Il Tor des Geants in radio

Emittenti locali per seguire gli atleti

Sette radio regionali per seguire gli atleti della regione in gara al Tor Des Geants, con interviste, aggiornamenti e reportage. Questa l'interessante novità proposta quest'anno dal Tor des Geant, l'endurance-trail della Valle d'Aosta in partenza domenica prossima da Courmayeur. Queste le radio che hanno aderito al progetto:  Radio Millennium (Lombardia), Radio Antenna Uno (Piemonte), Ciao Radio (Emilia Romagna), Radio Savona Sound (Liguria), Radio Dolomiti (Trentino), Radio Metrò (Veneto), Radio Punto Zero Tre Venezie (Friuli Venezia Giulia).


Karrera e Reiter sempre piu' primi alla Transalpine

I due atleti vincono anche la tappa di Campo Tures

Primi anche nella quinta tappa della Gore-Tex Transalpine Run, da Prettau a Campo Tures. Iker Karrera e Philipp Reiter, del Team Salomon International, hanno rinforzato ieri la leadership provvisoria del ranking, a tre tappe dalla fine, battendo anche il record della frazione con 3h 37' 51''. Secondi, come nell'overall, Florian Holzinger e Volkmar Rolfes del Team Gore Running Wear. Nella gara femminile il Team Mountain Heroes di Gitti Schiebel e IIdikç Wermscher prime nella tappa e nel ranking. Lotta interessante per la vetta della overall mista, con Che Bustillo e Nuria Dominguez (Team Buff) davanti a Irene Senfter e Stefan Tschurtschenthaler (Team Superbike) di solo 4' 38''. Oggi si corre da Campo Tures a San Vigilio di Marebbe.
 


Filmtour 2012

Dynafit e Primaloft insieme per la kermesse cinematografica europea

Dynafit, specialista nello scialpinismo e negli sport di montagna, e PrimaLoft, produttore specializzato in laminati e membrane tecniche, presentano insieme la nuova edizione dell’Alpine Athlete Film Tour. Manifestazione caratterizzata da emozionanti film dedicati alle diverse sfaccettature dello sport alpino. Rispetto alla passata edizione, quest’anno il pubblico può scegliere in occasione di ogni presentazione il proprio film preferito, che alla fine del Tour verrà insignito del premio Alpine Athlete Film Award. I vincitori degli Awards riceveranno un riconoscimento in denaro, mentre tra gli spettatori che avranno espresso una preferenza verranno sorteggiati premi e attrezzature. I film verranno presentati dal 16 ottobre sino a metà gennaio in 31 sale in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia e Spagna, in collaborazione con i migliori partner commerciali locali.


Garmin Forerunner 10

Gps da polso semplice e razionale per il running

In un universo costellato da computer sportivi sempre più complessi, Garmin va contro corrente presentando un prodotto per la corsa semplice ed essenziale. Forerunner 10, dedicato a neofiti del running, nordic walker e amanti del trekking, fornisce dati precisi su velocità, distanza, calorie bruciate e obiettivi personali raggiunti. Declinato in tre colori, verde, rosa e nero, avvisa l’utente con un segnale acustico al termine dell’allenamento o della gara qualora abbia corso più velocemente o più a lungo rispetto ai dati fino a quel momento registrati. Come un personal trainer. Non mancano la funzione Virtual Pacer, che consente d’impostare e controllare il valore del passo mantenuto comparando il ritmo della propria sessione di corsa a un obiettivo precedentemente fissato, e la modalità Run/Walk, onde alternare corsa e camminata a inizio preparazione. Al termine di ogni allenamento è possibile visionare sul display il riepilogo dei dati registrati e i record personali raggiunti, scaricando le informazioni mediante Garmin Connect, web community dedicata agli appassionati del fitness e dell’outdoor. Gli utenti hanno così la possibilità di condividere e analizzare, attraverso grafici interattivi, illustrazioni, report, mappe, risultati e competizioni. Impermeabile all'acqua fino a una profondità di 50 metri, è dotato di GPS ad alta sensibilità e promette un’autonomia di 5 ore in modalità tracking che diventano cinque settimane in configurazione risparmio energetico. Costa 129,00 euro.


Pierantoni e Serafini vincono la Transpelmo

Nella gara femminile la trevigiana domenica ha fatto il vuoto

Il sole è arrivato a Palafavera quando gli ultimi concorrenti stavano tagliano il traguardo, fino a prima nuvole basse e una leggera pioggia avevano caratterizzato la giornata della Transpelmo, domenica scorsa. Dopo la partenza, data all'interno del Camping di Palafavera, gli atleti hanno iniziato a salire verso il rifugio Venezia prima di affrontare l'impegnativa rampa che conduceva alla forcella Val d'Arcia, GPM della giornata. Il percorso aveva un dislivello di sola salita di 1.296 metri con uno sviluppo di quasi diciassette chilometri. Davide Pierantoni degli Alpini Vicenza ed Elia Costa dell'Atletica Zoldo hanno corso spalla a spalla, giocandosi la vittoria solamente negli ultimi metri. Dietro di loro Nicola Giovanelli, Ruggero Berolo e Ivano Molin.
Nella gara femminile Silvia Serafini ha preso subito il largo staccando di qualche minuto Patrizia Zanette, in terza posizione correva la bellunese Angela De Poi. Appena dietro Cinzia Salvi e Fabia Gallina. La visibilità in forcella era diminuita drasticamente al passaggio dei due battistrada che non si sono lasciati spaventare e hanno iniziato la discesa che li avrebbe portati al controllo del Passo Staulanza in massima sicurezza. Al gran premio della montagna sono passati successivamente Giovanelli, Molin e Berolo. Nelle donne la fuoriclasse Serafini proseguiva la sua corsa indisturbata verso l'arrivo di Palafavera, Patrizia Zanette e Angela De Poi non riuscivano più ad avvicinarsi. Davide Pierantoni negli ultimi metri provava ad accelerare per portarsi a casa la vittoria finale, Elia Costa non riusciva a tenere il ritmo e si staccava di pochi metri. Alla fine Pierantoni ha vinto con il tempo di 1h 42' .52'' con un un solo secondo di vantaggio. Confermava la terza posizione Nicola Giovanelli, mentre Ruggero Berolo e Ivano Molin sono arrivati rispettivamente quarto e quinto.
La Serafini ha tagliato il traguardo fermando il cronometro in 2h 07' 51'', la Zanette è arrivata seconda con dieci minuti di ritardo. Completa il podio Angela De Poi.
 


Karrera e Reiter in testa alla Transalpine

La gara a tappe prevede ancora cinque frazioni

Dopo avere abbandonato l'Ultra-Trail du Mont Blanc per un tracciato che non considerava più consono alle sue caratteristiche, lo spagnolo Iker Karrera si sta consolando con il primo posto provvisorio nella Gore-Tex Transalpine Run, gara a coppie a tappe che porterà i runner dalla Germania alle Dolomiti italiane. Karrera, che ha fatto coppia all'ultimo con il giovanissimo collega tedesco del Team Salomon Philipp Reiter, si trova al primo posto del ranking provvisorio dopo la terza tappa. La prima tappa è stata vinta da Billy Burns e Ben Abdelnoor con un minuto di vantaggio, mentre nella seconda, anche a causa di un errore di percorso di questi ultimi, Karrera e Reiter sono arrivati con sette minuti di vantaggio e nella terza, ieri, sono arrivati al traguardo ancora primi con il tempo di 4h 38' 54''. La terza tappa prevedeva un percorso di 46,5 chilometri da Kitzbuehel e Neukirchen. Per concludere la gara di 320 chilometri e 15.000 metri di dislivello mancano cinque tappe.
 


Kilian, Mireia, Lenzi e Pellissier alla Becca di Nona

Il catalano ha partecipato a sorpresa alla gara valdostana

Venti centimetri di neve in quota hanno costretto gli organizzatori nel giro di qualche ora a preparare un percorso alternativo con 1950 metri di dislivello positivo per la Becca di Nona Skyrace. Sabato sera gli organizzatori, grazie ad alcune foto scattate dall'elicottero, hanno potuto verificare le condizioni del tracciato. «Troppa neve - ha detto Stefano Mottini responsabile del percorso - è troppo pericoloso portare oltre trecento persone sul percorso originale».
Dopo aver spostato la partenza alle 9.45 per garantire ai tracciatori di segnalare il nuovo tracciato, i concorrenti della nona prova del Valetudo Moutain Running International Cup, sono partiti dalla centralissima piazza Chanoux di Aosta per salire verso Charvensod. Damiano Lenzi (CS Esercito), iscritto nella gara di sola salita e Kilian Jornet Burgada, arrivato a sorpresa all'ultimo minuto, hanno preso subito il comando della gara e non essendo in concorrenza diretta hanno deciso di tirarsi l'uno con l'altro. I due hanno continuato a macinare metri di dislivello come se fossero in passeggiata, Kilian ha deliziato gli operatori video sull'elicottero con saluti, salti e piroette. Due cavalli di razza allo stato brado che correvano tra gli alpeggi di Comboè.


GLI ALTRI - Alle loro spalle Matheo Jacquemoud (Team Crazy Idea) e Ionut Zinca (Valetudo Skyrunning), il primo alla caccia di Lenzi, mentre Ionut, attuale leader della classifica generale del Valetudo Mountain International Running, aveva nel mirino il fuoriclasse spagnolo Kilian. 
Nelle due gare femminili, la spagnola Mireia Mirò (gara di sola salita) e Gloriana Pellissier (CS Esercito) già al controllo di Ponteille avevano messo nello zaino la vittoria finale. La Mirò aveva guadagnato su Christiane Nex poco meno di tre minuti, mentre la Pellissier poteva vantare di un vantaggio di tre minuti su Debora Cardone. Tra la spagnola e la valdostana c'erano solamente quarantaquattro secondi.
Dopo il passaggio di Col Finestra, all'arrivo della seggiovia di Chamolè, Damiano Lenzi alzando le mani al cielo, lascia sfilare il suo compagno d'avventura e ferma il cronometro in 1.46.07, vincendo così per la seconda volta la gara di sola salita della Becca di Nona. In seconda posizione si conferma Matheo Jacquemoud con il tempo di 1.51.44. Completa il podio Erik Benedetto. 
Mireia Mirò conferma la prima posizione con il tempo di 2.09.35, mentre in seconda posizione si classifica Christiane Nex. Sul terzo gradino del podio sale Barbara Cravello. 


LA DISCESA - Kilian Jornet Burgada inizia la discesa in completa solitudine potendo gestire un vantaggio di tre minuti su Ionut Zinca dietro al leader del circuito transita al controllo Fabio Bazzana anche lui portacolori della Valetudo.
Kilian si affaccia al rettilineo finale salutando il pubblico valdostano e sorridente come al solito taglia il traguardo in 2.29.24. In seconda posizione giunge il rumeno Ionut Zinca con poco più di un minuto di ritardo. Fabio Bazzana, primo degli italiani, è terzo con il tempo di 2.38.20. In quarta posizione Claudio Garnier autore di una discesa mozzafiato. Il francese Jerome Bosch è quinto.
Nella gara femminile Gloriana Pellissier scrive per la settima volta il proprio nome nell'albo d'oro della Becca di Nona. L'azzurra dello scialpinismo chiude con il tempo di 3.03.32, alle sue spalle Debora Cardone, il monumento della corsa in montagna Emanuela Brizio è terza. In quarta posizione chiude Cecilia Mora, mentre Ester Scotti è quinta.


UTMB, riflessioni e polemiche

Mancanza di percorsi alternativi, precedenti...

Archiviata la cronaca sportiva che come ogni anno ha regalato forti emozioni a tutti gli appassionati della disciplina, la decima edizione dell’UTMB® continua ad alimentare un’accesa discussione inerente alla modifica del percorso originario a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Un meteo che negli ultimi anni sembra avere deciso di accanirsi con particolare veemenza contro la corsa regina nel panorama del trail running internazionale. Nelle ultime tre edizioni, infatti, la prova non si è potuta disputare lungo il suo percorso programmato, quello di 168 km e 9.600 metri di dislivello positivo, con partenza e arrivo in Francia e transito da Italia e Svizzera.

I PRECEDENTI -
Nel 2010 la direzione di corsa decise di fermare gli atleti dopo 32 km nei pressi di Les Contamines per poi far riprendere la corsa il giorno dopo con partenza da Courmayeur e arrivo a Chamonix su un percorso di circa 90 km. Il vincitore delle due edizioni precedenti, lo spagnolo Kilian Jornet, e altri atleti di vertice, decisero di non prendere parte alla ripartenza prevista. Nel 2011 la partenza fu posticipata di qualche ora e il percorso non contemplò la salita di Bovine e quella alla Téte aux Vents. La corsa risultò essere più lunga di quella in programma di circa 6 km. Quest’anno, la corsa è stata ridotta a poco più di 100 km interamente sul versante francese. Come avvenuto nel 2010, alcuni atleti di vertice hanno deciso di non prendere parte alla prova. L’UTMB è una corsa che contempla necessariamente dinamiche organizzative alquanto complesse. La sua lunghezza che si snoda attraverso svariati territori comunali e tre nazioni differenti, il numero di 2.500 concorrenti impegnati e un vero proprio “esercito” di volontari da coordinare, solo per citare alcuni aspetti, sono elementi che rendono alquanto delicate qualsiasi variazioni di programma, in particolare se queste devono essere decise in tempi ristretti.

LE POLEMICHE - Nei commenti post gara, molti si domandano invece se realmente le condizioni meteo fossero tali da rendere necessaria una modifica del percorso al fine di tutelare l’incolumità degli atleti. Se nel 2010 si era infatti parlato di smottamenti provocati dall’acqua nei pressi del col de la Seigne, quest’anno le preoccupazioni erano concentrate principalmente sulle basse temperature. Nessun tipo di pericolo ambientale oggettivo, se non il freddo, è stato comunicato da parte degli organizzatori quale motivo della decisione. E questo aspetto desta perlomeno curiosità se riferito a quella che è considerata una delle gare all’avanguardia in tema di dotazione di materiale obbligatorio richiesta agli atleti. La dotazione più completa nel panorama generale delle corse in natura a livello mondiale. A poche ore dal via, l’organizzazione della corsa aveva addirittura comunicato agli stessi atleti, tramite sms, che sarebbe stato obbligatorio avere con se uno strato aggiuntivo di abbigliamento, passando quindi da 3 a 4 strati.
Per molti, la decisione è stata letta più come una tutela nei confronti dell’organizzazione stessa che non della reale incolumità degli atleti. C’è chi si domanda se gli elementi naturali come il freddo, la pioggia e la neve, ovviamente non di portata estrema, debbano o meno essere contemplati come variabili naturali insite nella corsa in natura e in particolare in quella svolta in montagna.

DUBBI - I dubbi principali in queste ore che seguono l’UTMB® 2012, riguardano essenzialmente due aspetti su tutti e che sono strettamente collegati al tema della sicurezza:

- Mancata comunicazione preventiva, nei mesi precedenti, di uno o più percorsi alternativi con tutte le relative specifiche tecniche. Visto è considerato che per il secondo anno i colli Bonhome e Seigne hanno costituito uno sbarramento naturale al transito sul versante italiano, la loro esclusione dal percorso è un’ipotesi ormai da tenere in seria considerazione. Tra la notte di venerdì e la giornata di sabato, 2.481 concorrenti sono partiti da Chamonix lungo per affrontare circa 100 km senza avere quelle specifiche tecniche che sono da sempre ritenute fondamentali per la sicurezza da parte di tutti gli organizzatori, compresi gli stessi organizzatori dell’UTMB®.

- Mancata interruzione, nello stesso frangente, della PTL (Petite Trotte a Leon) che prevede passaggi oltre i 2.000 metri di quota e dove gli atleti coinvolti sono provati da svariati giorni di percorrenza.

Come ogni anno, quindi, l’UTMB farà parlare di se ancora per molto nei prossimi mesi.
 


D'Haene regala alla Francia la seconda UTMB

Dopo il terzo posto nella CCC 2006 il francese è ora un atleta maturo

Con il risultato dell’UTMB® 2012, il francese Francois D’Haene, entra di diritto tra i protagonisti mondiali della disciplina.La sua vittoria si aggiunge a quelle recentemente ottenute dai suoi due compagni di team Thomas Lorblanchet (Leadville 100 miles 2012) e Julien Chorier (La Diagonale des Fous e Hardrock 2011). Francois D’Haene, classe 1985, è salito alla ribalta nella scena internazionale del trail running dopo il terzo posto ottenuto nella CCC® (Courmayeur-Champex-Chamonix) nel 2006. L’anno successivo, nella stessa corsa si classificò poi quinto assoluto. Nel 2010 è arrivata la prima vittoria in carriera in una distanza ultra, ottenuta nella prestigiosa Nivolet Revard.  Nel 2012, è poi arrivato il secondo posto nella TNF 100 Australia dietro allo spagnolo Kilian Jornet. E’ però il 2012 che sembra essere quello giusto per la consacrazione di Francois D’Haene. Si era infatti presentato alla vigilia dell’UTMB® con un fantastico quarto posto assoluto nella Transvulcania di 83 km a maggio, definita dalla stampa specializzata come la 'corsa del secolo', considerato il livello dei partecipanti, e due vittorie nel  Le Crêt de l’Oiseau di 54 km ad aprile e nel'Ice Trail Tarentaise di 65 km a luglio. Nonostante l’assenza di alcuni possibili protagonisti della vigilia, due su tutti i compagni di team Iker Karrera e Julien Chorier, la vittoria di Francois D’Haene all’UTMB® non lascia adito a nessun tipo di dubbio sul suo potenziale. Ha condotto la gara, in solitaria, per circa 80 km dimostrando di avere ormai acquisito, oltre a quella fisica,  anche la giusta maturità mentale necessaria per affrontare questi tipi di prove. Il suo vantaggio finale di oltre 30’ sullo svedese Jonas Buud e di 46’ sull’americano Michael Foote, sono stati sapientemente incrementati e gestiti nel cor


Francois D'Haene vince l'Ultra-Trail du Mont Blanc

Il francese precede Jonas Buud e Carlos Sa

10h 32' 36''. Questo il tempo che è bastato al francese Francois D'Haene per vincere l'edizione dieci della The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc in una Chamonix ancora avvolta dai torpori di un'alba dal sapore autunnale. Una gara regolare quella del vignaiolo di Beaujolais, sempre tra i primi e ritrovatosi solo sulla salita tra Les Contamines e La Balme. A Les Houches, su questo tracciato insolito per la UTMB, ha cominciato a crederci. Dietro di lui ritiri eccellenti (Miguel Heras per problemi al ginocchio, Manu Gault per una caduta, Seb Chaigneau stremato e raffreddato dopo essere anche caduto in partenza) e una sorpresa. Il tracciato diverso, più veloce, con più strada ha regalato il secondo posto (a 30' 43'') allo svedese Jonas Buud con un palmarès importante su strada (podi della 100 km su strada ai Mondiali, 2h 22' in maratona) ma anche più volte vincitore dll'Alpine Swiss Marathon di Davos. Terzo a 46' 24'' da D'Haene lo statunitense Mike Foote che negli ultimi 10 chilometri ha superato il portoghese Carlos Sa, che guadagna una posizione sulla corsa del 2011. Foote è stato anche fuori dai dieci, autore dunque di un gran recupero nella seconda metà della gara. Quinto a oltre un'ora l'ungherese Nemeth Csaba, seguito da Jean Yves Rey, Arnaud Lejeune, Sebastien Buffard e Tsuyoshi Kaburaki, che completa la top 10. Primo italiano Filippo Canetta del Team Salomon Carnifast, ventiseiesimo a 2h 41' 33''. La gara si è corsa sull'insolito tracciato di 104 km e 6.000 metri dislivello sotto la pioggia e con temperature intorno ai 7 gradi.
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UTMB: Lizzy Hawker cinque volte regina del Monte Bianco

Dietro all'inglese una strepitosa Francesca Canepa

E per fortuna che non era in forma… Tracciato diverso, meteo invernale, Lizzy Hawker c'è, sempre. L'inglese è entrata nella leggenda in una Chamonix ancora sonnolenta questa mattina all'alba vincendo per la quinta volta la The North Face Ultra Trail du Mont Blanc. Una prestazione maiuscola (sedicesima assoluta), sempre davanti, sempre a 'tirare'. Dietro di lei le avversarie si sono subito 'ibernate', hanno resistito solo una grande Francesca Canepa (Team Vibram) e la spagnola Emma Roca. La Hawker ha vinto con il tempo di 12h 32' 13'', staccando Francesca Canepa di 44' 48'' ed Emma Roca di 51' 24''. A seguire la statunitense Rory Bosio, l'altra italiana Katia Fori (Team Tecnica), la polacca Magdalena Laczak e la brasiliana Fernanda Maciel. Due italiane tra le prime cinque, dunque. Ai primi checkpoint Lizzy ha sempre avuto un vantaggio dai 9 fino ai 17 minuti su Francesca, ridotto fino a 10 minuti al km 54, poi l'inglese ha messo il turbo a partire dal Bellevue e all'Argentière la Canepa ha dovuto difendersi dal ritorno della Roca, a soli due minuti. Alla fine un secondo posto di grande prestigio. A Francesca non è riuscito il bis del Trail du Gypaete, quando battè la Hawker, ma la gara è comunque da incorniciare.
 


CCC, decisiva la tratta Vallorcine-Argentiere

Il commento tecnico di Fabio Menino

Dopo la TDS disputata giovedì, anche la seconda prova in programma del The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc®, la CCC® (Courmayeur-Champex-Chamonx)  è stata caratterizzata dalle avverse condizioni meteo che stanno interessando il gruppo del Monte Bianco.

PERCORSO RIDOTTO - Pioggia, vento e neve dai 1.800 metri di quota hanno costretto gli organizzatori a modificare il percorso di gara portandolo a circa 86 km e 4.600 metri di dislivello positivo rispetto ai 99,5 km e 5.966 metri di dislivello positivo originali. Nello specifico sono stati eliminati due passaggi in quota ritenuti particolarmente critici per la neve e il forte vento; la Téte de la Tronche (2.584 m) nei primi chilometri e la Tète aux Vents (2.130 m) nel finale di gara.

TESTA A TESTA - Ha vinto la prova lo spagnolo Tofol Castaner, in 8h 57’ 04’’ davanti ai francesi Mikael Pasero e Nicolas Pianet distaccati rispettivamente di 42’ e 46’. Nonostante l’ampio distacco finale, la gara è stata combattuta con non pochi capovolgimenti di fronte. A circa 20 km dalla conclusione, nel punto di rilevamento cronometrico di Vallorcine, i giochi per la vittoria finale sembravano ancora aperti. Transitava infatti per primo Nicolas Pianet in 7h 15’33’’ seguito da Sébastien Camus in 7h 26’41’’ e da Tofol Castaner in 7h 31’ 54’’.  Nei 10 km successivi, da Vallorcine ad Argentiere, Castaner ha poi imposto un ritmo decisamente improponibile per tutti gli altri pretendenti alla vittoria finale. Questi i parziali del tratto in questione: Castaner 35’, Pasero 39’, Camus 1h 20’, Pianet 1h 27’, Durand 1h 32’. In campo maschile, la classifica finale parla Francia con 8 atleti nei primi 10. Primo italiano classificato, 34° assoluto,  Marco Bethaz in 11h 25’ 50’’ seguito da Davide Ansaldo, 38° in 11h 32’ 34’’.

LIVELLO ELEVATO - Nonostante le difficoltà ambientali, i tempi dei primi concorrenti classificati stanno a dimostrare quanto si sia alzato il livello tecnico nel trail running negli ultimi anni. Nel 2007, su un percorso pressoché identico, vinse la CCC il francese Julien Chorier con il tempo finale di 10h 19’ 46’’.  Quest’anno i primi 7 atleti classificati sono riusciti a scendere sotto quel tempo e quattro di loro addirittura sotto le 10 ore.
DONNE - In campo femminile ha vinto l’inglese Ellie Greenwood in 11h 17’ 24’’ seguita dalle francesi Maud Combarieu in 11h 51’40’’ e Maud Gobert in 11h 56’ 42’’. Per l’Italia, ottimo 9° posto per Simona Morbelli in 13h 09’ 01’’ e 16° per Sara Recenti in 14h 36’ 36’’. Anche in campo femminile la classifica parla Francia con 7 atlete nelle prime 10 e 6 nelle prime 7. Ottimo anche il riscontro cronometrico; le prime tre classificate sono riuscite a scendere sotto il crono della svizzera Andrea Zimmermann che vinse nel 2007, su un percorso simile, in 12h 28’ 05’’.

STATISTICHE

PARTENTI: 1913
ARRIVATI: 1583
RITIRATI: 330 (17,2%)

CLASSIFICHE

UOMINI
Tofol CASTANER BERNAT 08:57:04
Mikael PASERO 09:39:06
Nicolas PIANET   09:39:38

DONNE
Ellie GREENWOOD 11:17:24
Maud COMBARIEU 11:51:40
Maud GOBERT 11:56:42