Kilian's Classik, un video per rivivere le emozioni

Spettacolari immagini della gara di sabato a Font Romeu

Un clip per vivere l'emozione del Kilian's Classik, il trail di sabato a Font Romeu con le star Salomon...


Marc Pinsach vince la seconda 'Dynafit goes summer'

Triathlon alpino dedicato agli atleti Dynafit sulle pendici del Dachstein

Prendete nota: 27 chilometri, 2.800 metri di sviluppo altimetrico, tre discipline e un gruppo di 23 atleti fortemente motivati. Questa è la 'Dynafit goes summer - The Race' dove gli atleti del team Dynafit si sono sfidati in una triplice gara di mountain bike, corsa a piedi e sci alpinismo, raggiungendo la vetta del Dachstein a 2.995 metri di  quota. Dopo la vittoria di un anno fa, lo spagnolo Marc Pinsach ha conquistato il successo, tagliando il traguardo con un vantaggio di cinque minuti sul connazionale Javier Martin de Villa.

UN TRIATHLON PARTICOLARE SUL DACHSTEIN - Una seconda edizione che è andata in scena nello scorso weekend in Austria in condizioni meteo davvero eccellenti Mentre il sole scaldava l'atmosfera nel parterre poco prima del via, i 23 atleti Dynafit si schieravano sul nastro di partenza a 'Planet Planai' (750 m), pronti ad affrontare una sfida davvero entusiasmante.
Gli atleti si sono lanciati subito in un'avvincente testa a testa fino alla stazione a monte dell'impianto, a quota 2.687 metri: il gruppo dei primi era composto dallo spagnolo Marc Pinsach, vincitore della scorsa edizione, dal suo connazionale Javier Martin de Villa e  dagli austriaci Markus Stock e Andreas Trockner.
Gli atleti sono partiti in mountain bike e, arrivati alla stazione a valle del Dachstein, hanno abbandonato la bici per indossare le scarpe da running. Una corsa mozzafiato per percorrere a piedi 400 metri di dislivello prima di arrivare a Edelgrieß e calzare sci, pelli e scarponi. Il primo a tagliare il traguardo è stato il ventitreenne Marc Pinsach, con un tempo di 2h30'36", e dopo pochi minuti sono arrivati Javier Martin de Villa, Markus Stock, Andreas Trockner e Rene Fischer. La prima atleta a raggiungere il traguardo è stata la scialpinista austriaca Andrea Höller.

PARTY DOPO LA GARA -
Non solo sfida sportiva e passione comune per lo sport alpino, ma soprattutto divertimento e allegria hanno caratterizzato questa gara un po' speciale. Anche quest’anno gli atleti hanno apprezzato l’atmosfera e la perfetta organizzazione di questa competizione che unisce tre diverse discipline in un innovativo triathlon alpino composto da mountain bike, skyrunning e scialpinismo.
La cerimonia di premiazione si è svolta all’hotel Türlwandhütte a Ramsau, seguita da una festa con barbecue e musica dal vivo. Come l’anno scorso è stato assegnato il premio 'Man of the Day', che quest’anno è andato a Michael Kurz, protagonista di una storia davvero straordinaria: diventato paraplegico a seguito di una grave caduta alla 'Pierra Menta' è tornato a camminare, correre e vincere con le sue forze.
 


Europei, doppia medaglia azzurra

Nella rassegna di corsa in montagna di Pamukkale oro e argento a squadre

Solo medaglie dalle squadre per gli azzurri ai Campionati Europei di Corsa in Montagna di Pamukkale, in Turchia, del 7 luglio. La prima soddisfazione arriva dalle senior che hanno portato l'argento alle azzurre grazie al settimo posto di Antonella Confortola, al nono di Alice Gaggi e al quattordicesimo di Maura Trotti.  Nella prova senior maschile arriva l'oro grazie alle prestazioni di Gabriele Abate (quarto), Marco De Gasperi (quinto) e Xavier Chevrier (settimo). Peccato per Bernard Dematteis (ventitreesimo) ko per un problema intestinale. Tra i senior oro per Ahmet Arslan (terzo Ionut Zinca), tra le donne successo svizzero con Monika Furholz. Nelle gare juniores vittoria della britannica Annabel Mason e del turco Ahmet Ozrek. Da segnalare il terzo posto dello scialpinista tedesco Anton Palzer.


Hernando e Picas vincono la Marathon degli Sky Games

Fenaroli settimo, Mora quinta, Italia seconda nel medagliere

Si sono chiusi ieri a Ribagorza gli Sky Games con la Sky Marathon (42 km) e lo Sky Raid (21 km). Sei medaglie per la selezione spagnola, con la vittoria di Luis Alberto Hernando (4h 11' 54'') davanti a Miguel Caballero (4h 20' 14'') e David Lopez (4h 21' 59''). Quarto Tofol Castanyer, apparso un po' stanco dopo la partecipazione alla Marathon du Mont Blanc dello scorso fine settimana. Settimo posto per l'unico azzurro in gara, Maurizio Fenaroli (4h 54' 24''). Da segnalare la grande prestazione di Nuria Picas (4h 55' 15'') che ha dato poco più di due minuti alla connazionale spagnola Bianca Serrano e 26 minuti a Oihana Kortazar. La Kortazar è partita subito all'attacco ma è stata poi raggiunta e superata dalle due compagne di squadra. A seguire il quinto posto della francese Maud Gobert e il quinto dell'azzurra Cecilia Mora. La vittoria della combinata (Sky Marathon + Sky Speed + Km Vertical) è andata a Hernando e Picas, mentre il medagliere vede lo strapotere della Spagna con 1.404 punti, davanti all'Italia (448 punti) e alla Francia (282 punti).

 


Carrera Cliff Evo Sph

La maschera fotocromatica che si adatta al viso

Spesso considerate prodotti destinati più allo sci in pista che non allo ski-alp, le maschere divengono strumenti preziosi quando la velocità aumenta, la neve soffice si solleva oppure il vento soffia con forza. Carrera dedica agli amanti del freeride mountaineering e dello scialpinismo in genere il modello Cliff Evo Sph, novità 2013, caratterizzato dall’innovativa possibilità d’adattare la zona del nasello alla conformazione del viso e dalla tecnologia antiappannamento basata su di un’intercapedine tra le due lenti all’interno della quale scorre un flusso d’aria. Le lenti, nel dettaglio, beneficiano delle finiture antigraffio e idrorepellente nonché della polarizzazione, limitando così i riflessi, e del trattamento fotocromatico che modifica il grado di schermatura in base alle condizioni di luce.


Salewa: sette anni in spinta

Cresce la divisione calzature. Fiore all'occhiello la lotta alle vesciche

2006, Fiera OutDoor di Friedrichshafen. Salewa presenta la prima collezione di calzature. Dove collocare la neonata Footwear Division? Semplice. A Montebelluna, piccolo centro del Nord Est italiano: la Silicon Valley della scarpa. Nel 2005, quando l’iniziativa prende vita, il distretto calzaturiero di Montebelluna vanta 368 aziende con oltre 8.000 dipendenti. L’obiettivo Salewa, sin dall’inizio, è quello d’innovare realizzando scarpe da alpinismo e trekking nonché, grazie al brand Dynafit, scarponi da scialpinismo e calzature da skyrunning. A 7 anni dalla fondazione, la divisione calzature è cresciuta. Il fatturato 2011 è nell’ordine dei 30 milioni di euro; le vendite superano le 300.000 paia. E il 2012, in contrasto con il trend generale, si candida ad anno di ulteriore sviluppo, stimando un +30%. Merito della perenne lotta alle vesciche, fiore all’occhiello del brand, così come della volontà di creare calzature tecniche la cui comodità non sia lontana dai prodotti destinati all’utilizzo quotidiano. Concetti alla base, ad esempio, di uno dei best seller Salewa: Firetail GTX. Una scarpa da avvicinamento con fodera in Gore-Tex, suola Vibram Approach e protezioni in fibra di aramide lungo la parte inferiore della tomaia e l’intersuola. Uno dei punti di forza è la tecnologia 3F System Evo che favorisce la mobilità antero posteriore della caviglia e al contempo, grazie a un sistema di tiranti collegato all’allacciatura tradizionale, l’aderenza del tallone. Allacciatura, dal canto proprio, estesa sino in punta per garantire sensibilità nei passaggi più tecnici. All’intersuola in Eva, ammortizzante, si abbina il supporto in poliuretano, stabilizzante, in corrispondenza del tallone. Il peso si attesta a 430 g (42 EU). Firetail GTX costa 149,95 euro.


Mountain Hardwear SummitRocket 20 Vestpack

Lo zaino che veste come un gilet

È una novità 2013 lo zaino americano per spedizioni alpinistiche super-veloci, messo a punto grazie al contributo di Ueli Steck. L’alpinista svizzero, famoso per aver stabilito il record di velocità sulle pareti nord dell'Eiger, del Cervino e delle Grandes Jorasses, ha stimolato la creazione di uno zaino che offra il volume e la funzionalità di un tradizionale sacco per ascese rapide abbinati alla calzata e al confort di un gilet.


Salomon XT Wings S-Lab 5 Softground

Cura dimagrante per la quinta edizione della scarpa race 'da fango'

Declinazione racing del noto modello XT Wings, è giunta alla quinta edizione. La denominazione Soft Ground, secondo tradizione, tradisce la predisposizione per terreni a basso grip, primo fra tutti il fango, grazie alla suola dal disegno aggressivo e alla tomaia saldata per scongiurare la penetrazione d’acqua e terriccio. Tomaia, in aggiunta, priva di cuciture per l’utilizzo anche senza calze. Analogamente al precedente modello, non mancano la protezione in gomma della punta, in funzione anti abrasione e anti shock, e la copertura della linguetta a collarino, così come il sistema Quicklace, caratteristica tipicamente Salomon che consente l’allacciatura rapida con un’unica trazione del cordino dedicato. Confermati il sottopiede Ortholite in schiuma specifica, arricchito da un ulteriore inserto in Eva in corrispondenza del tallone per lenire gli impatti, e la suola Contagrip HT in gomma a doppia densità con scanalature specifiche per l’espulsione del fango. Scende il peso: da 350 a 330 g nella misura 42 2/3 EU.


'Due atleti su due a medaglia'

Il punto sugli SkyGames con il segretario della federazione

«Golinelli nel Vertical e Cardone nello SkySpeed, due atleti a medaglia, gli unici due a partecipare, meglio di così non poteva andare, siamo oltre le più rosee aspettative». Non nasconde la soddisfazione il segretario della Federazione italiana skyrunning Dario Busi. Il primo posto della Cardone nello SkySpeed («una disciplina per la quale non avevamo molti riscontri») è sicuramente una notizia importante, ma anche il bronzo di Golinelli ha il suo valore, anche perché è uno dei pochi big ad avere rinunciato a partecipare al 'Sentiero 4 luglio' per gli SkyGames. «Sono soddisfatto anche per il sesto posto della Cardone nel Vertical, è un ottimo risultato per una ragazza molto forte in una specialità che non è al 100% la sua». E le gare del fine settimana? «Avremo due atleti che faranno la SkyMarathon, Fenaroli e Mora: vediamo, per il momento il bilancio è positivo e se non saranno medaglie, le vinceremo alla prossima edizione, in Italia».


UTMB di carta e celluloide

Due libri e un film per i dieci anni della più famosa ultra trail

Per celebrare i dieci anni della The North Face Ultra Trail du Mont Blanc ecco tre libri strenna e un film. Il primo libro 'The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc: un mythe, un territoire, des hommes' di Olivier Bessy, in uscita ad agosto, è stato scritto da un professore universitario ed esplora le motivazioni geografiche e sociologiche della corsa. A novembre arriverà la pubblicazione più attesa: 'La plus belle Course du Monde' di Philippe Billard. Un libro spettacolare, con le più belle immagini e storie delle dieci edizioni. Un libro che verrà pubblicato anche in lingua inglese con la prefazione di Lizzy Hawker. Sempre a novembre, il film 'Et si c'était à refaire...' realizzato da Didier Lafond: Dieci storie, dieci edizioni, dieci episodi per raccontare una gara unica. Per acquistare: ultratrailmb.com/page/76/boutique.html


Platypus Origin

Da 3 a 32 litri di capienza per gli zaini idrici americani

Quando si affrontano trekking impegnativi oppure salite in mountain bike lunghe ed estenuanti, l’idea di fermarsi per bere non sempre risulta gradevole. Spezzare il ritmo può essere controproducente. Per questo l’americana Platypus ha ideato gli zaini idrici della linea Origin. Il design si sviluppa attorno al serbatoio Big Zip SL. Il comparto principale può avere, in base al modello, una capacità compresa tra 3 e 32 litri, mentre l’alloggiamento della sacca idrica, in configurazione da 2 o da 3 litri, è isolato da uno strato di Nylon laminato, impermeabile al 100%. Per limitare al massimo il peso, i sacchi Platypus non hanno bisogno di copertura anti pioggia, essendo realizzati in Nylon Rip-stop con uretano laminato impermeabile, forte di una colonna d’acqua di 10.000 mm. Tutte le cerniere sono saldate e le cuciture principali doppiamente nastrate. Lo schienale è ventilato, mentre gli spallacci sono regolabili a strappo. Le versioni più capienti Origin 22 e Origin 32 sono disponibili in diverse misure per adattarsi a varie lunghezze del busto. Gli zaini Platypus Origin sono disponibili con capacità di 3, 5, 9, 22 e 32 litri. I modelli da 3, 5 e 22 litri sono corredati da un serbatoio idrico Big Zip SL da 2 litri; quelli con capacità di 9 e 32 litri con una sacca per liquidi da 3 litri. 


Orobie Sky Raid: nuovo percorso

22 km ai piedi della Presolana il 5 agosto

Manca poco più di un mese alla quinta edizione di Orobie Skyraid, e i trailrunner scaldano i motori in vista della competizione disegnata ai piedi della Presolana. Domenica 5 agosto, infatti, è in programma la classicissima del calendario skyraid che nel recente passato si è ritagliata un ruolo di evento di primordine grazie ad una starting list di valore europeo e ad uno scenario straordinario come il Sentiero delle Orobie.

OBIETTIVO OFF-ROAD - Per l’edizione in corso, l’organizzazione di Fly-Up Sport di Mario Poletti ha pensato a un nuovo tracciato disegnato ai piedi della Presolana della lunghezza di 22 chilometri che per tecnicità e spettacolarità enfatizzerà le qualità off-road degli atleti di tutti i livelli, dal professionista ai numerosi amatori che si avvicinano a questa disciplina. Partenza ore 9 e arrivo dei primi concorrenti previsto verso le 11 e un quarto.
Il percorso prevede la partenza dalla località Donico e da qui si salirà al Passo della Presolana e poi verso la Baita Cassinelli dove vi sarà il primo ristoro. Attraverso un single-track i concorrenti lambiranno la Cappella Savina e poi raggiungeranno la Grotta dei Pagani per girare a sinistra verso il Passo Pozzera, con il secondo punto ristoro. Da qui parte un anello che porterà i runner a toccare il rifugio Rino Olmo (con ristoro) e poi Passo Olone con la Malga Campo e la Malga Presolana dotata di ristoro, per poi concludere il cerchio al Passo Pozzera. Da questo punto gli atleti inizieranno una cavalcata in discesa ripercorrendo lo stesso tratto dell’andata fino al traguardo di Donico. Il dislivello totale del tracciato è di 1.700 metri.

HEADQUARTER PRESOLANA - Cuore nevralgico di tutte le operazioni della manifestazione sarà, ancora una volta, la piana di Donico, al Passo della Presolana, che vedrà partenza e arrivo della Orobie Skyraid 2012 e lo svolgimento di altre manifestazioni collaterali. Qui sarà allestita l’area expo con le aziende sostenitrici della manifestazione e non mancheranno momenti di ricreazione per il pubblico presente, come la quarta edizione di 'Family Run, corri coi Campioni' una prova non competitiva che si snoderà su un tracciato di poco meno di 7 chilometri dentro la splendida conca della Presolana. A correre con i partecipanti alcuni grandi nomi dell'atletica, del ciclismo e dello sci che la terra bergamasca ha prodotto negli ultimi anni.
Sotto il profilo organizzativo la manifestazione sarà valida per la Garmin Orobie SkyComb, la combinata per somma di tempi con la Orobie Vertical dello scorso 2 giugno.
www.orobieskyraid.it