Richiamo Ortovox
Problemi per l’Artva 3+
Campagna di richiamo per Ortovox. Alcuni lotti di produzione dell’Artva 3+ passano automaticamente dalla modalità ricezione a quella trasmissione dopo 120 secondi di ricerca. L’azienda, in via precauzionale, richiama tutti i dispositivi distribuiti ai rivenditori dopo il 17 ottobre 2012, così da sottoporli ai dovuti controlli e procedere all’upgrade del software. I dispositivi interessati dal richiamo NON vanno utilizzati sino al loro aggiornamento. Il problema è legato a uno ‘stallo’ del sensore di movimento: non rilevando, nonostante l’azione del soccorritore, alcun moto, converte la modalità di funzionamento da ricezione a trasmissione. Come se si trattasse di un secondo seppellimento. Per determinare se un apparecchio rientri o meno nel novero dei congegni fallati è possibile inserire il numero seriale del proprio 3+ nell’apposito box all’indirizzo internet www.ortovox.com/3737--recall_campaign_3plus.html. Numero seriale che compare, suddiviso in 5 blocchi di 2 cifre, non appena si accende il dispositivo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero +49 89 666 74 212 oppure inviare una mail all’indirizzo rueckruf@ortovox.com
Karpos Loft Jacket
Giacca antivento con imbottitura in Primaloft
Il classico maglione termico da montagna? Sostituito. Karpos propone un capo equivalente nelle funzioni, radicalmente diverso nei contenuti tecnici e nella modernità del taglio. Loft Jacket è una giacca leggera e antivento, dotata di cappuccio e inserti in softshell elastico. L’isolamento termico è garantito dall’imbottitura in Primaloft 133 e 100. Inserti rifrangenti in caso di soccorso notturno. Taglie da XS a XXXL. Costa 179,90 euro.
A Sansicario come sulla Streif
Racconto in presa diretta della Night & Winter vertical Kilometer
Go, go! A manetta! 8 dicembre. Sono in pieno lancio al 'Night & Winter Vertical Kilometer di Sansicario', al primo appuntamento del circuito Piemonte Skialp by Night: luci delle frontali si incrociano come lampade stroboscopiche dando forma al fiato degli atleti impegnati a tutta. Damiano Lenzi, Dennis e Teo già sono dove devono essere, in testa al gruppo. Il cuore arriva alla gola. In oltre centosessanta siamo schizzati verso il buio contrassegnato solo da una serie di led rossi ed azzurri che salgono al cielo, indicano la massima pendenza: un muro nero che risale la vertiginosa pista che fu teatro della libera alle Olimpiadi di Torino. Skyrunner e skialper uniti da un unico immediato futuro di scenografica fatica per questa manifestazione che riprende la formula della più nota Vertical Up di Kitzbuehel: 1.000 metri di ripidissima salita su neve, chi con gli sci, chi - come me - a piedi. Il primo muro mi accoglie impietoso, devo pagare il prezzo del lancio iniziale. Il conto è salato, ma almeno il gelo che prima della partenza mi rovistava nelle ossa, se ne è andato. I miei compagni, Diego e Carlotta, sono avanti, hanno quasi la metà dei miei anni, e si sono lasciati coinvolgere in questa lucida follia; Paolo, collega sessantenne del Foro di Piacenza, alla sua prima esperienza race con gli sci, è invece dietro, si gode la salita con spirito meno competitivo. Inizio a far finta di avere sci e pelli. Cerco un ritmo, il mio ritmo da scialpinista di mezz’età che vuole ingannare se stesso per sentirsi skyrunner. 30 - 35 gradi di pendenza: i bastoni da skialp fanno il loro dovere, le Sportiva mi danno un ottimo grip, inizio a trovare il giusto passo; le ripetute con gli skiroll fatte nell’ultimo mese sull’Appennino piacentino seguendo i consigli di Guido mi hanno fatto bene. Sorpasso tanti trailrunner abituati a correre più che ad arrancare al passo. A metà percorso l’efficiente organizzazione ben orchestrata da Stefano e Silvio ci immortala con foto e video. Spettatori che incitano e riscaldano gli animi dopo essere saliti con gli sci per applaudirci. Ringrazio, e proseguo ringalluzzito. Sto bene: sorpasso i giovani miei compagni di viaggio; mi giro a guardare a valle: un presepio di luci si confonde con le stelle che incoronano il profilo severo e siderale dello Chaberton. Ma quando tutto sembrava andare per il meglio sono al buio, completamente al buio. Le batterie della frontale mi hanno lasciato a piedi. Cerco quelle di scorta nello zainetto, ma il problema è montarle. Le mani infreddolite sono scollegate dal cervello. Perdo almeno quattro o cinque minuti. Per fortuna una ragazza che sale con gli sci capisce, s’impietosisce, e mi illumina facilitandomi l’operazione. Luce sia. Riprendo a salire, guardo l’orologio: 800 metri di dislivello in 52 minuti, non male, peccato che ora la benzina stia per finire, anche perché si affonda. Siamo a 2.500 metri di quota e la neve fresca scesa nei giorni scorsi è più cedevole. Provo a salire anche zigzagando, ma non va meglio. Mi pento di non aver partecipato con gli sci, ma sino ad ora li ho utilizzati solo una volta, in Marmolada…. Affondando, ad ogni passo perdo preziose energie, ed allora scelgo di diventare l’ultimo vagone di un trenino di skialper per sfruttare la scia di neve ben battuta dalle loro solette: ottima scelta. Le antenne della cima del Fraiteve e il rifugio illuminato sono nel mirino insieme al traguardo. Stringo i denti e in breve sono all’arrivo. La classifica? In quella della gara sono a metà, in quella delle emozioni di certo sul podio. Buona la prima!
Bazzana si aggiudica il Trail di Portofino
La gara femminile vinta da Luana Righetti
Domenica ben 700 atleti hanno preso parte alle gare del Trail di Portofino. Era quattro i percorsi ma la gara vera una sola, con 23 km e un dislivello di 2.560 metri. 490 gli iscritti alla 23 km. Spettacolare il percorso, tra monti e mare in una della zone marine più suggestive d'Italia. La vittoria è andata a Fabio Bazzana (Valetudo Skyrunning) con il tempo di 1h 58’ 44”, seguito da Alberto Ghisellini (2h 03’16”), Paolo Ponzo (2h 08’ 01”), Clemente Berlinghieri (2h 08’ 21”), Sergio Primarolo (2h 08’ 34”) Fabio Pinelli (2h 08’ 48”), Paolo Bert (2h 11’ 00”) Ernesto Ciravegna (2h 14’ 01”), Francesco Simonazzi (2h 14’ 04”), Santo Scopelliti (2h 14’ 18”). Nella gara rosa vittoria di Luana Righetti (2h 22’ 56”) su Giulia Amadori (2h 37’ 51”) e Lidia Rebora (2h 38’57”).
Lenzi sugli scudi a San Sicario
Ieri notte la prima del circuito Piemonte Skialp by Night
Si è svolta ieri sera la prima edizione di una gara davvero particolare, che, ne siamo certi, farà parlare di sé nei prossimi anni. Si tratta del primo Night & Winter Vertical Kilometer di San Sicario, la competizione internazionale aperta sia ai runners che agli skialper, che proponeva un percorso di 4 km con un dislivello positivo di circa 1.000 metri.
L'organizzazione, a cura dell'Associazione Sportiva Dilettantistica 'Bousson di corsa', non ha deluso le aspettative dei numerosi partecipanti, circa 170, fra cui il nostro Flavio Saltarelli, che ci racconterà meglio nei prossimi giorni com'è andata. Al via 90 rune e un'ottantina di scialpinisti, per una notturna su pista con partenza dai 1.700 metri di San Sicario e arrivo al Monte Fraiteve a quota 2.700 metri; un format simile a quello della ormai famosissima Streif Vertical Up di Kitzbuhel, che andrà in scena il 23 febbraio prossimo.
Una prima edizione che ha visto protagonisti tre fortissimi atleti dello ski-alp nostrano: Damiano Lenzi, Dennis Brunod e Matteo Eydallin, rispettivamente primo, secondo e terzo, ma racchiusi in 11 secondi.
Una partenza al fulmicotone per tutti i concorrenti con i tre del podio in lotta serrata e con il solo Filippo Barazzuol in grado di mettersi in coda, almeno fino a metà salita, quando Lenzi, Brunod ed Eydallin hanno levato gli ormeggi involandosi verso la vittoria, con il tempo di 41.45 (Lenzi), 41.50 (Brunod), 41.56 (Eydallin); ottimo quarto Filippo Barazzuol che ha chiuso in 44.09, mentre il quinto posto sarà appannaggio di Franco Collè con il tempo di 46.22.
Nello ski-alp in rosa ottima gara di Cristina Clerico, atleta della corsa in montagna, al debutto nelle gare di scialpinismo, che ha terminato in 1.06.37, seguita da Sara Berta (1.12.08) e Anna Martinale (1.12.49).
Queste le top tre maschili e femminili della gara di corsa:
1) Massimiliano Di Gioia (48.57)
2) Renaud Castiglioni (49.19)
3) Alessandro Rostagno (51.03)
1) Annalisa Diaferia (1.01.25)
2) Alma Rrika (1.04.27)
3) Marina Plavan (1.05,57).
Insomma davvero una bella prima per il circuito Piemonte Skialp by Night!
Mont Blanc Ski Challenge
La prima zampata stagionale di Kilian
Doveva andare in scena sabato e invece si è svolta oggi la terza edizione del Mont Blanc Ski Challenge, la gara di scialpinismo organizzata da Mont Blac Ski & Guide Compagnie, l'ente che raggruppa le tre scuole di sci della vallata di Chamonix, oltre alla compagnia delle guide francesi e che rappresenta per tanti atleti d'oltralpe l'opening stagionale.
Tanti i big in gara con Kilian il 'cannibale' che azzanna la prima vittoria stagionale, informando i suoi tanti fan su Twitter che ha ottime sensazioni, dopo Kilian che chiude in 1.04.01 arriva l'inossidabile Reichegger e a seguire il talentino francese Mathéo Jacquemoud, che promette battaglia sui campi di gara quest'anno.
Fra le donne è la nostra Gloriana Pellissier ad imporsi con il tempo di 1.21.12, mentre sui gradini del podio seguono Valentine Malavoy ed Emelie Forsberg, la forte atleta del running, al debutto nella disciplina.
Insomma un opening con i fiocchi in una Chamonix innevatissima.
A Mabboux e Gex-Fabry la 777 Night Race
La gara vertical in Svizzera faceva parte dell'International Ski Race
È partita ieri sera nel Canton Vallese (Svizzera) la stagione del circuito scialpinistico International Ski Tour che animerà la stagione dell'alto Piemonte. La competizione di ieri sera, in realtà, era in calendario ma non darà punti per la classifica finale, mentre il primo vero appuntamento sarà con la Rosswald Night Race di sabato 15 dicembre. Ieri, nella nota località sciistica e termale di Leukerbad, erano in programma 777 metri di dislivello in sola salita tra Flaschen e Rinderhütte Torrent (2.313 m).
SVIZZERI SUGLI SCUDI - I partecipanti erano in gran parte svizzeri, con alcuni atleti di livello, come la nazionale Gex-Fabry. Tra gli uomini vittoria a Vincent Mabboux (36'.35.00) su Gregory Bombardo (36'38.30) e Cedric Brodard (37'.38.20). Il primo italiano è Stefano Trisconi (ottavo assoluto). Tra le donne. Tra le donne vittoria di Emilie Gex-Fabry (43'.15.90) su Valerie Berthod (47'.51.00) e Bettina Sulliger-Perren (48'.07.30). Tra gli Juniores si è imposto Remi Bonnet (38'.29.10) su David Brodard (39'.16.30) e Bastien Hug (39'.18.20).
Pomoca con la Nazionale di scialpinismo
Firmato un accordo di due anni
«Nelle gare di scialpinismo moderno si sa che contano anche i centesimi di secondo e ora grazie alla collaborazione con Pomoca potremo valutare nelle prove a diretto contatto con gli avversari, la capacità di scivolamento delle pelli Pomoca Race Pro» ha affermato Robert Antonioli, campione mondiale di staffetta a Claut 2011, a cui fa eco un altro protagonista dello scialpinismo mondiale, Michele Boscacci. «Con il nuovo profilo delle pelli Pomoca è possibile scivolare un paio di millimetri in più a ogni passo, un vantaggio nelle fasi di arrivo dopo la salita - ha detto l'azzurro -. È la nostra arma segreta per la Coppa del Mondo di scialpinismo». Le parole dei due atleti della squadra nazionale sono il biglietto da visita migliore per annunciare la partnership fra il team italiano e il marchio Pomoca. Da oltre 75 anni i migliori atleti del mondo, esperte guide alpine e numerosi gruppi di soccorso alpino si affidano alle pelli dell’azienda svizzera. Come è riuscita Pomoca a diventare leader? La risposta è semplice: grazie a investimenti continui, ricerca e sviluppo e a una profonda conoscenza della neve a tutte le quote.
Ricercatori e laboratori chimici lavorano continuamente in stretto contatto con ingegneri tessili per la definizione del prodotto e della materia prima, prima di affidare i prodotti ai migliori atleti per la valutazione delle prestazioni sulla neve. Un vero lavoro di squadra, che ha portato il reparto R&D a 'lavorare' le superfici di contatto della lana Mohair tanto da migliorare le prestazioni in salita fino a livelli finora inimmaginabili. Negli ultimi anni c'è stata una straordinaria evoluzione nelle prestazioni atletiche e la velocità ascensionale media di una gara di scialpinismo si avvicina molto a quella di una competizione di skyrunning, nonostante l‘attrezzatura sia molto più pesante delle scarpette sportive. Come è possibile? La maggiore lunghezza di passo consentita dalla tenuta dello sci e delle pelli sulla neve e la forza applicata ai bastoni (e naturalmente alle gambe) si trasformano in un movimento di continuo scivolamento dinamico. Il vero nemico qui è l’attrito delle pelli sulla neve mentre si sale. Gli ingegneri di Pomoca sono riusciti a ottenere i coefficienti di scivolamento più bassi con le condizioni di neve più diverse.
In questo modo è possibile ampliare fino a 20 millimetri la lunghezza del passo. Apparentemente sembra una cifra insignificante ma, se teniamo conto che per ogni 1.000 metri di altezza sono necessari 4.000 passi, otteniamo un risparmio di 8.000 centimetri. In altre parole: un vantaggio di 80 metri in una gara sulla distanza sprint può valere un podio! Ecco spiegata la ragione per la quale la nazionale italiana di scialpinismo ha deciso di affidarsi a Pomoca per la stagione agonistica ormai alle porte: un team composto da 23 atleti di cui 10 Senior che rappresentano l’élite del movimento italiano, nazione faro della disciplina. Alle loro spalle cresce un interessante vivaio di giovani atleti con 13 promesse, tra cui la bellunese Alba De Silvestro. Ma non solo l’Italia dello skialp ha scelto Pomoca: il campione del mondo 2011, lo svizzero Martin Anthamatten e gli spagnoli Mireia Mirò e Marc Pinsach sono tre dei numerosi atleti di caratura internazionale che metteranno le pelli dell’azienda rossocrociata sotto i propri sci.
Pippo Beccari vince nello Ski Touren Sprint
Montepremi di 100 euro 'acciuffato' per soli tre secondi!
Primo 'assaggio' di ski-alp race in notturna ieri sera in Val Badia, sul Santa Croce, dove gli organizzatori di Badiasport hanno messo in palio 100 euro per il più veloce sul percorso, purché capace di scendere sotto i 10 minuti. Non è stato possibile battere il record della scorsa stagione (9'22") a causa delle condizioni più impegnative del fondo nevoso, tuttavia 'Pippo' Beccari del Bela Ladinia è riuscito a ripetersi vincendo con 9'57" grazie ad un forcing sul tratto finale. A lui, dunque, vittoria e premio in denaro. Negli Junior successo per Melanie Ploner e David Frena, negli under 44 per Filippo Beccari, negli over 44 per Guenther Frena, nella graduatoria femminile per Veronika Pedevilla. Infine successi tra gli 'amatori' per Ines Castlunger e Hermann Dapoz. Cena e sorteggio presso il rifugio Tama dopo la conclusione della gara.
Il CEO di Norrona imprenditore dell'anno
Jorgen Jorgensen è stato il primo a utilizzare il Gore-Tex in Europa
Va al CEO di Norrøna Sport AS, Jorgen Jorgensen, il titolo di imprenditore dell’anno per la Norvegia, nella Categoria Retail. Il prestigioso riconoscimento della Ernst & Young è motivato da moltissime ragioni, fra le quali il fattivo e diretto coinvolgimento di Jorgen nei confronti del personale, dell’azienda e del mondo industriale. L’imprenditore, quarta generazione di proprietari, ha partecipato in maniera determinante allo sviluppo aziendale, con una competenza spesso unica e una passione indirizzata alla funzionalità e al design di tutti i prodotti Norrona. Jorgen ha sempre ritenuto prioritaria la richiesta di qualità, e mantenuto relazioni personali con i clienti, indirizzando precisi canali di distribuzione.Il continuo perseguire linee minimaliste e funzionali ha fatto sì che l’azienda stabilisse in più occasioni le basi di nuovi standard qualitativi e produttivi, come l’aver introdotto - per prima assoluta - Gore-Tex® nel mercato europeo.
Dolomiti sotto le stelle: sabato il Trofeo San Nicolo'
Circa 220 skialper si sfideranno nella prima gara notturna della stagione
L'attesa è finita. Dopo le nevicate dei giorni scorsi, che hanno permesso agli appassionati delle pelli di foca di concedersi le prime uscite in quota, la stagione di 'Dolomitisottolestelle' (il circuito di gare di scialpinismo in notturna) è davvero pronta a partire. Con un calendario che, come di consueto, lascerà pochi momenti di respiro agli specialisti delle salite con gli sci. A dare il via all'inverno con pelli e frontalino, com'è tradizione, sarà il 'Trofeo San Nicolò', in agenda questo sabato, 8 dicembre, a Canazei. La gara, giunta ormai alla settima edizione, è organizzata dal team dei Bogn da Nia guidati dal presidente Ennio Dantone. E porterà sulla linea di partenza di piazza Marconi a Canazei circa 220 ski-alper. Tracciato classico, quest'anno, per la manifestazione d'esordio di 'Dolomitisottolestelle': dopo essere stati costretti, nel 2011, a ripiegare su un percorso alternativo a causa della mancanza di neve, quest'anno i Bogn da Nia assicurano la salita già testata più volte. Che prevede la partenza in piazza Marconi con gli sci in mano (fino alla segheria) e poi la risalita lungo le piste verso il passo Pordoi, con arrivo all'albergo Gonzaga. E la sfida si preannuncia subito di alto livello. Alla linea di partenza ci sarà infatti il 're' delle gare verticali estive Urban Zemmer, punta di diamante dei Bogn da Nia. A cercare di impensierirlo saranno in parecchi: dai compagni di squadra Marco Facchinelli, Ivo Zulian e Riccardo Dezulian ai portacolori della Bela Ladinia Filippo Beccari e Nejc Kuhar, oltre a Thomas Trettel (ASD Cauriol) e Federico Nicolini (Brenta Team). La partenza, in linea, è prevista alle ore 20. Iscrizioni al sito www.bogndania.com Informazioni sulla gara e sul calendario di 'Dolomitisottolestelle' al sito www.dolomitisottolestelle.it
Le notturne del Piemonte
13 gare da domenica a fine marzo
Si chiama Piemonte SkiAlpbynight ed è un circuito di gare notturne di scialpinismo tutto piemontese, con ben 13 tappe. Si parte sabato con la Night & Winter Vertical Kilometer di Sansicario per proseguire il 29 dicembre a Garessio, il 12 gennaio a Roccaforte Mondovì, il 18 gennaio a Sampeyre, il 25 gennaio a San Giacomo di Roburent, il 30 gennaio a Limone Piemonte, il 2 febbraio a Pragelato, l'8 febbraio a Pian benoit, il 21 febbraio a Giaveno-Val Sangone, il primo marzo ad Ala di Stura, l'8 marzo a Bardonecchia, il 21 marzo a Prali. La chiusura ad Argentera, in data ancora da stabilire. Si tratta prevalentemente di cronoscalate, tranne a Usseglio (salita e discesa 920 m D+). www.piemonteskialp.org












