Jacquemoud e Bon Mardion all'Adamello Ski Raid
Si transitera' anche al Passo degli Inglesi
Adamello Ski Raid, una gara ma soprattutto un percorso di gara ricco di storia, di significati e di emozioni. La prestigiosa competizione di sci alpinismo a squadre, in programma il 7 aprile, che in sole quattro edizioni ha letteralmente bruciato le tappe entrando a far parte di due autorevoli circuiti come
LE ADESIONI - Chi partecipa all’Adamello Ski Raid, oltre a sfidare se stessi assieme al proprio compagno, affronta un’esperienza che lascia il segno. E lo sanno proprio gli oltre 700 iscritti che in poche settimane hanno costretto gli organizzatori dell’Adamello Ski Team a chiudere anticipatamente le procedure, lasciando comunque aperta una lista d’attesa per eventuali defezioni. E fra questi non mancano i big della disciplina, in lotta sia per la classifica finale de
AGGIORNAMENTI SUL PERCORSO - In attesa dell’evento la macchina organizzativa dell’Adamello Ski Team è in piena attività per garantire un’edizione memorabile. Nei giorni scorsi è stato effettuato l’ennesimo sopralluogo, con la tracciatura di una nuova variante nei pressi del Passo degli Inglesi, che rappresenta un ulteriore tassello in vista della definitiva mappatura del percorso di gara, che si presenta in condizioni straordinarie di innevamento. Così come l’ultima discesa di oltre
EVENTI PARALLELI - Sono inoltre previste due importanti iniziative, una storica e una promozionale. La prima riguarda un’interessante mostra fotografica storica su tutte le edizioni dell’Adamello Ski Raid, che è in bella evidenza per le vie di Ponte di Legno e che sta richiamando tanti curiosi e appassionati di montagna, che possono così ammirare delle immagini decisamente uniche e spettacolari.
IMPIANTI GRATUITI PER IL PUBBLICO - L’altro aspetto particolare riguarda la volontà di portare tanti spettatori sul tracciato il giorno della gara, grazie alla gratuità degli impianti di risalita. Tutti gli appassionati di sci alpinismo e di sport domenica 7 aprile potranno raggiungere quota in pochi minuti ed andare a seguire i passaggi più significativi della gara in vari punti, approfittando della gratuità degli impianti di risalita dalle 5.30 alle 7.30.
La Maremontana 25 km a Danilo Lanternino e Lara Mustat
Anche nella 25 km il maltempo non ha dato tregua
Anche per la distanza più corta della Maremontana, il maltempo non ha dato tregua ai partecipanti che hanno dovuto affrontare i 25 km e i 1.350 m D+ accompagnati da pioggia, neve in quota e vento su tutto il percorso. A complicare il tutto, numerosi traversi nel bosco e altrettante discese con molto fango presente. Al termine della prova sono stati 195 gli atleti classificati e 27 quelli tra i ritirati o fermati dall’organizzazione. Come da pronostici, i favoriti della vigilia si sono dati battaglia fin dalle prime battute. A metà percorso, nei pressi del rifugio pian delle Bosse, conducevano Danilo Lanternino e Alberto Ghisellini seguiti a poco più di un minuto da Simone Peyracchia, Giulio Ornati, Gianluca Cola, Calogero Ingrassia e Marco Zanchi. Tra le donne, Lara Mustat seguita da Lisa Borzani, Francesca di Nicola e Isabella Lucchini. Ha vinto la prova Danilo Lanternino, con il tempo finale di 2h28’28’’ che a detta di chi è riuscito a correrci al fianco per qualche km, ha sempre tenuto sotto controllo la situazione, dando l’impressione di non forzare il ritmo in modo particolare. Dietro di lui, Giulio Ornati con un distacco di 1’23’’ e Simone Peyracchia con 5’16’’. Tra le donne, Laura Mustat porta a casa una bella vittoria con il tempo finale 3h22’08’’ seguita, a pari merito, da Francesca Di Nicola e Isabella Lucchini in 3h25’14’’. Lisa Borzani cede invece alle avverse condizioni ambientali e deve accontentarsi della quarta posizione.
CLASSIFICA MASCHILE
1 Danilo Lanternino (Lafuma Team Italia - Valle Varaita) 2h28’28’’
2 Giulio Ornati (Team Salomon Agisko) 2h29’51’’
3 Simone Peyracchia (Podistica Valle Varaita) 2h33’44’’
4 Claudio Chiarini (IZ Sky Racing) 2h40’56’’
5 Marco Zanchi (IZ Sky Racing) 2h41’30’’
CLASSIFICA FEMMINILE
1 Lara Mustat (Calcestruzzi Corradini) 3h22’08’’
2 Francesca di Nicola (Podistica Valle Grana) 3h25’14’’
2 Isabella Lucchini (Lupatotina) 3h25’14’’
4 Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignago) 3h28’06’’
5 Vera Mazzarello (Ovadese Trail Team) 3h42’19’’
Maremontana, oltre la tragedia
Cronaca della gara nella quale ha perso la vita Paolo Ponzo
I numeri finali della quarta edizione della Maremontana la dicono lunga su quanto abbiano dovuto sopportare i concorrenti in gara a seguito delle avverse condizioni meteo: 67 concorrenti giunti al traguardo e 152 ritirati. Difficile scrivere quanto è stato vissuto nelle oltre cinque ore di gara nell’entroterra ligure sopra l’abitato di Loano (Sv) in considerazione del tragico epilogo che ha avuto la manifestazione, con la morte di Paolo Ponzo. Ci limitiamo a riportare la cronaca delle prime posizioni nei vari punti di controllo cronometrico.
Ore 7:30 - Loano (Sv). Cielo coperto e temperatura intorno agli 8 C°. Gli oltre 200 concorrenti partono affrontando un breve tratto sulla sabbia della spiaggia per poi transitare nel centro storico del paese preceduti dalla motocicletta degli organizzatori che regola l’andatura del primo km e mezzo.
Ore 8:41 - Pian delle Bosse (12,5 km). Inizia a piovere e, a quote relativamente basse, gli atleti incontrano i primi fiocchi di neve, il tutto accompagnato da vento costante. Al primo rilevamento cronometrico transita in testa l’ungherese Csaba Nemeth, uno dei favoriti della vigilia per la vittoria finale, con il tempo di 1h1106’’. A 2’30’’ Stefano Trisconi, Matteo Pigoni e Daniele Fornoni a 4’30’’. Nel gruppo dei primi dieci, Andrea Calcinati (5°), Luca Ponti (6°), Filippo Canetta (7°), Fabrizio Roux (8°), Sergio Vallosio (9°) e Davide Ansaldo 10°. La prima donna, l’americana Stevie Kremer è in terza posizione assoluta con il tempo di 1h14’57’’ e dietro di lei Rosanna Tavana ha un ritardo di 18’ e la terza in classifica, Patrizia Pensa, di 20’.
Ore 10:15 - Giogo di Toirano (25 km) - Csaba Nemth mantiene il comando della corsa con il tempo di transito di 2h45’11’’. Dopo 20’’ transita Stefano Trisconi, Matteo Pigoni dopo 4’ e Daniele Fornoni dopo 4’30’’. Da questo punto della gara, complice il freddo e il terreno reso difficile dal fango e da uno strato di neve fino a 40 cm, molti atleti si ritirano dalla competizione, alcuni a dir poco stremati e con evidenti segni di ipotermia. Tra questi, nelle prime posizioni, Fabrizio Roux, Davide Ansaldo e successivamente Matteo Pigoni e Daniele Fornoni. Rimangono in gara Sergio Vallosio, che raggiunge la quinta posizione e Filippo Canetta in sesta. In quinta posizione assoluta mantiene il controllo della gara femminile Stevie Kremer con il tempo di 2h51’51’’. Dietro di lei, Patriza Pensa in 3h40’04’’ e Virginia Oliveri in 3h54’58’’. Anche per la Oliveri in seguito ritiro inevitabile per le difficili condizioni meteo. A poco più di metà gara, come da grafico, su tutti emergono la rimonta di Sergio Vallosio, il vistoso calo di Csaba Nemeth e la tenuta di Stevie Kremer.
Ore 11:47 - Matonna del Monte Croce (37 km). Dopo i numerosi ritiri rimangono in gara soltanto 70 concorrenti. Le prime tre posizioni assolute vedono transitare primo Stefano Trisconi in 4h17’18’’, seconda Stevie Kremer in 4h19’23’’ e terzo Sergio Vallosio in 4h19’48’’. Dietro di loro, a 9’ Csaba Nemth , a 10’ Filippo Canetta, a 21’ Nicola Bassi e a 22’ Ivan Camperi e Massimo Tagliaferri. Oltre alla Kremer, nessun’altra donna raggiunge il punto di controllo e per lei la sfida vera è quella per la classifica assoluta.
Ore 12:33 - Toirano (47 km). Un finale di gara con gli ennesimi capovolgimenti della giornata. Taglia per primo il traguardo Sergio Vallosio con il tempo finale di 5h03’55’’ e dopo 4’13’’ giunge l’americana Stevie Kremer per un secondo posto assoluto che entra di diritto nella storia italiana della disciplina. Secondo uomo Stefano Trisconi in 5h08’43’’ e terzo l’ungherese Csaba Nemeth in 5h27’26’’. Per la Kremer, nuovo record della corsa con 40’ di vantaggio dal 5h48’04’’ fatto segnare lo scorso anno dalla vincitrice Cinzia Bertasa. Seguono in classifica, Ivan Camperi, Filippo Canetta, Nicola Bassi, Massimo Tagliaferri, Giovanni Zorn e Fabio Pozza.
Ore 13:00 - Toirano. Nel tendone dove è stato allestito il pasta party, si susseguono voci circa l’interruzione della gara e incominciano ad arrivare le testimonianze degli atleti in gara inerenti alle difficili condizioni meteo trovate lungo il percorso. Solo più tardi, si saprà di alcuni concorrenti ricoverati assistiti per principi di ipotermia, altri ricoverati in ospedale e del terribile decesso di Paolo Ponzo, 41 anni, avvenuto nell’ospedale Santa Corona ieri sera intorno alle ore 21:30.
CLASSIFICA ASSOLUTA
Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko) 5h03’55’’
Stevie Kremer – USA - prima donna (Team Salomon Agisko) 5h08’08’’
Stefano Trisconi (AS Castiglioni)
Csama Nemeth – HUN (Mammut Pro Team) 5h27’26’’
Ivan Camperi (Podistica Valle Grana) 5h29’06’’
Filippo Canetta (Team Salomon Agisko) 5h30’05’’
Nicola Bassi (Team Vibram) 5h31’44’’
Massimo Tagliaferri (Team Salomon Agisko) 5h34’17’’
Giovanni Zorn (KUTT) 5h38’52’’
Fabio Pozza (Cuore da Sportivo) 5h41’33’’
Il 'solito' Adiutori si impone al Monte Ocre
Neo Campioni Italiani nello snow-board alpinismo Costa e Ferrod
Nella splendida cornice dei contrafforti di Monte Ocre, sopra l’abitano di San Martino D’Ocre (parco naturale sirente-velino) ha avuto luogo ieri il 3° Monte Ocre Snow Event valido come campionato italiano assoluto di snow-board alpinismo e tappa del circuito di sci alpinismo dell’Appennino Centrale.
Cinquanta atleti provenienti da tutta Italia si sono dati battaglia in un circuito tecnico ed impegnativo di circa 850 metri di dislivello e che prevedeva un tratto obbligatorio da percorrere con l’utilizzo dei ramponi. Il buon innevamento ha dato la possibilità agli atleti di partire con sci ai piedi e di tagliare il traguardo dopo aver raggiunto la vetta (2.204m) con snow-board o sci ai piedi.
La cornice di pubblico e appassionati di montagna unita agli addetti alla sicurezza (soccorso alpino civile, soccorso alpino corpo forestale, protezione civile di Ocre, croce rossa italiana) ha fatto in modo che sullo spettacolare circuito ci fossero circa 200 persone che hanno goduto della giornata primaverile.
Venendo al lato agonistico tra sci alpinisti in campo maschile ha primeggiato Raffaele Audiutori (51.01) davanti a Germano Ranieri (53.12) e ad Armando Coccia (53.15), da segnalare il grande quarto posto del sedicenne di casa Carlo Colaianni (di San Felice d’Ocre) in 54.29. In campo femminile sempre nello sci ha trionfato Viviana Ricci (1.33.06) davanti a Anna Patrignani (1.34.34) e Sara Marini (1.58.08).
Nello snow-board alpinismo vince e si laurea campione italiano 2013 l’intramontabile Giancarlo Costa di Ivrea (1.01.35) davanti a Nicola Paris (1.01.47) e Sergio Vanoncini (1.01.50) entrambi di Bergamo. Tra le donne si laurea campionessa Italiana Jenny Ferrod (1.37.45) proveniente dalla Valle d’Aosta.
Marmotta Trophy a Kuhar e Rocca
La manifestazione valida per la Coppa Italia condizionata dal maltempo
Questa mattina gli organizzatori della prova di Coppa Italia - Trofeo Scarpa, valevole anche come prova dell'Austria Skitour Cup Astc e della Coppa delle Dolomiti hanno dovuto rivedere il percorso originale a causa delle avverse condizioni meteo. Gli atleti hanno quindi affrontato un circuito di 900 metri di dislivello per nove chilometri di lunghezza da ripetere due volte.
Lo sloveno Nejc Kuhar è subito partito in testa al gruppo tallonato dall'austriaco Alex Fasser e dal bellunese Alessandro Follador. In campo femminile Silvia Rocca ha preso subito il comando della gara e mantenendo un ritmo costante ha preso un buon margine su Elisa Compagnoni e su Federica Osler. Kuhar non ha commesso errori, Alex Fasser ha prova ad accorciare le distanze mentre Follador, accusando un po' di stanchezza muscolare, ha preferito continuare con il proprio ritmo senza velleità di recuperare i due fuggitivi.
Al termine del secondo giro Nejc Kuhar taglia il traguardo con il tempo di 2.03.20, dietro di lui dopo un minuto e venti ha chiuso la propria gara Fasser. Follador terzo in 2.06.39. Silvia Rocca è arrivata indisturbata al traguardo, fermando il cronometro a 2.08.57, Elisa Compagnoni in seconda piazza con poco più di due minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio è salita Federica Osler con il tempo di 2.17.02. Il prossimo appuntamento per la Coppa Italia è fissato al primo aprile sulle nevi di Madonna di Campiglio in occasione dell'International Skialp Race Dolomiti di Brenta.
Classifiche disponibili nel database gare di Ski-alper.
Ski-alper 88 + Up&Down 2 in edicola
Tempo di salire! Un numero imperdibile, ricchissimo di contenuti
In questi giorni è in distribuzione e consegna agli abbonati il numero 88 di Ski-alper (112 pagine), il quarto stagionale. In allegato (omaggio) la seconda uscita di Up&Down, il magazine dedicato alle gare (40 pagine, formato tabloid). Si tratta di un numero particolarmente ricco, che presenta alcune novità editoriali, nell'ottica di un processo di evoluzione che sta portando un costante aumento di lettori alla rivista, in netta controtendenza rispetto alla media nazionale dell'editoria periodica. La rivista, infatti, concentra sempre di più la sua attenzione su tutti gli aspetti della montagna invernale, lasciando ad Up&Down l'approfondimento e l'attualità del mondo agonistico.
TEMPO DI SALIRE - La copertina apre con una magnifica foto di Sindy Thomas dell'Agenzia Zoom che ritrae uno scenario di alta montagna durante i recenti Mondiali di scialpinismo. Si può scorgere, quasi come complemento all'ambiente naturale, la figura di Kilian Jornet in azione durante la gara individuale. Lo strillo è 'Tempo di salire', per ricordare che in fondo la stagione del grande scialpinsimo inizia adesso: le classiche del calendario internazionale, le escursioni da leggenda.
PIU' PROPOSTE PER TUTTI - La sezione touring cambia 'pelle', è soltanto l'inizio di un percorso che nella prossima stagione porterà ad ulteriori novità. Si apre con 'Un racconto di confine' di Umberto Isman, resoconto di una due giorni sulle Alpi Liguri, tra freeride con vista mare nella conca di Monesi e una classicissima come la salita a Punta Marguareis. Abbiamo poi una proposta per chi ama 'macinare' dislivello: Enrico Zenerino ci propone 2.300 metri d+ per raggiungere Punta Verra dalla Val d'Ayas, percorrendo alcuni tratti del percorso del Mezzalama. Per gli amanti del freeride mountaineering approfondimento sulle forcelle del versante nord del Cristallo, con alcuni canali mozzafiato concatenati da salite non eccessivamente lunghe. Il servizio è curato dal nostro Niccolò Zarattini, uno dei top freerider della scena europea, insieme alla guida Paolo Tassi. Infine la new-entry Matteo Tagliabue, alpinista, scialpinista e climber tout-court che ci propone 5 varianti attorno ad Arolla, nel Canton Vallese della Svizzera: si va dallo ski-alp classico, allo sci ripido a salite con tratti alpinistici più impegnativi.
PERSONAGGI - Partiamo dal passato, sezione Hall of fame, perché la monografia di Leon Zwingelstein curata da Giorgio Daidola è davvero una 'chicca' per gli amanti di questo sport. Il racconto di una vita d'avventure sci ai piedi e della leggendaria traversata delle Alpi in solitaria datata 1933: da Nizza all'Austria, andata e ritorno. Altro servizio originale è quello di Fabrizio Pistoni che ha incontrato l'olimpionico di canoa di Londra 2012, Daniele Molmenti, un grande atleta che nella montagna (e nello ski-alp) cerca serenità, concentrazione, oltre che una preziosa fonte di benessere e allenamento. Manfred Reichegger, capitano della nazionale italiana, è lo 'scialpinista gentiluomo', intervistato da Guido Valota a 360°.
RUBRICHE TECNICHE AL TOP - Come affrontare il cambio d'assetto in gara? Una domanda che ci fanno tanti neofiti dello ski-alp race. Abbiamo fatto rispondere ad Omar Oprandi, che spiega nel dettaglio come compiere questa preziosa operazione nel minor tempo possibile. Come si addestrano i cani da valanga? Siamo andati a seguire una giornata di lavoro delle unità cinofile del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sopportare la fatica: uno dei passi decisivi nell'evoluzione di uno scialpinista. I consigli del Cerism di Rovereto e dello specialista in psicologia dello sport Pietro Trabucchi. Come alimentarsi durante una gara di lunga durata? I suggerimenti per affrontare al meglio un trail.
MATERIALI IN ANTEPRIMA - Come sempre Ski-alper offre ai propri lettori le novità del mercato in anteprima assoluta. Abbiamo portato sulla neve i nuovi Ski Trab Gara Aero Wc e i Magico, tutta la rinnovata collezione Movement, con il Fish-x, Pro e Gold. Inoltre presentiamo il Pierre Gignoux Morpho 400 da soli 518 grammi. Da non perdere anche la prova sul campo degli sci Dynafit PDG, oppure per gli appassionati di winter running, delle magnifiche scarpe Ice Bug Anima BUgrip.
UP&DOWN - Una sola uscita ed è già il punto di riferimento del settore agonistico. Il nuovo magazine dedicato alle gare è stato accolto con entusiasmo anche superiore alle nostre aspettative e ha sensibilmente contribuito all'aumento record di vendite del numero 87 della rivista, a cui è stato allegato gratuitamente. Stessa formula che adotteremo per tutte le uscite di Ski-alper d'ora in avanti. Questo numero conta di ulteriori 8 pagine in più, dedicate ai Mondiali di scialpinismo di Pelvoux, un inserto da collezione con le analisi tecniche del nostro inviato Guido Valota e le magnifiche immagini dell'Agenzia Zoom, scattate da Sindy Thomas. A tal proposito, proprio in apertura di questo articolo, potete godervi il magnifico cortometraggio realizzato a chiusura dell'evento dal nostro video-maker Niccolò Zarattini.
SELLARONDA COVER STORY - In copertina ci sono i 'Night Warriors' Tadei Pivk e Dennis Brunod, vincitori del 18° Sellaronda Skimarathon. La gara è oggetto di ampio approfondimento con commenti e interviste. In copertina anche un flash sul periodo 'sabbatico' di Kilian Jornet, oltre all'editoriale del direttore Davide Marta.
TUTTE LE GARE CHE VOLETE! - Ma non finisce certo qui: la prima parte è dedicata a tutte le gare del mese di febbraio e di inizio marzo. Approfondimenti e foto dell'Altitoy e della Streif Vertical Up per la sezione internazionale, con la Skialp 3 Presolana come gara del mese con il racconto live della tappa bergamasca di Coppa del Mondo. Per la Coppa Italia abbiamo dedicato ampio spazio a Pizzo Tre Signori, Tour de Sas e Transcavallo. La seconda parte del magazine è dedicata a tutte le gare locali: sono ben 96 le manifestazioni con commento, foto e classifiche, dalle Alpi Occidentali a quelle Orientali, passando per l'Appennino.
DAMIANO LENZI ATLETA DEL MESE - L'atleta del mese di febbraio è Damiano Lenzi, a cui abbiamo dedicato l'intervista di apertura e il maxi-poster centrale. 'The Queen of the Night' è Carla Iellici, dominatrice del Quattro Valli e della Prowinter Cup. Ci sono poi molte altre interviste, ne volete un assaggio? Sepp Rottmoser, Debora Cardone, Nadir Maguet, Raffaele Adiutori, Philip Goetsch, Carlo Zanon per il Quattro Valli, Macha Dondio nella sezione 'dietro le quinte' e l'approfondimento sullo sci club Valtartano. E sono solo alcune... Infine, con l'avanzare della stagione, inizia a prendere quota la sezione dedicata al trail running: intervista a due grandi protagoniste delle ultime stagioni come Giuliana Arrigoni e Patrizia Pensa, report dell'ultra trail El Curce in Patagonia, oltre alle classifiche delle prime gare del calendario tra febbraio e inizio marzo.
E MOLTO ALTRO... - E non finisce qui… Ancora rubriche, opinioni delle nostre firme, immagini bellissime, come il portfolio fotografico dedicato al Sellaronda a cura di Ralf Brunel. Da non perdere! Oltre, naturalmente, all'allegato Up&Down. Cercate in edicola Ski-alper numero 88!
BonMa-Jacquemoud, vincono sempre loro
Nella seconda tappa della Pierra Menta i francesi allungano
Seconda tappa della Pierra Menta oggi, ancora sotto il sole e con tanta neve. Seconda gara e stesso copione: Bon Mardion e Jacquemoud vincono ancora e sono in fuga. Quella di oggi è stata una tappa lunga. Basti pensare che i vincitori hanno tagliato il traguardo in tre ore, circa 40 minuti in più di ieri. Gara lunga e faticosa, con neve variabile in discesa e diversi concorrenti arrivati al traguardo molto affaticati. Gara nella quale il duo di testa ha imposto subito un ritmo infernale al quale gli inseguitori non hanno potuto tenere testa.
LA CLASSIFICA - Il duo francese Jacquemoud-Bon Mardion ha dunque tagliato il traguardo in 3h.00'.03'' davanti a Eydallin-Lenzi (3h.03'.35'') e Reichegger-Holzknecht (3h.05'.09'). A seguire la coppia francese Gachet-Perrier (3h.09'.13''), gli svizzeri Ecoeur-Anthamatten (3h.10'.23''), Trento-Beccari (3h.10'.33'') e Boscacci-Antonioli (3h.10'.44''), Lanfranchi-Galizzi (3h.12'.22''). Tra le donne vittoria con margine della coppia d'oro Roux-Mirò (3h.44'.54'') davanti a Maude/Gex-Fabry (4h.04'.07'') e Nicolini-Mollaret (4h.07'.04'').
LA STANDING - Nella classifica provvisoria dopo due tappe primo posto per Bon Mardion-Jacquemoud (5h.22'.15'') seguiti da Eydallin-Lenzi (+ 7'05''), Reichegger-Holzknecht (+ 9'.35''), Ecoeur/Anthamatten (+ 15' 53''), Lanfranchi/Galizzi (+ 18'.52''), Boscacci-Antonioli (+ 19'.28''), Gachet-Perrier (+ 21'.06''), Trento-Beccari (+24'.40''), Cazzanelli-Barazzuol (+ 41'.06'') e Piccot-Remy (+42'.58''). Tra le donne Roux-Mirò davanti con 6h.47'.32'' seguite da Mollaret-Nicolini (+ 31'.15'') e Maude/Gex-Fabry (+ 32' 11'').
A seguire gli aggiornamenti del nostro inviato Guido Valota
Guarda le classifiche dai link qui a fianco e le fotogallery sulla nostra pagina Facebook!
Maremontana 2013: dalla sabbia alla neve
Al via anche l'ungherese Csaba
Domenica 24 marzo va in scena a Loano (Sv) la terza edizione della Maremontana, gara organizzata dal gruppo Ballacoicinghiali e dall’associazione Runners Loano. In programma due distanze di 25 e 47 km rispettivamente con 1.500 e 2.900 m di dislivello positivo e con tempi massimi di 5h30’ e 10h. La Liguria si conferma una regione importante e strategica per la crescita dell’outdoor running con molte manifestazioni che a quanto pare sono molto apprezzate dagli atleti. Alla Maremontana si registrano 619 iscritti, 266 per la distanza di 25 km e 352 per la 47 km.
CONDIZIONI METEO INVERNALI - L’ultima perturbazione meteo ha lasciato il segno anche nell’entroterra ligure con neve abbondante caduta a inizio settimana. In alcuni tratti del percorso raggiunge i 60/70 cm e i concorrenti troveranno un paesaggio invernale per quasi 10 km di gara. A seguito di queste condizioni, gli organizzatori hanno deciso di non fare transitare la gara sulla cima del Monte Carmo (1.396 m), optando per il percorso della passata edizione. Il punto più alto verrà quindi raggiunto al rifugio Pian delle Bosse a 841 m di quota. Dalla sabbia alla neve sembra quindi essere lo slogan più azzeccato per la terza edizione della Maremontana.
MOLTI I BIG AL VIA - Numerosissimi gli atleti di spicco iscritti tra cui, nella 47 km, l’ungherese Csaba Nemeth, lo scorso anno in Italia già primo alla TerraAcquaCielo e terzo alla Lavaredo Ultra Trail, e l’americana Stevie Kremer, campionessa del Mondo in carica nella corsa in montagna su lunga distanza e l'anno scorso prima al BergTeil e al Vialattea Trail. A dargli battaglia, molti atleti italiani di valore assoluto come Pablo Barnes, Nicola Bassi, Roberto Beretta, Filippo Canetta, Daniele Fornoni, Giuseppe Marazzi, Sebastien Nain, Matteo Pigoni, Fabrizio Roux, Massimo Tagliaferri, Fabio Toniolo, Stefano Trisconi, Sergio Vallosio, Marco Zanchi e Marco Zarantonello tra gli uomini e Giuliana Arrigoni, Cinzia Betasa, Virginia Oliveri, Patrizia Pensa e Scilla Tonetti tra le donne.
SFIDA VERA ANCHE SULLA CORTA - Nella distanza più corta, tra glia altri, Matteo Cacopardo, Alberto Ghisellini, Danilo Lanternino, Giulio Ornati e Simone Peyracchia tra gli uomini e Lisa Borzani, Vera Mazzarello e Laura Mustat tra le donne.
Lo scorso anno vinsero sulla distanza più lunga Daniele Fornoni in 4h50’12’’ e Cinzia Bertasa in 5h48’04’’ e sulla distanza più corta Joan Maxim in 2h28’50’’ e Vera Mazzarello in 3h24’00’’. La prima edizione del 2011, invece, fu vinta da Stefano Ruzza e Francesca Canepa.
Pierra Menta, subito Bon Mardion-Jacquemoud
Nella prima tappa podio per Eydallin-Lenzi e Reichegger-Holzknecht
Poche sorprese nella prima tappa della Pierra Menta (oltre 2.500 metri di dislivello). I favoriti sono Bon Mardion e Jacquemoud e alla prima non hanno steccato. Nella tappa odierna, corsa sotto il sole nonostante fino a poche ore prima dello start il tempo fosse brutto, i due hanno fermato il cronometro a 2h22'12'', seguiti dagli azzurri Eydallin-Lenzi (2h25'45'') e da Reichegger-Holzknecht (2h26'41'').
TOP TEN - Al quarto posto gli svizzeri Ecoeur-Anthametten (2h27'45''), poi Lanfranchi-Galizzi (2h28'45''), Boscacci-Antonioli (2h30'59''), Gachet-Perrier (2h34'08''), Trento-Beccari (2h36'22''), Pinsach Rubirola-Favre (2h40'30''), Viret-Gardet (2h40'59'') e il nostro collaboratore Barazzuol in coppia con Cazzanelli (2h41'25''). Da segnalare, intorno alla venticinquesima posizione, la coppia padre-figlio Franco Nicolini-Federico Nicolini.
GARA DONNE - Un'altra Nicolini, Elena, è arrivata in seconda posizione con Axelle Mollaret, mentre la prima coppia rosa, quella delle strafavorite Roux-Mirò, ha tagliato il traguardo in circa tre ore. Al terzo posto Mathys/Gex-Fabry.
Seguiranno aggiornamenti del nostro inviato Guido Valota.
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Memorial Tita e Marco a Pinamonti - Zulian
Fra le donne la coppia Iellici - Scola fa il vuoto
Sulle salite di Vigo di Fassa Guido Pinamonti e Ivo Zulian non hanno rivali. Ieri sera, sotto una intensa nevicata, i due portacolori dei Bogn da nia si sono aggiudicati la diciassettesima edizione del 'Memorial Tita e Marco', gara a coppie organizzata dalla Bela Ladinia e dal Socors Zenter Fassa. Una manifestazione partecipatissima (come sempre), quella di ieri: alla partenza si sono presentate infatti ben 112 coppie con frontalino, sci da scialpinismo e, qualcuno, anche con le ciaspole.
Tradizionale il percorso: dal centro di Vigo, i partecipanti (sci in mano) hanno raggiunto prima la stazione della funivia, per poi risalire lungo la pista fino ai duemila metri del Ciampedie. In totale, 600 metri di dislivello in 5 chilometri di tracciato.
E sulle pendenze fassane Zulian e Pinamonti hanno imposto un ritmo da record, tagliando il traguardo in 29.49. Dietro di loro i compagni di squadra Paolo Longo e Alessandro Calliari (30.18), mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Alessandro Follador e lo skyrunner primierotto Michele Tavernaro (I Piazaroi), in 30.44.
Salita record anche tra le donne: Carla Iellici (Bogn da nia) e Nadia Scola (Bela Ladinia) hanno fatto il vuoto, chiudendo al ventesimo posto assoluto in 36.14. Staccata la seconda coppia femminile, dei Piazaroi: Marta Scalet e Annalisa Zanetel hanno raggiunto il Ciampedie in 43.32. Terze le portacolori della società organizzatrice Riccarda Deville e Silvana Iori (46.20).
Per quanto riguarda le coppie miste, successo netto per Elisabeth Benedetti e Willi Deflorian dell'Asd Cauriol (37.15), seguiti da Melanie Ploner (classe 1998) e Martin Kostner di Badiasport (41.15) e da Consuelo Bogo e Manuel Degasperi dell'Arcobaleno (41.36).
Senza rivali infine la gara con le ciaspole: il prete volante don Franco Torresani e Ruggero Bedolo (Bogn da nia) si sono imposti con un tempo di 30.39, risultando la terza coppia assoluta. Nella salita singola con le ciaspole, vittoria per Giampaolo Spagnoli (Cai Agordo) in 37.51.
E per 'Dolomitisottolestelle' si avvicina l'ultimo appuntamento stagionale: il primo aprile, ad Alleghe, è in agenda il 'Vertical Civetta'.
Kilian sul NY Times
'Creating the All-Terrain Human' il titolo dell'articolo
Un ampio articolo (quattro pagine piene nella versione on-line) su Kilian Jornet Burgada, 'the All-Terrain Human' , l'uomo per tutti i terreni. Così Kilian è 'uscito' sul New Work Times, il più famoso quotidiano al mondo. Una storia firmata da Christopher Solomon. «Kilian Jornet Burgada è l'atleta endurance più forte della sua generazione. In solo otto anni ha vinto più di 80 gare, 16 titoli e infranto almeno 16 record di velocità, la maggior parte su distanze che richiederebbero un biglietto aereo per un comune mortale». Inizia così l'interessante storia. Solomon ha seguito Kilian per un paio di giorni all'inizio di dicembre, alzandosi all'alba, mettendosi le pelli di foca per vivere alla Kilian.
UM MOTORE UNICO - «Prendete il Vo2 max, una misura dell'abilità di una persona di consumare ossigeno e un fattore per determinare la resistenza aerobica. Il Vo2 max medio di un uomo è tra 45 e 55 ml/kg/min. Un runner da 10.000 metri a livello di college ha valori massimi di 60-70. Il Vo2 max di Jornet è 89,5 - uno dei valori più alti mai registrati, secondo Daniel Brotons Cuixart, uno specialista dello sport all'Università di Bologna… 'Non ho visto atleti con valori poco oltre 80, e abbiamo testato alcuni atleti elite' dice Edward Coyle dell'Università del Texas, a Austin, che ha studiato i limiti della prestazione umana per oltre tre decadi». Jornet da bambino ha vissuto in quota (il padre gestiva un rifugio) e questo ha contribuito a creare l'atleta Jornet: «'Quando vivi e ti nutri in quota hai un volume di sangue maggiore e un numero maggiore di globuli rossi per il trasporto dell'ossigeno' che vuol dire più resistenza, dice Stacy Sims, un ricercato a Stanford».
PARERI ILLUSTRI - «Altri 5 o10 atleti ultra possono tenergli testa in una gara, e lui fa sempre jogging con loro, apprezzando la compagnia fino a quando è tempo di andare» ha detto a Solomon Bryan Powell, editor in chief del sito iRunFar.com. «Non c'è nessun altro migliore nella tecnica di corsa in discesa» ha ricordato a Solomon Anton Krupicka. «Jornet è stato capace di vincere gare cortissime come i vertical kilometer e poi passare a gare di 100 miglia come la Western States» il parere di Scott Jurek. Insomma, un articolo da non perdere, consultabile a questo link
Trofeo Cai Valdidentro: 41 coppie al via
Sugli scudi la coppia Luca Faifer - Michele Pedergnana
Si è svolta domenica la 10° edizione del Trofeo CAI Valdidentro 'Davide Vanini - Alessandro Trabucchi'. La manifestazione era inizialmente prevista per domenica 10 marzo ma è stata posticipata per le avverse condizioni meteo dei giorni precedenti che, causa pioggia insistente sino a oltre 2.000 m di quota, non ne hanno permesso lo svolgimento in sicurezza.
Purtroppo il meteo anche domenica non è stato 'clemente' con gli organizzatori: cielo coperto, nevischio e nubi basse in quota hanno condizionato la giornata.
Alla partenza si è comunque presentato un discreto numero di partecipanti con ben 41 coppie iscritte. Il tracciato inizialmente ipotizzato con due possibilità di percorsi (denominati rispettivamente giro corto e giro lungo, più tecnico e con 2 cambi pelle) è stato ridotto al solo giro corto che, unitamente ad un ampio sviluppo planimetrico presenta comunque un dignitoso dislivello di circa 850 m .
La classifica di velocità ha visto dominare la coppia Faifer Luca - Pedergnana Michele con il tempo di 50' 56" 87. Per la regolarità è stato sorteggiato il tempo di 1 h 39' 20" a cui si è avvicinata maggiormente la coppia Mazzucchi Bruno - Rodigari Maurizio con il tempo di 1 h 39' 09" 99.
All'arrivo è stato offerto uno spuntino a base di panini con salsiccia e bibita.
Le premiazioni si sono svolte nell'Albergo Viola dove c'è stata anche l'assegnazione di molti premi a sorteggio.












