tutte spicca la novità Prowinter Cup, una serie di manifestazioni (sette) che termineranno con la premiazione proprio alla fiera Prowinter di Bolzano il 20 aprile 2012. L’idea è nata dalla direzione della Fiera e sostenuta dal Dolomitisottolestelle. Occhio di riguardo ai giovani, saranno infatti premiati anche le categorie Cadetti Junior con dei premi messi in palio dalle aziende partner.
La stagione allora parte sotto ottimi auspici, speriamo ora che la natura faccia la sua parte.
Winter Weekend Crazy Idea 28/30 Ottobre 2011
Una 3 giorni di Skialp da non perdere
Comincia in Valtellina con una “Crazy Idea” di Luca Salini, la lunghissima stagione dello skialp. Nel weekend di Ognissanti, la maison di Bormio proporrà una 3 giorni a 360° sul mondo del fuoripista e delle pelli di foca: «L’idea è proprio quella di organizzare un fine settimana dedicato a tutti gli appassionati di questa spettacolare disciplina; siano essi garisti, free rider o scialpinisti alle prime armi – ha esordito con entusiasmo lo stesso Salini -. Si è quindi pensato a una festa con i campioni del Team Crazy International presso il nostro di store Castione Andevenno (So), nella quale presenteremo gli ultimi prodotti, quelli più attesi sul mercato, vedremo i video più belli della passata stagione e degusteremo specialità tipiche valtellinesi proposte da Mauro Salini, chef del Crotto il Quartino (Santa Croce di Piuro). Il tutto bevendo in compagnia una birra, o dei cocktail preparati da Andrea “Ketty” Barbieri del Kundaluna (San Martino Valmasino)…. A suon di musica».
Entrando nei dettagli, il responsabile commerciale di Crazy Idea ha proseguito: «In pentola vi sono moltissime novità, ma vi farò alcune anticipazioni sui prodotti che si potranno toccare con mano e conoscere meglio grazie all’esperienza dei nostri consulenti. Ai garisti, tra le molte new entry, presenteremo i nuovi scarponi Evo della Dynafit e Alien di Scarpa, senza dimenticare il pacchetto “Ultimate” di Pierre Gignoux. Per lo scialpinista classico abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, ma ci terrei a segnalare gli sci Volkl e i nuovi attacchini Dynafit; mentre sul settore free ride citerei la linea abbigliamento Norrona, gli scarponi Dalbello, i kit sicurezza Black Diamond e Ortovox…».
Ma quella di venerdì 28 ottobre sarà anche una vera e propria festa di inizio stagione: «Certo – ha continuato Salini -. Una festa nella quale incontrarsi e ritrovarsi e vedere i migliori video della passata stagione insieme ai diretti protagonisti; ovvero i campioni del Team Crazy International Michele Boscacci, William Bon Mardion, Pietro Lanfranchi, Martin Anthamatten, Alain Tissier, Robert Antonioli e Valentine Favre». In attesa della conferma di Kilian Jornet, impegnato questo fine settimana nella skyrace malese sul monte Kinabalu, i testimonial italiani di Crazy che hanno già risposto presente alla chiamata sono invece Filippo Beccari, Laura Besseghini, Thomas Martini, Raffaella Rossi, Matteo Pedergnana, Marco Bulanti, Michele Maccabelli, Graziano Boscacci, Corinne Clos e Marco Facchinelli.
Tutti loro, dopo la festa di venerdì, si trasferiranno in Alta Valtellina per il gran finale di questo weekend: «Domenica sulle nevi dello Stelvio, con partenza ed arrivo dinnanzi all’Hotel Folgore, Adriano Greco e i ragazzi dello Sci Club Alta Valtellina tracceranno un anello altamente spettacolare per una prima assoluta di quella che sarà la lunghissima stagione agonistica 2011/2012 – ha concluso Salini -. La manifestazione sarà non federale e aperta a tutti… Vi invito quindi a partecipare numerosi alla gara, ma soprattutto alla festa di venerdì».
Romano e Nives ripartono per l'Himalaya
La partenza più bella, quella della vita
Nevica a Tarvisio quando oggi raggiungo telefonicamente Romano Bennet, il forte alpinista Tarvisiano con all'attivo undici Ottomila. Scambiamo alcune parole e gli auguri di rito, come sempre in queste occasioni, ma si capisce dalle sue parole che questa partenza è la più speciale. Come tutti sappiamo Romano è stato costretto ad abbandonare l'attività alpinistica, condotta sempre in coppia con Nives, in quanto colpito da una rara malattia che ne ha messo in pericolo la vita.
L'argomento è delicato, ma Romano non esita un momento nel dirmi senza
timori, che ora rivive grazie ad un anonimo ragazzo ventenne Tedesco che ha
avuto il meraviglioso spirito altruistico di essere donatore di midollo osseo. Ora Romano dovrà capire come reagirà il suo corpo alla quota avendo un nuovo patrimonio genetico dentro sè. Nelle sue parole non ci sono ambizioni e aspettative, ma solo una forte motivazione di tornare alla vita nella dimensione a lui più cara. L'obbiettivo di per sè esiste, è il Mera Peak un 6.500 in Nepal, situato in una valle parallela a quella del Kumbu. La vetta non è difficile, ma il trekking prevede un complicato passaggio per l'Ampulaki Pass sul Lotze. Con Nives e Romano ci saranno anche quattro amici, fra i quali alcuni dei medici che lo hanno seguito nel corso della malattia. In bocca al lupo Romano da tutta la redazione di Skialper.
150 chilometri lungo il periplo di Capo Verde
Saranno in trenta a sfidarsi alla Boa Vista Ultramarathon dal 10 dicembre
Mentre sulle Alpi ha iniziato a nevicare, qualcuno pensa ancora a faticare al caldo. E’ il caso dei trenta partecipanti all’edizione 2011 della Boa Vista Ultramarathon. 150 chilometri da percorre in totale autosufficienza, con un zaino contenente tutto il necessario per la sopravvivenza.
La competizione di trail estremo disegnata lungo il periplo dell’isola di Capo Verde, e che andrà in scena dal 10 al 12 dicembre prossimi. La gara prenderà il via sabato 10 per concludersi due giorni dopo, entro il tempo limite di 50 ore.
Tra gli iscritti si contano 29 concorrenti provenienti dall’Europa di cui fanno parte anche sei donne: esattamente 21 atleti in rappresentanza dell'Italia, a seguire Germania, Austria e persino dalla Finlandia. A questi si sono aggiunti due ultratrailer d'oltreoceano, per la precisione dagli Stati Uniti e Argentina.
Anche gli stessi capoverdiani sono stati attirati da questa avventura nella loro isola. La passione per la corsa cresce di anno in anno, anche grazie al forte richiamo della gara casalinga.
Naturalmente le iscrizioni restano aperte per gli ultimi indecisi che vogliono correre tra dune, pietre, sentieri e paesaggi mozzafiato lungo il consueto e ormai collaudato tracciato di 150 chilometri da percorre in totale autosufficienza, con un zaino approntato in perfetto stile avventura: sacco a pelo, torcia elettrica, batterie, spille da balia, bussola, telo termico, coltello, accendino, antisettico cutaneo, fischietto, specchio da segnalazione, generi alimentari pari ad un minimo di 4.000 calorie, sali minerali, cappello e occhiali da sole, il tutto per vivere l’avventura in totale sicurezza. Di vitale importanza con una temperatura media di 27° sarà l’acqua: 24 litri verranno consegnati progressivamente dall’organizzazione al raggiungimento dei vari punti di controllo, distanti fra loro dai 9 ai 15 chilometri.
Non solo un’ottima condizione fisica, ma anche una certa strategia di come affrontare la gara oltre ad una buona dose di autocontrollo: queste sono le caratteristiche fondamentali di chi partecipa alla Boa Vista Ultramarathon.
Per avere aggiornamenti questo sugli eventi organizzati dal Friesian Team è sufficiente collegarsi ai seguenti siti internet: www.friesianteam.com e www.boavistaultramarathon.com
SkyRace Valmalenco-Valposciavo, nel 2012 anche la corta
Appuntamento il 10 giugno, la domenica un evento su distanza minore
Sarà il 10 giugno 2012 la prossima edizione della SkyRace Valmalenco-Valposchiavo, la famosa gara di corsa in montagna d’alta quota che si corre tra Italia e Svizzera. L'edizione 2012, inoltre, dovrebbe vedere anche l'introduzione di un tracciato più breve, alla domenica, con partenza e arrivo a Poschiavo mentre esiste già, il sabato, il 'Mini Orienteering', gara di orientamento per i ragazzi in età scolastica. La corsa vera e propria, organizzata dalla Sportiva Lanzada e della Sportiva Palü Poschiavo è lunga 31 km che si sviluppano in un dislivello complessivo di 1850 m in salita e di 1800 m in discesa. Come punti di riferimento ha la zona del Gruppo del Bernina a nord e quella del Pizzo Scalino a sud. Questa kermesse, giunta all'undicesima edizione, offre inoltre l'opportunità per riaffermare i numerosi legami storici, culturali ed ambientali che da sempre accomunano la Valmalenco e la Valposchiavo. Dal 2004 è stata per quattro volte tappa del Buff® Skyrunner® World Series, ossia del circuito di coppa del mondo di skyrunning. A questa spettacolare “corsa del cielo” si attendono i migliori atleti della specialità in rappresentanza di oltre 20 nazioni. In passato qui hanno corso Kilian Jornet Burgada, Ricardo Meja, Augusti Roc, Anna Pichrtova, Manuela Brizio…
Semplicemente Lorenzo
Due chiacchiere con Lorenzo Holzknecht dopo un allenamento
«Chiamami pure il primo pomeriggio che mi becchi senz'altro, mi alleno in tarda mattinata e poi verso le 17». Puntualmente chiamo alle 14 e non risponde, ma Lorenzo non tradisce e poco più tradì mi richiama lui. «Avevo visto un po' di tregua meteorologica e così sono uscito a correre, invece ne ho presa un bel po' e ora sono qui in auto con il riscaldamento a manetta che mi asciugo».
Hai tempo per due chiacchiere o ti faccio prendere il raffreddore?
«Dai spara…».
La scorsa stagione è stata la migliore sotto l'aspetto dei risultati? «E' stata certamente la migliore sotto tutti i punti di vista».
E se l'appetito vien mangiando quest'anno si fa il pieno? «Esatto, mi è venuta molta fame, e se hai stimoli si fa anche meno fatica».
Che estate hai trascorso? «Mi sono allenato tanto e bene. A differenza di altri anni è andato tutto liscio, nessun infortunio, ho seguito tutta la preparazione senza perdere giorni. Ho invece cambiato un po' la mia preparazione introducendo sedute di mtb, e il fatto di diversificare mi ha fatto bene anche muscolarmente. Mi sento carico e i test danno buone indicazioni».
Ti prepari esclusivamente di corsa o fai anche skiroll? «A me piace correre, mi viene facile ed è una passione che ho da sempre. Ma alla fine la corsa ti logora dal punto di vista muscolare, per cui con la mtb mi sono preservato. Non ho mai messo gli skiroll e nemmeno gli sci da fondo, piuttosto vado ad arrampicare».
La tua immagine è offuscata dal mito di Guido Giacomelli, sembra vinca da solo e che tu vada a rimorchio, è così? «Parto e arrivo con le mie gambe, ma è chiaro che con Guido sarà sempre così. Lascio giudicare la gente, non ho da convincere nessuno. Per me è un onore, oltre che un grande piacere, correre con Guido. Lui ha vinto tutto, è il campione, ha grande esperienza ed un carisma che in gruppo si sente. Guido è sempre meglio averlo come compagno che avversario, questo te lo garantisco».
Ad inizio stagione non che vedessi un grande affiatamento tra di voi, uno davanti e l'altro dietro. Poi è successo qualcosa, tanto da sembrare coppia da nuoto sincronizzato, e mi riferisco in particolare alla terza tappa del Pierra e in Adamello. «Bisogna imparare a conoscersi, la fatica e le tante ore assieme ci hanno unito, abbiamo iniziato a capirci senza bisogno di tante parole, c'era grande complicità. Accadono cose, anche particolari, che durante una gara ti fanno vedere le cose in modo diverso. Sei a nudo, difficile bluffare, certi gesti o certe parole fanno la differenza, in certi frangenti è stata un'arma in più a nostro favore».
Ci vuole tanto coraggio ad accettare il ruolo di compagno di Guido Giacomelli, certe tirate di collo, ma soprattutto quanta responsabilità se non si va come lui. «Ma è anche un grande stimolo. Guido non è come appare, è un ragazzo buono, un generoso, potete chiederlo a Jean Pellissier o a Lunger, tutte persone che prima di me hanno condiviso questa esperienza. E' facile andarci d'accordo, è uno terra terra, sai sempre come la pensa, sincero e deciso. Poi è chiaro che è un ruolo rischioso, ma ci sta e sono davvero felice tocchi a me».
Che stagione sarà? «Non lo so, ci sono tanti appuntamenti e tante gare che è impensabile poter fare tutto. Bisognerà fare delle scelte, che non voglio fare a priori sulla carta, ma che effettuerò durante la stagione vedendo come evolve. Chiaro che il secondo posto alla Pierra Menta ha lasciato l'amaro in bocca, anche perché è l'unica gara che Guido non ha ancora vinto. Ritengo che inconsciamente quello potrà essere il grande obiettivo, che però non va dichiarato, onde evitare di caricarsi di responsabilità ed aspettative. Personalmente ritengo che una vittoria al Pierra Menta valga una carriera, per certi versi solo un titolo individuale iridato può avere più valore, anche se non avrà mai lo stesso sapore. A marzo vedremo come stiamo intanto si vive alla giornata. Mi piacerebbe anche partecipare a qualche gara che sinora non ho mai fatto, come il Sellaronda, questo per uscire anche un po' dagli schemi e dai soliti circuiti».
Grande Course? «Siamo in lotta per il titolo, c'è anche quella, tanta roba, troppa».
Tu fai il professionista, ma come campi? «I miei sponsor Scarpa, Montura, Trab, e Camp in questo sono fondamentali, di fatto si sopravvive, ma senza di loro sarebbe impossibile. Il resto lo si racimola con lavori occasionali soprattutto in estate, e con i montepremi alle gare, se si vince, altrimenti t'attacchi».
Scelta di vita la tua o emulazione? «Se alludi a Kilian ti dico di no, lui è unico. Ho voluto provarci per me stesso, prendermi un po' di rivincite e dimostrare il mio vero valore. Pochi, per non dire nessuno, credevano in me, ero un po' uno sfigatello, chiuso nelle categorie giovanili dai risultati di Spini e Maiori. Dopo i due ori ai mondiali di Morzine, nella categoria espoir, la mia vita è cambiata. Le cose a 26 anni le fai per te non per gli altri, ora o mai più».
Domenica il Trofeo Vanoni a Morbegno
Appuntamento con la storica gara di corsa in montagna
Sarà la 54° edizione quella che domenica prossima prenderà il via alle 14 dalla centralissima via Vanoni di Morbegno. Una gara di corsa in montagna di caratura internazionale con al via ben 700 concorrenti in rappresentanza di otto paesi Europei. La formula collaudata è quella a staffetta su percorso up&down molto nervoso che prevede 500 metri di dislivello in un circuito di 7 km che da Morbegno sale sino alla frazione di Arzo dove è posto il gran premio della montagna. Gara a squadre composta ognuna da tre frazionisti che si preannuncia molto spettacolare ed avvincente, caratterizzata dal fatto che la squadra dovrà essere composta da atleti tesserati per la stessa società. Il pronostico in questa edizione sembra davvero incerto, tra le italiane la sfida sarà tra La Recastello Radici Group e Atletica Valli Bergamasche Leffe, senza dimenticare As Falchi, il Gs Orobie e l'Atletica Vittorio Veneto che schiererà Lucio Fregona già vincitore di 15 Vanoi. Attenzione poi agli stranieri con un occhio di riguardo per Francesi ed Inglesi, senza sottovalutare i polacchi e gli sloveni che saranno capitanati dal campione del mondo di lunghe distanze Mjtia Kosovelj. Se il Cs Esercito dovesse confermare la sua presenza schierando la staffetta con i fortissimi gemelli Dematteis sulla carta sarebbe la squadra da battere. Intanto in questi giorni è stato ufficializzato che per festeggiare la 55°edizione nel 2012 il Trofeo Vanoni sarà prova unica di campionato italiano di corsa in montagna a staffetta. Un ulteriore riconoscimento ed un pregevole attestato per l'instancabile gruppo sportivo Csi Morbegno.
Sabato 22 al via il terribile Vertical Fully
Ci saranno anche i 'nostri' ad arrampicarsi sulle rotaie
In Svizzera e precisamente a Fully, sabato andrà in scena il Vertical Kilometer di Fully. Una leggenda questa gara, un percorso pazzesco ricavato in una dismessa tratta ferroviaria a cremagliera che copre i 1000 metri di dislivello in 1920 metri di sviluppo, con una pendenza media superiore al 50%. E che questo vertical sia ormai una leggenda lo si capisce dal fatto che ci sono 570 iscritti e ben altri 140 in lista d'attesa. Le rotaie sono rimaste, si corre, o meglio si cammina, al loro interno lungo una linea verticale che non dà un attimo di respiro, aiutandosi con i bastoncini e quando non basta mettendo giù anche le mani.
Lo scorso anno Emmanuel Vaudan fece segnare il record del mondo sul km verticale fermando il cronometro su 30'56", su questo percorso che viene considerato il più breve ma anche il più 'veloce' al mondo. In questa edizione Vaudan non sarà presente, come non ci sarà Urban Zemmer che avrebbe potuto dire la sua su pendenze che sembrano studiate apposta per lui. La lista partenti assomiglia ad una scialpinistica, ci sarà infatti la nazionale svizzera al completo con gli Anthammaten, Ecouer, Marti e Theux, alcuni francesi ed i nostri azzurri. Il ct Angeloni mi ha confermato la presenza di Reichegger, Lenzi, Trento e Follador tra gli uomini e di Gloriana Pellissier e Corinne Clos tra le donne che se la dovranno vedere con la Etzenberger e Viktoria kreuzer. Nella lista partenti c'è anche Jean Pellissier, un habitué al Fully visto che vi ha già partecipato facendo registrare delle ottime performance. Scorrendo la lista abbiamo trovato anche i ragazzi dell'Asiva con Alessandra Cazzanelli.
Ne vedremo delle belle e sabato Oscar Angeloni ci racconterà live com'è andata.
La Val Salatis Jet a Manuel Da Col
Oltre 100 atleti per la prima edizione
La Val Salatis Jet era inserita nel ricco programma di 'Chies e le sue montagne', rassegna itinerante dell'Alpago, nel bellunese, dedicata all'alpinismo che quest'anno festeggia la decima edizione. Bella l'idea di salire di corsa al Rifugio Semenza nel giorno della sua chiusura stagionale, motivo per cui c'era davvero tanta gente oggi in Val Salatis. Il resto l'ha fatto una meravigliosa giornata autunnale, un po' freddina al mattino, ma riscaldata poi da un bel sole.
Prima edizione dunque riuscitissima, oltre 100 i concorrenti al via su un percorso di 6,3 km con dislivello positivo di 1040 metri che ha visto la grande vittoria di Manuel Da Col, che ha fermato il cronometro su 47'39". Alle sue spalle un indiavolato Mirco Mezzanotte, che paga solo 13", resosi protagonista di una bella gara. A completare il podio il tarvisano Alessandro Piccoli che contiene il distacco dal vincitore in 45". A seguire altri due scialpinisti, Mario Scanu e Lauro Polito.
In campo femminile la vittoria è andata a Francesca Rossi che ha preceduto Nada De Francesch e Chiara Landini.
Una bella gara, in un ambiente straordinario. Alla fine tutti soddisfatti, atleti ed organizzatori, tant'è che già si pensa alle novità per l'edizione del 2012.
Classifica maschile
1. Manuel Da Col 47'39"
2. Mirko Mezzanotte 47'52"
3. Alessandro Piccoli 48'24"
Classifica femminile
1. Francesca Rossi 1h.01'32"
2. Nada De Francesch
3. Chiara Landini
Polartec Challenge aiuta le spedizioni 'low impact'
Fino al 31 dicembre si può mandare la propria candidatura
Negli ultimi 20 anni Polartec ha aiutato centinaia di spedizioni in tutto il mondo con Polartec Challenge, un programma di finanziamento internazionale che incoraggia l'avventura outdoor. Le candidature per il Polartec Challenge relative a spedizioni nel 2012 sono aperte fino al 31 dicembre. Dal 1991 Polartec Challenge ha aiutato personaggi del calibro di Conrad Anker, Jimmy Chin, Steve House, Marko Prezelj, Andrew McLean, Greg Hill e John Shipton. Tra gli ultimi aiuti, quello a Kate Harris e Melissa Yule che stanno viaggiando in bicicletta dall'Europa all'Asia per monitorare la situazione ambientale delle zone che attraversano. I fattori più importanti presi in considerazione da Polartec sono il basso impatto ambientale delle spedizioni, il rispetto delle culture locali e l'appeal per la promozione delle avventure outdoor. Per informazioni polartec.com/polartec-challenge