Campionato Europeo Vertical in Spagna

Sabato 5 novembre si correrà IV Kilómetro Vertical del Puig Campana

La gara spagnola, valida come prova unica di Campionato Europeo, assegnerà anche i titoli di combinata in base ai risultati dell’International SkyRace Valmalenco-Poschiavo disputata il 12 giugno 2011.
A Finestrat partiranno in 459, la selezione italiana sarà presente con Marco De Gasperi, Urban Zemmer ed Emanuele Manzi. Per quanto riguarda le donne parteciperanno al Campionato Europeo Alessandra Valgoi, Cristina Bonacina, e Angela Serena.
Ai nastri di partenza tutti i migliori interpreti continentali in rappresentanza di Francia, Andorra, Spagna, Belgio, e Russia. La Francia metterà in prima linea Corinne Favre e Didier Zago, mentre la Spagna sarà al gran completo con Mónica Ardid, Nuria Domínguez, Blanca Serrano, Oihana Kortazar (vincitrice dell’International SkyRace), Laura Orgué, Luis A. Hernando, David López, Ramón Recatalá, Iván Ortiz, Miguel Caballero, e Jesús de la Morena. 
Il record del tracciato è di Agustí Roc quando nel 2009, fermò il cronometro in 37’51’’. Tra le donne la miglior prestazione è di Mónica Ardid con 49’29’’.
Gli atleti, (partenza a cronometro) inizieranno a uscire dal cancelletto dalle ore 9. Le partenze saranno date ogni trenta secondi. Le caratteristiche del Vertical sono da brividi, 3,650 chilometri con pendenze che superano il 35%.
In Spagna ci saranno anche i corridori fassani del Bogn da Nia, Dario Steinacher, Luca Sacchi, Mirco Micheluzzi, Valerio Lorenz, Osvaldo Finazzer, ed Ennio Dantone.
La redazione di Skialper sarà presente con Massimo Dondio che ci terrà aggiornati con tutte le novità direttamente dalla Spagna.


La Sky Dance di Lizzy Hawker

L'ultra runner inglese lungo il Great Himalaya Trail

Nome: Elizabeth 'Lizzy' Hawker. Segni particolari: ultra-runner. Da segnalare: quattro volte vincitrice dell'Ultra Trail du Mont Blanc, l'ultima quest'anno. Dopo avere corso lungo l'itinerario dal campo base dell'Everest a Kathmandu in 3 giorni, 2 ore e 36 minuti nel 2007, Lizzy è ora in Nepal per correre lungo il Great Himalaya Trail per circa mille miglia dal campo case Kancenjunga a Hilsa, vicino al confine con il Tibet, atrraversando il Nepal e cercando di stablire un nuovo record. Lizzy dovrebbe inziare la sua 'Sky Dance', così ha voluto chiamare l'impresa, il 12 novembre, subito dopo l'Everest Sky Race. L'intenzione, con questa corsa a quote che possono arrivare a 6200 metri, è quella di promuovere lo sky-running in Nepal e raccogliere fondi per Community Action Nepal, che aiuta le popolazioni povere del Paese himalayano.


Beccari gia' pronto per la stagione di skialp

Abbiamo incontrato lo scialpinista in Marmolada

Ciao Filippo, allora, pronto per la stagione ?

«Prontissimo, già sulla Marmolada da fine settembre, soprattutto per fare dei test materiali assieme all'amico Battel».

Cosa hai fatto quest'estate ?

«Ho lavorato molto bene, sono guida alpina e la passione della montagna vedo di trasmetterla al meglio ai clienti. Ho dovuto mollare un po' con la corsa per un problema al ginocchio avuto a fine stagione invernale, così mi sono concentrato più sulle due ruote e sullo skiroll per potenziare al meglio l'arto malato».

Segui anche tu come tanti delle tabelle d'allenamento ?

«Ebbene sì, lo scorso anno ho potuto apprezzare i benefici di un'allenamento mirato grazie all'appoggio di un forte atleta skialper e mio grande amico, lo sloveno Nejc Kuhar.
Penso che adotterò la stessa tabella anche per questa nuova stagione, sperando di riuscire a pareggiare i risultati dello scorso anno».

Hai già degli obiettivi in mente ?

«Il mio obiettivo primario è arrivare a tutta al Pierra Menta,  gara che che reputo il top dello scialpinismo, mi viene la pelle d'oca solo a pensarci, è molto adatta alle mie caratteristiche».

Materiale tutto in ordine ? Hai delle news al riguardo ?

«Mai come quest'anno mi sono sentito così tranquillo, posso dedicarmi agli allenamenti al 100%, insomma, avere la testa libera è fondamentale, ancor di più in uno sport di resistenza come questo.
Che dire, con gli sci sono un'affezzionato a Merelli già dai primi anni e userò gli ultimi usciti quest'anno sul mercato. Attacchi e bastoncini ATK, una garanzia! Scarponi, avanti con La Sportiva Stratos Evo, rivisti in alcuni particolari tecnici, e non per ultima Crazy Idea per abbigliamento e accessori.

Un ringraziamento particolare...

«Alla mia ragazza Anna per l'assistenza durante le gare, in qualsiasi condizione di tempo, ai miei soci di allenamento Luca e Franco, non per ultimo al mio compagno di gare, il forte Thomas Martini».

Allora ciao Filippo e in bocca al lupo...

«Crepi il lupo e........sempre all'attacco !!! ».  
  

                    


Nasce lo sci Amplatz

Un pomeriggio nel negozio di Canazei

Lo faccio oramai da anni e anche per questo non mi smentisco, una Marmolada con pelli al mattino e poi giù a scaldarsi da Amplatz, questa volta mi organizzo e chiamo il nostro Archimede dello scialpinismo, «Diego passo da te facciamo due chiacchiere per la rivista?». Il negozio è tutto un via vai di persone, pochi metri quadrati ma carichi di energia, ovunque chiacchiericci su questa novità, su quello che va e quello che non va. Senza dare nell’occhio mi avvicino a un gruppo di persone concentrate su uno scarpone giallo che passa di mano con rapidità come se fosse bollente, le impronte digitali non si contano, ognuno dice la sua con gli occhi ammirati, i commenti sono misurati quasi a bassa voce; lo scarpone merita rispetto, è arrivato proprio ieri, è quello di Martin Riz. Diego mi sfugge come una biscia, impegnato a bucare sci, così lo seguo nel cuore del negozio, la sala operatoria dove sono nate le modifiche dei TLT 4 per capirci. Lo trovo più a suo agio, così a ruota libera, lasciandolo andare a getto come nel suo stile, mi parla  della novità del primo salone dello scialpinismo Prowinter che si terrà ad aprile a Bolzano, dove gli è stato chiesto di partecipare attivamente: il discorso scivola sugli scarponi race e gli chiedo se gli sono piaciute le novità di quest’anno. Mi sorride accondiscendente, lasciandomi intuire però che se fosse per lui si sarebbe potuto fare meglio. Incontentabile questo Diego. Ci salutiamo ad orario di chiusura, accanto alla vera novità di quest’anno. Dopo avere praticamente inventato tutto, gli mancavano gli sci... ed eccolo nella foto accanto alla nuova creatura che porta la sua firma.
 


Super Boscacci al Trofeo Crazy Idea

Secondo Jachemod e terzo Antonioli. Tra le donne domina la Clos

Stratosferico Michele Boscacci al primo Trofeo Crazy Idea, gara proposta ieri a conclusione del Winter Weekend di Crazy Idea, la tre giorni di skialp andata in scena sulle nevi dell’Alta Valtellina. 137 i concorrenti al via di questa prima assoluta che ha richiamato al Passo dello Stelvio atleti provenienti da Italia, Svizzera e Francia. Tra loro pure diversi nazionali della selezione azzurra, svizzera e francese. Il percorso da affrontare era tecnico, veloce, nervoso e muscolare, da percorrersi due volte con un dislivello totale di 800 metri suddiviso tra tre salite e due discese. Tracciato creato da Adriano Greco con la collaborazione dei ragazzi di Sci Club Alta Valtellina e Sci Club Tartano.
 Dopo la partenza, sulla pista da fondo, la traccia s'impennava verso il Rifugio Compagnoni (+100), dove Michele Boscacci prendeva la testa del gruppo. Alle sue spalle l’abituale compagno di gare Robert Antonioli a tirare il gruppone dei migliori. 'Boscaccino' prendeva però progressivamente il largo guadagnando metri preziosi sia sulla prima veloce discesa, sia sulla lunga risalita verso l’Anticima Scorluzzo (+295). Le posizioni di testa non cambianvano al termine del primo giro, se non per la progressione dell’emergente Mateo Jachemod che s'incollava alle code di Antonioli per poi infilarlo e staccarlo nel secondo passaggio in direzione anticima. Sempre al comando e con una terrificante progressione, Boscacci vinceva in  48’10”. Secondo Jachemod  in 49’22'', e terza piazza per il campione di casa Robert Antonioli col tempo di 51’45”. Alle loro spalle super volata per la medaglia di legno che ha premiato un eterno Graziano Boscacci, abile nel superare al fotofinish Filippo Beccari e Valentine Favre. Al femminile, ad imporsi la valdostana Corinne Clos che, nonostante alcuni problemi di materiali, ha chiuso in 1.13’32” mettendo dietro l’ex nazionale svizzera di fondo Natascia Cortesi e la sondriese Arianna Guerrini. Primo giovane Samuele Vairetti (Sci Club Valtartano), mentre tra i master un ottimo Camillo Campestrini (Favolenze Valli Sport, diciottesimo assoluto).


Premiati gli azzurri a Modena

La squadra nazionale è salita sul palco allo Skipass

Qualche ora fa la squadra nazionale di scialpinismo guidata da Oscar Angeloni e da Lillo Invernizzi è stata premiata in occasione della festa della Fisi alla fiera Skipass di Modena.  «Sicuramente è stata una premiazione interessante». Ha detto Oscar Angeloni. «Speriamo - ha continuato Angeloni -  che nel prossimo futuro ci siano altre occasioni di far conoscere il nostro sport».


Trofeo Crazy, vincono Boscacci e Clos

Al weekend valtellinese ha partecipato anche Bon Mardion

Grande qualità per la prima edizione del Trofeo Crazy Idea sulle nevi del Passo dello Stelvio. Grazie anche ad una giornata di sole memorabile, ad una qualità di neve eccezionale (30 cm di polvere sulle discese), lo Sci Club Alta Valtellina e lo staff Crazy Idea hanno saputo confezionare un evento di qualità, con vari  cambi di assetto e con dei passaggi in cresta bellissimi. Dalla zona partenza/arrivo, situata nei pressi dell’Hotel Folgore che ha ospitato pasta party e premiazioni, si poteva assistere a tutta la gara, una particolarità importante, a sottolineare quanto questo sport in crescita può essere interessante anche da un punto di vista dei media. Circa 150 partenti con un livello medio veramente notevole, s'impone uno stratosferico 'Boscaccino' Michele Boscacci in 48 minuti, mentre in campo femminile s'impone Corinne Clos. A breve su skialper.it ampio repotage con classifiche e foto, seguiteci!!


Video: gli obiettivi di William Bon Mardion

lo scialpinista francese si è allenato bene e punta a Coppa e classiche

Abbiamo incontrato William Bon Mardion al Winter Weekend Crazy, in Valtellina. Lo scialpinista francese, particolarmente forte in discesa, ci ha raccontato come si è allenato e i suoi obiettivi stagionali.


Gli azzurri dello skialp a Modena

La nazionale di Angeloni e Invernizzi sarà premiata alla Fiera Skipass

Domenica pomeriggio alle ore 16 a Modena, all’interno della fiera Skipass gli azzurri di Oscar Angeloni e di Nicola Invernizzi saranno premiati per i risultati della scorsa stagione. Angeloni ci fa il punto della situazione.
Cosa succederà a Modena?
A Modena verranno premiati gli atleti che sono saliti sul podio in coppa del mondo tra le categorie senior, invece tra le categorie giovanili saranno premiati gli atleti che hanno conquistato una medaglia ai recenti campionati mondiali, peccato che non premino anche i podi di coppa del mondo...forse va bene così altrimenti dovevamo stare in fiera fino a notte fonda. Verrà anche presentata la squadra senior di coppa del mondo, purtroppo non saremo tutti e a dire il vero mi dispiace molto!
Essere presenti ufficialmente a Skipass sarà una bella occasione per lo ski-alp azzurro?
Sicuramente una vetrina come la fiera di Modena è molto importante per il movimento dello scialpinismo in generale, avremo l'opportunità di farci conoscere anche dalle persone che non praticano questa disciplina.
Quali atleti saranno presenti?
Tra le categorie giovanili ci saranno: Gianluca Vanzetta, Federico Nicolini, Alessandra Cazzanelli, e Nadir Maguet. Tra i senior: Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Manfred Reichegger, Denis Trento, Gloriana Pellissier, ed Elena Nicolini. A Modena ci sarà Lillo Invernizzi, responsabile dei giovani.
Qual’è il futuro dello scialpinismo azzurro? Come stanno lavorando i Comitati Regionali?
Lo scialpinismo azzurro gode di ottima salute visto il livello atletico, ma soprattutto il numero di tesserati alla Federazione, mi piacerebbe fare una stima, siamo veramente tanti. Dobbiamo continuare a lavorare con i media per farci conoscere dalla gente normale. Per questo aspetto devono lavorare in questa direzione anche gli organizzatori delle varie gare nazionali.
Il futuro dello scialpinismo lo vedrei a cinque cerchi, la Federazione Internazionale sta lavorando molto in questo senso...spero non sia solo un sogno. I comitati regionali stanno lavorando molto bene visto le risorse che hanno, certo anche qui ci vorrebbe un maggior sforzo da parte dei vertici dei comitati. Rivolgo un grazie personale a tutti loro per il lavoro che svolgono. Non è facile far quadrare i conti, per fortuna ci sono molte persone competenti che lavorano con passione tralasciando l'aspetto economico, qualche altra disciplina dovrebbe imparare da questi tecnici.
Il primo appuntamento per gli azzurri è il raduno a Falcade, di dai qualche anticipazione?
La nazionale comincerà l'attività con il raduno a Falcade dal 24 al 27 novembre, saremo ospiti dell'albergo Dolomiti. Insieme a noi ci sarà la nazionale Polacca. Un raduno di allenamenti e riunioni con tutto lo staff della squadra, ma non solo. Sabato 26 ci sarà la presentazione delle due squadre al palasport di Falcade Il raduno successivo lo faremo a Misurina dal 16 al 18 dicembre in occasione della prima gara di coppa Italia, gara che sarà anche un test per vedere la condizione degli atleti. A fine gennaio si parte con la Coppa del Mondo dove non nascondo la speranza e la consapevolezza che i nostri ragazzi faranno bene.


Iniziato il conto alla rovescia per il Tour du Rutor

Il 30 marzo 2012 il via della prova italiana della Grande Course

La stagione degli sport invernali è praticamente già iniziata, e ad Arvier e Valgrisenche (AO) gli organizzatori del Tour du Rutor Extrême hanno cominciato il conto alla rovescia per il 30 marzo prossimo, quando la gara festeggerà la 16.a edizione. Gli affascinanti scenari della Valle d’Aosta che fanno corona ai tracciati del collaudato evento sono mozzafiato, e chi ha già avuto la fortuna di partecipare porta ancora negli occhi e nel cuore emozioni uniche ed irripetibili.
A far crescere l’attesa per l’apprezzata prova di scialpinismo contribuisce soprattutto l’appartenenza dell’evento al prestigioso circuito internazionale La Grande Course, del quale la manifestazione valdostana è il solo appuntamento italiano della prossima primavera, senza ombra di dubbio l’evento italiano clou dell’intera stagione e che da sempre è stato sinonimo di grande e competente organizzazione.
Anche nel 2012 il Tour du Rutor Extrême proporrà un impegno agonistico suddiviso su più giornate, nello specifico dal 30 marzo al 1° aprile, con tre tappe come era avvenuto nel 2009. A tutti gli appassionati sarà assicurato il classico bagaglio tecnico di qualità, con 7.000 metri di dislivello complessivo spartito lungo tre differenti tracciati. La prima tappa si svolgerà nel vallone del Plontaz, la seconda sul tracciato di Mont Alp Vielle (entrambi in Valgrisenche), mentre la terza ed ultima tappa sarà un trionfo del classico, con partenza e arrivo da Planaval nel comune di Arvier, ma ci potrebbero essere delle appetitose novità che Marco Camandona, anima tecnica del Tour du Rutor Extrême, sta studiando.
Il challenge La Grande Course si compone di 6 prove dilazionate nel biennio 2011 e 2012, durante il quale si alternano le gare più spettacolari e suggestive del panorama scialpinistico. Il francese William Bon Mardion sarà uno dei tanti “big” attesi per il Tour du Rutor Extrême 2012, essendo il leader provvisorio del circuito La Grande Course dopo le tre gare disputate la scorsa stagione. Lo stesso dicasi delle sue colleghe, la spagnola Mireia Miró Varela e la francese Laetitia Roux, dominatrici a pari merito della graduatoria femminile e destinate allo “spareggio” la prossima primavera.
La gara a coppie valdostana sarà la tappa centrale de La Grande Course 2012, preceduta dalla francese Pierra Menta di metà marzo e seguita dalla Patrouille des Glaciers in Svizzera, a fine aprile.
Vista l’appartenenza a “La Grande Course”, insieme all’iscrizione al Tour du Rutor Extrême gli atleti sottoscriveranno anche una “Carte Grande Course”, una tessera in formato chiavetta usb, il cui acquisto è libero anche da parte di chi non gareggia direttamente all’interno del circuito, ma vorrà comunque sostenere l’evento sportivo. Ad oggi sono stati registrati oltre 1.700 tesserati della “Carte”, segno di una crescente diffusione della passione per lo scialpinismo.
Sempre per quel che riguarda la passione, al Tour du Rutor Extrême se n’è sempre vista parecchia. Insieme ai costantemente presenti “grandi” del panorama internazionale, la partecipazione alla prova valdostana è stata sempre arricchita da numerosi appassionati. La “massa” degli ski-alper avrà un ruolo di primo piano anche all’interno de La Grande Course, è infatti previsto uno speciale “Premio fedeltà” per gli atleti che prenderanno parte assiduamente alle varie manifestazioni proposte dal campionato internazionale.
Grazie al Tour du Rutor Extrême, la prossima primavera è atteso un grande spettacolo sportivo nei territori della Comunità Montana Grand Paradis, per un ennesimo successo da scrivere nel libro dei ricordi, insieme a quell’edizione 2009 che fu tappa finale di Coppa del Mondo, con 10 differenti nazioni schierate al via tra cui anche la nazionale cinese.
Ad organizzare la gara è come sempre il collaudato Sci Club Corrado Gex presieduto da Roberto Perrier, coadiuvato da Marco Camandona e dal sindaco di Arvier Mauro Lucianaz.
Info: www.tourdurutor.com


Coppa delle Dolomiti al via

Domenica 20 novembre al Passo del Tonale la gara riservata ai giovani

La Coppa delle Dolomiti di sci alpinismo prenderà il via dai pendii della Presena, dove domenica 20 novembre si disputerà il 18° Memorial Fabio Stedile riservato esclusivamente ai giovani.
La manifestazione organizzata quest’anno dallo staff dell’Adamello Ski Raid è stata aperta anche alla categoria espoir, ossia agli atleti under 23. Il 20 novembre saranno tre le categorie in gara sulle nevi del Passo del Tonale, i cadetti (dai 15 ai 17 anni), gli juniores (dai 18 ai 20 anni) e gli espoir (dai 21 ai 23 anni), sia maschi sia femmine.
Una manifestazione che vedrà al via i giovani più promettenti di tutta Italia fra questi ci saranno sicuramente i vincitori dell’edizione dello scorso anno, vale a dire lo junior della Val Rendena Mirko Ferrari e Federico Nicolini che assieme al compagno rivale Gian Luca Vanzetta quest’anno sono passati alla categoria under 20 dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere fra i cadetti.
Sul ghiacciaio Presena sono caduti in questi giorni ben 60 centimetri di neve fresca e le piste apriranno ufficialmente sabato 29 ottobre. Il tracciato è ancora al vaglio degli organizzatori dell’Adamello Ski Team e sarà preparato dalla guida alpina Guido Salvetti, direttore di gara dell’Adamello Ski Raid, in collaborazione con il direttore tecnico del circuito Franco Nicolini. «È nostra intenzione proporre un percorso particolarmente tecnico – spiega Nicolini - con una finalità propedeutico perché fra i giovani non tutti hanno le conoscenze base per affrontare passaggi impegnativi. In quest’ottica, grazie alla disponibilità dello staff dell’Adamello Ski Team in ogni tratto difficoltoso saranno presenti delle guide alpine che daranno utili e indispensabili consigli tecnici. Sarà dunque una competizione non eccessivamente lunga ma con passaggi alpinistici (complicati), da percorrere  in completa sicurezza e proprio per questo il messaggio che vogliamo trasmettere è quello che tutti, anche chi non ha mai fatto gare, può provare in tutta tranquillità il fascino di questa incantevole disciplina».
Le iscrizioni dovranno essere effettuate on line collegandosi al sito www.adamelloskiraid.com


Al telefono con Manny Reichegger

Emozioni e propositi dopo la vittoria con record a Fully

«Non mi aspettavo di vincere e fare registrare il nuovo record del mondo» mi racconta Manfred, poi aggiunge «so di poter fare bene su quel tipo di terreno ripido dove si usano i bastoncini. Io non sono un 'corridore', sono uno che cammina!»  Ride Manny mentre mi spiega la differenza tra il saper correre e il camminare come fa lui. Il discorso cade sulla stagione invernale ormai vicinissima e lui esordisce con «sono un veterano ormai, ho trentaquattro anni e mi sono accorto  durante la scorsa stagione che non miglioro più. Gli altri, i giovani, hanno margini di miglioramento, io non più, mi sono fermato al mio livello».
Per l'azzurro potrebbe essere l'ultimo anno, si concentrerà su questa stagione e alla fine deciderà se continuare o smettere. Ultimo sogno nel cassetto: vincere la Patrouille des Glaciers «Eyda mi dice sempre che dobbiamo allenarci per vincerla perché è l'unica che ci manca, ma io la temo. Ho paura a pensare a quella gara». 
Parliamo a ruota libera di sci nordico «quando mi alleno faccio solo più pattinato così non devo sciolinare, è più comodo».
Un grande campione Manny, lo aspettiamo sulla neve dove sarà ancora protagonista.
Micol Murachelli